Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
È dato dalle calorie che un alimento apporta e dai nutrienti che contiene.
BIODISPONIBILITÁ
VALORE BIOLOGICO
non tiene conto del valore nutritivo e si degli elementi che compongono i nutrienti (esempio AA o AG essenziali )
I metaboliti secondari sono meno limitati e svolgono funzioni specifiche, non sono vitali ma svolgono funzioni
importanti per l’organismo che li produce ai fini, ad esempio, di difesa o impollinazione.
Spesso sono usati come principi attivi di prodotti naturali che assumiamo.
al glicoside si aggiunge anche una lettera che indica la molecola tramite la quale si legano glicone e aglicone
Lo zafferano
Picrococina amaro
Safranale aroma
Per essere resi più appetibili i cibi possono subire piccoli ritocchi. (cere, shock termici, acqua ossigenata)
Attualmente sono impiegate sostanze sintetiche nei prodotti alimentari, è necessario regolamentarne l’uso per
evitare intossicazioni e problemi di salute.
Sono necessari costanti controlli anche per evitare le minacce microbiologiche. (salmonella, botulino)
LE FRODI
1. Alterazione, modifica subita in seguito a cattiva conservazione (es rottura catena freddo)
3. Sofisticazione, aggiungo sostanze come coloranti per far credere al consumatore che il prodotto sia di
maggiore qualità. Se il prodotto prevede aggiunta di additivi ammessi dalla legge, saranno sofisticati quelli
con dosi eccessive di tali additivi.
Si occupa di:
Questa prevede la responsabilità di garantire origine e qualità del prodotto per tutti gli operatori della filiera
produttiva.
Marchi di qualità
Stg – specialità tradizionale garantita, non sono legati alla regione di produzione.
Pat – produzione agroalimentare tradizionale, metodo di lavorazione, conservazione, stagionatura consolidate nel
tempo nel territorio interessato.
- volume
- titolo alcolometrico
- lotto
Biologico UE
Apposto solo su prodotti certificati da agenzie autorizzate, accanto al logo riportato codice dell’agenzia di controllo.
Autenticazione
I problemi per chi effettua l’autenticazione sono: identificare i prodotti sofisticati, i prodotti succedanei, identificare
l’origine effettiva del prodotto, diversificare i prodotti per età.
Le tecniche di sofisticazione sono sempre più fini e ciò richiede sempre migliori analisi.
Le tecniche di analisi devono essere standardizzate e sono definite dalle normative, cosi i prodotti sono valutati con
parametri uguali.
1. Per verificare se i prodotti corrispondono alla qualità indicata in etichetta (proporzioni nella composizione,
add ogm, add aromi, solventi per fare l’olio, provenienza geografica)
2. Per verificare il reale valore nutrizionale dei cibi ( dose reale degli omg3, vit D, corrispondenza dei valori
indicati in tabella nutrizionale,..)
3. Rilevare sostanze che non dovrebbero essere presenti ( tossine, antinutrizionali, fertilizzanti, pesticidi,
anabolizzanti, antibiotici, contaminanti microbiologici) – analisi del gruppo 3 sono svolte anche durante le
fasi di lavorazione perché possono avvenire contaminazioni involontarie)
- chimica
- fisica
- Biologica
- Strumentali
- separazione cromatografica
LE ETICHETTE
Cos’è?
Marchio, segno, immagine che sia scritto, stampato, impresso sull’imballaggio o contenitore di un alimento o
documento o cartello che lo accompagni.
A cosa serve?
Elementi obbligatori
- denominazione commerciale
- ingredienti in ordine decrescente di peso
- termine minimo di conservazione o scadenza
- quantità al netto
- lotto
- rag. Soc. e sede di produzione
- modalità di conservazione/consumo
- materiale della confezione
- tabella nutrizionale
- allergeni
- origine (per alcuni prodotti)
- codice a barre
- responsabile commerciale del prodotto
Regolamento UE 1169/2011
Decreto del 2017 impone di indicare origine di: pasta, riso, derivati del pomodoro entro 2022
Alternativa al semaforo, valori espressi relativi alla porzione stabilita dal produttore.
