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Carl Sagan
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Carl Edward Sagan (New York, 9 novembre 1934 Seattle, 20 dicembre


1996) stato un astronomo, divulgatore scientifico e autore di fantascienza
statunitense. stato uno dei pi famosi astronomi, astrofisici e astrochimici
del Novecento. Lo si ricorda inoltre come grande divulgatore scientifico,
come scrittore di fantascienza e come epistemologo in qualit di uno dei
maggiori esponenti dello scetticismo scientifico.

Nel corso della sua vita Sagan pubblic pi di 600 tra articoli scientifici e
articoli di divulgazione scientifica, e fu autore, coautore o editore di pi di
20 libri. Nelle sue opere ha frequentemente appoggiato l'analisi scettica,
l'umanesimo secolare e il metodo scientifico. stato uno dei fondatori del
Progetto SETI per la ricerca delle intelligenze extraterrestri.

Indice
1 Biografia Carl Edward Sagan
2 Risultati scientifici
2.1 Altri risultati
2.1.1 Placche dei Pioneer
2.1.2 Voyager Golden Record
2.1.3 Il Pale Blue Dot
3 Divulgazione scientifica e attivit letteraria
4 Progetto SETI
5 Pacifismo antinucleare
6 Morte ed eredit
6.1 Il DVD sulla sonda Phoenix
7 Sagan e l'ufologia
8 Agnosticismo
9 Riconoscimenti
10 Opere
11 Filmografia
11.1 Televisione
12 Note
13 Voci correlate
14 Altri progetti
15 Collegamenti esterni

Biografia
Carl Edward Sagan nasce il 9 novembre 1934 a New York, nel quartiere di Brooklyn,[1] da una famiglia ebraica di
origine russa. Ha avuto una sorella, Carol, e la famiglia ha vissuto in un modesto appartamento vicino all'Oceano
Atlantico, in Bensonhurst, un quartiere di Brooklyn. Secondo Sagan i suoi genitori erano Ebrei Riformati, la pi
liberale delle tre principali correnti dell'ebraismo moderno. Sia Carl che sua sorella convengono circa il fatto che
loro padre non era particolarmente osservante della tradizione religiosa, mentre loro madre "sicuramente credeva in
Dio, ed era attiva presso il tempio... e serviva solo carne casher".

Laureato in fisica, si specializz in astrofisica presso l'Universit di Chicago, dove consegu il Ph.D nel 1960.
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Durante i suoi studi, spese diverso tempo lavorando nel laboratorio del
genetista Hermann Joseph Muller.

Dal 1962 al 1968 lavor presso lo Smithsonian Astrophysical Observatory a


Cambridge, Massachusetts.

Presso la Cornell University, Sagan diresse poi il Laboratorio per gli studi
planetari e, come docente, tenne corsi di pensiero critico fino alla propria
morte. Sebbene i posti disponibili per ogni semestre fossero solo 20, questi
corsi contavano centinaia di iscritti all'anno. Dopo la morte di Sagan, i corsi
furono interrotti, per essere ripresi solo nel 2000 dal Dr. Yervant Terzian. Carl Sagan accanto ad un modello del
lander delle sonde Viking.
Sagan era uno studioso profondamente appassionato dei misteri di Marte: il
suo grande sogno era lo sbarco dell'uomo sul Pianeta Rosso, avvenimento
che era certo si sarebbe realizzato presto.

Pioniere dell'esobiologia, consulente della NASA per le pi importanti missioni spaziali planetarie americane e
ideatore del progetto SETI. Fu lui assieme a Frank Drake a far apporre sulla sonda Pioneer 10 la famosa targa che
reca i "saluti" del genere umano a eventuali intelligenze aliene elaborandone il messaggio in informazioni
elementari in grado di essere comprese da membri di una razza extraterrestre e del pi complesso Voyager Golden
Record caricato sulle sonde del Programma Voyager.

Brillante scrittore e conferenziere scientifico, vinse nel 1978 il Premio Pulitzer per la saggistica con I draghi
dell'Eden: considerazioni sull'evoluzione dell'intelligenza umana (The Dragons of Eden).

Nel 1980 ha fondato con Bruce Murray e Louis Friedman la Planetary Society, una societ senza fini di lucro, con
la missione di ispirare i popoli della Terra ad esplorare altri mondi, comprendere il nostro, e cercare vita altrove,
un'organizzazione che raccoglie oggi pi di 100.000 membri appassionati dalle avventure spaziali e dell'esplorazione
del Sistema Solare. La societ si occupata tra l'altro di creare un DVD contenente, tra gli altri, anche un
messaggio di Carl Sagan ad eventuali futuri visitatori marziani, che al momento si trova sulla sonda Phoenix,
atterrata su Marte nel maggio del 2008.

Muore il 20 dicembre 1996 dopo una dura lotta contro il cancro.

