Reazioni tossiche
indipendenti dalla suscettibilità individuale
(contaminanti microbici o ambientali, sostanze
tossiche naturali, sostanze chimiche agro-
alimentari, micotossine, additivi, pesticidi, etc.)
Reazioni non tossiche
dipendenti dalla suscettibilità individuale
• Non immunologiche o da intolleranza
(enzimatica, farmacologica o non definita)
• Immunologiche (IgE mediate e non IgE-
mediate)
REAZIONI TOSSICHE
Quadri clinici
• Shock anafilattoide
• Sindrome orticaria/angioedema
• Reazioni esantematiche
• Rinite vasomotoria
• Asma bronchiale
• Disturbi dispeptici, nausea, diarrea, vomito,
coliche addominali
• Cefalea cronica
ALLERGIA ALIMENTARE
FATTORI PREDISPONENTI
• NEONATI E BAMBINI:
– immunita’ intestinale
– deficit transitorio IgA
– atopia
– fatti ambientali
– eccessiva esposizione ad Ag intestinali (?)
– infezioni virali (?)
• ADULTI:
– alterazioni del microambiente G.I. per infezioni
– uso e/o abuso di sostanze irritanti
– malattie apparato G.I.
EPIDEMIOLOGIA
• 2-4% della popolazione generale
• Il 30% degli adulti di uno studio
epidemiologico riteneva di avere
ADULTI
un’allergia alimentare, confermata
dal test di provocazione solo nel 2%
dei soggetti.
• 3-5% della popolazione pediatrica fino a 8
anni
• 6-8% dei lattanti
BAMBINI
• prima causa di anafilassi nel bambino
• a giudizio dei genitori, il 35% dei bambini di
2 anni di età presenta una possibile allergia
alimentare
• Prevalenza nella popolazione pediatrica:
• > Allergia al latte vaccino
• bambini allattati con formula
adattata: 2,2-2,8% a 3 anni
• bambini allattati al seno: 0,4-0,5%
• > Allergia all’uovo: 1,7-2%
• > Allergia all’arachide: 0,6% (popolazione
USA)
• > Allergia a noci e nocciole: 0,6%
(popolazione USA)
CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI
ALLERGENI ALIMENTARI
Glicoproteine solubili in acqua con p.m. 10-150 kd
Termostabili o termolabili, acido e proteasi-
resistenti
Allergeni completi: inducono sensibilizzazioni e
reazioni IgE mediate (es. ovalbumina)
Epitopi “sequenziali” – termostabili (arachide,
merluzzo, -lattoglobulina, ovoalbumina)
Epitopi “conformazionali” – termolabili (presenti
sptt. nella frutta e nella verdura).
Allergeni maggiori
Allergeni minori
Fattori capaci di modificare
l’allergenicità degli alimenti
Calore
PH
Pastorizzazione
Sterilizzazione
Congelamento
Processi digestivi
• ALLERGENI GASTROLABILI
sindrome orale allergica (SOA)
• ALLERGENI TERMOLABILI
sintomi solamente se consumati crudi
• ALLERGENI GASTRO/TERMORESISTENTI
reazioni sistemiche
ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE
latte di mucca
latte di capra
uova
pesce
crostacei
molluschi
ostriche
carne
Allergeni alimentari di origine animale
Tropomiosine
Caseine
• Allergeni più frequentemente coinvolti nelle
allergie da latte vaccino.
• Si trovano nel latte dei mammiferi e sono in
grado di legare il calcio.
• Fenomeni di reattività crociata tra caseine del
latte di mammiferi differenti.
• E’ stato osservato che pazienti allergici al
latte vaccino reagiscono al test di
stimolazione orale con latte di capra, la cui
caseina ha una identità di sequenza del 90%.
ALIMENTI DI ORIGINE VEGETALE
CEREALI (frumento, malto, grano, etc.)
• Clinica:
• SOA, orticaria, anafilassi da alimenti crudi/cotti,
freschi/conservati (succhi di frutta)
• Tolleranza frutta sbucciata, carota, sedano,
patata, melone.
• Alimenti implicati:
• Pesca (marker), rosaceae, noce/nocciola,
arachide, mais, birra, uva ecc.
• Cross-reattività variabile dipendente dal livello di
IgE.
Prolamine
Le prolamine, con l’eccezione dell’avena
e del riso, sono le proteine
maggiormente rappresentate nei
cereali.
Esse vengono classificate in base alla
loro solubilità in miscele acqua/etanolo
o propano o per la loro insolubilità in
alcool.
Cupine
• Alimenti implicati
• Panallergene di tutti i vegetali
• Marker: pomodoro, agrumi, melone, anguria, ananas,
banana, cachi
– Epitopi comuni
– Profilline
– PRP (pathogenesis-related-proteins)
– Famiglia dell’albumina 2S
– Dermatophagoidi e crostacei
(tropomiosina), gasteropodi
(emocianina)
Manifestazioni
SISTEMICHE
- Shock anafilattico
SINDROME ORALE ALLERGICA (SOA)
SINTOMI:
prurito del cavo orale
edema della mucosa orale
CAUSA:
ipersensibilità IgE-mediata a proteine di frutta e
verdura (in soggetti allergici ai pollini)
Esofagite eosinofila
Gastroenterite eosinofila
Enterocolite
Proctocolite
Enteropatie
SHOCK ANAFILATTICO
Cute - Prurito
- Orticaria locale e/o generalizzata
- Eritema
Svantaggi
• Bassa sensibilità
PRICK BY PRICK TEST
CCD
(Cross-reactive carbohydrate determinants)
• Diffusi a tutti gli organismi viventi.
• In grado di provocare positività dei test
in-vitro
• Monovalenti (legano 1 sola IgE; non
sono in grado di causare cross-linking)
• CLINICAMENTE IRRILEVANTI, come
dimostrato mediante SPT e DBPCFC (van
Ree)
PRICK BY PRICK TEST
Vantaggi
• Semplicità di esecuzione
• Elevata sensibilità per frutta e verdura
• Possibile impiego per alimenti non presenti nelle
collezioni in commercio
Svantaggi
• Limitata standardizzazione
• Necessità di disporre di alimenti freschi
• Rischio di reazioni generali
DOSAGGIO DELLE IGE SPECIFICHE
SIERICHE
Vantaggi
• Eseguibile anche quando i test cutanei non
sono indicati
• Assenza di rischio di reazioni sistemiche
Svantaggi
• Tempi di risposta lunghi
• Costi elevati
Estratti non Test per le IgE specifiche:
standardizzati 45 anni di standardizzazione
miniaturizzazione
Estratti e automazione
RAST
1 ml standardizzati
Immuno-CAP
50 ml
DIAGNOSI
Identificazione
fonte Identificazione dell’allergene che
allergenica provoca la malattia
Trattamento
“mirato”
Mal d 4 Pru av 4 Pru av 3 Pru p 4
Mal d 1 Mal d 2 Pru p 1
Pru av 1 Pru p 3