Criticità
Troppi numeri da decifrare, nessuna differenza di colori, troppe info di piccole dimensioni, porzioni irrealistiche.
L’ACQUA – LEZIONE 3
Le acque AD USO UMANO sono sia trattate che non trattate, potabile di qualunque origine, da bere o usare
nell’industria alimentare.
Si distingue in 3 tipi:
Di sorgente non trattate, confezionate all’origine, solo sotterranea, mai disinfezioni, deve avere comp
chimica e temperatura stabili nel tempo, caratteristiche organolettiche e contaminanti dentro ai valori di
normativa, Sali < 1500, no proprietà salute, NO composizione chimica in etichetta, obbligo riconoscimento
ministero salute.
Minerali origina da falda o giacimento sotterraneo, NON disinfezione, a volte beneficia salute ma non è
fondamentale, sapore e odore migliori, richiede precauzioni e impianti avanzati che comportano alto costo.
Sia acqua di sorgenti che di pozzi profondi corrono rischio di contaminazioni (sorgente – animali / pozzi –
inquinamento) – per questo servono controlli periodici.
SE RF BASSO idrata di più, l’acqua si sposta dove ci sono più Sali cioè dentro alla cellula.
1. Nome di fantasia
2. Luogo di origine
3. Località di imbottigliamento e autorizzazione. (puo essere diverso da origine)
4. Analisi chimica (tabella ioni)
5. Data analisi
6. Se presente indica trattamento ad ozono
7. Contenuto
8. Termine minimo di conservazione
9. Lotto
10. Codice a barre
11. Materiale della bottiglia
12. Dicitura ambientale
13. Dicitura microbiologicamente pura.
Non sono previsti per minerali limiti di sostanze tossiche come arsenico, cadmio, mercurio, piombo.
LA CONTAMINAZIONE DELL’ACQUA
Biologica microorganismi
I FAS
Sono composti chimici di sintesi, caratterizzate dalla presenza di F, usati per produrre materiali impermeabili e
antiaderenti, pesticidi, vernici.
1. Acqua legata
Unita ad altre molecole, non disponibile ai microorganismi, non congelabile
2. Acqua libera
È la maggior parte, è congelabile, utilizzata dai microorganismi, influisce nella conservazione.
L’acqua libera, é la maggior parte, si allontana facilmente, congela a temperatura piu bassa di quella dell’acqua pura,
influenza la crescita microbica.
BILANCIO IDRICO
FUNZIONI NELL’ORGANISMO
1. Idrolisi, è dovuta all’acqua, la librazione di mono e digliceridi aumenta acidità del prodotto.
2. Irrancidimento chetonico, dovuta a enzimi di origine microbica (batteri, lieviti, muffe), si evita con
antimicrobici.
3. Irrancidimento ossidativo (autossidazione e fotossidazione) si deve a luce, calore, enzimi, metalli pesanti,
maggiormente colpiti grassi poveri di antiox naturali. In seguito a idrolisi avviene più facilmente. Ossidazione
lipidica è favorita dalla presenza di proteine.
Autossidazione, composta da 3 fasi: iniziazione, propagazione, terminazione. È una reazione a catena che
finisce solo con la neutralizzazione di tutti i radicali. Puo essere interrotta da antiossidanti naturali o
sintetici. Anche i riduttori fanno da antiossidanti.
Fotossidazione, se l alimento contiene sostanze fotosensibilizzanti, queste reagiscono con la luce.
5. Ossidazione del colesterolo, il doppio legame del colesterolo puo soffrire ossidazione, non causa cattivi
odori ma fa male alla salute.
6. Dovute alla cottura, i trigliceridi si idrolizzano, il glicerolo di decompone ad ACROLEINA, irrita mucosa
gastrica. Gli acidi grassi subiscono termossidazione.
