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di Trevor Wishart
Biografia
Trevor Wishart ha iniziato la sua carriera come compositore di musica orchestrale ma ben
presto i suoi interessi si sono rivolti esclusivamente alla computer music, grazie alla quale
riuscito a manipolare la voce umana e a interpolarla con i suoni della natura. Ha studiato
presso lUniversit di Oxford (BA, 68), di Nottingham (MA, 69) e di York (PhD, 73); dal 2006
insegna presso il Dipartimento di Musica dell Universit di Durham e ad oggi viene
riconosciuto come il padre di tutta la ricerca sullanalisi e la risintesi del suono e per questo
motivo recentemente stato insignito del Gran Prize durante il Giga-Hertz Award for
Electroacoustic Music (08). Wishart ha raggiunto notevoli traguardi artistici ma soprattutto
tecnici sviluppando strumenti di trasformazione del suono inclusi nel pacchetto Sound Loom
(Computers Desktop Project) e scrivendo libri importanti come On Sonic Art e Audible
Design in cui ha condiviso la sua vasta ricerca sullestensione della voce umana e sulle
tecniche di computer music. Vale la pena ricordare ci che egli stesso dice a riguardo in
unintervista1 concessa non molto tempo fa: Ho scelto di plasmare il mio strumento digitale
personale per due ragioni principali, la prima la povert. Sono stato un compositore
freelance per quasi tutta la mia vita, ed essere un compositore sperimentale freelance in
Inghilterra sicuramente difficile. Durante i primi lavori di elettronica si era dipendenti da
scatole nere come per esempio lunit multieffetto Yamaha SPX 90. Il mio problema stato
fondamentalmente quello di non potermi permettere un aggiornamento periodico di queste
macchine, come invece erano in grado di fare i dipartimenti di musica delle Universit. Era
chiaro che la soluzione a questo problema sarebbe stata avere, come allIrcam, dei software di
esecuzione sul desktop del proprio computer. Cosi, insieme ad altri compositori e ingegneri,
abbiamo creato il progetto Computers Desktop (85-86) iniziando ad importare alcuni
software Ircam/Standford su Atari ST (allora il Mac era troppo lento per laudio professionale).
In seguito abbiamo iniziato a creare il nostro software. La seconda ragione che creare un
proprio strumento significa seguire limmagine sonora ovunque essa ti conduca, piuttosto che
essere limitati da software commerciali. E possibile sviluppare o estendere lo strumento
quando si sente la necessit, non quando il produttore commerciale decide che redditizio
farlo, e si pu anche metterlo apposto se si dovesse rompere.
Analisi estesico-cognitiva
Vox 5 una composizione elettroacustica a 4 canali, per nastro magnetico, anche se ne esiste
una riduzione stereo, commissionata dall Ircam nel 1981 e rilasciata nel 1986, appartenente
al ciclo Vox. Dopo un primo ascolto orientativo, ho condotto una serie di ascolti pi
approfonditi sul brano, che hanno dato lavvio allanalisi vera e propria. La partitura dascolto,
una partitura intuitiva che fa da guida allascolto ultimo, stesa in base ai primi ascolti, mi ha
aiutato nella successione delle varie fasi analitiche.
Livello formale
1
Trevor
Wishart:
la
chimica
del
suono
Matteo
Milani
Sezione A
Sezione B
Sezione C
Livello Strutturale
Sezione A
La Sezione A presenta 3 famiglie timbriche distinte: suoni puntuali tonici e complessi, gruppi di
suoni continui complessi e gruppi di suoni iterativi variabili. Gli attacchi sono improvvisi per i
suoni puntuali e progressivi per i gruppi continui e iterativi, mentre gli inviluppi sono per questi
ultimi prevalentemente in crescendo. Sul piano dello spazio virtuale i suoni continui fanno da
sfondo a quelli puntuali e iterativi, anche se si assiste ad un susseguirsi di giustapposizioni di
piani sonori in cui sono collocati i suoni continui e i suoni iterativi. Questo tipo di gerarchia
scenica viene avvalorata dallaumento della dinamica dei suoni iterativi e continui che
emergono poi in primo piano come masse fluttuanti e che alla fine convergono verso un unico
punto di fuga, che non da considerarsi come luscita di scena di entrambi i personaggi, ma
semplicemente una ricomparsa in nuove vesti. La presenza sempre pi marcata di questa
categoria genera una tensione che diventa subito rilevante e con tendenza ad un progressivo
aumento sempre verso la fine della sezione stessa.
