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DIARIO DEL TIROCINIO DIRETTO

SCUOLA INFANZIA
ROSANNA DOTTORI

MATR. N. 71869

Descrizione del contesto

Il plesso di scuola dell’infanzia di Mergo, appartenente all’Istituto comprensivo “Don Mauro Costantini”
di Serra San Quirico, è composto da un’unica sezione mista (3, 4 e 5 anni). L’edificio è al centro del paese,
a fianco del palazzo comunale. Mergo è un piccolo paese della collina adiacente alle grotte di Frasassi che
è collegato alla vallata solamente da una strada provinciale; non vi è un ospedale né uno studio medico,
non vi è l’ufficio postale né una farmacia né la scuola primaria, infatti per tutti questi servizi si è costretti a
scendere al primo paese della vallata. Si comprende quindi che gli abitanti stanno diminuendo
rapidamente e questo comporta anche il diminuire del numero degli alunni. L’edificio è l’ex sala
polivalente del paese, dunque è tutto sviluppato al piano terra e si compone di tre grandi stanze: la
stanza adibita a mensa, la stanza dove si fa il calendario, attività motoria e teatrale e infine l’aula. Appena
si entra in aula sulla destra vi è uno scaffale dove i bambini possono prendere tutto il necessario per
colorare e i giochi in scatola; sulla destra un altro scaffale con lo stereo, acqua, bavaglini, bicchieri e
fazzoletti a disposizione dei bambini. Procedendo lungo la parete di sinistra vi sono due scrivanie con
tutte le modulistiche e documenti vari che riguardano le insegnanti e il personale A.T.A. mentre nel
centro della stanza vi sono tre tavoli con le sedioline, uno per ogni fascia di età. Lungo il perimetro della
stanza vi sono le varie isole: la cucinetta, i travestimenti, l’angolo lettura con il tappetone e la “biblioteca
volante”, l’angolo costruzioni e giochi in legno. Gli alunni sono 16 (non è presente nessun BES né DSA): 6
bambini di 5 anni, 4 bambini di 4 anni e 6 bambini di 3 anni. Quest’anno il tema è quello dell’arte perciò i
5 anni sono chiamati tempere, i 4 anni matite e i 3 anni pennelli. La sezione è seguita da due insegnanti
che si trovano in compresenza dalle ore 10.00 alle 13.00; per il resto della giornata è presente una sola
insegnante. Il martedì, per un’ora, è presente una terza insegnante per I.R.C.. Essendoci 16 alunni, le
insegnanti riescono molto bene a dare le dovute attenzioni ad ogni singolo alunno, cogliendo le loro
peculiarità. Inoltre la maggior parte dei bambini sono i fratellini e/o le sorelline di precedenti alunni delle
stesse insegnanti perciò vi è una forte collaborazione con le famiglie che già conoscono bene la scuola e
le insegnanti.

