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■ Stefania Abenante*, Giovanna Contaldi*, Marisa Boggian**, Riccardo Anouchinsky***, Rosanna Gaberri*, Mario Zappaterra*
* Specialista in Scienza e Tecnologia Cosmetica
** Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, Università di Ferrara
*** Rappresentante ICEA presso gruppo europeo armonizzazione cosmetica - COSMOS
Aggiornamento
sui sistemi di certificazione
La definizione di prodotto
cosmetico può apparire
CosmOS standard hanno cercato di dare origine a un discipli-
Nell’ultimo decennio, il cosmetico biolo- nare comune, chiaro e univoco, che potes-
cosa semplice, addirittura gico ha fatto registrare un notevole incre- se essere proposto alla Comunità Europea e
lapalissiana, ma spesso mento di interesse, sia da parte dei consu- che includesse all’interno della biocosmesi,
non è così, e se, a volte, matori che delle aziende, passando da pro- anche la valutazione dell’impatto ecologico
dotto di nicchia a prodotto di diffuso interes- dei prodotti certificati, analogamente a quan-
è già difficile definire un
se sempre più richiesto. to già avviene per i prodotti a marchio “Eco-
netto confine tra cosmetico Moltissime aziende si sono impegnate nel- label” (disciplinare Europeo per i prodotti da
e farmaco, ancora più la realizzazione di cosmetici che potessero toeletta, che identifica i cosmetici a maggior
ardua può essere la vantare, a vario titolo, in etichetta, la dicitura ecocompatibilità possibile, prodotti con tec-
definizione di cosmetico “prodotto naturale/biologico/organico”. Ov- niche a basso impatto ambientale).
naturale o biologico viamente, per tutelare il consumatore e porre I disciplinari di certificazione europei presen-
un freno a claims pubblicitari indiscriminati, tano principi e caratteristiche similari facil-
sono stati istituiti numerosi sistemi di certifica- mente raffrontabili. Tali disciplinari sono ab-
zione destinati a valutare e a controllare quan- bastanza concordi su alcuni punti (materie
to dichiarato nella presentazione ed etichetta- prime consentite e vietate, packaging, irradia-
tura dei prodotti naturali e/o biologici. zione, OGM, ecc.), ma presentano sostanziali
Il ricco proliferare di sistemi di certificazione diversità: terminologie impiegate per indica-
non ha sicuramente diminuito la confusione re il cosmetico certificato; modalità di calco-
e il disorientamento del consumatore di fronte lo delle percentuali delle categorie di ingre-
ai numerosi marchi che attestano la naturalità dienti in formula; ecc.
o biologicità del prodotto cosmetico. Ad esem- Il lavoro di riavvicinamento dei capitolati è
pio, in Italia, pur esistendo ICEA, come siste- basato sulla volontà di uniformarne i con-
ma di certificazione predominante per nume- tenuti a livello europeo, stabilendo una ter-
ro di aziende, che ad esso si rivolgono, e per minologia comune per gli ecobiocosmetici,
prodotti certificati presenti sul mercato, ope- fissando due livelli di certificazione legati al
rano diversi sistemi di certificazione alterna- contenuto di ingredienti naturali in formula
tivi. Tuttavia, secondo alcune teorie, svilup- e al calcolo delle percentuali di ingredienti
pate negli anni Quaranta del secolo scorso, bio nel prodotto finito, stilando un formula-
esisterebbero sistemi matematici in grado di rio comune e redigendo un’unica lista posi-
volgere verso un ordine spontaneo. Tale ten- tiva di materie prime.
denza è detta sintropia e viene definita come Il risultato è stato il “COSMOS - standard”,
la misura quantitativa dell’organizzazione in- un Disciplinare dettagliato e ben articolato,
terna attribuibile a ogni sistema, (Luigi Fan- pubblicato nell’aprile del 2009.