Sezione B
La Sottosezione b1, dal punto di vista del criterio di massa-fattura, contiene suoni puntuali
complessi e suoni continui timbricamente ricchi e dinamicamente intensi. Gli attacchi dei suoni
puntuali sono improvvisi mentre quelli dei suoni continui sono ripidi e caratterizzati da un
inviluppo a delta. Ci testimoniato dal fatto che dinamicamente dal mezzo forte si passa al
forte e viceversa, con un andamento quasi ciclico. Il tutto si ripercuote anche sui singoli
movimenti dei suoni continui che sono spazialmente decentrati rispetto al punto 0 di equilibrio
tra canale destro e sinistro. La tensione rimane inizialmente costante per poi aumentare sul
finire della sottosezione stessa.
Nella Sottosezione b2, in cui si articolano la maggior parte dei suoni percussivi, dei suoni
puntuali complessi, dei suoni continui, dei glissandi e dei gruppi di suoni iterativi finora trattati,
Wishart introduce un primo tentativo di manipolazione rivolto soprattutto ai suoni vocali,
attraverso lutilizzo del pitch shifting. In primo piano, glissandi ascendenti e discendenti,
caratterizzati da attacchi progressivamente morbidi con inviluppi decrescenti, precedono
altrettanti glissandi ascendenti e discendenti, caratterizzati questa volta da attacchi piatti e
inviluppi a mordente. Fanno da sfondo i gruppi di suoni iterativi e continui che smorzano la
tensione accumulata dalla sottosezione in seguito alladdensamento del materiale e spostano
lattenzione dellascoltatore verso un panorama sonoro diverso da quello precedente. La
Sottosezione b2 pi marcata a livello ritmico e presenta anche una maggiore direzionalit
dei suoni, che confluiscono, anche questa volta, in un unico punto che non n di inizio n di
fine, ma di passaggio a una nuova sottosezione, che forse quella che incarna meglio lidea
compositiva dellautore.
Sezione C
La Sezione C potrebbe essere considerata come una ripresa con variazione della Sezione A.
La variazione potrebbe essere rappresentata dalla coda al minuto 214, che timbricamente
simile ai suoni continui gi citati, ma dinamicamente differente, giacch tende al piano e poi al
pianissimo fino alla sua scomparsa. Lattacco immediato mentre linviluppo in
decrescendo. Nelleconomia della sezione questo suono continuo riveste un ruolo centrale:
fino alla coda si mantiene stabile su tutto il secondo piano per poi spostarsi lungo il primo a
214 e infine traslare sullo sfondo verso la fine della sezione stessa.
La ripresa dei suoni puntuali e iterativi, invece, rievoca nellascoltatore un territorio gi
esplorato in precedenza; mi riferisco al paesaggio sonoro intravisto sempre nella sezione A.
Anche qui lattacco dei suoni percussivi e puntuali improvviso con inviluppi risonanti, che
rendono al meglio lidea della profondit dello spazio in cui si articolano i movimenti.
Contrariamente a quanto avviene nella Sezione A, la comparsa di riverberazione, seppur
sporadica, induce lascoltatore a limitare la propria immaginazione per quanto riguarda
eventuali cambiamenti di scena, guidandolo verso la conclusione del brano.
Strategie compositive
Wishart utilizza campioni vocali cui assegna particolari significati simbolici. In Vox 5, infatti, la
voce percepita non una voce umana, ma una voce mitologica, quella di Shiva, creatore e
distruttore del mondo. Al fine di realizzare sonoramente questa immagine, egli analizza e
risintetizza i dati ottenuti con il Phase Vocoder 3. Come nel Vocoder, anche nel PVOC il
passaggio del segnale originale avviene allinterno di una batteria di filtri posti in parallelo, tale
da coprire lintera lunghezza di banda del segnale originale. In questo caso i filtri permettono di
misurare sia lampiezza che la fase di ciascun suono sinusoidale per ciascuna banda di
frequenza. Questa si definisce fase di analisi. Da questi valori si ricavano due inviluppi, uno
per l ampiezza e uno per la frequenza. Durante la fase di sintesi i dati ottenuti con lanalisi si
possono sia lasciare invariati, sia modificarli, ad esempio agendo sui due inviluppi, per
ottenere risultati timbrici differenti.
