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Giannelli Atti e parole
Il patto fiscale
S alla manovra
ma i no vincono
su pensioni e Ici
Il deputato-talpa
filma il suk
degli onorevoli
Garlasco
IN POLITICA
ANCHE IL TONO
FA LA MUSICA
IL SECONDO TEMPO
SALVARE
LEURO
ORA O MAI PI
Il sondaggio Inchiesta tv
Stasi assolto
anche
in Appello
di GIOVANNI BIANCONI
di ANTONIO POLITO
di RENATO MANNHEIMER
Il deputato pdl referente nazionale dei Casalesi. La replica: chiarir tutto
Rincari fino a 11 centesimi sui carburanti, la mini patrimoniale salir nel 2013 allo 0,15%
Napolitano: evitata una catastrofe. Monti blinda il decreto: pochi margini per modifiche
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Alle aziende bonus sullIrap da 10.600 a 15.200 euro
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di CLAUDIO MAGRIS
di ANGELO PANEBIANCO
di GIAN ANTONIO STELLA
Tutti gli aumenti, la benzina subito
Coster meno il lavoro
di donne e under 35
F
orse vero che il tempo,
come dicono non solo
poeti ma anche scienziati,
ha diverse misure; un
contenitore elastico, le cui
dimensioni variano a
seconda di ci che lo
riempie. Pure nella politica,
nella vita sociale e civile, si
sperimenta la diversa durata
delle ore e dei giorni.
CONTINUA A PAGINA 2
C
i sono fasi in cui
le esigenze della
economia e quel-
le della politica so-
no in armonia e altre fasi,
pi frequenti, in cui sono
in conflitto. Non detto
che ci che sarebbe eco-
nomicamente utile o ne-
cessario risulti anche poli-
ticamente praticabile. Il
decreto Monti serve a
fronteggiare lemergenza
e conferisce al governo
lautorevolezza necessa-
ria per trattare da una po-
sizione di relativa forza
con i partner europei. Per
questo i principali partiti,
obtorto collo, sono co-
stretti a sostenerlo. Ma
questo momento magico
non destinato a durare:
molto presto le esigenze
della politica torneranno
a prendere il sopravven-
to. E il governo Monti co-
mincer a navigare in ac-
que parlamentari sempre
meno tranquille. questa
circostanza, purtroppo, a
rendere non del tutto
plausibile la politica dei
due tempi che lesecuti-
vo si visto costretto ad
adottare.
Il decreto, oltre a un
sensibile accrescimento
(che ha di per s effetti de-
pressivi) della pressione
fiscale sul ceto medio,
contiene una seria rifor-
ma delle pensioni e qual-
che buona misura a favo-
re delle imprese. Ma il
grosso degli interventi
pro crescita rinviato a
un secondo tempo. Sono
rinviate quasi del tutto le
liberalizzazioni. E non si
parla per ora di privatizza-
zioni. rinviata la rifor-
ma della disciplina del la-
voro. Sono rinviati gli in-
terventi pi incisivi sui co-
sti della politica. Manca-
no infine provvedimenti
volti a colpire la palla al
piede rappresentata dalla
inefficienza della macchi-
na amministrativa.
Il governo Monti ha
avuto sicuramente ottime
ragioni (soprattutto, i
tempi troppo stretti) per
adottare questa strategia.
Ma resta che tale scelta,
per quanto necessitata,
porta con s due inconve-
nienti. Il primo riguarda
il segno e la qualit del de-
creto Monti. Se le misure
rinviate fossero state pre-
senti nel decreto ci
avrebbe sicuramente ri-
dotto il disagio dovuto al-
l accrescimento della
pressione fiscale. Gli effet-
ti depressivi sarebbero
stati ampiamente com-
pensati dalla generalizza-
ta constatazione di una ra-
dicale svolta, di un irre-
versibile cambiamento.
Finalmente, sarebbe sta-
to a tutti chiaro che si sta-
vano predisponendo le
condizioni necessarie per
fare riprendere al Paese il
cammino dello sviluppo.
Il secondo e pi grave
inconveniente consiste
nel fatto che in Italia la po-
litica dei due tempi, co-
me sappiamo per lunga
esperienza, quasi sem-
pre destinata allinsucces-
so. Il governo Monti fi-
glio di circostanze ecce-
zionali. E sono le circo-
stanze eccezionali ad aver-
ne decretato la popolari-
t. Ma, come lo stesso
Monti ha osservato, la po-
polarit del governo de-
stinata a ridursi a causa
della amara medicina che
esso ci deve somministra-
re.
CONTINUA A PAGINA 55
F
orse un giorno questo
dolore ci sar utile.
Non perch possa bastare
lausterit o perch la
salvezza dellItalia dipenda
da quanto sudore e lacrime
verseremo: pi dei nostri
compiti a casa, a decidere
sar lesame di maturit che
aspetta lEuropa tra domani
e venerd. Ci che ha fatto il
governo Monti per una
precondizione perch tre
giocatori ben pi decisivi, la
signora Merkel, il signor
Draghi e il signor Mercato,
possano fare ci che devono.
CONTINUA A PAGINA 55
Nuova richiesta darresto per Cosentino
Il capo dello Stato firma il provvedimento. Il ministro Fornero apre sulla previdenza: pronti a rivedere il blocco degli adeguamenti
Con i nuovi provvedi-
menti economici coster
meno il lavoro di donne e
giovani sotto i 35 anni. Si
raddoppia dallanno pros-
simo il bonus Irap. Lage-
volazione, a partire dal
2012, si eleva a 10.600 eu-
ro allanno per le imprese
del Nord e a 15.200 per le
regioni del Sud. LIrap pi
leggera vale sia per chi
gi assunto sia per coloro
che verranno assunti, ma
solo nel caso di contratti a
tempo indeterminato.
A PAGINA 12 R. Bagnoli
con il commento di Dario Di Vico
I provvedimenti (Le novit in neretto)
Estensione a tutti dal 2012 del sistema contributi-
vo. Ritiro a 66 anni per gli uomini e a 62 per
le donne. Parit uomo donna a 66 anni nel 2018.
Abolizione di quote e finestre per le pensioni
d'anzianit: si uscir in anticipo con 41 anni e un
mese di contributi per le donne e 42 e un mese
per gli uomini. Et agganciata alle aspettative
di vita. Annunciata per il 2018 la fine delle
pensioni di anzianit. Contributo di solidariet
dalle pensioni pi ricche e, finora, niente adegua-
mento all'inflazione per quelle sopra i 936 euro
Aumento delle aliquote Iva del 10 e del 21%
di 2 punti dall1 ottobre 2012, se non ci saranno
gli introiti previsti dal riordino delle agevolazioni
fiscali. Dall'1 gennaio 2014 altro incremento
dello 0,5%. Una tantum dell'1,5% sui capitali
rientrati con lo scudo fiscale, anche quello
del 2001. Rialzo dell'addizionale regionale Irpef
dallo 0,9 all'1,23%. Il bollo in conto titoli esteso a
qualsiasi investimento finanziario: prelievo dello
0,1% per il 2012 e dello 0,15% per il 2013, con
un minimo di 34,2 euro e un massimo di 1.200
Tassa per le auto superiori a 185 kilowatt
di potenza (20 euro per ogni kilowatt
eccedente), sulle barche sopra i 10 metri,
su elicotteri e aerei privati in base al peso
Arriva l'imposta municipale unica (Imu). Si pagher
anche sulla prima casa. Previsto un 60% di
rivalutazione degli estimi catastali. Aliquote dello
0,4% sulla prima casa e dello 0,76% per le altre
Salgono subito le accise su benzina e diesel
per un aumento, rispettivamente, di 8,2
centesimi e 11,2 centesimi al litro. Nel caso
del gpl l'aumento sar di 2,6 centesimi al litro.
Abolizione delle giunte provinciali e riduzione
dei consiglieri a dieci. Calo dei membri delle
Authority da 50 a 28. Accorpamento di Inpdap
e Enpals nell'Inps
Deliberato un insieme di liberalizzazioni
per la vendita di farmaci (quelli di fascia C
con obbligo di ricetta e solo nei Comuni sopra
i 15 mila abitanti), per i trasporti e per gli orari
degli esercizi commerciali
Rafforzamento del fondo di garanzia per le
imprese, con un credito di oltre 20 miliardi.
Ricostituzione dell'Istituto per il commercio estero.
Agevolazioni fiscali per gli utili reinvestiti, che
rafforzano il capitale d'impresa. Infrastrutture:
sblocco di 3,8 miliardi per le opere strategiche
Le imprese potranno dedurre 10.600 euro
per ogni donna o giovane sotto i 35 anni
assunti a tempo indeterminato. Lo sconto
sale a 15.200 euro nelle regioni del Sud
Tracciabilit fiscale per i pagamenti oltre mille
euro. Lo Stato non pagher pi di 500 euro
in contanti: per le somme eccedenti bisogner
dotarsi di conto corrente a costi agevolati
FISCO FISCO
BENI DI LUSSO BENI DI LUSSO
CASA CASA
LA BENZINA LA BENZINA
COSTI DELLA POLITICA COSTI DELLA POLITICA
LIBERALIZZAZIONI LIBERALIZZAZIONI
CRESCITA CRESCITA
BONUS IRAP PER DONNE E GIOVANI BONUS IRAP PER DONNE E GIOVANI
NO AL CONTANTE NO AL CONTANTE
PENSIONI PENSIONI
Per la quota sopra il milione, il Tfr dei
manager si sommer al reddito complessivo
tassato con laliquota Irpef massima del 43%
LIQUIDAZIONI MILIONARIE LIQUIDAZIONI MILIONARIE
D
ue italiani su tre dicono
s alla manovra
anticrisi del governo Monti.
Secondo il sondaggio, sono
contrari allaumento
dellet pensionabile 6 su
10. Bocciata lIci sulla
prima casa. A PAGINA 21
N
icola Cosentino
era il referente
del clan dei Casalesi. Il
tribunale di Napoli chie-
de di nuovo larresto del
parlamentare del Pdl ed
ex sottosegretario allEco-
nomia, il cui nome ricom-
pare in uninchiesta della
Procura antimafia di Na-
poli sulla camorra casale-
se. Secondo linchiesta,
Cosentino era il politico
che comanda a Casal di
Principe. Marted la Ca-
mera decider sullauto-
rizzazione. Indagato an-
che il presidente della
Provincia di Napoli, Luigi
Cesaro. Cosentino si di-
fende: Chiarir tutto.
A PAGINA 37 Bufi
Q
ualche sanguisuga, un
po di somari e una
talpa: c anche questo, a
Montecitorio. il quadro
desolante che esce da un
micidiale reportage girato
per la prima volta dentro
laula. CONTINUA A PAGINA 27
Alberto Stasi stato
assolto anche in appello
dallaccusa di aver
ucciso la fidanzata
Chiara Poggi a Garlasco
nel 2007. stata dunque
confermata la decisione
presa dal giudice due
anni fa, quando Stasi
fu assolto per la prima
volta. La madre di
Chiara: non mi arrendo.
A PAGINA 35
Camasso, Di Stefano, Fasano
Il presidente della Repubblica
firma il decreto salva Italia, la
manovra economica anticrisi va-
rata dal governo Monti.
I rialzi. Dal testo affiorano alcu-
ne novit. Tra laltro, arriva lau-
mento della benzina: rincari fi-
no a 11 centesimi. La mini patri-
moniale salir nel 2013 a quota
0,15%. Il premier blinda il decre-
to: pochi i margini per modifi-
carlo, o cos o stipendi a rischio.
Welfare. Nuovo intervento, in-
tanto, di Giorgio Napolitano:
stata evitata una catastrofe. Il mi-
nistro del Welfare, Fornero,
apre intanto sul fronte della pre-
videnza: siamo pronti a rivedere
il blocco degli adeguamenti.
DA PAGINA 2 A PAGINA 21
italia: 515249535254
Codice cliente:
ROMA Silvio Berlusconi
amava arrivare allultimo minu-
to, Mario Monti invece appro-
da in via Teulada 75 minuti pri-
ma della diretta. Non tanto per
marcare la discontinuit, quan-
to per incontrare i vertici Rai. E
una volta seduto sulla poltron-
cina bianca di Porta a Porta il
premier ricorda il Cavaliere per
un istante soltanto. Quando si
rivolge al padrone di casa con
un se mi permette, dottor Ve-
spa... seguito da un brusco
non sono qui per fare un pia-
cere a lei. Per il resto, il para-
gone impossibile. Lontani i
tempi del contratto con gli ita-
liani, il premier venuto a di-
re ai cittadini in prima sera-
ta e in un format tv ideato do-
po le polemiche che hanno pre-
ceduto lintervista che senza
i sacrifici pesanti il treno Ita-
lia sarebbe deragliato. Lalter-
nativa era il rischio Grecia, il
non poter pagare stipendi e
pensioni.
Monti non cerca lapplauso e
nemmeno lo trova. Il momen-
to cruciale e le misure propo-
ste non fanno piacere a nessu-
no, tantomeno a lui. Gli scio-
peri? Capisco le reazioni. Arri-
vando in Rai gli avevano chie-
sto se era emozionato. E lui:
No. Gessato grigio e cravatta
a pallini biancocelesti, incappa
subito nel bello della diretta.
Normalmente io guardo lei?,
domanda a Vespa in fuorionda.
E il conduttore: Me e le teleca-
mere, aiuta la conversazione.
E quando il giornalista gli fa no-
tare che ha perso solo nove
punti di gradimento, il premier
si sbilancia: Dovevo farla pi
pesante, la manovra?. I partiti
lavorano agli emendamenti,
ma Monti avverte che il decre-
to pressoch blindato. In Par-
lamento terr occhi e orec-
chie spalancati, perch le for-
ze che lo sostengono non provi-
no a cambiare troppo i conte-
nuti pur tenendo fermi i saldi:
Il tempo poco e il margine
di flessibilit pochissimo.
Metter la fiducia? prematu-
ro affermarlo, ma le ho spiega-
to qualcosa di pi importante
e qui il "prof" bacchetta lo
studente Vespa cio che
non modificheremo la struttu-
ra.
La cosa che pi lo ha fatto
soffrire aver dovuto tocca-
re le pensioni pi basse. Ci sia-
mo sentiti molto in difficolt
ammette . L ci siamo con-
vinti che era il caso di chiama-
re a contribuire anche chi ave-
va usufruito dello scudo fisca-
le. La ministangata sar fat-
ta, lo dice Monti e lo ribadisce
Grilli a Ballar, aggiungendo
che gli scudati che non verse-
ranno la tassa dell1,5 per cen-
to perderanno lanonimato. Sul-
lIci il viceministro apre a una
proroga per le prime case e, sul-
le pensioni, Elsa Fornero spera
che, se si troveranno i soldi, si
possa alzare il tetto per garan-
tire lindicizzazione agli asse-
gni pi bassi.
Per due volte Monti loda la
sua piccola squadra e pro-
mette una futura ribalta anche
a quei ministri rimasti in om-
bra, fiero e orgoglioso com
di aver scelto uomini e donne
di straordinaria qualit. Re-
spinge le critiche dei cattolici
per i mancati sgravi alla fami-
glia, fa capire quanto sia arduo
dover fare equilibrismo tra
Pd e Pdl e conferma che non al-
zer lIrpef. Scherza su Vespa
ministro dellEconomia e ri-
vendica di aver riportato lIta-
lia nel salotto buono del
mondo. Quanto ai costi della
politica siamo solo allinizio,
prepara nuove sforbiciate Mon-
ti. E annuncia una task force
aperta anche ai contributi dei
giornalisti.
