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di Anna Munaretto
Bibliografie ragionate 25 marzo 2015 Redazione
È il suo primo testo in cui critica la teoria freudiana e quella lacaniana sul
tema della donna, in particolare sulla sessualità femminile. In questo testo
inizia a rivisitare la filosofia classica (in particolare è famosa la rivisitazione
del mito della caverna di Platone) leggendola da un punto di vista
propriamente femminile. È il testo più famoso dell’autrice belga, che le
valse l’espulsione dalla scuola freudienne a causa delle sue idee in contrasto
con quelle psicoanalitiche dominanti di Lacan che era il direttore.
Passioni elementari
È il manifesto del suo pensiero. Un’etica e una politica nuove che prendono
principio dalla differenza sessuale. Qui inizia maggiormente la sua
riflessione sul soggetto donna, i cui singoli argomenti affronterà uno alla
volta nei suoi testi successivi. La risposta alla differenza sessuale di Luce
Irigaray è affermativa: i sessi sono per natura diversi, e lo sono
ontologicamente. Secondo la Irigaray nella filosofia occidentale il pensiero
maschile si è imposto come soggetto universale e neutro, che costruisce il
mondo a partire da sé e ha sottratto all’essere sessuato femminile l’accesso
al simbolico, la capacità di autosignificarsi. È necessario per le donne
colmare la mancanza di un pensiero proprio su sé stesse e sul mondo,
dotandosi di uno strumento conoscitivo che riconsegni loro questa capacità
fondativa. Il punto di partenza, questo strumento conoscitivo, non può che
essere il corpo, sede di origine fisica e simbolica: “per le donne -scrive la
Irigaray- l’essere sessuate nella differenza è qualche cosa di imprescindibile,
è, per ciascuna donna che si trova a nascere donna, un dato inalterabile che
si radica nel suo essere non come un che di superfluo o un di più ma come
ciò che essa necessariamente è: appunto donna”.
Sessi e genealogie
Luce Irigaray analizza due concetti che non possono essere omessi nel
concepire un nuovo modo di pensare: la differenza sessuale e la genealogia.
Questi concetti sono correlati tra loro. Il primo è la base della società, delle
relazione e di ogni rapporto sociale. Il secondo è il punto di riferimento di
ogni persona che deriva da due famiglie e da due storie, una è quella dei
propri genitori e progenitori, l’altra è quella del proprio sesso.
Il tempo della differenza. Diritti e doveri civili per i due sessi. Per una
rivoluzione pacifica
È uno studio che Luce Irigaray ha fatto nel linguaggio. La diversità linguistica,
sia nella costruzione delle frasi e nella scelta delle parole, che nei contenuti,
secondo due punti di vista: maschile e femminile e psicoanalitico. Sostiene
che, se il dialogo è alla base del confronto, è allora importante cambiare il
nostro modo di parlare: la parola è necessaria per arrivare all’altro, ed
entrare in dialogo. La differenza sessuale ha bisogno di un linguaggio che la
determini, attraverso il quale se ne possa parlare, discutere e anche
distruggere se è il caso. Le donne hanno bisogno di parole, di un simbolico
conforme all’esperienza femminile. Una donna deve poter parlare di sé
senza passare necessariamente attraverso l’immaginario maschile.
Essere due
Manifestolibri, Roma1997
Per costruire una comunità che sia però basata su principi diversi, occorre
prendere ispirazione al mondo e al pensiero orientale. È proprio
dall’Estremo Oriente che possono giungere a noi insegnamenti per
ripensare un’identità singolare più in armonia con il cosmo, meno scissa fra
corpo e spirito. In questo testo Luce Irigaray mette in evidenza l’importanza
che hanno avuto per lei l’esperienza dello yoga e una pratica conscia del
respiro, che possono portarci a ripensare in modo diverso la sessualità e la
relazione amorosa, ma anche la relazione con se stessi e con gli altri.
Il respiro delle donne. Credo al femminile
La via dell’amore
Preghiere quotidiane
È un libro sul dialogo. Dialogare in ogni momento e in ogni luogo con ogni
persona che incontriamo. Così impariamo a uscire dal nostro proprio
orizzonte per costruire, a poco a poco, un mondo nuovo che tenga conto
delle differenze fra tutte e tutti. La nostra appartenenza sessuata delinea i
primi confini che dobbiamo allo stesso tempo rispettare e aprire per
incontrare l’altro. Essa corrisponde al più basilare passaporto per andare
oltre tutti gli altri confini. Luce Irigaray ha incontrato sia donne sia uomini la
cui formazione e il cui impegno erano diversi e si è confrontata con loro.
Condividere il mondo
Il mistero di Maria