Risultati scientifici
Nel corso degli anni sessanta e settanta collabor con la NASA per le
missioni dei programmi Mariner, Voyager e Viking.

Il contributo di Sagan fu essenziale alla scoperta delle alte temperature della


superficie del pianeta Venere; secondo Sagan la superficie di Venere era
secca ed estremamente calda, contrariamente all'immagine di un piacevole
paradiso che altri pensatori avevano immaginato. Avendo studiato le
emissioni radio da Venere, Sagan concluse che sul pianeta vi era una
temperatura superficiale di circa 500 C dovuto sicuramente al pesante
effetto serra, risultato confermato nel 1962 dalla sonda NASA Mariner 2, al
La Placca della Pioneer 10 cui progetto lo stesso Sagan lavor.

Sagan fu tra i primi ad ipotizzare che una delle lune di Saturno, Titano,
poteva possedere oceani di composti liquidi in superficie, e che Europa, una luna del pianeta Giove, poteva
possedere oceani d'acqua liquida al di sotto di una spessa crosta di ghiaccio. Questo potrebbe fare di Europa un
mondo potenzialmente sede di forme di vita.[2] L'esistenza sotto i ghiacci di Europa di un oceano d'acqua stata in
seguito indirettamente confermata dalla sonda Galileo.

Sagan, meditando sulla questione se la vita terrestre potesse essere facilmente rilevata dallo spazio, progett una
serie di esperimenti nei tardi anni ottanta utilizzando gli strumenti della stessa sonda Galileo da compiere durante il

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primo flyby della Terra della missione nel dicembre 1990. Dopo l'acquisizione e l'elaborazione dei dati, Sagan fece
una pubblicazione sulla rivista Nature nel 1993 dove present i risultati degli esperimenti[3] formulando i cosiddetti
"criteri di Sagan per la vita", che la sonda Galileo in seguito trov, ovvero:

forte assorbimento di luce nell'estremit rossa dello spettro visibile (in particolare sopra i continenti), causata
dall'assorbimento della clorofilla durante la fotosintesi delle piante.
assorbimento nello spettro dell'ossigeno molecolare, come risultato dell'attivit delle piante.
assorbimento nello spettro dell'infrarosso provocato dal metano in quantit di 1 micromole per mole.
trasmissione di onde radio modulate a banda stretta, che non possono provenire da alcuna sorgente naturale.

Sagan ha inoltre contribuito a risolvere l'enigma rappresentato dalla foschia rossa osservata su Titano, concludendo
che composta di molecole organiche complesse che piovono sulla superficie della luna di Saturno. Contribu con
ulteriori intuizioni riguardanti le atmosfere di Venere e Giove e il ciclo stagionale su Marte. Sagan stabil che
l'atmosfera di Venere estremamente calda e densa, con pressioni che aumentano progressivamente fino alla
superficie.

Considerava inoltre il riscaldamento globale dovuto all'effetto serra come una crescente minaccia creata dall'Uomo,
assimilabile al naturale sviluppo di Venere in un pianeta rovente, ostile alla vita, attraverso un effetto serra sfuggito
al controllo.

Sagan e il suo collega Edwin Ernest Salpeter della Cornell University specularono riguardo alla possibilit della vita
nelle nubi di Giove, data la composizione della densa atmosfera del gigante gassoso, ricca di molecole organiche.

Insieme ai colleghi J. B. Pollack e R. M. Goldstein ha effettuato importanti studi radar sul pianeta Marte. Dallo
studio della variazione osservata da molti scienziati nella colorazione della superficie di Marte, Sagan concluse che
questa variazione di colore non era stagionale o dovuta al ciclo di qualche vegetazione come molti credevano,
quanto piuttosto da spostamenti della polvere superficiale causata da tempeste di sabbia.

Sagan comunque pi noto per le sue ricerche sulla possibile esistenza di vita extraterrestre ed eventuali civilt
aliene, incluse dimostrazioni sperimentali della produzione di amminoacidi a partire da composti chimici semplici
per azione degli effetti dovuti ad un eventuale esposizione a delle radiazioni[4], esperimenti che ricordano molto
l'esperimento di Miller-Urey per l'azione analoga delle scariche elettriche dell'esperimento e delle radiazioni nelle
dimostrazioni di Sagan.

