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Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

I.R.C.C.S. - Roma

INTOLLERANZA AGLI ADDITIVI


E DINTORNI: CE NE DOBBIAMO
OCCUPARE ANCORA?

Giovanni Cavagni, Simona Donnanno


UOC di Allergologia
Dipartimento di Medicina Pediatrica
Coordinatore: Prof. A.G. Ugazio
cavagni@opbg.net
ADDITIVI ALIMENTARI
Che cosa sono gli additivi
alimentari?
qualsiasi sostanza normalmente non consumata come
alimento in quanto tale e non utilizzata come ingrediente
tipico degli alimenti, indipendentemente dal fatto di
avere un valore nutritivo, che aggiunta intenzionalmente
ai prodotti alimentari per un fine tecnologico nelle fasi
di produzione, trasformazione, preparazione,
trattamento, imballaggio, trasporto o immagazzinamento
degli alimenti, si possa ragionevolmente presumere che
diventi, essa stessa o i suoi derivati, un componente di
tali alimenti, direttamente o indirettamente"
(Direttiva del Consiglio 89/107/CEE)
ADDITIVI ALIMENTARI 1
•Coloranti ( da E100 ad E199 )
Colorano il prodotto o la sola superficie di questo. Lo scopo principale e' quello
di presentare un prodotto più invitante, più bello. La maggior parte di essi è di
origine sintetica.
 
 
•Conservanti ( da E200 ad E299 )
Rallentano o impediscono il deterioramento del cibo da parte di batteri, lieviti e
muffe. (Il loro impiego potrebbe essere diminuito o eliminato ricorrendo a
sistemi di conservazione quali zucchero, sale da cucina, alcol etilico, olio, aceto
e selezionando prodotti migliori ed aumentando l'igiene nei processi produttivi).
 
 
•Antiossidanti ( da E300 ad E322 )
Rallentano o impediscono il processo di ossidazione derivante dall'ossigeno
presente nell'aria.
 
 
ADDITIVI ALIMENTARI 2
•Correttori di acidità ( da E325 ad E385 )
Addensanti, emulsionanti e stabilizzanti
• 

( da E400 ad E495 )
Legano i componenti del cibo che altrimenti tenderebbero a separarsi.

•Aromatizzanti
Non hanno un nome in codice. Conferiscono particolari odori e sapori al
prodotto.
La legge italiana prevede che siano indicati sull'etichetta in modo
generico come aromi, sia gli aromi di origine naturale che di origine
sintetica.
Attenzione che per aromi naturali si intendono anche quelli prodotti in
laboratorio e che abbiano formula chimica corrispondente a quella
dell'aroma naturale.
ADDITIVI ALIMENTARI 3
Molti fra i principali “cibi
allergizzanti” vengono utilizzati
anche come additivi (latte, soia,
grano, nocciola, pesce e uovo):
“aromi naturali, lecitine, olio,
proteine idrolizzate, salse,
gelatine, etc”
ADDITIVI ALIMENTARI 4

Attualmente più di 3000 sostanze


sono state approvate dalla FDA e
vengono utilizzate come additivi
alimentari, ma solo per alcune è
stato dimostrato un meccanismo
patogenetico in grado di provocare
una reazione avversa (IgE mediata;
immunologica e/o non-immunologica)
Dal 1 gennaio 2006 è obbligatorio
segnalare sulle etichette
alimentari la presenza dei
“principali cibi allergizzanti”
come latte, uovo, pesce,
crostacei, arachidi, nocciole,
grano e soia
Adverse reaction to food
additives
Brian G. Wilson and Sami L. Bahna.

Annals of Allergy, Asthma and Immunology.


Vol. 95. December 2005
Meccanismi patogenetici
delle reazioni avverse agli
additivi
• Farmacologici
• Irritativi
• Tossici
• Immunologici
• Psicologici
Molteplici meccanismi sono coinvolti,
ma la maggioranza delle reazioni non
sono IgE mediate.
PRINCIPALI ADDITIVI
CHE CAUSANO REAZIONI
AVVERSE
• SOLFITI
• COLORANTI
• MONOSODIO
GLUTAMMATO
SOLFITI:
meccanismi patogenetici
• Formazione di IgE specifiche
• Generazione di diossido di solfuro che
determina diretta contrazione della
muscolatura liscia bronchiale (nel 5%
della popolazione asmatica)
• Generazione di diossido di solfuro che
determina un riflesso colinergico con
broncostruzione (nel 5% della popolazione
asmatica)
• Deficit di solfito-ossidasi        
COLORANTI
• Carminio (rosso), annatto (giallo),
zafferano (giallo): derivati da fonti
naturali, sono stati implicati in reazioni
anafilattiche di tipo IgE, ma le segnalazioni
sono sporadiche e di casi singoli
• Tartrazina: di origine sintetica, è stata
studiata in maniera più approfondita; da
una Cochrane (2001) non si evidenzia
nessuna chiara correlazione con insorgenza
di asma
MONOSODIO GLUTAMMATO
(SINDROME DEL RISTORANTE CINESE)