Giovedì 10 L’insegnante mi mostra subito i progetti svolti negli anni passati e la progettazione
ottobre 2019 annuale di questo anno scolastico: seguiranno la storia di “Ap-apetta” della Erickson,
Dalle 8.00 alle ape/bambina che va a scuola per la prima volta. La storia fa continui confronti tra la
13.00 vita della protagonista e quella degli alunni-lettori (Es: Ap va a scuola con la vespa
mentre i bambini con il pulmino, Ap mette i libri e la merenda nel cestino mentre i
bambini hanno lo zainetto). https://scuolaserrasq.edu.it/news-infanzia-di-
mergo/percorso-in-viaggio-con-ap-apetta/
Oggi hanno letto la pagine in cui si mette a confronto il
cestino con gli zainetti: i 3 anni colorano questo episodio
con le tempere su una fotocopia in formato A3 mentre i 4
e i 5 anni sul formato A4 e con i pastelli. Le insegnanti mi
spiegano che per i 3 anni preferiscono lasciare uno spazio
di disegno molto più ampio visto che il bambino non ha
ancora molto controllo del movimento del pennello/colore. Sono rimasta molto colpita
da come le insegnanti abbiano una motivazione per ogni scelta attuata; inoltre mi
piace molto l’idea di guidare l’anno con la lettura di un libro, credo farò tesoro di
questa progettazione. Posso dire che sto iniziando a rivalutare la scuola dell’infanzia.
Giovedì 17 Questa mattina gli alunni hanno trovato una sorpresa: una scatola contenente i nuovi
ottobre 2019 segnalini (presentati loro come opere d’arte regalate loro da un noto pittore, per
Dalle 8.00 alle mantenere il collegamento con il tema dell’anno, comune a tutti i plessi della scuola
13.00 dell’infanzia). L’insegnante consegna ad ogni alunno il proprio: Bianca, 3 anni, pennello
rosso; Alice, 5 anni, tempera rosa; Alessandro, 4 anni, matita blu ecc ecc. Ogni alunno
incolla il suo segnalino sull’appendiabiti, sullo zainetto e a fianco al proprio nome nel
cartellone/registro per il calendario. In questo modo iniziano a mettere in pratica la
routine del calendario: il capitano del giorno (bambino estratto a sorte dall’insegnante)
dispone in semicerchio le sedioline per tutti, i compagni si siedono e poi lui inizia a
chiamarli, non per nome, ma per simbolo “pennarello giallo” e il bambino in questione
risponde “presente”, si alza e stacca la propria foto dal cartellone a forma di casa e la
attacca sul cartellone a forma di scuola. Terminata questa parte si procede con il
meteo, il numero del giorno, il colore del giorno (es: giovedì, giorno rosso, Ap-Apetta
vola vola a più non posso”), il numero di bambini presenti e assenti e poi si conclude
con la canzoncina “I am at school”. Sono rimasta davvero colpita da come i bambini
siano stati composti per tutto il tempo e da come già sappiano canticchiare bene
anche in inglese; nella scuola dell’infanzia in cui ho fatto tirocinio gli scorsi anni la
classe era veramente indisciplinata perciò non immaginavo potesse essere possibile
far stare seduti per 20 minuti bambini di 3 e 4 anni. Rivaluto sempre più questo
ambiente e inizio a comprendere veramente quanto la scuola dell’infanzia sia
propedeutica e funzionale alla scuola primaria.

Giovedì 24 Tramite il personaggio di Ap-Apetta si introducono anche le stagioni: andiamo nel


ottobre 2019 vicino parco comunale alla scoperta dell’autunno. https://scuolaserrasq.edu.it/news-
Dalle 8.00 alle infanzia-di-mergo/autunno-pittore/ I bambini hanno con sé un sacchetto e possono
13.00 raccogliere foglie, ghiande e pigne. Mentre stiamo lì nel parchetto, alcune signore della
casa di riposo ci salutano dalle finestre così le infermiere decidono di portare fuori
anche le anziane signore: è stata un’esperienza davvero emozionante osservare
bambini e anziani divertirsi con il fruscio delle foglie secche. Tornati in aula i bambini si
preparano per il pranzo insieme alle collaboratrici scolastiche; nel mentre la tutor mi
spiega che c’è una forte collaborazione con le altre piccole realtà del paese. Questo
emerge moltissimo anche nel curricolo d’istituto e nell’area riservata della scuola
dell’infanzia di Mergo. Pensavo che fosse un paese “vuoto” dato il territorio poco
collegato ai paesi limitrofi; in realtà questo facilita la sinergia tra i vari enti locali.

