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La Filosofia Di Aristotele
La Filosofia Di Aristotele
Aristotele nacque a Stagira nel 384-383 a.C. ed entr nella scuola di Platone a 17 anni. Egli studi presso
lAccademia di Platone sino alla morte del maestro (348-347). La sua formazione spirituale avvenne
interamente sotto linfluenza dellinsegnamento e della personalit di Platone. Pi tardi Aristotele svilupp
una propria autonomia di pensiero che caratterizz la sua indagine razionale. Nel 342 Aristotele divenne
precettore di Alessandro Magno al quale comunic la sua convinzione della superiorit della cultura greca
e della sua capacit di dominare il mondo se si fosse congiunta con una forte unit politica. Aristotele
fond nel 335 una scuola il Liceo dove teneva corsi regolari. Muore nel 322-321 a 63 anni causa una
malattia di stomaco.
LE OPERE
Possediamo due tipi di gli scritti aristotelici:
- TRATTATI SCOLASTICI destinati ad un pubblico ristretto e specialistico (studenti) nei quali il suo
pensiero perfettamente sistematico e compiuto.
- DIALOGHI opere a carattere ampio e divulgativo nelle quali Aristotele utilizza un linguaggio razionale,
rigoroso, sistemico, rivolto a un pubblico di sapienti. Questi scritti ci rivelano un Aristotele che dapprima
aderisce al pensiero platonico per poi allontanarsene e modificarlo sostanzialmente.
- TRATTATI genere letterario che meglio si apprestava alla discussione esauriente di un argomento ben
definito. I trattati aristotelici si distinguono in:
Scritti di logica, noti col nome di Organon
Scritti filosofici che comprendono i 14 libri della Metafisica
Scritti di fisica, di storia naturale, di matematica e di psicologia
Scritti di etica, di politica, di economia e di poetica
IL QUADRO DELLE SCIENZE
Aristotele ci presenta le scienze in unenciclopedia suddivisa in tre nuclei:
SCIENZE TEORETICHE: hanno per oggetto il necessario ,ossia ci che non pu essere diverso da come
e, hanno come scopo la conoscenza disinteressata del vero. Si prefiggono losservazione e la
comprensione della realt. Sono scienze che studiano lESSERE e sono:
- METAFISICA cos lessere
- FISICA movimenti dellessere
- MATEMATICA numero
- PSICOLOGIA lanima la forma, latto del corpo, vi un SINOLO fra anima e corpo.
L individuo un SINOLO (unit) tra materia e forma. La psicologia studia lanima come forma del corpo.
Per Aristotele la psicologia ha un forte legame con la fisica. Ogni ENTE (tutto ci che non ha autonomia
perch la sua essenza dipende dallessere) ha la sua essenza nella forma e nellatto.
SCIENZE PRATICHE non hanno pi carattere teoretico, :hanno per oggetto il possibile e indagano i
comportamenti umani sia a livello individuale (ETICA) che a livello collettivo (POLITCA)
SCIENZE POIETICHE (poiesis attivit) Non si propongono come fine la conoscenza e sono
strettamente collegate alla manipolazione di oggetti materiali. Comprendono le belle arti (letteratura,
poesia, teatro) e le tecniche. Larte ha una propria autonomia, creativa.
LA METAFISICA
Metafisica dal punto di vista etimologico significa DOPO LA FISICA.
Viene definita da Aristotele FILOSOFIA PRIMA. Nella sua opera Aristotele d 4 definizioni di metafisica:
- Studia le cause e i principi primi SCIENZA DELLE CAUSE (perch)
- Studia lessere in quanto essere SCIENZA DELL ESSERE (che cos lessere, la sostanza)
- Studia la sostanza SCIENZA DELLA SOSTANZA
- Studia Dio e la sostanza immobile SCIENZA DI DIO (teologia)
La METAFISICA considera lessere in quanto tale, per questo la filosofia prima mentre le altre scienze
filosofie seconde. La metafisica d alla filosofia la massima universalit, costituendola come il
presupposto indispensabile di ogni ricerca.
CHE COSE LESSERE
Lessere non ha ununica forma n ununica accezione ma una molteplicit di aspetti e di significati:
LESSERE COME ACCIDENTE caratteristica casuale o fortuita della sostanza
LESSERE COME VERO
- La filosofia aristotelica si presenta come un sistema chiuso cio come un insieme fisso di verit
rigidamente connesse tra di loro.
- Concepisce la filosofia come RAZIONALE e specialistica
- Le scienze naturali sono le scienze pi importanti.
ANALOGIE:
- Ricerca della verit con un metodo corretto
- La ricerca filosofica nasce dalla meraviglia, dalla curiosit e dal bisogno delluomo di conoscere in modo
spassionato e disinteressato.
LA CRITICA ALLE IDEE PLATONICHE
- Aristotele afferma che essendo le idee fuori delle cose o separate da esse non si capisce bene in che
senso possano essere causa delle cose stesse. Il principio delle cose non pu che risiedere nelle cose
stesse, ossia nella loro forma interiore. Il principio delle cose non risiede in idee trascendenti me nelle
loro FORME IMMANENTI.
- Le idee sono altrettanti realt che si aggiungono alle realt sensibili. Le idee sono inutili doppioni, che
complicano, anzich semplificare, ci che devono rendere comprensibile.
- Per spiegare la realt delle idee bisogna porre idee di cui i platonici non considerano lesistenza come
per esempio per le cose negative o per quelle transitorie. Per il rapporto di somiglianza tra le idee e le
cose corrispondenti ci dovrebbe essere unidea (terzo uomo).
- Le idee, essendo immobili, non spiegano il movimento delle cose sensibili.
Aristotele irrigidisce la distinzione platonica tra idee e cose, trasformandola in una vera e propria
SEPARAZIONE di mondi, non tenendo conto dello sviluppo autocritico dei dialoghi della vecchiaia.
Inoltre Aristotele critica le idee solo in quanto modelli delle cose naturali, come se le idee platoniche
non fossero anche, e soprattutto, VALORI ETICI o VALORI MATEMATICI.