Sei sulla pagina 1di 18

IL

SETTORE SECONDARIO
ANALISI DEI SETTORI ECONOMICI

Prof.ssa Beatrice Sechi


ITI B. Castelli
a.s. 2020/2021 1
COS’E’ IL SETTORE SECONDARIO?
In economia il SETTORE SECONDARIO è il settore economico che
comprende tutte le varie attività dell'industria: alimentare, mineraria, metallurgica e
siderurgica, metalmeccanica, della difesa, petrolchimica, cartaria, costruzioni,
manifatturiera, automobilistica, farmaceutica, tessile, chimica, elettronica.

Il settore secondario si occupa della trasformazione delle materie prime e dei


prodotti provenienti dal settore primario al fine di produrre dei nuovi prodotti
finiti da collocare sui mercati di vendita.

2
1. Estrazione delle materie prime
«naturali»: prodotto grezzo
SETTORE PRIMARIO

2. Dopo una prima lavorazione, molto


superficiale, il prodotto ricavato viene
venduto

3. Le aziende che acquistano il


prodotto grezzo, lavorano
SETTORE SECONDARIO ulteriormente il materiale fino a farlo
diventare un prodotto lavorato o
semi-lavorato

4. Da qui il prodotto può essere


direttamente immesso e venduto sul
mercato, oppure seguire un’ulteriore
lavorazione.
3
4
LE TAPPE DEL SECONDARIO
- Le tappe che hanno caratterizzato il Settore Secondario in realtà, per i primi
secoli della civiltà umana, sono andate di pari passo con quelle del Settore
Primario.
- Per diversi secoli infatti la lavorazione della materia prima è stata
autonomamente predisposta dall’uomo.
- Se pensiamo alla creazione di vasi e/o anfore durante il periodo romano,
queste venivano realizzate direttamente dopo aver lavorato e cotto l’argilla,
nello stesso luogo di estrazione.
- Per una vera e propria definizione del settore economico in questione, si
dovranno aspettare diversi secoli, più precisamente il XIX secolo (1800).
5
- La PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
(1790/1800 c.a.) è la prima vera tappa di trasformazione e creazione del
sistema economico europeo.
- Questo fu un processo di evoluzione economica e industrializzazione della
società che da sistema agricolo-artigianale-commerciale divenne un
sistema industriale moderno caratterizzato dall'uso generalizzato di
macchine azionate da energia meccanica e dall'utilizzo di nuove fonti
energetiche inanimate.
- Fattore fondamentale fu l’utilizzo del carbone (fossile e vegetale) e della
macchina a vapore.

6
La FABBRICA divenne il luogo di
lavoro di migliaia di persone che,
gradualmente e progressivamente,
abbandonarono le campagne per un
lavoro certo e meno pesante di
quello agricolo (almeno così
credevano).

Iniziarono a diffondersi nuovi


edifici che prendevano spunto da
quelli inglesi, dove ebbe inizio la
Rivoluzione Industriale.

7
• Questi luoghi stravolsero l’assetto urbano delle città andando a formarsi nei sobborghi
cittadini, vicino alle vie di comunicazione più importanti: strade e ferrovie.
• Attenzione però, questi edifici già esistevano in precedenza ma avevano spazi più
ristretti e non utilizzavano grandi macchinari per la produzione.

8
Successivamente, via via che la
fabbrica si ingrandiva, iniziarono a
inserire nella produzione i macchinari
che facilitavano il lavoro manuale
umano ma che comunque
necessitavano dell’uomo per
funzionare e produrre i beni
secondari che sarebbero stati poi
venduti su larga scala (nazionale
principalmente).

E’ così che diverse città italiane


hanno subito un repentino aumento
della popolazione e un accrescimento
economico.
Nell’area bresciana: Valle Trompia,
Valle Sabbia, Valle Camonica, sud
della città di Brescia, Area Gardesana.