Giovedì 28 L’attività centrale di oggi è stata quella di fare un autoritratto con le pigne e le foglie
novembre 2019 raccolte nelle passeggiate fatte in precedenza. Le insegnanti decidono di dividere i
Dalle 8.00 alle bambini per età e a me assegnano i 5 anni: noto che tutti e sei i bambini iniziano subito
13.00 a fare un disegno a matita e poi cercano di sovrapporci le foglie al posto dei capelli,
delle braccia, dei piedi… tutti i disegni presentano la simmetria tra destra e sinistra
anche nella scelta delle foglie ossia cercano foglie simili per fare le due mani e diverse
dalle due foglie, simili tra loro, per fare i piedi. Addirittura una bambina di colore cerca
le foglie più marroni per fare la pelle del suo volto. Sono molto precisi e collaborano
tra loro. Al contrario i compagni di 4 anni si fanno molti dispetti e tendono molto a
paragonare tra loro i lavori. I bambini di 3 anni hanno molte difficoltà e quindi
l’insegnante fa lei stessa un disegno guida del viso. Al termine della mattinata le chiedo
il perché di questa scelta, dato che non la condivido. Lei mi risponde dicendomi che
questo era un lavoro troppo complesso per i 3 anni e che forse era più opportuno far
fare loro una semplice composizione di foglie senza richiedere l’autoritratto. Questa
conversazione mi ha portato a riflettere sui pro e i contro della sezione mista; ancora
non sono riuscita a capire quale sia la strutturazione migliore ma credo che nessuna
delle due sia migliore dell’altra.
Venerdì 29 PRIMA DELLA PRATICA DIDATTICA
novembre 2019 Come negli anni precedenti e come in tutti gli altri ordini di scuola dell’istituto si lavora
Dalle 8.00 alle sul progetto “teatro” assieme alla volontaria specializzata nelle arti sceniche e
13.00 musicali, nonché ex insegnante di questo istituto. Dato il tema annuale “tutto
attraverso l’arte”, comune a tutte le scuole dell’infanzia, l’esperta ha deciso di fare
entrare i bambini nei panni di artisti famosi come Picasso e Michelangelo. Perciò nei
primi incontri del progetto hanno lavorato sui vari colori e sul punto e la linea. Perciò
ho pensato di predisporre un’attività che fosse inerente e quindi ho collaborato con
questa esperta, ricchissima risorsa per la progettazione. La valutazione dei bambini
sarà data dall’osservazione dei loro artefatti finali.

NARRAZIONE DELLA PRATICA DIDATTICA


Introduzione (10 minuti)
Ho ricordato ai bambini, mostrando loro i loro disegni, chi fosse il loro amico punto. In
seguito ho preso un pennarello e un foglio e ho tracciato una linea e ho detto loro
“Questa è la nostra nuova amica…si chiama linea! Lei è lunga e sottile…come tanti
puntini in fila indiana”.
Sviluppo (20 minuti)
In aula siamo presenti io, l’esperta, e le due insegnanti perciò riusciamo a seguire bene
ogni singolo alunno; ad ognuno diamo un foglio bianco e facciamo intingere il dito
nella tempera colorata. Poi dico ai bambini “Disegnate un punto”, per verificare se
avessero chiaro questo concetto; un solo bambino fa una scia, gli altri si limitano
all’impronta dl dito. Ora invito gli alunni a fare tanti altri puntini in fila indiana con il
primo: tutti procedono bene, alcuni tracciando un percorso più curvilineo mentre altri
seguono una linea retta. Infine invito i bambini a tracciare la linea che è apparsa sul
foglio; anch’io prendo il mio foglio, punto il dito sul primo punto che avevo fatto e
scorro il dito lungo tutti i punti così da unirli bene e fare il tratto della linea.
Conclusione (20 minuti)
Dopo che tutti si sono lavati le mani, possono andare a giocare liberamente nelle varie
isole dell’aula mentre un alunno alla volta mi raggiunge per l’ultima fase, fase in cui
procediamo con la distinzione dei diversi colori e al passaggio dalla linea al disegno.
All’alunno do questa fotocopia e gli chiedo di unire tutti i puntini blu; successivamente
gli chiedo se nota qualcosa e da qui avvio un breve confronto che lo porterà a capire
che più linee insieme formano un disegno.