Acroleina può portare alla formazione di acrilamide. (dipende dalla quantità di asparagina e zuccheri riducenti).
Dal metabolismo di acrilamide Deriva glicidamide, probabile causa di tumori.
Per questo acrilamide deve essere nella minor quantità possibile. Attenzione a prodotti da forno e patate, devono
essere dorati e non bruni
Alimenti piu soggetti: latte, uova in polvere, fritti, carni cotte ad alte temperature. (che subiscono tratt. Termici)
Alimenti triturati sono piu soggetti perche le cellule lacerate favoriscono ossidazione.
Olio adatto
Evita acqua e spezie
Mai +180°
Scolare
Cambiare olio con frequenza
Togliere residui dall’olio
Mai ricolmare
Tenere olio lontano dalla luce
Piu viscoso
Colore intenso
Forma schiuma
Abbassa punto di fumo
Modifiche delle catene laterali, alterazione chimica delle catene laterali quando esposto a +100°
Idrolisi, avviene soprattutto in ambiente acido, le proteine mantengono UGUALE valore nutritivo e
AUMENTA digeribilità.
1. Fermentazioni
2. Modifiche a seguito di cottura
Spontanea
Per inoculo
Questi devono essere o anaerobi o aerobi facoltativi, è una fermentazione quindi il microrganismo non puo fare
respirazione.
CONSEGUENZE DELLA FERMENTAZIONE
TIPI DI ERMENTAZIONE:
1. Alcolica, la piu importante, prodotti: vino, birra, pane impiegando lieviti, substrato glucosio, fruttosio. Amido
necessita di idrolisi per essere fermentato. Da origine ad alcol etilico e co2
2. Omolattica, dal glucosio si ottiene acido L lattico. Prodotti: yogurt, formaggio, salumi
3. Eterolattica, dal glusocio si ottiene acido D lattico, poi rilascia co2 e alcol etilico. Prodotto kefir
4. Propionica, usata per maturare emmenthal, conferisce occhiature.
5. Butirrica, è indesiderata, alterazione. Gonfiore nel formaggio
6. Ossidativa, dal vino esposto all’aria ottengo aceto spontaneamente
7. Citrica, alterazione nel ciclo di krebs
Le modifiche a seguito di cottura sono diverse a seconda che si tratti di monosaccaridi, poli saccaridi, cellulosa o
pectine.
2. Cottura amido:
Destrinizzazione, avviene a secco, l’amido è idrolizzato in destrine e a volte maltosio ( il disaccaride
conferisce lieve dolce) si verifica sulla crosta del pane.
cosa comporta? Crosta croccante e dorata, leggero dolce, piu digeribile
Gelatinizzazione, in ambiente umido, granuli di amido perdono struttura e assorbono acqua e dai
70° una parte dell’amido solubilizza.
cosa comporta? inattiva sostanze antinutrizionali che inibiscono amilasi e quindi diventa piu
digeribile
Retrogradazione, opposto alla gelatinizzazione, amido torna verso la struttura originale fermandosi
in uno stato intermedio, non raggiunge mai la struttura originale. (la mollica contiene amido
gelatinizzato e con il tempo l’acqua migra verso la crosta e il pane diventa duro)
1 Vitamine idrosolubili:
Durante la cottura e conservazione possono subire perdite a causa di: luce, calore, passaggio all’acqua di cottura, o
riduzioni.
Sono impiegate tecniche speciali per limitare le perdite nel caso di alimenti per bambini.
2 vitamine liposolubili:
Le modificazioni non sono isolate, esempio, se si alterano i lipidi ne risentono vitamine liposolubili.
La perdita di vit E – C puo non essere negativa se con cio si preserva l’integrità dell’alimento.
REAZIONE DI MAILLARD
GLI ADDITIVI
Sostanze che compongono un alimento ma che non vengono consumate come ingrediente singolo.
dopo studi in vivo e vitro sono determinati i GDA (mg/kg) il valore rilevato è diviso per fattore di sicurezza (100).