Solo sul finale concede uno
squarcio della sua vita privata.
La mamma lo ammoniva a te-
nersi alla larga dalla politica e
la moglie lo rimprovera ogni se-
ra per essere rientrato tardi nel-
lappartamento presidenziale:
Non credo sia interamente
contenta per gli orari che fac-
cio. forse lunico sorriso,
lunico momento in cui Monti
si rilassa dopo aver tenuto, per
mezzora, i gomiti puntati sui
braccioli della poltroncina.
Monica Guerzoni
RIPRODUZIONE RISERVATA
Il ministro a Ballar
Il ministro del Welfare Elsa Fornero, ieri sera, a
Ballar, su Raitre ha affrontato il tema della
riforma previdenziale: Se non si partiva
dalle pensioni non si poteva
raggiungere lobiettivo
di salvare il Paese
SEGUE DALLA PRIMA
Ne sono passati appena venti, di giorni, da quando lItalia
ha un nuovo governo e il tempo che li precede appare
lontano, perduto nel passato. Le noiosissime e sguaiate
serate televisive che imperversavano sino a tre settimane
fa con le discussioni sulle nipoti di Mubarak, su vere o
presunte notti brave, sui metri quadrati di appartamenti
di onorevoli e altre spiritosaggini sembrano remote,
improbabili commedie degli anni Cinquanta che nessun
cinema oggi manda in sala. Come ha detto lex presidente
del Consiglio commentando la sanguinosa fine di un
potente leader, sic transit gloria mundi. Non solo la
gloria, anche la spazzatura. cambiato pure il linguaggio
politico, quel linguaggio rissoso, quelle facezie, quel
turpiloquio, anchessi remoti come le scurrilit di quando
facevamo il servizio militare. Il nuovo governo presieduto
da Mario Monti sar giudicato a tempo debito in base al
suo operato in questa situazione cos difficile. Ma bisogna
gi essergli molto grati per aver restaurato con
naturalezza, come se fosse la
cosa pi ovvia e doverosa del
mondo, e infatti lo la
civilt dei rapporti, il rispetto
tra avversari, quel tono
signorile e civile che non
formalit, ma un modo di
essere, di comportarsi, di
vivere con gli altri. il tono
che fa la musica. Se vero
che una mela bacata guasta le altre, per fortuna vero
pure il contrario; anche il rispetto e la misura sono
contagiosi. Le aspre contrapposizioni e gli aspri conflitti
tra le diverse parti politiche non sono certo scomparsi
ed giusto che non lo siano ma gli scontri si
esprimono in altra forma, e la forma non mai solo tale.
Laltra sera, vedendo e ascoltando la presentazione del
programma di governo, si avvertiva che lo stile con cui
esso veniva esposto fermo e insieme talora
lodevolmente e compostamente commosso restituiva
la decenza cara a Montale e cos spesso oltraggiata. Ma
dopo un attimo non ci si accorgeva quasi pi di tale
novit; ci si sentiva a prescindere dalleventuale
opinione sulluno o sullaltro punto del programma
semplicemente a casa, coinvolti in unalta lotta politica in
cui in gioco il destino della Polis, della comunit cui si
appartiene, e non in una rissa da Suburra, quasi senza pi
ricordarsi di tante indecenze, ormai patetici lazzi del
tempo che fu. Certo, tutto in precario equilibrio, tutto
pu sparire e ritornare. Ma intanto...
RIPRODUZIONE RISERVATA
Il decreto? Non iniquo, odioso
Roberto Maroni, Lega Nord
Ritocchi? Minimi. Ma la Fornero apre sulle deindicizzazioni
Rapporti civili
ANCHE IN POLITICA
IL TONO
CHE FA LA MUSICA
Le frasi
Il governo Il premier
Istantanee
Le proteste
Gli scioperi?
Francamente
devo ammettere
che capisco
molte delle
reazioni
di protesta
Si giudicher il
governo per loperato
ma ha gi restaurato
rapporti civili
di CLAUDIO MAGRIS
Gli orari
Mia moglie non
credo sia
contenta per gli
orari che faccio
e che faccio
fare ai miei
colleghi...
Le auto blu
Ci sono troppe
auto blu. Presto
una task force
aperta anche ai
giornalisti che
pi si occupano
di questi temi
I precedenti
Siamo
consapevoli
che sono
necessari
dei sacrifici
per
salvaguardare
il futuro
dei giovani
Catastrofe evitata appena in tempo
Il presidente del Consiglio
Mario Monti ieri ha
partecipato alla trasmissione
tv Porta a Porta, su Rai1.
Nella foto, il premier in studio
mentre interviene sulla
manovra economica appena
approvata dal governo,
intervistato dal conduttore
del programma
Bruno Vespa
Quirinale
e Palazzo Chigi
uniti nelladditare
lo scampato
pericolo
A Mantova Il presidente spiega di aver aperto con la scelta del professore uno spiraglio migliore per il Paese
3 Primo Piano
Corriere della Sera Mercoled 7 Dicembre 2011
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italia: 515249535254
Codice cliente:
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Mercoled 7 Dicembre 2011 Corriere della Sera italia: 515249535254
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Vademecum
La guida completa
2011
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3,8
Famiglie, contribuenti, imprese: dentro le novit del decreto
Grilli: lacconto di dicembre per gli immobili potrebbe slittare
11
16,4
14
500
2,1
2,1
miliardi. I risparmi attesi, in
termini di minor spesa
pensionistica al lordo del
fisco, sono 3,85 miliardi nel
2012 e 6,7 miliardi
rispettivamente nel 2013 e
2014, oltre 6,6 miliardi
nel 2015.
miliardi il gettito che produrr
il pacchetto di misure sulla
casa (9 miliardi andranno allo
Stato e 2 miliardi ai Comuni).
Per quanto riguarda lIci-Imu
sulla prima casa, le entrate
attese ammontano a 3,8
miliardi.
miliardi. Dallaumento di
due punti delle aliquote Iva
del 10 e del 21% a partire
dal mese di settembre del
prossimo anno, lo Stato
incasser un maggior
gettito che a regime, nel
2014, sar di 16,4 miliardi.
miliardi. Il gettito derivante
dallaumento delle accise
sui carburanti (benzina e
gasolio) sar pari
a 4,8 miliardi nel 2012 e a
circa 14 miliardi nel triennio
2012-2014.
I rincari sono gi in vigore.
milioni dalla tassa sui
mezzi di trasporto di
lusso. Che riguarda
laddizionale sul bollo auto
(limitatamente alle vetture
con cilindrata superiore ai
185 Kw), sulle imbarcazioni
e sugli aerei.
miliardi. Il gettito atteso
dallaumento
delladdizionale Irpef delle
Regioni a statuto ordinario.
Il valore della componente
base delladdizionale
passer gi da questanno
dallo 0,9% all1,23%.
miliardi. Dallimposta dell1,5%
sulle attivit rimpatriate o
regolarizzate con lo scudo
fiscale il governo prevede di
incassare almeno 2,19 miliardi
(sulla base dei dati relativi alle
attivit emerse, pari a circa
182,5 miliardi).
ROMA Un salasso da 11
miliardi allanno. Tanto coste-
ranno agli italiani le tasse sul-
la casa appena introdotte dal
governo Monti. Lavvio dellI-
mu garantisce da solo pi di
un terzo della manovra (30
miliardi di cui 20,1 per assicu-
rare il pareggio di bilancio
nel 2013), ma un forte contri-
buto lo daranno anche lau-
mento delle accise e la rifor-
ma delle pensioni. Il rincaro
di benzina e gasolio porter
4,8 miliardi lanno, mentre
dalla previdenza arriveranno
3,8 miliardi gi nel 2012 con
il blocco dellindicizzazione
degli assegni, anche se a regi-
me il risparmio garantito dal-
la nuova riforma sar di ben
20 miliardi allanno.
Altra voce di peso nella ma-
novra il nuovo bollo titoli
che frutter 2,1 miliardi nel
2012 e 3,8 dal 2013, mentre
la tassa-bis sullo scudo fi-
scale assicura 2,1 miliardi (e
chi non paga perder lanoni-
mato). A pesare sulle tasche
dei cittadini saranno anche
le addizionali regionali Irpef,
che lanno prossimo coste-
ranno 2,2 miliardi. Per non
parlare dellIva, che potrebbe
essere alzata a settembre
2012. Non detto che lau-
mento di due punti delle ali-
quote del 10 e del 21% scatti,
ma in bilancio lincasso gi
previsto: 3,3 miliardi per il
2012. In alternativa c il ta-
glio delle detrazioni fiscali:
dalluna o dallaltra parte, in
ogni caso, dovranno arrivare
13,1 miliardi nel 2013 e 16
nel 2014. Il pacchetto cresci-
ta vale poco pi di 4 miliardi,
di cui 3 assorbiti dagli sgravi
Irap. Nel decreto, per, c an-
che il finanziamento di nuo-
ve spese, come le missioni di
pace allestero e i fondi per il
trasporto locale.
A
Authority Vengono snelli-
te negli organi di amministra-
zione, ridotti in genere a tre
membri, ma rafforzate nelle
funzioni. LAntitrust, ad esem-
pio, potr intervenire anche
contro la pubblica ammini-
strazione se un atto viola le
leggi sulla concorrenza.
B
Benzina La sorpresa forse
pi amara svelata dal testo de-
finitivo del decreto. Per cor-
reggere i conti scatta un au-
mento delle accise su benzina
e gasolio, che saliranno di 8,2
e 11,2 centesimi di euro al li-
tro. Da subito.
C
Casa Tra Imu e nuovi mol-
tiplicatori delle rendite cata-
stali, le imposte sugli immobi-
li fanno la parte del leone nel
decreto. La tassa sulla prima
casa coster 3,8 miliardi, quel-
la su seconde e terze case com-
porter un aggravio di 7,2 mi-
liardi rispetto allIci attuale, il
cui saldo per il 2011 (atteso
entro il 16 dicembre) potreb-
be slittare allanno prossimo,
dice il viceministro dellEco-
nomia, Vittorio Grilli. Una
boccata dossigeno ai consu-
mi natalizi.
D
Donne Forse le pi penaliz-
zate dalla riforma delle pen-
sioni. Nel privato, dal 2012,
dovranno lavorare almeno fi-
no a 62 anni. In compenso, sa-
r pi facile per loro lingres-
so sul mercato del lavoro, gra-
zie allaumento delle specifi-
che deduzioni Irap a favore
delle imprese.
E
Ecobonus Entrato nellulti-
mo decreto del governo Berlu-
sconi in forma "leggera", poi
sparito del tutto, lincentivo fi-
scale per la riqualificazione ener-
getica delle abitazioni riemer-
so nel primo decreto Monti. Lo
sgravio fiscale resta del 55%e sa-
r godibile in dieci anni. Confer-
mato anche il bonus del 36%sul-
le ristrutturazioni edilizie.
G
Garanzia Tutti si augurano
che non ce ne sia bisogno, ma
il governo mette le mani avan-
ti ed assicura alle banche, in li-
nea con gli accordi europei, la
garanzia statale sui finanzia-
menti ricevuti dalla Banca
d'Italia, fino al giugno 2012,
per fronteggiare eventuali
gravi crisi di liquidit.
I
Irap Uno sgravio fiscale
doppio per le imprese, desti-
nato a premiare loccupazio-
ne. Dal 2012, infatti, le azien-
de potranno dedurre dallim-
ponibile Ires e Irpef la quota
dellIrap relativa al costo del la-
voro. E nello stesso tempo au-
mentano le deduzioni forfetta-
rie per chi occupa le donne ed
i giovani con meno di 35 anni.
L
Liquidazioni Dolori acuti
per i supermanager a fine car-
riera, in attesa di buonuscite
spesso milionarie. Per loro, la
quota del Tfr che supera il mi-
lione di euro non sar pi sot-
toposta a tassazione separata,
ma finir nellIrpef. E ci si pa-
gher unimposta del 43%.
M
Maxiyacht La nuova tassa
sui ricchi colpir luso di mo-
toscafi e grandi barche, ma an-
che il possesso di areoplani da
turismo e automobili di gros-
sa cilindrata, a partire da 185
kw. Per le barche si pagher
una tassa di stazionamento
nei porti, commisurata alla
lunghezza dellimbarcazione.
P
Pensioni Lincubo, avvera-
tosi, di parecchie generazioni
di italiani. Dal 2012 tutti in
pensione con almeno 42 anni
e un mese di contributi (41 e
un mese per le donne), oppu-
re con un minimo di 66 anni
di et, che scendono a 62 per
le donne nel privato. Stop an-
che alla rivalutazione per lin-
flazione di tutti gli assegni su-
periori a 935 euro mensili, an-
che se il governo, ha detto ieri
sera il ministro Elsa Fornero,
potrebbe aumentare la soglia.
R
Regioni I governatori, a
differenza del solito, protesta-
no poco contro la manovra.
Non ci sono per loro grandi ta-
gli in vista (anche se Sicilia e
Sardegna dovranno fare forti
sacrifici, come le altre Regio-
ni a statuto speciale), ed anzi
arrivano soldi in pi. Il livello
massimo delle addizionali Ir-
pef viene elevato dallo 0,9 al-
l1,24%. Il che significa, per i
contribuenti, altri 2,2 miliardi
di tasse in pi da pagare.
T
Trasparenza La nuova bat-
taglia della guerra contro
levasione parte da l. Con
luso della carota, insieme a
quello del bastone: chi accette-
r i pagamenti tracciabili avr
sconti e semplificazioni fisca-
li non indifferenti.
Z
Zero Sono le riforme che
non costano nulla al bilancio
dello Stato, ma sono anche
quelle sulle quali il governo
scommette di pi per rilancia-
re la crescita. La liberalizzazio-
ne degli orari degli esercizi
commerciali, della vendita
dei medicinali di fascia "C",
delle professioni e dei loro Or-
dini, del trasporto locale.
Mario Sensini
RIPRODUZIONE RISERVATA
PENSIONI, ICI E PATRIMONIALE
ECCO QUANTO CI COSTER
Tutti i conti
5 Primo Piano
Corriere della Sera Mercoled 7 Dicembre 2011
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italia: 515249535254
Codice cliente:
Il Fisco
Le misure
11,2 1,23 8,2
centesimi, laumento dellaccisa
che scatta da oggi su ogni litro
di gasolio e che alla pompa,
considerando anche lIva del 21%,
sar pari a 13,6 centesimi
centesimi al litro, la maggiore accisa che
a partire da oggi si paga sulla benzina
verde. Ma il rincaro alla pompa sale a 9,9
centesimi, sommando leffetto Iva, che
con laliquota attuale del 21%
Gli effetti
Iva e accise
Il rischio vero
una potente
spinta allinflazione
Il prezzo sale di 8,2 e 11,2 centesimi. Laumento dell1,23% delladdizionale regionale
E per lo Stato
mai pi contante
oltre 500 euro
ROMA Aumento immediato per le acci-
se sul carburante che in tre anni porteranno
allo Stato nuove entrate per circa 14 miliar-
di. Si comincer a pagare da gennaio prossi-
mo invece, laddizionale Irpef regionale de-
stinata a finanziare la spesa sanitaria che al-
trimenti sarebbe stata tagliata.
