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Con riferimento a quanto già visto (v. testo di riferimento e Appendice 1 delle dispense) si richiamano
le espressioni fondamentali per i moti relativi
- Posizione di P
Fig. 1
- Velocità di P , di coordinate x1,y1 nel sistema mobile. Il teorema di Rivals afferma che:
dv
a P = P =aO1 + θk ∧ ( P − O1 ) − θ 2 ( P − O1 ) + i1 y1 + 2θk ∧ v R =aT + a R + aC
x1 +j1 (3)
dt
Si applicano ora queste espressioni nella soluzione di problemi di cinematica del corpo rigido in moto
piano, nei quali sia da determinare la velocità e l’accelerazione di un generico punto P, assegnate che
siano velocità ed accelerazioni di un punto A e velocità ed accelerazioni angolari θ, θ del corpo
rigido. In questi esempi saranno impiegati sistemi di riferimento mobili dotati di diversi tipi di moto.
Esempio 1
Si scelga un sistema di riferimento mobile rotante con il corpo, con origine in A, come in Fig. 2.
Fig. 2
v P = vT = v A + θk ∧ ( P − A ) (4)
a=
P aT =a A + θk ∧ ( P − A ) − θ 2 ( P − A ) (5)
Esempio 2
Si scelga ora un sistema di riferimento traslante, con origine in A, come in Fig. 3.
Fig.3
v P = vT + v R = v A + θk ∧ ( P − A ) (7)
aT = a A (8)
(derivata della velocità relativa). L’accelerazione relativa (traiettoria relativa circolare di raggio AP )
è data da:
a R = θk ∧ ( P − A ) − θ 2 ( P − A ) (9)
a P = a A + θk ∧ ( P − A ) − θ 2 ( P − A ) (10)
Esempio 3
Si scelga ancora un sistema di riferimento rotante, con centro nell’origine del sistema assoluto e che
mantenga il suo asse x 1 sempre passante per A, come indicato in Fig. 4. Si noti che tale sistema di
riferimento ruota con velocità ed accelerazione angolari α , α in genere diverse da quelle θ, θ del
corpo rigido, uguali solo nel caso di corpo rigido rotante attorno ad asse fisso, ad es. posto nell’origine
degli assi.
Fig.4
La tabella del teorema di Rivals per il punto A ci mostra due componenti di velocità incognite. Note
le loro direzioni, basta scomporre la velocità di A secondo queste per determinare i moduli della
velocità relativa e di trascinamento. Conoscendo quest’ultima, in particolare si determina la velocità
angolare α del sistema mobile Ox 1 y 1 . Passando all’accelerazione di A si ottiene
a A = a(AR
n)
+ a(AR
t)
+a(AT
n)
+ a(AT
t)
+ a AC =
(12)
x1 A − α 2 ( A − O ) + αk ∧ ( A − O ) + 2α k ∧ v RA
=0 + i1
L’accelerazione relativa normale è nulla, essendo rettilinea la traiettoria relativa (asse x 1 ). Dall’esame
della (12) si può vedere che le due quantità incognite sono l’accelerazione relativa x1A (nota in
direzione) e l’accelerazione di trascinamento tangenziale, perpendicolare ad OA. Dalla chiusura dei
vettori accelerazione risultano determinate le due componenti, in particolare si ottiene l’accelerazione
angolare α della terna mobile. Questo premesso, si procede al calcolo della velocità e
dell’accelerazione di P.
− α 2 ( P − O) + αk ∧ ( P − O )
aTP = (16)
in cui compare l’accelerazione relativa di a trovata in precedenza. Per la scelta fatta per il sistema
mobile, l’accelerazione di P è allora:
t)
a P = a(RA − ϕ 2 ( P − A ) + ϕk ∧ ( P − A ) − α 2 ( P − O) + αk ∧ ( P − O ) + 2α k ∧ v RP (18)
Fig.5
Senza dover operare scelta alcuna di un sistema mobile e ponendo β= α + ϕ , la chiusura vettoriale
diviene
( A − O) =
seìα
π
iα +
= iα + α se
v A se 2
(20)
π π
iα + iα +
a A =+
se iα
αse 2
+ α 2 sei(α +π ) + 2α se
2
x A s cos α − α s sin α
=
(21)
y A s sin α + α s cos α
=
=∆ s cos 2 α + s =
sin 2 α s
=s ( x A s cos α + y A s sin=α ) / ∆ ( x A cos α + y A sin α ) (23)
=α ( y A cos α − x A sin= α ) / ∆ ( y A cos α − x A sin α ) / s
x A =s cos α − αs sin α − α 2 s cos α − 2α s sin α
(24)
s sin α + αs cos − α 2 s sin α + 2α s cos α
y A =
cos α − s sin α
s x A + α 2 s cos α + 2α s sin α
sin α =
s cos α α
(25)
y A + α 2 s sin α − 2α s cos α
π π
iα + i β +
iα α se
v P =+
se 2
+ β be 2
(26)
π π π
iα + i β+
i α+
seiα αse
a P =+ 2
+ α 2 sei(α +π ) + βbe 2
+ β 2bei( β +π ) + 2α se
2
(27)