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I poeti maledetti 1

Spleen
Autore Charles Baudelaire
Da: I fiori del male, 1857
Tipo
di testo Lirica

Quando, come un coperchio, il cielo basso e greve Metro: nell’originale, cinque


quartine di versi alessandrini
schiaccia l’anima che geme nel suo tedio infinito, (di dodici sillabe) legati da
e in un unico cerchio stringendo l’orizzonte rima alternata.
fa del giorno una tristezza più nera della notte; 1 greve: pesante, oppressi-
vo.
2 tedio: noia.
5 quando la terra si muta in un’umida segreta
5 la terra… segreta: la terra,
dove, timido pipistrello, la Speranza da dimora dell’uomo, si
trasforma in prigione.
sbatte le ali contro i muri e batte con la testa 9-10 quando… inferriate:
nel soffitto marcito; quando le gocce di piog-
gia cadono così fitte da
sembrare le sbarre di una
quando le strisce immense della pioggia prigione.
10 d’una vasta prigione sembrano le inferriate
e muto, ripugnante un popolo di ragni
dentro i nostri cervelli dispone le sue reti,

furiose a un tratto esplodono campane


e un urlo tremendo lanciano verso il cielo,
15 così simile al gemere ostinato
d’anime senza pace né dimora.

Senza tamburi, senza musica, dei lunghi funerali


sfilano lentamente nel mio cuore: Speranza
piange disfatta e Angoscia, dispotica e sinistra,
20 pianta sul mio cranio riverso la sua bandiera nera.

G (C. Baudelaire, Poesie e prose, a cura di G. Raboni, Mondadori, Milano, 1973)

 L’autore n il testo
L’autore Charles Baudelaire nasce a Parigi nel 1821 da una guono una raccolta di saggi, I paradisi artificiali (1861), sugli
famiglia borghese e agiata. All’età di 6 anni perde il padre; effetti di alcune droghe, e i Poemetti in prosa (1863). Vive una
la madre si risposa con un autoritario generale con il quale ricca stagione artistica come critico d’arte e critico musicale.
Baudelaire ha un rapporto conflittuale. Entrato in possesso Nella primavera del 1866 viene colpito da una paralisi che lo
dell’eredità paterna, inizia a vivere in modo eccentrico, facen- immobilizza e gli toglie la parola. Muore l’anno successivo a
do uso di alcol e droghe; frequenta gli scrittori più importanti Parigi.
del tempo, tra i quali Honoré de Balzac (1799-1850) e Victor
Hugo (1802-1885). Nel 1857 viene pubblicata la sua più fa- Il testo In questo componimento, ricco di immagini
mosa opera, I fiori del male, che suscita immediato scandalo e tetre, la Speranza viene sconfitta dall’Angoscia, dal
polemiche e per la quale Baudelaire è accusato di oscenità. Se- tedio, dalla disperazione, dallo spleen.

Questo file è un’estensione online del corso N. Perego, E. Ghislanzoni  Parole in viaggio – Poesia e teatro. Copyright © 2011 Zanichelli editore [5677]
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Charles Baudelaire Spleen I poeti maledetti

