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Una volta non c’era la filiera, il produttore produceva e vendeva senza la presenza di una filiera.
Si è iniziato a parlare di filiera quando si è cominciato a vedere che le azioni erano concatenate e i vari attori avevano da ricoprire un
proprio ruolo specifico e sequenziale o terminale ad un altro.
Sistemacoinvolge non solo attori della filiera ma anche ciò che c’è attorno, che non è legato a quel settore ma contribuisce alla filiera.
La filiera delle colture officinali è complessa perché ha tantissimi passi e operatori che intervengono, e fenomeni di import ed export.
1 anello- Si inizia con la produzione di sementi e piantine occorre avere chi seleziona, propaga e produce sementi e piantine,
materiale di produzione.
Nella filiera standardizzata queste figure di produttori di sementa e produttori/trasformatori primari sono differenziate.
3 anello- trasformazione intermedia o finale Operazione effettuata da altre aziende o altri settori aziendali.
In questo flusso ci sono altri attori come la raccolta spontanea, raccoglitori, attori che non ci sono nell’agricoltura tradizionale. Il
raccoglitore può scegliere di dare il prodotto a grossisti nella trasformazione primaria.
I grossisti appaiono 3 volte. Sono tra 1- produzione primaria e trasformazione intermedia; 2- trasformazione intermedia e prodotto finale
3- prodotto finale e vendita finale.
GROSSISTI figure intermediare. Sono compratori e venditori, non effettuano nulla sul prodotto ma sono intermediari di mercato.
Essi possono acquistare il prodotto dalla raccolta spontanea o dalla produzione agricola, oppure possono importare prodotti della
produzione primaria.
I prodotti della trasformazione primaria si possono anche vendere direttamente alla ristorazione o vendita diretta alla trasformazione
finale e infine vendita diretta alle erboristerie.
Tra trasformazione intermedia e finale possono operare grossisti, ma più frequentemente importano i prodotti della trasformazione
intermedia.
I prodotti finiti possono andare all’export o può andare a una serie di operatori come industrie, dettaglio generico e grande distribuzione
organizzata.
Abbiamo 3 momenti di importazioni, che avvengono tramite grossisti: -importo di prodotti della trasformazione primaria; -prodotti di
trasformazione intermedia; -prodotti di trasformazione primaria.
Ci sono anche 3 vie di esportazione, scambio import export a tutti e tre livelli.
La catena dalla produzione alla trasformazione può essere diretta o può saltare dei passaggi.
-erboristerie: richiedono ma in basse quantità, richiede prodotti diversificati e in quantità non eccessive essendo negozi al dettaglio,
quindi la qualità elevata è richiesta.
-filiera dell’azienda agrituristica: offrono prodotti officinali come liquori, prodotti alimentari con elementi officinali, salse, cosmetici ecc.
Prodotti diversificati, trasformatiqualità buona, inferiore e meno selezionata rispetto le erboristerie visto che le autoproduce.
-aziende agricole (secondo anello della catena) sono utenti finali di un prodotto, hanno bisogno di materiale vivaistico, piantine, semi
ecc.
Ha qualità elevate, spesso certificate bio.
Ricapitolando: le aziende agricole singole o associate possono rifornire le erboristerie; le aziende agrituristiche riforniscono i turisti e le
aziende vivaistiche riforniscono le aziende agricole.
Ci può essere la vendita diretta in vaso di queste piante o possono andare in contro a trasformazione.
Il settore di produzione di piante di propagazione è molto importante per il primo anello della filierasono agricoltori riproduttori dedicati
a riprodurre piante per mandarle a seme o creare talee radicate.
Azienda di moltiplicazione che rimoltiplica talee ecc crea un prodotto che poi va a essere confezionato da un’altra azienda e venduto.
La legislazione è molto diversa tra la coltura per materiale di propagazione per gli hobbisti da quella per i professionisti.
Seme, talee o piantine prodotte a monte da uno di questi operatori che moltiplica e alleva, se poi va alla filiera professionale ha
regolamentazione molto precisa per quanto riguarda la qualità della sementa, sicurezze fitosanitarie e il tipo di vivaio specializzato che
può riprodurlo e allevarlo deve avere tutta una serie di requisiti legali.
Il professionista non può mettere in coltura piantine, semi ecc provenienti da vivai non certificati. moltiplicazione.
Richiede alta tecnologia per la trasformazione e richiede alti standard di quantità e qualità per il prodotto industriale.
Requisiti:
Si ha un sistema gestionale di logistica e programmazione efficienti (puntualità di consegna, qualità dei prodotti).
Richiesta di qualità aumenta al passaggio da industria, agriturismo, vivaismo, aromatiche fresche, erboristeria.
Quando si parla di omogeneità non si parla di miglior qualità possibile, ma si parla di qualità elevata costante standard.
In questo caso il settore che più e interessato a questo aspetto è l’industria.
Quando si parla di assortimento non in gran quantità, l’agriturismo ha la maggior esigenza di assortimento.
Si analizza un comparto e si misurano quali sono i punti di forza e debolezza che sono fattori interni;
condizionata dall’esterno per quanto riguarda inveceopportunità e rischi.
Più si aggiungono processi più si ha valore aggiunto perché si inseriscono tecnologie, competenze e il prodotto è più valorizzato.