Altri risultati

Placche dei Pioneer

Fu Sagan assieme a Frank Drake a far apporre sulla sonda Pioneer 10 la


famosa targa. Si trattava di effigi presenti su placche commemorative in
alluminio anodizzato con oro che furono posizionate a bordo delle sonde
Pioneer 10 e Pioneer 11, rispettivamente nel 1972 e nel 1973,
nell'eventualit che le due sonde venissero intercettate da esseri
extraterrestri.[5] Queste placche mostrano le immagini nude di un uomo e
una donna, contornate da vari simboli che hanno il fine di fornire
informazioni sull'origine delle sonde, come: la transizione iperfine per
inversione di spin dell'idrogeno neutro, il numero binario uno, la posizione
relativa del Sole rispetto al centro della galassia, un diagramma schematico
del sistema solare e infine, dietro le figure degli esseri umani,
rappresentato il contorno della sonda Pioneer nella stessa scala cos la taglia
degli esseri umani pu essere dedotta misurando la navicella.
Voyager Golden Record
Le sonde Pioneer sono stati i primi oggetti costruiti dall'uomo ad
avventurarsi verso le regioni esterne del sistema solare.[6] Le targhe sono
fissate sui fronti dei supporti delle antenne in una posizione che le protegge dall'erosione della polvere interstellare.

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Nel 1977 l'iniziativa stata ripetuta col Voyager Golden Record, elaborando un messaggio pi complesso e
dettagliato veicolato da un disco fissato alle sonde Voyager e contenente suoni e filmati.

Voyager Golden Record

Il Voyager Golden Record un disco per grammofono inserito nelle due


sonde spaziali del Programma Voyager, lanciato nel 1977, contenente suoni
e immagini selezionate al fine di portare le diverse variet di vita e cultura
della Terra. concepito per qualunque forma di vita extraterrestre o per la
specie umana del futuro che lo possa trovare. La sonda Voyager impiegher
40.000 anni per arrivare nelle vicinanze di un'altra stella.

Le probabilit che venga trovato da qualcuno sono estremamente remote in


rapporto alla vastit dello spazio interstellare. Un suo possibile ritrovamento
ad opera di una forma di vita aliena potr avvenire soltanto in un futuro
molto lontano. Il suo lancio infatti visto pi che altro come qualcosa di
simbolico che non un tentativo reale di comunicare con forme di vita
extraterrestri.
Copertina del Voyager Golden Record
Sagan fu il presidente del comitato che selezion i contenuti delle con le istruzioni per accedere alle
registrazioni che le sonde del Programma Voyager portarono con s su un registrazioni.
disco registrato di rame e placcato d'oro (il cosiddetto Voyager Golden
Record) contenente immagini e suoni della Terra. Le istruzioni per accedere alle registrazioni sono incise sulla
custodia del disco, nel caso "qualcuno lo trovasse". Il disco contiene una variet di 115 immagini e un gran numero
di suoni naturali, come quelli prodotti dalle onde, dal vento, dai tuoni e suoni prodotti da animali, come il canto
degli uccelli e quello delle balene. Con questi venne inserita una selezione musicale proveniente da diverse culture
e diverse epoche, oltre ai saluti di abitanti della Terra in 55 lingue diverse e la riproduzione del messaggio del
presidente degli U.S.A. Jimmy Carter e del Segretario generale delle Nazioni Unite Kurt Waldheim. Dopo le critiche
ricevute dalla NASA sull'inserimento nelle placche del programma Pioneer dell'immagine di un corpo maschile e
uno femminile nudo, l'agenzia spaziale non permise a Sagan di inserire immagini di uomini e donne nude. I saluti
nelle diverse lingue iniziano con l'accadico, parlato dagli Assiri circa 5.000 anni fa, e finiscono con la Lingua wu,
parlata attualmente in Cina.

Il Pale Blue Dot

Fu Sagan a fare pressioni sulla NASA per ottenere dalle sonde Voyager le
immagini cosiddette ritratto di famiglia e Pale Blue Dot famose foto fatte dalla
sonda Voyager 1 che ritraggono rispettivamente il sistema solare e la Terra. Nella
foto ripresa dalla sonda a sei miliardi di chilometri oltre l'orbita di Plutone, la
Terra viene mostrata come solo un piccolo punto azzurro che restituisce
un'immagine molto suggestiva.

Divulgazione scientifica e attivit letteraria


Sagan era dotato di uno spiccato talento per la divulgazione, che utilizzava al
Pale Blue Dot servizio della scienza e dei progetti da lui sostenuti. L'abilit di Sagan nel
trasmettere le sue idee permise a molti di comprendere meglio il cosmo - allo
stesso tempo enfatizzando il valore e l'importanza dell'uomo e la relativa insignificanza della Terra in confronto
all'universo. Tra il 1978 e il 1980, con la collaborazione della moglie Ann Druyan e di Steven Soter, scrisse,
produsse e present Cosmo (Cosmos), un popolare documentario televisivo in tredici puntate della PBS.