tappiè, 1944). Scopo del disciplinare “Cosmos - standard” è
Anche nel sistema “certificazione biocosmeti- fornire delle linee guida in grado di ottimiz-
ca” si è assistito a un processo sintropico. In- zare l’uso delle scoperte che caratterizzano lo
fatti, le principali organizzazioni certificanti sviluppo tecnologico della nostra società.
in Europa (ECOCERT, BDIH, SOIL ASSOCIA- Questo obiettivo costituisce una sfida chiave
TION, ICEA, ECO GARANTIE), fin dal 2003, per una crescita sostenibile che tenga conto
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l’Erborista
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Classificazione di ingredienti e prodotti cosmetici secondo Cosmos
«Ingrediente - agro» - qualsiasi pianta, animale «Funzionale» - segmento specifico di una mole-
prodotto microbico (es. fermentazione) derivato cola.
dell’agricoltura, acquicoltura o raccolto naturale. «Fabbricazione» - l’insieme di operazioni eseguite
«Trattato Chimicamente» - ingrediente processato o in fabbrica o in laboratorio finalizzate ad ottenere,
estratto usando processi chimici non ammessi. preparare, processare ed etichettare i prodotti.
«Contaminante» - sostanza che non è naturalmente «Minerali» - materie prime ottenute da sostanze
presente nel materiale, o è presente in quantità naturali che si sono formate attraverso processi geo-
maggiori rispetto a quelle presenti in natura, che logici, ma sono escluse le materie prime derivate
degli eccessi e dei danni che lo sviluppo tec- potrebbero condurre all’inquinamento (persistenza, da combustibili fossili (da petrolio)
nologico privo di regole può determinare; in residui) e rischi di tossicità. Contaminanti possono «Biologico» - sistema di produzione che è in ac-
essere: metalli pesanti, idrocarburi, pesticidi, dios- cordo con quanto prescritto dal Regolamento n°
pratica, perseguire uno “sviluppo sostenibi-
sine. Radioattività, OGM, micotossine, residui di (EC) 834/2007 o altri riconosciuti come standar-
le”, riconciliando progresso economico e re- medicinali, nitrati. Nitrosamine ds biologici a livello internazionale o nazionale
sponsabilità sociale, mantenendo, contempo- Come nella cosmesi classica le seguenti sostanze certificati da enti certificatori accreditati IFOAM o
non dovranno essere considerate come ingredienti: internazionalmente riconosciuti (in accordo con
raneamente, il naturale equilibrio ecologico.
f impurezze nelle materie prime usate la ISO 65).
Per conseguire tali scopi è necessario un cam- f materiali tecnici sussidiari usati per la prepara- L’acqua aggiunta durante la fabbricazione non è
biamento radicale sia negli schemi di produ- zione ma non presente nel prodotto finito biologica
f materiali usati in quantità strettamente neces- «Processato fisicamente» - ingrediente processato o
zione che nelle pratiche di consumo. Al fine sarie come solventi o come veicoli per profumo e estratto usando processi fisici come quelli elencati
di incentivare i processi per la produzione e il composizioni aromatiche. in Appendice I.A (processi permessi).
consumo sostenibile, il settore della cosmesi Nota – L’acqua aggiunta durante la produzione del «Sintetico» - qualunque ingrediente che non deri-
prodotto finito è da considerarsi un ingrediente se- vi dall’agricoltura, acquacoltura, raccolti naturali,
naturale e biologica ha proposto e sta utiliz- parato. minerali o acqua.
zando delle semplici regole basate su principi
di prevenzione e sicurezza a tutti i livelli del- di sintesi, ad esempio relativamente all’uso precauzione con lo scopo di incrementare
la catena produttiva, dalle materie prime al- degli oli biologici nella preparazione dei ten- la sicurezza, già elevata e prevista per leg-
la distribuzione del prodotto finito. A questo sioattivi che utilizziamo ogni giorno. ge, del prodotto cosmetico. In particolare:
scopo il disciplinare Cosmos prevede: Secondo il disciplinare Cosmos, gli ingre- quando vi è un’evidenza scientifica che un
f la promozione dell’uso di prodotti da agri- dienti di un prodotto cosmetico vanno di- ingrediente, una tecnologia o un processo
coltura biologica, nel pieno rispetto delle bio- stinti in cinque categorie: possano rappresentare un rischio per l’am-
diversità; f acqua – materia prima vitale e indispen- biente o per la salute umana, questi non
f la forte limitazione (2%) della componen- sabile per lo sviluppo di un cosmetico; la verranno permessi.
