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2/5/2020 Chitarra - Wikipedia

Chitarra
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La chitarra è uno strumento musicale cordofono a pizzico, che può essere suonato con i polpastrelli,
con le unghie o con un plettro. Chitarra

Indice
Storia
Le prime chitarre a sei corde
L'innovazione di Antonio de Torres
Christian Frederik Martin e la chitarra folk Diversi tipi di chitarre (da sinistra:
La nascita della chitarra elettrica resofonica, classica, elettrica, folk). Ci
sono anche: al centro un dulcimer e,
La struttura e le sue parti
poggiati in orizzontale, una keytar e un
Paletta
mandolino
Manico
Capotasto Informazioni generali
Tastiera Origine Europa, Francia
Tasti Invenzione evoluta dal 1500
Tastini circa al XVIII secolo
Corde Classificazione 321.322
Cassa armonica Cordofoni
Fasce e fondo composti, con
Tavola armonica corde parallele alla
Ponte cassa armonica, a
Osso pizzico
Accordatura Famiglia Liuti a manico
Diapason lungo

Tipi di chitarre Uso


Chitarre acustiche Musica medievale
Chitarra classica Musica rinascimentale
Chitarra folk Musica galante e classica
Chitarre multicorde Musica europea dell'Ottocento
Chitarra a 12 corde Musica contemporanea
Chitarra resofonica Musica pop e rock
Musica folk
Chitarra elettrica
Solid body Musica jazz e black music
Chitarre "semiacustiche" Estensione
Chitarre acustiche elettrificate
Chitarre elettriche "a piezo"
Le tecniche
Slide Guitar
Fingerstyle
Flatpicking
Shred Genealogia
Altre tecniche utilizzate
← Antecedenti Discendenti →
Chitarra ritmica Chitarra barocca Chitarra elettrica
Chitarra solista
Ascolto
Note 0:00 MENU
Note esplicative
(info file)
Note bibliografiche
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni

Storia
La chitarra moderna ha origine dalla chitarra barocca che a sua volta deriva dallo strumento medievale a cinque corde chiamato quinterna (dal
latino "quinque" = cinque e dal persiano "tar" = corda).

https://it.wikipedia.org/wiki/Chitarra 1/11
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I primi liuti persiani erano montati con sole 4 corde di fili di seta da qui la parola "Chahar" quattro e "Tar" corde
da cui la parola araba Qîtâra. Le prime chitarre medievali avevano quattro corde come pure il liuto: dal greco
kithára, e poi dal latino cithara derivano i termini guiterne (quinterna), Gittern, citola e chitarra.

Lo strumento più antico ritrovato simile a una chitarra ha 3500 anni ed è stato scoperto nella tomba egizia di
Har-Mose Sen-Mut[1]. A sua volta le radici vanno trovate nel setar persiano (Iran) e nella citara.

Dalla seconda metà del XVII secolo fino alla metà del XIX secolo, con i progetti e le innovazioni apportate in
Spagna da Antonio de Torres, si ha la nascita del prototipo della chitarra classica moderna[2]

La conseguente diminuzione della sonorità, data dal fatto che si passa a sei corde semplici dalle dieci (cioè 5
corde doppie chiamate cori) o dodici corde (6 corde doppie) in uso sulla chitarra barocca, fu compensata
dall'allargamento della cassa e dall'apertura completa della buca in mezzo alla tavola armonica[3]

La chitarra a sei corde sostituì la chitarra barocca perché più facile da maneggiare e suonare e con una struttura
più robusta. Questo passaggio dalla chitarra barocca a quella moderna può essere paragonato alla sostituzione
della viola da gamba con il violoncello[4]

Le prime chitarre a sei corde

Chitarra a sei corde di Gian Alla fine del XVIII secolo i liutai napoletani furono i primi a produrre chitarre a sei corde: erano di dimensioni
Battista Fabricatore del 1795. piuttosto ridotte, costruite in acero o legni da frutto. La chitarra napoletana più antica che conosciamo è del 1764
Esposta al Museo degli di Antonio Vinaccia, appartenente a una longeva famiglia di liutai napoletani. Lo strumento è interessante
strumenti musicali di Milano. perché presenta quasi tutte le caratteristiche della chitarra moderna.[Nota 1]

«Nell'Ottocento, l'arte della liuteria chitarristica aveva raggiunto, in Italia, un altissimo grado di
raffinatezza: i Fabricatore [Giovanni Battista e Gennaro Fabricatore ][Nota 2] avevano autorevolmente
guidato a Napoli la transizione tra gli strumenti settecenteschi e quelli nuovi, a sei corde semplici, e i
Guadagnini avevano acquisito, con la loro dinastia, in quel di Torino, un meritato prestigio[5]»

(Angelo Gilardino)

Subito dopo anche in Spagna la chitarra a 6 corde cominciò ad affermarsi soprattutto a Malaga e a Siviglia.[Nota 3] Anche in Francia, verso il 1820,
fiorisce questa caratteristica grazie al liutaio Renѐ François Lacôte molto apprezzato da famosi chitarristi del suo tempo: Fernando Sor e
Ferdinando Carulli. A Cremona, Carlo Bergonzi, attivo dal 1780-1820, costruisce alcune interessanti chitarre a 6 corde.[6][Nota 4]