Cosmo copre un vasto insieme di argomenti scientifici che vanno dall'origine della vita alla prospettiva del nostro
posto nell'Universo. La serie venne messa in onda la prima volta dalla PBS nel 1980, vincendo un Emmy e un
Peabody Award. Da allora stata trasmessa in pi di 60 paesi e vista da oltre 500 milioni di persone,[7] il che ne fa
il pi visto programma della storia della PBS.[8]
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Sagan scrisse inoltre diversi libri di divulgazione scientifica, come Cosmos che espande ed approfondisce alcuni
temi dell'omonima serie TV e che divenne il pi venduto libro di divulgazione scientifica mai pubblicato in
inglese;[9] I draghi dell'Eden: considerazioni sull'evoluzione dell'intelligenza umana, che vinse un Premio
Pulitzer; e Il romanzo della scienza. Il cervello di Paul Broca e altre storie. Sagan scrisse inoltre il romanzo di
fantascienza Contact, in cui si immagina che venga ricevuto un messaggio alieno proveniente dalla stella Vega, e
che questo induca un progetto internazionale per costruire il sistema di trasporto descritto nel messaggio. Sagan non
visse tuttavia fino a vedere nel 1997 la trasposizione cinematografica del suo romanzo (diretto da Robert Zemeckis
con Jodie Foster come protagonista), che vinse il Premio Hugo nel 1998 nella categoria per la migliore
rappresentazione drammatica.

Nel 1994 scrisse un seguito di Cosmos, Pale Blue Dot: A Vision of the Human Future in Space, che nel 1995 venne
segnalato come eccellente dal New York Times, Sagan scrisse inoltre un'introduzione per il bestseller di Stephen
Hawking Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo, Sagan era noto, oltre che per le sue opere di
divulgazione scientifica, per i suoi sforzi per migliorare la comprensione della scienza tra il grande pubblico, e per la
sua posizione in favore dello scetticismo scientifico e contro le pseudoscienze. Un'opera epistemologica e
divulgativa di Sagan il saggio Il Mondo infestato dai demoni - La scienza e il nuovo oscurantismo,

Per segnare il decimo anniversario della morte di Sagan, David Morrison, un ex studente di Sagan, nello Skeptical
Inquirer ricord "l'immenso contributo di Sagan allo studio dei pianeti, la divulgazione scientifica e il movimento
scettico".[10]

Nei suoi ultimi anni Sagan propugn la creazione di un'organizzazione per la ricerca di oggetti vicino alla Terra
(NEO, asteroidi, comete, e altri oggetti simili) che potrebbero colpirla.[11] Quando venne suggerita la creazione di
potenti bombe nucleari che si sarebbero dovute impiegare per alterare l'orbita di oggetti NEO in rotta di collisione
con la Terra per evitare l'impatto, Sagan propose il cosiddetto "Dilemma della Deflessione": se noi creiamo la
capacit di deflettere un asteroide lontano dalla Terra, allora creiamo anche la capacit di deflettere un asteroide
verso la Terra - fornendo ad eventuali malintenzionati un vero ordigno dell'apocalisse.[12][13][14]

Progetto SETI
Sagan fu tra i fondatori del progetto SETI, acronimo di Search for Extra-Terrestrial Intelligence (Ricerca di
intelligenza extraterrestre), un progetto dedicato alla ricerca della vita, e della vita intelligente in particolare, nel
cosmo tramite esperimenti radio e ottici.

Sagan credeva che dall'equazione di Drake si potesse supporre l'esistenza di numerose civilt extraterrestri; la
mancanza di indizi che confermassero tale supposizione (vedi paradosso di Fermi) veniva interpretata da Sagan
come dovuta al termine L dell'equazione, il tempo che intercorre tra quando una civilt inizia a produrre radioonde,
diviene cio "visibile", a quando muore, suggerendo che le civilt tecnologiche tendono ad autodistruggersi
piuttosto velocemente (quali possibili cause: inquinamento, guerra nucleare, sovrappopolazione).

Queste considerazioni lo portarono ad impegnarsi per diffondere tra il grande pubblico la consapevolezza e il
pericolo dei mezzi e comportamenti tramite i quali la specie umana potrebbe autodistruggersi, nella speranza di
riuscire ad evitare un tale infausto destino.

Il SETI si occupa anche dell'invio nello spazio di messaggi diretti ad eventuali civilt extraterrestri come il famoso
messaggio di Arecibo. Proprio questo tentativo di ricerca di vita extraterrestre gli attir varie critiche, di cui una
delle pi note fu quella dello psicologo Jack Catran[15].

Pacifismo antinucleare
Da giovane partecip ad uno studio, il Project A119, per l'utilizzo di un'arma nucleare sulla Luna.

La profonda preoccupazione di Sagan relativamente alla potenziale distruzione della civilt umana in un olocausto
nucleare lo port negli anni ottanta a diventare pi attivo politicamente, soprattutto nell'opporsi all'intensificarsi
della corsa alle armi nucleari sotto il presidente Ronald Reagan.

