Filologia: lo studio delle lingue nel loro sviluppo storico e come mezzo di espressione scritta e
letteraria. L'indagine filologica può essere accreditata come mezzo di conoscenza
della cultura e della tradizione dei rispettivi paesi.
→ da filein: amare e logos: parola = cura per la parola
1) analisi minuziosa del singolo problema storico o testuale
2) vocazione interdisciplinare
complesso di studi che, muovendosi in vari settori e avvalendosi di diversi strumenti di
indagine, ma fondandosi sempre su un puntuale esame critico di testi, documenti e
testimonianze, mira a una esatta ed esauriente comprensione del testo medesimo nella sua
collocazione storico-culturale
constitutio textus: correggere, emendare i testi rimuovendo le aggiunte e i mutamenti che vi hanno
lasciato lettori, editori e interpreti precedenti cioè riconoscere gli equivoci e i
fraintendimenti e riportare il testo alla lettera e all'interpretazione originale
1) reintegrazioni: il copista reintegra parti del discorso che il testo originale aveva sottinteso
2) contaminazione: incrocio tra fonti diverse
3) interpretazione: chi trascrive un testo le assimila al proprio pensiero o lo prepara per i destinatari
(atto di mediazione culturale)
CAPITOLO 2
obiettivo critica del testo: razionalizzare e interpretare la molteplicità delle forme in cui si presenta
un testo
pluralità → proposta di un testo di riferimento
(argomentato e motivato da un'edizione critica)
vuole raggiungere un testo d'arrivo fruibile a tutti
volontà d'autore: l'idea più evoluta che questo è riuscito ad esprimere nella documentazione
superstite
dictare = comporre → gli autori non stendevano le opere di proprio pugno ma le dettavano a scribi
trascrizione
1) lettura del modello (→ antigrafo)
2) memorizzazione di un breve passo (→ pericope)
3) dettatura interiore
4) trascrizione
5) ritorno al modello
la copia che ne risulta → apografo
originale: testimonia direttamente la volontà autoriale
autografi: manoscritto redatto dall'autore di proprio pugno
idiografi: manoscritto redatto sotto la supervisione dell'autore → si sottovalutano gli aspetti
linguistici e grafici
molto spesso i testi circolano con attribuzioni opinabili sulla base di un'analisi accurata del
linguaggio e dello stile dell'opera → meccanismo rischioso per identificare i falsari
riconoscere un falso
1) conoscere l'epoca storica
2) valutare storicamente le info che accompagnano i testi
è più frequente il riconoscimento dei testi estranei ad un autore che l'attribuzione di adespoti
obiettivo della pubblicazione: collegare (connettere) il testo con chi lo leggerà, renderlo
comprensibile al pubblico
il restauro filologico è diretto al tuo e alla sua interpretazione nella sua epoca di produzione, quindi
deve prevalere il recupero dell'orizzonte che l'autore intendeva conferirgli e non l'attualizzazione
vulgata: testo che si è imposto nella lettura comune → modo passivo con cui certe lezioni sono state
accolte senza discussione
storia della tradizione: 1) dinamiche materiali e culturali che hanno tramandato un'opera fino ai
nostri giorni
2) articolazione filologica della fortuna di un manoscritto e della sua
trasmissione
minuscole: inscrivibile in un sistema quadrilineare con il corpo della lettera al centro e aste
ascendenti e discendenti caratterizzate da legamenti fra i vari caratteri e l'aspetto
complessivo poco curato
(usata per le scritture documentarie: minuscola visigota, merovingica, insulare)
le scritte temporanee avvenivano su tavolette cerate incise con uno stilo, queste spesso erano riunite
con legacci a formare una sorta di quaderno e non erano destinate a nessuna forma di archiviazione
o di conservazione → anticiparono la forma libro
Italia
scrittura gotica: scrittura libraria, mantiene leggibilità anche nei formati piccoli (grazie al
tratteggio)
rotunda: gotica arrotondata con un tratteggio più morbido
minuscola notarile: (fine Duecento) pluralità di usi: specie nei testi poetici
scrittura mercantesca: modulo piccolo e tratteggio arrotondato; usi: volgare
scrittura cancelleresca: documenti di notai, giuristi e uomini politici (eleganti aste a bandiera)
littera antiqua (carolina) → scrittura umanistica (quella dei caratteri a stampa)
manoscritto: un qualunque documento scritto a mano su vari supporti su cui si sono salvate
testimonianze del passato
cartulazione: metodo di numerazione dei manoscritti ovvero attraverso le carte e non le facciate
facciate: recto + verso
CAPITOLO 4
La quantità di copie o di opere che ci sono giunte di un autore incide notevolmente sulla sua
moderna percezione.