Rincari alla pompa. Scatta subito, e non
da gennaio come si era pensato in un primo
momento, laccisa sulla benzina che aumen-
ta a 704,20 euro per mille litri, mentre quel-
la sul gasolio auto arriva a 593,20 euro. Dal
1 gennaio 2013 ci sar un ulteriore balzello
su benzina e gasolio auto di 0,5 euro per mil-
le litri. Laumento immediato sulla benzina
sar di 8,2 centesimi al litro, quasi dieci con-
siderando anche l'effetto Iva, circa 4 euro
per un pieno; mentre limpatto sul gasolio
usato come carburante sar di 11,2 centesi-
mi al litro, 13,6 centesimi compresa lIva.
Gi dal prossimo anno lo Stato potr inca-
merare un maggiore gettito di 4,8 miliardi.
Cos anche questo governo ricorso a
uno degli strumenti pi gettonati per fare
cassa. Basti pensare che da aprile a oggi so-
no stati ben cinque gli aumenti delle accise
decisi dall'esecutivo Berlusconi per far fron-
te a necessit pi o meno immediate. A apri-
le per finanziare il Fondo unico per lo spetta-
colo, a giugno per lemergenza immigrati, a
luglio ancora per il Fus, il cinema e altri in-
terventi culturali e poi a novembre scorso
per l'alluvione in Liguria e Lunigiana. Que-
stultimo, secondo quanto affermato dal pre-
mier Mario Monti, era indispensabile an-
che per esigenze come il trasporto pubblico
locale che cos ha riottenuto i fondi che era-
no stati tagliati dalla precedente manovra.
Addizionale Irpef. E si ispira sempre alla
necessit di aiutare gli enti locali, evitando
ulteriori tagli, questa volta alla sanit, la
nuova addizionale regionale Irpef che scatta
gi a decorrere dallanno dimposta attuale
Laliquota passa dallo 0,9% all1,23%
(+0,33%). L'incremento determina un mag-
gior gettito di 2.085 milioni di euro, cui cor-
risponde una riduzione di pari importo del-
la compartecipazione Iva destinata al finan-
ziamento del fabbisogno sanitario.
La norma si applica anche alle Regioni a
Statuto speciale e alle Province autonome di
Trento e Bolzano con effetti positivi per la
finanza pubblica di 860 milioni di euro. Con
le medesime procedure le Regioni Valle
d'Aosta e Friuli Venezia Giulia e le Province
autonome di Trento e di Bolzano assicurano
un concorso al Bilancio di altri 60 milioni an-
nui da parte dei Comuni ricadenti nel pro-
prio territorio. Infine il maggior gettito del-
la regione Siciliana, pari a 130 milioni, deter-
mina una riduzione del fondo sanitario na-
zionale per pari importo e quindi un corri-
spondente miglioramento dei saldi di finan-
za pubblica.
Effetti della tassazione. La
maggiorazione all1,23% per la parte di
addizionale manovrata dallo Stato, cui van-
no aggiunte quelle decise dalle singole Re-
gioni che possono sommarvi al massimo
uno 0,50%. Se poi si tratta di Regioni che pre-
sentano un deficit sanitario possono aggiun-
gere un ulteriore 0,30%.
E il caso di alcune Regioni del Sud, come
la Calabria, la Campania e il Molise: qui al-
lattuale aliquota che gi all1,7 (0,9+0,8) si
potr sommare la nuova maggiorazione del-
lo 0,33%, portando il totale al 2,03%. Lau-
mento si fermer all1,23% in cinque Regio-
ni in cui oggi laliquota quella base dello
0,9%: Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Valle
dAosta e Veneto e le Province di Trento e
Bolzano. In mezzo si trovano Regioni come
il Lazio e la Sicilia, all1,7%.
Come gi detto, i primi a assaggiare il
nuovo aggravio del balzello saranno i lavora-
tori dipendenti e i pensionati, sin dal mese
prossimo. Per i lavoratori autonomi si tratte-
r di aspettare lautotassazione tra maggio e
giugno prossimi.
Antonella Baccaro
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per cento, laddizionale Irpef che le
Regioni potranno applicare a partire
dal 2012. Il maggior prelievo potr
essere utilizzato anche per finanziare
i deficit della sanit
di STEFANO AGNOLI
Compensi e pensioni
I primi a sentire il nuovo
aggravio saranno i lavoratori
dipendenti e i pensionati
sin dal mese prossimo
A
lla fine si arriva sempre l: al
prezzo della benzina. Per ogni
genere di entrate, ordinarie e
straordinarie. Un mese fa laumento
era stato di un centesimo al litro per
poter finanziare gli aiuti agli
alluvionati liguri e toscani.
Sacrosanto. Ora si tratta di salvare
lItalia e quindi lincremento sar di
8 centesimi (e di 11 per il gasolio).
Altrettanto sacrosanto. Ma non
finisce qui: laggravio scatter da
subito. Vuol dire che allasettica
tabellina della relazione tecnica, che
prevede che per il 2012 si incassino 4,8
miliardi, bisogner aggiungere una
cresta di quasi 400 milioni di euro,
quanto cio frutter dicembre 2011.
Ancora: quando si ritocca laccisa
(unimposta sul prodotto) lo Stato
ottiene automaticamente anche un
maggior incasso Iva. Ogni governo
conosce benissimo quelleffetto di
tassa sulle tasse ma non ha mai
voluto eliminarlo, mentre ai
cittadini-consumatori risulta
particolarmente odioso. Sul piatto,
per, non ci sono solo recriminazioni
in buona parte gi ascoltate, che
potrebbero essere ritenute fuori luogo
in un momento eccezionale come
questo. Leconomia e la societ
italiana continuano ad andare per
larga parte a petrolio, che copre il 40%
dei consumi di energia. Il 55-60% di
ogni barile importato si trasforma
nella benzina e nel gasolio che sono
necessari per i trasporti. Ovvero per le
merci e i passeggeri che si devono
forzatamente muovere. Toccare
pesantemente i carburanti significa
insomma scatenare un effetto
perverso: si riduce il potere dacquisto
dei cittadini e si aumentano i costi
delle imprese, soprattutto le piccole,
mentre contemporaneamente si d
una mano allinflazione. A novembre
lIstat scriveva che effetti di sostegno
al tasso dinflazione derivano dagli
aumenti congiunturali dei prezzi dei
beni alimentari non lavorati (+1,5%) e
dei beni energetici non regolamentati
(1,0%). Cio benzina e gasolio, che da
soli in dodici mesi sono saliti di pi
del 16%. Non c molto da
aggiungere.
http://energia.corriere.it
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H
a proprio ragione il demografo Gianpiero
Dalla Zuanna che ieri, sul Corriere, ci ha
spiegato che dopo questa riforma
cambier il nostro modo di vivere e la visione
stessa della vita. Non eravamo preparati,
inutile nasconderlo. Non credevamo possibile la
cancellazione delle pensioni danzianit;
laumento dalla sera alla mattina di 5-6 anni
dellet per andare in pensione; dover lavorare
fino a 70 anni; subire il taglio della pensione se si
va via prima di 62 anni, pur avendo pi di 42
anni di contributi. Fino a ieri ciascuno di noi ha
visto parenti, amici e conoscenti andare in
pensione a 55-58 anni e anche prima. Non erano
preparati i singoli, cio i lavoratori e le loro
famiglie, ma neppure le imprese, che hanno
ottenuto una riforma pi severa di quanto loro
stesse abbiano mai chiesto.
Mettiamo pure che tutto ci fosse inevitabile.
Resta il fatto che da ora in poi chi andr in
pensione pagher il conto di un regalo pi o meno
generoso che stato fatto finora a milioni di
lavoratori andati in pensione a et troppo basse e
con un sistema di calcolo, il retributivo, che
restituiva spesso molto di pi rispetto ai
contributi versati: dai baby pensionati, mezzo
milione dei quali ancora in pagamento, a tutti i
55enni-58enni che riceveranno lassegno per
almeno 25 anni. Alcune domande sembrano
allora obbligate. La prima riguarda il passato.
Per un governo tecnico, in nome dellequit,
sarebbe stato improponibile chiedere un sacrificio
a chi ha ricevuto questo regalo, cio un modesto
contributo, escludendo ovviamente gli assegni
bassi, come stato deciso per i soli pensionati dei
fondi speciali (elettrici, telefonici, volo, dirigenti)
che verseranno tra lo 0,3% e l1% dello stipendio?
Altre due domande toccano il futuro. Se le
aziende dovranno tenere i lavoratori fino a 66-70
anni det o 42-46 anni di contributi, subiranno
di regola un aumento dei costi, in termini di
retribuzioni e di minore produttivit.
Probabilmente reagiranno dichiarando pi spesso
esuberi. Che strumenti si intendono mettere in
campo per evitare ai lavoratori che dopo aver
detto loro che devono produrre fino a 70 anni, a
60-65 vengano buttati fuori perch non servono
pi? In quel caso chi e come li risarcir?
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9 Primo Piano
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Lacasa
Le misure
La lettera
collezione CASHMERE
r
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b
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c
c
a
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i
t
11 Primo Piano
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Lacrescita
Le misure
Sale a 15.200 euro al Sud. La soglia dei 35 anni
1 miliardo
1,6 miliardi
Un primo passo
Adesso pi franchigia
Lesclusione massima prevista fino al
2014 per il patto di stabilit delle Regioni
per le spese di cofinanziamento nazionale
degli interventi con fondi strutturali Ue
le risorse per finanziare nel 2012 il
bonus Irap per favorire il posto di
lavoro a giovani e donne, secondo
la relazione tecnica della manovra
di DARIO DI VICO
L
Irap considerata dagli imprenditori
una tassa odiosa tanto che in qualche
assemblea dei Piccoli il nome viene
storpiato in Iraq. odiosa perch
tassando il lavoro la si paga a prescindere
dal risultato economico. Con il paradosso che
le aziende che, causa recessione, chiudono in
rosso devono comunque mettere mano al
portafoglio in ragione dei dipendenti che
hanno. La decisione del governo di concedere
un bonus di agevolazione fiscale alle imprese
che hanno in forza donne o giovani con meno
di 35 anni sicuramente una misura utile,
per gli effetti di riduzione del costo del lavoro
che produce nel breve (diminuisce il
cosiddetto cuneo fiscale) e perch incentiva le
aziende ad assumere donne e giovani. Ad
avvantaggiarsene sono immediatamente le
grandi imprese pi che le piccole. La
speranza che si arrivi in tempi non lunghi
alla completa deducibilit dellIrap dalle
imposte dirette. O che si risolva una volta
per tutte lambiguit sul pagamento dellIrap
da parte delle partite Iva. Oggi in virt di
una formulazione poco trasparente succede
di tutto, c chi paga e chi no, chi subisce
laccertamento e chi vince il ricorso. La
strada maestra per tagliare la testa al toro
quella di allargare la franchigia Irap dai
9.500 euro attuali a 30 mila. Aspettiamo
fiduciosi.
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Le regole
13 Primo Piano
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Il risparmio
Le misure
MILANO La mini patrimoniale
ha preso forma. E numeri. Nel 2012
tutti coloro che hanno un investi-
mento finanziario un conto tito-
li, un fondo, una polizza e cos via
pagheranno allErario luno per
mille del valore di mercato del loro
patrimonio. Una tassa che sostitui-
sce ed estende il superbollo inventa-
to questestate da Giulio Tremonti e
applicato fino a oggi solo al deposi-
to titoli. Un prelievo progressivo
nella formulazione e nel tempo, vi-
sto che dal 2103 salir (stabilmen-
te) all1,5 per mille.
Nulla cambia invece per i conti
correnti tradizionali e i conti di de-
posito che non sono considerati
strumenti finanziari ma utensili per
la gestione della liquidit e che con-
tinueranno a pagare, esattamente
come oggi, il solito bollo da 34,2 eu-
ro.
Ma che cosa succeder in pratica?
Facciamo qualche esempio. Con
10.000 euro di Btp non cambia nul-
la. Si pagavano 34,2 euro in passato
e si continueranno a pagare, perch
la nuova tassa (da cui sono esenti
solo le posizioni che valgono meno
di mille euro) ha un minimo. Se
lun per mille pari a meno di 34,2
euro, si pagano comunque 34,2 eu-
ro. Quindi, se si applica laliquota
del 2012, il plafond oltre cui si co-
mincia a pagare di pi 34 mila eu-
ro.
Se consideriamo invece 50 mila
euro, oggi un conto titoli con depo-
sitato questo capitale paga 34,2 eu-
ro, mentre nel 2012 la sua mini pa-
trimoniale vale 50 euro e nel 2013
arriver a 75. E cos via pagando (ve-
di tabella). La tassa ha anche un
massimo, a 1.200 euro: se lun per
mille (o l1,5 per mille in futuro) su-
pera questa soglia, si pagher non
pi di questo importo. Prendiamo
un patrimonio molto consistente,
da 900 mila euro: nel 2013 il prelie-
vo sarebbe stato di 1.350 euro, ma
non se ne pagheranno pi di 1.200.
Nella tabella a centro pagina il pa-
ragone tra oggi e domani fatto
considerando la vecchia tassa sul de-
posito titoli. Ma la maggior novit
della mini patrimoniale appunto
lallargamento della base imponibi-
le a strumenti finanziari (come fon-
di comuni e polizze) che, non aven-
do obbligo di conto titoli, fino alla
fine del 2011 non pagheranno nes-
sun tipo di bollo.
Facciamo allora un altro esem-
pio: se invece di guardare il conto
titoli prendiamo quote di fondi co-
muni o una polizza vita da 100 mila
euro, oggi vediamo costi e tasse sui
rendimenti, ma non il bollo. Mentre
il titolare di un deposito con titoli
di Stato per un analogo importo ver-
serebbe anche 70 euro allErario per
la supermarca. Domani tutti e tre
(conto titoli, polizza e fondo), pa-
gheranno la mini patrimoniale vesti-
ta da bollo pari a 100 euro nel 2012
e a 150 nel 2013.
Secondo le stime del governo e di
Banca dItalia il provvedimento ri-
guarda una platea di 1.900 miliardi,
da cui si potr ricavare un gettito di
2,6 miliardi per cassa il primo anno
e di 4,7 nel 2013. Un portafoglio
piuttosto vasto che rappresenta cir-
ca la met delle ricchezze finanzia-
rie delle famiglie italiane, quantifica-
bile in oltre 3 mila miliardi. Altri
mille miliardi abbondanti, infatti,
sono parcheggiati sui conti correnti
tradizionali (circa 750) e sui conti di
deposito vincolati a vario titolo
(500 miliardi).
Laltra novit introdotta dalla ma-
novra (che modifica un provvedi-
mento del 1972) il metodo per
conteggiare la consistenza del capi-
tale. Ora si parte dal valore di merca-
to e, solo in mancanza di un prezzo,
si ricorrer al valore nominale o di
rimborso.
Il superbollo, invece, faceva riferi-
mento in primis al valore nominale,
aprendo la strada a clamorose omis-
sioni (alcune azioni hanno un valo-
re nominale vicino a zero) o ad al-
trettanto ingiuste penalizzazioni
per chi si sarebbe visto conteggiare
i Btp a 100 in un anno dove i prezzi
sono scesi ben sotto 90. Dalla versio-
ne finale del provvedimento spari-
to invece linnalzamento della so-
glia di esenzione da mille a 5 mila
euro (che faceva capolino dalla pri-
ma bozza), mentre rimasta la pre-
cisazione che i fondi pensione (cio
gli strumenti di previdenza integra-
tiva) e i fondi sanitari (le polizze per
la salute) sono esclusi dalla mini pa-
trimoniale. La tassa come il vec-
chio bollo e come il super bollo na-
to questestate e gi pensionato
si applica alla comunicazione perio-
dica (in genere annuale) che gli in-
termediari inviano ai clienti.