Coadiuvante tecnologico, usato per la lavorazione o trasformazione del prodotto, non dovrebbe
essere presente nel prodotto finito. Esempi: solventi, decoloranti, chiarificanti.
Enzimi, possono essere usati come coadiuvanti (es. lisozima, lipasi)
Tipi di contaminazione:
GLI EDULCORANTI
Categorie di edulcoranti:
Nella stevia i glicosidi si estraggono dalle foglie, principi attivi: stevioside e rebaudoside. Approvato dal 2011.
AROMA
Somma delle caratteristiche percepite tramite olfatto, gusto, recettori tattili e doloriferi della cavità orale.
Sapori fondamentali
Astringente, tannini
La percezione dei sapori è data dal CONTATTO tra i recettori del gusto e i composti solubili disciolti nella saliva o
liquidi.
Gli stimoli tattili agiscono tramite canali ionici, la stimolazione fa entrare Na che innesca impulso.
Temperatura
Struttura ( gel più che liquidi)
Sale inibisce zucchero e viceversa
I sapori si smorzano a vicenda
ODORI
Il sapore è dato da una miscela di sostanze volatili percepite più dall’odorato che dal gusto.
Nella mucosa olfattiva (coperta da muco) si trovano cellule sensoriali, basali e di sostegno.
Le sensoriali sono cellule nervose che captano gli odoranti tramite recettori presenti sulle ciglia e dai loro assoni
parte il nervo olfattivo.
Quando si lega l’odorante parte reazione a cascata: proteina G attiva adenilato ciclasi, che produce cAMP, si aprono i
canali del Ca, la cellula si depolarizza e genera il potenziale d’azione.
L’olfatto è fondamentale oltre che per provare piacere nel mangiare, anche per avvisarci della presenza di sostanze
pericolose.
Recupero dell’olfatto: annusare per 3 mesi 4 odoranti fondamentali (rosa, limone, eucalipto, chiodi di garofano)
Il DNA (3% codifica olfatto) è diverso per ogni individuo quindi percepiamo gli odori in modo diverso, siamo
mammiferi microsomati (olfatto inferiore) .
Gli odori ci rimettono al ricordo di sensazioni e non a ricordi, grazie al collegamento diretto tra naso e sistema
limbico.
Tra le molecole presenti nell’alimento alcune sono più adatte a stimolare il gusto e altre provocano odori:
I recettori degli odoranti hanno formati specifici che si legano a specifiche molecole.
Gli isomeri cis trans o anche enantiomeri di una stessa molecola possono presentare odori diversi.
Con 2 o più gruppi funzionali difficile relazione l’odore alla struttura della molecola
1 solo gruppo funzionale si lega (si comporta come se avesse 1 solo gruppo funzionale)
I diversi gruppi funzionali della molecola legano diversi recettori (odore non specifico)
I diversi gruppi funzionali legano lo stesso recettore. (effetto combinato come per il sapore dolce)
1. pigmenti
naturali o artificiali
idro o liposolubili
organici o inorganici
2. coloranti
naturali o artificiali
1. polieni,
esempi: carotenoidi (licopene, carotene) e xantofille (zafferano)
funzioni: antiossidanti e coloranti (giallo, arancione, rosso)
3. eterocicli ossigenati,
esempi:
- antocianine dell’uva (rosa, rosso, viola, blu) usati come coloranti, variazione di ph fa variare il colore.
- antoxantine di arance e limoni (giallo) antiossidante
4. Pigmenti pirrolici,
esempio:
- clorofille, composto da porfirina e Mg, da colore alle piante, in cottura H sostituisce Mg diventando verde oliva
- complessi porfirinici ferro, fa parte della struttura di MH HG, queste rendono la carne rossa
5. Derivati indolici
Esempio: melanine
Funzione: presente in animali e vegetali, danno colorazione pelle, peli, penne. Mimetismo, difesa(es nero
seppia), protegge dai raggi solari.
