MERCOLEDÌ 15 GENNAIO 2020 - ANNO XVIII - N.

12 REDAZIONE: Via della Valverde, 45 - 37122 Verona - Tel 045 - 80591 - Fax 045 - 8030137 E-mail: corrierediverona@corriereveneto.it Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente

In fiera La rassegna Calcio OGGI 6°C

Nuvoloso
Motorbike: la libertà Sachnazarov, Mezza Europa Vento: OSO 4 Km/h
Umidità: 89%

è avere due ruote, l’omaggio al regista su Kumbulla, GIO VEN SAB DOM

esposti 700 marchi di Anna Karenina il gioiello dell’Hellas 1°/ 9° 1°/ 9° 4°/ 9° 1°/9°
Dati meteo a cura di 3Bmeteo.com
a pagina 6 Orsato a pagina 15 Peluso a pagina 12 Fontana Onomastici: Mauro, Maura

CORRIERE DEL VENETO Le altre edizioni: Vicenza-Bassano, Venezia-Mestre, Padova-Rovigo, Treviso-Belluno corrieredelveneto.it

Demografia
LA VISITA DEL CAPO DELLA POLIZIA
UN DEBITO
LASCIATO Gabrielli: sicurezza, sì alle sinergie con i cittadini
AI GIOVANI di Angiola Petronio «La sicurezza - ha detto - non è più solo un
diritto, ma un bisogno. La sicurezza è compe-
di Vittorio Filippi VERONA In questura decine di agenti in più. La tenza esclusiva dello Stato, ma la comunità e
sua «benedizione» sul protocollo tra prefet- chi la rappresenta deve avere un ruolo attivo.

D
tura e Comune per i «quartieri sicuri» con il Non per niente si parla di “sicurezza integra-
a tempo l’Italia è controllo di vicinato e una presenza della Po- ta” e di “sicurezza partecipata”. Una volta ci
entrata in un lizia che non sia solo «visiva», ma di effettiva presentavamo con le statistiche, per dire a
inverno vicinanza con una maggiore sinergia sia con i chi non percepiva sicurezza che i dati lo
demografico il cittadini che con le amministrazioni locali. È smentivano. Ma in realtà non è così. I dati so-
cui significato è il riassunto della giornata veronese del Capo no solo una parte, sono la “sicurezza rilevata”
ben facile da comprendere. della Polizia di Stato Franco Gabrielli che nel che non sempre fotografa la realtà di un terri-
Il Veneto è una di quelle pomeriggio ha ricevuto a Torri del Benaco la torio».
pochissime regioni in cui Cittadino onorario Il prefetto Gabrielli con il sindaco di Torri, Nicotra cittadinanza onoraria. a pagina 5
questo inverno non è
ancora arrivato in pieno.
Infatti il Veneto – insieme Comune Fondo di solidarietà, Palazzo Barbieri contesta i nuovi criteri di ripartizione. Lettera inviata ai parlamentari

«Tagli, Verona la più penalizzata»

con Trentino, Emilia e
Lombardia – ha registrato
una crescita, sia pure
modesta, della sua
popolazione. Viceversa le
altre sedici regioni italiane
sono entrate in una fase di
depopolamento. Nei primi
Il sindaco Sboarina sulla riduzione di 2,2 milioni da parte del governo: servizi a rischio
otto mesi del 2019 (l’Istat ha
aggiornato i dati fino ad VERONA Il taglio di 2,2 milioni di euro al bilan-
agosto) il Veneto è cresciuto cio comunale fa infuriare il sindaco Federico
di circa 1.650 abitanti, Sboarina, che spara ad alzo zero contro il go-
Lavagno Arrestato insospettabile agricoltore
quando mediamente l’Italia verno: «Questo significa tagliare servizi essen-
è invece dimagrita di quasi ziali- afferma il primo cittadino — con la no-
110 mila abitanti. Certo, è un stra città che è di gran lunga il Comune veneto
numero poco più che più penalizzato».
simbolico, che indica di a pagina 5 Aldegheri
fatto una stagnazione della
demografia regionale.
D’altronde è difficile IL PRESIDENTE FUGATTI CHIEDE UNA PROROGA

Medicina a Trento,
aspettarsi di più, dato che la
fecondità rimane
abbondantemente sotto il
livello di guardia, fissato dai
demografi in 2,1 figli per
riparte il dialogo
donna: il Veneto presenta
infatti una fecondità che con Padova e Verona
non raggiunge la soglia di
1,4 figli per donna, a pagina 9 Dimaggio
conseguenza di un crollo
delle nascite del 27 per CAVAION VITTIMA UN ARTIGIANO DI LAZISE
cento negli ultimi dieci
anni. Ed è comunque una
fecondità dicotomizzata tra
quella «di sicurezza» delle
Muore folgorato
straniere (appunto 2,1) e
quella preoccupante delle
autoctone (solo 1,2 figli).
mentre pota
Ovvio constatare che il
lento respiro demografico
della regione viene solo
alberi in giardino
dall’apporto migratorio, CAVAION Stava potando gli al-
tanto è vero che il saldo beri quando è rimasto folgo-
migratorio complessivo ed rato da una scarica elettrica
in particolare quello con
l’estero presentano valori
più elevati di quelli di molte
che non gli ha lasciato scam-
po. La vittima è Walter Gaspa-
ri, (nella foto) artigiano di 46
Bandierenazisteingiardinoeunarsenaleincasa
altre regioni italiane. anni residente a Lazise. a pagina 7 Tedesco
continua a pagina 9 a pagina 8 Sergio

Re della Stanga: liti, accuse e querele

L’elezione finisce al pronto soccorso. La presidente Venturelli: spinta per le scale
VERONA Carnevale, il gruppo
della Croce Bianca, si è dimo- VENEZIA, IL MINISTRO: SÌ ALL’UTILIZZO IN CASO D’EMERGENZA
strato ancora una volta una
delle realtà più vitali: in oltre
mille, domenica, si sono pre-
sentati davanti alla chiesa di
Ognissanti, per scegliere il
nuovo Re della Stanga. Una
partecipazione rara tra gli
eventi delle maschere di quar-
tiere. Ma il trionfo si è presto
trasformato in polemica. Con
tanto di medicazione in ospe-
dale per la presidente del co-
mitato, Tania Venturelli, che
afferma di essere stata spinta
Il Mose supera i test: «Funziona»
per le scale. a pagina 7 a pagina 2 Zorzi
2
VR PRIMO PIANO Mercoledì 15 Gennaio 2020 Corriere di Verona

Le infrastrutture
❞
Davide Sernaglia
Abbiamo iniziato ad alzare le paratoie alle 8.45, a gruppi di cinque, e
abbiamo finito alle 10.15. Le abbiamo settate con un angolo di 40 gradi

IlMosesuperailtest,
ilministrosisbilancia:
«Funziona,alziamolo»
De Micheli entusiasta, Brugnaro: ma serve sicurezza
VENEZIA «Trenta gradi... tren- Le immagini
tacinque... quaranta». Una
dopo l’altra, a gruppi di cin-
que alla volta, sono salite tut-
te. Non c’erano il vento e l’on-
da della notte gelata del 3 di-
cembre a Malamocco, così ie-
ri mattina è bastata un’ora e
mezza (invece di tre) per sol-
levare tutte insieme, per la
prima volta, le 20 paratoie
della schiera di Lido-San Ni-
colò del Mose. «La prova è an-
data bene, se si ripresenterà
l’emergenza potremo alzare
le paratoie», ha commentato
il ministro delle Infrastruttu-
re Paola De Micheli. Soddi- In azione La «control room» da cui è stato gestito il test a San Nicolò. Il sommozzatore che si è immerso per recuperare gli accelerometri dalle paratoie. Il sindaco Luigi Brugnaro (Fotoservizio Vision)
sfatto anche il sindaco Luigi
Brugnaro, che come un mese dei sollevamenti Davide Ser- avviato l’«essicazione», pom- gli accelerometri posizionati do di Malamocco». E infatti le può essere lasciata in garage.
e mezzo fa ha assistito al test naglia e dal direttore di can- pando l’aria nelle paratoie per per registrare una serie di da- paratoie erano lì, piantate, Ieri c’erano una trentina di
dal vivo con tutto il suo staff. tiere Alessandro Soru di Co- togliere l’umidità. Alle 8.45 è ti che saranno poi valutati. senza muoversi se non in ma- persone in cantiere, metà
«Nessun trionfalismo, ma è mar, hanno iniziato le opera- iniziato il sollevamento, fini- «Le avevamo settate per stare niera quasi impercettibile. nella control room sull’isola
andata bene - ha dichiarato - zioni alle 7 e mezza: prima un to alle 10.15. Le dighe sono ri- a un angolo di 40 gradi - spie- Un test normale, dunque, artificiale che divide in due la
mancano ancora tante cose, controllo generale, poi hanno maste su per un paio d’ore e ga Sernaglia, ingegnere e fisi- legato anche alla manuten- bocca di porto di Lido, dove
ma dobbiamo finire con la atteso le 8, cioè l’orario a par- dopo mezzogiorno sono state co - non essendoci onda ab- zione. Il piano prevede infatti c’era anche il provveditore al-
massima urgenza l’opera» tire da cui l’ordinanza della abbassate tutte assieme in biamo dato una tolleranza di che a regime il Mose sia mo- le opere pubbliche Cinzia
Gli operai, coordinati dal Capitaneria di Porto vietava il mezz’ora: non prima che un movimento di un paio di de- vimentato ogni uno o due Zincone e un emissario del
responsabile della gestione passaggio delle navi, e hanno sommozzatore recuperasse cimi di grado, rispetto al gra- mesi, come un’auto che non commissario «sblocca can-
Corriere di Verona Mercoledì 15 Gennaio 2020
PRIMO PIANO 3
VR

❞
Andrea Colli
Anche in una parte del Pd si sta affermando un’idea di anticapitalismo, per
cui bisogna colpire la famiglia Benetton

tieri» Elisabetta Spitz; metà

nelle gallerie dove ci sono gli
impianti e i tubi che pompa-
no aria e acqua. «Non siamo
L’intervista
«Autostrade,larevoca
sarebbeuncolpoletale
ancora in grado di alzarle tut-
te assieme perché c’è un solo di Alessandro Zuin
compressore - ha ribadito
Zincone - L’obiettivo è inizia-

re la fase di avviamento a lu-
glio e comprimerla il più pos-
sibile».
Spitz ha infatti promesso
che tra sei mesi le paratoie si
potranno alzare in emergenza
– sebbene non sia ancora tut-
to finito – e il Consorzio Vene-
zia Nuova sta lavorando a un
nuovo cronoprogramma per
farlo, ma solo in caso di acque
alte eccezionali, come i 187
centimetri che il 12 novembre
hanno causato mezzo miliar-
do di danni alla città. E pro-
prio a questo si è riferita ieri il
ministro De Micheli. «Do-
vranno decidere i tecnici -
commenta Brugnaro - Noi
chiederemo che si usi il Mose
nella massima sicurezza e nel
rispetto di protocolli tecnici. I
cittadini non vogliono più fi-
nire sott’acqua, se c’è un clima
di concordia tra tutti gli enti i
lavori potranno procedere più
velocemente». Già la prossi-
ma settimana ci sarà un nuo-
L’esperto
TREVISO Se Atlantia sta cercan-
do di tenere vivo un contatto
diplomatico con i palazzi del
potere politico per negoziare
● Andrea Colli, su Autostrade - e, sotto questo
53 anni, è aspetto, non ci sarebbe perso-
professore na più indicata per l’incarico
ordinario di di Gianni Mion, manager di
Storia lungo corso e di stretta fiducia
economica di casa Benetton -, cosa ne sa-
dell’industria e rebbe del suo ricco business
direttore del (11 miliardi di euro di ricavi nel
Dipartimento di 2018) nel caso in cui la conces-
analisi delle sione venisse per davvero re-
politiche e vocata dal governo giallo-ros-
management
pubblico
so?
«Di sicuro, nel portafoglio
allareputazionedell’Italia»
L’economistaColli:lapoliticatendeasostituirsiallavorodeigiudici
Morandi di Genova, ma vedo
una politica che tende a sosti-
tuirsi ai giudici o ad accelerare
il giudizio, per evidenti ragio-
ni di consenso. Non soltanto
nei 5 Stelle ma anche in una
parte del Pd si sta affermando
un’idea di anticapitalismo, per
cui bisogna colpire la famiglia
Benetton».
Come se Atlantia fosse sol-
tanto cosa loro.
«Per l’appunto. Dentro At-
lantia c’è un nucleo di soggetti
Controrivoluzione
finanziari internazionali (La-
zard Asset Management,
Hsbc, Gic Private Limited,
ndr) che sono stati convinti a
investire in Italia proprio dal
management della società dei
Benetton. Per intenderci: l’Ita-
lia non sta in piedi da sola, ce
la fa se rimane agganciata al-
l’economia internazionale. Da
parte di chi urla ossessiva-
mente alla revoca “punitiva”
della concessione, non c’è una
valutazione sul lungo periodo
degli effetti di questa decisio-
ne, anche riconoscendo che i
Benetton non hanno gestito
benissimo questa vicenda, an-
zi».
Ammettiamo che la risolu-
zione finale del governo sia
per la revoca: in quale mani
finirà la nostra rete autostra-
dale?
«Gli scenari che intravedo
sono due. Il primo, quello che
piace tanto a una parte dell’at-
tuale governo, anche di matri-
ce Pd: le autostrade vanno al-
l’Anas. Ora, a parte il fatto che
la rete stradale gestita già oggi

Oltre 700 km di strade venete

vo test a Chioggia – il 21 verrà all’Università della holding - risponde An- da Anas non è che brilli parti-
alzata mezza schiera, il 22 l’al- Bocconi di drea Colli, docente di Storia colarmente per efficienza, a
tra metà – mentre quelle di Milano. economica alla Bocconi e au- me sembra che questa solu-

tornano in capo allo Stato

San Nicolò risaliranno il 3
marzo. Ma soprattutto Chiog-
gia diventerà il primo «campo
di prova» delle barriere in
condizioni meteo difficili,
con vento, onde e acqua alta.
Si partirà a breve, tanto che il
Consorzio ha chiesto alla Ca-
pitaneria una sorta di autoriz-
zazione permanente fino ad
aprile ad alzarle, anche se per
ora si parla di sole 4 paratoie,
quelle più esterne proprio
verso la città. Tra l’altro a
Chioggia a breve i compresso-
ri cablati saliranno a 4, quindi
tutti quelli previsti dal proget-
to (ce ne sono poi altri due di
riserva) e quindi anche il sol-
levamento sarà più veloce.
Brugnaro ne ha approfitta-
to per parlare anche del Porto
e dell’addio della linea diretta
cinese a causa dell’incertezza
sullo scavo dei canali, in pri-
mis quello dei Petroli. «Sono
arrabbiatissimo e protesterò
con i lavoratori e le imprese -
spiega - Non accetteremo mai
che il Porto di Venezia venga
declassato. Noi vogliamo
competere, ma non possiamo
farlo con le pietre in tasca. C’è
un falso ambientalismo, il
partito del no che blocca tut-
to, compreso lo scavo dei ca-
nali, e spaventa la gente. Dob-
biamo dire a tutti di non cre-
dere a questa gente».
Alberto Zorzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
tore di un libro molto appro-
● Nel 2017 ha fondito sulla storia di Edizio-
pubblicato per i ne, la controllante di Atlantia
tipi de «Il attraverso Sintonia Spa - ci so-
Mulino» il no anche altri asset di valore, e
volume mi riferisco in particolare ad
Famiglia, Aeroporti di Roma, che sono
management e una parte non piccola del suo
diversificazione business. Ma è chiaro che,
- Edizione, senza le autostrade italiane,
storia della perderebbe una fetta consi-
Holding stente del suo valore».
Benetton dal Questo è il problema di At-
1986 al 2016. lantia. Ma non esiste un pro-
Un’approfondi- blema anche per la contro-
ta analisi della parte, e cioè il governo nazio-
strategia nale?
imprenditoriale «Credere che la questione
della famiglia di costituisca un rischio soltanto
Ponzano nel per la società controllata dai
passaggio dal Benetton è del tutto miope. Le
core business conseguenze di una revoca
del tessile e della concessione riguardano
della moda a l’intero sistema-Italia. Mi spie-
quello, go: ne va della reputazione del
rivelatosi nel Paese davanti alla comunità
tempo ben più degli investitori internaziona-
redditizio, delle li, già non particolarmente alta
infrastrutture, di questi tempi. Se alle note
facendo di difficoltà procurate dalla bu-
Edizione una rocrazia si aggiungono anche
delle maggiori quelle derivanti dalla politica,
holding la considerazione del Paese
europee non può che peggiorare ulte-
riormente».
A cosa si riferisce in parti-
colare?
«Voglio dire che la magi-
stratura deve fare il suo lavoro
e accertare le diverse respon-
sabilità nel crollo del Ponte
zione sarebbe una nazionaliz-
zazione mascherata. Mi chie-
do perciò come la prendereb-
be l’Unione Europea, ma pen-
so non troppo bene».
VENEZIA Settecento chilometri di conta, complessivamente, 46 arterie L’alternativa?
strade regionali e provinciali diven- di interesse statale per un totale di «Il secondo scenario segue
tano statali. Sarebbe meglio dire 1.436 chilometri. Si ritrovano, una una linea più pulita: lo Stato ri-
«tornano» ad esserlo. L’ultima clas- per una, nel Decreto del presidente mette sul mercato la conces-
sificazione delle strade «di interesse del consiglio dei ministri controfir- sione delle autostrade, facen-
statale», infatti, risale al 1999. Siamo mato dalla titolare delle Infrastrut- do una bella gara europea per
in piena era Galan e la rivendicazio- ture, Paola De Micheli e che coinvol- il nuovo gestore».
ne (con successo) di parte della rete ge anche Emilia Romagna, Lombar- In questo secondo caso, il
stradale in gestione regionale (di lì a dia e Toscana. Nell’elenco spiccano governo potrebbe impedire
un paio d’anni sarebbe nata Veneto strade bisognose di manutenzioni e ad Atlantia di partecipare al-
Strade) viene festeggiata. Era il «fe- varianti. Un esempio è la Grezzanel- la nuova gara per la conces-
deralismo strada- la veronese. Le nuo- sione?
le». Oltre vent’anni ve statali venete ed «Non credo proprio».
dopo, in laguna, si ex regionali corri- In definitiva, esiste una
festeggia la riasse- Superato lo stallo spondo a 400 km su terza via negoziale?
gnazione di un Il decreto di Palazzo 1125. Ora Veneto «Un’ipotesi che mi sembra
terzo dell’asfalto Chigi per la riclassifica- Strade avrà una ragionevole potrebbe prevede-
veneto allo Stato. zione era atteso da convenzione con la re che il governo lasci la con-
Vero è che l’opera- Regione per gestire i cessione ad Atlantia, ma im-
zione si inserisce in quasi due anni 700 km di strade che ponga come contraccambio
un piano più arti- restano regionali, una rimodulazione delle tarif-
colato in cui Anas una con Anas per i fe al ribasso che riduca i profit-
dovrebbe entrare proprio in Veneto 450 km di ormai ex regionali e 250 ti del gestore. Sarebbe un mo-
Strade. Ma in attesa dell’autonomia provinciali e una convenzione con la do elegante per uscirne, anche
(sotto formaldeide), il Veneto leghi- Provincia di Belluno per altri 400 verso l’opinione pubblica».
sta spunta da Roma la riclassifica- km di provinciali. A ricordare che Le due parti, magari a fari
zione e soprattutto i fondi per vari- l’operazione riguarda anche spenti, stanno già trattando?
anti e manutenzioni della viabilità l’utilizzo degli utili di Cav è il «Io so che il management di
regionale. Il ministro bellunese capogruppo del Pd in consiglio Edizione e di Atlantia sa fare
Federico D’Incà twitta, hashtag regionale Stefano Fracasso. Mentre molto bene il suo mestiere,
«buone notizie», «Il decreto - che il questore del Senato Antonio De che consiste anche nel fare
seguo da diversi mesi - è un’ opera- Poli sottolinea come i nuovi lobbing sulla politica. Certo,
zione da 100 milioni di euro in tre investimenti serviranno a con l’attuale sistema fare lob-
anni». L’elenco delle strade da completare l’ex Sr 10 nel Padovano. bing è molto più complica-
affidare ad Anas è ufficiale. E ora (m.za.) © RIPRODUZIONE RISERVATA to...».
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Come funziona la rinaturalizzazione che questo sia riconosciuto come «edificio in- misurava 500 metri cubi, e si trovava nella