te petrolchimica in una formulazione cosme- sua qualità è essenziale; Sulla base di tali considerazioni non sono
tica; f ingredienti minerali – interessanti e ne- permesse le nanoparticelle (tra le nanopar-
f l’uso delle risorse naturali in maniera re- cessari, ma non rinnovabili; si richiedono ticelle insolubili sono vietate quelle con una
sponsabile e nel rispetto dell’ambiente (ad regole ambientali chiare per il loro utiliz- dimensione inferiore a 100 nm), gli orga-
esempio: principio di precauzione relativa- zo; nismi modificati geneticamente (OGM), le
mente alle nanoparticelle); f agro-ingredienti processati fisicamen- radiazioni ionizzanti (raggi gamma e raggi
f l’uso di trattamenti e metodi di fabbrica- te – da utilizzare preferibilmente i prodotti X), come tecniche di sterilizzazione.
zione che rispettino la salute dell’Uomo e del- ottenuti secondo lo Standard Europeo sul- Secondo gli standard Cosmos:
l’Ambiente l’agricoltura biologica; f l’acqua utilizzata nella preparazione dei
f l’integrazione e lo sviluppo del concetto di f agro-ingredienti trattati chimicamente cosmetici certificati deve osservare precisi
“Chimica Verde” rispetto ai classici processi – certificabili solo se ottenuti da materie pri- standard igienici (IUFC < 10/litro) e può
petrolchimici, imponendo, a partire dal 2012, me prodotte secondo gli standard dell’agri- essere: acqua potabile, acqua sorgiva, ac-
l’impiego parziale (30%) delle materie prime coltura biologica e derivati da processi di qua derivante da processi osmotici, acqua
biologiche anche nelle sintesi chimiche fabbricazione chiari e autorizzati, in accor- distillata. Quest’acqua può essere filtrata o
Quest’ultimo punto, costituisce una delle do con i principi della “Chimica Verde”; addolcita prima del suo utilizzo;
maggiori novità del Cosmos-standard ed f materiali di sintesi –rappresentati, salvo f i minerali possono essere utilizzati solo
è la chiave del possibile successo di que- poche eccezioni, dai soli conservanti. se puri e naturali; inoltre, possono essere
sto progetto. Praticamente con lo standard Cosmos, ci si sottoposti solamente a lavaggi, pulizia con
Con questa “filosofia verde” e con questo prefigge la transizione dalla situazione at- vapore, trattamenti di lavaggio con tempe-
desiderio di contribuire attivamente allo svi- tuale alle possibilità, prefigurate dalle nuo- rature elevate, lavaggi meccanici e relativa
luppo sostenibile, il settore della cosmesi si ve tecnologie, di promuovere lo sviluppo asciugatura. Per l’ottenimento dei minerali
è impegnato nella definizione e perfeziona- di una cosmetica sempre più “al naturale” devono essere preferiti metodi estrattivi che
mento di uno standard per la cosmesi na- e biologica. rispettino l’ambiente;
turale e biologica. Il disciplinare Cosmos prevede l’uso di defi- f i prodotti vegetali, animali o di origi-
Il Cosmos-standard prende in considerazio- nizioni specifiche, volte a identificare e clas- ne microbica possono essere sottoposti a
ne la realtà tecnologica e vuole infonderle sificare sia gli ingredienti sia i prodotti co- processi fisici di trasformazione. I pro-
un nuovo dinamismo, richiedendo all’in- smetici (vd. box) cessi di estrazione sono soggetti a classifi-
dustria chimica di modificare i suoi sistemi Il sistema Cosmos prevede dei principi di cazione e si possono utilizzare solo quelli
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■ Focus Cosmesi biologica
Attualità
riportati nel relativo elenco. Non possono, f nel caso si stia utilizzando un estratto
ovviamente, essere utilizzate materie pri- secco, una tabella correla la parte di pian-
me ed estratti vegetali derivanti da pian- ta secca corrispondente a quella di pianta
te che compaiono nelle Liste Europee e fresca in funzione della droga utilizzata
Internazionali delle specie protette (rif. (seme, frutto, parte aerea ecc.);
convenzione di Washington e convenzio- f nel caso di un’estrazione da una misce-
ne di Berna). la di piante di cui solo una parte derivante
Tra i prodotti naturali, inoltre, non si pos- dall’agricoltura biologica; il prodotto ot-
sono utilizzare materie prime estratte da turale in grado di garantire una equiva- tenuto viene considerato NON biologico.