L'innovazione di Antonio de Torres

I primi strumenti costruiti da Antonio de Torres arrivati a noi sono del 1854 e hanno già tutte le caratteristiche della chitarra
classica moderna. De Torres fu il primo a concentrare la propria attenzione sulla tavola armonica, aumentandone la superficie
e disponendo il ponticello nel punto di massima larghezza. Dispose tre catene trasversali, due sopra e una sotto la buca; nella
parte sotto il ponte si trovano sette raggi simmetrici disposti a ventaglio. Nel 1862 costruì una chitarra con fasce e fondo di
cartone per dimostrare le sue tesi sull'importanza della tavola armonica e dall'incatenatura. Torres fissò le misure moderne
del manico e della tastiera e la forma del ponte[7]. Ritratto di
Antonio de
Torres
Christian Frederik Martin e la chitarra folk

Christian Frederik Martin, liutaio tedesco, dopo aver imparato l'arte della liuteria presso la bottega
della grande famiglia di liutai Staufer a Vienna, nel 1833 si trasferì a New York da Mark Neukirchen
e affitta un negozio (precisamente a Hudson Street 196) per la sua attività di rivenditore, grossista e
importatore di strumenti[8] Qui si dedica alla riparazione di vari strumenti in legno e alla creazione
di sue chitarre acustiche, strutturate secondo il modello Legnani di Staufer e con corde di budello[9]

Nel 1920 la liuteria Martin (con la nuova azienda a Nazareth, in Pennsylvania nel 1838) cominciò a
costruire chitarre con corde in acciaio, grazie alla forte richiesta dei musicisti country. Questo Una chitarra Martin in stile Staufer(c.1838),
aumento di tensione, dato dalle corde in acciaio, richiese forti adeguamenti alla struttura della New York
cassa, adattando la speciale incatenatura della tavola ad "X" (già sviluppata verso il 1850). Questa
incatenatura è ancora utilizzata nella maggior parte delle chitarre folk adesso in uso[10].

La nascita della chitarra elettrica

La storia della chitarra elettrica inizia quando si avvertì l'esigenza di uno strumento che avesse alcune caratteristiche proprie della chitarra
(specialmente per quanto attiene alle modalità di esecuzione), ma che potesse suonare insieme agli altri senza esserne sovrastato dal volume di
suono. Orville Gibson era un abile liutaio specializzato in mandolini e chitarre. Sperimentò dei mandolini basandosi sulle progettazioni dei
violini e dal 1890 applicò questa tecnica anche sulle chitarre, producendo strumenti a cassa arcuata e a buca ovale utilizzando corde d'acciaio al
posto di quelle di budello per ottenere una maggiore potenza sonora, così che la chitarra non venisse sovrastata dagli altri strumenti nei
complessi masse blues. Creò così l'odierna chitarra archtop.

Lloyd Loar, progettista alla Gibson dal 1920 al 1924, condusse i primi esperimenti mediante l'adozione di rilevatori in prossimità delle corde. Il
concetto di chitarra elettrica deve però molto alle intuizioni di Adolph Rickenbacker, che nel 1931 realizzò il primo pick-up elettromagnetico (un
dispositivo elettronico in grado di trasformare le vibrazioni delle corde in impulsi di tipo elettrico) e iniziò ad applicarlo ai normali strumenti
acustici, creando una chitarra lap steel chiamata frying pan guitar, in due modelli (A22 e A25)[11].

https://it.wikipedia.org/wiki/Chitarra 2/11
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Nel 1935 la Gibson iniziò la produzione del modello ES 150, una chitarra semiacustica con cassa di risonanza, aperture a
"f" sulla tavola e un unico pick-up. Il modello riscosse un grande successo. Finalmente la chitarra, grazie
all'amplificazione, poteva inserirsi meglio nelle formazioni del tempo, senza essere sovrastata dal volume degli altri
strumenti.

Molti si cimentarono nella costruzione di chitarre elettriche, limitandosi di fatto ad amplificare il suono di strumenti
acustici. Se da una parte la presenza di una cassa armonica combinata a un pick-up produceva un suono pastoso e ricco di
armoniche, dall'altra presentava una serie di svantaggi, tra cui il più fastidioso era l'effetto noto come feedback acustico.
La cassa dello strumento entrava in risonanza (effetto Larsen) con il suono emesso dall'amplificatore, creando echi,
armonici e fischi di difficile gestione, col risultato di un suono sgradevole di difficile definizione.

Nel 1941 Les Paul, chitarrista e inventore, crea nei laboratori Epiphone un prototipo, detto The Log, ideato per ovviare al
problema del feedback. Esso consisteva in un manico di chitarra acustica attaccato a un blocco di legno massiccio su cui
erano installate le parti elettriche, e ai cui lati erano fissati le due "ali" di una chitarra acustica a forma di otto. Les Paul
propose l'idea alla Gibson che la rifiutò. Gibson L-5

Nel 1948 Leo Fender, tecnico progettista di amplificatori, dà una svolta definitiva e crea la Broadcaster, una chitarra con
due pick-up single coil miscelabili e con il corpo pieno in legno massiccio che annulla completamente le risonanze indesiderate e aumenta il
sustain delle corde, sviluppando il concetto di chitarra solid body. Inoltre lo strumento di Leo Fender presenta un vantaggio fondamentale: le
fasi di costruzione e assemblaggio delle parti che compongono lo strumento sono molto semplificate. Questo si traduce nella possibilità di
automatizzare il processo di produzione e di conseguenza produrre gli strumenti in serie, con costi notevolmente più contenuti. Il successo è
enorme, tanto che la Broadcaster, divenuta poi Telecaster, viene prodotta dalla Fender ancor oggi.