G. Marv.
RIPRODUZIONE RISERVATA
miliardi Il governo
si aspetta dalla
mini patrimoniale
un gettito pari a
circa 7 miliardi di
euro in due anni:
2,6 nel primo, il
2012, e 4,7 nel
2013. A regime
dovrebbe poi
valere circa 3
miliardi lanno
miliardi
Lammontare degli
investimenti che
saranno coinvolti da
questa mini
patrimoniale. Questa
cifra rappresenta pi
della met delle
ricchezze mobiliari
delle famiglie
italiane, pari a oltre
3 mila miliardi
50
7
1.000
1.900
Bollo dello 0,1% su tutti gli strumenti finanziari, dalle polizze ai fondi comuni
20% 1.250
Il prelievo? gi
cambiato tre volte
Conti reali
per cento La
manovra concede
alle banche, che
devono versare
un acconto del
75% sul bollo
entro fine
novembre, una
riduzione
dellanticipo al
50% per il 2012
Laliquota unica
che verr
applicata agli
investimenti
finanziari (esclusi i
titoli di Stato, che
restano al 12,5%)
dalla riforma delle
rendite in
partenza da
gennaio 2012
euro La soglia
minima
dellesenzione
dalla nuova tassa
rimasta fissata a
mille euro, il livello
gi previsto dalla
vecchia legge per
non applicare il
bollo da 34,2 euro
al deposito titoli
Lo scalino
di GIUDITTA MARVELLI
I conteggi verranno fatti
sul valore di mercato: il
Fisco conta di incassare
2,6 miliardi lanno
prossimo e 4,7 nel 2013
MINI PATRIMONIALE, SI PAGA FINO A 1.200 EURO
miliardi Sui conti
correnti (750
miliardi) e sui conti
di deposito vincolati
(500 miliardi)
parcheggiata
questa cifra, che
paga il bollo da
34,2 euro e che non
viene considerata
dalla nuova tassa
Il prelievo sulle attivit
finanziarie salir allo 0,15%
dal 2013. Nel 2012 si ferma
a 34 euro per attivit fino a
34 mila euro
U
n bollo, tre leggi diverse in un solo
anno. Nel 2011 limpellente
necessit di trovare soldi per far
fronte alla crisi ha prodotto una sorta di
accanimento fiscale su questa tassa
antica e dal sapore vagamente monarchico
applicata anche al deposito titoli. Le
prime marche da bollo in Italia
cominciarono a circolare nel 1863. Nellera
di Internet e della finanza globale il bollo
sul conto di deposito non un rettangolino
color pastello: le banche a fine anno
schiacciano un bottone per stampare il
rendiconto del deposito titoli. E, su quella
carta, il Fisco si portava a casa, fino al 6
luglio del 2011, quei famosi 34,2 euro. Un
bollo uguale per tutti, ricchi e meno ricchi.
Nel tourbillon della manovra estiva il
governo Berlusconi ha deciso di alzare la
posta del gioco, o meglio della marca. Ma
il parto stato difficilissimo. Dopo un
lungo balletto di cifre il 16 luglio si
arrivati alla definizione (in vigore fino al
31 dicembre) che va da 34,2 a 680 euro.
Ma nei dieci giorni di interregno quelli
trascorsi tra la prima formulazione del
decreto e la conversione valgono le
regole della prima versione, che aveva
alzato a 120 euro per tutti il vecchio bollo
da 34,2. Morale: per il 2011 gli italiani con
conto titoli pagheranno il bollo uno e
trino, che sar il risultato della vecchia
legge, del breve interludio di met luglio e,
infine, del provvedimento che ha
introdotto gli scaglioni e il superbollo.
Per banche e intermediari, questa volta, i
bottoni da schiacciare saranno forse pi
di uno. Per gli investitori, invece, la voce
tassa sul deposito titoli sar meno
prevedibile di quella del 2010.
E dal primo gennaio si cambia ancora.
Arriva quella che stata (finalmente)
chiamata col suo nome:
mini-patrimoniale. Il governo che ha
spostato il traguardo delle pensioni per
tutti, in questo caso vittima di un
piccolo contrappasso: ha pensionato un
bollo che aveva solo sei mesi di vita.
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15 Primo Piano
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Codice cliente:
Il credito
Le misure
MILANO Non c solo lultimo scudo nel mirino della manovra
del governo Monti. Ad essere assoggettati allimposta straordinaria
dell1,5% sono anche i vecchi scudi fiscali varati dai governi Berlusconi:
il primo, del 2001, port allo Stato 1,6 miliardi con una tassazione del
2,5% e il secondo, del 2003, che rese al Fisco 500 milioni (con il 4%).
Con lo scudo del 2009-2010, tassato al 5-6-7%, sono stati reintrodotti in
Italia circa 104,5 miliardi, con 5,6 miliardi di incasso per lo Stato. In
totale la base imponibile per limposta straordinaria stimata in 182,5
miliardi. Secondo la relazione tecnica della manovra, considerando
prudenzialmente una riduzione del gettito potenziale del 20% per
tenere conto di soggetti nei cui confronti la disposizione potrebbe non
trovare applicazione, la stima del gettito di 2,19 miliardi.
A effettuare il prelievo, in due rate entro il 16 febbraio 2012 e il 16
febbraio 2013, saranno gli intermediari finanziari (banche o fiduciarie)
che hanno curato il rimpatrio. Ieri diversi operatori sollevavano
perplessit sulla norma, in particolare su come fare a recuperare i soldi
visto che limposta dovuta anche per le attivit attualmente
dismesse o che sono state prelevate (in tutto o
in parte) dal rapporto di deposito,
amministrazione o gestione acceso per effetto
della procedura di emersione. Ci pu
succedere perch i soldi scudati sono stati
impiegati in attivit illiquide come
unassicurazione o usati per comprare una
casa o versati in azienda. In questi casi, se il
cliente non fornisce la provvista
allintermediario, questi dovr segnalarlo
allAgenzia delle Entrate: addio segretezza,
dunque. Potrebbero porsi questioni di
legittimit costituzionale, per esempio visto
che si va a colpire anche unoperazione ormai ultradecennale,
argomentavano ieri alcuni fiscalisti, E c un problema di capacit
contributiva: se quei soldi il cliente non li ha pi? E se nel frattempo
morto, gli eredi devono pagare?. Ma ieri il presidente del Consiglio,
Mario Monti, stato netto sulla riuscita del prelievo straordinario:
possibile recuperare (le somme, ndr) perch chi ha fatto rientrare i
capitali anonimo ma ci sono banche e istituzioni finanziarie, abbiamo
fatto unanalisi attenta. E il viceministro dellEconomia, Vittorio Grilli,
ha rincarato la dose: Mentire al fisco da adesso reato: Prima erano
previste sanzioni amministrative, ora la sanzione penale e scatta
anche nei processi di accertamento. Inoltre dal primo gennaio gli
intermediari dovranno inviare tutti i movimenti degli italiani e
lAgenzia delle Entrate dovr verificare. Il segnale chiaro, e qualcuno
comincia gi a muoversi: Oggi (ieri, ndr) mi ha chiamato un cliente
che aveva scudato, racconta sotto anonimato lamministratore
delegato di una fiduciaria di un grande gruppo bancario, mi ha detto
che pronto a pagare e voleva sapere come fare, perch vuole evitare di
essere segnalato allAgenzia delle Entrate.
Fabrizio Massaro
RIPRODUZIONE RISERVATA
400
200
Potenziato fino a 20 miliardi il fondo per le piccole imprese
ROMA E un pacchetto di inter-
venti deciso in sede europea per favo-
rire il sostegno degli Stati alle banche
che hanno grossi problemi di liquidi-
t e che quindi stringono le condizio-
ni del credito alla clientela. Danno
cio meno finanziamenti e a tassi pi
alti rischiando di strozzare lecono-
mia che di per s gi arranca. Le misu-
re varate dal governo Monti prevedo-
no in primo luogo la garanzia dello
Stato sulle obbligazioni emesse dalle
banche, sia quelle prive di garanzie,
sia quelle i covered bond che
hanno invece rapporti creditizi sotto-
stanti garantiti, mutui o prestiti alle
publiche amministrazioni. Lobietti-
vo di favorire il collocamento dei ti-
toli sul mercato e quindi il reperimen-
to delle risorse necessario alla attivi-
t. Ma, soprattutto, di fornire alle ob-
bligazioni bancarie il bollino blu del-
lo Stato necessario per ottenere i fi-
nanziamenti dalla Bce, che per forni-
re al sistema liquidit chiede la garan-
zia dei cosiddetti collaterali, cio tito-
li di buona qualit, come quelli pub-
blici. Titoli che in questa fase comin-
ciano a scarseggiare rispetto alle esi-
genze di liquidit che pure Euro-
tower disponibile ad offrire in ab-
bondanza. La garanzia incondiziona-
ta e irrevocabile a disposizione di
tutte le banche a cui richiesto solo il
lasciapassare della Banca dItalia a cui
spetta verificare ladeguatezza del pa-
trimonio e della redditivit.
Il ministro dellEconomia potr
concedere fino al 30 giugno 2012 il
timbro dello Stato sulle passivit
delle banche, con scadenza da tre me-
si fino a cinque anni o, a partire dal
gennaio 2012, a sette anni per le ob-
bligazioni garantite nellambito di
operazioni di cartolarizzazioni. Sem-
pre che si tratti di strumenti solo in
euro, a tasso fisso, non strutturati e
derivati, che rappresentino un debito
non subordinato n nel capitale n
negli interessi e che soprattutto non
siano computabili nel patrimonio di
vigilanza. Di cui in ogni caso non pos-
sono superare lammontare. Le ban-
che che ricorrono agli interventi non
devono abusare del sostegno rice-
vuto per conseguire indebiti vantag-
gi. In particolare non possono citare
la garanzia statale nelle comunicazio-
ni commerciali rivolte al pubblico
che volesse sottoscrivere le obbliga-
zioni. Il bollino del Tesoro si paga per-
ch alle banche costa allincirca lo
0,60%per i covered bond e lo 0,75 cir-
ca per gli altri. La spesa prevista per
questi interventi di 200 milioni di
euro annui per il periodo 2012-2016.
Ma non basta. Monti ha previsto
anche un altro intervento, peraltro
gi consentito con la stessa formula-
zione nella legge anti-crisi di fine
2008 cio la garanzia dello Stato alle
erogazioni discrezionali al sistema
creditizio da parte della Banca dIta-
lia, la cosiddetta Emergency Liquidi-
ty Assistance (Ela) prevista dalla Bce
come strumento di ultima istanza. Fi-
nora non utilizzata in Italia (ma da Ir-
landa e Grecia s) se si eccettuano
due operazioni di prova, due anni fa
anche perch per le banche pi
costosa del finanziamento della Bce e
soprattutto un meccanismo penaliz-
zante per limmagine sul mercato. La
Banca dItalia la pu utilizzare, a vale-
re sui suoi fondi, con lobbligo di co-
municarlo a Francoforte sopra i 500
milioni.
Alle banche, ma anche alle assicu-
razioni e alle finanziarie, destinato
poi un altro articolo del decreto della
manovra, quello che vieta agli ammi-
nistratori o comunque ai titolari di ca-
riche negli organi gestionali, di sorve-
glianza e di controllo di assumere o
esercitare cariche in imprese o grup-
pi di imprese concorrenti. E ci per
migliorare la concorrenza evitando il
conflitto di interesse nascente dalle
partecipazioni personali incrociate
che stando ad una ricerca condotta
due ani fa dallAntitrust riguarda
l80% delle societ tra quotate e non
quotate.
Ancora il sistema del credito potr
beneficiare in termini di costi per le-
rogazione dei finanziamenti della
maggiore capacit del Fondo di ga-
ranzia per le piccole e medie imprese,
rifinanziato per 400 milioni e quindi
in grado di attivare, secondo i tecni-
ci, maggiori prestiti per 20 miliardi.
Infine la norma che obbliga il pas-
saggio nel conto corrente bancario e
postale o il bonifico per i paga-
menti, stipendi compresi, delle am-
ministrazioni pubbliche superiori ai
500 euro. Ne beneficer la raccolta
delle banche oltre che delle poste, fa-
vorite anche dalle misure per la ridu-
zione delluso del contante e il poten-
ziamento della moneta elettronica.
Stefania Tamburello
RIPRODUZIONE RISERVATA
2,2
milioni Il costo degli
interventi previsti per
il periodo 2012-2016
dal governo
a sostegno delle
banche, nellambito
del pacchetto di
misure finalizzate a
garantire stabilit al
sistema creditizio
Il caso Grilli: reato mentire al Fisco
miliardi Lincasso
dallimposta
straordinaria
sui 182,5 miliardi
rientrati con gli scudi
secondo le stime
milioni Il valore del
rifinanziamento del
Fondo di garanzia
per le piccole e medie
imprese, e che
secondo i tecnici
dovrebbe attivare
maggiori prestiti
nellordine di
almeno 20 miliardi
Scudo, via lanonimato
per chi non paga
BANCHE, PRESTITI CON GARANZIA DI STATO
16 Primo Piano
Mercoled 7 Dicembre 2011 Corriere della Sera
#
italia: 515249535254
Codice cliente:
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olto meglio di niente, ma non tanto
da potersi gettare alle spalle il ri-
schio mortale di una crisi di liquidit
e inondare di crediti a buon mercato lecono-
mia boccheggiante. Con larticolo 8 del decre-
to Salva Italia, il governo Monti offre la garan-
zia dello Stato alle prossime emissioni di cer-
tificati e obbligazioni da parte di banche con
sede legale in Italia, dunque anche, per dire,
di Bnl e Cariparma, ormai parte dei gruppi
francesi Bnp Paribas e Crdit Agricole.
Le emissioni eleggibili alla garanzia po-
tranno avere scadenze fino a 7 anni. E la ga-
ranzia, incondizionata, irrevocabile e a prima
richiesta, potr coprire una cifra massima
per ogni banca pari al patrimonio di vigilan-
za pi il patrimonio di terzo livello della me-
desima. A questo scopo, il governo ha stan-
ziato 200 milioni lanno dal 2012 al 2016. Per
beneficiare dellombrello del Tesoro, le ban-
che dovranno pagare un premio dello
0,4-0,5%maggiorato attraverso formule basa-
te sui credit default swap, polizze a valore
variabile contro il default di ciascuna banca.
Lo Stato non garantir qualsiasi emissio-
ne, ma soltanto quelle in euro che non incor-
poreranno derivati; verranno interamente
rimborsate a scadenza e avranno un tasso fis-
so. Le banche garantite non potranno abusa-
re del sostegno ricevuto. Ma qui il testo non
chiaro. Esemplifica labuso nelle comuni-
cazioni commerciali rivolte al pubblico.
Che dovrebbero sempre essere perseguite, se
mendaci o ingannevoli. In realt, il vero abu-
so sarebbe usare il denaro ottenuto grazie al
Tesoro per reinvestirlo in titoli finanziari a
maggior rendimento, italiani o esteri, con
lobiettivo di migliorare i bilanci e le retribu-
zioni dei banchieri. Paventare un tale abuso
non fare accademia, ma esercitare il dovere
della memoria su quanto gi accaduto nel
2009 a Wall Street con clamorosi profitti per
le varie Goldman Sachs, che scontavano la lo-
ro carta presso la Federal Reserve e reimpie-
gavano la liquidit in titoli ad alto rendimen-
to dei Paesi emergenti. Un gioco che, senza
aiuti pubblici, hanno tentato anche Bpm e
Monte dei Paschi indebitandosi a breve per
reinvestire in Btp, salvo perderci a causa del-
linversione imprevista dei tassi. Alla Vigilan-
za dato il potere di segnalare gli abusi (an-
che questi?) al ministero dellEconomia il
quale potr escludere i furbetti da ulteriori
garanzie. Ma, alla fine, il punto vero sono le
quantit.