Ecomostri e ruderi
congruo» ed accetta di demolirlo «rinaturaliz- campagna jesolana, questi diventeranno 450 a
zando» il fondo, il che - secondo la definizione Jesolo paese, 400 in «terza strada» (la grande
dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione arteria che corre alle spalle dell’abitato del Li-
e la Ricerca Ambientale - significa che il terre- do), 350 fronte mare. «Saranno quindi i Co-

tramutati in crediti no deve tornare ad essere «permeabile». Erba,

se si vuole semplificare.
La volumetria dell’edificio abbattuto (o, per
muni a stabilire dove vogliono creare maggio-
re densità abitativa e dove invece no, magari
anche con l’obiettivo di calmierare i prezzi»

edilizi: pronte le regole alcune tipologie di immobili, la sua superficie:

VENEZIA Altro passo in avanti nell’attuazione di
«Veneto 2050», la nuova legge sull’edilizia va-
rata dal consiglio regionale nell’aprile scorso,
meglio nota ai più come «Piano casa quater».
La commissione Urbanistica presieduta da
Francesco Calzavara ha infatti messo a punto il
complesso meccanismo di calcolo dei «crediti
edilizi da rinaturalizzazione», uno dei cardini
su cui si basa la legge, probabilmente il più im-
portante nell’ottica della sostenibilità e della
green economy.
Funzionano così: c’è un vecchio edificio, ab-
bandonato ed ormai inutilizzabile, che a causa
delle sue condizioni vale zero sul mercato im-
mobiliare; il proprietario chiede al Comune
si pensi agli allevamenti avicoli, solitamente
molto estesi) viene quindi iscritta nel registro
dei crediti da rinaturalizzazione, una sorta di
«banca» gestita dal Comune dove si incontra-
no domanda e offerta. La legge Veneto 2050,
approvata con l’intento di migliorare l’estetica
e l’efficienza energetica del patrimonio immo-
biliare grazie ad una serie di premialità, stabi-
lisce che è possibile ampliare un edificio esi-
stente fino al 60% solo se si ricorre ai crediti
edilizi; allo stesso modo, chi demolisce e rico-
struisce può arrivare a raddoppiare il volume
di partenza (più 100%) solo se acquista i crediti.
L’algoritmo preparato dalla Regione servirà
ai Comuni per a dare a questi crediti il loro giu-
sto valore, in base al punto in cui verranno uti-
lizzati (si ricorrerà ai parametri Omi e Imu).
Inoltre, «l’atterraggio» delle volumetrie sarà
ponderato: se ad esempio l’edificio demolito
Ritorno al verde
Calzavara spiega che
grazie ai crediti «sarà
possibile riqualificare
intere aree»
spiega Calzavara. La speranza è quella di fare
tutti contenti: l’ambiente, grazie all’abbatti-
mento di ruderi ed ecomostri e il ritorno al
verde; i proprietari dei suddetti ruderi, che
possono sperare di ricavare qualche soldo da
immobili che non valgono più nulla; i futuri
utilizzatori dei crediti, che così potranno sfrut-
tare al massimo i bonus edilizi contenuti nella
legge Veneto 2050; e i Comuni, che potranno
così riqualificare il loro territorio disponendo
di uno strumento di programmazione urbani-
stica ulteriore.
«Il regolamento attuativo andrà in commis-
sione Urbanistica giovedì (domani, ndr.) - con-
clude Calzavara - poi verrà portato in giunta
dall’assessore Cristiano Corazzari per il varo
definitivo. In questo modo “Veneto 2050” di-
venterà operativa in tutto e per tutto».
Ma. Bo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4 Mercoledì 15 Gennaio 2020 Corriere di Verona
VR

A CURA DI RCS PUBBLICITà

MEtoDo ZaNgIRoLaMI, pERCoRSI pERSoNaLIZZatI CoNtRo L’obESItà gRaZIE a UN tEaM DI SpECIaLIStI

Il «Metodo» che può aiutare

a vincere la lotta ai chili in eccesso
U
no dei problemi più gravi
delle società avanzate è
il sovrappeso e l’obesità.
L’abbondanza di cibi, spes-
so troppo ricchi di grassi e zuccheri,
comporta nel tempo l’esposizione a
patologie gravi come l’ipercoleste-
rolemia, l’ipertensione, la sindrome
metabolica, il diabete, e altre. Danni
non solo alla salute del singolo cit-
tadino, ma anche per la tenuta del
sistema sanitario, per via dei costi
economici che la cronicità di queste
malattie comporta. Nella prima edi-
zione dell’Italian obesity barometer
Report, ricerca realizzata in collabo-
razione dell’Istat, si conferma che il
mo ogni caso, verifichiamo analisi e
moduliamo alimentazione e attività
IL «MEtoDo» VISto Da UNo DEI VERI pRotagoNIStI: vittoRino ZonCato motoria in modo individuale, insom-
ma seguiamo la persona passo dopo
passo verso il suo obiettivo». In quale
modo?
«gli studi medici si avvalgono di equi-
pe di specialisti, medici, psicologi,
personal trainer, consulenti, addetti al
vittorino Zoncato servizio clienti. ancora una volta vin-
ce la ricerca, l’attenzione alla persona,
di longare (vi) la capacità imprenditoriale di far cre-
71 anni scere un’azienda giovane ma già con
tanta esperienza grazie alle migliaia
ha concluso di pazienti che hanno ritrovato il loro
il suo percorso stile di vita», conclude Zangirolami.

problema del sovrappeso nel nostro perdendo

paese riguarda milioni di individui,
bambini compresi. Un disturbo molto
diffuso, dunque, ma complesso allo
stesso tempo, che richiede grandi ca-
pacità e specializzazione per essere
affrontato con successo. I fallimenti
sono frequenti, purtroppo. Chi non
ha provato almeno due-tre diete per
dimagrire, ritrovandosi con i chili di
prima, se non peggio, ancora più
grasso? Ecco perché è importante
intervenire prima possibile con un
programma mirato sulla singola per-
sona, e sui suoi specifici problemi.
Nel 2004 Ivan Zangirolami, laureato
presso la facoltà di Scienze Motorie
all’università di Verona, inizia un’in-
cessante attività di ricerca, affiancato
dallo staff medico, per trovare una
risposta efficace, con un percorso di
dimagrimento sano, e soprattutto,
uno stile di vita sostenibile, dove la
vera svolta risiede nel miglioramen-
to del sistema metabolico, che crei
la possibilità di mantenere il peso
raggiunto, attraverso una leggera
attività motoria e una cura dell’ali-
mentazione, perché, come spiega
nel suo libro Ivan Zangirolami, il cibo
è un nostro alleato e non un nemi-
co. Il “Metodo Zangirolami” viene
applicato in ambulatori medici che
fanno capo a un responsabile sani-
tario e il paziente viene seguito dal
medico responsabile durante tutto
il suo percorso: dagli esami ematici
a una visita di anamnesi generale. In
base ai risultati e alle esigenze del
paziente viene calibrata la parte mo-
toria in combinazione con l’aspetto
nutrizionale e medico. Che tipo di at-
tività motoria? «È un percorso della
durata di circa 15-20 minuti da fare
dove si vuole: a casa, presso i nostri
centri oppure in palestra», spiega il
dott. Zangirolami. «Sono importanti
la frequenza, l’intensità e la sequenza
degli esercizi fisici. Lo scopo è quello
di riattivare il metabolismo e per farlo
ci devono essere alcune condizioni.
30 kg
Il nostro programma tende ad ab-
bassare il livello di stress, fattore che
influisce molto sull’alimentazione. Il
nostro corpo tende, infatti, ad adat-
tarsi all’attività fisica che facciamo e
nel tempo “impara” a svolgere la
stessa attività in maniera più efficien-
te e consumando meno calorie». E
il ruolo dell’alimentazione? «L’attività
motoria e una diversa formulazione
dell’alimentazione quotidiana devo-
no viaggiare su binari paralleli. Una
cosa non funziona senza l’altra. Nel
“Metodo Zangirolami” i vari alimenti
non sono penalizzati: tutto dipende
dalla quantità che si assume, orario,
frequenza, e da come una persona
Stile di vita SoStenibile
QUaNDo L’attIVItà fISICa Da SoLa NoN baSta
S“Metodo
eguire uno stile di vita sostenibile:
questa è la parola chiave del
Zangirolami”, ideato dal
dott. Ivan Zangirolami che ha investito
energie e risorse nel settore del
dimagrimento. Oggi abbondanza e
ricchezza si traducono nel concetto di
“Stare Bene”, il che significa in altre
parole mantenere un buon livello di
prestazione fisica e mentale il più a
lungo possibile nell’arco della nostra
vita (ormai si può sperare di puntare al traguardo dei
cento anni e persino oltre). Abbondanza di tempo da
dedicare a se stessi, ricchezza nel disporre degli alimenti Bolzano nel 2014 con al suo attivo, circa 2000 pazienti;
migliori e di facile reperibilità, cibi che nutrono il corpo
senza appesantirlo e pieni di tutte quelle proprietà
che contribuiscono a preservare lo stato di salute.
L’alimentazione è un fattore molto importante, perché
il cibo, come ribadito nel libro di Ivan Zangirolami, Chi
metabolizza questi alimenti. Il pro-
gramma è individuale per questo
funziona così bene». Esiste una regola
generale? «No, dipende dalla rispo-
sta del soggetto, dalla precisione con
cui segue il programma, e dalla mas-
sa che la persona in questione deve
perdere. ad esempio, una donna che
pesa 120 chili potrebbe perdere più
facilmente e più velocemente una
quantità di peso maggiore rispetto
ad un’altra che da 70 kg ne deve per-
dere una decina. Ci sono delle rego-
le generali, certo, ma vanno sempre
modulate in modo individuale. per
questo incontriamo singolarmente
ogni persona, spieghiamo e valutia-
ha detto che per dimagrire bisogna
mangiare poco? è un nostro potente
alleato, non un nemico da contrastare
con inutili rinunce e diete da fame. Il
primo centro nasce a Trento, nel 2004
e accoglie ad oggi più di 1000 pazienti.
La svolta arriva poi nel 2013 quando lo
Ivan Zangirolami studio intuitivo, metodico, ed originale
e Ivo Lorenzi del dottor Zangirolami incontra lo spirito
imprenditoriale del dottor Ivo Lorenzi,
classe 1962, imprenditore, laureato
in scienze della comunicazione, da anni nel settore del
benessere. In meno di 5 anni vengono aperti gli studi a
apre Milano nel 2015 con circa 2500 pazienti, Carpi nel
2016 e il 29 novembre 2019 si inaugurerà la sede di
Brescia, già attiva da un anno con più di mille pazienti. Il
metodo è presente anche nelle sedi di Verona e Romano
d’Ezzelino (VI).
i RiSultati
DEL «MEtoDo»
G li studi sono stati svolti su
197 pazienti (128 donne e
69 uomini di età compresa tra i
18 e i 78 anni) durante i primi 2-5
mesi di “trattamento” e con un
BMI a inizio percorso compreso
tra 53.35 (obesità grave) e 20.7
(normopeso). A un mese dall’inizio
del percorso il 97% dei pazienti
ha presentato un calo ponderale
medio del 5.6 % rispetto al peso di
partenza, variabilità compresa tra
i 17.1 kg e i 0.4 kg e a 4 mesi si è
evidenziata una riduzione del peso
compresa tra 20.3 e 0.2kg, media di
9.7kg, e di BMI del 10.87% medio.
Circa il 52,5% dei pazienti obesi
ha presentato un miglioramento
dell’indice di obesità.
Importanti miglioramenti sono
stati osservati anche sugli indici
glicemici: su 40 pazienti con indice
ematochimico Hbglicata uguale/
superiore a 38 mmol/l (condizione
di inizio diagnosi pre-diabete) è
stato osservato una diminuzione a
3-4 mesi del 7.65%, media in valore
assoluto di 2.91 punti. Alcuni hanno
presentato già dopo soli tre mesi
necessità di modifica/riduzione
della terapia medica in corso.
Le Conclusioni hanno evidenziato
che: il «Metodo» ha rivelato
un efficace impatto sia sul
dimagrimento armonico che sul
miglioramento del quadro clinico
dei pazienti. I risultati osservati
hanno aperto la necessità di uno
studio osservazionale di più ampio
bacino per la valutazione degli
effetti del «Metodo» sulle condizioni
cliniche
di Diabete e Pre-diabete, nonché
sulla condizione clinica a più
ampio spettro quale è la Sindrome
Metabolica.
Dott.ssa F. Abate, Dott. P. Cavalli, Dott.ssa R. Avi

0461 822538
Corriere di Verona Mercoledì 15 Gennaio 2020
CRONACA VERONA 5
VR

Tagli da Roma: «Servizi a rischio»

Il sindaco infuriato: «Governo killer per i cittadini veronesi». Lettera ai parlamentari per fare fronte comune
VERONA Il «taglio» di 2,2 milio- zione insostenibile – ha ag- intollerabile che vengano tol- che il questore Ivana Petricca.

2,2 ni di euro al bilancio comuna-

le fa infuriare il sindaco, che
spara ad alzo zero contro il go-
milioni di euro verno. A cavallo di Capodan-
A tanto dovrà no vi avevamo raccontato del-
rinunciare il la riduzione del Fondo di Soli-
Comune di darietà deciso da Roma nei
Verona per il confronti di Palazzo Barbieri.
taglio al fondo L’assessore Francesca Toffali
di solidarietà aveva fatto partire una verifi-
ca, sperando potesse trattarsi
di un errore. Ma il taglio c’è, e
vede una dura reazione, ades-
so, da parte di Sboarina. «Il
governo giallorosso ancora
una volta ha dimostrato la sua
lontananza dal territorio – ha
detto il sindaco – ed anzi, in
questo caso è diventato un ve-
ro e proprio killer per i citta-
dini veronesi. Con i nuovi cri-
teri di ripartizione, Verona su-
birà una riduzione di oltre 2,2
milioni di euro e questo signi-
fica tagliare servizi essenziali,
con la nostra città che è di
gran lunga il Comune veneto
più penalizzato. Una decurta-
giunto - e scriverò subito una
lettera ai parlamentari scali-
geri per investirli del proble-
ma: assieme al presidente
della Provincia Manuel Scal-
zotto, faremo di tutto per
coinvolgere gli altri sindaci e,
se serve, andare tutti a Roma a
protestare».
Con i nuovi criteri, a Verona
In Comune saranno tagliati 2.234.462 eu-
Da sinistra: ro (da 31.918.585 nel 2019 a
Petricca, 29.684.123 quest’anno). «Be-
Sboarina ne ha fatto il sindaco di Trevi-
e Gabrielli so Conte – ha detto Sboarina –
a presentare, come presiden-
te di Anci Veneto, un emenda-
mento all’articolo 57 del de-
creto fiscale: è assolutamente
te risorse vitali ai Comuni am-
ministrati in maniera effi-
ciente per, eventualmente,
darle a quelli in disavanzo,
con una distorsione gravissi-
ma e insopportabile». E sem-
pre restando sul fronte delle
risorse ieri Sboarina ha in-
contrat, il capo della Polizia
Franco Gabrielli, presente an-
La buona notizia
Grazie alla riorganizza-
zione delle questure
arriveranno in città
decine di agenti
Tra i temi discussi, la «pro-
mozione» della Questura di
Verona (passata «in fascia
A»). Ed il sindaco ha sottoli-
neato che «Verona nei fatti è
città metropolitana, non solo
come numero di abitanti, ma
adesso anche per il potenzia-
mento della questura. Grazie
alla riorganizzazione voluta
dal Ministero degli Interni, -
ha aggiunto Sboarina - da qui
ad aprile, arriveranno nella
nostra città decine di nuovi
agenti, e, a breve, avremo più
volanti della Polizia sulle stra-
de della nostra città».
Lillo Aldegheri
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cittadinanza La cerimonia
onoraria Il prefetto Gabrielli con il questore
Ivana Petricca a Torri del Benaco
dove il Capo della Polizia ha
di Angiola Petronio ricevuto la cittadinanza onoraria
(Foto Sartori)