9
• La SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
vede un nuovo traguardo che dal 1870, con l'introduzione dell'elettricità, dei
prodotti chimici e del petrolio, porta ad un ulteriore balzo in avanti del Settore
Secondario.
• L’uso sempre più frequente dell’elettricità porta le fabbriche a comprare nuovi
macchinari per una produzione più veloce e producente.
• Sempre più persone decidono di sfollare dalle campagne per dirigersi nelle nuove
aree metropolitane per un lavoro «sicuro» nell’industria.
• In Italia questo fenomeno ha riguardato soprattutto le città di Torino, Milano e
Venezia, luoghi in cui le maggiori fabbriche made in Italy hanno messo radici
facendo progredire l’industria e la ricchezza sociale/popolare italiana.
• Esempio: la fabbrica automobilistica FIAT a Torino.
• Questo processo è continuato fino a metà del XX secolo, quando una nuova
Rivoluzione portò alla nascita di un nuovo settore economico: il Terziario.
10
Operai all’ingresso in una fabbrica bresciana. 1920 circa.
11
IL SETTORE SECONDARIO OGGI:
• Il SETTORE SECONDARIO comprende le attività economiche di tipo
industriale.
• E’ uno dei principali settori produttivi di un sistema economico.
• L'appellativo secondario deriva dal fatto che l'industria rappresenta il secondo
stadio dello sviluppo economico.
• E’ caratterizzato dall'utilizzo intensivo della tecnologia per la produzione dei
beni.
• I prodotti industriali sono destinati a soddisfare i bisogni secondari, quei
bisogni che sopraggiungono quando sono già soddisfatti i bisogni primari
(alimentazione, casa, sicurezza).
12
Appartengono al settore secondario le industrie:
• METALLURGIA
Il settore metallurgico è specializzato nella lavorazione dei metalli. Uno dei principali
prodotti dell'industria metallurgica è l'acciaio.
• CHIMICA
Il settore chimico si occupa della produzione di sostanze impiegate nelle altre attività
industriali. Uno dei principali prodotti dell'industria chimica è la plastica.
• METALMECCANICA
L'industria metalmeccanica si occupa della produzione di veicoli, automobili e macchinari
pesanti.
• TESSILE
L'industria tessile è specializzata nella produzione dei tessuti e dei capi di abbigliamento.
• AGROALIMENTARE
L'industria agroalimentare si occupa della trasformazione dei prodotti agricoli in prodotti
alimentari per la grande distribuzione.
• EDILE
Nel settore edile sono comprese tutte le attività di costruzione degli edifici, degli impianti e
delle infrastrutture (strade, ferrovie, ecc.). 13
Un esempio di industria secondaria oggi.

14
I PROBLEMI DEL SECONDARIO
• A partire dalla seconda metà del Novecento, l’industria secondaria ha visto
un repentino passaggio dei mezzi utilizzati in fabbrica verso tecnologie
informatiche e robotizzate, facendo così tramutare le fabbriche del
secondario in avanguardistiche industrie terziarie.
• Questo ha fatto sì che la manodopera umana venisse via via sostituita con la
tecnologia.
• Le industrie secondarie sono quindi passate ad un nuovo settore economico
(il Terziario) e solo gli artigiani rientrano ancora a pieno titolo nel Settore
Secondario.

15
• Nel corso degli anni poi, il basso costo della manodopera e della materia
prima nei Paesi in Via di Sviluppo ha portato ad una delocalizzazione delle
industrie.
• La DELOCALIZZAZIONE è un fenomeno economico legato al sistema
delle attività produttive.
Con il termine delocalizzazione si intende la scelta di spostare un'attività
economica da un luogo d'origine ad uno di destinazione, allo scopo di ridurre
i costi della produzione.

Di seguito, due immagini che posso aiutare a capire il concetto di


delocalizzazione delle industrie secondarie nel Mondo, non solo italiane ma
europee.
16
17
Delocalizzazione dell’industria automobilistica europea. 18

Potrebbero piacerti anche