Intesa Sanpaolo, tanto per fare un esem-
pio, ha un totale di attivit pari a circa 600
miliardi di euro per due terzi impegnate in
crediti alla clientela. Con la garanzia totale
dello Stato potrebbe emettere obbligazioni fi-
no a 47 miliardi, tale il limite patrimoniale
fissato. Con una garanzia del 50%, potr sfio-
rare il centinaio. un salvagente per un ma-
re in tempesta, ma non per la tempesta per-
fetta. Funziona a patto che la crisi di liquidit
sia solo parziale. E poi c la questione del ra-
ting. Quello della Repubblica italiana, negli
ultimi tempi, talvolta scivolato sotto quello
di Intesa o di Mediobanca. Ora c Monti.
Che un economista di rango, ma non un Re
Taumaturgo. probabile, dunque, che la ga-
ranzia serva pi che altro a riattivare il merca-
to interbancario e poi andare ciascuno a scon-
tare la nuova carta alla Banca centrale euro-
pea.
Con il decreto Salva Italia, le imprese incas-
sano tre provvedimenti, utili in particolare al-
le aziende di credito: la parziale deducibilit
fiscale degli aumenti di capitale; lo sconto
sullIrap relativa al costo del lavoro; la possi-
bilit di conteggiare come capitale le impo-
ste differite attive in caso di perdita. Tutto be-
ne. Ma qui termina la politica interna. E non
riesce a nascondere la sua fragilit di fronte
allesigenza che, per mettere in sicurezza dav-
vero il sistema, la Bce dovrebbe poter sconta-
re tutti gli attivi tipici dei bilanci bancari, e
non solo quelli ottimi o presunti tali.
Il gioco vero, dunque, comincia domani e
dopodomani in Europa, mentre diventa ogni
giorno pi incomprensibile. Con la manovra,
le banche avranno un po di ossigeno nei li-
miti del Consiglio europeo del 26 ottobre e
Mario Monti si guadagnato il diritto di pa-
rola. Che venga davvero ascoltato dipende
dallidea che la cancelliera Angela Merkel si
sar fatta sulla posizione del suo Paese rispet-
to al Titanic sul quale il resto dellEuropa sa
gi di viaggiare: se finalmente capir, ottenu-
ta la prova di disciplina dalla discola Italia,
che anche la Germania a bordo ed meglio
aiutare il transatlantico a virare o se, invece,
continuer a credere di trovarsi al caldo sullo
Stockholm.
Massimo Mucchetti
RIPRODUZIONE RISERVATA
9%
26
15,2
Una risposta (veloce)
per aziende e famiglie
Gli interventi e il rischio credit crunch
di SERGIO BOCCONI
E ALLA LIQUIDIT
ORA PENSI LA BCE
il coefficiente patrimoniale di base
(core Tier 1), cio la quota di risorse
proprie, sicure, non a rischio,
indicato dallEba (European
Banking Authority) come limite
insuperabile per gli istituti di credito
ottobre La data in cui
il Consiglio europeo ha varato
le misure del pacchetto
banche per irrobustire le
aziende di credito attraverso
ricapitalizzazioni per 106 miliardi
miliardi La richiesta di aumenti
di capitale per quattro banche
italiane (Unicredit, Mps, Banco
Popolare Ubi) effettuata
dallAutorit di vigilanza
europea (Eba)
G
aranzia di Stato sulle passivit
bancarie, rifinanziamento del fondo di
garanzia per le piccole e medie imprese,
Irap. La manovra spinge in modo chiaro le
banche in una direzione: sostenere
leconomia.
Il bollino blu statale, concesso agli istituti
dopo una verifica di Bankitalia sul loro
merito di credito, e cio sulla solidit
patrimoniale e sulla capacit reddituale,
dovrebbe concorrere a ridare fiducia e quindi
a superare le difficolt di funding, cio di
raccolta, che oggi preoccupano gli istituti pi
delle esigenze patrimoniali, rispetto alle quali
sono sotto pressione da parte di Basilea 3 e
dellEba, lAutorit europea di sorveglianza.
Le banche potranno collocare bond con il
salvagente pubblico e accedere con pi
asset alla liquidit della Bce. E potranno
utilizzare queste risorse per aumentare gli
impieghi alle imprese. Lo stesso discorso vale
per il rifinanziamento del fondo di garanzia
che permette un credito di oltre 20 miliardi
alle piccole e medie imprese che altrimenti
non avrebbero accesso ai prestiti. Lobiettivo
dei provvedimenti dunque chiaro. Ora sta
alle banche rispondere alla sollecitazione
concreta che arriva dal governo. Nellinteresse
di tutti, banchieri compresi, perch i loro
bilanci, in Italia pi che in altri paesi europei,
dipendono dallattivit tradizionale, classica:
finanziare imprese e famiglie.
RIPRODUZIONE RISERVATA
17 Primo Piano
Corriere della Sera Mercoled 7 Dicembre 2011
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italia: 515249535254
Codice cliente:
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Mercoled 7 Dicembre 2011 Corriere della Sera italia: 515249535254
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I beni di lusso
Le misure
Sconto sullimposta per le barche di Venezia
Se la patrimoniale
davvero mini
Tassa
anche
per aerei
ed elicotteri
privati
I
n una maximanovra, davvero minimo il ruolo
interpretato dalle norme antievasione e da quelle
che colpiscono le ricchezze mobili. Perch su
quelle immobiliari invece il colpo stato forte con il
ritorno dellIci, trasformata in Imu, e laumento
della base imponibile del 60% per le abitazioni. Va
dato atto al governo di avere onestamente spiegato
che sono state varate delle mini patrimoniali. Come
quella che colpisce i titoli finanziari e quella sui beni
di lusso (auto, aerei, barche). Le possiamo
interpretare solo come un primo segnale di
inversione di tendenza: meno tasse sui redditi, pi
sui beni. Il sentiero daltra parte era stretto, perch
tartassare di punto in bianco le ricchezze finanziarie
sarebbe stato forse un errore. I risparmiatori,
infatti, hanno gambe da lepre se devono esportare
capitali. E da tartaruga se li devono far rientrare.
Qualcosa in pi per si poteva fare. Specie nella
lotta allevasione. La norma pi forte sembra quella
della riduzione a 1.000 euro della soglia ammessa
per luso del contante, lobbligo per la pubblica
amministrazione di pagare con bonifici, assegni,
carte di pagamenti, le disposizioni sulla
tracciabilit. Diventer pi facile anche effettuare
controlli sulla base dei dati bancari. Viene prevista
una maggiore interazione tra Inps e Fisco, lIsee
diventer il passaporto unico per le agevolazioni
fiscali. Davvero poco. Levasione, per, non si
combatte solo con norme restrittive. Ma anche, se
non soprattutto, restaurando un clima di fiducia tra
Stato e cittadino. questa la sfida che il governo
deve vincere. La salvezza dellItalia passa da qui.
RIPRODUZIONE RISERVATA
di MASSIMO FRACARO
COLPITE SOLO LE SUPER AUTO:
SI PARTE DA 185 KILOWATT
Perplessi
Cameron: Non firmer senza garanzie
Retroscena Da Londra a Varsavia cresce lagitazione degli extra euro
368
David Cameron
(a sinistra)
chiede garanzie
per il mercato
unico e per i
servizi finanziari
inglesi. Il polacco
Donald Tusk (a
destra) chiede
che non siano
esclusi i Paesi
che desiderino
partecipare al
processo
Lo spread Btp/Bund
Calo di 7 punti base a 368 per lo
spread tra Btp decennali e Bund
ieri al termine degli scambi.
Il differenziale si mosso tra
356 e 386 punti base.
Il rendimento dei Btp a 10 anni
si attestato al 5,87%
Le manovre degli esclusi
contro il Trattato a 17
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Mercoled 7 Dicembre 2011 Corriere della Sera
#
ROMA Il mal di pancia
non passa, e lamarissima me-
dicina prescritta da Mario
Monti lo fa perfino peggiora-
re. Diventa quindi uno sfoga-
toio lufficio di presidenza del
Pdl non troppo affollato a
dire il vero convocato da
Silvio Berlusconi per tenere a
bada il malumore dei suoi in-
canalandolo nellunica dire-
zione possibile: il voto positi-
vo sulla manovra, qualunque
cosa contenga, perch que-
sta non la nostra manovra,
vero, noi lavremmo scritta
diversamente, troppo facile
varare un provvedimento tut-
to tasse, e anche sullo svilup-
po si sono limitati a riprende-
re le cose che avevamo previ-
sto noi nel nostro decreto svi-
luppo... Questa la manovra
del governo Monti e deve es-
sere chiaro a tutti. Se sar pos-
sibile cambiare qualcosa su
Ici e pensioni ci proveremo,
ma alla fine sar meglio che
pongano la fiducia, la cosa
migliore per tutti: siamo un
partito responsabile e non ci
tireremo indietro, il succo
del discorso dellex premier.
Sono quindi rimasti nel-
laria i tanti lamenti per una
manovra che alza solo le tas-
se, che mette imposte terri-
bili pure su benzina e titoli,
che in fondo ha fatto calare lo
spread ma non cos tanto, e
via di seguito con i dubbi e le
proteste dei tanti che hanno
preso la parola. Fra i quali De-
nis Verdini, che in verit ha
spostato lobiettivo su uno
dei punti pi spinosi della ma-
novra: Se fosse per me, che
sono un laico, metterei lIci
sulla Chiesa, o meglio su una
parte di beni della Chiesa de-
dicati ad usi commerciali e
non religiosi. Proposta che
viene sostanzialmente lascia-
ta cadere dal cardinal Tarcisio
Bertone: Il problema dellIci
un problema particolare, da
studiare e approfondire.
Alla fine, comunque, Ange-
lino Alfano ha sintetizzato co-
s su Facebook latteggiamen-
to del suo partito: troppo
dura la botta su casa e pensio-
ni. Noi avremmo voluto una
manovra un po diversa. Que-
sta la manovra economica
del governo Monti. Stiamo la-
vorando per migliorarla.
Ma, nella sostanza, si torna al-
le parole di un Berlusconi ras-
segnato: serve la fiducia,
inutile farsi illusioni, grandi
cambiamenti non ne arrive-
ranno.
Daltra parte, lidea che la
maggioranza possa agire co-
me se fosse tale ovvero in-
sieme, proponendo pochi ma
chiari emendamenti comuni
alla luce del sole , divide il
Pdl tra possibilisti e contrari.
Noi ha avvertito Berlusco-
ni non vogliamo le larghe
intese, e dunque attenzione
a muoversi dando limpressio-
ne che ci siano rapporti ano-
mali tra partiti avversari. Per
questo, dicono nel Pdl, i tecni-
ci che lavoreranno agli emen-
damenti (coordinati da Cic-
chitto e Gasparri) avranno
certo rapporti con i colleghi
del Pd come sempre avviene
quando si lavora in commis-
sione, ma nulla di struttura-
to sul genere del coordina-
mento dei gruppi proposto
da Casini.
Anzi, semmai laria tra i du-
ri del Pdl (soprattutto del-
larea ex An) di prendere an-
cora pi nettamente le distan-
ze dal governo Monti. Mentre
Berlusconi che ha sponso-
rizzato lidea di aprire un tavo-
lo sulla legge elettorale as-
sicurava che dalla nascita del
governo lui ha guadagnato 8
punti di consenso e il Pdl
tornato primo partito con il
28%, il che vuol dire che pos-
siamo vincere le elezioni, ri-
cordatevi che abbiamo gi ri-
montato a Prodi 13 punti,
dobbiamo rilanciare il partito
organizzandolo come una
grande azienda, sviluppare In-
ternet, modernizzarlo, lex
ministro Matteoli ha criticato
chi come Claudio Scajola
ha dato giudizi troppo po-
sitivi su Monti. Critica molto
condivisa nellufficio di presi-
denza.
Sullo sfondo, restano le dif-
ficolt del rapporto con la Le-
ga. Berlusconi ha confidato
che non crede ad una Lega che
rompe davvero le alleanze, ma
piuttosto che abbaia per lucra-
re consensi. Immediata la re-
plica stizzita di Speroni, altret-
tanto immediata la smentita:
Berlusconi non ha mai pro-
nunciato quelle parole.
Paola Di Caro
RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA Gli aggiustamenti
al testo pubblicato dalla Gazzetta
ufficiale, se ci saranno, dovranno
essere minimi e anche concorda-
ti in anticipo tra i partiti che so-
stengono la maggioranza altri-
menti il governo si opporr.
Quindi, oltre ai saldi invariati e
allequilibrio generale, gli emen-
damenti alla manovra dovranno
essere condivisi: magari grazie al-
lopera di quel coordinamento
tra i gruppi parlamentari evocato
in Aula da Pier Ferdinando Casi-
ni che, in queste ore, con modali-
t del tutto informali, avrebbe
preso contatto con Angelino Alfa-
no e Pier Luigi Bersani per prepa-
rare un pacchetto di emendamen-
ti comuni da sottoporre al mini-
stro Piero Giarda e al vicemini-
stro Vittorio Grilli. Saranno loro,
infatti, a vigilare in Parlamento e
a riferire al presidente del Consi-
glio.
I tempi sono strettissimi: si
inizia oggi alla Camera, con le au-
dizioni nelle commissioni con-
giunte V (Bilancio) e VI (Finan-
ze) che poi avranno tempo fino
a venerd per raccogliere gli
emendamenti. Sabato ci sar il
voto per andare in Aula luned o
marted, con un probabilissimo
voto di fiducia sul maxiemenda-
mento agganciato al testo della
commissione, in modo da conse-
gnare il pacchetto Monti al Sena-
to entro il 16 dicembre. Lappro-
vazione della manovra, ha pro-
nosticato il presidente della Ca-
mera Gianfranco Fini, avverr
in tempi brevi, prima di Natale.
E seguendo un gioco di calenda-
ri a incastro, che il Quirinale
avrebbe caldeggiato non poco, il
presidente del Senato Renato
Schifani ha stabilito con i capi-
gruppo che il ddl costituzionale
per linserimento del pareggio di
bilancio in Costituzione vada in
Aula a Palazzo Madama a partire
dal 13 dicembre. In altre parole,
la tabella di marcia prevede en-
tro Natale il varo della manovra
e il via libera al secondo passag-
gio della riforma messa in cantie-
re dal governo Berlusconi che
gi a marzo potrebbe affrontare
il terzo voto alla Camera.
Sulla manovra restano da
chiarire alcune modalit del-
liter procedurale. Ancora ieri se-
ra non era certo che fossero in-
vestite tutte e due le commissio-
ni competenti, la V e la VI, con
relativi relatori: mentre circola-
va il nome di Pier Paolo Baretta
del Pd per la V commissione, il
Terzo polo e il Pdl ancora non
avevano scelto tra Nino Lo Pre-
sti (Fli) e Gianfranco Conte
(Pdl) che della VI il presiden-
te.