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Al culmine della Guerra fredda Sagan fu coinvolto negli sforzi per informare il pubblico circa gli effetti di un
conflitto nucleare quando un modello matematico del clima sugger che un ampio scambio nucleare avrebbe potuto
rovinare il delicato equilibrio su cui si basa la vita sulla Terra (vedi inverno nucleare).[16]

Nel marzo 1983, Reagan annunci un progetto multimiliardario di difesa contro un eventuale attacco nucleare
sovietico, la Strategic Defense Initiative, presto soprannominato il programma "Guerre stellari". Sagan si schier
contro tale progetto, argomentando che era tecnicamente impossibile sviluppare un sistema dotato della precisione
richiesta, inutile nonostante l'alto costo perch facilmente superabile con contromisure poco costose, e
concludendo che l'eventuale costruzione di un tale sistema di difesa avrebbe seriamente destabilizzato l'equilibrio
nucleare tra Stati Uniti ed Unione Sovietica, rendendo ulteriori progressi verso il disarmo nucleare impossibili.

Morte ed eredit
Dopo una lunga e difficile battaglia con la mielodisplasia, che incluse tre trapianti di
midollo osseo, Sagan mor di polmonite all'et di sessantadue anni al Fred
Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, il 20 dicembre 1996. Il suo corpo
stato deposto presso il Lakeview Cemetery di Ithaca.

Il film del 1997 Contact, basato sull'omonimo romanzo di Sagan e finito dopo la sua
morte, termina con la dedica "For Carl".

Nick Sagan, uno dei figli di Carl Sagan, ha scritto diversi episodi dell'universo di
Star Trek, Nell'episodio Lotta per la Terra della serie Star Trek: Enterprise sono
mostrati i resti del rover Sojourner, parte della missione Mars Pathfinder, con una Il DVD sulla sonda Phoenix
targa riportante una citazione da Sagan: "Qualsiasi sia la ragione per cui sei su forse la pi singolare delle
Marte, sono felice che tu ci sia, e mi piacerebbe essere l con te." eredit di Sagan.

Steve Squyres, uno studente di Sagan, guid il gruppo che fece atterrare sulla
superficie marziana i rover Spirit ed Opportunity nel 2004.

Il DVD sulla sonda Phoenix

L'associazione Planetary Society fondata da Sagan ha composto un DVD[17] che stato agganciato sul lander
Phoenix, atterrato su Marte nel 2008, contenente una collezione multimediale di letteratura e di arte che riguarda il
pianeta rosso chiamata Visions from Mars[18]. Tra le opere sono stati inclusi il testo de La Guerra dei Mondi di
H.G. Wells (e la famigerata trasmissione radio di Orson Welles), Mars as the Abode of Life di Percival Lowell con
una mappa dei canali di Marte, le Cronache marziane di Ray Bradbury e Green Mars di Kim Stanley Robinson.
Sono anche presenti dei messaggi destinati ai futuri visitatori marziani, tra cui quelli scritti da Sagan stesso e Arthur
C. Clarke. Nell'autunno 2006, la Planetary Society ha anche raccolto circa 250000 nomi inviati attraverso internet.
Il DVD costituito di un particolare materiale che stato pensato per resistere alle condizioni climatiche di Marte,
in modo da conservare per centinaia (e forse migliaia) di anni i dati.

Sagan e l'ufologia
Sagan aveva qualche interesse circa i rapporti sugli UFO almeno dal 1964, quando ebbe diverse discussioni sul
soggetto con Jacques Valle.[19] Bench piuttosto scettico relativamente a qualsiasi straordinaria risposta alla
questione UFO, Sagan pensava che gli scienziati avrebbero dovuto studiare tale "fenomeno", non fosse altro che
per il diffuso interesse che destava nel pubblico.

Il Dr. Stuart Appelle, studioso del fenomeno UFO e dei rapimenti alieni, osserva che Sagan "scrisse frequentemente
su quelli che lui considerava errori logici ed empirici della questione UFO e dei rapimenti alieni. Sagan rifiutava una
spiegazione extraterrestre al fenomeno UFO, ma sentiva che esistevano benefici sia empirici che pedagogici
derivanti da uno studio circa gli UFO, e che quindi il soggetto era un legittimo argomento di studio."[20]

Nel 1966 Sagan divenne membro della Commissione Ad Hoc per la Revisione del Progetto Blue Book, il progetto
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di indagine sugli UFO della U.S. Air Force. La Commissione concluse che il Progetto Blue Book era carente come
studio scientifico e raccomand l'istituzione di un progetto di ricerca universitario per sottoporre il fenomeno UFO
ad un'accurata analisi scientifica. Il risultato fu l'istituzione della Commissione Condon (19661968), guidata dal
fisico nucleare Edward Condon, che nel suo rapporto finale concluse formalmente che gli UFO, al di l di ci che
potevano effettivamente essere, non costituivano una minaccia alla sicurezza nazionale.