TORRI DEL BENACO La «benedi- con le statistiche, per dire a

La giornata zione» è arrivata da quella chi non percepiva sicurezza
Torri del Benaco che lo ha vo- che i dati lo smentivano. Ma
● Il Capo della luto cittadino onorario. E do- in realtà non è così. I dati sono
Polizia di Stato ve lui ha declinato il suo per- solo una parte, sono la “sicu-
Franco Gabrielli sonale decalogo sulla sicurez- rezza rilevata” che non sem-
è arrivato ieri za. Quello che fa del «control- pre fotografa la realtà di un
mattina a lo di vicinato» un cardine su territorio». Non ama la «re-
Verona. Ha cui ruota non solo un intero pressione» di uffici aperti ad
incontrato in sistema, ma anche la sua per- ogni angolo, il prefetto Ga-
Comune il cezione. brielli. Con buona pace anche
sindaco «Protocolli come quelli si- di quei Comuni veronesi che
Sboarina e il glati tra la prefettura e il Co- invocano dei commissariati.
prefetto mune di Verona - ha detto - «Non credo serva mettere del-
Donato che prevedono il coinvolgi- le bandierine. La sicurezza di
Cafagna. mento dei cittadini, in una un territorio è già garantita
corretta sinergia con le forze dalla figura del questore, che
● Dopo ha di polizia che non crei milizie ne è responsabile provinciale.
raggiunto l’aula o ronde e che sia nell’ottica di Funzionano esperienze come
magna servizio con chi è preposto al- questa di Torri, dove si crea
Cimarrusti la prevenzione dei reati, di- una sinergia con l’ammini-
della questura ventano anche una leva psico- strazione comunale».
dove ha logica importante per le co- E crede, il Capo della Polizia
incontrato il munità che così non si sento- di Stato, nella vicinanza e nel-
personale in no abbandonate». Franco la condivisione tra forze del-
servizio, i Gabrielli, capo della Polizia di l’ordine e la cittadinanza. « La

«Sicurezza, servono
parenti delle Stato, ieri ha consacrato quel sicurezza percepita è l’imma-
vittime del progetto «quartieri sicuri» gine che hanno i cittadini di
dovere e le che riguarda la città, ma ha quello che accade ed è fonda-
organizzazioni anche incarnato quella sensa- mentale cogliere e intercetta-
sindacali, zione di vicinanza. Perché la re le esigenze e anche le paure

i controlli di vicinato
rinnovando a cittadinanza onoraria di Torri, delle persone. In questo di-
tutti la sua primo atto della seconda venta importante il “controllo
vicinanza. giunta a guida Stefano Nico- di vicinato” che non vuol dire
tra, non è arrivata a caso. È ne- una polizia “privata”, ma un

e sinergia con la gente»

● Poi ha voluto gli uffici del comune lacustre controllo sociale. E così si
andare che la questura scaligera a hanno importanti risultati an-
all’ospedale di marzo ha aperto uno sportello che sulla percezione della si-
Negrar, alla passaporti. Novecento quelli curezza. Per questo è fonda-
camera che sono stati erogati fino ad mentale che noi come poli-
ardente del oggi «cercando - ha spiegato ziotti andiamo incontro alle
commissario
Andrea Rai
Nicotra - di dare un servizio
attento e concreto a tutto il
IlcapodellaPoliziaaTorri.OmaggioalcommissarioRasi esigenze della gente. La no-
stra ragione d’essere non è es-
morto bacino veronese del Garda. serci, ma essere al servizio
domenica. Gli agenti due volte la setti- della comunità». Il credo del

mana fanno squadra con i di-
● Nel pendenti pubblici. E la loro
pomeriggio è presenza non si limita solo ai
stato a Torri passaporti, ma diventa un pic-
dove gli è stata colo presidio del territorio.
conferita la Per questo abbiamo deciso di
cittadinanza conferire la cittadinanza ono-
onoraria raria al rappresentante più al-
to della Polizia». Con Gabrielli
che ha precisato come quel ri-
conoscimento non sia alla sua
persona, ma a un intero di-
partimento. Quello della pub-
blica sicurezza.
«Quella sicurezza - ha spie-
gato - che ormai non è più so-
lo un diritto, ma un bisogno
che permette alla società di
crescere e svilupparsi. Più c’è
una cornice di sicurezza più le
relazioni all’interno di una co-
munità si creano. È una con-
❞
Sul territorio
A chi chiede aperture di
nuovi commissariati dico
che non servono, serve
coordinarsi con i Comuni
dizione che i cittadini richie-
dono per stare in un territo-
rio. E per questo vanno ascol-
tati. La sicurezza è
competenza esclusiva dello
Stato, ma la comunità e chi la
rappresenta deve avere un
ruolo attivo. Non per niente si
parla di “sicurezza integrata”
e di “sicurezza partecipata”.
Una volta ci presentavamo
commissario della Polaria An-
La visita drea Rasi, morto domenica.
A Ieri il prefetto Gabrielli ha vo-
luto rendergli omaggio alla
incontrar- camera ardente. «Lui - ha det-
lo anche to - ha interpretato la mia vi-
i sindaci sione del poliziotto. Punto di
del lago riferimento per tutti. Penso
sia il migliore degli esempi
possibili».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nomina dei nuovi consiglieri, nessuna candidatura della minoranza

Cariverona, VERONA (l.a.) Le terne ci sono, da oggi parte la

seconda fase della grande corsa per la nomina dei
minoranza: il Pd occupa oggi un seggio in
consiglio con l’ex parlamentare Wilmo Ferrari.
rettore dell’Università di Verona, uno dal
presidente della Fondazione per gli Studi
completate nuovi vertici di Fondazione Cariverona. Il Comune
di Verona ha completato le sue tre terne per
All’interno delle tre terne, adesso, saranno
esaminate da una apposita commissione
universitari di Vicenza ed uno congiuntamente dal
Soprintendente delle Belle Arti di Verona, Vicenza

le terne
complessivi nove candidati, tra i quali saranno
scelti tre consiglieri per il nuovo consiglio
generale. Le tre terne sono espressione della Lega
comunali (che propone tre professionisti), del sindaco in
persona, e del gruppo di Verona Domani. Ogni
terna comprende due candidati maschi ed una
donna.Non non è stata invece presentata, come
avevamo anticipato domenica scorsa, alcuna
candidatura di un rappresentante della
designata dal consiglio generale, che è formato da
25 membri ed è l’assemblea incaricata di dare gli
indirizzi generali da seguire. I consiglieri vengono
ripartiti in questo modo: 4 al Sindaco di Verona,
uno ciascuno dai sindaci di Legnago, Vicenza,
Bassano del Grappa, Mantova, Belluno, Feltre,
Pieve di Cadore e Ancona. Spettano poi un seggio
ciascuno ai Vescovi di Verona, di Vicenza e di
Belluno-Feltre. Due sono i consiglieri nominati dal
e Rovigo e dal Segretario regionale del Ministero
dei Beni culturali, mentre un consigliere viene
scelto congiuntamente dai direttori generali delle
Ulss a di Verona e dell’Azienda ospedaliera
scaligera ed un altro dai direttori generali delle
Ulss di Vicenza e di Belluno. Altri 4 consiglieri,
infine, vengono nominati dal Consiglio stesso tra
personalità «di chiara ed indiscussa fama».
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6
VR CRONACA VERONA Mercoledì 15 Gennaio 2020 Corriere di Verona

Aggregazione con Agsm e A2A, altra frenata di Vicenza

Il centrodestra berico appare sempre più spaccato. C’è l’accordo tra i sindaci, ma il nodo politico rimane
VERONA Le frenate di Vicenza cominciano a
preoccupare Verona. Sulla creazione della
nuova Multiutility Veneta basata sull’ac-
cordo tra Agsm-Verona, Aim-Vicenza e
A2A, c’è l’accordo tra i sindaci delle due
città, ma i problemi politici nascono dal-
l’interno del centrodestra berico, che ap-
pare sempre più spaccato. L’altra sera, in
consiglio comunale, la Lega si è presenta-
Presidente ta con due posizioni diverse: quella del ca-
Il numero 1 pogruppo Andrea Pellizzari, decisamente
di Aim, critica («La discussione è sterile – ha detto
Gianfranco – perché tutto è già stato deciso») e quella
Vivian del consigliere Matteo Reginato, pure lui
del Carroccio ma a favore dell’operazione.
Il vero colpo di freno è però arrivato da
Fratelli d’Italia, da tempo schierata contro
l’operazione, forse anche perché il leader
vicentino di FdI, Sergio Berlato, è storica-
mente da sempre su posizioni diverse ri-
spetto a quelle dei suoi compagni di parti-
to veronesi. E proprio FdI ha bloccato il vo-
to di un documento favorevole alla grande
intesa.Il voto dei due consigli comunali
dovrà comunque arrivare entro il mese di
aprile. E se a Verona la maggioranza in
consiglio sembra certa (superate le iniziali
perplessità espresse dalla Lega, i voti a fa-
vore dovrebbero essere 23 su 39) a Vicenza
i numeri, come si usa dire, «ballano». Tan-
to che c’è già chi, come ipotesi estrema,
comincia a ipotizzare che, se a Vicenza na-
scessero troppe grane politiche, Verona
potrebbe anche accordarsi da sola con
A2A. Ma è, appunto, un’ipotesi estrema e
per adesso abbozzata a bassa voce.Tornan-
do al consiglio comunale vicentino dell’al-
tro ieri, il numero uno di Aim, Gianfranco
Vivian, ha nuovamente spiegato, assieme
ai tecnici di Roland Berger i punti princi-
pali dell’operazione. «Non c’è alcuna sven-
dita ad A2A – ha ribadito – ed i soci pubbli-
ci manterranno saldamente la guida della
nuova società». Una società che, secondo
le pre-intese raggiunte, dovrebbe distri-
buire le proprie quote per il 35% ad Agsm,
per un altro 35 ad Aim e per il rimanente
30 per cento ai lombardi di A2a, mentre
un’altra condizione essenziale è quella di
un patto di esclusiva in base al quale A2A
s’impegnerà a non realizzare operazioni
industriali o commerciali né in Veneto, né
in Trentino-Alto Adige né in Friuli Venezia
Giulia.
Lillo Aldegheri
© RIPRODUZIONE RISERVATA

La rassegna
Motorbike Expo celebra
di Davide Orsato
il fascino della libertà,
settecento marchi in Fiera letto, ideatore, assieme a Pao-
la Somma – contiamo che la
manifestazione possa trasfor-
mare Verona nella capitale
mondiale dei motociclisti,
Prima rassegna dell’anno. Domani il galà, Casalegno madrina perché è dedicata proprio a
loro, agli appassionati delle
moto, anche non necessaria-
mente a chi la guida».
VERONA La moto come libertà Attenzione anche al versan-
sconfinata, il mezzo che rega-
Vino, olio e pasta nel mirino te sicurezza: le case motocicli-
la la libertà di uscire dal traffi- stiche, così come le grandi
co cittadino e di immergersi
nella natura. A qualcuno forse
Anche Veronafiere marche dell’indotto, a comin-
ciare dai produttori di caschi,
potrà sembrare un luogo co-
mune, ma per molti appassio-
suona l’allarme dazi presenteranno i loro ultimi ri-
trovati per una guida sempre
nati è quello che fa la differen- più al riparo dai rischi.
za e che può giustificare l’ac- VERONA Anche a Veronafiere c’è La quattro giorni avrà an-
quisto di una due ruote. preoccupazione per gli imminenti dazi che un evento extrafieristico:
E Motorbike Expo, la rasse- imposti dagli Stati Uniti che colpiranno un galà in Gran Guardia, gio-
gna di settore ospitata da Ve- diversi prodotti dell’agroalimentare vedì alle 19.30, presentato da
ronafiere ha deciso di puntare italiano tra cui vino, olio e pasta. Il Omar Fantini e da Elenoire
in particolare su questo aspet- direttore generale Giovanni Mantovani Casaleggio.Sull’evento investe
to per l’edizione che prenderà confida che la missione del commissario molto anche Veronafiere. «Si
il via domani per concludersi europeo al Commercio Phil Hogan, tratta della dodicesima edi-
domenica. Ai visitatori saran- attualmente in corso, «possa scongiurare zione – osserva il presidente
no proposti non solo i model- ciò che riteniamo essere un vero e proprio di Maurizio Danese – ma ne
li pensati per i viaggi su lunga agguato commerciale ai danni seguiranno molte altre. Ab-
percorrenza ma anche gli iti- dell’agroalimentare italiano ed europeo». biamo infatti rinnovato la
nerari da affrontare in sella in Mantovani ricorda che i dazi aggiuntivi partnership con Motorbike
Italia, dalle Alpi alla Sardegna, non saranno esecutivi prima di metà Expo per i prossimi dicianno-
passando per il Gargano e per febbraio, ma sottolinea come «per il ve anni». L’evento aprirà il
il Veneto. comparto vino la preoccupazione sia 2020 e sarà il primo dei tredici
A quest’ultimo ci ha pensa- enorme: basti pensare che, complici anche che si terranno entro la pri-
to la Regione, con una pac- le scorte accumulate nei mesi precedenti, i personalizzazioni più audaci. Passeri) si metteranno a di- Il mondo mavera. Un elenco che si con-
chetto, battezzato «Land of vini fermi francesi sottoposti all’extra- Anche in questo caso non sposizione dei visitatori come a due ruote cluderà con il Vinitaly ad
Venice», che metterà in mo- dazio del 25% hanno registrato solo a mancheranno le «celebrity» istruttori per prove che si ter- Motorbike Aprile.
stra anche le opere di Luigi novembre un calo di vendite negli Usa del del settore, come Paul Yaffe e ranno nel piazzale del quar- Expo prenderà «A fine mese – prosegue
Bellon, «l’artigiano delle mo- 36% a valore». Sul tema torna anche il Danny Schneider, patron del- tiere fieristico. Quel che è cer- il via Danese ci sarà Fieragricola,
to» di Istrana. Sarà solo una patron di Masi Agricola e di Federvini, l’officina Hard Nine Chop- to è che ci sarà l’imbarazzo domani seguita da alcune novità come
delle proposte del salone: al Sandro Boscaini: «Ci auguriamo che a pers. Le migliori moto «spe- della scelta: saranno oltre set- in Fiera la rassegna dedicata al mon-
tema (il touring) è dedicato prevalere sia la prudenza e il buon senso» ciali» potranno contendersi il tecento marchi presenti, e le per concludersi do bio». Quest’ultima, B/
un intero padiglione, il 7. per evitare situazioni che premio MBE Award. case che hanno fatto la storia domenica Open, esordirà il primo aprile
Ma il punto di forza vero e «danneggerebbero non solo i produttori, Attesi in fiera anche molti del settore non mancheranno (Foto archivio) e sarà la prima in Italia, con
proprio resterà il custom. So- ma tutta la filiera del vino USA». piloti professionali. Quattro di sicuro. un approccio «B2B», ossia de-
no moltissimi gli appassiona- F. S. campioni di off-road (Giovan- «Facciamo prima a dire chi dicata alle imprese e agli ad-
ti che arrivano all’evento vero- © RIPRODUZIONE RISERVATA ni Sala, Gualtiero Brissoni, non c’è rispetto a chi è presen- detti ai lavori.
nese proprio per vedere le Pierluigi Rottigni e Stefano te – afferma Francesco Agno- © RIPRODUZIONE RISERVATA

Nasce una nuova associazione culturale

La nomina
«Vogliamo elevare il livello del dibattito in città» Pisa presidente
di Terminal Gate

VERONA «Attualmente no…».
Dice, Alberto Battaggia, che
l’associazione «La città che
sale», per adesso e a due an-
ni dalle prossime ammini-
strative a Verona, non è inte-
ressata a diventare soggetto
politico. Semmai, spiega
Gian Arnaldo Caleffi,
«l’obiettivo è mobilitare
competenze e conoscenze
veronesi per alzare il livello
del dibattito sulla città: da
quel dibattito, poi, speriamo
maturi una valutazione poli-
tica traducibile anche in scel-
te elettorali». Tanto per fare
un esempio pratico? «Su Ag-
sm e la fusione con Aim e
A2A il dibattito non c’è stato
p ro p r i o » , f a B a t t a g g i a ,
«mentre uno dei temi, per
Verona, sarebbe proprio se
svolgere o meno una funzio-
ne sempre più ancillare verso
Milano sia a livello finanzia-
rio sia nella gestione di im-
portanti servizi».
Da Battaggia e Caleffi si
può partire per parlare di
questa neonata associazione
culturale che si è presentata
ieri al Liston 12, riunisce
«sensibilità politiche diver-
se» e intende occuparsi di
ambiente, mobilità, econo-
mia, industria. Il presidente,
Battaggia, già a capo della
Società Letteraria fra 2001 e
2009, è un volto della sinistra
democratica. Caleffi, invece,
è stato assessore a Urbanisti-
ca ed edilizia fra luglio 2015 e
giugno 2017 nell’allora giun-
ta-Tosi. Nel consiglio diretti-
vo, insieme a loro, due avvo-
cati, Luciano Butti (professo-
re di diritto internazionale
dell’ambiente all’università
di Padova) e Roberto Capuz-
zo, quindi Roberto Giacobaz-
zi, direttore del dipartimento
di informatica dell’ateneo
scaligero. Completano il
quadro dei fondatori l’onco-
loga Anna Maria Molino, l’al-
tro avvocato Maurizio Cimet-
ti, il docente di politica eco-
nomica in università Roberto
Ricciuti e Paola Marini, dal
❞
1997 al 2015 direttore dei Mu-
sei d’Arte e Monumenti del
Comune. La scelta del nome
dell’associazione è legata al- Caleffi
l’omonimo quadro di Boc- Il nostro
cioni, «simbolo di tensione
verso il futuro all’interno di obiettivo
una realtà ch’è anche caoti- è mobilitare
ca». Saranno soprattutto gli competenze
incontri, per ora, a portare e le
«La città che sale» dentro Ve- conoscenze VERONA (l.a.) Gigi Pisa
rona. Il primo, in scaletta, è torna in campo e
con il veronese Federico Te- conquista la presidenza
sta, che dal 1° settembre 2018 della società di logistica
è presidente di Enea, l’Agen- «Quadrante Europa
Il debutto zia nazionale per le nuove Terminal Gate», di
La tecnologie, l’energia e lo svi- proprietà di Rfi e del
presentazione luppo economico sostenibi- Consorzio Zai. Pisa era
dell’associazio- le: «Amare il pianeta – Sce- stato assessore nella
ne «La città nari della transizione ener- giunta Tosi e consigliere
che sale», che getica», questo il titolo del- comunale per 15 anni, dal
non intende l’evento di venerdì 31 (ore 2002 al 2017. Dopo le
diventare 20.45) alla Società Letteraria. ultime comunali, era
un soggetto M.S. entrato in Fratelli d’Italia.
politico © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere di Verona Mercoledì 15 Gennaio 2020
CRONACA VERONA 7
VR