animali vivi o da macellazione. lente sicurezza e stabilità del prodotto. I Tutta la componente estrattiva dev’essere
Gli ingredienti di origine animale possono prodotti cosmetici certificati possono con- di derivazione da agricoltura biologica;
essere utilizzati solo se prodotti da animali tenere, al massimo, un 2% di ingredienti f per i prodotti che subiscono trasfor-
e non sono parte degli stessi; devono, inol- sintetici limitati a quelli ammessi, esclu- mazioni chimiche è necessario calcola-
tre, essere ottenuti unicamente mediante dendo il contenuto in conservanti; re la percentuale di bio attraverso la pro-
processi permessi da un apposito capito- f decisamente limitata la lista dei conser- porzione del peso delle materie prime bio
lato presente nel disciplinare. Gli animali vanti ammessi. Tra le sostanze utilizzabili presenti all’interno dell’ingrediente otte-
(come le piante) non devono essere inse- si segnalano: Benzoic/salicylic/sorbic aci- nuto:
riti nelle liste delle specie protette; ds and salts, Benzyl alcohol, Dehydroace-
f tutti i processi chimici permessi e at- tic acid and salts; ( peso totale dell’ingrediente finale
)x100
peso della componente biologica nell’ingrediente finale
tuati sui prodotti di origine agricola de- f almeno il 20% del totale degli ingre-
vono attenersi ai principi della “chimica dienti deve essere biologico, ma è obiet-
verde” (Agenzia per la protezione dell’am- tivo del disciplinare arrivare, nel 2020, al ( PM componente biologica nell’ingrediente
PM ingrediente
)x100
biente, Green Chemistry Programme, USA, 50% di bio in formula;
1998), materia in continua evoluzione, le f degli ingredienti di derivazione agrico- f l’acqua non può essere calcolata come
cui novità saranno incorporate nello stan- la, almeno il 95% deve essere bio; biologica, anche in considerazione del fat-
dard per mantenerlo al passo con lo sta- f degli ingredienti soggetti a trasforma- to che l’acqua viene aggiunta direttamen-
to dell’arte; zioni chimiche, almeno il 30% dev’esse- te o viene aggiunta come parte di altri in-
f la frazione sintetica, presente in mol- re di origine biologica (obiettivo da rag- gredienti (ad esempio con i minerali, con
tissime materie prime di origine naturale, giungere entro 36 mesi dalla presentazio- gli ingredienti trattati chimi/fisicamente).
è limitata ad alcune strutture approvate, ne dello standard), percentuale destinata Il liquido derivante dal succo delle piante
alle quali anche la grande industria de- a salire fino al 50% entro il 2015; fresche non è considerato come acqua;
ve attenersi; f per i prodotti che vogliono semplice- f i minerali non possono essere calcola-
f nella sintesi chimica, la resa della rea- mente vantare la dicitura “naturale” non ti come componente biologica.