RIFLESSIONE SULLA PRATICA


Sicuramente l’esperienza diretta per i bambini è fondamentale perciò ho optato per
questo processo a fasi concatenate dove il bambino in prima persona poteva cogliere
la struttura di quell’elemento grafico. Durante l’attività mi sono resa conto di come
non avessi ponderato l’attività per le specifiche fasce di età dei bambini in sezione:
quando ai bambini di 5 anni mostravo il foglio con i puntini da unire loro subito
esclamavano che c’era disegnato un cappello. Quindi ho deciso di far fare loro un
disegno libero dove però prima dovevano tracciare solo puntini e poi unirli con le
linee.
Questo intervento didattico si è inserito nel curricolo dell’istituto nello spazio dedito ai
progetti (progetto teatro) e anche negli obiettivi posti di comune accordo tra le varie
scuole dell’infanzia dell’istituto: “il bambino sa eseguire azioni in sequenza; il bambino
esplicita le proprie astrazioni; il bambino ha fiducia in sé e nelle proprie capacità;” la
valutazione nel complesso è positiva in quanto i bambini anticipavano le mie
supposizioni quindi riuscivano a cogliere dove il discorso stesse andando a finire;
inoltre hanno partecipato attivamente, senza distrarsi e con curiosità. Per quanto
riguarda la mia autovalutazione reputo di aver fatto un buon lavoro ma credo che
potevo fare di più: avrei potuto lavorare anche sull’idea di simmetria, sulla differenza
tra linea spessa e sottile, tra segno grande e piccolo…

Lunedì 2 Due aspetti di oggi mi hanno colpita molto: la biblioteca volante e il dibattito scaturito
dicembre 2019 dai disegni della domenica. Entrambi si inseriscono nel curricolo d’istituto e in
Dalle 13.00 alle particolare fanno riferimento al campo d’esperienza “I discorsi e le parole”
16.00 https://scuolaserrasq.edu.it/wp-content/uploads/2014/12/LINGUA-ITALIANA.pdf
Terminato il pranzo i bambini entrano in aula e l’insegnante chiede al capitano del
giorno di andare a prendere la biblioteca volante: David entra con un bellissimo
carrello, simile al carrello della spesa grandezza bambino, contenente svariati libri. I
compagni si siedono e lui tira fuori un libro alla volta leggendo il titolo; chi è
interessato a quello alza la mano e il capitano gli consegna il libro. Quando un bambino
ha terminato di leggere riconsegna il libro al capitano e ne può prendere un altro.
(Obiettivo riscontrabile anche nel curricolo “Il bambino legge immagini e semplici
parole legate al contesto”). Successivamente i 3 e i 4 anni si possono dedicare al gioco
libero mentre i 5 anni si dedicano al disegno della domenica: l’insegnante da loro fogli
bianchi matite e colori a pastello. Ogni lunedì pomeriggio “le tempere” si dedicano a
questa narrazione, tramite disegno, della loro domenica trascorsa. L’insegnante mi
spiega che serve molto ai bambini per comprendere il tempo passato, presente e
futuro e favorisce la formulazione di frasi di senso compiuto dato che al termine del
disegno ogni alunno racconta all’insegnante cosa ha disegnato. Una bambina oggi ha
disegnato che ieri si era fatta la doccia da sola, per lei è stato un super traguardo e lo
raccontava a tutti, davvero fiera di sé. Mentre disegnavano e coloravano i bambini
hanno iniziato a parlare tra loro, senza che intervenisse l’insegnante, sul fatto che
nessuno di loro fa la doccia da solo e che quindi Zaineb era stata davvero brava.
Sicuramente farò tesoro dell’idea della biblioteca volante e ho anche riflettuto molto
sul potenziale che i bambini hanno nel ricordare e raccontare avvenimenti ma anche la
grosso difficoltà di situarli nel tempo.

