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3) La progettazione di portata (progettare in modo contestualizzato alimenti e/o strumenti complementari e inscindibili tra loro) - In tutti e tre i casi si pu parlare di Food Design solo se si conosce l'esatta distinzione che intercorre nei momenti legati al consumo: nutrimento, socializzazione, piacere. Fare del Food Design significa risolvere problematiche di servizio legate a momenti di consumo del cibo in questi tre momenti principali. - In tutti e tre i casi si prevede una adeguata preparazione dal punto di vista sensoriale degli operatori e i progettisti - In tutti e tre i casi si prevede la conoscenza del processo che porta all'identificazione della forma come ultima fase del progetto. - Per operare nel Food Design necessario conoscere approfonditamente le caratteristiche e le tecniche di trasformazione degli alimenti (cucinare) e tutte le discipline di base che necessitano per approcciare con gli alimenti in modo da non creare rischi per la salute dei consumatori. - Il fatto che un prodotto progettato sia contestualizzato nellarea del Food, non condizione necessaria e sufficiente affinch possa dirsi un articolo di Food Design.
Campi di applicazione suddivisi in 2 macroaree: 1)Aziende del comparto alimentare (Food & Beverage, agroalimentare, enogastronomico) Aziende che producono materie prime per gli alimenti Aziende che producono semilavorati per gli alimenti Aziende che producono alimenti Aziende che distribuiscono alimenti Aziende che trasformano e somministrano alimenti Luoghi per il consumo e la somministrazione di alimenti - Si pu parlare di Food Design in questo comparto solo in presenza di attivit che mostrano in modo inequivocabile un approccio corretto alla cultura di progetto e a tutte le norme proprie della progettazione nell'ambito del processo di design. - Si pu parlare di Food Design solo se si ha chiara la netta distinzione tra Arte, styling, e Design. - Chi opera nel Food Design all'interno del comparto alimentare deve saper valutare l'area di applicazione del lavoro differenziando tra Arte, Arte applicata, Artigianato e Industria alimentare. - Si pu parlare di Food Design solo di fronte a corretti esempi di progettazione che vedono la forma degli alimenti funzionale ai contesti di consumo di un prodotto alimentare (momenti e ambienti) - Food Design non significa attrarre e stimolare la curiosit del consumatore attraverso spettacolarizzazione esercitata con luso di superficiali espedienti e spropositatamente associata ai 2 termini.
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2) Aziende settore servizi per il food Strumenti per la produzione degli alimenti (Software/Hardware) Strumenti per la conservazione degli alimenti Strumenti per il servizio degli alimenti - C' Food Design in questo settore complementare al comparto alimentare solo quando un progetto inequivocabilmente funzionale alle esigenze del primo. - C' Food Design solo se il progetto volto a migliorare le caratteristiche organolettiche di un prodotto food & Beverage, agroalimentare, enogastronomico o a favorirne efficacemente il servizio. - C' Food Design solo se progettando si conoscono approfonditamente le problematiche, normative, composizione, caratteristiche, storia, struttura e qualit degli alimenti che entreranno in rapporto con gli strumenti che si progetteranno. Per fare un esempio pratico ci riferiamo ad una domanda ricorrente: "che differenza c tra il food design il packaging di un prodotto" C Food Design nel Packaging solo quando il progetto del contenitore funzionale alle esigenze del consumatore, altrimenti pura grafica o marketing, funzionali alle esigenze di vendita del prodotto. Se il packaging limitato alla capacit di attrarre un consumatore attraverso la scatola non si parla di Food Design. Anche nel Food Design il prodotto e la sua forma sono funzionali alle esigenze del consumatore e non fini a s stesse o ad altri attori del sistema produttivo, a meno che non espressamente richiesto nel brief di progetto e dichiarato a priori. L'indotto (Campi di applicazione intesi come ciclo di vita di un prodotto di Food Design) Produttori di Materie prime (Inizio della catena e della filiera Agroalimentare, Allevamento, Coltivazioni, molini, fino a semilavorati, ) Trasformatori Produzione alimentari Industria (Es: Barilla, Nestl, Unilever, Kraft, ) Distribuzione e logistica negli alimenti (GDO, luoghi di somministrazione, catena del freddo, ) Sistemi per la conservazione (packaging, atm, map, sottovuoto, tetrapak. ) Strumentazione Hardware per la trasformazione/rigenerazione (Forni, macchine sottovuoto, cucine, linee di produzione, ) Software, strumenti per la trasformazione degli alimenti (pentole coltelli, robot da cucina,
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stampi, ) Software, strumenti per il consumo degli alimenti (piatti, bicchieri, stoviglie, ...) Lanalisi sociologica ci fa partire dal modello distributivo GDO incrociata tra Artigianato, PMI, Grande Impresa con approcci di progettazione nettamente diversi in funzione delle differenti economie di scala e tecnologie produttive. Attori: Progettisti Aziende e imprese Istituti di formazione e studenti Tecnici esterni Discipline e tematiche di approfondimento e studio: Sanit e norme igieniche HACCP Biochimica, microbiologia, chimica organica Aspetti nutrizionali nella scienza dellalimentazione Anatomia sensoriale Sinestesia Ergonomia degli alimenti Conservazione Rigenerazione Analisi dei processi fisici e chimici nella gastronomia molecolare Tecnologia dei processi di trasformazione alimentare Il Marketing e le economie di scala nel settore F&B
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