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DELL’APPRENDIMENTO.
Capitolo 1
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essenzialmente le modalità di impiego di quelle abilità,di quelle conoscenze,di quei
saperi in contesti nuovi rispetto a quelli formativi. Nell’ambito del dibattito
sull’autonomia scolastica si riconosce come traguardo formativo fondamentale della
scuola , la costruzione delle competenze.
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configura come un saper agire o reagire in risposta ad una determinata situazione-
problema in un determinato contesto allo scopo di conseguire una performance.
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✓ dal fatto che vi sono componenti della competenza riutilizzabili in contesti
diversi
✓ dal fatto che tutte le situazioni non sono singolari ma hanno elementi in
comune con altre
Non ci può essere però trasferibilità di una competenza senza un set di “risorse di
base” su cui applicare le capacità oggetto di trasferimento.
Le abilità sono requisiti di una competenza di una certa complessità che divengono
indicatori della competenza stessa.
Per capacità si intende una potenzialità e una possibilità della persona umana a
fare,pensare e agire. Le capacità costituiscono la forma del nostro essere potenziale
e vengono portate a compimento quando diventano competenza. Inoltre la capacità
fa sempre riferimento ad una disposizione generale e si situa su un piano
astratto,non direttamente osservabile. La capacità è indipendente dal
contesto,mentre la competenza è legata ad un contesto specifico. Le competenze
mobilitano queste capacità e le portano a compimento. Competenza e capacità sono
strettamente intrecciate.
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Le capacità realizzate assumono forma,contenuto e significato nelle competenze.
L’abilità si può considerare,in definitiva,come un saper fare espresso,manifesto e
osservabile, la capacità come un saper fare in potenza e la competenza l’elemento
che rende possibile il raccordo.
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operazioni e decisioni danno origine ad altre operazioni e decisioni che
delle prime sono conseguenza.
• Contestuali : si riferiscono alla conoscenza dei criteri per determinare
quando utilizzare procedure appropriate.
• Meta cognitiva : si riferisce alla conoscenza dei propri processi cognitivi
in particolare.
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manifestazioni esterne di una l’autovalutazione. L’ aspetto soggettivo
competenza ossia le sue prestazioni della competenza presuppone che al suo
interno un ruolo fondamentale spetti
all’individuazione della persona,alle sue
decisioni all’autoregolazione
La dimensione intersoggettiva si La dimensione sociale della competenza
riferisce alle aspettative,alle opinioni e ai va intesa come competenza collettiva in
giudizi del sistema sociale in toto o quanto viene condivisa dai membri di
simboleggiato da poche persone nel cui una organizzazione, di una comunità,di
ambito,comunque,si esercita la un gruppo. Presuppone la cooperazione
competenza. tra persone,comportamenti
condivisi,riflessione comune su
esperienze,messa in opera di lavori
adeguati,apertura alla convivialità,alla
solidarietà.
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5.Competenze sociali e civiche
6.Spirito di iniziativa e imprenditorialità
7.Consapevolezza
8.Espressione culturale
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2. Le competenze trasversali,in questa seconda prospettiva,sono riferite alla
persona piuttosto che al lavoro,e si possono identificare analizzando il modo
in cui le persone si attivano ed operano,nonchè le risorse che “mettono in
gioco” nell'affrontare un compito lavorativo.
In sostanza è competenza trasversale il saper lavorare e stare in gruppo,il
sapere cooperare,il sapere negoziare,per contribuire,quindi,al successo
comune.
E' necessaria una radicale svolta sul terreno delle metodologie didattiche e una
svolta metodologica di questa portata rende irrinunciabile la diffusione di una prassi
didattica che ha come scopo lo sviluppo delle competenze. La scuola ha un compito
specifico che la differenzia dalle altre istituzioni educative.
Consiste nell'individuare e promuovere quelle conoscenze e competenze che tutti
dovrebbero possedere per essere in grado di orientarsi nel mondo reale,di
decodificare e di costruire discorsi,di attribuire significato all'esperienza,di
comprendere e risolvere i problemi.
Oltre ai contenuti bisogna rivolgere l'attenzione alla metodologia,cioè al modo di
insegnare tali contenuti. Ciò significa abbattere la tradizionale barriera concettuale
fra processi cognitivi e volitivo-affettivi,facendo emergere un'idea di persona come
sistema integrato con una componente percettivo-motoria,una logico-razionale,una
affettivo-sociale,una etico-valoriale.
