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Anche nei sistemi agroalimentari più semplici gli attori coinvolti nella produzione e nella
commercializzazione si rivelano relativamente numerosi. Man mano che i sistemi si
industrializzano il numero di tali funzioni aumenta e al tempo stesso si moltiplicano e si
diversificano le caratteristiche delle unità di produzione.
Cambiamento Di prodotto
Ricerca & Sviluppo Innovazione
tecnologico
Di processo
Sia per gli attributi verificabili tramite esperienza Sia per gli attributi per i quali deve basarsi sulla fiducia
La politica agricola comune (PAC) è una delle politiche dell'Unione europea di maggiore
importanza. Essa impegna infatti il 45% circa del bilancio. È prevista dal Trattato istitutivo
delle Comunità Economica Europea.
I sei paesi che costituirono il Mercato Europeo Comune erano appena usciti dalla guerra, in
cui la popolazione aveva conosciuto situazioni di gravissima penuria alimentare. Si era,
inoltre, verificato un massiccio esodo dalle campagne.
La PAC (Politica Agricola Comune o Comunitaria), fin dal suo inizio si era prefissata cinque
obiettivi:
1. Assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola e soddisfare gli agricoltori
grazie al prezzo di intervento. Questo era il prezzo minimo garantito per i prodotti agricoli
stabilito dalla Comunità Europea: il prezzo delle produzioni non poteva scendere al di sotto
di questo (miglioramento del reddito);
2. Orientare le imprese agricole verso una maggiore capacità produttiva (limitando i fattori
della produzione, aumentando lo sviluppo tecnologico e utilizzando tecniche agronomiche
migliori);
3. Stabilizzare i mercati;
4. Assicurare prezzi accessibili ai consumatori;
5. Garantire la sicurezza degli approvvigionamenti.
L’EVOLUZIONE DELLA PAC
La riforma Riforma
I trattati di Roma Agenda 2000
MacSharry Fisher
Nel 2003, la PAC è stata sottoposta ad un processo di riforma, con l’obiettivo di migliorare la competitività
dell’agricoltura europea, promuovere un’agricoltura sostenibile e orientata al mercato e rafforzare lo
sviluppo rurale.
3 cardini:
1. Disaccoppiamento degli aiuti e istituzione del regime di pagamento unico
2. Modulazione degli aiuti diretti
3. Condizionalità
I motivi della riforma Fisher: Disaccoppiamento degli aiuti: essi sono erogati
-Giustificare spese per 45milioni di euro l’anno, indipendentemente dalla produzione; gli agricoltori
pari al 45% del bilancio Ue, per un settore che sono ora liberi di produrre o non produrre e ricevono
copre il 2% del Valore aggiunto comunque l'aiuto sotto forma di pagamento unico,
-Tranquillizzare i cittadini, che accusano purché soddisfino i requisiti imposti
l’agricoltura di produrre alimenti insicuri, dalla condizionalità. Scopo principale di
sfruttare l’ambiente e gli animali, vendere a tale pagamento è garantire una maggiore stabilità dei
prezzi eccessivi redditi agli agricoltori i quali possono decidere che cosa
-Rendere l’agricoltura Ue più competitiva intendono produrre senza perdere gli aiuti adattando
-Difendere meglio la PAC nelle trattative sul l'offerta alla domanda. Il disaccoppiamento dunque ha
commercio nell’ambito WTO/OMC comportato la trasformazione dell'aiuto da sostegno al
prodotto a sostegno al reddito dei produttori.
PECO= Paesi dell’Europa Centrale e Orientale
La superficie agricola dei PECO è pari al 45% di quella dell’Ue. Il settore agricolo in tali
paesi ha attraversato un processo fondamentale di transizione e ristrutturazione negli
anni passati, che ha provocato un calo della produzione.
Gli agricoltori di questi paesi trarranno vantaggi dalla PAC, grazie a:
-migliori sbocchi di mercato in un’Ue con 500mln di consumatori
-prezzi migliori per i loro prodotti e accesso ai meccanismi di sostegno previsti dalla PAC
-sostegno per le politiche di sviluppo rurale
-pagamenti diretti.
Possono essere sintetizzate nel crescente interesse della società nei confronti dell’impatto
ambientale, sociale ed etico delle attività produttive.
I consumatori sono sempre più sensibili a tematiche quali il benessere animale, la sicurezza
alimentare, la povertà, lo sviluppo rurale, la tutela dell’ambiente.
MISURE AGROAMBIENTALI
Incremento dell’importo massimo ammissibile per il sostegno alle misure agroambientali:
-85% nelle zone comprese nell’Obiettivo 1
-60% in altre zone.
