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GEOGRAFIA ECONOMICA

La geografia economica descrive lo sviluppo economico degli stati.

La geografia umana descrive le caratteristiche della popolazione con


particolare riguardo ai flussi migratori.

La geografia turistica studia i maggiori flussi turistici del mondo.

La geografia politica descrive i territori all’interno dei loro confini.

La geografia fisica si occupa dello studio delle caratteristiche fisiche (laghi,


fiumi, montagne ecc.) di uno stato, di una regione.

I SETTORI DELL’ECONOMIA

Per settori dell’economia di una nazione, intendiamo l’insieme delle aziende


che offrono nel mercato prodotti o servizi che vanno a soddisfare i  bisogni di
una collettività.

PRIMARIO SECONDARIO TERZIARIO QUATERNARIO


Sfruttamento Lavorazione/trasformazione Servizi Ex terziario
delle risorse delle risorse naturali
naturali
agricoltura Industria turismo tecnologia
allevamento artigianato commercio ricerca e
sviluppo
(acquacoltura)
pesca trasporti attività
dirigenziali
risorse professioni
minerarie
silvicoltura assicurazioni
caccia banche
ecc. ecc.
Possiamo suddividere i settori produttivi di un paese in:

Settore primario: per settore primario si intende l’insieme delle aziende che
offrono un prodotto derivante dallo sfruttamento delle risorse offerte dalla
natura. Fanno parte di tale settore le aziende che operano nel settore
agricolo, nell’allevamento, nella silvicoltura (sfruttamento delle foreste), nella
caccia e pesca e nelle attività estrattive.

Settore secondario: per settore secondario si intendono quelle aziende che


occupandosi di un processo di produzione, trasformano le materie prime in
un prodotto finito; dunque, queste imprese compiono una trasformazione in
senso fisico-tecnico della materia prima realizzando un nuovo prodotto che
soddisfi i bisogni dei consumatori. Appartengono a tale settore le aziende:
tessili, automobilistiche, meccaniche, siderurgiche, chimiche, farmaceutiche,
ecc.

Settore terziario: per settore terziario intendiamo quelle aziende che offrono
un servizio, ossia quelle aziende dette di erogazione, che quindi non
producono materialmente un bene, ma che offrono delle prestazioni che
soddisfano dei bisogni umani. Tali sono le aziende che offrono servizi di
trasporto, assicurativi, bancari, di vigilanza ecc..

Settore quaternario (o terziario avanzato): a tale settore appartengono


quelle aziende che offrono servizi collegati al settore delle tecnologie
avanzate quale internet, software ecc.. Stiamo parlando delle aziende
appartenenti alla new-economy (nuova economia), aziende ad alta tecnologia
ed elevato valore aggiunto. Inoltre si parla di settore quaternario, quando
l’attività è di ricerca (scientifica, aziendali …) e di sviluppo di nuovi prodotti
( per esempio l’automobile, i motori..).
Regole economiche:

Diagramma a torta:

1) Più è elevata la percentuale del settore terziario e quaternario, più è


elevato il grado di sviluppo di quel territorio

2) Il settore secondario in un paese economicamente forte rappresenta


sempre una “fetta” importante del diagramma a torta, che va dal 15%
al 30%.

3) Più è bassa la percentuale del settore primario, più è alto il livello di


sviluppo economico di quel territorio.

AGRICOLTURA DI SUSSISTENZA (arretrata)

È un tipo di agricoltura finalizzata all’autoconsumo. In essa vengono prodotte


coltivazioni piuttosto varie.
Si pratica nel sud del mondo con quantità enorme di manodopera e strumenti
rudimentali.

ECONOMIA DI MERCATO (moderna)

È praticata soprattutto nel nord del mondo con imprese che usano
macchinari, fertilizzanti, sementi selezionati, specializzazione del prodotto,
pochissima manodopera ed è finalizzata per lo più per l’esportazione.

Nel sud del mondo esiste un tipo di agricoltura di commercio che è


l’agricoltura di piantagione, praticata in genere da paesi più poveri del mondo
(es. caffè, cacao, tè, banane, ananas, canne da zucchero, tabacco, cotone..).

Spesso l’economia di questi paesi poveri dipende esclusivamente


dall’esportazione dei prodotto di piantagione il cui mercato però è dominato
da multinazionali nord americane ed europee che impongono prezzi sempre
più bassi.

OGM

Gli OGM sono organismi geneticamente modificati. Alcune cellule dei


prodotti agricoli sono modificati in laboratorio principalmente per aumentare
la produzione (quantità) del prodotto. Quindi a parità di terreno coltivato
viene aumentata la quantità e il prodotto ha dimensioni maggiori cioè è più
grande.