Il sociologo americano Ron Westrum scrisse che "L'apice del trattamento della questione UFO da parte di Sagan fu
il simposio dell'AAAS del 1969. I partecipanti offrirono un ampio spettro di opinioni sul soggetto, includendo non
solo fautori degli UFO quali James McDonald e J. Allen Hynek ma anche scettici quali gli astronomi William
Hartmann e Donald Menzel. La lista degli oratori era equilibrata, e questo simposio ebbe luogo proprio per merito
di Sagan, nonostante la pressione contraria esercitata da Edward Condon".[19] Con il fisico Thornton Page, Sagan
pubblic i testi delle conferenze fatte al simposio, e dei dibattiti ad esse seguenti, nel 1972 col titolo UFOs: A
Scientific Debate, Alcuni dei molti libri di Sagan (come anche un episodio di Cosmos) esaminano la questione degli
UFO, che Sagan affermava avere anche aspetti religiosi per parte del pubblico.

Pi volte nei suoi scritti Sagan ha argomentato che la possibilit che una astronave extraterrestre visiti la Terra
infinitamente piccola. Comunque Sagan credeva plausibile l'ipotesi che preoccupazioni dovute alla Guerra Fredda
potessero avere contribuito a spingere vari governi a ingannare i propri cittadini riguardo agli UFO, e che "alcuni
rapporti ed analisi sugli UFO, e forse voluminosi incartamenti, siano stati resi non consultabili al pubblico che paga
i conti ... tempo che questi incartamenti siano declassificati e resi disponibili a tutti." Sagan mise anche in guardia
dal giungere a conclusioni azzardate circa la soppressione di dati sugli UFO e sottoline che non c'era nessuna forte
evidenza che gli alieni abbiano mai visitato la Terra, n oggi n tempo addietro.[21]

Agnosticismo
Sagan era notoriamente uno scettico in materia di religione. Famoso un suo articolo, dal titolo C' un drago nel mio
garage,[22] in cui mette in guardia contro i facili finalismi e la pretesa di voler credere in certe cose solo perch la
loro non esistenza non dimostrabile; spiega attraverso la storia di un uomo che sostiene di avere un animale
mitologico nel garage ma che non lascia alcuna traccia reale per essere percepito che, con simili premesse, si
potrebbe sostenere l'esistenza di qualunque cosa. Sagan ribadisce pertanto che l'onere della prova sta a chi asserisce
l'esistenza di qualcosa, non a chi la nega (il problema venne gi affrontato da Bertrand Russell nella sua famosa
storia della Teiera di Russell), ragionamento basato sul concetto popperiano di falsificabilit di una teoria
(scientifica, di solito).

Sagan scrisse frequentemente riguardo alla religione ed il rapporto che essa ha con la scienza, esprimendo il proprio
scetticismo riguardo al comune concetto di Dio:

Alcune persone pensano che Dio sia un gigantesco patriarca dalla pelle chiara, con una lunga barba
bianca, che siede su di un trono da qualche parte lass nel cielo, occupato a registrare la caduta di ogni
passero. Altriper esempio Baruch Spinoza e Albert Einsteinconsiderano Dio essere
essenzialmente la somma totale delle leggi fisiche che descrivono l'universo. Non conosco nessuna
prova convincente per un patriarca antropomorfo che da qualche punto d'osservazione celeste
controlla i destini umani, ma sarebbe follia negare l'esistenza di leggi fisiche.[23]

Nonostante il suo scetticismo nei riguardi della religione, Sagan ha sempre negato di essere ateo, affermando che

(EN) (IT)

An atheist has to know a lot more than I know. An Un ateo deve sapere molto di pi di quello che so
atheist is someone who knows there is no god. By io. Un ateo qualcuno che sa che Dio non esiste.
some definitions atheism is very stupid. Secondo alcune definizioni, l'ateismo molto
stupido.

([24])

Sagan si definiva "agnostico"[25].

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Riconoscimenti
Nel 1978 ha vinto un premio Pulitzer[26].

Nel 1981 ha ricevuto la Ralph Coats Roe Medal[27].

Nel 1981 ha ricevuto il AHA's Humanist of the Year award[28].

Nel 1985 ha ricevuto il Premio Honda[29].

Nel 1990 ha vinto la medaglia Oersted[30].

Nel 1991 ha ricevuto la Medaglia UCLA[31].

Nel 1991 ha ricevuto il Harold Masursky Award for Meritorious Service to Planetary Science[32].

Nel 1994 gli stata assegnata la Public Welfare Medal[33].

Nel 1994 ha vinto il The Isaac Asimov Award[34].

Nel 2013 ha vinto, postumo, il Solstice Awards[35].

Gli sono stati intitolati vari premi:

il Premio Carl Sagan per la comprensione pubblica della scienza[36]


il Carl Sagan Memorial Award[37]
il Carl Sagan Medal for Excellence in Public Communication in Planetary Science[38]
il Carl Sagan Award for Excellence in Teaching[39].
il Carl Sagan Prize for Science Popularization[40].

Gli stato dedicato un asteroide, 2709 Sagan e un cratere da impatto di 95 km di diametro situato nei pressi
dell'equatore marziano porta il suo nome (su Marte i grandi crateri da impatto ricevono spesso nomi di scienziati o
artisti scomparsi che si sono particolarmente interessati al pianeta)[41].