Strategie di significazione
Una
prima
versione
del
Phase
Vocoder
stata
sviluppata
nel
1966
da
J.
Flanagan
e
R.
Goldh,
entrambi
3
ricercatori
ai
Bell
Laboratories,
dove
Dadley
aveva
messo
a
punto
il
Vocoder.
Il
principio
da
cui
partirono
i
due
ricercatori
era
che
facendo
passare
un
segnale
sonoro
attraverso
una
batteria
di
filtri
in
parallelo
non
si
comprometteva
la
qualit
del
segnale
in
uscita.
Su
questa
intuizione,
in
verit,
si
fonda
anche
il
Vocoder.
Mentre
questultimo
consentiva,
per
ciascun
filtro,
esclusivamente
la
trasmissione
dei
valori
di
ampiezza,
la
tecnica
adottata
da
Flanagan
e
Goldh
si
estendeva
anche
alla
trasmissione
della
fase,
da
cui
il
nome
di
Phase
Vocoder.
In
realt,
rispetto
alle
intuizioni
iniziali,
il
risultato
iniziale
della
ricerca
non
fu
soddisfacente.
Riuscirono
si
nellintento
di
migliorare
il
processo
di
sintesi(quindi
la
qualit
del
segnale
sonoro),
tuttavia
linsieme
dei
dati
raccolti
durante
il
processo
di
analisi
restituivano
un
file
con
dimensione
maggiore
di
quella
del
segnale
originale.
Sul
piano
computazionale,
questo
comportava
un
notevole
sforzo.
La
prima
simulazione
al
computer
fu
condotta
con
un
IBM
7094
e
un
software
realizzato
con
il
linguaggio
BLODI-B
sviluppato
appositamente
per
processare
segnali
di
parlato
digitalizzato.
La
difficolt
nella
gestione
dei
dati
rese
difficile,
per
diversi
anni,
lutilizzo
del
PVOC.
In
seguito,
verso
la
met
degli
anni
70,
il
ricercatore
Portnoff
svilupp
un
PVOC
ancora
+
efficiente
implementando
al
suo
interno
la
FFT.
Lidea di una connessione che si stabilisce tra mondo virtuale e mondo reale muove Wishart a
ricreare un paesaggio sonoro unicamente attraverso luso di suoni concreti, in particolare
quelli vocali. D. A. Smalley chiama source bonding 4 la connessione tra intrinseco ed
estrinseco, il collegamento dallinterno del lavoro verso il mondo sonoro esterno. A questo
proposito Wishart (come qualcun altro che gi lo aveva preceduto nel tempo) afferma che la
voce molto pi di uno strumento musicale. Attraverso il discorso ci si connette al mondo
sociale [] Lascoltatore riconosce una voce anche quando minimamente indicata, o
notevolmente trasformata, cosi come riconosciamo volti umani da pochi dettagli. Egli verr
coinvolto maggiormente da un multifonico della voce, con cui si stabilisce un collegamento
empatico immediato, in una maniera pi coinvolgente di quanto accadrebbe con un multifonico
prodotto da un clarinetto [] E poich il processo funzioni diventa importante dichiarare
preventivamente allascoltatore le materie prime in un contesto sonoro in cui non utilizzato
il linguaggio musicale tradizionale. Questo perch se i gesti sono deboli, se essi sono troppo
allungati nel tempo e se la loro evoluzione diventa troppo lenta, si perderebbe il riferimento
alla fisicit umana e nello stesso tempo avverrebbe un cambiamento nella focalizzazione
dellascolto. Ripetizione, sviluppo e ricapitolazione dei materiali quindi sono particolarmente
importanti per lascoltatore nel tracciare questo tipo di percorso attraverso una forma musicale
estesa.
Conclusioni
Fonti di riferimento:
Giuseppe Imbimbo
Avellino
21-03-2014
4
La
Spettromorfologia:
una
spiegazione
delle
forme
del
suono
-
D.
A.
Smalley
5
La
relazione
tra
linguaggio
e
materiali
nella
musica
elettroacustica
Simon
Emmerson