La struttura e le sue parti


Nella chitarra ci sono due sistemi che concorrono al funzionamento dello strumento: un sistema di
produzione e amplificazione del suono e un sistema del sostegno. Una buona chitarra deve avere un ottimo
equilibrio fra questi due sistemi, deve essere elastica e deformarsi in modo controllato e nelle sezioni utili[12]
Descriveremo le varie parti partendo dall'alto:

Paletta

La paletta è la parte finale del manico e sostiene la meccanica dell'accordatura. Si unisce al manico in diversi
modi: incollata con incastro a V o con giuntura obliqua invertita, oppure la paletta e il manico sono ricavate
da un solo pezzo di legno (questo ultimo metodo è ormai poco utilizzato perché rende molto fragile il manico
nel punto attacco con la paletta, dove le fibre sono inclinate). Nelle chitarre fino all'inizio del XIX secolo le
corde della chitarra venivano accordate tramite piroli conici inseriti verticalmente nella paletta poi sostituiti
con meccaniche a chiavi, che consentono un'accordatura più agevole e stabile[12].

Manico Fondo chitarra Taylor in Ovangkol


dell'Africa tropicale
Il manico supporta la tastiera e termina con un tacco fissato alla cassa armonica. I legni utilizzati nel manico
e nella paletta sono gli stessi: cedro di Cuba (Cederla Odorata con peso specifico 0,45 - 0,55), il mogano
dell'Honduras (Swietenia macrophilla con peso specifico 0,58 - 0,75) e più raramente di acero[13].

Capotasto

Si trova nella parte estrema della tastiera e rappresenta il punto iniziale della parte vibrante della corda. Nelle chitarre più pregiate il materiale
del capotasto è di avorio oppure di osso, nelle chitarre più economiche solitamente è di plastica[14].

Tastiera

La Tastiera è il supporto dei tasti e solitamente è di legno duro come palissandro o ebano per sopportare lo
strofinamento continuo delle dita e delle corde. Dopo che il manico è stato unito a livello della cassa, il
liutaio incolla la tastiera che percorre la parte del manico e parte della tavola armonica fino alla buca. La
larghezza della tastiera varia da chitarra a chitarra. Generalmente nella chitarra classica si ha una tastiera
molto larga e si stringe nelle chitarra folk ed elettriche[15].

Tasti Vari modelli di tastiere di


palissandro e ebano
I tasti sono composti da una lamina inserita nel legno e la parte esterna con la sezione a semicerchio. Il
materiale dei tasti è l'alpacca, una lega molto resistente alla corrosione[13]. La posizione dei tasti si può
ottenere matematicamente con la "Regola del diciotto" (più precisamente 17,835). Questa formula si applica nel seguente modo: Si divide la
lunghezza del diapason della chitarra per 17,835, in questo modo si trova la larghezza del primo tasto cioè, la distanza tra il capotasto e la prima
lamina inserita nel manico. Per calcolare la distanza tra il primo tasto e il secondo, si divide la lunghezza rimasta (dall'osso al primo tasto) e la si
divide per 17,835. Si continua così per ogni tasto, ottenendo tasti in proporzione sempre più piccoli[16].

Qui sotto una tabella che rappresenta la tastiera e le note che possiamo trovare su ogni singola corda, come possiamo notare su ogni corda
troviamo tutte le note della scala cromatica:

https://it.wikipedia.org/wiki/Chitarra 3/11
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Corda 1º tasto 2º tasto 3º tasto 4º tasto 5º tasto 6º tasto 7º tasto 8º tasto 9º tasto 10º tasto 11º tasto 12º tasto
1 Mi Fa Fa# Sol Sol# La La# Si Do Do# Re Re# Mi
2 Si Do Do# Re Re# Mi Fa Fa# Sol Sol# La La# Si
3 Sol Sol# La La# Si Do Do# Re Re# Mi Fa Fa# Sol
4 Re Re# Mi Fa Fa# Sol Sol# La La# Si Do Do# Re
5 La La# Si Do Do# Re Re# Mi Fa Fa# Sol Sol# La
6 Mi Fa Fa# Sol Sol# La La# Si Do Do# Re Re# Mi

Tastini

Oltre alla dizione "tasto" (fret in inglese) è a volte utilizzata anche quella di tastino[17] (raramente "sbarretta"). Di conseguenza è anche
impiegato il termine tasto, non per indicare il tastino, ma per designare la porzione di tastiera delimitata da due tastini adiacenti. Ad esempio, in
questi casi, il 2° tasto è l'area di tastiera delimitata dal 2° e 3° tastino (il 1° tastino, per convenzione, è il capotasto). L'action (azione) è la distanza
tra la corda e il tastino.

I tastini in commercio sono di diverse forme e altezze.