• Il meccanismo d’azione principale è


neurotossico o di eccitazione del
recettore periferico neuronale (es.
irritazione esofagea)
• Somministrato alla dose di 500 mg/kg si
è dimostrato neurotossico in ratti
neonati, ma non in quelli adulti
• Nessuno studio ha dimostrato la
formazione di anticorpi IgE specifici
ALTRI ADDITIVI
• NITRITI E NITRATI (conservanti): non
sono stati correlati a manifestazioni
anafilattiche, asmatiche o orticarioidi, ma
sono in grado di causare cefalea vascolare
• ASPARTAME (dolcificante): 2 casi di
orticaria (confermati da DBPCO)
• BHA (idrossianisolo butilato) E BHT
(idrossitoluene butilato) (antiossidanti): 1
caso di orticaria cronica (confermato da
DBPCO)
Prevalenza delle reazioni
avverse agli additivi
• < dell’1% negli adulti1-2
• Fino al 2% nei bambini3
• Nei bambini atopici fino al
7%4
1. Young E. The prevalence of reaction to food additives in a survey population. J R
Coll Physicians Lond. 1987; 21: 241-247
2. Wuthrich B. Adverse reactions to food additives. Ann Allergy. 1993; 71:379-384
3. Fuglsang G. Prevalence of intolerance to food additives among Danish school
children. Pediatr Allergy Immunol. 1993; 4: 123-129
4. Fuglsang G. Adverse reactions to food additives in children with atopic symptoms.
Allergy. 1994; 49:31-37
DIAGNOSI
• Storia clinica accurata
• test di provocazione con l’alimento
principale eventualmente sospettato o
“nascosto” (latte, uovo, pesce etc..)
• Dieta priva di additivi (solo alimenti
preparati in casa)
• test di provocazione (doppio cieco) con i
principali additivi
Example of a Diet Free of Food Additives Meats

Beef, chicken, lamb, turkey, veal (fresh or frozen)


Fish any (fresh or frozen)
Vegetables: Carrots, lettuce, mushrooms, parsley, potatoes
Cereal and grain, rice
Fruits: Pears (canned, fresh, or nectar)
Cooking oil: Safflower without preservatives
Condiments: Honey, pepper, salt, sugar
Beverages: Coffee, pear nectar, tea, water
Optional: Butter, cottage cheese, eggs, matzo (plain), milk,
preservative free bread, spaghetti
Example of a Diet Free of Food Additives Meats

Avoid
Apples, bananas, beer, breads not marked
preservative free,
breakfast cereal, cakes, cheese, chocolate, fruit
juices
(except pear), grapes, instant foods, jams, licorice,
margarine, mayonnaise, packaged meals, pickles,
prepared
salad dressings, prepared sauces, rhubarb,
sweets, wine
test di provocazione per i
comuni additivi
ADDITIVI DOSE (ogni 20-30 min)
Coloranti 1, 5, 10, 15 mg di ognuno
Ac. Acetil salicilico 5, 25, 50, 100, 200 mg
BHA e BHT 25, 50, 100, 200 mg ognuno
Nitriti e nitrati 25, 50, 100, 200 mg ognuno
Parabeni 25, 50, 100, 200 mg
Sodio benzoato 25, 50, 100, 200 mg
Solfiti 25, 50, 100, 200 mg
Dolcificanti 100, 200, 400, 800 mg ognuno
MSG 200, 400, 800, 1600 mg ognuno
Sorbati 25, 50, 100, 200 mg
Food Allergy:
A Practice Parameter
Cap. XIII: Adverse reactions to food additives

Jean A. Chapman et al.

Annals of Allergy, Asthma and Immunology


Vol. 96. Supplement March 2006
CONCLUSIONI 1
• Reazioni avverse agli additivi devono
essere sospettate in pz che presentano
sintomi non correlati ad alimenti specifici
o solo verso alcuni cibi già pronti e/o
preparati fuori casa e quando sia stato
escluso il cibo incriminato con gli
opportuni esami allergologici
• Può essere, inoltre, prudente indagare gli
additivi in quei pz che presentano
reazioni “idiopatiche”
CONCLUSIONI 2
• Il test di provocazione orale con i più
comuni additivi è il test di scelta nella
diagnostica delle reazioni avverse agli
additivi
• Il test di provocazione orale deve essere
preceduto da una dieta priva di alimenti
contenenti additivi
• Gli SPT e/o test in vitro hanno un ruolo
decisamente minore nella diagnostica
• L’unica terapia è l’esclusione dell’additivo
dalla dieta
In pochi casi ma ben orientati dalla storia
clinica li dovremmo prendere in
considerazione;
il loro generico coinvolgimento porta al
ricorso sempre più frequente a pratiche
irrazionali che vanno ad intaccare la qualità
di vita del bambino sostanzialmente sano
 ci dovremmo impegnare con maggior
convinzione e determinazione alla
realizzazione degli obiettivi di qualità
dell’assistenza nel suo complesso al bambino
basandoci solo su prove provate!
Appena mamma dice
che so cotti li spaghetti,
semo tutti d’accordo
ner programma
Trilussa

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