Bandiere delle SS nel giardino Al Policlinico

Cure più umane

e un arsenale da guerra a casa Il Convivio

Lavagno,insospettabileagricoltoreincella.«Nonhoideologie,facciocollezionismo»
LAVAGNO A tradirlo sono stati i
«vessilli del Terzo Reich e del
reparto delle SS dell’epoca na-
zista» che sventolavano come
se nulla fosse nel giardino po-
sto sul retro della sua abita-
zione. Ma quelle inquietanti
bandiere erano solo un antici-
po dell’autentico scenario di
guerra che si è aperto sotto
agli occhi increduli degli stes-
si carabinieri di San Martino
Buon Albergo una volta entra-
ti in casa, dove ci celava un ve-
ro e proprio arsenale bellico.
Un insospettabile agricol-
tore di 42 anni, Mattia Nicola
Cazzanelli, aveva armi e muni-
zioni ovunque, dentro i cas-
setti e in ogni stanza, dalla
cantina al garage, dalla came-
ra da letto alle due cassaforti,
per non parlare delle due uni-
formi dell’esercito nazista che
aveva esposto in bella mostra
nel sotterraneo e degli «innu-
merevoli oggetti, immagini
ed equipaggiamenti milita-
ri»: era pronto per andare in
guerra, invece si è ritrovato
dietro le sbarre del carcere di
Montorio. Tutto ciò è avvenu-
to a Lavagno, dove il blitz dei
militari dell’Arma è andato in
scena lunedì pomeriggio,do-
po che qualcuno di «bene in-
formato» li aveva avvertiti che
al civico 29 di via Montelungo
potevano esserci «armi e mu-
nizioni in quantità superiori
rispetto a quelle regolarmen-
Il campionario te denunciate presso il Co-
da guerra I mando». Il proprietario era il
carabinieri con (finora) incensurato Cazza-
le armi e nelli, celibe e residente con la
munizioni che madre: dai primi accertamen-
sarebbero ti, si scopre che risulta titolare
state detenute di un porto d’armi per uso
irregolarmente sportivo del tiro a volo dal
2016 e che ha «regolarmente
denunciato 38 armi tra quelle
per uso caccia, uso sportivo,
armi bianche e armi comuni
nonché 500 grammi di polve-
re da sparo e 365 munizioni a
palla a colpo singolo sia per
pistola che per fucile». Ma se
tutto ciò era autorizzato a pos-
sederlo, lo stesso non si può
baionette), oltre a centinaia di
cartucce per pistole di vari ca-
libri e a una dozzina di chilo-
grammi di polvere da spa-
ro.Un campionario bellico
che significa da parte del-
l’agricoltore dalla fedina pe-
nale finora immacolata aver
violato - per l’accusa - la legge
sulle armi e l’articolo 697 del
codice penale sul loro posses-
so illegale. Per questo è finito
a processo con rito direttissi-
mo di fronte al giudice Carola
Musi e davanti al pm d’udien-
za Giorgia Bonini: assistito dal
legale Gianmarco Tosetto,
Cazzanelli si è scusato dicen-
dosi «dispiaciuto» per l’acca-
duto. «Ho commesso una leg-
gerezza» ha fatto ammenda in
aula: secondo la tesi sostenu-
ta dall’imputato, avrebbe
dire - stando all’accusa che si «fatto un errore» non dichia-
è tradotta nel suo arresto in rando nella loro interezza le
flagranza d’intesa con il pm di armi che aveva a casa, ma da
turno Paolo Sachar - per il re- parte sua non sussisterebbe
stante «armamentario» cu- «alcun fine ideologico o in-
stodito dentro casa: dal revol- tento politico». Il suo sarebbe
ver artigianale calibro 320 «unicamente collezionismo
(che teneva nel primo casset- fine a se stesso». Durante
to del comodino in camera da l’udienza di ieri, una volta
letto unitamente a 6 proiettili convalidato l’arresto in fla-
dello stesso calibro) alla pi- granza del 42enne, quest’ulti-
stola lanciarazzi con relativi mo ha riottenuto la libertà
razzi, da alcune decine di de- senza obblighi in virtù della
tonatori a miccia a varie ma- sua incensuratezza, mentre
tasse di miccia,da una decina discussione e sentenza sono
di caricatori per pistola a una state differite al 20 marzo.
quarantina di armi bianche Laura Tedesco
(pugnali,coltelli, spade e © RIPRODUZIONE RISERVATA
Sport e solidarietà
Donnevittimediviolenza,
lerunnerdonano4milaeuro
VERONA ( f.s.) Era stato un successo la corsa
We Run del 25 novembre contro la violenza
sulle donne. Circa 1.200 partecipanti e 4mila
euro raccolti a supporto di due associazioni
veronesi: la Protezione della Giovane, e D-
Hub. Ieri la consegna a Palazzo Barbieri.
Fondi a supporto di progetti per donne che
vivono momenti difficili: un servizio di
aiuto psicologico per quelle accolte nella
casa della Protezione della Giovane e un
tirocinio di 3 mesi nel laboratorio sartoriale
di D-Hub per il reinserimento nel mondo
del lavoro.
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cresce con Amia
VERONA (d.o.) Un corso
di cucina, uno di arte,
reading letterari e origami
con la carte riciclata. Il
tutto con un obiettivo:
rendere l’ospedale «meno
Il blitz ospedale». È l’obiettivo del
progetto Convivio che,
● A Lavagno nato in via sperimentale
un agricoltore nel 2014, ora cresce grazie
di 42 anni, la partnership tra il
Mattia Nicola Policlinico di Borgo Roma
Cazzanelli, (in particolare il reparto di
aveva armi e Oncologia) e l’Amia.
munizioni L’ingresso della
ovunque, partecipata che si occupa
dentro i di servizi ambientali
cassetti e in garantirà più laboratori,
ogni stanza, tra cui uno, battezzato
dalla cantina al «Carta scartata.... Carta
garage, dalla reinventata»,
camera da letto incentivando , anche il
alle due riciclo. Insomma, buone
cassaforti. pratiche per l’ambiente
Arrestato in che «sposano» iniziative
flagranza, verrà orientate
processato a all’umanizzazione delle
marzo cure. Il cuore del progetto,
infatti, è quello di
migliorare un ambiente
difficile, quale è il day
hospital oncologico dove
spesso i pazienti, con i
loro accompagnatori,
devono affrontare lunghe
attese. «È un’iniziativa che
coinvolge il personale
ospedaliero, i pazienti e
molti volontari – spiega
Michele Milella, direttore
dell’unità di Oncologia del
Policlinico -. Ci sono sette
ambiti di riferimento, che
vanno dalla musica
all’alimentazione, con
numerosi incontri dal
lunedì al venerdì, in una
sala dedicata del reparto».
Un calendario
impegnativo che si tiene
in piedi grazie al
volontariato anche perché,
con tutta probabilità, non
ci sarà più la possibilità di
fare affidamento sui
ragazzi del servizio civile,
sempre meno a causa dei
bandi restrittivi. «Il
progetto Convivio coniuga
solidarietà, attenzione
verso i più deboli,
educazione ambientale e
sensibilizzazione – è il
commento di Bruno
Tacchella, presidente di
Amia –. Sono valori fanno
parte della storia e della
filosofia di Amia».
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Accuse e minacce di querele alla Croce Bianca

L’elezione del «Re della Stanga» finisce al Pronto soccorso
VERONA Prima la festa, l’entu-
siasmo, la musica e ovvia-
mente la goliardia. Poi le ac-
cuse reciproche, culminate in
minacce di «quintuple quere-
le» tra la presidente del comi-
tato e il fiancheggiatore di un
candidato. Si sa, l’anima del
Carnevale veronese sono le
elezioni, le sfide di piazza in
cui, per vincere, si deve chia-
mare a raccolta quanti più so-
stenitori. E in questo, il grup-
po della Croce Bianca, si è di-
mostrato ancora una volta
una delle realtà più vitali: in
oltre mille, domenica, si sono
presentati davanti alla chiesa
di Ognissanti, per scegliere il
nuovo Re della Stanga tra «Ta-
vo», Mattia Tavormina e «Al-
bi», Alberto Rossi (l’ha spun-
tata il primo). Una partecipa-
zione rara tra gli eventi delle
maschere di quartiere. Ma il
trionfo si è presto trasformato
in polemica. Con tanto di me-
dicazione in ospedale per la
presidente del comitato, Ta-
nia Venturelli, che ha preso in
mano il carnevale della Croce
Bianca dall’anno scorso.
Venturelli ha denunciato di
essere stata spinta giù dalle
scale da uno degli elettori, un
gesto che le avrebbe causato
una distorsione al collo. Una
ricostruzione radicalmente
negata dal diretto interessato.
L’accusa e la replica hanno
circolato, tra lunedì e ieri, via
social, con tanto di post infu-
riati. Tutto sarebbe nato, se-
condo Venturelli «quando
una persona è stata “beccata”
votare per due volte». Difficile
Versioni contrapposte farlo, visto che chiunque
A sinistra Tania Venturelli, presidente del comitato del chieda una scheda elettorale
carnevale della Croce Bianca; a destra Nello Cassani. I viene registrato con nome e
due si sono dati battaglia sui social con due video in cognome. Ma, racconta sem-
cui si accusano reciprocamente pre la presidente «l’uomo in-
sisteva dicendo che non era
vero, ha quindi sbraitato e ur-
lato, minacciando di percosse
una delle volontarie». La vi-
cenda sarebbe quindi dege-
nerata quando l’elettore si è
messo a riprendere il tutto
con un video, forse per voler
denunciare la sua esclusione
al voto. È stato a quel punto
che, prosegue sempre la ver-
sione di Venturelli, «è stato
invitato a smettere, quindi ha
spinto me per le scale con la
forza che un maschio non do-
vrebbe mai usare su una don-
na». Si tratta della scalinata
che, dalla piazza, scende nel
seminterrato della chiesa.
L ’accusato ha replicato con
un video che ha fatto circolare
via Facebook e Whatsapp. È
uno storico carnevalante, Nel-
lo Cassani, che aveva avuto
qualche screzio, in passato,
con la neopresidente. La sua
versione, manco a dirlo, è ra-
dicalmente opposta. «Non ci
Cos’è sto – spiega – a passare come
un mostro. Non ho fatto nien-
● Il «Re della te di male, anzi. Sono stato io
Stanga» è una a essere aggredito». Cassani
delle maschere racconta come si sarebbe re-
del Carnevale cato al «seggio» per votare,
veronese, che per vedersi rifiutare la scheda
viene eletta dal elettorale. Il motivo? «Mi è
comitato della stato detto che mia moglie
Croce Bianca aveva già votato anche per me:
una spiegazione assurda –
● Il voto si è prosegue –. A quel punto me
tenuto ne sono andato, ma ho pensa-
domenica, ma to di fare un video. Mentre sa-
ne è nato un livo le scale sono stato aggre-
diverbio che è dito al collo, ho cercato di li-
degenerato, berarmi, non ho spinto nes-
con possibili suno». Anche lui è passato al
code giudiziarie pronto soccorso per medicar-
si e afferma che i referti gli
danno ragione. Non è escluso
che la vicenda abbia un segui-
to giudiziario.
D.O.
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8
VR CRONACA VERONA Mercoledì 15 Gennaio 2020 Corriere di Verona

Potava gli alberi, muore folgorato

Tragedia del lavoro a Cavaion: la vittima è un artigiano di Lazise. Avrebbe toccato i cavi dell’alta tensione
CAVAION Stava potando gli al-
La vicenda beri nel giardino di una villa
in collina che affaccia sul lago
● Walter di Garda, quando è rimasto
folgorato da una scarica elet-
Gaspari, 46
anni di Lazise è trica che non gli ha lasciato
scampo. L’incidente mortale
morto ieri
mattina a sul lavoro si è verificato ieri,
poco dopo le 10, in via Ceriel,
Cavaion.
L’operaio era nell’omonima località di Ca-
su una vaion Veronese. La vittima è
piattaforma Walter Gaspari, artigiano ve-
ronese di 46 anni residente a
aerea per Lazise. Lascia una compagna
potare alcuni e una figlia ventenne. Sulle
alberi quando cause e la dinamica dell’inci-
con la dente ora indaga lo Spisal, il
motosega ha servizio per la prevenzione e
toccato i fili la sicurezza negli ambienti di
dell’alta lavoro dell’Uls9. Sul posto
tensione erano presenti anche i carabi-
rimanendo nieri della stazione locale per
folgorato gli accertamenti.
Secondo una prima rico-
struzione, al momento del-
l’incidente, Gaspari si trovava
Il dramma all’interno del giardino della
A sinistra la villa su una piattaforma dalla
vittima, Walter quale stava tagliando i rami
Gaspari. Sopra degli alberi con una motose-
il luogo in cui è ga con braccio telescopico.
avvenuto Ad un certo punto, l’artigia-
l’incidente sul no avrebbe colpito acciden-
lavoro, nel talmente i fili dell’alta tensio-
giardino di una ne venendo folgorato. Sul po-
villa (Foto sto sono subito arrivati i vigili
Sartori) del fuoco con cinque uomini
del distaccamento di Bardoli-
no e un’autopompa serbatoio.
Entrati nel giardino, i pom-
pieri hanno quindi provvedu-
to a recuperare la vittima ri-
versa sulla piattaforma, per
poi affidarla ai soccorritori di
Verona Emergenza, giunti
con un’ambulanza e l’elicotte-
ro. Il personale del 118 ha pro-
vato a lungo a rianimare Ga-
spari, ma per l’artigiano non
c’è stato nulla da fare. E così,
gli operatori del Suem ne
hanno constatato il decesso.
«Una bravissima persona, A processo
solare», ci racconta, forte-
mente provata, Cristina Co-
slan, moglie del titolare della
Pasticceria La Briciolina di
Pugni nel parco
Calmasino, dove lavora la fi-
glia della vittima. «Era un
a un 13enne
bravo papà e un bravo lavora-
tore - prosegue Coslan - Un
per derubarlo
padre di famiglia che ha sem-
pre lavorato. Visto che la figlia BUSSOLENGO (la.ted.) Lo
lavora qui, passava spesso scorso primo settembre
dalla nostra pasticceria. Era una rapina violenta in
appassionato di giardinaggio un’abitazione di Verona
e di motociclismo. Parlava (bottino 150 euro in
spesso della sua moto». contanti più bancomat e
Le scariche elettriche sono cellulare), appena 48 ore
una causa purtroppo fre- dopo un furto con strappo
quente di incidenti sul lavoro. a Bussolengo, dove in un
A metà dicembre, a Rivoli Ve- parco avrebbe derubato
ronese, un elettricista di 37 un 13enne veronese della
anni di origini ghanesi era ri- catenina d’oro che
masto folgorato gravemente indossava al collo. Non
mentre stava operando sul- solo perché, subito dopo
l’impianto elettrico all’inter- avergli strappato il monile,
no dell’Italpollina, azienda di fronte al tentativo di
specializzata in fertilizzanti. reazione della
Un episodio simile si era veri- giovanissima vittima l’
ficato a inizio agosto a Vero- avrebbe colpita prima con
na, dove un operaio italiano un pugno al volto e altri
di 25 anni di una ditta privata pugni sempre in faccia,
di climatizzazione per le car- quindi con la lattina di
rozze dei treni era stato colpi- una bibita al naso: al
to da una scarica elettrica minorenne sono state poi
mentre stava operando su un riscontrate dai sanitari
vagone al deposito di Santa lesioni personali
Lucia. «consistite in un lieve
Francesco Sergio trauma cranico con 5
© RIPRODUZIONE RISERVATA giorni di prognosi». Sono
le due contestazioni
descritte nel capo

Anziane sole truffate in casa

Il caso Vecchini d’imputazione per cui ieri
Odiosi raggiri il gup Livia Magri ha
disposto il rinvio a

di Laura Tedesco
Due anni e 2 mesi di carcere giudizio per Riccardo
Vazzoler, 20 anni, tuttora
detenuto e difeso dal

al finto avvocato Bevilacqua

legale Sabrina Bonati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

VERONA «Pronto, signora, so- un «fido collaboratore»