zione deve essere almeno del 50% al fine viene logicamente richiesta la presenza di Sono riportate analoghe indicazioni per il
di ridurre la quantità di rifiuti prodotti e ingredienti bio. calcolo degli ingredienti di sintesi:
di solventi impiegati. L’ingrediente otte- Ovviamente il disciplinare Cosmos forni- f per determinare la quantità di ingre-
nuto deve presentare una rapida biode- sce indicazioni chiare e precise per cal- dienti sintetici presenti in formula bisogna
gradabilità a cui si associa un limite di 10 colare la percentuale di biologico in for- sommare tutti i componenti sintetici in-
µg/l di tossicità acquatica; mula: trodotti direttamente in formula e tutte le
f è permesso l’uso di materie prime deri- f se un ingrediente derivato da agricol- componenti sintetiche presenti negli agro-
vanti da colture e fermentazioni o da siste- tura biologica ha subìto una trasformazio- ingredienti chimicamente modificati;
mi biotecnologici, purché OGM free; ne fisica, è necessario conoscere la tecnica f la componente petrolchimica, presen-
f il disciplinare NON ammette l’uso dei utilizzata e operare di conseguenza. te in formula, non deve superare il 2%.
seguenti ingredienti sintetici: coloranti, f In caso di estrazione con solventi, la Rientra in tale percentuale anche la parte
profumi, antiossidanti, emollienti, oli e percentuale di biologico può essere deter- petrolchimica di ingredienti quali la coca-
grassi, siliconi, filtri solari (UVA e UVB). minata sulla base del seguente rapporto: midopropyl beatine.
Alcuni ingredienti di sintesi sono momen-
taneamente ammessi fino a quando non
saranno disponibili alternative di fonte na-
( materie biologiche
materie prime biologiche fresche + solventi biologici
fresche + solventi biologici + solventi NON biologici )
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■ Focus Cosmesi biologica
Attualità
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■ Focus Cosmesi biologica
Attualità
NaTrue Label
Lo scorso anno ha visto la luce un nuovo
mostra il proliferarsi di etichette “biolo-
giche” o “naturali”.
disciplinare dedicato alla certificazione La cosmesi naturale d’altro canto è una
dei cosmetici bio, il NaTrue. complessa composizione di materie pri-
Il disciplinare prende origine come ten- me, solo alcune di queste naturali, la
tativo di accelerare lo sviluppo di un di- maggior parte trattate, e quindi deve es-
sciplinare unico europeo. sere valutata in modo diverso. Esistono
I fautori del disciplinare sono infatti un numerose etichette che definiscono ed
gruppo di aziende, che partecipavano etichettano la cosmesi naturale sia a li-
allo sviluppo del disciplinare Europeo vello nazionale sia internazionale. Sor-
Cosmos-standard e sono poi fuoriusciti ge quindi spontanea la domanda sulla
creandone uno proprio. necessità di avere una nuova etichetta
Alla base del sistema NaTrue vi è la co- e una nuova definzione. La sfida mag-
statazione che l’uomo nel suo sviluppo giore nella produzione dei cosmetici na-
sociale ed economico ha conquistato una turali oltre alla selezione delle adeguate
diversità di ambienti senza dover subi- materie prime, risiede nell’essere capa-
re adattamenti ma adattando l’ambien- ci di offrire al consumatore prodotti che
te alle sue esigenze. In questa conquista presentino: alta qualità, efficacia, carat-
si evidenzia come l’architettura, il ve- terizzati da elevata salubrità e gradevo-
stiario e la cosmesi possano essere inte- li. Prodotti siffatti non possono essere
si come conquiste culturali della civiliz- fabbricati ricorrendo solo a ingredienti
zazione, rimpiazzando l’adattamento del naturali, in quanto i prodotti cosmetici
corpo umano. presentano una complessità e una diffi-
Oltre alle loro caratteristiche funzionali, coltà di produzione maggiore di quanto
architettura e vestiario perseguono anche si può osservare nella preparazione del dere una elevata precisione e trasparen-
fini estetici. Lo stesso si può dire per la semplice cibo. Nella produzione dei co- za, maggiore di qualunque precedente
cosmesi (soprattutto per quella decorati- smetici, quanto si può ricorrere a ingre- definizione presentata, negli scorsi an-
va). Contrariamente all’uomo gli animali dienti naturali non trasformati? e qualora ni, in Germania o in Europa. All’inter-
hanno perfettamente adattato il corpo al- si faccia uso di sostanza soggette a mo- no del prodotto possono essere utilizza-
l’ambiente. Squame, peli, carapace o piu- difiche chimiche e fisiche come dobbia- te solo materie prime naturali o IDENTI-
me ricoprono e proteggono il loro corpo mo considerare quelle sostanze che sono CHE a quelle naturali (denominate anche
dall’ambiente. “vicine a quelle naturali”? Nello svilup- “naturali identiche”) o QUASI naturali.
