SETTORE SECONDARIO
ANALISI DEI SETTORI ECONOMICI
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1. Estrazione delle materie prime
«naturali»: prodotto grezzo
SETTORE PRIMARIO
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La FABBRICA divenne il luogo di
lavoro di migliaia di persone che,
gradualmente e progressivamente,
abbandonarono le campagne per un
lavoro certo e meno pesante di
quello agricolo (almeno così
credevano).
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• Questi luoghi stravolsero l’assetto urbano delle città andando a formarsi nei sobborghi
cittadini, vicino alle vie di comunicazione più importanti: strade e ferrovie.
• Attenzione però, questi edifici già esistevano in precedenza ma avevano spazi più
ristretti e non utilizzavano grandi macchinari per la produzione.
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Successivamente, via via che la
fabbrica si ingrandiva, iniziarono a
inserire nella produzione i macchinari
che facilitavano il lavoro manuale
umano ma che comunque
necessitavano dell’uomo per
funzionare e produrre i beni
secondari che sarebbero stati poi
venduti su larga scala (nazionale
principalmente).
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• La SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
vede un nuovo traguardo che dal 1870, con l'introduzione dell'elettricità, dei
prodotti chimici e del petrolio, porta ad un ulteriore balzo in avanti del Settore
Secondario.
• L’uso sempre più frequente dell’elettricità porta le fabbriche a comprare nuovi
macchinari per una produzione più veloce e producente.
• Sempre più persone decidono di sfollare dalle campagne per dirigersi nelle nuove
aree metropolitane per un lavoro «sicuro» nell’industria.
• In Italia questo fenomeno ha riguardato soprattutto le città di Torino, Milano e
Venezia, luoghi in cui le maggiori fabbriche made in Italy hanno messo radici
facendo progredire l’industria e la ricchezza sociale/popolare italiana.
• Esempio: la fabbrica automobilistica FIAT a Torino.
• Questo processo è continuato fino a metà del XX secolo, quando una nuova
Rivoluzione portò alla nascita di un nuovo settore economico: il Terziario.
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Operai all’ingresso in una fabbrica bresciana. 1920 circa.
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IL SETTORE SECONDARIO OGGI:
• Il SETTORE SECONDARIO comprende le attività economiche di tipo
industriale.
• E’ uno dei principali settori produttivi di un sistema economico.
• L'appellativo secondario deriva dal fatto che l'industria rappresenta il secondo
stadio dello sviluppo economico.
• E’ caratterizzato dall'utilizzo intensivo della tecnologia per la produzione dei
beni.
• I prodotti industriali sono destinati a soddisfare i bisogni secondari, quei
bisogni che sopraggiungono quando sono già soddisfatti i bisogni primari
(alimentazione, casa, sicurezza).
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Appartengono al settore secondario le industrie:
• METALLURGIA
Il settore metallurgico è specializzato nella lavorazione dei metalli. Uno dei principali
prodotti dell'industria metallurgica è l'acciaio.
• CHIMICA
Il settore chimico si occupa della produzione di sostanze impiegate nelle altre attività
industriali. Uno dei principali prodotti dell'industria chimica è la plastica.
• METALMECCANICA
L'industria metalmeccanica si occupa della produzione di veicoli, automobili e macchinari
pesanti.
• TESSILE
L'industria tessile è specializzata nella produzione dei tessuti e dei capi di abbigliamento.
• AGROALIMENTARE
L'industria agroalimentare si occupa della trasformazione dei prodotti agricoli in prodotti
alimentari per la grande distribuzione.
• EDILE
Nel settore edile sono comprese tutte le attività di costruzione degli edifici, degli impianti e
delle infrastrutture (strade, ferrovie, ecc.). 13
Un esempio di industria secondaria oggi.
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I PROBLEMI DEL SECONDARIO
• A partire dalla seconda metà del Novecento, l’industria secondaria ha visto
un repentino passaggio dei mezzi utilizzati in fabbrica verso tecnologie
informatiche e robotizzate, facendo così tramutare le fabbriche del
secondario in avanguardistiche industrie terziarie.
• Questo ha fatto sì che la manodopera umana venisse via via sostituita con la
tecnologia.
• Le industrie secondarie sono quindi passate ad un nuovo settore economico
(il Terziario) e solo gli artigiani rientrano ancora a pieno titolo nel Settore
Secondario.
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• Nel corso degli anni poi, il basso costo della manodopera e della materia
prima nei Paesi in Via di Sviluppo ha portato ad una delocalizzazione delle
industrie.
• La DELOCALIZZAZIONE è un fenomeno economico legato al sistema
delle attività produttive.
Con il termine delocalizzazione si intende la scelta di spostare un'attività
economica da un luogo d'origine ad uno di destinazione, allo scopo di ridurre
i costi della produzione.