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l'apprezzamento globale. Per valutare il processo di una competenza,dunque,è
necessario rilevare le conoscenze e le abilità effettivamente attivate dalla persona
competente nella realizzazione del processo che ha prodotto l'erogazione di una
prestazione o di un servizio o di un prodotto. Il problema della valutazione si
sposta,pertanto,sull'identificazione di quali conoscenze e abilità sono sviluppate
nell'erogazione concreta di una prestazione competente.
Le competenze sono strategie contestualizzate: l'elemento rilevante è la modalità
con cui le conoscenze e le procedure si relazionano nella soluzione dello specifico
problema. L'unicità e il legame con il contesto caratterizzano le competenze.
I metodi e gli strumenti di valutazione delle competenze non possono essere
ridotti al semplice confronto tra il risultato previsto e il risultato fornito dallo
studente. La valutazione centrata sul processo necessita di uno strumento che
intrecci le attività e le modalità con cui si costruisce la conoscenza.
La misurazione della competenza fa riferimento ad elementi quantitativi che vanno
letti e integrati come orientamento. Le manifestazioni misurabili di una competenza
possono essere denominate “requisiti” e comprendono la descrizione di conoscenze
e abilità concretamente esercitate. Trinchero offre alcune indicazioni molto
interessanti per giungere alla valutazione delle competenze degli alunni. Il primo fa
riferimento alla quantità e alla qualità di risorse possedute e mobilitabili, in termini
di conoscenze e abilità legate al contesto di applicazione,ed alla loro adeguatezza
alla situazione-problema da affrontare.
Il secondo aspetto che caratterizza la competenza si riferisce ai modelli,espliciti o
impliciti,che guidano l'interpretazione della situazione-problema,dell'ambiente,del
compito,del ruolo ad esso assegnato e delle proprie caratteristiche e valuta le
conoscenze e le abilità da mettere in campo. E' dai modelli che guidano
l'interpretazione della situazione.
Le concrete strategie operative che la persona mette in atto per raggiungere gli
scopi che si prefigge,sono un'ulteriore caratteristica delle competenze. Un'ultima
caratteristica,infine,chiama in causa la capacità del soggetto di capire,nel corso
dell'azione,se le strategie adottate sono effettivamente le migliori possibili e di
cambiarle opportunamente in caso contrario,apprendendo dall'esperienza concreta
che egli si trova a compiere(strutture di autoregolazione). Attraverso le strutture di
autoregolazione il soggetto si adatta,mentalmente (atteggiamenti) e
operativamente (strategie),alle richieste del contesto e del compito. Tale
adattamento avviene anche attraverso l'autoriflessione metacognitiva sull'azione.
Capitolo 2
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Il S.O.F.E come strumento per la valutazione delle
competenze.
Il sistema degli obiettivi fondamentali dell’educazione di Garcia Hoz può configurarsi
come uno strumento funzionale all’identificazione delle conoscenze e delle abilità
coinvolte dell’erogazione di una prestazione competente. Con questo modello è
possibile considerare l’unità e l’articolazione dell’attività educativa svolta a scuola ,
superando così la frammentazione degli obiettivi educativi provocata dalle
tassonomie(lista ordinata di obiettivi che consente di analizzare una finalità
educativa e di specificarne i diversi livelli di realizzazione possibile).Con questo
sistema si è proposto di presentare un modello capace di mettere in relazione e
orientare tutte le attività educative integrandole in un processo unitario.
la sfera cognitiva si sviluppa su sei livelli di obiettivi posti in ordine gerarchico dal
più semplice al più complesso:
1.conoscenza
2.comprensione
3.applicazione
4.analisi
5.sintesi
6.valutazione.
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Krathwol hanno spostato l’attenzione dai prodotti dell’apprendimento ai processi di
pensiero.
Ritornando al S.O.F.E, in poche parole, gli insegnanti servendosi del quadro sinottico
è possibile progettare interventi formativi finalizzati all’acquisizione di competenze
da parte degli alunni e valutarne poi la reale efficacia. Il S.O.F.E, perfezionato da
Zanniello, è suddiviso in funzioni o attività a loro volta individuate per ciascuna
area.
