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di Charles Baudelaire
Testo Parafrasi
Spesso, per divertirsi, i marinai Spesso, per divertirsi, i marinai
prendono gli albatri, grandi uccelli di mare,
Prendono degli albatri, grandi uccelli di mare
che seguono, come pigri compagni di viaggio,
che seguono, compagni indolenti di viaggio, le navi volando al di sopra delle insidiose
prondità del mare.
le navi in volo sugli abissi amari.
Com'è fiacco e sinistro il viaggiatore alato! Com'è stanco e torvo il viaggiatore alato!
E come è buffo e brutto ora, lui che quando
E comico e brutto, lui prima così bello!
era in volo era così bello!
Chi gli mette una pipa sotto il becco, Un marinaio gli mette una pipa sotto il becco
per schernirlo e un altro lo prende in giro
chi zoppicando, fa il verso allo storpio che
facendogli il verso, zoppicando e dondolando
volava! come lui, che prima invece volava!
Il poeta è come lui, principe dei nembi Il poeta è uguale a lui, principe delle nubi
che vive in mezzo all'uragano e se ne ride degli
Che sta con l’uragano e ride degli arcieri;
arcieri (di chi ha il potere di ferire);
fra le grida di scherno esule in terra, ma che sulla terra vive come un esule ed è
schernito, come l'albatros sulla terra il poeta
con le sue ali da gigante non riesce a
ha ali da gigante, ma non riesce a camminare.
camminare.
C. Baudelaire, I fiori del male e altre poesie, traduzione di G. Raboni, Einaudi, Torino 1987.