«Morfina
al neonato»,
perizia al via
VERONA(la.ted.)
Nominati ieri i due periti
che, per conto del giudice
Alessia Silvi, dovranno
stabilire entro due mesi la
verità sulla vicenda del
piccolo Tommaso, il
neonato che la notte tra il
19 e il 20 marzo 2017 rischiò
la vita per un’intossicazione
da morfina mentre si
trovava ricoverato in
Terapia intensiva neonatale
dell’ospedale di Borgo
Roma. Ieri, durante il
processo che vede
imputata per lesioni
gravissime l’infermiera
46enne di Nogara Federica
Vecchini, hanno ricevuto
ufficialmente l’incarico
peritale due esperti: il
medico legale Francesco
De Stefano di Genova e il
tossicologo Luca Morini di
Pavia. Il loro compito sarà
stabilire perché il piccolo
finì in arresto cardio
circolatorio e se realmente
gli sia stata somministrata
morfina,stabilendone in
tal caso dosaggio e
modalità. Le operazioni
peritali inizieranno il 3
febbraio e si terranno a
Pavia presso il locale
Istituto di medicina legale.
Dai risultati, dipenderà
l’esito del processo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
no l’avvocato Bevilacqua, suo
figlio è nei guai perché ha fat-
to un incidente ed è senza as-
sicurazione...Servono subito
dei soldi...». Dall’altra parte
della cornetta, due anziane di
San Giuseppe Lupatoto, ri-
spettivamente di 77 e 83 an-
ni.
Entrambe, nel giugno del
2018, secondo l’accusa sono
state raggirate così, con l’or-
mai consolidata - si ripete
con la stessa tecnica ormai in
tutta il Italia - truffa del «finto
avvocato Bevilacqua», da due
napoletani di 23 e 27 anni, Ci-
ro Cascella e Angelo Russo: a
quest’ultimo, a cui era già
stata rifiutata dal pm una ri-
chiesta di patteggiamento, è
stata inflitta ieri dal giudice
Marzio Bruno Guidorizzi una
condanna in abbreviato a due
anni e due mesi di reclusio-
ne. In un primo tempo, nella
rete dei carabinieri era rima-
sto invischiato il solo Cascel-
la, ma a tradire Russo a mesi
di distanza è stato whatsapp.
Lui e il complice avrebbero
agito sempre con un unico
canovaccio, ormai noto alle
forze dell’ordine ma, forse,
non ancora abbastanza alle
vittime. Anziani soli in casa,
convinti che un parente (soli-
tamente figlio o nipote) ri-
schiasse di l’arresto a seguito
di un incidente stradale. E
c’era, naturalmente, un solo
modo per evitare questo sce-
nario: consegnare soldi al
truffatore di turno. Nel caso
dei raggiri a San Giovanni Lu-
patoto, a una delle vittime,
con una telefonata, era stata
raccontato che il figlio aveva
avuto un incidente ma non
era in regola con l’assicura-
zione. Occorreva, dunque,
consegnare quanto prima a
Deve starle lontano
4.800 euro per i danni e altri I fatti
A San Giovanni Lupatoto 200 per le marche da bollo.
Un raggiro costruito sulla ● Truffe agli
Pretende sesso
Va a fuoco la taverna, credibilità. Ecco perché anziani: due dall’ex moglie
pompieri al lavoro per tre ore avrebbero invitato le vittime
ad andare in tribunale «ma in
anni e due mesi
in abbreviato è Scatta la misura
fretta – aggiungevano pun-
tualmente – al massimo en-
la condanna
inflitta ieri in
tro mezzora». Poi si arrivava
al «compromesso». In un ca-
abbreviato a un
napoletano di
VERONA (la.ted.) Il loro
matrimonio sarebbe
so, dato che la pensionata era 27 anni finito in fallito perché lui spendeva
sprovvista di denaro, il pre- arresto il 2 troppo per il
sunto truffatore si «accon- aprile del 2019 gioco.Dopodiché per mesi
tentava» dei gioielli presenti l’avrebbe perseguitata,
in casa. Tra i trucchi, quello ● Con un molestata, martellata di
di tenere sempre il telefono complice «richieste per riallacciare
occupato, invitando a digita- avrebbe la relazione». Ma dall’ex
re un finto numero di emer- commesso due moglie separata avrebbe
genza: il 112 preceduto però raggiri il 19 e il anche preteso sesso. Lo
SAN GIOVANNI LUPATOTO (f.s.) I vigili del fuoco dal prefisso 045, senza riat- 21 giugno avrebbe fatto più volte,
sono intervenuti alle 14.30 in via Battisti a taccare. Il sedicente «avvoca- 2018 a San finché la donna esasperata
San Giovanni Lupatoto per un incendio - to Bevilacqua» raccomanda- Giovanni e «in preda a gravi ansia e
spento dopo tre ore - in una taverna di va di non riagganciare mai, in Lupatoto. A depressione» si è convinta
circa 150 metri quadri che non ha causato modo da «poter essere d’aiu- identificarli a denunciarlo. Finito sotto
feriti. In attesa di verifiche sulla stabilità, la to», prevenendo altre chia- sono stati i inchiesta, il moldavo di 46
parte di cortile sopra la taverna è stata mate che avrebbero potuto carabinieri anni indagato per stalking
interdetta al transito. © RIPRODUZIONE RISERVATA smascherarlo. e lesioni si è visto
© RIPRODUZIONE RISERVATA infliggere nei giorni scorsi
il divieto di avvicinamento
alla ex consorte, che non
«Figlio picchiato e cacciato» può neppure contattare al
telefono. La misura è
scattata su richiesta del
Patteggia la madre «cattiva» pm e decisione del giudice
delle indagini preliminari
Paola Vacca, davanti cui
ieri mattina si è tenuta
«Anni di botte, mi ha anche fatto lasciare la scuola» l’udienza di convalida.In
aula, tuttavia, dal moldavo
non è giunta alcuna
VERONA (la.ted.) Due anni alla (presun- brelli e portafrutta». Gli avrebbe detto: spiegazione perché ha
ta) madre «cattiva». Difesa dal legale «Io sono molto cattiva, non sai fino a scelto di avvalersi della
Marco Libardi, una 45enne di origini che punto posso arrivare...», inducen- facoltà di non
bolzanine ma residente nel Veronese ha dolo a fargli lasciare la scuola. Lo avreb- rispondere.Tra le accuse
patteggiato ieri davanti al giudice Mar- be «umiliato» dandogli del «parassita contestate, l’averla
zio Bruno Guidorizzi per aver - secondo come tuo padre», chiudendolo «spesso minacciata davanti ai loro
l’accusa e la stessa vittima che l’ha de- fuori di casa per stare in intimità con il due bambini ma anche
nunciata al raggiungimento della mag- nuovo compagno». Come se non bastas- l’averla spinta contro un
giore età - maltrattato il figlio (ora se, lo avrebbe sbattuto in strada «la- muro costringendola a
22enne), «percuotendolo con oggetti sciandolo privo dei mezzi di sostenta- farsi medicare in
contundenti, spezzandogli un cucchiaio mento», costringendolo a rifugiarsi in ospedale. © RIPRODUZIONE RISERVATA
di legno sulla schiena, lanciandogli om- una comunità. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere di Verona Mercoledì 15 Gennaio 2020
Medicina a Trento, Fugatti al Miur
«Servelaproroga»
PadovaeVerona,
riparteildialogo
TRENTO Il presidente della
Provincia autonoma di Tren-
to, Maurizio Fugatti , ha acce-
so il dibattito. Oggetto: il cor-
so di laurea in Medicina, lo
scontro istituzionale con
l’ateneo di Trento, la volontà
pervicace della giunta di atti-
vare una collaborazione con
Padova al di là della contro-
proposta di Trento in part-
nership con Verona. L’ha fat-
to auspicando una mediazio-
ne fra Trento, Padova e Vero-
na per innestare in Trentino,
«in tempi rapidi», un corso
di laurea in Medicina (primo
e quinto anno dal 2020) e un
percorso di specialità. «Le
trattative sono in corso», ha
spiegato all’Aula. E in effetti
● L’editoriale
Il debito
demografico
per le nuove
generazioni
SEGUE DALLA PRIMA
D etto questo vanno
però sottolineate
almeno due criticità. La
prima è quella
dell’emorragia sociale dei
cosiddetti espatriati:
secondo la Fondazione
Migrantes il Veneto è la
seconda regione italiana
per espatri (specie da
Treviso e Vicenza), dopo la
Lombardia. Spesso tra i 18
e i 49 anni, i nuovi
emigranti veneti sono
ormai il 10 per cento
dell’emigrazione italiana.
Inutile sottolineare la
centralità lavorativa e
riproduttiva di questa
fascia di età in uscita verso
l’estero (curiosità non
trascurabile: il Veneto è la
regione da cui emigra il
maggior numero di
laureati in medicina).
La seconda criticità
riguarda l’invecchiamento,
che pur longevo trascina
disabilità e patologie (si
pensi alle demenze) di ben
difficile gestione familiare.
Non meraviglia quindi che
da qui al 2055 il
fabbisogno di badanti, per
tre quarti straniere,
crescerà in Veneto dell’80
per cento, in una regione
in cui gli anziani sono già
quasi un quarto della
popolazione. Il cosiddetto
indice di vecchiaia, oggi
pari a 172, segnala che ci si
sta avviando al rapporto di
un giovane ogni due
anziani. Con tutte le
conseguenze
immaginabili, come il
fatto che ogni cento
persone in età lavorativa ci
sono quasi quaranta
ultrasessantacinquenni,
probabilmente in
pensione. Sono i numeri
del debito demografico
che il Veneto sta caricando
sulle spalle (troppo
smilze) delle future
generazioni.
Vittorio Filippi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
il rettore Paolo Collini ha fat-
to visita all’omologo patavi-
no Rosario Rizzuto. Un vis a
vis distensivo e a domicilio
(il rettore di Padova è ancora
infortunato dopo un inci-
dente sugli sci) ma che non
s’è ancora concluso. L’ipotesi
Presidente di trovare un punto d’incon-
Maurizio Fugatti tro è complessa. Trento do-
vrebbe rinunciare a essere
capofila, seppur per qualche
anno, e la comunità accade-
mica dopo aver fatto la voce
grossa mal digerirebbe.
Poiché la finestra tempo-
rale per costituire la scuola di
Medicina che vuole Fugatti
potrebbe chiudersi quest’an-
no (e la giunta è determinata
a raggiungere questo obietti-
Studenti vo), i rettori di Padova e Tren-
Un test per to sono stati invitati a dialo-
entrare alla gare, coinvolgendo Verona
scuola di per realizzare una scuola di
Medicina livello nazionale dando la
dell’Università possibilità all’Università di
di Verona (foto Trento di mantenere la pro-
archivio) pria autonomia. L’auspicio è
che entro il 22 gennaio, data
di scadenza per la domanda
al Miur, possa essere presen-
tata la proposta anche se la
giunta è disposta a chiedere
una proroga dei termini.
L’obiettivo, ha detto ancora
Fugatti, è quello dell’apertu-
ra con 60 studenti dal
2020/21 con supporto clini-
co di una scuola medicina di
livello nazionale; l’attivazio-
ne su base volontaria del 5°
REGIONE ATTUALITÀ
anno di corso perché nel giro
di 5 anni si potrebbero avere
medici che potrebbero resta-
re sul territorio.
L’università deve essere
coinvolta fin dall’inizio del
processo con l’obiettivo di
renderla autonoma in un
tempo ragionevole per scuo-
la di medicina di livello na-
zionale. Si ipotizza un perio-
do di interateneo che con-
senta la crescita di un corpo
docente che a scuola avviata
sarà di almeno 60 prof. Fu-
gatti, infine, ha ricordato che
il collegamento con l’Univer-
sità di Trento non è mai ve-
nuto meno.
Marika Damaggio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
9
VR
Biennale
Dibattito sul futuro
Zaia: io leghista
credo
in Baratta più
del suo Pd
VENEZIA Biennale, manuale
per insegnare a toccare palla
anche quando non tocca a te.
Potrebbe intitolarsi così la
mossa di cui il presidente del
Veneto Luca Zaia ha tiratole
fila in queste ultime ore.
Ispiratore più o meno
dichiarato dell’emendamento
che la deputata della Lega
Angela Colmellere ha
presentato in sede di
conversione al decreto
Milleproroghe per
permettere al presidente
uscente della Biennale, Paolo
Baratta, di superare il limite
legislativo dei tre mandati
consecutivi alla guida della
fondazione, Zaia ora attende
sulla riva del fiume che
accada qualcosa. E si dice
sicurissimo del fatto che
l’emendamento sarà
ammesso al voto in
commissione Bilancio,
nonostante i segnali negativi:
«Sarebbe già un fatto politico
se non lo ammettessero: è
fatto per risolvere non per
infastidire», spiega. «Mi
sembra strano che il Pd non
stia battendo un colpo —
dice il presidente - si parla
sempre di efficienza del
pubblico e con Paolo Baratta
alla presidenza della Biennale
noi l’abbiamo. Baratta è agli
antipodi rispetto a me in
politica, ma io faccio un
discorso di garanzia: per me
hanno sempre contato i
curricula, come per le
Olimpiadi, dove ho scelto due
persone che non c’entrano
niente con la Lega. Non vuole
dire che noi non abbiamo
persone capaci, eh, solo che
non mi faccio condizionare.
Baratta ha dato standing
internazionale alla Mostra del
Cinema che era destinata a
finire male.È disposto a
continuare? Bene. Ora è il
problema delle istituzioni
fare la deroga: spero che il
ministro accolga
l’emendamento Colmellere».
Dal ministero su questo
ancora non ci sono segnali e
il Pd non si espone, ma
sembra difficile che si
spacchi la maggioranza sulla
Biennale. «Non è una
decisione che posso
prendere da sola e non ne
abbiamo discusso né nel
gruppo né con il governo»,
sintetizza Marianna Madia,
che è in commissione
Bilancio e dovrà affrontare la
votazione dell’emendamento
qualora venga accolto. E
mentre in zona Cinque Stelle
il ministro D’Incà sta
muovendo i primi passi per
mediare con Franceschini - i
contatti tra i due dovrebbero
essere prossimi, anche se il
M5S non ha mai nascosto la
contrarietà a un nuovo
mandato per Baratta - Italia
Viva si dice pronta a votare
l’emendamento in
Commissione: «Il nostro
giudizio su Baratta non può
che essere positivo - dice la
deputata Sara Moretto, che
non è in commissione
Bilancio ma in quanto veneta
è delegata a parlare sul tema
Biennale-. Dunque siamo a
favore dell’emendamento
della Lega. Vorrei però porre
una riflessione più ampia
sulla vivacità che forse manca
e andrebbe sollecitata e sul
ricambio generazionale».
Sara D’Ascenzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
10
VR REGIONE ATTUALITÀ Mercoledì 15 Gennaio 2020 Corriere di Verona

IL MISTERO LA DONNA SCOMPARSA

ArrestatoilmaritodiSamira:«L’hauccisa»
In fuga dal Padovano, è stato acciuffato in Spagna. Lui: «Non sono un assassino, a Madrid per cercarla»
Il giudice: «Il movente? Sperperava i soldi, era geloso e aveva l’ossessione di controllare la moglie»
Le reazioni
La mamma:
«Adesso so
che è stato lui»
PADOVA «Sono felice che
l’abbiano preso. Da quando
Mohamed è scappato
penso che sia stato lui a
fare qualcosa a mia figlia.
Spero che dica finalmente
la verità». Lo ha detto ieri
mattina Malika, la mamma
di Samira (foto), in
un’intervista in diretta a
«Storie italiane» (Rai 1).
«Se non lo avessero preso
non avremmo mai saputo
niente di Samira - ha
aggiunto la donna -. A
quanto pare stava per
scappare in Marocco e una
volta lì non avremmo mai
saputo che fine ha fatto mia
figlia. Ringrazio Dio che
l’abbiano trovato e preso,
ora spero che ci dica quello
che sa, dov’è Samira, cos’è
successo. Lui sa cos’ha
fatto, nessuno scappa
senza aver fatto nulla».
La suocera di Barbri si è
STANGHELLA (PADOVA) Si è conclusa lunedì
La vicenda mattina alle 10.30 lungo una strada di Madrid, la
fuga di Mohamed Barbri, indiziato numero uno
● Samira El per il presunto omicidio della moglie Samira El
Attar, Attar.
marocchina di Sul tunisino di 41 anni, fuggito a Capodanno
44 anni da Stanghella - paese di quattromila anime nel-
residente a la Bassa Padovana - pendeva un mandato di cat-
Stanghella tura internazionale firmato dalla procura di Ro-
(Padova) con vigo. L’uomo è accusato di aver ucciso e occulta-
marito e figlia, to il cadavere della donna, scomparsa nel nulla a
è scomparsa 43 anni, la mattina del 21 ottobre. A bloccarlo
da casa a sono stati gli agenti della polizia iberica: incap-
mattina del 21 pato in un controllo di routine, è scattato l’alert
ottobre. Il per il mandato di cattura, che gli è valso le ma-
marito nette. Ora Mohamed è in una cella a Madrid, in
Mohamed attesa dell’estradizione che potrebbe avvenire
Barbri, 41 anni,
è a sua volta
già entro dieci giorni.
Il gip di Rovigo Raffaele Belvederi ha accolto
sparito a
Capodanno,
la richiesta di arresto del pm Francesco D’Abro-
sca , basata sugli indizi raccolti dai carabinieri
lasciando la
figlioletta di 4
del comando provinciale di Padova guidati dal
colonnello Luigi Manzini. «Se non si opporrà, i
anni alla nonna tempi per il suo rientro saranno abbastanza ra-
materna, pidi», ha spiegato il procuratore Carmelo Ru-
Malika, arrivata berto.
dal Marocco La fuga di Mohamed è iniziata la mattina di
proprio per Capodanno quando, dopo aver salutato la figlia
prendersi cura di 4 anni e averla lasciata in compagnia dalla
della bambina. nonna Malika, è salito in sella alla sua bicicletta.
«Dopo aver prelevato un po’ di frutta e pane,
● L’uomo, sul l’indagato si è dileguato nel nulla - scrive il gip
quale gravava nell’ordinanza - solo nel pomeriggio del giorno
un mandato di successivo (era il 2 gennaio, ndr), Barbri chia-
cattura mava suo cugino Azzedine via Whatsapp, ma
europeo, è nell’aver appreso che era in caserma per la de- («Non mi attraeva più perché beveva e puzzava di lavoro da bracciante agricolo: «Alle 10 di mat-
stato fermato nuncia di scomparsa, aveva messo giù». Quella di alcol») tanto che, come scrive il gip, «aveva tina il principale l’ha cercato nella sua proprietà
lunedì, alle telefonata era stata agganciata da una cella della installato un’applicazione spia per controllare i dove doveva bruciare alcune foglie», si legge.
10.30, lungo Stazione Nord di Barcellona, dove Mohamed si movimenti della moglie». Mohamed ha anche chiesto al suo titolare di
una strada di era recato viaggiando la notte con un Flixbus A incastrarlo ci sono anche le testimonianze mentire ai carabinieri in caso di domande sulla
Madrid dalla partito da Milano. Nel capoluogo meneghino dei familiari della donna («Era geloso, non vole- sua presenza al lavoro quel 21 ottobre. L’indaga-
polizia era arrivato in treno. va che lei lavorasse perché in contrasto con la to ha dichiarato il falso anche sulla presenza del
spagnola. E’ Per undici giorni l’uomo ha vagato per la Spa- tradizione islamica») e quelle delle assistenti telefonino della moglie nella sua abitazione
accusato di gna. Forse con l’aiuto di alcuni amici marocchi- sociali di Stanghella che avevano confermato le mentre l’apparecchio era in realtà scomparso
omicidio e ni e con i pochi soldi a disposizione, ha dormito tensioni tra i due e il fatto che la quarantatreen- con lei. Un’amica di Samira, ai militari ha rac-
occultamento in stanze di fortuna e si è trasferito nella capita- ne fosse stata picchiata e stesse valutando il di- contato: «In una delle loro discussioni, Moha-
di cadavere, le. «Stavo solo cercando mia moglie», avrebbe vorzio. Contro il presunto omicida emergono med aveva mimato il segno dello sgozzamen-
quindi l’Italia ne detto quando l’hanno fermato. vari elementi di colpevolezza. Tra questi, il falso to».
ha chiesto Nell’ordinanza di custodia cautelare sono tre i alibi per la mattina della scomparsa: Mohamed Ad aggravare la posizione dell’uomo, anche le
l’estradizione. moventi dell’omicidio. Il primo è dettato dal fat- non è mai stato al bar «Due Archi» di Stanghella scarpe di Samira che lui stesso ha fatto ritrovare
to che «Mohamed aveva l’abitudine di sperpera- a bere il caffè e nessuno l’ha visto nel suo posto lungo la vicina strada statale, per depistare le inda-

commossa: «Ora voglio
sapere dove ha messo
Samira, cosa le è successo.
Non devono più lasciarlo
andare, finché non parla. A
Mohamed dico: torna qua
e fammi vedere dov’è mia
figlia, cosa le hai fatto. Che
abbia un po’ di umanità e
84
Ora è in cella a
Madrid re i pochi soldi della famiglia con le slot e l’alcol gini. Infine c’è la fuga: verso fine anno capisce che
e questo era motivo di scontro con la moglie». gli investigatori gli stanno col fiato sul collo lui de-
Ad alcuni amici, Samira aveva confidato che il cide di scappare. Per gli inquirenti, è quasi un’am-
marito prelevava contanti per giocare, tanto che missione di colpevolezza. Ora manca l’ultimo tas-
aveva dovuto cambiare il codice del bancomat e Giorni sello: il cadavere della donna marocchina, il pezzo
aprire un libretto bancario segreto, dove far È il tempo trascorso tra la fondamentale del puzzle. Ma al momento, sembra
confluire i 290 euro di pensione che la famiglia scomparsa di Samira, il 21 che solo la confessione di Barbri possa fornirlo.
riceve come sussidio per la bambina. Moha- ottobre, e l’arresto di suo Andrea Pistore
med, poi, la ossessionava con la sua gelosia marito, avvenuto lunedì © RIPRODUZIONE RISERVATA

me lo dica. Io mi prendo
cura di Sara, mia nipote, e
spero che me la diano in
affidamento (il Tribunale
dei Minori di Venezia sta
valutando il caso, ma
Malika ha un visto turistico
Da Padova a Venezia
Accoglienza, inizia il processo ai prefetti
Felpati, l’ex socio Gaetano Bat-
tocchio. Non si costituiranno
invece contro un settimo im-