Recenti studi, in particolare nel settore po di prodotti di un certo livello appa- Queste materie prime devono essere uti-
alimentare, hanno dimostrato un signi- re evidente la necessità di dover sotto- lizzate in conformità ai requisiti imposti
ficativo aumento del desiderio di ”natu- stare a dei compromessi, ma deve esse- dallo standard.
ralità” da parte dei consumatori. Le abi- re garantito che questi siano trasparenti Indipendentemente dall’essere un pro-
tudini dei consumatori sono cambiate e e comprensibili al consumatore e che i dotto di “cosmesi naturale”, tutti i pro-
gli aspetti “naturali” sono presi in consi- consumatori stessi ne siano sufficiente- dotti devono essere conformi alle spe-
derazione sempre di più, anche nell’ac- mente informati. cifiche della Direttiva 76/768/EEC (Di-
quisto dei prodotti cosmetici. Tale an- rettiva Cosmetica dell’Unione Europea),
damento è verosimilmente destinato ad Pochi compromessi con particolare attenzione alla loro com-
aumentare. I compromessi devono essere limitati ai posizione, sicurezza, efficienza ed eti-
Tuttavia le componenti di “naturalità” casi assolutamente necessari. Una defi- chetta.
nel cibo da una parte e nella cosmesi nizione di cosmetico “naturale” non de- Acqua a parte, che è la base e conseguen-
dall’altra non sono direttamente compa- ve essere indebolita da una moltitudine temente l’ingrediente a più alta concen-
rabili. I più importanti aspetti di “natu- di eccezioni più o meno arbitrarie. Al fi- trazione nei prodotti cosmetici, gli ingre-
ralità” nel cibo includono la sua presen- ne di rispondere a quanto descritto na- dienti naturali non trattati (sostanze na-
za in natura, i sistemi di coltivazione e scono i criteri proposti da NaTrue Label. turali come per esempio oli grassi, estrat-
la tracciabilità della produzione come di- Questi perseguono l’obiettivo di posse- ti idro-alcolici delle piante) sono di solito
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■ Focus Cosmesi biologica
Attualità
predominanti nei cosmetici che vantano I criteri di NaTrue gine botanica, inorganica-minerale o ani-
la dicitura “prodotti di cosmesi natura- I criteri di NaTrue possono essere così male (ad eccezione dei vertebrati morti) e
le”. Gli ingredienti naturali dovrebbero classificati: la loro miscele e i prodotti nati dalle rea-
preferibilmente essere usati nei prodot- f vengono redatte liste positive di so- zioni tra di essi. Sono permesse solo tra-
ti “biologici”. L’uso di sostanze identi- stanze naturali, sostanze quasi natura- sformazioni fisiche e metodi di estrazio-
che a quelle naturali (naturali identiche) li e sostanze identiche a quelle natura- ne, comprese estrazioni con i solventi li-
deve essere limitato ai casi in cui le so- li che possono essere usate nella cosme- mitatamente a quelli ammessi.