La lettura, è uno strumento per allargare le competenze e non deve essere intesa
solo come strumento per arricchire le conoscenze ma per ricavare dai libri
idee,informazioni e atteggiamenti. La lettura diventa principalmente conoscenza di
una realtà attraverso le parole del testo scritto che comunica l’esperienza che un
altro ha fatto di quella realtà che si vuole conoscere e che non si può conoscere
direttamente.
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La funzione dell’IDENTIFICAZIONE, che nel S.O.F.E fa da collegamento tra la fase
della ricezione degli stimoli e quella della riflessione su di essi ,vede l’alunno
unificare lo stimolo percepito con quanto precedentemente appreso. Infatti la
costruzione dei concetti significativi si basa sulla capacità di mettere in relazione
l’esperienza e la percezione,ovvero il contenuto nuovo da acquisire.
L’ultima funzione della fase percettiva e che fa anche da ponte con quella riflessiva
è la PRECISAZIONE di quanto precedentemente identificato che a sua volta avviene
mediante verifiche e misurazioni.
▪ PENSIERO ANALITICO
▪ PENSIERO SINTETICO
▪ PENSIERO CONCETTUALE
▪ PENSIERO CRITICO
▪ PROBLEM-SOLVING.
Mediante tali funzioni il soggetto agisce cognitivamente sugli stimoli e sui dati
dell’esperienza, li pone in relazione tra loro in modo da utilizzarli
produttivamente per la risoluzione dei problemi.Tutte le funzioni dell’area
riflessiva si possono raggruppare in due grandi categorie:da una parte L’ANALISI
dei singoli elementi conoscitivi e dall’altra la loro INTEGRAZIONE.
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La prima relazione possibile consiste nel Comparare i dati, cioè considerare uniti
i diversi elementi della realtà percepita.
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della persona. Soprattutto in ambito metacognitivo la capacità di
autovalutazione può condurre a una consapevolezza accresciuta da parte dello
studente circa i suoi processi di riflessione. L’autovalutazione è influenzata
dunque dall’autoefficacia percepita che riguarda anche gli effetti sulle
attribuzioni di successo o fallimento e sulla scelta di obiettivi,attività e strategie
adatte per prendere determinate decisioni.
1.l’ESTRAPOLAZIONE
2.la GENERALIZZAZIONE
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3.l’IMMAGINAZIONE FANTASTICA
4. la CREATIVITA’.
Alla fase estensiva del sofe corrisponde la categoria “creare” della tassonomia di
Anderson e Kratwol riguarda la capacità dell’allievo a combinare più informazioni
apparentemente slegate in un quadro unitario e coerente.
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di ricordo delle stesse in momenti successivi. Le fasi del pensiero non sono in
successione temporale:
la memoria è una funzione che comincia ad agire nel momento stesso in cui si avvia
il processo di apprendimento.
Il suo ruolo è esplicito sin dalla fase percettiva.Il processo mnemonico avviene in
due fasi costitutive di acquisizione:
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-La funzione emotiva è rivolta verso l’emittente che esprime attraverso il linguaggio
la propria emotività,il proprio mondo interiore e il proprio modo di sentire le cose.
-La funzione poetica si individua in quelle produzioni verbali nelle quali l’accento è
posto sul messaggio per se stesso. La funzione poetica non si trova solo nella poesia
ma si riscontra anche ogni qual volta si desidera produrre un enunciato
stilisticamente ricercato ed esteticamente efficace.
Capitolo 3
3.1 Modelli di insegnamento per la promozione delle
competenze
Brown sostiene che “per essere un grande insegnante bisogna essere un
profeta..perchè si deve preparare i ragazzi non per il mondo di oggi,ma per quello
dei prossimi trenta anni”. Com’è noto esiste un importante rapporto tra le
aspettative degli insegnanti e le prestazioni degli studenti in quanto le prime
influenzano le seconde. E non solo indirettamente egli determina l’atteggiamento
dell’alunno che risponde positivamente al percorso,se positivo è l’atteggiamento del
docente verso di lui. L’alunno ha invece sintomi di ribellione se coglie
nell’insegnante sfiducia e disistima.
Gli effetti delle aspettative degli insegnanti sono le conseguenze che esse
producono sui risultati degli studenti che percepiscono tali aspettative. Essi
evidenziano 2 tipi di conseguenze :
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2. Aspettativa prolungata: l’insegnante si attende che lo studente possegga
certe abilità sviluppate in precedenza.