Giovedì 5 Terminata la routine del calendario l’insegnante spiega ai bambini quale sarà la storia
dicembre 2019 dello spettacolo di Natale di quest’anno. Successivamente dice che reciteranno,
Dalle 8.00 alle danzeranno e canteranno indossando bellissimi costumi e usando i microfoni. I
13.00 bambini sono davvero entusiasti. L’insegnante decide di far fare loro un primo
approccio al microfono e alla disposizione spaziale del palcoscenico: con lo scotch di
carta segniamo a terra il perimetro dentro cui possono muoversi, posizioniamo le aste
dei microfoni e facciamo fare loro improvvisazione. Alcuni sono più timorosi, altri si
alzano in piedi e cantano canzoni famose al microfono, altri iniziano a ballare e altri
ancora mimano la canzone che sta cantando il loro compagno. La tutor mi spiega che
questa attività propedeutiche sono molto importanti poiché tanti bambini hanno
paura del nuovo e così facendo si educa alla fiducia in sé, nelle proprie potenzialità e
negli altri, come indicato nell’introduzione dell’area della scuola dell’infanzia del
curricolo d’istitutohttps://scuolaserrasq.edu.it/wp-content/uploads/2014/12/Scuola-
dellInfanzia.pdf Questa mattinata mi ha fatto comprendere come la scuola dell’infanzia
sia quel periodo in cui si può dedicare tempo a delle questioni più sottili, più vicine allo
sviluppo della personalità del bambino che all’apprendimento di nozioni e conoscenze.

Giovedì 12 Oggi i bambini hanno preparato la base dl lavoretto di Natale ossia una cornice
dicembre 2019 all’interno della quale andrà il presepe e la poesia. La scelta della cornice è stata fatta
Dalle 8.00 alle dalle insegnanti per rientrare sempre nel tema annuale dell’arte. Su di un vassoio di
13.00 cartone i bambini colorano un lato della cornice oro, un altro argento, uno blu e uno
rosso per riprendere il testo della poesia. Le insegnanti fanno fare questo lavoro prima
ai 5 anni e poi fanno affiancare un bambino di 5 anni ad un altro più piccolo così da
promuovere l’apprendimento peer to peer. https://scuolaserrasq.edu.it/wp-
content/uploads/2014/12/Comunit%C3%A0-educante.pdf
Capisco che questo è facilitato dalla sezione mista. Continuo a riflettere su questo
aspetto della composizione della sezione: creo che sia più funzionale avere sezioni
omogenee e poi creare momenti di intereducazione tra le varie sezioni di differenti
età; dico questo perché noto che anche se si ha la sezione mista, vi è comunque la
necessità di momenti di lavoro divisi per fasce di età. Al tempo stesso credo che questa
sezione unica sia determinata dal numero modesto di bambini e che abbiano preferito
procedere così piuttosto che mandarli tutti nella scuola dell’infanzia sita nella vallata.
Chiedo conferma all’insegnante e mi dice che è accaduto esattamente così e che
questa scelta di continuare a tenere in attività la scuola dell’infanzia di Mergo è
scaturita dalla volontà di mantenere vivo questo territorio.

Lunedì 16 Oggi durante la compresenza ci si è dedicati al progetto “Siria”: progetto finalizzato


dicembre 2019 all’integrazione e all’aiuto degli immigrati bisognosi; questo progetto nasce dalla
Dalle 8.00 alle collaborazione con il presidente delle comunità islamiche della regione Marche, il
13.00 signor Dachan, residente a Mergo. Per Natale le insegnanti raccoglieranno vecchi
giocattoli, donati dalle famiglie degli alunni, per poi inviarli ai bambini che vivono in
Siria in condizioni davvero difficili tramite il signor Dachan. Oggi i bambini hanno fatto
ognuno un disegno riguardante questo loro gesto di solidarietà e poi hanno incollato
questi disegni su di un grande scatolone che andrà a contenere tutti i giocattoli.
Io personalmente pensavo che i bambini non capissero bene il bel gesto che stessero
facendo perciò, mentre loro disegnavano, mi sono avvicinata e ho iniziato a fare loro
qualche domanda a riguardo. Con parole molto semplici esprimevano le loro opinioni e
in generale l’idea principale era che loro sanno di essere “fortunati perché hanno
tantissimi giocattoli, una casa bella, mamma lavora, i nonni mi portano al parco
mentre questi bambini vedono solo la guerra”. Al termine della mattinata ho
raccontato questi commenti dei bambini all’insegnante e lei mi ha detto che il fine di
questo progetto è quello di sensibilizzare i bambini e che, nonostante siano ancora
piccoli, è bene farli già riflettere su tematiche di questo tipo.
Ho ritrovato questa scelta didattica anche nel curricolo d’istituto:
https://scuolaserrasq.edu.it/wp-content/uploads/2014/12/Partecipazione-e-
cittadinanza.pdf. Io personalmente sono abituata a spronare i bambini alla riflessione
in quanto lo facciamo spesso durante i vari incontri scout (sono capo delle bambine
8/11 anni); non pensavo fosse possibile anche coni bambini più piccoli. Giorno dopo
giorno apprezzo sempre più l’importanza e il potenziale della scuola dell’infanzia.