 Storie da scoprire I fiori del male (1857), di Charles Baudelaire


Considerato l’opera iniziatrice della poesia moderna oc- angoscia l’uomo. Seguono i Quadri parigini, 17 liriche sulla
cidentale, I fiori del male è ormai un classico della poesia. metropoli degradata, Il vino, sull’ebbrezza data dai «paradisi
Pubblicato nel 1857, costituisce ancora oggi un punto di ri- artificiali», quindi I fiori del male, in cui Baudelaire esprime
ferimento per i temi trattati: la noia di vivere, la solitudine il suo deciso rifiuto della poesia tradizionale, ricercando una
dell’individuo, la ricerca della bellezza, l’ansia di sottrarsi al nuova bellezza nell’ambiguo e nel peccaminoso. La quinta se-
conformismo, il senso di estraneità del poeta rispetto ai valo- zione è intitolata Rivolta e contiene poche liriche di natura
ri dominanti. religiosa, mentre la sesta, La morte, con-
Quando apparve, però, l’opera su- sidera l’estrema esperienza umana come
scitò sorpresa e indignazione per la un viaggio verso l’ignoto, il nuovo.
sfida alla società borghese e per gli Baudelaire non ricorre al linguaggio
accenti spesso blasfemi, tanto che si tradizionale, di carattere descrittivo, ma
aprì un processo che si concluse con la utilizza simboli e analogie, ispirando
condanna dell’autore e la soppressio- Decadentismo e Simbolismo, movimenti
ne di 6 poesie giudicate oscene. artistici che cercano di andare oltre gli
I fiori del male comprendono 126 aspetti oggettivi del reale, per ricercare
liriche, suddivise in 6 parti, frutto di nuovi percorsi, associazioni, emozioni in
un lavoro attento e paziente sia nello grado di svelare gli aspetti più profondi
stile, sia per l’ordine di successione, e misteriosi dell’esistenza umana, che la
così da risultare un’opera organica. ragione non sa cogliere ed esprimere.
La prima sezione è intitolata Spleen e
ideale e il tema principale è il dualismo  Johann Heinrich Füssli, Il silenzio,
psicologico tra noia e speranza che 1799-1800. Zurigo, Kunsthaus.

per l’analisi del testo


n Lo spleen n Le immagini e lo stile cupe e spaventose: il cielo è «come un
La parola inglese spleen, che letteral- Il testo è strutturato in cinque quartine coperchio» (similitudine) che opprime
mente significa “milza”, è passata a che sviluppano due soli periodi sintat- e il giorno è «una tristezza più nera
indicare, sulla base di antiche credenze tici. Il primo corrisponde alla descri- della notte»; la terra, invece di essere
che identificavano quell’organo come la zione dello stato d’animo cupo e dispe- un luogo accogliente, è un’umida cel-
causa della depressione, uno stato d’ani- rato e occupa le prime quattro strofe la, all’interno della quale la Speranza
mo intessuto di tristezza, di malinconia, (vv. 1-16); il secondo periodo è dato si trasforma in un «pipistrello» (meta-
di angoscia esistenziale. Tale termine è dall’ultima strofa (vv. 17-20), in cui fora); la testa non risuona di pensieri
assimilabile al francese ennui e all’italia- campeggiano le immagini amare della positivi, ma è offuscata da infinite in-
no noia, tedio (v. 2). Tuttavia, nell’inti- Speranza e dell’Angoscia. Baudelaire quietudini, paragonate a «un popolo
tolare la sua lirica, Baudelaire preferisce delinea la sua disperazione costruendo di ragni», e non vale neppure cercare
usare il termine inglese spleen per un una lirica dal ritmo ascendente. Infat- di abbandonarsi a un urlo liberatorio,
valore connotativo più ampio. ti, l’apertura ripetuta (anafora) delle perché si trasformerebbe in un «ge-
Il tema della lirica è dato da questo prime tre strofe, «quando… quando», mere ostinato». Da ultimo, acquistano
senso di disperazione senza via d’uscita, determina una tensione, un’atte- particolare forza le personificazioni
che a volte attanaglia l’uomo, incapace sa crescente che ha poi il suo sbocco della Speranza (v. 6 e v. 18) e dell’An-
di spiegarlo perfino a se stesso. Baude- nell’esplosione delle campane (v. 13 goscia (v. 19), come due cavalieri al
laire ha descritto questo stato d’animo «furiose a un tratto») e nella tragica termine del duello finale: la prima
in ripetute composizioni poetiche (ben vittoria dell’Angoscia che accampa il «disfatta», la seconda «dispotica e si-
quattro liriche sono intitolate Spleen), suo vessillo nell’animo del poeta. Mol- nistra», nel compiacimento della sua
ma la presente emerge per la sua forza, te figure retoriche concorrono a crea- vittoria.
per la violenza delle sue immagini. re un’atmosfera dominata da immagini

Questo file è un’estensione online del corso N. Perego, E. Ghislanzoni  Parole in viaggio – Poesia e teatro. Copyright © 2011 Zanichelli editore [5677]

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