Corde

Nel passato le corde erano di minugia (budella di ovini) o di metallo. Nella seconda metà degli anni 40 con
l'avvento del nylon la minugia è stata quasi interamente sostituita anche perché, con il nylon, si poteva
aumentare la tensione e quindi potenziare il suono della chitarra[18] Questa ricerca di maggior volume ha
riguardato tutti gli strumenti alla fine del XVIII secolo in poi, e ha portato alla nascita della chitarra classica
in Europa, della chitarra folk in America (grazie a Christian F. Martin) con le corde in acciaio, fino a dare
origine alla chitarra elettrica.[19]

Nella chitarra classica si hanno le prime tre corde (mi, si, sol) in plastica e le altre tre (re, la, mi) hanno
un'anima in nylon multifilamento o seta, avvolta da un filo di rame argentato. Corde della chitarra

Cassa armonica

La cassa armonica è la parte della chitarra che ha la funzione di sostenere e amplificare il suono delle corde.
È composta dalle fasce dal fondo e dalla tavola armonica.

Fasce e fondo

Le fasce e il fondo sostengono la tavola armonica e riflettono il suono. Le fasce sono composte da due
asticelle di legno dallo spessore di circa 2  mm piegate a caldo per seguire la forma della tavola armonica;
sono incollate al manico a un'estremità e dalla parte opposta a un blocchetto di legno. Il fondo è costituito da
due assicelle di legno dallo spessore di circa 3 mm aperte a libro e incollate tra di loro. È rinforzato da 3 o 4
catene di abete trasversali. I legni utilizzati per queste parti sono generalmente duri: palissandro brasiliano o
indiano, mogano, ovangkol, koa, sapele, acero ed ebano tra i più utilizzati.

Tavola armonica
Particolare vista interno della cassa
La tavola armonica è composta da due assicelle di legno morbido dalla spessore di circa 2,5  mm aperte a armonica con incatenatura a "X"
libro e incollate tra di loro. Il suono della chitarra dipende soprattutto dalla qualità del legno utilizzato per la della tavola armonica
tavola: abete maschiato il più utilizzato delle chitarre da concerto e il Cedro rosso[20] Nella parte che sta
all'interno della cassa vi sono applicate delle catene, formate da listelli di abete intagliati, che hanno la
funzione di sostenere strutturalmente la sottile e fragile tavola armonica e di distribuire l'energia trasmessa dal ponte a tutta la parte inferiore
della tavola stessa. L'incatenatura, cioè la disposizione delle catena, influisce in modo importante sulla qualità del suono e ogni costruttore,
secondo la propria esperienza e gusto, sceglie il proprio disegno e disposizione[21]

Ponte

Il ponte, o ponticello, è incollato sulla tavola armonica; la sua funzione è di trasmettere le vibrazioni delle
corde alla cassa armonica. Il diapason e l'altezza delle corde sulla tastiera dipendono da dove è posizionato il
ponte[21]. Il materiale migliore per il ponte è l'ebano perché con la sua densità prolunga il suono dato dalle
vibrazioni della corda. Altri legni utilizzati sono palissandro e mogano[16].

Osso

L'osso è una sbarretta, solitamente di colore bianco, e può essere di diversi materiali: avorio, osso o plastica. Ponte e osso di una chitarra
Incastrato nella parte anteriore del ponte, è mobile ed è tenuto fermo dalla pressione delle corde. Permette classica
di regolare facilmente l'altezza delle corde sulla tastiera[22]

Accordatura

https://it.wikipedia.org/wiki/Chitarra 4/11
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La chitarra di tipo spagnolo o andaluso ha sei corde, ma spesso esistono delle variazioni; ad esempio in
Brasile è diffuso un tipo di chitarra a sette corde. Un'altra variazione comune è la chitarra a dodici corde, che
però porta la medesima accordatura replicata in ottava da corde accoppiate più sottili.

L'accordatura più comune, nota come accordatura spagnola o accordatura standard, è mi-si-sol-re-la-mi,
Accordatura standard dalla corda più acuta alla più grave o, nell'uso anglosassone, E-B-G-D-A-E.[Nota 5]

Questa accordatura, in cui l'intervallo tra due corde adiacenti è di una quarta giusta (tranne che tra seconda
e terza corda, che distano di una terza maggiore), si è imposta per ragioni storiche e perché forniva un buon
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compromesso nelle posizioni per formare accordi. Esistono anche accordature aperte, ad esempio
Suono corde a vuoto (dalla prima l'accordatura sarda, in cui le corde a vuoto suonano un do maggiore, e le accordature alternative. Queste
alla sesta e viceversa) accordature vengono usate in alcuni particolari generi musicali e sono spesso prescritte dai compositori per
l'esecuzione di singoli brani.

Diapason
Il diapason è la lunghezza totale della corda vibrante a vuoto e si misura dal
lato interno del capotasto al punto in cui la prima corda (Mi cantino) entra in
contatto con l'osso del ponte[16].

Una prima divisione tra le chitarre riguarda proprio il diapason [Nota 6], vi
Diapason 645 mm della chitarra sono infatti tipi di chitarre dette 1/2, 3/4, 4/4, baritono, tenore, ecc.
Martin 00-15
Va, in ogni caso, tenuto presente che anche tra le chitarre di taglia normale
(4/4) il diapason presenta una certa variabilità: ad esempio, nell'ambito delle
chitarre classiche di attuale produzione il diapason standard misura 650  mm, ma spesso i modelli di livello
medio-alto o alto si possono ottenere, in alternativa, con diapason più lungo o più corto: 664 mm[Nota 7]; 660, 640,
630 mm[Nota 8]; 660 o 640[Nota 9]; 655 mm.