Secondo Comoglio l’insegnante nella sua azione didattica in classe deve tenere
presente che :
1.Il modello di insegnamento diretto è una procedura lineare che si fonda sulla
sequenza insegnante-conoscenza-studente-apprendimento; la lezione si scandisce
secondo queste fasi:
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Attraverso questa procedura il metodo di insegnamento è fondato esclusivamente
sul docente. Lo studente è un ricettore passivo che non conquista la conoscenza e
non la elabora ma che attua una semplice adesione/riproduzione. E’ un
apprendimento che l’alunno non accetta perché gli è estraneo e non lo coinvolge
direttamente ed attivamente.
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gradualmente ridotto finchè il discente non è in grado di svolgere il compito in
autonomia.
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La valutazione spesso si limita a rilevare un avvenuto apprendimento senza
preoccuparsi di stimolare nell’alunno la capacità di autovalutazione per un
progressivo miglioramento.
3.3Valutazione e orientamento
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Apprendimento , valutazione e orientamento sono in interazione dinamica: in base
alla valutazione e all’orientamento scelto si struttura l’apprendimento e questo
influisce sull’orientamento e sulla valutazione.
1.è necessario che lo studente impari a cogliere il contesto in cui agisce e opera
affinchè sia in grado di sapersi relazionare con l’ambiente.
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Per esprimere un giudizio relativo alle proprie prestazioni, l’alunno deve prendere in
considerazione:
3.5Competenze e metacognizione
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ancora possedute,a progettare e definire un piano d’azione,a sviluppare
competenze psicosociali utili specialmente quando occorre sapersi inserire in un
nuovo contesto organizzativo.
Da qui prende vita il giudizio di autoefficacia che sarebbe la fiducia nelle proprie
capacità e stimolo per cimentarsi nella risoluzione di altre situazioni. La
consapevolezza della propria autoefficacia consente allo studente di decidere se
rinunciare al compito,affrontarlo perseverare in esso: la percezione del compito e la
decisione di affrontarlo dipendono da una sommaria valutazione delle proprie
risorse,dall’incoraggiamento dell’ambiente e dalla reazione dell’ambiente in cui
viene svolto il compito.
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Si può definire la motivazione come l’insieme di desiderio e volontà che possiede
una persona per adempire un compito o raggiungere un obiettivo corrispondente a
un bisogno. Etimologicamente il termine motivazione- dal latino “movere” che
significa spostarsi- indica il movimento e quindi il dirigersi di un soggetto verso
l’oggetto desiderato o verso uno scopo.
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soddisfazione che da esse deriva. Possiamo dunque dire che in questo caso gli
studenti sono “motivati per” l’attività stessa,indipendentemente da eventuali
soddisfazioni o ricompense che potrebbero derivare dall’attività. Lo studente
intrinsecamente motivato approfondisce gli argomenti e persegue il suo
apprendimento per piacere,per curiosità e per un suo interesse personale.
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2. L’azione vera e propria in cui trovano attuazione l’apprendimento con lo
sforzo che è connesso,l’attività e gli elementi motivazionali
3. L’auto-riflessione che influenza la reazione del soggetto nei confronti dello
sforzo.
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1. Attraverso l’autovalutazione , lo studente valuta il suo prodotto e le
procedure impiegate per realizzarlo
2. Attraverso la valutazione mutua, lo studente fa valutare il proprio
raggiungimento degli obiettivi di apprendimento a uno o più compagni
proprio pari e simmetricamente valuta il raggiungimento degli obiettivi da
parte dei suoi compagni. E’ importante che tale valutazione avvenga sulla
base di criteri condivisi dall’intero gruppo classe,espliciti e dati a priori
3. Attraverso la covalutazione , lo studente confronta la propria autovalutazione
delle sue produzioni e delle strategie impiegate con la valutazione data dal
suo insegnante
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Tale strumento valutativo permette,dunque,di considerare non solo il prodotto
finale,ma anche il processo che ne ha consentito la realizzazione ed è in grado di
favorire l’elaborazione di un giudizio valido e affidabile circa la presenza e lo
sviluppo di una competenza;pertanto è un potente strumento di tipo meta cognitivo
che valorizza la responsabilità e l’autonomia della persona.
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