6. Flavine
Esempio: pigmento giallo che compone il fad
Esistono circa 200 coloranti, e 80 ammessi dall’ UE, alcuni senza restrizioni altri entro certe dosi
Negli USA chi regola l’uso dei coloranti è FDA, coloranti soggetti a certificazione sono 9, quelli esenti 26.
Colorante giallo:
Colorante rosso:
Colorante blu:
Colorante verde:
Naturali:
contro meno stabili, minore varietà di colori, meno resa, più caro.
Artificiali:
REAZIONE DI MAILLARD
Cos’è?
moltitudine di possibili reazioni, che partono da un piccolo numero di molecole, che generano moltissime specie
chimiche.
Partendo dalle stesse molecole posso ottenere prodotti diversi in base alle condizioni in cui avviene la reazione:
- Temperatura
- Ph
- Umidita
- Altre molecole che interagiscono
- Catalizzatori
Partendo dagli stessi ingredienti iniziali e facendoli reagire in condizioni costanti nonostante l’enorme numero di
variabili, si ottiene un risultato praticamente costante.
Esaminando le molecole ottenute dalla reazione è possibile risalire al prodotto dal quale originano.
Maillard è solo UNA DELLA vie attraverso cui si ottengono molecole odoranti.
Aromi NO MAILLARD
- Zuccheri riducenti, devono essere aldosi (glucosio, mannosio, xilosio, galattosio). I chetosi reagiscono poco
- Amminoacidi basici, sono quelli che reagiscono meglio, ma non è esclusivo di questo gruppo. Sono gli AA
che presentano nel radicale un gruppo amminico che ne determina la basicità. (arginina, lisina, prolina,
asparagina, istidina, glutamina)
PRIMO PASSAGGIO
A questo punto NON sono ancora presenti molecole volatili, e sono stati persi degli AA contenuti nelle materie
prime che partecipando alla reazione non sono più disponibili per il nostro organismo.
SECONDO PASSAGGIO
Queste molecole si differenziano per la posizione del doppio legame nella molecola.
Teoricamente a partire da queste possiamo ottenere 480 tipi di molecole diverse (moltiplicando i 4 composti x 6
zuccheri x 20 AA)
A questo punto il riduttone svolge una funzione antiossidante nell’alimento. Per questo aumenta stabilità
dell’alimento dopo la cottura.
TERZO PASSAGGIO
Ciascuna delle 4 molecole di Amadori si libera del residuo dell’AA che ha legato in partenza.
Entrambe le parti che si ottengono dalla separazione possono generare molecole odoranti.
- La parte amminica, che corrisponde all’amminoacido di partenza senza il Co2 perso nel primo passaggio.
Quasi sempre sono maleodoranti e molto volatili
- La parte glucidica, può andare incontro a forte disidratazione (perde 3 molecole di acqua) gli elementi per
formare l’acqua in uscita sono presi da parti diverse della molecola che cosi si ritrova chiusa ad anello.
Odorante ottenuto furfurale
La stessa molecola può anche andare incontro a fissione, questa comporta la rottura della “parte glucidica” rimasta
(dopo la separazione dal residuo AA).
Grazie a questa reazione di condensazione la nuova molecola ottenuta sarà simile alla base di Schiff ottenuta nella
prima reazione.
Degradazione di strecker
In questa degradazione la molecola perde in due passaggi separati due parti dell’AA appena legato, in questo modo
restano solo la parte “zuccherina” e il gruppo amminico NH2.
Composto eterociclico
Due aminoriduttoni reagiscono tra di loro, con l’eliminazione di due molecole d’acqua creano un anello chiuso
contenete due atomi di azoto
La reazione può essere desiderata come nel caso del pane o indesiderata nel caso del latte.
Anche gli autoabbronzanti sono basati sulla reazione di maillard. Sostanze del prodotto reagiscono con AA della
pelle.
La reazione di maillard in alcuni casi termina con la formazione dei composti di amadori. (senza produzione di
composti colorati e profumati)