Nelle chitarre acustiche il diapason varia da 610 mm a 660 mm. La tensione aumenta proporzionalmente rispetto
alla lunghezza dalla corda[16]. Chitarre 1/2, 3/4, 4/4.

Le chitarre possono essere suddivise innanzitutto in due grandi categorie, a seconda del modo in cui viene
amplificato il suono delle corde in vibrazione: tramite la cassa armonica (chitarre acustiche); oppure tramite microfoni o pickup magnetici che
convertono le vibrazioni delle corde in segnali trasmessi a un amplificatore (chitarre elettriche):

Tipi di chitarre

Chitarre acustiche

Le chitarre acustiche presentano un corpo vuoto chiamato cassa armonica. L'energia delle corde viene trasmessa dal ponte alla cassa. La tavola
armonica vibra per simpatia con le vibrazioni delle corde e la cassa armonica ne amplifica il suono.[23]

Chitarra classica

Le tre corde più sottili sono in plastica; le tre più grosse sono di nylon rivestito di metallo, o talvolta di seta rivestita
di metallo. In passato, le corde erano di budello di agnello. L'amplificazione è ottenuta per risonanza dal corpo
vuoto a forma di otto (la cassa armonica), mentre la tavola superiore è responsabile dello spostamento d'aria. Il
cavigliere (o paletta) è leggermente inclinato all'indietro. Secondo la posizione tradizionale usata per la musica
classica, questo tipo di chitarra si suona da seduti, con le dita, poggiando lo strumento sulla gamba sinistra,
leggermente rialzata tramite un apposito poggiapiede.

Si possono anche trovare chitarre classiche a spalla mancante per facilitare lo spostamento nelle zone più alte della
tastiera, e amplificate. Le chitarre flamenco sono molto simili per costruzione; hanno una protezione di plastica
trasparente sopra e sotto la buca (detta golpero) per garantire l'integrità del sottile legno della tavola armonica dai
colpi con le dita caratteristici di questo stile (vedi golpe e rasgueado).

Chitarra folk
Una chitarra classica
Le chitarre folk o chitarre acustiche hanno solitamente sei corde. A volte sono "a spalla
mancante" (in inglese cutaway), cioè è presente una rientranza sul margine inferiore della cassa
armonica, per consentire di raggiungere i tasti più alti. Possono essere amplificate o elettrificate, ovvero munite di un sistema
per amplificarne fedelmente il suono che comprende generalmente pickup solitamente piezoelettrici o magnetici ed
eventualmente microfoni, con attacco jack per collegare direttamente lo strumento a un impianto PA o a un amplificatore.

La chitarra folk ha vari formati di cassa armonica: dai modelli piccoli detti "parlor" ai più grandi come la "Dreadnought". Ha
un manico rinforzato con un'asta di ferro all'interno (detta truss rod) per resistere alla maggiore tensione dovuta alle corde
metalliche; essa è di solito regolabile e consente così di modificare la curvatura del manico a seconda delle preferenze di chi
suona. La si può trovare in tutti i generi moderni, come il folk, il blues, il rock, la fusion, nei balli tradizionali (es.: country),
eccetera.
Una chitarra folk
con spalla Le corde metalliche conferiscono un suono brillante e pulito e vengono suonate con il plettro, con le dita (fingerstyle), o
mancante anche con dita e plettro contemporaneamente. Esistono versioni con spalla mancante (cutaway) per consentire un migliore
accesso ai tasti delle note più alte, e versioni elettrificate per amplificare il suono direttamente senza l'ausilio di microfono

https://it.wikipedia.org/wiki/Chitarra 5/11
2/5/2020 Chitarra - Wikipedia
esterno.
Appartiene a questo tipo la chitarra battente (o chitarra italiana)[24] La Gibson cominciò a produrre chitarre folk dagli anni trenta, con cassa
grande detta "Jumbo" in concorrenza alle Martin Dreadnought.[11]

Vari modelli e formati di chitarre Folk

Chitarre multicorde

Una delle prime chitarre a 10 corde fu pensata dal chitarrista Ferdinando Carulli assieme al liutaio francese René Lacôte nei
primi dell'Ottocento. Le cinque corde più acute avevano la possibilità di essere tastate, mentre le altre cinque venivano usate
come corde a vuoto per i bassi. Con l'aiuto di una macchinetta applicata sulla paletta si poteva alterare di un semitono
l'accordatura di alcune corde a vuoto (precisamente do, fa e sol; decima, settima e sesta corda) avendo la possibilità di più
bassi.[25]

Chitarra a 10
Accordatura della chitarra decacorde di Carulli e Lacôte corde

Fra le possibili variazioni vi è il violão 7 cordas brasiliano, dove la settima corda, più grave del mi basso, si accorda si oppure
do. Esistono le chitarre a otto corde utilizzate negli anni quaranta, usate in ambito jazz e, in tempi più recenti, utilizzate massicciamente da
chitarristi di generi più aggressivi come hard rock e metal. Vi sono chitarre classiche a dieci, undici, dodici, quattordici o diciotto corde (corde
non doppie).

Chitarra a 12 corde

La chitarra a 12 corde (da non confondersi con la chitarra multicorde a dodici corde singole), ha sei coppie di corde montate a
due a due, con le corde di ogni coppia molto vicine. Viene usata molto nel folk (es. nel fado), nel rock and roll, nella fusion,
ma anche in tutti gli altri generi moderni, poiché il suo suono è molto intenso.