GIOVANI AGRICOLTORI
-Il premio di insediamento può arrivare a €30mila se, per i primi 3 anni di attività, il giovane
agricoltore si avvale di un servizio di consulenza agricola
-I giovani agricoltori possono ottenere un sostegno agli investimenti in azienda, per i primi
5 anni dall’insediamento, pari ad un max del 50%/ 60% per le zone svantaggiate.
IL RIEQUILIBRIO DEL SOSTEGNO RAFFORZAMENTO DEGLI STRUMENTI
Per correggere gli squilibri nella PER IL RISPETTO DEGLI STANDARDS
distribuzione del sostegno tre le aziende 1. CROSS-COMPLIANCE
(80% delle risorse al 20% delle aziende) e L’erogazione del pagamento unico
limitare l’impatto negativo dell’attività dipende dal rispetto dell’ambiente, dalla
agricola sull’ambiente, la riforma della sicurezza alimentare, dalla sicurezza sul
PAC attuata nell’ambito di Agenda 2000 lavoro e al benessere animale. Il mancato
ha introdotto uno strumento innovativo: rispetto della condizionalità comporta
LA MODULAZIONE VOLONTARIA DEGLI una riduzione dei pagamenti diretti in
AIUTI DIRETTI. misura proporzionale al rischio/danno
A partire dal 2005, con l’Accordo di causato.
Lussemburgo, la modulazione non ha più 2. AUDIT AZIENDALE
carattere volontario, ma è obbligatoria Sistema di consulenza aziendale, che
per tutti gli Stati membri. vuole aiutare gli agricoltori nel processo
MODULAZIONE= riduzione progressiva di adeguamento ad un’agricoltura più
dei pagamenti diretti per le aziende di moderna (sostenibilità sociale,
grandi dimensioni, per ricavare risorse ambientale ed etica) e a capire la
supplementari, da mettere a disposizione relazione tra i flussi di materie prime e o
dello sviluppo rurale o al finanziamento processi produttivi all’interno
di ulteriori riforme. dell’azienda (sostenibilità economica)
Nel tempo, la PAC si è riposizionata in funzione della
dinamica del processo di integrazione europea.
Il dibattito sulla sostenibilità dell’attuale processo di
integrazione europea per il settore agricolo, dovrebbe
focalizzarsi, pertanto, sulla distribuzione finale dei fondi
comunitari fra i diversi tipi di agricoltori e fra i territori rurali,
ma soprattutto sull’identificazione di obiettivi di ampio
spettro per la politica rurale.
In altri termini, la liberalizzazione del commercio dovrebbe
essere accompagnata da politiche di sviluppo rurale che
perseguano il riequilibrio dell’aiuto fra il Nord e il Sud
dell’UE.
I PERIODI DI PROGRAMMAZIONE -Politica di Sviluppo Rurale 2007-2013
-Politica di Sviluppo Rurale 2014-2020
Misure previste:
-semplificazione degli strumenti,
attraverso l’introduzione di un fondo e Obiettivi:
di un programma 1. Potenziamento del settore
-adozione di un approccio strategico agricolo e forestale
alla programmazione 2. Miglioramento della
-adozione di orientamenti strategici competitività delle zone rurali
comunitari, di un piano strategico 3. Salvaguardia dell’ambiente e del
nazionale, preliminari ai piani di patrimonio rurale
sviluppo rurale
-istituzione di un fondo specifico per lo
sviluppo rurale
La Politica di Sviluppo Rurale 2014-2020
Obiettivi della
riforma:
competitività, che
comprende la
capacità di stare sul
mercato, la
produttività e
l’innovazione;
sostenibilità, che
comprende i beni
pubblici e
l’innovazione.
I consumatori possono La qualità può essere Gli aspetti della qualità sono
verificare la qualità del verificata solo dopo ignoti anche dopo il consumo, in
prodotto prima l’acquisto e il consumo del quanto i relativi costi di ricerca e
dell’acquisto. bene stesso. verifica risultano proibitivi per il
Es: colore, forma, marca. Es: sapore, consistenza. singolo agente economico.
Es: sicurezza, origine materie
L’ambiente informativo I consumatori entrano nel prime, processo produttivo.
si presenta abbastanza mercato in modo
ricco (simmetria sequenziale e si attivano Non essendo in grado di
informativa); il meccanismi di trasmissione distinguere alimenti con diverso
consumatore cessa di delle informazioni circa la grado di sicurezza, i consumatori
raccogliere informazioni qualità dei prodotti; i si affidano, in un primo
quando il costo eccede il consumatori effettuano momento, al prezzo; nel lungo
beneficio (mercato acquisti ripetuti sulla base periodo il prezzo cessa di essere
efficiente). delle precedenti un segnale affidabile: non c’è
esperienze. certezza che a prezzi più elevati
corrisponda una qualità
maggiore.