Tutti i giochi, dunque, si svol-
geranno in commissione. In Au-
la il testo emendato arriver
blindato e il voto di fiducia sul
maxiemendamento che uscir
dalle commissioni, pi che al go-
verno, fa tirare un sospiro di sol-
lievo ai partiti. Nel Pdl, infatti, si
segnalano feroci mal di pancia
tra gli ex ministri mentre nel Pd
si temono gli emendamenti del-
la Lega e dellIdv che potrebbero
ricalcare vecchie proposte legi-
slative dei democratici. Per dirla
con Sergio DAntoni (Pd), i parti-
ti dovranno almeno dimostrare
di aver provato a rendere pi
equa questa manovra da 30 mi-
liardi. Invece la Lega prepara
solo 15 emendamenti per lAula
in modo da non offrire alibi al
voto di fiducia.
Dino Martirano
RIPRODUZIONE RISERVATA
Vado a occuparmi di possibili modifiche alla manovra: lIci sulla
prima casa dovrebbe tener conto del fattore famiglia Maurizio Gasparri, Pdl
E su Twitter
scoppia la lite
tra Sarubbi
e la Carfagna
Lok di Bertone
Sacrifici equi
e inevitabili
281
Lex premier ha
sponsorizzato lidea
di aprire un tavolo
sulla legge elettorale
Lex premier frena i malumori su Ici e pensioni: ma questa non la nostra manovra
Pareggio di bilancio
Il percorso Giarda e Grilli accetteranno solo emendamenti condivisi
Leader
e delfino
I s al governo Monti, compresi i voti
di Pdl e Pd, per la fiducia al Senato
del 17 novembre. I no sono stati 25
Lapertura
Politica
In un gioco a incastro,
gradito al Quirinale, sul
pareggio di bilancio si vota
al Senato dal 13 dicembre
Ritocchi minimi e concordati
S con fiducia prima di Natale
Firma per la presenza e se ne va. Non conosci le regole
La Chiesa
Berlusconi al Pdl: siate responsabili
MILANO Rissa su Twitter, ieri, tra Andrea Sarubbi e Mara
Carfagna. Il deputato pd accende la miccia: Se vi dicessi che un ex
ministro viene in commissione Affari Sociali, firma presenza per la
diaria e se ne va, would you believe it? la Carfagna. Replica piccata
dellex ministra delle Pari opportunit: C un deputato che passa il
suo tempo a fare gossip in rete. Non esiste la diaria giornaliera. E poi
il problema non essere presenti o meno fisicamente. Il problema
avere qualcosa da dire. Lui, gelido: pi dignitoso finirla qui. Per
te, dico. Vai sul mio blog e prendi qualche idea. RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO Piena fiducia a
Monti da parte del
Vaticano. Il segretario di
Stato Tarcisio Bertone
difende la manovra I
sacrifici fanno parte della
vita e auspica lo stesso
impegno per lo sviluppo.
Lintervento arriva dopo
che il responsabile della
Cei per lavoro e giustizia,
il vescovo Bregantini,
aveva espresso dubbi
sullequit delle misure.
La posizione della Cei,
comunque, stata ribadita
ieri da un editoriale a
favore del governo firmato
dal direttore di Avvenire
Marco Tarquini poi
rilanciato nelledizione
di ieri persino
dallOsservatore romano:
la manovra inevitabile
e, bisogna pur dirlo, non
liquidabile sotto il segno
delliniquit.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Silvio
Berlusconi
e Angelino
Alfano
ascoltano
il presidente
del Consiglio
Mario
Monti che
illustra la
manovra
(Foto
Lingria/
Photoviews)
Lincontro Allufficio di presidenza il segretario Alfano ammette: botta dura su casa e previdenza, proviamo a migliorare il testo
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25 Politica
Corriere della Sera Mercoled 7 Dicembre 2011
#
Lintervista Basta con latteggiamento del tipo "ci sono ma fingo di non esserci"
ROMA Il concorso di bellezza va annullato,
chiedono in parecchi. Guarder il dossier con
grandissima attenzione risponde Corrado Passera. Non
si tratta di miss ma di frequenze televisive. Assegnate
con il meccanismo del beauty contest, ovvero vince la
gara il soggetto che meglio risponde a certe
caratteristiche richieste. E che alla base
dellassegnazione dei 5 multiplex rimasti. A titolo
gratuito. Nelle casse dello Stato non entrerebbe un euro.
Secondo i calcoli di alcuni esperti, 1 megahertz di banda
tv avrebbe un valore intorno ai 50 milioni. Contrario a
questa forma di omaggio ai colossi della tv, Walter
Veltroni si appella al governo Monti perch sia indetta
una nuova asta, senza regalare nulla a Rai e Mediaset. E
perch in un momento in cui ai cittadini vengono
chiesti sacrifici le risorse cos ottenute siano utilizzate
per fronteggiare la correzione della deindicizzazione
delle pensioni. Ancora pi duro Antonio Di Pietro
che, qualora ci fosse, pronto a negare la fiducia sulla
manovra se in Parlamento non si potranno introdurre
tagli alle spese militari e la vendita allasta delle
frequenze tv sul digitale. Il leader dellItalia dei Valori
convinto che i soldi si possono trovare senza far
piangere i pensionati e tanti altri italiani in grande
difficolt. In Germania lasta ha portato allo Stato 4,4
miliardi di euro, negli Usa 20 miliardi di dollari. Lex
ministro per le Comunicazioni Paolo Gentiloni (Pd)
informa che nessun ostacolo giuridico impedisce al
governo di azzerare il beauty contest con il quale delle
frequenze tv dal valore
miliardario verrebbero
regalate ai soliti noti. A suo
avviso poi la scelta di questo
tipo di asta non sarebbe in
grado di chiudere la procedura
di infrazione europea, al
momento congelata. La
commissione che decider,
nominata appena un mese fa
(composta da Giorgio dAmato, Vincenzo Franceschelli e
Francesco Troisi), a quanto pare non prevede per
alcuno stop. La scelta dovrebbe essere formalizzata entro
la fine dellanno. E questo nonostante le emittenti locali
abbiano presentato ricorso al Tribunale amministrativo.
E nonostante il clamoroso ritiro di Sky, in polemica con
il duopolio Rai-Mediaset. Caro Monti, non ci deluda,
promuova unasta regolare per assegnare le frequenze,
usi quei soldi per le fasce pi deboli, non si fermi anche
lei di fronte ai santuari della conservazione e del
conflitto di interessi, si legge sul sito dellassociazione
Articolo 21. troppo tardi per ripensare il beauty
contest, aveva spiegato, pochi giorni fa, il presidente
dellauthority Agcom, Corrado Calabr: Oggi che con la
crisi si raschia il barile, viene pi di un dubbio pensando
che stiamo dando gratuitamente le frequenze, anche se
questo avviene in tutta Europa. Tuttavia il bando ben
avviato e poi lItalia rischierebbe unaltra procedura di
infrazione da parte dellUnione Europea. In serata, a
Porta a Porta, il ministro allo Sviluppo economico
Corrado Passera promette grandissima attenzione:
Non ho ancora avuto tempo di guardare il dossier. In
una settimana non c stato tempo. In gara restano
Prima Tv, Canale Italia (per i lotti A2 e A3), Telecom
Italia Media Broadcasting (per i lotti B1, B2 e C1),
Elettronica Industriale (per i lotti B1 e B2), Europa Way
(per il lotto A1), Elettronica Industriale (per il lotto A2) e
la Rai (per i lotti B1 e B2).
G. Ca.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Se la manovra resta questa non possiamo votarla e cos, se
venisse posta la fiducia, non la voteremmo Leoluca Orlando, Idv
ROMALa fotografia di Va-
sto si strappata: il primo ef-
fetto del governo Monti nel
centrosinistra. Lalleanza a tre,
Bersani-Vendola-Di Pietro, in-
fatti vacilla. Era inevitabile nel
momento in cui il Pd entrato
in una maggioranza di cui fan-
no parte il Pdl e il Terzo polo,
mentre Sel, fuori dal Parlamen-
to, si schiera con la Fiom e la
Cgil, e lIdv, pur avendo dato il
via libera parlamentare a Mon-
ti, annuncia che se verr mes-
sa la fiducia non voter la ma-
novra economica.
Ma soprattutto tra Bersani
e Di Pietro che volano accuse
pesanti come mazzate. Il casus
belli sono le parole pronuncia-
te dallex magistrato nei con-
fronti del governo: Prende i
soldi ai poveri cristi. Finita
lemergenza bisogna andare a
votare, gi in aprile. Dichiara-
zioni, queste, che non sono pia-
ciute a Bersani, che vi ha letto
levidente intento di mettere
in difficolt il Pd con il proprio
elettorato e con la sinistra. So-
no affermazioni che non condi-
vido spiega al Tg3 . Se
questa la posizione di Di Pie-
tro, andr per la sua strada. A
noi non interessa vincere sulle
macerie del Paese, lItalia pri-
ma di tutto. Se uno vuole met-
tere i suoi interessi personali
prima dellItalia, credo che ci
saranno dei problemi nei rap-
porti. In (ritrovata) sintonia
con Bersani, Casini: Chi parla
di elezioni matto da legare.
Di Pietro non tarda molto a
reagire allattacco di Bersani.
Lo fa con parole ancora pi du-
re: Stupisce latteggiamento
intimidatorio e ricattatorio del-
lamico Pier Luigi, lontano an-
ni luce dal paese reale che sof-
fre. Dal governo Monti gli ita-
liani si aspettavano misure
eque, giuste e non norme detta-
te da banchieri, speculatori e
proprietari dellindustria belli-
ca. Invece di attaccare noi, pro-
vi a interpellare i suoi elettori e
vedr che lui a rischiare liso-
lamento dallItalia reale. Con
queste frasi Di Pietro scopre il
suo gioco: in ballo ci sono i
consensi del popolo del centro-
sinistra. E la cosa ovviamente
mette in difficolt il segretario
del Pd, che ha gi i suoi guai a
rassicurare elettori e militanti.
Hanno parlato anche di questo
problema nella riunione del co-
ordinamento che si tenuta
laltro ieri a tarda sera. E per ov-
viare ai malumori della base,
Bersani, in quel consesso, ha
invitato i dirigenti del partito a
ricordare ogni volta nelle no-
stre dichiarazioni che se si ar-
rivati a questo per colpa del
governo Berlusconi. Dopodi-
ch il segretario ha spiegato
che i margini di manovra sono
quelli che sono e che il Pd do-
vr votare la manovra anche
se non vi saranno significativi
cambiamenti: So che sono mi-
sure durissime, ma gli italiani
capiranno che giusto fare sa-
crifici. Infine, un altro sugge-
rimento ai colleghi parlamenta-
ri: Dobbiamo per dire con
onest quello che non va in
questa manovra e dobbiamo
farlo anche in futuro ogni vol-
ta che ci sar un provvedimen-
to che non ci convince.
Per il resto, il gruppo diri-
gente del Pd d limpressione
di avere le mani legate. Anche
se c chi scalpita. Ieri sera sia
Stefano Fassina che Cesare Da-
miano hanno annunciato che
aderiranno allo sciopero indet-
to dalla Cgil. stato lunico ve-
ro momento di tensione della
riunione. Paolo Gentiloni e
Franco Marini hanno criticato
con durezza questa presa di po-
sizione. una follia, ha det-
to il primo. E lex presidente
del Senato ha spiegato che il
Pd non pu appoggiare il go-
verno e scendere in piazza con-
tro la manovra. Era un atteg-
giamento che si poteva avere
fin tanto che cera Berlusconi a
Palazzo Chigi, ma ora sarebbe
incomprensibile.
Insomma, per una parte del
Pd non si pu pensare di tratta-
re questo come un governo
amico: il nostro governo.
Una tesi che trova perfettamen-
te daccordo Sergio Chiampari-
no, che in mattinata spiega a
qualche collega: Dobbiamo la-
vorare, mattone per mattone,
non metterci da una parte a
guardare da una certa distanza
quello che fa Monti, altrimenti
il rischio quello di rimanere
isolati e di regalare questo go-
verno a Berlusconi.
M. T. M.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Il motivo di maggior
malcontento nel Pdl
la reintroduzione dellIci
sulla prima casa,
eliminata dal governo
Berlusconi nel 2008:
il tema stato al centro
della discussione che si
svolta ieri
a palazzo Grazioli. Il Pdl
ha delegato cinque
esponenti del partito
a preparare
emendamenti al testo
del governo
Lex pm replica: stai tradendo chi ti ha eletto
La manovra pu essere segnata da maggiore equit, ma noi
non verremo meno al senso di responsabilit Anna Finocchiaro, Pd
Per il Pdl, uno dei motivi
di soddisfazione il
fatto che la manovra
non tocchi lIrpef.
Inoltre, la tracciabilit
dei pagamenti non
riguarda, come nella
previsione iniziale, le
transizioni al di sopra
dei 300 euro: la soglia
stata stabilita a 1.000
euro. Lassenza di una
patrimoniale
considerato un
successo del partito
Uno dei provvedimenti
accolti con maggior
soddisfazione nel Pd
stato la tassazione
(1,5%) dei capitali che
avevano beneficiato
dello scudo fiscale, e
anzi la proposta
quella di aumentare
tale percentuale. In
generale, il segretario
pd Bersani ha detto di
puntare a modifiche
nel segno dellequit
La critica pi netta
espressa dal Pd nei
confronti della manovra
riguarda la mancata
indicizzazione delle
pensioni pi basse:
secondo il partito occorre
innalzare almeno a 1.500
euro il tetto al di sopra
del quale non scatta
ladeguamento
allinflazione. Altra critica,
la scarsa progressivit
per linnalzamento
dellet pensionabile
No al ritorno
dellIci
Ok il mancato
ritocco Irpef
S al contributo
dagli scudati
Pensioni basse
penalizzate
Democratici e Idv
uniti sulle frequenze tv
Si faccia unasta vera
556
Un cittadino che legga Letta
e Fassina trae limpressione
che il nostro sia un partito
n carne n pesce. Seguiamo
tutti lo sforzo di Bersani
Le divisioni nel Pd
Fassina e Damiano
aderiscono allo
sciopero Cgil. Marini
e Gentiloni: una follia
I s al governo Monti, compresi i voti
di Pdl e Pd, per la fiducia alla Camera
del 18 novembre. I no sono stati 61
Visioni
diverse
Veltroni
ROMA Onorevole Fioroni, il Pd criti-
ca la manovra economica, ma poi la vota.
Il responsabile economico Stefano Fassi-
na, per esempio, boccia due terzi del de-
creto.
Indubbiamente un problema di meto-
do c. Il governo Monti un governo di
persone serie e perbene che stanno facen-
do il massimo dello sforzo per salvare lIta-
lia e la politica deve assumersi le proprie
responsabilit. Il Pd deve fare la sua parte
fino in fondo: questo atteggiamento del ti-
po "faccio finta di non esserci", "ci sono ma
non mi faccio vedere", profondamente
sbagliato. Io credo che il Partito democrati-
co debba scegliere una linea, quella di met-
terci la faccia, e portarla avanti fino in fon-
do, aiutando il governo.
A proposito di linea. Qual quella del
Pd? Enrico Letta sul Sole 24 ore plaude al-
la manovra, Stefano Fassina sul Corriere,
invece, la critica.
Gi. Io penso che non possiamo pi
permetterci il lusso di dire tutto e il contra-
rio di tutto. Un cittadino italiano che legga
il Corriere e il Sole 24 ore trae limpressio-
ne che il nostro sia un partito n carne n
pesce. Il segretario Bersani sta facendo il
massimo sforzo in questo frangente e i diri-
genti del Pd devono conformarsi.
Nel Pd tanti la pensano come Fassina.