Le due coppie di corde più acute vengono accordate all'unisono, le restanti con un'ottava di intervallo. Si suona come una
normale chitarra a sei corde, con la differenza che si premono due corde alla volta con un dito; data l'intensità del suono si
presta molto bene all'accompagnamento ma un po' meno all'uso solista.

Può essere di tipo folk o elettrico, esclusivamente a corde metalliche; come nei corrispondenti modelli a sei corde è provvista
di truss rod, spesso doppio per sopportare la maggiore tensione delle corde.

Chitarra resofonica
Chitarra a 12
corde
Le chitarre a risonatore metallico, conosciute anche come National o Dobro, furono costruite negli anni venti dai fratelli
Dopyera, fondatori della National Guitar Company e successivamente della Dobro Company (nel 1934 avvenne la fusione di
queste due società).

Queste chitarre hanno un suono molto forte dall'inconfondibile timbro tagliente e metallico. Le vibrazioni delle corde sono trasmesse dal ponte a
un piatto di metallo che si comporta da risonatore e amplifica il suono. Possono essere con la cassa armonica interamente di metallo con il
risonatore a cono, come le prime chitarre National, oppure come le prime chitarre Dobro con la cassa in legno e il risonatore a forma di ciotola in
metallo.[26]

Chitarra elettrica

La chitarra elettrica è un tipo di chitarra in cui la vibrazione delle corde viene rilevata da uno o più pick-up magnetici che la trasformano in un
segnale che viene convogliato in un amplificatore acustico, il quale rende udibile il suono dello strumento. La tipologia delle chitarre elettriche
vede quelle a corpo solido (solid body), senza cassa acustica, e le semiacustiche hollow body (corpo cavo), o semi-hollow body.

Solid body

https://it.wikipedia.org/wiki/Chitarra 6/11
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Nella chitarra solid body il suono è prodotto da pickup magnetici che convertono le vibrazioni delle corde in segnali trasmessi
a un amplificatore che funziona a corrente elettrica. La cassa armonica non è quindi necessaria e infatti le chitarre elettriche
hanno nella maggioranza dei casi un corpo pieno e rigido; il suono acustico in questo caso è molto debole e poco percepibile.
Le corde sono necessariamente metalliche e il manico è quindi rinforzato da truss rod. È usata massicciamente nel blues, nel
rock and roll, nel country, nel jazz, nel jazz-rock, nella fusion e nel metal.

Chitarre "semiacustiche"

Le chitarre dette "semiacustiche" sono chitarre elettriche, amplificate quindi tramite pick-up magnetici,
ma con cassa di risonanza e con due buche laterali a "f", simili a quelle degli strumenti ad arco: il suono è
principalmente elettrico, ma con dinamiche che ricordano quelle di una chitarra acustica; storicamente è il
primo tipo di chitarra elettrica, derivata dalle archtop acustiche degli anni venti; è il tipo di chitarra
elettrica di solito preferita nel jazz e nel rhythm and blues.

Una chitarra
Chitarre acustiche elettrificate elettrica Solid
Body
Le chitarre acustiche elettrificate sono chitarre acustiche che montano sistemi elettronici (di solito
trasduttori piezoelettrici e/o microfoni) per riprodurre il loro suono, generato acusticamente, anche
attraverso un impianto audio o un amplificatore e consentire quindi di rendere il suono chiaro e udibile anche in grandi
ambienti occupati da molte persone.

Chitarra Chitarre elettriche "a piezo"


Semiacustica
Gibson CS-336 Le chitarre elettriche "a piezo" sono chitarre elettriche che oltre ai pickup magnetici, o al posto di questi, hanno anche
trasduttori piezoelettrici per riprodurre un suono che assuma certe caratteristiche tipiche della chitarra folk.

Le tecniche
Di solito, la mano destra pizzica le corde, in corrispondenza della buca, facendole vibrare, mentre la sinistra preme le corde sul manico. Fra i
chitarristi mancini, alcuni usano uno strumento che è l'immagine speculare di un corrispondente destrorso (e quindi con le corde ribaltate
rispetto a un destrorso), altri usano uno strumento destrorso ma rovesciato (e quindi senza mutare l'ordine delle corde), altri ancora usano uno
strumento destrorso rovesciato ma con le corde ribaltate; ma vi è anche chi usa strumenti destrorsi al modo dei destrorsi.

Esistono diversi modi o tecniche per suonare la chitarra. Un breve excursus fra le più famose e utilizzate vede le seguenti. Per una trattazione più
vasta e approfondita si può consultare la categoria tecnica chitarristica.

Slide Guitar

Con slide guitar si intende in primo luogo un modo di suonare la chitarra, vale a dire l'utilizzo di un pezzo di materiale sufficientemente pesante
e liscio (ai tempi del blues delle origini, spesso un collo di bottiglia, in inglese bottleneck, o il manico di un coltello a serramanico) che viene fatto
strisciare sulle corde senza premerle contro i tasti per ottenere un suono glissato. Il collo di bottiglia viene infilato su un dito della mano sinistra
(anulare o mignolo) e fatto scorrere sulle corde, le dita rimaste libere suonano sui tasti nel modo usuale, anche se con minore libertà di
movimento.

A causa di questo fatto, spesso per questa tecnica sono preferite le accordature aperte, che evitano corde vuote accordate su note non
appartenenti all'accordo di tonica e facilitano il modo di suonare, specialmente se si tratta di musica modale come fondamentalmente è il blues
stesso.