Oltre a motivi naturali (alluvioni, incendi, … ) l'uomo ha avuto un ruolo fondamentale nella
conservazione o meno dei manoscritti scegliendo cosa copiare e quindi tramandare.
1) dinamiche di trasmissione
2) caratteri specifici del testo stesso
volontà d'autore: si riferisce all'opera letteraria ed è la forma in cui l'autore ha voluto che fosse
tramandata.
Può essere testimoniata attraverso autografi o idiografi.
C'è una differenza tra i testi scritti per la pubblicazione e quelli privati: questi
ultimi sono spesso un problema per l'edizione del testo
CAPITOLO 5
nel caso in cui sia pervenuta una copia unica (testimonianza unica) l'edizione di un testo risulta
parecchio complicata perché viene a mancare la condizione di collazione dei testi.
La testimonianza unica permette di corregge solo errori evidenti che infrangono: senso
regole linguistiche
metrica
1) edizione fotografica: una riproduzione a stampa di un intero manoscritto. Il criterio base è la
riproduzione fotografica.
PRO: avviene in digitale, fruibile a tutti.
CONTRO: - per il filologo questa edizione non comporta la manipolazione
dell'opera
- non si notano le differenze di colore essendo in bianco e nero
- è una copia soggetta ad errori (chi fotografa può mancare una
parte)
3) edizione interpretativa: è un'edizione che introduce una serie di filtri che fanno da mediatore
con il lettore moderno.
Lo scopo di un'edizione interpretativa è quello di fornire una sintesi
accessibile a più livelli di lettura.
→ riproduzione, adattamento, mediazione, modifiche
- scioglie le abbreviature (tacendolo)
- divisione delle parole secondo l'uso moderno
- introduzione della punteggiatura → ruolo fondamentale
- regolarizzazione della maiuscole e delle minuscole
- riordino di U e V
4) edizione critico- : fa tutto ciò che fa la lezione interpretativa e inoltre, in presenza di una
interpretativa lezione erronea o guasta la recupera, completandola o aggiustandola con
una congettura = proposta scientificamente fondata su ciò che doveva avere
l'originale in quel punto
→ restauro, ripristino del testo
lectio difficilior ≠ lectio facilior → in presenza di due lezioni alternative per lo stesso passo si tende
a scegliere quella più difficile ipotizzando che il copista abbia
banalizzato il passo
lezioni adiafore = indifferenti → lectio prior = quella che meglio si presta a spiegare le successive
innovazioni nella tradizione
criterio eziologico (= che spiega le cause)
→ lectio brevior = quella che presenta il grado zero di rielaborazioni
CAPITOLO 6
la trasmissione dei testi deve essere intesa in modo dialettico cioè come una serie di interazioni che
avvengono tra autore, riferimenti culturali e lettori di diverse epoche.
→ diasistema: interazione tra sistemi linguistici a contatto durante la copia e altri aspetti di
interferenza
interventi involontari: accidenti che il copista commette durante la copia per motivi di stanchezza,
fretta o incuria.