Martedì 17 Oggi ho compreso che le insegnanti hanno bisogno di molte ore di lavoro extra rispetto
dicembre 2019 a quelle trascorse a scuola: ore dedite alla preparazione di materiali e alla gestione di
Dalle 8.00 alle burocrazie varie. Oggi le insegnanti mi hanno chiesto di aiutarle nella rifinitura della
13.00 scenografia e dei costumi per la recita di domani. Perciò, dato che anche questo è
tirocinio formativo per la professionalizzazione, oggi ho trascorso l’intera mattinata da
sola nella stanza dove domani si farà lo spettacolo. Ho assemblato le varie parti della
scenografia, ho appeso i teli ecc ecc.
Nel mentre che preparavo il tutto riflettevo sulle peculiarità della scuola dell’infanzia e
su quelle della scuola primaria, dato che ad oggi non riesco ancora a esprimere una
vera preferenza tra le due. Della scuola dell’infanzia apprezzo molto il fatto che tutto si
possa imparare tramite il gioco mentre della primaria mi affascina la crescita
esponenziale che un bambino riesce a compiere dalla prima alla classe quinta. A
prescindere da ciò sono molto convinta di voler proseguire i miei studi per poter
diventare insegnante di sostegno poiché reputo che questa sia una figura di grande
sostegno sia per il bambino disabile che per la classe e le insegnanti con cui convive.
Aggiungo anche che, a mio avviso, all’insegnante di sostegno andrebbero affidati non
solo i casi con patologie molto complesse ma anche i bambini con d.s.a. in quanto
l’insegnante di classe non riesce bene a gestirli e quindi tendono ad essere
abbandonati a loro stessi. Questo è quello che penso io dopo cinque anni di tirocinio
ma spero di sbagliarmi e che in altre scuole italiane la situazione non sia come io la
immagino.

Mercoledì 18 Finalmente oggi abbiamo messo in scena lo spettacolo, incentrato sulla solidarietà, dal
dicembre 2019 titolo “Il postino di Babbo Natale”. https://scuolaserrasq.edu.it/news-infanzia-di-
Dalle 15.00 alle mergo/spettacolo-di-nataleil-postino-di-babbo-natale/
20.00 Io mi sono occupata della gestione dei cambi d’abito dei bambini ma da dietro le
quinte ho sbirciato come le insegnanti si rapportavano con i familiari dei bambini: in
generale vi era un clima di “grande famiglia” e quindi i genitori già si complimentavano
con le insegnanti e le ringraziavano e loro approfittavano per mettere in pratica brevi
colloqui dove esplicitavano difficoltà e miglioramenti degli alunni. Infine, quando è
terminato tutto e abbiamo iniziato a mettere in ordine, le due insegnanti mi hanno
iniziato a fare domande su come funzioni il mondo universitario e poi hanno iniziato a
raccontarmi quale sia stato il percorso che hanno dovuto fare per diventare
insegnanti. È stato davvero emozionante e formativo perché ho compreso quanti
sacrifici e quanto impegno abbiano dovuto impiegare. Queste loro parole le porterò
sempre con me e saranno un punto di riferimento nei momenti in cui sarò sfiduciata e
demoralizzata. Da questa giornata ho compreso quanto la scuola sia un ambiente in
cui trascorrerò la maggior parte della mia vita e quindi diventerà la mia casa e la mia
seconda famiglia dove costruirò belle emozioni, legami forti e ricordi indelebili.

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