Quando si fa un intervento durgenza
su un malato che sta morendo lobiettivo
salvargli la vita, non disquisire sul tipo di
bisturi. Noi non possiamo pi permetterci
di continuare a fare come il sor Tentenna e
continuare a ripetere "vorrei ma non pos-
so".
Il governo Monti metter la fiducia.
Ma il Pd non si pronuncia in maniera
esplicita su questa prospettiva.
Anche qui ci vuole chiarezza. Facciamo-
la finita una volta per tutte con i giochini.
ovvio che se la manovra urgente il gover-
no debba mettere la fiducia.
Insomma, secondo lei i partiti devono
accettare una manovra prendere o la-
sciare e stare zitti?
Non ho detto questo. I partiti con uno
sforzo congiunto possono fare opera di mo-
ral suasion per ottenere dei piccoli cambia-
menti nel maxiemendamento da sottopor-
re al voto di fiducia. Per esempio, si pu
pensare di far pagare un contributo alle
pensioni e agli stipendi pubblici doro.
Quel contributo e uno 0,5 per cento in pi
della tassazione dei capitali scudati posso-
no essere utilizzati per indicizzare le pen-
sioni di chi guadagna 1.200 euro al mese.
Ci sarebbe poi il capitolo costi della politi-
ca. Il finanziamento pubblico, per esempio,
va ridotto: i soldi dei cittadini non possono
essere usati per pagare gli stipendi dei fun-
zionari dei partiti. Dopodich lunico stru-
mento che c la fiducia: non raccontia-
mo che non sappiamo se ci sar o meno.
Intanto, i sindacati hanno annunciato
due scioperi distinti.
A questo proposito mi preme dire che
la concertazione serve. Nessuno pu pensa-
re di non coinvolgere le parti sociali, in lar-
ga parte pronte ad assumersi le proprie re-
sponsabilit, per costruire una finta unit
fondata sulle proteste. Spero solo che que-
sta volta nel Pd si eviti lo spettacolo pieto-
so del chi aderisce a che. Mi auguro, cio,
che non ci si divida tra chi aderisce a uno
sciopero e chi a un altro. Anche perch non
ci capirebbero nemmeno quelli che sciope-
rano. Non possiamo fare la parte di quelli
che stanno in maggioranza per sbaglio,
non possiamo lanciare il sasso e nasconde-
re la mano, appoggiare la manovra e fare
finta di essere contrari. Assumiamoci tutti
le nostre responsabilit e i rischi che esse
comportano.
Maria Teresa Meli
RIPRODUZIONE RISERVATA
Ora il Pd deve metterci la faccia
Fioroni: s a piccoli cambiamenti ma il governo va sostenuto
Il no a regali a Rai e Mediaset
Il ricavato
eviterebbe la
deindicizzazione
delle pensioni
Bersani sfida Di Pietro
contrario al governo
Vai per la tua strada
Partito democratico
Al segretario
del Pd Pier
Luigi Bersani
non sono
piaciute le
parole del
leader dellIdv
Antonio
Di Pietro:
Il governo
prende i soldi
ai poveri
cristi. Ad
aprile si vota
Popolo della libert Centrosinistra Anche Vendola boccia la manovra
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Mercoled 7 Dicembre 2011 Corriere della Sera italia: 515249535254
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SEGUE DALLA PRIMA
Tutto questo grazie a un deputato
che si prestato a registrare, con
una micro-telecamera, le conversa-
zioni con alcuni colleghi. Che sem-
brano avere unossessione: il vitali-
zio. Per il quale sono disposti a tut-
to.
Apartire, ovviamente, dalla vendi-
ta del proprio voto.
Potete scommettere che, alla vista
della puntata di stasera de Gli in-
toccabili, il programma su La7 con-
dotto da Gianluigi Nuzzi, c chi far
un putiferio. Scatenando la caccia al
deputato traditore che ha consen-
tito di girare in presa diretta le chiac-
chierate che comunemente si svol-
gono, tra una votazione e una parti-
ta a carte sulliPad, nel cuore stesso
di Montecitorio, lemiciclo dove sie-
dono i rappresentanti del popolo.
C chi dir che certo, il tempio
della democrazia dal 1871 ad oggi
ne aveva gi viste, come scrive Sabi-
no Labia nel libro Tumulti in aula /
Il presidente sospende la seduta, di
tutti i colori. Dal cosiddetto discor-
so del bivacco di Benito Mussolini
(potevo fare di questa Aula sorda e
grigia un bivacco di manipoli...) al-
le scazzottate come quella che vide i
commessi portare via un Francesco
Storace urlante: Quella checca di
Paissan mi ha graffiato con le sue un-
ghie laccate di rosso, io non lho toc-
cato! Vi sfido a trovare le mie impron-
te digitali sul suo culo!. Mai, per,
era accaduto che un deputato regi-
strasse, segretamente, i colloqui con
i colleghi l, nel luogo pi protetto,
dove i fotografi che stanno nelle gal-
lerie sono obbligati a sloggiare appe-
na c un tafferuglio perch non sta
bene che gli italiani vedano quanto
i loro delegati possano abbassarsi fi-
no alla mischia da angiporto.
Non stato, da parte di quel depu-
tato, un gesto onorevole? Pu dar-
si. Ogni censura legittima. Ma
guai se ancora una volta si guardas-
se il dito e non la luna. Perch le con-
versazioni rubate sono solo una
parte del quadro ricostruito per Gli
Intoccabili dallinchiesta di Gaeta-
no Pecoraro. C la copia di un mo-
dulo fatto firmare a un deputato del
Pd che si impegna a versare la som-
ma di euro 50.000 quale contributo
alle spese che il partito sostiene per
la campagna elettorale. C unin-
tervista al deputato di Futuro e Li-
bert Aldo Di Biagio, che racconta di
come una collega lo con-
tatt per farlo rientrare
nel Pdl: Mi ha detto:
"Noi ci aspettiamo coeren-
za da te. Ti consigliamo di
aprirti una fondazione e ti
faremo avere un contribu-
to di un milione e mezzo
da Finmeccanica o da
unaltra societ". C la ri-
costruzione di come il di-
pietrista Antonio Razzi
avrebbe contrattato la sua
fiducia al governo Berlu-
sconi, determinante in
quel 14 dicembre 2010 di
svolta nella legislatura,
chiedendo tra laltro listi-
tuzione del consolato onorario di Lu-
cerna, finito poi a un suo amico. O
ancora la rivelazione del finiano Lui-
gi Muro: Lonorevole Verdini mi
ha detto: "Dimmi cinque cose che
possono interessarti, cinque deside-
ri e poi ragioniamo". Meglio del ge-
nio della lampada di Aladino.
Ma certo, lo scoop sono le parole
rubate. Ed ecco un deputato, con
la voce sfalsata e il volto oscurato
elettronicamente per impedirne
lidentificazione, sbuffare: Sono
lunico che qui di benefit non ne ha.
Pensione non ce lho, non cho un
cazzo... Sono lunico vero precario.
Ecco una conversazione fra due
gentiluomini illuminante:
Ormai tutto... Tutto una tariffa,
qua. solo tariffa.
La tariffa tua quant?.
Al vostro buon cuore.
No, no, la tariffa la devi fare tu.
Al vostro buon cuore....
Ed ecco, agganciata dalla talpa,
unaltra chiacchierata tra una san-
guisuga e un somaro centrata sulla-
sfissiante richiamo alla pensione, il
vitalizio. Cos piena di parolacce, ol-
tre agli strafalcioni, che dobbiamo
chiedere scusa ai lettori:
Ma riuscite a fare tirare avanti
questo governo? Ce la fate fino alla
scadenza? Meglio anche per te. Cos
pigli pure tu la... Adesso devi fare
quattro anni, sei mesi e un giorno.
Perci fatti nu poco li cazzi tua e
non rompere pi i coglioni a... E an-
diamo avanti. Cos anche tu ti man-
ca un anno....
Meno di un anno!.
Meno di un anno e ti entra il vita-
lizio. Tu che cazzo te ne fotte, dico
io? Tanto questi sono tutti malviven-
ti. A te non ti pensa nessuno. Te lo
dico io, caro amico. Che questi, se ti
possono inculare ti inculano senza
vaselina nemmeno.
Una sola cosa ha in testa, qualcu-
no che magari davanti ai microfoni
giura di fare politica al servizio dei
cittadini: non uscire da quel guscio
dorato. Anche perch, a volte, senza
quella poltrona e quella possibilit
di alzare il prezzo del suo voto, sa-
rebbe rovinato: Sono un reietto.
Me ne sto da solo. Sono contento
perch... Cio, mi dispiace per la si-
tuazione economica dellItalia che
andata cos... Per... Per me sono
contento perch il 14 dicembre c
stato questo scombussolamento de-
gli ex di An perch se non cera que-
sto scombussolamento io finivo
qui. Cio, basta, finito. Probabilmen-
te finisco cos lo stesso, per... Io ho
bisogno di un posto di lavoro.
Perch, non hai nessun lavo-
ro?.
Faccio il disoccupato.
E quindi qui ti eri sistemato....
Scambi di battute:
Lavori troppo, tu.
Eh, lavoro troppo.
Tu fai pure tu come Berlusconi?
Otto a notte te ne fai?.
No, io me ne faccio di pi!.
Sfoghi lamentosi come quello di
un deputato, par di capire, eletto dal
Carroccio: Per non giusto che
tutti i partiti prendono i soldi dai
parlamentari. Non va bene cos.
Non una cosa corretta. La Lega
diventato un partito daffari. Fanno
quello che fanno tutti. E ti fanno fir-
mare un contratto eh? Ti fanno fir-
mare limpegnativa. Hanno voluto
un assegno post datato di 25.000 eu-
ro.... Conclusione: Ma piuttosto
voi quanto gli date, di pizzo, ogni
mese?.
No, non pu essere quello, il Par-
lamento. Ci rifiutiamo di accettare
che sia solo quello. Sarebbe una
schifezza. Un insulto alla democra-
zia. Un oltraggio alla politica perbe-
ne, generosa, nobile. A tutti quelli, a
destra e a sinistra, che ci credono
sul serio. Buttateli fuori, quei depu-
tati insaziabili interessati solo a se
stessi. Fuori. E ricominciamo da ca-
po.
Gian Antonio Stella
RIPRODUZIONE RISERVATA
Video choc sulla presunta compravendita di voti alla Camera
Un parlamentare registra i colleghi con la telecamera nascosta. Il materiale stasera a Gli Intoccabili, la nuova trasmissione di Nuzzi su La7
Qui solo tariffa. La tua quant?
Una talpa nel suk degli onorevoli
Inchiesta tv
Cancellieri: la disperazione pu alimentare il rischio eversione
ROMA il tasto che batte con
pi forza, quello che provoca
maggiori preoccupazioni. Perch
secondo il ministro dellInterno
Anna Maria Cancellieri le cause di
disperazione sociale e di marginalit
possono prestarsi a strumentali
forme di sovversivismo o, peggio,
alimentare mai del tutto sopite
tentazioni eversive. Non ci sono
segnali specifici, ma la titolare del
Viminale consapevole di quanto la
manovra economica varata dal
governo guidato da Mario Monti
influir sul bilancio delle famiglie e
dunque sottolinea la necessit di
fronte alla difficile congiuntura che
stiamo vivendo, di avere un
atteggiamento vigile e una grande
attenzione alla prevenzione. A
tenere in fibrillazione i responsabili
della sicurezza sono soprattutto le
manifestazioni di piazza. E il primo
appuntamento a rischio viene
ritenuto quello di domani in Val di
Susa perch i No Tav hanno gi
annunciato nuove proteste e il
timore che ci possano essere
assalti e incidenti come accaduto
nei mesi scorsi. Ma anche che i
gruppi pi violenti possano
scendere a valle e cercare di
effettuare blocchi stradali. I segnali
arrivati negli ultimi giorni grazie al
monitoraggio della rete internet e i
controlli effettuati negli ambienti
pi radicali assicurano che
lobiettivo quello di dimostrare
che la mobilitazione forte non si
affatto fermata, perch a fermarsi
dovranno essere i cantieri. Quello
dellordine pubblico un problema
che il ministro vorrebbe affrontare
con un nuovo modello di sicurezza
che faccia perno sugli uomini, e per
il quale occorrono professionalit
diverse che sappiano affrontare le
nuove sfide, pur con la
consapevolezza che le risorse sono
scarse e vanno utilizzate al meglio,
per esempio avvalendosi di giovani
hacker che ci possano aiutare a
contrastare fenomeni nuovi, come
quelli dei "Black Bloc" e dei "No
Tav" che volano sulla rete. La
delega in materia di prevenzione e
polizia gi stata affidata al
sottosegretario Carlo De Stefano,
che in passato ha guidato lUcigos
ed grande esperto del settore.
Quella per limmigrazione stata
assegnata a Saverio Ruperto, mentre
lex procuratore di Roma Giovanni
Ferrara si occuper soprattutto dei
Vigili del Fuoco. Di fronte alla
commissione Affari Costituzionali,
Cancellieri espone il suo piano
programmatico, conferma come le
organizzazioni mafiose vanno
colpite non solo sul piano militare,
disarticolandone la struttura, ma
anche e soprattutto
nellaccumulazione dei profitti
illeciti e nella costituzione di
provviste finanziarie illegali che
alimentano fenomeni corruttivi,
sottraggono ingentissime risorse
allerario e avvelenano leconomia.
Poi affronta il tema degli stranieri e
annuncia che intendo utilizzare al
meglio il Fondo europeo per
lIntegrazione per consentire ai
cittadini provenienti da contesti
economici, sociali, culturali e
religiosi e linguistici diversi, di
integrarsi pi facilmente allinterno
del Paese. Per quanto riguarda
lorganizzazione sul territorio, il
ministro che stata prefetto in
numerose citt e poi commissario a
Bologna e Parma annuncia di
voler rilanciare le prefetture quale
unico riferimento statale a livello
decentrato.
F. Sar.
RIPRODUZIONE RISERVATA
945
Il programma
Gli Intoccabili,
programma
condotto da
Gianluigi Nuzzi,
va in onda
stasera su La7
Il tema
La puntata
parler della
compravendita
dei parlamentari.
In studio Antonio
Di Pietro, dellIdv
I servizi
Tra i servizi c
lintervista al
finiano Aldo Di
Biagio, che
racconta di come
provarono a farlo
tornare al Pdl: Ti
consigliamo di
aprire una
fondazione, ti
faremo avere un
contributo di 1,5
milioni da
Finmeccanica....
Si vedr anche il
modulo fatto
firmare a un
deputato pd che
si impegna a
dare 50.000 euro
di contributo
alle spese che il
partito sostiene
per la campagna
elettorale
Lossessione del vitalizio
il numero dei parlamentari
da cui sono composte le Camere
(630 deputati e 315 senatori)
Lofferta di Verdini
Meno di un anno e ti entra
il vitalizio... Tanto questi sono
tutti malviventi. A te non ti
pensa nessuno. Te lo dico io
Lallarme del Viminale
Il finiano Luigi Muro ricorda
lofferta di Verdini: Dimmi
cinque cose che possono
interessarti, poi ragioniamo
Il saluto
Il ministro
dellInterno
Anna Maria
Cancellieri saluta
il predecessore
Roberto
Maroni alla
presentazione
del calendario
della Polizia
di Stato, ieri a
Roma: fra i volti
del calendario ci
sono anche Lino
Banfi, Fiona
May, Paolo
Bonolis
e Raul Bova
Timori per le proteste dei No Tav
Lidea: hacker contro i reati online
In onda Un frame del video nel
quale un deputato ha registrato
alcuni colleghi. Uno di loro dice: Mi
spiace per la situazione economica
dellItalia, ma per me sono contento.