2) errori di omissione
vengono omesse porzioni molto brevi: tituli, particelle negative, trattini
1) banalizzazioni
quando un passo è difficile il copista interpreta il testo con la sua cultura
e le parole che conosce
→ semplificazione
per raggruppare le testimonianze è utile seguire gli errori guida che permettono di classificare le
testimonianze in modo attendibile
O
A B → C è un codex descriptus: è la copia di un codice e non dell'originale
in generale i codici descritti vengono eliminati perché non hanno nessun valore nella ricostruzione
dell'originale ma è utile per la storia della tradizione ovvero l'analisi della fortuna che il manoscritto
ha avuto nella storia
CAPITOLO 7
testo/base di collazione: modello di riferimento con cui devono essere confrontati i testimoni
superstiti.
Dovrebbe essere il più possibile equidistante dalle testimonianze per
osservare la tradizione da un punto di vista neutro
1) collazione
2) individuazione errori guida: - innovazioni sono inutili
- innovazioni condivide: rapporto di parentela
se un errore è troppo palese c'è il rischio che sia stato emendato nelle
copie successive
archetipo: - origine della tradizione, punto da cui si sono propagate le diverse copie
- un testimone non pervenuto che non coincide con l'originale ma da cui si è sviluppata
la tradizione
- latore degli errori comuni di una tradizione
a b
codice interposito: un comune antecedente da cui deriva una tradizione, andato perduto
(=archetipo, per Barbieri)
nel caso in cui manchino le prove sufficienti per individuare un archetipo o errori congiuntivi i testi
sopravvissuti vengono editi separatamente
il principio del metodo stemmatico di individuare linee di errori guida verrà profondamente
cambiato con l'avvento della stampa
CAPITOLO 8
L'avvento della stampa (in Italia arriva nel XV secolo) segna uno spartiacque decisivo e cambia il
rapporto tra: autore, opera e manufatti che la diffondono.
Durante l'era del manoscritto l'autore aveva maggiore potere e autorità sulla propria opera (diretto
controllo)
la correzione di bozze era un lavoro che richiedeva tempo, soldi e il più delle volte si limitava solo a
brevi parole per non compromettere l'integrità dell'intera linea che era stata calcolata (avvenivano
poi, di conseguenza, altre correzioni come abbreviazioni, cancellazioni, …) per questo avveniva
raramente, il più delle volte un testo veniva corretto in piombo e questo dava origine a due forme:
cancellandum: testo precedente alla correzione
cancellans: testo corretto
la presenza di queste varianti di stato rende problematica l'edizione dei testi.
Anche il concetto di volontà di autore viene ridefinito in quanto questo è obbligato a correggere
solo contenuti significativi non parole o tratti linguistici che richiederebbero un costo per l'officina e
una perdita di tempo.
CAPITOLO 9
per la pubblicazione di un testo sono importanti gli abbozzi autografi non destinati alla
pubblicazione in cui l'autore scrive della propria opera e manifesta ancora una volta e in modo
particolare la volontà d'autore
(leggi 9.1 e 9.2)
filologia d'autore: indagine delle varie tipologie di originali di una determinata opera letteraria
finalizzata alla ricostruzione del suo iter
stesure ≠ redazioni
micro correzioni di un testo macro correzioni di testo
che non lo alterano in maniera anche di porzioni notevoli
significativa e di significato
→ sono messe in apparato → non sono in apparato
CAPITOLO 10
ai fini di un'edizione critica ben riuscita si devono evitare i due estremi linguistici
cioè:
1) offrire una lingua che sia la somma di più testimonianze
2) utilizzare una lingua contemporanea che non rispecchia la tradizione
→ per questo si sceglie un testo base di riferimento dal quale poi si segneranno le
eccezioni
il testo base va scelto fra le testimonianze ad esso più omogenee per geografia, cronologia e ambito
socio-culturale
apparato critico: luogo in cui vengono fornite le varianti presenti nella tradizione, deve
continuamente dialogare con la lezione messa a testo
l'apparato può omettere le letiones singulares perché non hanno carattere di autorità rappresentativa
apparato positivo: contiene tutto il materiale delle varianti, anche quelle che confermano la
tradizione
apparato negativo: contiene le lezioni che divergono da quella messa a testo
la metodologia filologica è induttiva: risale dalle fasi documentate a quelle non attestate che ne
hanno determinato le caratteristiche