Un'altra tecnica consiste nell'appoggiare la chitarra in grembo (lap style), con la tavola armonica verso l'alto, e usare la mano sinistra unicamente
con la tecnica slide: le dita afferrano l'oggetto liscio e pesante e non premono più sui tasti. In questo caso l'accordatura aperta è quasi
obbligatoria. Sono quindi state realizzate chitarre apposite per essere suonate con questa tecnica: prive di tasti metallici e con le corde più
rialzate rispetto a una normale chitarra, usate ad esempio nel blues e nel country.

Un importante sviluppo di questo tipo di chitarra è la chitarra indiana, usata in India e ricavata da una chitarra occidentale suonata in lap style,
ma con un diverso tipo di accordatura: le corde per la melodia (fondamentalmente non si usano accordi) sono tre o quattro (accordate su tonica-
quinta-ottava o tonica-quinta-ottava-quarta), e vengono affiancate da una dozzina di sottili corde di risonanza accordate sulle note della scala
usata. Ci sono poi due corde di bordone accordate sulla tonica, suonate spesso per ribadire il punto di riferimento fondamentale (la tonica
stessa). Questa chitarra è usata esclusivamente per la musica modale.

Fingerstyle

Il fingerstyle (letteralmente "stile delle dita"), fingerpicking (lett. "pizzicare con le dita") o diteggiato è una tecnica usata per suonare, oltre alla
chitarra, il basso e altri strumenti a corda. Viene eseguita usando le punte delle dita e le unghie al posto del plettro.

Ciò che nello specifico lo differenzia dallo stile classico è l'uso del pollice della mano destra che suona il "basso alternato". Il pollice marca cioè
ogni quarto della battuta suonando una nota bassa sulle due/tre corde più gravi, mentre le altre dita (indice, eventualmente accompagnato dal
medio e anche dall'anulare) suonano le altre corde e sviluppano quindi, a seconda dell'arrangiamento, sia l'armonia sia la melodia. È
caratteristico dei generi folk, country-jazz e blues. Viene anche usato da esponenti noti del rock and roll, come Mark Knopfler e Jeff Beck,
sebbene resti una pratica poco diffusa sulla chitarra elettrica. In Italia un esponente noto di questo stile è Alex Britti.

Flatpicking

Il flatpicking è la tecnica di suonare la chitarra con l'utilizzo di una penna (o anche plettro). Questo è sicuramente il sistema più comunemente
utilizzato da tutti, anche se comunque presenta una grande diversità di approcci.

https://it.wikipedia.org/wiki/Chitarra 7/11
2/5/2020 Chitarra - Wikipedia
Esistono tanti modelli di plettro, differenti principalmente per dimensioni e durezza. Comunemente si utilizzano plettri morbidi per la chitarra
folk e plettri duri per la chitarra elettrica, ma questa regola è naturalmente piena di eccezioni.

Fra le eccezioni più note si cita il chitarrista dei Queen, Brian May, che ha trovato il suo suono ideale suonando con l'ausilio di una monetina da
sei pence britannici.

Shred

Lo shred è una tecnica mista che privilegia la velocità di esecuzione per mezzo di tecniche come legato, alternate picking, sweep-picking ed
economy picking. Prevalentemente utilizzata nella musica metal, è legata a chitarristi quali John Petrucci, Yngwie Malmsteen, Steve Vai, Joe
Satriani, Michael Angelo Batio, Kee Marcello, Paul Gilbert, Jeff Loomis e Buckethead.

Altre tecniche utilizzate


Pull-off
Bending
Rasgueado
Chicken picking
Sweep-picking
Hammer-on
Tapping
Palm mute
Tecnica della tambora
Pennata alternata
Tocco appoggiato
Pizzicato
Tremolo

Chitarre esposte al Museo della musica di Barcellona

Chitarra ritmica
La chitarra ritmica (o chitarra di accompagnamento), specialmente nel rock, è la chitarra che si suona per accompagnare armonicamente e
dare ritmo a un brano: in questo senso il suono non risalta in maniera particolare.

Più in generale, la chitarra ritmica viene contrapposta alla chitarra solista, ma può indicare anche solo la funzione ricoperta da uno strumento:
spesso infatti, in realtà, i due ruoli all'interno di un gruppo vengono ricoperti da una sola. Nel caso che nel gruppo ci siano invece due chitarristi,
spesso uno dei due esegue solamente la sezione ritmica, mentre l'altro si concentra sia su quest'ultima sia sugli assolo.

Molte band presentano una sola chitarra, quali Led Zeppelin, Nirvana, U2, Bon Jovi, Queen, Pink Floyd, Pooh, Red Hot Chili Peppers, Blink-182
solo per citarne alcuni. Presentano (o presentavano) invece nella formazione più di una chitarra gruppi come Scorpions, Aerosmith, The Beatles,
AC/DC, Guns N' Roses, Slipknot, Linkin Park, Litfiba, Avenged Sevenfold, Kiss, The Clash, Metallica o The Rolling Stones e gli Iron Maiden, che
presentano addirittura tre chitarre simultanee.

Va inoltre sottolineato che, il più delle volte, il ritmo della chitarra differisce sia da quello della melodia sia da quello dato dalle percussioni.