stanze naturali non possono, per ragio- si naturale, Sono consentiti, inoltre, metodi enzima-
ni tecniche, essere ottenute da materia- f classificazione dei processi di produ- tici e microbiologici che usino solamente
le organico. zione permessi per la cosmesi naturale e enzimi e microrganismi presenti in natura
Solo due categorie di sostanze identiche classificazione dei processi di produzione come quelli approvati nella produzione di
a quelle naturali sono accettate: conser- per le sostanze naturali, le sostanze qua- sostanze alimentari biologiche conforme-
vanti e pigmenti inorganici. si naturali e le sostanze identiche a quel- mente al Regolamento (EEC) No. 2092/91
Le sostanze quasi naturali sono ammesse le naturali, e del 24 Giugno 1991.
solo quando svolgono funzioni che non f definizione dei minimi livelli richiesti Le materie prime di origine vegetale o ani-
possono essere emulate/sostituite da so- per quanto riguarda le sostanze naturali e male così come i prodotti finiti non devo-
stanze naturali. Le sostanze quasi natura- le sostanze naturali di origine biologica, no essere soggetti a radiazioni ionizzan-
li devono derivare esclusivamente da so- f definizione dei massimi livelli consen- ti. Nella cosmesi naturale possono essere
stanze naturali, tra queste è escluso l’olio titi per quanto riguarda le sostanze qua- usate le fragranze naturali (oli essenzia-
minerale. Le sostanze quasi naturali do- si naturali. li) che corrispondono agli standard ISO
vrebbero essere prodotte solo attraverso Vengono così definiti tre livelli nel Na- 9235. Questa limitazione include porzio-
processi di cui siano noti i meccanismi fi- True Label ni isolate di oli essenziali ricostruiti. Fra-
siologici (esempio: parziale formazione di “cosmesi naturale”, granze identiche a quelle naturali e fra-
gliceridi attraverso la sintesi dei grassi). “cosmesi naturale con parti biologiche” granze naturali chimicamente modifica-
Nei processi sintetici il numero di trasfor- “cosmesi biologica”. te non devono essere usate nella cosme-
mazioni chimiche dovrebbe essere ridotto Per cosmesi naturale si intendono quei si naturale.
al minimo. Le sostanze naturali che costi- prodotti che derivano esclusivamente da Al fine di assicurare la conservazione dei
tuiscono la fonte di materia prima per le sostanze naturali. prodotti della cosmesi naturale, possono
sostanze quasi naturali, dovrebbero esse- Le sostanze naturali sono sostanze di ori- essere usati i conservanti identici a quel-
re utilizzate, preferibilmente, nella quan- li naturali elencati nell’apposito allegato
tità biologica. [in conformità con l’Appendice VI (prima
Le molecole quasi naturali devono presen- parte) della Direttiva 76/768/EEC]. Acido
tare delle caratteristiche e delle proprietà benzoico, i suoi Sali e il suo estere etili-
ambientali che ne assicurino la compati- co; Alcool benzilico; Acido formico; Acido
bilità con l’ambiente una volta introdot- propionico e i suoi Sali; Acido salicilico e i
te nel ciclo naturale. Come conseguen- suoi Sali; Acido sorbico e i suoi Sali.
za di questo fatto si applicano parametri L’uso di queste sostanze deve essere in-
“particolarmente restrittivi” in relazione dicato attraverso la dicitura in etichetta
alla biodegradabilità delle sostanze qua- “conservato con …” sulla confezione del
si naturali che sono utilizzate come ten- prodotto. Nell’ambito della cosmesi na-
sioattivi. turale “NaTrue” possono essere utilizzati
Nella preparazione dei prodotti cosmeti- pigmenti e minerali inorganici identici a
ci bisogna considerare anche agli aspet- quelli naturali riportati nell’apposito elen-
ti legati al concetto di sviluppo sostenibi- co ottenuti da sostanze naturali mediante
le, questi devono essere rispettati su tut- reazioni chimiche. Sostanze quasi natura-
ta la catena di distribuzione, ad esempio li possono essere usate per la produzione
considerando le caratteristiche dell’imbal- di cosmesi naturale solo se sono ottenute
laggio riducendo questo al minimo indi- mediante reazioni chimiche che partono
spensabile. da sostanze rinnovabili come grassi, oli,
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