Gli OGM vengono introdotti in agricoltura (forse..) per aumentare la


produzione del prodotto a parità di terreno utilizzato, in prospettiva
dell’aumento della crescita economica, per far si che non si vada
incontro ad un aumento incontrollato dei prezzi
REGOLE ECONOMICHE DI MERCATO (DOMANDA, OFFERTA E PREZZO
DI EQUILIBRIO):

La domanda di mercato

La domanda di un bene o di un servizio è la somma delle singole domande


rivolte al mercato di quel bene o quel servizio. In particolare, la domanda
nazionale di beni o servizi è pari ai consumi delle famiglie, agli investimenti in
impianti, materie prime e prodotti semilavorati delle imprese, alla spesa dello
Stato, alle esportazioni all'estero. Per studiare la domanda di un mercato si
può osservare la relazione che lega la quantità di beni o servizi richiesti e il
prezzo degli stessi beni o servizi. Questa relazione prende il nome
di funzione della domanda.

Per la maggior parte dei beni, l'aumento del prezzo provoca la diminuzione
della domanda mentre la riduzione del prezzo porta a un incremento della
quantità domandata. Il prezzo e la domanda sono quantità che variano,
dunque, in direzione opposta, in quanto all'aumentare dell'una si riduce l'altra.

L'offerta di mercato

L'offerta del mercato rappresenta ciò che le imprese nazionali producono per
soddisfare la domanda degli acquirenti nazionali ed esteri. L'offerta di
mercato può essere studiata osservando la relazione tra la quantità offerta e
il livello dei prezzi (funzione dell'offerta). Quando le imprese stabiliscono la
loro offerta in base al prezzo di vendita devono rispondere a diversi quesiti:
quanti sono i soldi a loro disposizione? Quanto costano i fattori utilizzati per
produrre il bene (i lavoratori, le materie prime, gli impianti e così via)? Di
quanto aumenta la produzione se si utilizza un lavoratore in più? Conviene
acquistare un impianto nuovo?

Contrariamente a quanto si verifica per la domanda, il prezzo e la quantità


offerta variano nella stessa direzione. In particolare, in corrispondenza di
prezzi più alti, le imprese sono invogliate a produrre molto. Al contrario, in
presenza di prezzi inferiori, le imprese tendono a contenere la produzione e
alcune di esse scelgono addirittura di non produrre più, in quanto un prezzo
troppo basso non permette loro di coprire i costi. Bisogna tuttavia considerare
che il livello della produzione ha un limite massimo che corrisponde
all'utilizzazione di tutti i fattori di produzione disponibili. Oltre tale volume di
produzione non è possibile soddisfare la domanda se non grazie a nuove
scoperte tecnologiche che permettano di rendere più produttivi i fattori
utilizzati.

L'equilibrio tra la domanda e l'offerta

Un mercato raggiunge l'equilibrio quando la quantità domandata in


corrispondenza di un certo prezzo è uguale all'offerta per quello stesso
prezzo. In condizioni di equilibrio tutte le persone che desiderano acquistare
un dato bene o servizio a un particolare prezzo sono soddisfatte. In
corrispondenza di un prezzo più alto la domanda è inferiore all'offerta perché
gli acquirenti vogliono comprare pochi beni mentre le imprese sono
interessate a produrne molte. D'altra parte, se il prezzo è troppo basso la
domanda è superiore all'offerta. Quando si raggiunge l'equilibrio in questo
mercato? In corrispondenza di un prezzo intermedio la domanda uguaglia
l'offerta e tutti i consumatori vedono esaudite le loro richieste.

Il soddisfacimento della domanda con un'offerta adeguata in termini di


quantità e di prezzo assicura l'equilibrio sul mercato. Tuttavia, molti mercati
sono caratterizzati dalla presenza di limiti che impediscono il suo
raggiungimento. In questi casi, lo Stato tende a intervenire per assicurare le
condizioni che possano permettere di conseguire l'equilibrio.

ZONE AGRICOLE
L’Europa possiamo suddividerla in 4 zone agricole:

1. Zona selvicoltura: comprende la Scandinavia e la Russia. In questa


zona si sfrutta soprattutto la legna per costruire mobili, case, ma
soprattutto viene esportata. Es. IKEA (Svezia).

2. Zona dei prodotti mediterranei: comprende i paesi mediterranei come


Spagna, Francia, Italia ecc. I prodotti mediterranei caratteristici sono
ulivi, viti, agrumi.

3. Zona dei cereali: comprende i paesi come Romania, Polonia, Ucraina,


Russia. Essendo questi stati prettamente pianeggianti si prestano bene
alla produzione di cereali.

4. Zona allevamento: comprende le zone dove il terreno viene utilizzato


per allevare animali per produrre carne e derivati. Questa zona
comprende la zona costiere della Francia fino alla Danimarca, le zone
alpine della Germania, Francia, Italia, Austria e Svizzera e la zona sud
della penisola Scandinava.

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