Chitarra solista
La chitarra solista è invece la chitarra che ha la funzione di sostituire, anziché accompagnare, la voce per la durata di una strofa (il cosiddetto
assolo); potendo andare oltre l'estensione vocale viene utilizzata quindi per variarne e arricchirne la melodia.

È utilizzata in alcuni gruppi in aggiunta alla chitarra di accompagnamento: infatti se la chitarra d'accompagnamento dovesse interrompere un
giro di accordi per iniziare un assolo, sarebbe difficile non notare un istante di stacco; tuttavia in alcuni gruppi con molta esperienza ciò non
accade, ovvero il chitarrista di accompagnamento esegue anche assoli, lasciando temporaneamente la parte ritmica al basso e/o al pianoforte.

Capita sovente (soprattutto nell'hard rock e nell'heavy metal) che i chitarristi, quando ve ne sia più di uno, non abbiano un ruolo fisso e che si
alternino suonando ciascuno le proprie parti ritmiche e il proprio assolo durante l'esecuzione di un brano. In alcuni casi, entrambe le chitarre
possono eseguire un assolo in contemporanea (suonando insieme le stesse note e accordi simili), lasciando al solo basso la parte ritmica.

https://it.wikipedia.org/wiki/Chitarra 8/11
2/5/2020 Chitarra - Wikipedia

Note

Note esplicative
1. ^ In questa pagina si può vedere la chitarra di Vinaccia: http://www.gettyimages.it/detail/foto/transitional-guitar-by-antonio-vinaccia-italy-18th-
fotografie-stock/556422705.
2. ^ In questa pagina possiamo vedere uno degli strumenti più antichi di Giovanni Battista Fabricatore e uno dei primi esempi di chitarra a sei
corde semplici. Copia archiviata, su frignanilorenzo.com. URL consultato il 22 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2016)..
3. ^ In questa pagina si può vedere una chitarra spagnola del 1804: http://www.gettyimages.it/detail/foto/spanish-six-course-guitar-made-by-
pages-c-1804-front-fotografie-stock/87854320.
4. ^ In questa pagina si può vedere la Chitarra di Bergonzi: http://www.gettyimages.it/detail/foto/guitar-attributed-to-carlo-bergonzi-italy-18th-
fotografie-stock/162279397.
5. ^ Dette note, nella loro denominazione completa (cioè con gli indici di ottava italiani e inglesi), sono: mi3, si2, sol2, re2, la1, mi1; e secondo il
citato uso anglosassone: E4, B3, G3, D3, A2, E2.
6. ^ In spagnolo: tiro o escala (e, commercialmente, perfino distancia entre huesos), in ingl.: scale. Va tenuto presente che il termine spagnolo
diapasón designa, invece, la tastiera della chitarra.
7. ^ per esempio come questa José Ramirez "la C664" http://www.guitarsalon.com/store/p4083-2010-jose-ramirez-quot1a-c664quot-cdin.html;
detta a tiro largo, in opposizione a tiro corto che corrisponde al diapason standard di 650 mm.
8. ^ per esempio come Manuel Contreras II.
9. ^ per esempio come Kohno/Sakurai.

Note bibliografiche
13. Denyer 2000, p. 19.
1. ^ Har-Mose e Sen-Mut (http://www.guyguitars.com/eng/handbook/B
riefHistory.html) 14. ^ Denyer 2000, p. 38.
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3. ^ Radole 1997, p. 127. 16. Denyer 2000, p. 40.
4. ^ Sachs 1996, p. 445. 17. ^ https://www.koolguitars.com/images/capitolo.pdf
5. ^ Gilardino Grimaldi 2013, p. 9. 18. ^ Denyer 2000, p. 162.
6. ^ Allorto 1990, p. 10. 19. ^ Allorto 1990, p. 15.
7. ^ Allorto 1990, p. 11. 20. ^ Allorto 1990, p. 20.
8. ^ Osborne 2012, p. 204. 21. Denyer 2000, p. 21.
9. ^ Allorto 1990, p. 9. 22. ^ Allorto 1990, p. 22.
10. ^ Carta 2011, p. 20. 23. ^ Denyer 2000, p.34.
11. Denyer 2000, pp. 46-47. 24. ^ Denyer 2000.
12. Denyer 2000, p. 18. 25. ^ Allorto 1990.
26. ^ Denyer 2000,  p. 48.

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Angelo Gilardino, Nuovo trattato di tecnica chitarristica – Principi fondamentali, Ancona, Bèrben, 1993
Mauro Storti, Trattato di chitarra, Milano, Carisch, 1994
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Maria Rita Brondi, Il liuto e la Chitarra, Torino, Fratelli Bocca, 1926

Voci correlate
Chitarra preparata
Accordo (musica)
Categoria:Tecnica chitarristica
Cetra (antichità classica)
Moodswinger
Chitarrista
Chitarra battente
Chitarra multicorde
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Collegamenti esterni

(EN) Chitarra, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.


(EN, FR) Chitarra, su Enciclopedia canadese.
(EN) Tablature per chitarra dal famoso sito 911Tabs, su 911tabs.com.

https://it.wikipedia.org/wiki/Chitarra 10/11
2/5/2020 Chitarra - Wikipedia
(EN) Tablature gratis internazionali, su ultimate-guitar.com.
Thesaurus BNCF 1599 (https://thes.bncf.firenze.sbn.it/termine.php?id=1599) · LCCN (EN) sh85057803 (http://id.loc.gov/authori
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