Il lander della Mars Pathfinder stato rinominato in suo onore Carl Sagan Memorial Station[42].

Nel 2015 la band symphonic metal finlandese Nightwish ha composto una canzone dal nome Sagan in onore di Carl
Sagan.

Opere
Planets (LIFE Science Library) (con Jonathon Norton Leonard e curatori di Life), Time, Inc., 1966
La vita intelligente nell'universo (Intelligent Life in the Universe, Random House, 1966, con I.S.
Shklovskii), Feltrinelli, Milano, 1980
UFO's: A Scientific Debate (con Thornton Page), Cornell University Press, 1972
Communication with Extraterrestrial Intelligence, MIT Press, 1973
Mars and the Mind of Man (con autori vari), Harper & Row, 1973
Contatto Cosmico (Cosmic Connection: An Extraterrestrial Perspective, con Jerome Agel, Anchor Press,
1973), Rizzoli, 1975, ISBN 88-17-16572-7
Other Worlds, Bantam Books, 1975
Murmurs of Earth: The Voyager Interstellar Record (con autori vari), Random House
I draghi dell'Eden: considerazioni sull'evoluzione dell'intelligenza umana (The Dragons of Eden:
Speculations on the Evolution of Human Intelligence, Ballantine Books, 1978), Bompiani, 1979
Il romanzo della scienza. Il cervello di Paul Broca e altre storie (Broca's Brain: Reflections on the
Romance of Science, Ballantine Books, 1979), Arnoldo Mondadori Editore, 1982
Cosmo (Cosmos, Random House, 1980), Arnoldo Mondadori Editore, 1980

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The Cold and the Dark: The World after Nuclear War (con autori vari), Sidgwick & Jackson, 1985
Comet, coautore Ann Druyan, Ballantine Books, 1985
Contact (ibid., Simon and Schuster, 1985), Fabbri - Bompiani - Sonzogno - Etas S.p.A., 1986, ISBN
0-671-00410-7
A Path Where No Man Thought: Nuclear Winter and the End of the Arms Race (con Richard Turco),
Random House, 1990
Shadows of Forgotten Ancestors: A Search for Who We Are (con Ann Druyan), Ballantine Books, 1993
Pale Blue Dot: A Vision of the Human Future in Space, Random House, 1994
Il Mondo infestato dai demoni - La scienza e il nuovo oscurantismo (The Demon-Haunted World: Science
as a Candle in the Dark, Ballantine Books, 1996), Baldini & Castoldi, 1997
Miliardi e miliardi (Billions and Billions: Thoughts on Life and Death at the Brink of the Millennium, con
Ann Druyan, Ballantine Books, 1997), Baldini & Castoldi, 1988, ISBN 88-8089-510-9
The Varieties of Scientific Experience: A Personal View of the Search for God, a cura di Ann Druyan, 1985
Gifford lectures, Penguin Books HC, 2006

Filmografia
Televisione

Cosmos (Cosmos), documentario televisivo in tredici puntate, prodotto da PBS.