L’intervento del governo nel
mercato della sicurezza alimentare
può correggere queste
imperfezioni, o mitigarne gli effetti
-Dal punto di vista delle Istituzioni la volontà di prevenire le frodi per non
incorrere verso crisi alimentare;
-Dal punto di vista dei produttori (quindi per l’offerta produttiva) i vantaggi
commerciali dovuti ad una migliore gestione del rischio come HACCP e la
rintracciabilità che anche se sono strumenti che comportano per le imprese costi di
gestione aggiuntivi, sono però degli strumenti che consentono alle imprese di avere
una minore propensione di incorrere in situazioni di crisi alimentare. Quindi per le
imprese può essere vantaggioso adottare tutti questi sistemi di gestione della
qualità.
-Dal punto di vista del consumatore abbiamo che uno degli obiettivi
dell’interesse pubblico è da un lato aumentare la fiducia del consumatore, dall’altro
aumentare le informazioni inerenti al prodotto.
Politica della Sicurezza Alimentare in Europa
L’UE ha definito le basi per una politica per la sicurezza alimentare solo negli ultimi anni,
dietro la spinta delle crisi alimentari che hanno colpito il nostro continente.
La politica per la Sono gettate le base per un diritto europeo L’entrata in vigore del
sicurezza alimentare dell’alimentazione. Obiettivo è armonizzare mercato unico rende
era subordinata agli le normative degli Stati membri (Mercato obbligatoria l’adozione
Unico)
obiettivi della PAC dell’HACCP.
Con la sentenza Cassis de Dijon viene
(sicurezza degli stabilito il principio del mutuo -Trattato di Maastricht
approvvigionamenti). riconoscimento: un prodotto che può -Libro Verde
circolare in un paese europeo può circolare -Libro Bianco
anche all’interno del mercato comune.
Trattato di Maastricht Libro Verde Libro Bianco della Sicurezza
Alimentare- 2000
Oltre alla questione Vengono stabiliti i principi Per la prima volta viene
monetaria che c’è dietro, fondamentali per la legislazione in inserita all’interno della
si inserisce questo tema di alimentazione. L’obiettivo strategia Europea una
capitolo interamente è incrementare la fiducia del strategia che puntava sulla
dedicato alla tutela dei consumatore minata dalle crisi sicurezza in tutta la filiera. Si
consumatori. Quindi la alimentari che ci furono. Quindi vuole puntare a
stessa diventa un per la strategia economica Europea riconquistare la fiducia del
pilastro importante delle ci si rende conto che diventava consumatore che era stata
politiche agricole fondamentale ricostruire il intaccata dagli scandali
comunitarie. Quindi poi rapporto di fiducia del alimentari che c’erano stati.
vengono portati avanti consumatore e quindi garantire Quindi il libro bianco sulla
dei piani d’azione allo stesso da un lato la possibilità sicurezza alimentare
proprio per mettere il di tutelarne la salute e dall’altro rappresenta un punto di
consumatore al centro cercare di far crescere un maggior svolta e si fonda, in
della strategia di orientamento alle informazioni particolare, su determinati
integrazione dell’UE. dato che la fiducia era un elemento principi quali: coerenza e
fondante del mercato. sicurezza giuridica, principio
di responsabilità e
rintracciabilità, l’analisi del
rischio e il principio di
precauzione.
I PRINCIPI DEL LIBRO BIANCO
-responsabilità;
-rintracciabilità;
-analisi del rischio: procedura sistematica sulla quale deve essere basata la legislazione
alimentare (valutazione, gestione e comunicazione del rischio);
Sostenibilità ambientale= capacità di preservare nel tempo lo stock di risorse naturali, sia da
un punto di vista qualitativo che quantitativo; vuol dire preservare le tre funzioni
dell’ambiente:
-fornitore di risorse
-ricettore di rifiuti
-fonte diretta di utilità.
Sostenibilità ambientale vuol dire usare risorse rinnovabili su livelli che ne consentano la
rigenerazione+ usare non rinnovabili ad un livello che consenta di sviluppare alternative
rinnovabili+ regolare le emissioni di rifiuti su livelli che ne consentano l’assorbimento
all’interno di cicli naturali.