E i profughi si costituiscono parte civile

che scade a marzo, perciò
si sta studiando una
soluzione all’interno del
nucleo familiare, ndr). Non
posso perdere mia figlia e
anche lei, almeno che mi
lascino Sara, potrà
riempire un po’ il vuoto
lasciato da Samira». E
ancora: «Sono tre mesi che
non dormo la notte, anche
se mia figlia è morta voglio
sapere cosa è successo,
voglio rivederla. Che
Mohamed abbia un po’ di
umanità, capisca che sono
una madre». Sulla nipote
ha aggiunto: «L’ha
abbandonata e lei piange
sempre, chiede del padre,
di notte la tengo in braccio
per farla dormire. Le
abbiamo detto che è al
lavoro e che tornerà». La
bimba col telefonino della
donna ha mandato un
messaggio audio al fratello
che vive in Marocco: «Vieni
da me, mamma e papà non
ci sono più».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PADOVA L’ex viceprefetto vica-
rio di Padova, Pasquale Aversa,
ieri è arrivato di buonora in tri-
bunale. E’ iniziato il processo e
lui deve rispondere a vario tito-
lo, insieme ad altri ex funzio-
nari della prefettura e respon-
sabili della cooperativa pado-
vana «Edeco», di turbativa
d’asta, frode, rivelazione del
Pasquale segreto d’ufficio, falso ideolo-
Aversa Ex gico, abuso d’ufficio, induzio-
prefetto vicario ne indebita a dare o promette-
di Padova re utilità. Al centro delle inda-
gini una serie di «soffiate» che
Aversa e altri del suo ufficio
avrebbero fatto alla cooperati-
va «Edeco» di Simone Borile
per consentirgli di presentarsi
sempre in ordine alle ispezioni
sanitarie e alle visite ufficiali
agli spazi adibiti all’accoglien-
za migranti.
Così «Edeco», che ha ricevu-
to un surplus di profughi non
previsto dal bando lanciato al-
l’epoca dalla prefettura, avreb-
be ottenuto la continuazione
della gestione migranti senza
intoppi, intascando svariati
milioni di euro stanziati per
l’emergenza sbarchi dal Vimi-
nale. Tuttavia l’ex vicario di Pa-
dova non ha mai nascosto di
aver sempre avuto come unica
missione quella di risolvere il
problema dell’accoglienza in
città, «quando tutti mi erano
contro», disse a verbale. Con-
tro di lui, di sicuro, c’era l’ex
sindaco leghista Massimo Bi-
tonci. A distanza di tre anni ora
«contro» Aversa (e altri sei pre-
sunti complici) c’è il pm Sergio
Dini, che ha ereditato l’indagi-
ne dalla collega Federica Bac-
caglini, ma ha contro anche gli
stessi profughi che da vicario
aveva fatto spostare dal centro
di accoglienza allestito nel par-
cheggio della ex caserma Pran-
dina di Padova all’hub di Ba-
gnoli, tra il 2015 e il 2016 arriva-
to a ospitare 1300 migranti. Gli
stranieri che molte volte aveva-
no protestato per il poco cibo,
la cattiva gestione, il sovraffol-
lamento, ieri hanno chiesto di
costituirsi parte civile. «Erava-
mo in tanti — ha riferito un ra-
gazzo del Benin, privo ora di
qualsiasi protezione — sia alla
Prandina che a Bagnoli».
L’obiettivo, al termine delle
udienze è di chiedere un risar-
cimento danni. Ieri in aula
c’erano una decina di stranieri,
sette hanno firmato il mandato
agli avvocati, ma entro la pros-
sima udienza, del 3 marzo, sa-
ranno molti di più. La costitu-
zione di parte civile verrà pre-
sentata contro quasi tutti gli
imputati: oltre ad Aversa ci so-
no Alessandro Sallusto, ex vi-
ceprefetto di Padova, Tiziana
Quintario, ex funzionaria ad-
detta alla gestione migranti
(entrambi trasferiti a Bolo-
gna), e poi il capo di «Edeco»
Simone Borile, la moglie Sara
putato Marco Zangrossi, pre-
sunto autore di un falso in me-
rito a un incidente sul lavoro di
un collega che avrebbe potuto
mettere nei guai la coop. Sarà il
collegio presieduto dal giudice
Nicoletta de Nardus a decide-
re.
Intanto domani inizia un
processo quasi identico a Ve-
nezia: protagonisti i vertici di
«Edeco» e gli ex della prefettu-
ra lagunare, da Domenico Cut-
taia a Carlo Boffi, all’allora vice
Vito Cusumano e altri 4 diri-
Domenico genti e funzionari. Anche qui
Cuttaia L’ex l’accusa principale è rivelazio-
prefetto ne di segreto, mentre «Edeco»
di Venezia (e il solo Cuttaia) devono ri-
spondere di frode nelle pub-
bliche forniture. Si preannun-
cia un processo in aula, visto
che pare che solo Boffi chiede-
rà di essere giudicato con il rito
abbreviato dal gup Francesca
Zancan. E potrebbe esserci il
tentativo di eccepire l’incom-
petenza territoriale di una par-
te del processo, per trasferirlo
a Padova.
Roberta Polese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere di Verona Mercoledì 15 Gennaio 2020
Economia
Banca Ifis scommette sulle aziende
rimaste «orfane» delle popolari
Nelpianoindustriale470milionidicreditoamillemedieaziende.El’acquistodialtri8,5miliardidisofferenze
❞ 147
MILANO Banca Ifis scommette
sulle medie aziende del Nordest
«orfane» delle popolari. In tutto
Colombini 470 milioni di euro di nuovo
Raccoglia- credito nel triennio 2020-‘22, su
imprese tra 10 e 80 milioni di ri-
mo le cavi, con l’obiettivo di conqui-
istanze dei starne un migliaio. Il tutto in un
rimasti piano industriale in cui l’ingres-
senza i so nella banca d’impresa, con
rapporti un impegno sul credito - in as-
soluto magari non enorme ma
con Bpvi e significativo in una fase di ac-
Veneto cesso molto selettiva - e sulla
Banca consulenza, è la vera novità del
piano industriale presentato ie-
Fürstenberg ri a Milano.
L’istituto è Un piano, quello dell’ammi-
nistratore delegato Luciano Co-
capitalizza- lombini, molto atteso, per capi-
to. Vediamo re la traiettoria della banca della
il ruolo famiglia Fürstenberg dopo
della l’uscita di scena dello storico
Scogliera a manager Giovanni Bossi, per
continuare una storia di succes-
garanzia so che ha creato 1,6 miliardi di
della sua utile in dieci anni e distribuito
stabilità 400 milioni di dividendi, in 25,
senza aumenti di capitale. Nu-
meri rivendicati dal vicepresi-
dente Ernesto Fürstenberg Fas-
sio, il figlio di Sebastien assente
ieri, presentatosi nella sua pri-
ma uscita al fianco di Colombi-
ni. Che ha declinato un piano
definito «sostenibile», che fa
ordine facendo bene quanto fat-
to fin qui, dalla gestione delle
sofferenze da cui viene la metà
dei ricavi, al factoring. «Questa
è una storia di successo figlia
delle intuizioni del presidente -
ha sostenuto Colombini -. ma
non può continuare a vivere di
operazioni straordinarie. La
Gli Stevanato lanciano Arsenale sgr
per investire nell’immobiliare degli Usa
IniziativadopoilsuccessodelFamilyOfficeSfem.Primofondoda150milioni
PADOVA (g.f.) Una Sgr veneta
rivolta a investitori italiani,
ma diretta ad operazioni
esclusivamente sul mercato
10
immobiliare di grandi città La percentuale
americane, nella specifica fa- di investimento
scia degli spazi direzionali. È sul fondo che
il profilo di Arsenale sgr, la so- arriverà dagli
cietà di gestione del rispar- Stevanato
mio fondata ed interamente
riferibile alla famiglia padova-
na Stevanato, proprietaria del
gruppo industriale leader nel
12
packaging farmaceutico. Una In percentuale,
scelta, è stato spiegato ieri du- il ritorno
rante la presentazione, che annuale atteso
sposta la strategia di investi- per il fondo
mento attraverso i fondi av- immobiliare
viata nel 2013 in un’operazio-
ne in cui la famiglia sale di li-
vello e si pone direttamente
come protagonista nella rac-
colta di finanza da indirizzare
a particolari asset, dopo l’au-
torizzazione ottenuta da Ban-
ca d’Italia.
«L’idea – ha sottolineato il
presidente di Arsenale Sgr,
Marco Stevanato – si è conso-
lidata progressivamente con
le richieste che ci provenivano
da altre famiglie di condivide-
re le nostre scelte di investi-
mento. Così abbiamo com-
preso che forse era giunto il
momento di pensare a qual-
banca era costruita come tanti
silos indipendenti. Credo in un
lavoro che li metta in comunica-
zione».
Certo, l’elemento di novità,
specie se visto dal Veneto, è la
banca corporate. «Una crescita
di 470 milioni nel credito ci pare
ragionevole per raccogliere
l’istanza delle categorie econo-
miche, orfane dei rapporti stori-
ci con Popolare di Vicenza e Ve-
neto Banca, di un approccio ve-
loce delle popolari, lievito della
crescita economica negli ultimi
30-40 anni. In un quadro in cui
le banche nazionali sono di-
stanti o non possono, come In-
tesa, crescere oltre - sostiene
l’ad -. Pensiamo a un piano che
selezioni il rischio e affidi le me-
die imprese a capo delle filiere,
per farci trainare anche nel
factoring ai fornitori. Con al
centro la consulenza sulle ope-
cosa di più strutturato». Il tut-
to dopo un’esperienza specifi-
ca di otto anni costruita con
un Family Office. Il centro
d’interesse del nuovo gestore
è di finanziare progetti di ri-
qualificazione di spazi dire-
zionali ad uso ufficio situati
principalmente nelle aree me-
tropolitane di New York, Bo-
ston, e soprattutto in Califor-
nia, a San Francisco e Los An-
geles. «Aree – viene eviden-
ziato - caratterizzate da un
tasso di crescita economica
importante e da un mercato
dinamico, in cui hanno sede
le principali società tech e
biotech americane che richie-
dono spazi di lavoro innovati-
vi e non tradizionali».
Per i promotori è un pro-
gramma che ci si attende pos-
sa interessare, in chiave di di-
versificazione degli investi-
menti, soprattutto a famiglie
imprenditoriali con patrimo-
ni da investire e società di ser-
vizi che curano gli interessi di
nuclei familiari particolar-
mente facoltosi (Family Offi-
ce) come, nel caso di Stevana-
to, lo Sfem, cioè la sigla che
controlla Arsenale. L’obiettivo
è giungere ad una raccolta fra
i 150 e i 200 milioni, con un
razioni straordinarie».
Questo in un piano industria-
le di continuità, che punta a far
salire i ricavi bancari dai 557 mi-
lioni del 2019 ai 602 nel 2022 e
l’utile netto dai 123 milioni 2019
a 147, tenendo sotto controllo i
costi operativi, a 314 milioni.
Con investimenti per 60 milio-
ni, un piano di esuberi volontari
per 70 dipendenti, a fronte di
190 assunzioni nel triennio, ma
anche con la nuova sede a Me-
stre, a fianco di villa Fürsten-
berg, che da sola vale 16 milioni
di investimenti.
Il tutto sostenuto dalla Sco-
gliera, che conferma il ruolo di
azionista di riferimento con il
50,4%. «Ci tengo a dire che il
presidente sta molto bene ed è
assente per lavoro - esordisce
Fürstenberg Fassio -. La banca è
molto ben capitalizzata e ci rite-
niamo una garanzia per la sua
primo closing a metà febbra-
io, per almeno metà del valore
grazie a manifestazioni infor-
mali di interesse e ad un inter-
vento diretto di Sfem fra il 10%
ed il 15%. Secondo le previsio-
ni, dovrebbe essere possibile
un ritorno vicino al 12% l’anno.
Ma perché un settore come
l’immobiliare americano? Da
un certo punto di vista le valu-
tazioni sembrano essere mol-
to più affidabili che altrove e
In milioni di euro, l’utile netto di
Banca Ifis previsto nel 2022, a
fronte dei 129 milioni attesi nel
bilancio 2019
70
Gli esuberi volontari che saranno
eseguiti nel piano di uscita del
2020. Come contraltare ci
saranno 190 assunzioni in tre anni
Tandem stabilità. Ifis è l’unico investi-
Ernesto mento della famiglia e anche il
Fürstenberg, migliore possibile, entro una
38 anni (a Scogliera molto ben ammini-
sinistra), con strata e senza debiti. Non preve-
Luciano diamo cessioni di quote. Au-
Colombini, 64, mentarle? Non previsto». E il
vicepresidente ruolo di Ernesto? «Colombini è
e ad di Banca stato scelto come il miglior ad -
Ifis, ieri alla è la sua replica -. Non ho dele-
presentazione ghe operative, sono entrato ma
del piano c’è ancora tanto da imparare».
industriale Sui nodi attesi dal mercato,
per il piano industriale l’attuale
dotazione di capitale è suffi-
ciente. «Un Cet1 al 12% ci pare
assolutamente compatibile con
l’evoluzione della banca», so-
stiene Colombini. Il capitale ver-
rà mantenuto con gli utili, senza
ridurre i dividendi sotto gli 1,05
centesimi. Senza aumenti di ca-
pitale, bond convertibili, o ritor-
ni a fusioni inverse della Sco-
gliera in Ifis, che riproporrebbe-
dall’altro, in particolare il seg-
mento scelto, presenta «ca-
ratteristiche uniche. Basti
pensare – si inserisce l’ammi-
nistratore delegato di Arsena-
le, Massimiliano Rossi – che
solo la California rappresenta
la quinta potenza mondiale
per Pil e l’area in cui hanno se-
de le più innovative aziende
tecnologiche degli Usa, che
necessitano di continuo di
spazi di lavoro non convenzio-
nali. Ecco perché la riqualifi-
cazione contiene potenzialità
di crescita formidabili».
Ed è anche un comparto al
quale nessun altro in Italia
guarda per ora con lo stesso
interesse. «Ci affidiamo a una
struttura in California di 11
persone con il compito di in-
dividuare le migliori opportu-
nità di intervento. Sono il no-
stro braccio operativo locale –
prosegue l’ad – e partecipano
al comitato per la scelta degli
investimenti della Sgr». Atti-
vità, quest’ultima, peraltro già
ben rodata con le esperienze
maturate negli anni prece-
denti. Fra i capitali familiari e
Escalation quelli di coinvestitori esterni
Marco il Family Office ha messo in
Stevanato, a campo qualcosa come 130 mi-
sinistra, e lioni in progetti in larga misu-
Massimiliano ra già conclusi e che hanno
Rossi, presidente prodotto ritorni lordi intorno
e ad di Arsenale al 20%. Operazioni di 36-48
mesi con una rimessa in cir-
colo di capitali abbastanza ve-
loce. «È su questa falsariga -
precisano i vertici di casa Ste-
vanato - intendiamo prose-
guire». © RIPRODUZIONE RISERVATA
11
VR
ro la diluizione della Scogliera.
Ifis deve in sostanza crescere
sulle sue gambe. Senza altre av-
venture, com’era l’idea di inter-
venire su Carige nell’agosto
2018, altro punto di rottura tra
Bossi e i Fürstenberg, censurata
ieri: «Dobbiamo dire grazie al
nostro presidente che ha avuto
la lucidità di non aderire a pro-
poste che avrebbero affossato
Banca Ifis - attacca Colombini -.
Quel salvataggio su dati incom-
pleti avrebbe provocato un disa-
stro vero». Escluse anche ulte-
riori fusioni nelle piattaforme di
gestione degli Npl, o ritorni del-
l’operazione con Fonspa saltata
in autunno: «Siamo semmai in-
teressati - aggiunge il manager -
ad acquisire un team di gestione
per i crediti non performing ga-
rantiti».
Insomma, Ifis sceglie di cre-
scere da sola. Mettendo ordine
sulla gestione delle sofferenze,
dopo la piena acquisizione di
Fbs, partendo da una base di 36
miliardi lordi tra crediti di pro-
prietà (24 miliardi) e gestiti e da
una divisione in due dell’attivi-
tà, con una società di acquisto e
una di gestione. E dall’idea di la-
vorare di più, per ottimizzare,
con lo schema del saldo-stral-
cio. E, per essere più efficienti
sul capitale, di operare anche at-
traverso cartolarizzazioni, per
coinvolgere altri investitori. Il
business delle sofferenze resta
comunque centrale, con ulterio-
ri acquisti per 8,5 miliardi lordi
nel giro di tre anni.
Federico Nicoletti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Imprese
Le quote DVS
in Vycom
Nella rubrica «Le lepri del
Nordest», pubblicata
all’interno del numero di
lunedì scorso di Corriere
Imprese, si è
impropriamente scritto di
«acquisizione totalitaria»
della società Vycom da
parte di DVS. In realtà DVS,
azienda di Rosà (Vicenza)
guidata dall’imprenditore
Denis Vigo, ha acquisito la
maggioranza di Vycom e
non la totalità delle quote.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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35131 PADOVA PD
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ESTRATTO AVVISO
PER ASTA PUBBLICA
Oggetto: Avviso di asta pubbli-
ca per l’alienazione partecipazioni
Societarie
Si rende noto che Infrastrutture Vene-
te Srl intende indire una procedura
ad evidenza pubblica per l’alienazione
delle proprie quote di partecipazione
nella seguente società:
- Veneto Logistica S.r.l., con sede in
Rovigo - Viale delle Industrie, 55 -
35131 Padova - quota di parteci-
pazione pari al 56,64% del capitale
sociale;
e pertanto pubblica il presente avviso
di asta pubblica. Valore a base d’asta,
termini e modalità per la presenta-
zione delle offerte e tutte le informa-
zioni attinenti la società sopraindica-
ta sono visionabili sul sito internet:
www.infrastrutturevenete.it
L’Amministratore Unico
Dott. Gian Michele Gambato
12
VR
Sport
La nuova Tezenis vuole riprendersi il Forum