Note

1. ^ William Poundstone, Carl Sagan: A Life in the Cosmos, New York, Henry Holt & Company, 1999, pp. 363364,
374375, ISBN 0-8050-5766-8.
2. ^ Gran parte delle ricerche di Sagan nell'ambito della scienza dei pianeti riassunta da William Poundstone. La
biografia di Sagan ad opera di Poundstone include una lista di 8 pagine degli articoli scientifici di Sagan pubblicati dal
1957 al 1998. Informazioni dettagliate relative al lavoro scientifico di Sagan derivano dai principali articoli di ricerca.
Esempio: Sagan, C., Thompson, W. R., and Khare, B. N. Titan: A Laboratory for Prebiological Organic Chemistry,
Accounts of Chemical Research, volume 25, page 286 (1992). Un commento a questo articolo circa Titano reperibile
in The Encyclopedia of Astrobiology, Astronomy, and Spaceflight (http://www.daviddarling.info/encyclopedia
/T/Titanprebiotic.html).
3. ^ C. Sagan, W. R. Thompson, R. Carlson, D. Gurnett, C. Hord, A search for life on Earth from the Galileo spacecraft,
in Nature, vol. 365, 1993, pp. 715 - 721, DOI:10.1038/365715a0.
4. ^ The Columbia Encyclopedia, Sagan, Carl Edward, su Sixth Edition, Columbia University Press. URL consultato il 2
maggio 2007 .
5. ^ A Message from Earth, sciencemag.org. URL consultato il 12 luglio 2012 .
6. ^ (EN) The Pioneer Missions, NASA, 26 marzo 2007. URL consultato il 7 agosto 2012.
7. ^ Carl Sagan, EMuseum@Minnesota State University. URL consultato l'8 ottobre 2009 .
8. ^ CosmoLearning Astronomy, CosmoLearning. URL consultato l'8 ottobre 2009 .
9. ^ Meet Dr. Carl Sagan, The Science Channel. URL consultato il 2 maggio 2007.
10. ^ Morrison, David (2007). Man for the Cosmos: Carl Sagan's Life and Legacy as Scientist, Teacher, and Skeptic.
Skeptical Inquirer (http://www.csicop.org/si/2007-01/sagan.html) January/February, 31(1), pp. 29-38.
11. ^ Tom Head, Conversations With Carl Sagan, University Press of Mississippi, 2006, pp. 8687, ISBN 1-57806-736-7.
12. ^ Silicon Valley Astronomy Lectures: David Morrison - Taking a Hit: Asteroid Impacts & Evolution, 2007-2008.
13. ^ Carl Sagan e Ostro, Long-Range Consequences of Interplanetary Collisions, in Issues in Science and Technology,
Vol X, Number 4, 1994.
14. ^ Pale Blue Dot - capitolo 18, The Marsh of Camarina
15. ^ Lionel Rolfe, Fat Man on the Left, Los Angeles, California Classics Books, 1998
16. ^ Turco RP, Toon OB, Ackerman TP, Pollack JB, Sagan C. Climate and smoke: an appraisal of nuclear winter,
Science, volume 247, pages 166-176 (1990). PubMed abstract (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez
/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=11538069&dopt=Abstract) JSTOR (http://links.jstor.org
/sici?sici=0036-8075%2819900112%293%3A247%3A4939%3C166%3ACASAAO%3E2.0.CO%3B2-V) link al testo
dell'articolo. Carl Sagan discusse il suo coinvolgimento nel dibattito politico relativo all'inverno nucleare e la sua
errata valutazione di un raffreddamento globale causato dagli incendi della Prima Guerra del Golfo nel suo libro, Il
mondo infestato dai demoni,
17. ^ The Phoenix DVD (http://www.planetary.org/programs/projects/messages/phoenix_dvd.html)

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Carl Sagan - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Carl_Sagan

18. ^ Visions of Mars: A Message to the Future (http://www.planetary.org/programs/projects/messages/vom.html)


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20. ^ Stuart Appelle, Jacobs, David Michael (ed.), Ufology and Academia: The UFO Phenomenon as a Scholarly
Discipline, in UFOs and abductions: Challenging the Borders of Knowledge, Lawrence, Kansas, University Press of
Kansas, 2000, pp. 730, ISBN 0-7006-1032-4.
21. ^ Sagan, 1996: 81-96, 99-104
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1986, p. 330, ISBN 0-345-33689-5.
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35. ^ (EN) Solstice Awards (http://www.sfwa.org/2013/03/2013-solstice-awards/)
36. ^ (EN) Carl Sagan Award for Public Understanding of Science (http://thecssp.us/awards/sagan-award/)
37. ^ (EN) Carl Sagan Memorial Award (http://www.astronautical.org/awards/sagan)
38. ^ (EN) Carl Sagan Medal for Excellence in Public Communication in Planetary Science (http://dps.aas.org/prizes/sagan)
39. ^ (EN) Carl Sagan Award for Excellence in Teaching (http://astro.uchicago.edu/gradprogram/awards.shtml)
40. ^ (EN) Carl Sagan Prize for Science Popularization (http://wonderfest.org/sagan-prize/)
41. ^ (EN) Sagan (http://planetarynames.wr.usgs.gov/Feature/5276)
42. ^ (EN) NASA RENAMES MARS LANDER IN HONOR OF LATE CARL SAGAN (http://www.jpl.nasa.gov/releases
/97/sagansta.html)

Voci correlate
Calendario cosmico

Altri progetti
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Collegamenti esterni
(EN) Sito ufficiale con notizie biografiche e curriculum professionale, carlsagan.com.
Bibliografia italiana di Carl Sagan, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
(aggiornato fino al gennaio 2010)
Sagan dal sito Astrocultura, astrocultura.uai.it.
Sagan dal portale Torinoscienza.it, torinoscienza.it.
(EN) Bibliografia di Carl Sagan, in Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
(EN) La foto astronomica del giorno: Carl Sagan (http://antwrp.gsfc.nasa.gov/apod/ap961226.html). 26
dicembre 1996
(EN) Il kit di Carl Sagan per riconoscere * le bufale, users.tpg.com.au.

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Carl Sagan - Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Carl_Sagan

VIAF: (EN) 36997809 (http://viaf.org/viaf/36997809) LCCN: (EN) n79064998 (http://id.loc.gov


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Nati nel 1934 Morti nel 1996 Nati il 9 novembre Morti il 20 dicembre Nati a New York Morti a Seattle
Personalit dell'agnosticismo Vincitori del Premio Pulitzer Vincitori del Premio Locus | [altre]

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