Questa sera (ore 20.45) sfida al fanalino di coda Orzinuovi: esordio casalingo per Jones
Il Forum è una ragazza da
riconquistare. Non ci esulta
dal 20 novembre scorso, la
Scaligera, 85-72 su Ferrara.
Ultimo fuoco prima del crol-
lo. Il crollo costato a Dalmon-
te il posto e a Diana un incipit
da cubo di Rubik. Era quasi
due mesi fa: da allora Urania
Milano, Mantova, Udine, tutte
passate dal parquet gialloblù
grattando l’intera posta. Suo-
na il citofono il fanalino di co-
da Orzinuovi, stasera alle
20:45, nel 18° turno di A2, e
l’album di famiglia racconta
come i quattro ko interni to-
tali di oggi eguaglino quelli
dell’intero torneo scorso e del
campionato 2016/17: s’era
fatto peggio solo nel 2015/16
(5 sconfitte) e 2010/11, primo
anno del ritorno tra i «pro» (7
ko). Cenni d’archivio che fo-
tografano il clima con cui Ve-
rona, dopo essersi sbloccata a
Mezza Europa su Kumbulla
L’Hellas ha un gioiello in casa
Sul giovane difensore i top team italiani, ma anche Manchester e Chelsea
Tutti in fila per Marash
Kumbulla. Sono piombati a
Verona in un plotone, dome-
nica, gli osservatori dei tanti
club che sono interessati al
difensore gialloblù. C’erano
gli inviati dall’Inghilterra, tar-
gati Chelsea, Manchester Uni-
ted e Watford. Gli uomini del-
l’Eintracht Francoforte, arri-
vati dalla Germania. E poi gli
occhi delle società italiane
che seguono con maggior in-
sistenza Kumbulla, l’Inter, la
Juventus e la Lazio. Si apre
l’asta per il centrale dell’Hel-
las, ma Max non lascerà il Ve-
rona fino al termine della sta-
gione. Intanto, però, se ne
parla, e la pattuglia di addetti
ai lavori che l’hanno visto al-
l’opera con il Genoa se ne è
tornata a casa con una pila di
appunti.
La maturazione di Kumbul-
la continua. Ivan Juric ne ha
cambiato il posizionamento
in campo, nelle ultime due
partite. Una variazione adot-
tata a Ferrara con la Spal, e re-
plicata nella sfida col Genoa.
Non più centrale della linea a
tre, il giocatore albanese, ben-
sì pedina collocata sul lato si-
nistra della difesa. Il rendi-
mento di Kumbulla è rimasto
lo stesso: una garanzia. Tra
meno di un mese, l’8 febbra-
io, il ragazzo compirà vent’an-
ni, ma è già uomo, per la se-
rietà e la concentrazione con
cui governa la propria presen-
za durante le partite. Alla pri-
ma stagione effettiva da pro-
fessionista, Kumbulla ha stu-
pito. Naturale che in molti si
siano fatti avanti per avere in-
formazioni sul suo cartellino.
La pista di favore per il suo fu-
turo rimane in Italia. Con l’In-
ter si è aperto da settimane un
dialogo fitto, per un giro in
cui entrerebbe, oltre a un ric-
co incasso per l’Hellas dal
punto di vista economico (la
valutazione di Kumbulla tocca
i 20 milioni di euro), il presti-
to di Federico Dimarco, che
Roseto rompendo la striscia
di quattro inciampi filati,
prova a ri-sintonizzarsi con le
mura amiche.
Cenni di classifica: Tezenis
a 18 punti e i bresciani, vinci-
tori all’andata, in fondo al gi-
rone Est con 8. Però non c’è
nulla di più «apparente» che
quella graduatoria. Veloce e
aggressiva, l’Agribertocchi di
Corbani viene da quattro
uscite a ritmi vertiginosi: ha
perso di quattro punti con
Ferrara (89-93), ha espugnato
il campo della seconda forza
del torneo cioè Forlì (92-96),
Caccia alla vittoria
Il successo interno
manca dallo scorso
20 novembre contro
Ferrara (finì 85-72)
scatterebbe già in questo mer-
cato di gennaio, e la possibili-
tà di prolungare quello di Ed-
die Salcedo per la prossima
annata. Operazione vantag-
giosa, certo, ma le società in
coda sono sempre di più. L’In-
Leader
difensivo
Marash
Kumbulla,
difensore
classe 2000, è
la vera
sorpresa del
campionato: su
di lui c’è in pole
l’Inter, ma non
è sola
(LaPresse)
s’è vista sfuggire di un nulla il
match di Montegranaro (95-
93) e ha piegato la prossima
avversaria di Verona sempre
qui al Forum, domenica, os-
sia San Severo (89-83).
Segnali di vita piena che af-
fondano le radici nell’esterno
americano Miles, arrivato il
20 dicembre e da lì fisso a 31.3
punti di media col 54% da due
e il 44% da tre. Ma non solo:
Mekowulu è il rimbalzista
principe a Est (12.6 a partita) e
Bossi il secondo assistman
(5.9 a incontro). Anche Dia-
na, che continua a cercare un
equilibrio tra difesa (la se-
conda migliore a Est, -72.4
punti subiti) e attacco (il
quarto peggiore, 76.7 segna-
ti) accartoccia la classifica e
fa: «Di Orzinuovi rimarco su-
bito l’alto potenziale offensi-
vo, confermato dai 92.5 punti
nell’ultimo mese. Rispetto al-
ter vuole giocare d’anticipo e
ha, dalla sua, il rapporto soli-
dissimo, di storica amicizia,
che c’è tra Maurizio Setti e il
plenipotenziario nerazzurro
Beppe Marotta.
Tuttavia, l’inserimento di
Mercoledì 15 Gennaio 2020 Corriere di Verona
l’andata Corbani propone tre
volti nuovi, Carenza, Miles,
Varaschin. In attacco cercano
di alzare il numero dei pos-
sessi, dietro proteggono bene
l’area».
E la Tezenis? È sempre lì nel
limbo, tra sprazzi buoni e ri-
cadute in quei blackout che
bloccano il giro palla e debili-
tano la tenuta dell’1 contro 1.
Tuttavia, Jones e Loschi sono
in roster dalla settimana scor-
sa e dopo il debutto poco giu-
dicabile di Roseto devono ini-
ziare a dire la loro. Secondo
Diana, «noi arriviamo da
un’importante vittoria, a Ro-
seto, che ci ha ridato ossige-
no e fiducia. Un successo
esterno acquista valore solo
se ti confermi in casa: è come
quando nel tennis strappi il
servizio all’avversario poi devi
mantenere il break nel tuo
turno di battuta. Vogliamo
una serata di grande energia,
davanti ai tifosi, con noi che
imponiamo il ritmo alla ga-
ra».
Matteo Sorio
Gruppo La Tezenis si affida al gruppo per tornare nelle zone alte (foto De Marco) © RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie B
Chievo, sabato si riparte
Il Perugia nel mirino
e un occhio al mercato
L a settimana in cui torna il campionato
di B, per il Chievo, è iniziata con la
doppia operazione Ongenda-Vignato,
l’annuncio del nuovo sponsor Mitsubishi e
un contatto con l’Inter per parlare di
Pinamonti e di quella vecchia «scrittura»
del 2013 (una sorta di gentlement
Da sapere agreement) che vedrebbe metà del ricavato
della sua cessione da versare al club della
● Il momento Diga, nel cui vivaio l’attaccante trentino è
d’oro del cresciuto. Entro sabato, per il resto, giorno
Verona è in cui al Bentegodi busserà il Perugia (ore
evidente in 18) non dovrebbero esserci novità di
classifica e mercato. A Veronello, Marcolini prepara
anche sul l’inizio del girone di ritorno sapendo che
mercato contro gli umbri, non avrà il terzo
giocatore fin qui più impiegato, il laterale
● I gialloblù destro Dickmann, e il centrale finlandese
hanno già Vaisanen, entrambi squalificati: al posto di
piazzato Dickmann è probabile l’impiego di Frey, al
Rrahmani e posto di
Amrabat al Vaisanen
Napoli, mentre dovrebbe
c’è la fla per toccare a
Kumbulla Rigione. Ci
saranno,
● Tutti però invece, sia
finiranno la Vignato che
stagione in Ongenda.
gialloblù prima Di Vignato
di trasferirsi nei s’era già
nuovi club scritto nel
weekend: il
Bologna,
lunedì, gli
ha fatto
club esteri può modificare gli sostenere le visite mediche, l’acquisto sarà
sviluppi dell’affare. Il diretto ratificato pagando 3 milioni (più una
interessato, dal canto suo, percentuale sull’eventuale futura rivendita)
non si fa travolgere o turbare ma il gioiellino clivense resterà qui sino a
dalle voci che lo riguardano. fine stagione. L’ex Psg Ongenda, prelevato
Già Max è uno con i piedi ben dai romeni del Botosani per una cifra
piantati per terra, per tutto il vicina ai 500mila euro, ha firmato invece
resto ci pensano i suoi genito- un contratto di 6 mesi con opzione fino al
ri, Lin e Mimoza, a evitare i vo- 2022: il ruolo è lo stesso di Vignato,
li di fantasia. Adesso c’è il Ve- trequartista, ma Ongenda può fare anche
rona (che ieri ha ufficializzato la seconda punta. Intanto, Pinamonti: il
l’ingaggio di Fabio Borini), Genoa potrebbe riscattarlo subito dall’Inter
una salvezza da mettere al si- per 18 milioni per poi cederlo a Spal o
curo, la partita con il Bologa. Torino, e di quei 18 milioni il Chievo ne
Un passo per volta, come rivendica 9 in base a una scrittura privata
sempre è stato, fin da quando tra nerazzurri e club della Diga risalente al
il piccolo Marash giocava a 2013, all’atto del passaggio di Pinamonti
pallone con gli amici al cam- dal Chievo all’Inter. Infine, ieri, annunciata
petto della chiesa di Cavalca- la partnership con la casa automobilistica
selle. Ne ha fatta di strada da Mitsubishi, il cui marchio comparirà come
allora. Adesso lo cerca mezza main sponsor sulle maglie sino a giugno.
Italia e un bel pezzo d’Europa. Così Giuseppe Lovascio, dg di Mitsubishi
Il talento Hellas fatto in casa è Motors Automobili Italia: «Questa
pronto a spiccare il volo, ma sponsorizzazione è per noi il primo
prima vuole realizzare i propri ingresso ufficiale nel calcio».
sogni in gialloblù. M.S.
Matteo Fontana © RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere di Verona Mercoledì 15 Gennaio 2020
Cultura
& Spettacoli
IlcasoLosceneggiatorepadovano
di«TheNewPope»dopolecritiche
delPatriarcato.Moraglia:«Rispetto
versoisimboli».Ferlenga(Iuav):
«MaquinonsiamoaSanPietro»
«L’ arte è un rischio.
Se non è rischio,
non è arte. Lo dico
con estremo rispetto delle au-
torità ecclesiastiche che han-
no sentito di intervenire in
merito alla serie televisiva».
Umberto Contarello, padova-
no, è lo sceneggiatore di The
New Pope, la serie diretta da
Paolo Sorrentino contestata
in questi giorni dal Patriarca-
to di Venezia attraverso una
nota a firma del delegato per i
beni culturali e architettonici
don Gianmatteo Caputo. La
motivazione? Il contenuto
della sigla, girata nell’ex-refet-
torio della Fondazione Gior-
gio Cini sull’isola di San Gior-
gio, di cui il patriarca France-
sco Moraglia è, tra l’altro,
membro del consiglio: un
gruppo di suore che, sulle no-
te di Good Time Girl del duo
Contarello:«Siglascandalo?
No,laveraarteèunrischio»
statunitense Treehouse, im-
provvisano una danza in
un’atmosfera buia e onirica il-
luminata solamente da una
croce al neon.
«Non si tratta di scandaliz-
zarsi di fronte a una o a un’al-
tra scena: parla in sè stessa ed
è chiara per chi in qualche
modo la vede. Però, la croce è
un simbolo che fino a un re-
cente passato in questo conte-
sto storico è stato universal-
mente riconosciuto da tutti»
ha dichiarato il patriarca di
Venezia Francesco Moraglia,
sottolineando di non aver vi-
sto personalmente The New
Pope. «Adesso ci sono anche
altre credenze religiose, ma la
croce rimane sempre un sim-
bolo religioso. Un simbolo
che per molti vuol dire la sal-
Patriarca Francesco Moraglia
Scrittore Umberto Contarello
vezza, il sacrificio, il dono to-
tale di sé. Per molti, chi era in
quella croce era ed è il figlio di
Dio. Non dico altro. Il rispetto
dei simboli è il rispetto delle
persone e rimando al comu-
nicato che è stato fatto dal de-
legato del Patriarca».
La nota di don Caputo parla
di un episodio che «offende e
profana per il riferimento al
simbolo della croce» e ieri il
delegato ha aggiunto: «Espri-
me la posizione che abbiamo
come Patriarcato. Il problema
non è cosa c’entro io con la
fondazione Cini: abbiamo
giudicato il contenuto della
sigla non adatto in un luogo
con una tale valenza storica».
La critica è stata mossa, più
che al regista Sorrentino, so-
prattutto a chi alla Cini ha da-
Alla Fondazione Cini Le scene iniziale della serie «The New Pope» di Paolo Sorrentino
to la concessione degli spazi.
«Non vedo il problema – ri-
sponde il rettore dello Iuav Al-
berto Ferlenga, componente
del consiglio generale della
fondazione - Il luogo di per sé
è normale. Non è San Pietro e
non mi è sembrato né indebi-
to né blasfemo aver girato lì.
Entrare nel merito di cosa sia
un uso discutibile dei simboli
sacri è terreno minato, anche
in politica – riflette - La chiesa
ha diritto di avere un suo pun-
to di vista. Ma lasciamo quel
terreno al campo delle opi-
nioni. Perché dalle opinioni a
pensare che esista una regola
secondo la quale un uso è
plausibile e un altro no, ce ne
corre». Il ballo il slow motion
sotto la croce può aver dato fa-
stidio. «Ma nell’arte contem-
Su Sky poranea spesso di questi sim-
«The New boli c’è stato un uso provoca-
Pope»: torio – conclude Ferlenga- Pa-
la settimana solini era ben più duro. E
scorsa la prima anche il cattivo gusto può rap-
puntata presentare il contemporaneo
nell’arte».
Camilla Gargioni
Monica Zicchiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
13
VR
Possagno
Fondazione Canova
Casarin in sospeso
Decide il comitato
nominato da Sgarbi
L a nomina rimane sospesa: è lì, sulla solida
corda che da ieri sera lega Possagno e Bas-
sano, le due città che custodiscono la gran par-
te del patrimonio di Antonio Canova, ma ci
vorrà ancora un passaggio tecnico perché
Chiara Casarin sia ufficialmente nominata
«direttrice unica» delle istituzioni ora alleate
(anche se il suo nome è sempre stato ed è an-
cora considerato il favorito). Ieri sera a Possa-
gno, durante il Cda della Fondazione Canova
che custodisce i lasciti della Gypsoteca e la ca-
sa-museo ai piedi dello splendido tempio, si è
insediato il comitato di studio formato da
esperti e storici dell’arte scelto dal presidente
Vittorio Sgarbi. «Con una convocazione not-
turna ho sottoposto un protocollo al sindaco
di Bassano – spiega il presidente -, con la chia-
ra volontà di avere un direttore unico in un
rapporto che sarà, fra le due istituzioni, sim-
metrico. Se lo accetterà, la nomina sarà con-
corde. A Possagno abbiamo maggiore libertà
rispetto al Comune, che nomina il direttore
tramite concorso pubblico. Potrà quindi affi-
dare l’incarico di facente funzione per due an-
ni, per arrivare alle celebrazioni». Nel corso
del 2022 questo angolo di Veneto avrà visibilità
Presidente Vittorio Sgarbi
internazionale: sarà il bicentenario della mor-
te di Canova, l’architetto e scultore più simbo-
lico del Neoclassicismo, con elevato spessore
culturale e di notevole impatto turistico. La
procedura infatti prevede che si consultino gli
studiosi nominati da Sgarbi. Il comitato è
composto (oltre allo stesso Sgarbi) da Stefano
Grandesso, Francesco Leone, Elena Catra,
Tommaso Farruda, Fabrizio Magani, Peter Gli-
dewell e la trevigiana Chiara Casarin, indicata
fin dai primi giorni dell’anno come la figura
che può diventare coordinatrice delle attività
della Fondazione e dei Musei civici, di cui è
consulente artistica; rimane però in attesa del-
la decisione finale. «La mia idea non è di fare
una nomina secca ma di chiedere ai membri
chi di loro possiede i titoli, la buona volontà e
la disponibilità a ricoprire il ruolo – spiega
Sgarbi -. Se chi ha i titoli fosse indisponibile,
Casarin potrà assumere l’incarico, seguendo il
metodo che abbiamo condiviso. È un comitato
di ottimo livello, che procederà alla realizza-
zione di iniziative già avviate in Italia e con gli
Stati Uniti, ma nel quale le tre città di Possa-
gno, Bassano e Rovereto, con il Mart e una mo-
stra su Canova e il contemporaneo, saranno
protagoniste».
Silvia Madiotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
14 Mercoledì 15 Gennaio 2020 Corriere di Verona
VR

Classica Il fagotto di Sergio Azzolini in ricordo di Mario

Cazzola. «Concerto per fagotti in memoria del
quali Victor De Sabata, Dimitri Mitropoulos e
Herbert von Karajan per poi decidere di
EVENTI Il fagotto di Azzolini maestro Mario Cazzola», domani alle 18 nella sala ricominciare da Vicenza come solista e primo

SPETTACOLI in memoria Marcella Pobbe del Conservatorio di musica Arrigo

Pedrollo di Vicenza, vedrà il musicista bolzanino
CHE COSA del maestro Cazzola suonare assieme a Steno Boesso, Luca Dal Cortivo,
Ai Ikeda, Marco La Manna e Michele Ruggeri per
FARE ricordare Cazzola per lungo tempo primo fagotto al
Teatro alla Scala di Milano (ore 18, info
www.consvi.it). Qui Cazzola suonò con direttori
fagotto dell’Orchestra «Pedrollo». Domani, a
rendergli omaggio su musiche di Boismortier, Bach
e Corrette, sarà un ensemble di fagotti che vanta la
presenza di Sergio Azzolini fagottista che ha
registrato per Emi e Sony. Dal 1998 è insegnante
di Fagotto e Musica da camera all’Università
Musicale di Basilea.

Alla Fiera di Padova

eventiveneti@corriereveneto.it «I gatti più belli del mondo» arriva alla sua 51esima edizione: concorsi,
Musica magico mondo del Grande
rarità, cuccioli e novità. Un weekend tutto dedicato agli animali più curiosi

Felini star in passerella

Nord, raccontando fiabe e
VERONA leggende fantastiche.
Hirofumi Yoshida Apericena dalle 19, spettacolo
con i Virtuosi Italiani alle 20.15. Prenotazione
obbligatoria al 045/2211399.
Lo Speziale locanda

La passerella di 400 razze

Via XX settembre, 7/a b c
Dalle 19

In arrivo
VERONA
«Tutto quello che volevo»

Hirofumi Yoshida, importante
direttore d’orchestra
giapponese, aprirà la XXI
Stagione Concertistica de I
Virtuosi Italiani. Maria
Perrotta, pianoforte. Musiche
di Mahler e Mozart.Ingresso:
€ 28. Infotel 045/6930001.
Teatro Ristori
Via Teatro Ristori, 7
Alle 20.30
VERONA
I Disamistade acustici
suonano De André
I Disamistade in un concerto
in chiave acustica dedicato a
Fabrizio De André. Un ideale
viaggio tra i luoghi, le persone,
i racconti cantati e contenuti
nelle cantautore genovese.
Ingresso: € 10. Infotel
3923294967.
Modus - Spazio Cultura
Piazza Orti di Spagna
Alle 21
VERONA
Sigaro Band
live @ Cañara
La Sigaro Band proporrà una
serata a base di cover blues,
rock e pop, spaziando dagli
anni 60 ad oggi. Chitarra, voci
e percussioni per una serata
di buona musica. Ingresso
libero. Infotel 3891193813.
Circolo Arci Cañara
Interrato Acqua Morta, 13B
Alle 21.30
Storia di una sentenza
«Tutto quello che volevo –
Storia di una sentenza» di e
con Cinzia Spanò, parla della
storia vera di due ragazzine di
14 e 15 anni, studentesse di
uno dei migliori licei della
capitale, che si prostituivano
dopo la scuola. Regia di
Roberto Recchia. Ingresso: €
14. Infotel 3923294967.
Modus - Spazio Cultura
Piazza Orti di Spagna
Venerdì 17 alle 21.15
Mostre
VERONA
Duecentocinquanta anni
di Mozart a Verona
In occasione del 250°
anniversario del primo
concerto italiano di Wolfgang
Amadeus Mozart a Verona
nella Sala Maffeiana (5
gennaio 1770), mostra
bibliografico-documentaria
«1770-2020: 250 anni di
Mozart a Verona nelle
collezioni della Biblioteca
Civica». Orario: lunedì 14-19;
martedì-sabato 9-19.
Ingresso libero.
Biblioteca Civica, via Cappello 43
Fino al 26 gennaio
VERONA
Il tempo di Giacometti
da Chagall a Kandinsky
A
d essere protagonisti
della 51esima edizione
dell’esposizione inter-
nazionale «I gatti più belli del
mondo» alla Fiera di Padova,
sabato 18 e domenica 19 gen-
naio, non saranno solo i felini
di razza.
Accanto ad esemplari raris-
simi e molto particolari, ci sa-
rà posto anche per il gatto di
casa. «È giusto valorizzarli,
questi animali fanno parte
delle vite di moltissimi pado-
vani e abbiamo pensato di
creare un apposito concorso
per loro. Pensiamo che in tut-
ta Italia ci sono sette milioni e
mezzo di gatti domestici –
spiega Costanza Daragiati,
ideatrice e organizzatrice del-
la mostra assieme alla figlia
Maria Sole Farinelli – Ovvia-
mente dovranno avere le vac-
cinazioni in regola e saranno
controllati da un veterinario».
L’esposizione, che conterà ol-
tre 400 esemplari, aprirà i bat-
tenti alle 9,30 di sabato, all’in-
terno del padiglione 15. La
prima giornata sarà dedicata
ai gatti che sono l’emblema
del micio con il pedigree: i dedicato ai cuccioli e la star re italiano. «Aperol ha quattro Sul podio tamente senza pelo. Per riu-
persiani. della giornata sarà il Maine anni e mezzo – dice l’allevatri- Calliope, il scire ad averla di colore così
Il principe dei felini, origi- Coon, una specie particolare ce padovana Michela Ferraro gatto che ha scuro abbiamo dovuto atten-
nario dell’Asia minore, darà il che può superare il metro di – e anche un’altra particolari- vinto la passata dere ben tre generazioni».
via alle danze che prosegui- lunghezza e i 15 chili di peso, tà: un occhio ambra e uno ce- edizione per le Non mancheranno altre
ranno con una passerella per i non a caso definita «gigante leste. Con me ci sarà anche razze più belle razze particolari e rare come
gatti adulti. Domenica, inve- d’America». Tra gli altri, ci sa- Diadora, uno Sphynx nero in mostra alla lo Scottish con le orecchie al-
ce, il ring sarà interamente rà l’unico Maine Coon bicolo- qualità gomma cioè comple- Fiera te, il Bengal dal pelo macula-

Teatri
VERONA
«The Merchant of Venice»
con la regia di Pontarollo
In scena lo spettacolo «The
Una monografia dedicata ad
Merchant of Venice» con
Alberto Giacometti, con oltre
Solimano Pontarollo nella
70 tra sculture, disegni e
doppia veste di regista e del
dipinti. Insieme, una scelta di
protagonista, Shylock. L'opera
una ventina di quadri celebri,
è recitata in inglese con una
dello stesso periodo, di pittori
conduzione in italiano.
francesi tra cui Braque,
Ingresso: € 15. Infotel
Chagall, Miró, Kandinsky,
3400523801.
Derain, Léger. Ingresso: € 14.
Teatro Satiro Off
Orario: martedì-giovedì:
Vicolo Satiro, 8
10-18; venerdì-domenica:
Alle 19
10-19.
VERONA Palazzo della Gran Guardia
Silvio Orlando protagonista Piazza Brà 1
di «Si nota all'imbrunire» Fino al 5 aprile
Silvio Orlando sarà
VERONA
protagonista di «Si Nota
Il fascino dei vetri romani
All’Imbrunire (Solitudine da
Vasi e recipienti antichi
Paese Spopolato)» di Lucia
Esposizione che illustra le
Calamaro. In scena, accanto a
molteplici funzioni dei vetri
lui, Vincenzo Nemolato,
antichi: recipienti per balsami
Roberto Nobile, Alice Redini e
e profumi, vasi per alimenti,
Maria Laura Rondanini.
ma anche contenitori per le
Ingresso: da € 10. Infotel 045/
ossa cremate dei defunti e
8006100.
oggetti di ornamento. Orario:
Teatro Nuovo
lunedì 13.30-19.30, martedì-
Piazza Francesco Viviani, 10
domenica 8.30-19.30.
Alle 20.45
Ingresso: € 4,50 comprensivo
VERONA della visita al museo.
Fiabe d'Inverno: racconti Museo Archeologico al Teatro
e leggende del Grande Nord Romano
Elisabetta Orlandi, cantastorie Regaste Redentore, 2
di professione ci condurrà nel Fino al 27 settembre
Corriere di Verona Mercoledì 15 Gennaio 2020
SPETTACOLI 15
VR

L’annuncio Il locale
Mahmood alla Supersonic «Friday Night» all’Hard Rock Cafe con dj ChristianEffe
Singolo, album e tour per il vincitore del Festival di Sarà il dj ChristianEffe a far ballare il popolo del «Friday riferimento dell’Home Festival ritornerà on stage per una
Sanremo 2019. Mahmood, che domani Night» dell’Hard Rock Cafe di Venezia. Il locale di Bacino nuova ed elettrica performance alla consolle; ChristianEffe
pubblicherà «Rapide», ballata urban che anticiperà Orseolo, come secondo appuntamento dell’anno della proporrà ai fan del locale veneziano un’inedita playlist
il prossimo lavoro, ha annunciato il tour invernale rassegna musicale del venerdì sera nata in collaborazione declinata tra quelle hit rock, pop, funk, dance e hip hop che
che lo vedrà nell’unico concerto a Nordest, il 21 con Home Festival, celebrerà dopodomani il ritorno di uno hanno fatto la storia. Per l’occasione, dalle 22 alle 24, gli
novembre alla Supersonic Music Arena di San dei dj più conosciuti e amati del Nord Italia, ChristianEffe ospiti al locale potranno gustare i cocktail e i drink targati
Biagio di Callalta (Treviso, info www.azalea.it). (ore 21, info www.facebook.com/hrcvenezia). Il dj di Hard Rock a metà prezzo, esclusivamente al bar principale.

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anche il carattere, l’equilibrio l’ultimo Qualcosa di meraviglioso 16.00
e la capacità di stare in com- film di Karen KAPPA DUE
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mali. Per esempio, se un gatto diretto MODUS
soffia o si agita viene squalifi- nel 2017 Piazza Orti di Spagna - Tel. 392.3294967
cato. Ci aspettiamo almeno Riposo

quattromila ingressi, l’anno MULTISALA RIVOLI

Piazza Brà, 10 - Tel. 045.8032935
scorso sono stati 4200. Padova Leonardo. Le opere 19.00
è una città che ama molto gli Tolo Tolo 17.00 - 20.45
animali, siamo sempre stati Tolo Tolo 17.45 - 19.40 - 21.30
accolti con entusiasmo. Ci sa- Leonardo. Le opere 17.00 - 21.30
Pinocchio 19.00
ranno una decina di allevatori NUOVO S. MICHELE
padovani ma verranno anche Via Monti, 7/c - Tel. 045.974244
dall’estero». L'età giovane 18.00 - 21.00
Alla fine di ogni giornata PINDEMONTE
Via Sabotino, 2/a - Tel. 045.913591
per ogni categoria verrà asse- L'ufficiale e la Spia 16.30 - 19.00 - 21.30
gnato un premio che vale a li-

I
S. TERESA
vello internazionale sia per l suo ultimo film è Anna Karenina, del per fare in modo che le persone si comprenda- Via Molinara, 23 - Tel. 045.508380

qualificare l’allevamento ma 2017, ispirato all’omonimo romanzo di no meglio. Spero che questo sia un contributo, Riposo

anche il gatto stesso che avrà Tolstoj, ma è dagli Anni Ottanta che ripren- seppur piccolo, per rafforzare le relazioni tra il CEREA
una medaglia in più nel suo de la realtà a modo suo, spaziando nei generi popolo russo e quello italiano». Se il debutto MIGNON
arsenale nel caso di partecipa- senza mezze misure, mostrando anche le pro- della manifestazione ha coinciso con la visio- Via Mons. Dario Cordoli, 2 - Tel. 0442.82450

zione ad altre competizioni. blematicità sociali dell’era gorbacioviana e le ne di Anna Karenina. La storia di Vronsky, lu- Nureyev - The white crow 21.00

Oltre ai ring, stand che vende- tante ferite aperte di un sistema che avrebbe nedì 20 gennaio sarà proiettato Città zero (del COLOGNA VENETA
ranno prodotti per gatti, da portato, successivamente, al crollo dell’Unione 1988), il 27 Vanished Empire (2008), il 10 feb- CINEMA C. FERRINI
mangime a accessori profes- Sovietica. È dedicata a Karen Sachnazarov, re- braio White Tiger (2012), il 17 American Dau- Via Papesso, 10 - Tel. 0442.412758

sionali per la toelettatura, un gista russo e presidente della Mosfilm (la mag- ghter (1995), il 2 marzo Noi del Jazz (1983), il 9 Riposo

punto ristoro e un’area giochi gior casa di produzione a Mosca), una retro- The Messenger Boy (1986), il 16 I veleni, o la ISOLA DELLA SCALA
con dei gonfiabili per i bambi- spettiva che si svolgerà ogni lunedì alle 20.30, storia mondiale dell’avvelenamento (2001), il CINEMA TEATRO CAPITAN BOVO
ni. Questi ultimi entreranno fino al 30 marzo, nel Palazzo della Gran Guar- 23 L’assassino dello zar (2001) e, in conclusio- Via Rimembranza 2b - Tel. 045.7302667

gratis fino ai 10 anni. «Una dia. Organizzata dall’Associazione Conoscere ne, il 30 Day of the full moon (1998). «Siamo Riposo

scelta dettata da un fine preci- Eurasia, con il Consolato onorario della Fede- orgogliosi di ospitare un evento di così alto li- LEGNAGO
so: il desiderio che i più picco- razione Russa e la casa di produzione Mosfilm, vello – le parole del sindaco Sboarina -. Grazie MULTISALA CINERGIA
li si avvicinino con rispetto con il patrocinio del Comune di Verona, la ras- al Forum Eurasiatico, Verona è diventata punto Via Mantova n. 13 - Tel. 0442.602452
City of crime 17.30 - 20.00 - 22.00
agli animali, che imparino segna rientra nell’undicesima edizione di «In- di riferimento internazionale, a livello econo- Tolo Tolo 17.30 - 19.30 - 21.30
quanto sia bello accudirli ma contri con la Cultura Russa» ed è un’occasione mico e politico, per le relazioni con la Russia e Hammamet 17.30 - 22.00
anche la responsabilità di per scoprire un filmaker cosmopolita attraver- i Paesi eurasiatici. So che al maestro Sachnaza- Piccole Donne 18.30 - 19.30 - 21.30
averne uno» precisa Daragia- so dieci opere eterogenee, che spaziano da rov è piaciuta molto la nostra città. Sarei molto Leonardo. Le opere 17.30 - 19.30 - 21.30

ti. Il biglietto intero 12 euro, commedie dell’assurdo a film di guerra, da contento se da questa visita potesse nascere SAN BONIFACIO
gli over 65 pagheranno 10 eu- adattamenti di classici a road movie. «Sono una nuova sceneggiatura che veda Verona pro- MULTISALA CRISTALLO
ro. molto grato alla città per avermi dedicato que- tagonista di un suo film». Corso Italia, 9 - Tel. 045.7610171

Silvia Moranduzzo sta rassegna – ha detto Sachnazarov durante la Marianna Peluso Tolo Tolo 20.15 - 22.00
L'ufficiale e la Spia 21.15
© RIPRODUZIONE RISERVATA conferenza stampa –. Noi registi giriamo film © RIPRODUZIONE RISERVATA
Piccole Donne 18.30
Hammamet 18.00 - 22.00

Agenda Leonardo. Le opere

18 regali
20.00
18.00

GUARDIA MEDICA URGENZE SAN GIOVANNI LUPATOTO

ULSS 9 ULSS 9 Carabinieri CINEMA TEATRO ASTRA
Verona Centro Bussolengo 112 Via Roma,5 - Tel. 045 545136
045.7614565 045.456338666 Polizia Qualcosa di meraviglioso 21.15
Verona Est Caprino 113 UCI CINEMAS VERONA
045.7614565 045.456338666 Vigili del Fuoco Via Monte Amiato - Tel. 892.960
Verona Sud Castelnuovo 115 Tolo Tolo 16.45 - 19.00 - 21.15
045.7614565 045.456338666 Guardia di Finanza Frozen 2: il segreto di Arendelle 16.20
Cologna Veneta Isola della Scala 117 Pinocchio 21.50
045.7614565 045.456338666 Verona Emergenza Sulle ali dell'avventura 19.15
San Bonifacio Malcesine 118 Piccole Donne 16.10 - 19.10 - 22.10
045.7614565 045.456338666 City of crime 16.00
San Giovanni Ilarione San Pietro in Cariano Leonardo. Le opere 18.20 - 20.30
045.7614565 045.456338666 NUMERI UTILI 18 regali 22.40
SanGiovanniLupatoto Sommacampagna Polizia Stradale City of crime 22.50
045.7614565 045.456338666 045.8090711 Piccole Donne 19.50
Tregnago Valeggio Vigili Urbani Sulle ali dell'avventura 17.20
045.7614565 045.456338666 045.8078411 Tolo Tolo 17.15 - 19.30 - 21.45
Villafranca Aeroporto Tolo Tolo 17.45 - 20.00 - 22.15
ULSS 9 045.456338666 045.8095666 Il primo Natale 22.45
Bovolone Radiotaxi 18 regali 17.10 - 20.10
0442.622000 045.532666 City of crime 19.25
Legnago AGSM Star Wars - L'ascesa di Skywalker 16.15 - 21.40
0442.622000 800.170.590 Hammamet 16.50 - 19.45 - 22.35
Nogara ENEL Pinocchio 16.40 - 19.20
0442.622000 800.900.800 Tolo Tolo 22.30
Zevio TELECOM Jumanji: the Next Level 17.00 - 19.40 - 22.20
0442.622000 187
SOMMACAMPAGNA
FARMACIE DI TURNO Ponte Pietra - Rigaste Redentore, 8/C - Verona VIRTUS
Via Ospedaletto, 4 - Tel. 349.7795283
dal 15 gennaio XXIV Giugno - Via XXIV Giugno, 32/A - Verona
Leonardo. Le opere 21.00
al 17 gennaio Roma - Via Centro, 53 - Verona
Turno prefestivo e festivo S. Giuseppe - Via Spolverini, 2/H - Verona TORRI DEL BENACO
(dalle ore 9.10 alle 12.30 e Quinto - Via Valpantena, 42 - Verona
dalle 15.30 alle 19.30) Lessini - Piazza della Posta, 7 - Erbezzo CINECENTRUM
Via Gardesana n. 7 - Tel. 045.6296677
Bacchielli - Via XXVI Aprile, 18 - Oppeano
Internazionale - Via Gardesana, 149 - Malcesine Tolo Tolo 19.00 - 21.00

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16 Mercoledì 15 Gennaio 2020 Corriere di Verona
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