Senza lo scombussolamento del 14
dicembre finivo qui...
La scheda
27 Politica
Corriere della Sera Mercoled 7 Dicembre 2011 italia: 515249535254
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Garimberti: cda straordinario luned
500
5.200
La vicenda
Mozione
di Bossi jr:
Governo
centrista
O centralista?
ROMA La restituzione dei
soldi non servita. Augusto
Minzolini stato rinviato a giu-
dizio per peculato e il processo
inizier l8 marzo. Sono indi-
gnato, protesta il direttore del
Tg1. Ce lha con la Procura,
che non ha verificato le proce-
dure adottate in viale Mazzini.
Ma soprattutto con lex dg: In
questa vicenda Mauro Masi
stato un pusillanime. Minzoli-
ni convinto che linchiesta ab-
bia lo scopo di farlo cacciare:
La Rai mi ha richiesto il dena-
ro due settimane prima del 14
dicembre 2010, il giorno in cui
sarebbe dovuto cadere Silvio
Berlusconi. E una delle denun-
ce, ricorda il direttore, stata
presentata da Antonio Di Pie-
tro.
Nelludienza davanti al gup
Francesco Patrone il procurato-
re aggiunto Alberto Caperna ha
accusato il giornalista di aver
speso 65.341,33 euro di troppo
tra luglio 2009 e novembre
2010. Non per le trasferte, auto-
rizzate da Masi, ma per i risto-
ranti, frequentati in Italia e al-
lestero anche nei giorni di ripo-
so. La Rai, che ieri ha partecipa-
to solo come parte offesa, ha an-
nunciato che al processo si co-
stituir parte civile per il dan-
no di immagine e per i residua-
li profili di danno non patrimo-
niale.
Minzolini si difende. Sostie-
ne di non aver rubato nulla poi-
ch, in base a una circolare ema-
nata nel 2003 dallallora dg Fla-
vio Cattaneo, i direttori dei tele-
giornali non sono tenuti a rive-
lare lidentit degli ospiti: suf-
ficiente come giustificativo
pranzo privato. Ho manda-
to le ricevute fin dallinizio e
per due anni non successo
nulla sottolinea il giornalista
. Lamministrazione Rai un
po confusa, perci quando mi
hanno richiesto i soldi li ho re-
stituiti senza fare nemmeno un
controllo. Il gesto non servi-
to a evitargli il processo consi-
derato che, dal punto di vista
giuridico, il reato era stato gi
commesso. Per il giornalista
rivendica la sua buona fede:
Avevo un tetto di 5.200 euro al
mese con la carta di credito e
non lho mai superato, a volte
non ci sono arrivato neanche.
Per i difensori, gli avvocati
Franco Coppi e Carlo Pandiscia,
laccusa di peculato infonda-
ta. I legali ritengono che al pro-
cesso potranno dimostrare
linsussistenza in fatto e lim-
possibilit del reato contesta-
to in punto di diritto. Intanto
la restituzione del denaro an-
cora prima che si avesse notizia
dellesistenza del procedimen-
to penale ha convinto la Corte
dei Conti ad archiviare lazione
contabile: Si cos riconosciu-
to osservano gli avvocati
linesistenza di qualsiasi danno
per lazienda.
Il rinvio a giudizio di Minzoli-
ni divide la politica. Lex opposi-
zione gli chiede di dimettersi,
lex maggioranza lo difende.
Tra gli altri, il senatore del Pd
Vincenzo Vita ritiene ormai an-
cora pi inopportuno che il
giornalista resti alla guida del
Tg1: Siamo di fronte allultima
pagina di un lungo libro fatto
di dbcle editoriali, crolli di
ascolto, faziosit da Mincul-
pop, sottolinea il parlamenta-
re. Anche Antonio Di Pietro so-
stiene che ragioni di opportu-
nit, di buona creanza e di ri-
spetto delle regole dovrebbero
imporgli di farsi da parte. Al-
trettanto brusca Flavia Perina
(Fli): Ci aspettiamo una lettera
di dimissioni entro poche ore.
Al contrario, per Fabrizio Cic-
chitto, Pdl, evidente il tenta-
tivo di eliminare Minzolini dal-
la direzione del Tg1 ricorrendo
allo strumento giudiziario. Il
giornalista sarebbe vittima di
una manovra ideata, sostiene
Maurizio Gasparri, da chi nel
centrosinistra ha cercato in
ogni modo di farlo fuori.
Lavinia Di Gianvito
RIPRODUZIONE RISERVATA
Accusa di peculato. Rai parte civile. La difesa del Pdl
Milioni di euro
il buco
dei conti della
Rai che ogni
anno viene
provocato
dallevasione
del canone
al 26,9%
ROMA Luned il consiglio di am-
ministrazione Rai si riunir con una
convocazione straordinaria voluta
dal presidente Paolo Garimberti sul
caso Minzolini. Non se ne parler og-
gi perch tecnicamente non allordi-
ne del giorno. E con ogni probabilit
luned il direttore generale Lorenza
Lei proporr al cda di nominare lat-
tuale direttore del Tg1 corrisponden-
te Rai da New York: ancora libero il
posto lasciato da Antonio Di Bella
quando venne nominato direttore di
Raitre (prima ancora cera Giulio Bor-
relli, ex direttore del Tg1).
Sul tavolo, Lorenza Lei ha larticolo
3 della legge n. 97 del 27 marzo 2001:
se un dipendente pubblico o di enti
a prevalente partecipazione pubbli-
ca (la Rai) viene rinviato a giudizio
per peculato, va trasferito a incarico
diverso con attribuzione di funzioni
corrispondenti, per inquadramento,
mansioni e prospettive di carriera.
NewYork sede occupata da ex diret-
tori, e per la Rai una nomina in li-
nea con la legge. Dice gi Antonio Ver-
ro, consigliere di amministrazione di
area Pdl: Prendo atto delle decisioni
della magistratura e attendo di valuta-
re le proposte del direttore generale.
Nessuna difesa a tutti i costi della di-
rezione Minzolini al Tg1 che parla di
operazione per farmi saltare dalla di-
rezione. Nonostante la solidariet di
Angelino Alfano, segretario Pdl: Min-
zolini ha sempre svolto con compe-
tenza e linearit il suo lavoro, chiaren-
do prontamente la sua posizione alla
direzione generale della Rai. Alla Rai
tira unaria diversa, soprattutto dopo
che Lorenza Lei ha deciso che lazien-
da si costituir parte civile contro
Minzolini. Atto non dovuto ma inten-
zionalmente scelto per dare un segna-
le inequivocabile allintera Rai.
Chi sar il nuovo direttore del Tg1?
Verro immagina una soluzione inter-
na, e credo sarebbe difficile accettare
il contrario. Nel centrodestra circola-
no i nomi di Antonio Preziosi, diretto-
re del Giornale Radio, Alberto Macca-
ri, ora alla Tgr e fino a ieri a un passo
dalla pensione: le nuove regole previ-
denziali lo restituiscono al suo lavo-
ro. E Fabrizio Ferragni, vice di Minzo-
lini. Nel caso di scelta esterna, si parla
di Mario Sechi, direttore de Il tempo.
Ma nel centrosinistra, Nino Rizzo Ner-
vo contesta: Inaccettabile una suc-
cessione automatica "di area", il Tg1
dopo questa crisi merita una soluzio-
ne di altissimo profilo.
Ieri il presidente Paolo Garimberti
e il direttore generale Lorenza Lei han-
no parlato per 45 minuti con Mario
Monti a via Teulada, prima di Porta
a Porta. Con ogni probabilit avran-
no discusso di conti, soprattutto del-
levasione del canone al 26,9% che
provoca ogni anno un buco di 500 mi-
lioni di euro che potrebbero, anche in
quota molto ridotta, ripianare i 360
milioni di euro di indebitamento con
cui la Rai chiuder il 2011.
Paolo Conti
RIPRODUZIONE RISERVATA
Verso la successione I nomi di Preziosi, Maccari e Sechi
Ipotesi sede di New York
E si apre la corsa al Tg1
In Lombardia
Minzolini rinviato a giudizio
Indignato, Masi pusillanime
euro Il tetto mensile della
carta di credito aziendale
di Augusto Minzolini, che
spiega: A volte non ci
sono neanche arrivato
Peculato
Augusto Minzolini, direttore del Tg1, accusato di peculato per
spese effettuate soprattutto al ristorante in Italia e allestero
con la carta di credito Rai (sopra, lex dg Mauro Masi)
La difesa
Minzolini ha reso la cifra contestata e ricorda la circolare del
2003 dellallora dg Cattaneo secondo cui per i pasti, con ospiti,
dei direttori dei tg basta come giustificativo pranzo privato
MILANO Centrista?
Centralista? la stessa
cosa. O, almeno, la tesi
di Renzo Bossi e dei
consiglieri regionali
lombardi. Il figlio del
leader leghista ha infatti
presentato una mozione
che impegna la giunta
lombarda a verificare la
volont del governo
Monti a proseguire liter
del federalismo fiscale.
Sennonch, nel testo
messo a punto dal
Trota la politica del
governo Monti viene
definita centrista,
utilizzando il termine
come sinonimo di
centralista. Lo ha subito
ripreso il consigliere
dellopposizione
Alessandro Alfieri (Pd),
che ha chiesto con
qualche ironia se il testo
fosse frutto di un
refuso. Il gruppo padano
intervenuto in coro a
difesa del figlio del leader:
la stessa cosa. E
tuttavia, nella versione
definitiva della mozione,
il termine stato corretto:
le politiche del governo
sono centraliste. In
ogni caso, il testo stato
approvato.
RIPRODUZIONE RISERVATA
In studio
Il direttore
del Tg1
Augusto
Minzolini nello
studio dove
va in onda
il telegiornale
della prima
rete Rai
Il caso A marzo via al processo: 65 mila euro (poi restituiti) di spese non autorizzate
29 Politica
Corriere della Sera Mercoled 7 Dicembre 2011
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DAL NOSTRO INVIATO
DURBAN Dallincontro bi-
laterale con la delegazione cine-
se, il capo negoziatore statuni-
tense, Todd Stern, uscito ieri
mattina con la faccia di un gio-
catore di poker che ha appena
smascherato il bluff dellavver-
sario: Non ho limpressione
che ci sia stato alcun cambia-
mento nella posizione della Ci-
na, informa lapidario. La con-
ferenza stampa, iniziata con ol-
tre unora di ritardo, lasciava
sperare in un annuncio diver-
so, in una svolta storica nel
braccio di ferro fra i due colossi
pi inquinanti della Terra, im-
pegnati a studiarsi come due
lottatori di sumo. Niente di fat-
to, invece. Durban, sulla costa
sudafricana dellOceano India-
no, si approssima a diventare la
tomba di molte speranze degli
esperti di clima riuniti da dieci
giorni alla 17esima Conferenza
delle Parti per trovare un accor-
do globale nella lotta alle emis-
sioni di biossido di carbonio
(CO2). Strano, perch sarebbe
nellinteresse di tutti evitare
che la febbre del pianeta salga
ancora di oltre 2 gradi Celsius,
il tetto massimo per evitare la
catastrofe ambientale.
una partita complicata, che
si gioca in diverse categorie: i
Paesi industrialmente gi svi-
luppati, responsabili dei gas a
effetto serra scaricati nellatmo-
sfera negli ultimi 200 anni; i Pa-
esi in via di sviluppo, che spes-
so sono quelli che maggiormen-
te soffrono delle conseguenze
di quelle emissioni e dei cam-
biamenti climatici (sotto forma
di siccit, carestie o, alloppo-
sto, inondazioni e uragani), ma
che ancora dipendono dai car-
buranti fossili per consolidare
le loro economie. Poi c il giro-
ne infernale dei Paesi poveri,
che non hanno possibilit con-
crete di guadagnare altro che
miserie dal riscaldamento glo-
bale, se le nazioni pi ricche
non mettono mano al portafo-
gli per creare il Fondo Verde
per il clima. E in campo ci sono
anche gli Stati che aderiscono
al Protocollo di Kyoto, in sca-
denza tra un anno, quelli che
lhanno firmato, ma non ratifi-
cato (come gli Stati Uniti) e
quelli che vogliono uscirne al
pi presto, come il Canada. Sen-
za contare quelli che vogliono
disperatamente un Kyoto 2, co-
me le Nazioni Unite e lUnione
Europea.
La posizione italiana espres-
sa dal ministro dellAmbiente,
Corrado Clini: Cos comera, il
Protocollo di Kyoto finito.
Nessun Paese firmatario inten-
de prorogarlo. E il passo indie-
tro degli Usa non fa che indebo-
lirlo ulteriormente. Kyoto 2 po-
trebbe essere unipotesi di tran-
sizione di 2-3 anni, in vista di
un accordo globale, una strada
che ci aiuti a uscire dai guai in
cui ci ha messo la Conferenza
di Copenaghen. Ma Clini a
Durban soprattutto per la Cina.
Questa mattina incontrer il ca-
po delegazione di Pechino: Ri-
lanceremo la cooperazione Ita-
lia-Cina annuncia per raf-
forzare la piattaforma tecnologi-
ca energetica tra Europa e Cina,
in particolare sulle fonti rinno-
vabili, ma anche tra Europa e
Brasile.
Mancano tre giorni scarsi al-
la conclusione della Conferenza
e lombra di un fallimento atter-
risce il segretario generale del-
lOnu, Ban Ki-moon, che ieri se-
ra ha quasi implorato i 15 mila
partecipanti, a vario titolo (ne-
goziatori, delegati, osservatori,
organizzazioni non governati-
ve, scienziati): Senza esagera-
re possiamo dire che il futuro
del nostro pianeta in gioco.
La Cina ha dimostrato di im-
pegnarsi nel frenare le sue emis-
sioni, quasi il 24%di quelle pro-
dotte annualmente da tutto il
pianeta, e glielo riconosce an-
che la pagella annuale di Ger-
manwatch e di Climate Action
Network Europe. Ed pure ve-
ro che, a livello individuale, un
cinese inquina molto meno di
uno statunitense: mediamente
5,5 tonnellate di anidride carbo-
nica allanno contro 23,4 allan-
no. Quindi Pechino pronta ad
accettare vincoli internazionali
sol ament e se pri ma l o f a
Washington (e viceversa), men-
tre non ha bisogno del permes-
so di nessuno per rafforzarsi co-
me la nuova potenza dellecono-
mia e della produzione tecnolo-
gica verdi. Prima che sia lIn-
dia a prenderle il posto.
Elisabetta Rosaspina
RIPRODUZIONE RISERVATA
5,5
23,4
Indagine
Scontri e arresti a Mosca
Truppe speciali in azione
Putin: Abbiamo perso consensi, era inevitabile
La conferenza A Durban Pechino per la prima volta ammette la necessit di limitare i gas serra
MOSCA Due giorni dopo
le elezioni che hanno visto un
netto calo dei consensi per Rus-
sia Unita, Vladimir Putin se ne
fa una ragione: Abbiamo per-
so consensi, ma questo inevi-
tabile per chi ha da pi anni la
responsabilit del potere. Lo
stesso vale per le manifestazio-
ni che anche ieri hanno visto
qualche centinaio di oppositori
in piazza e numerosi arresti.
Nei Paesi che hanno econo-
mia e situazione sociale ben
pi stabile della nostra sono
milioni quelli che a volte van-
no in piazza. E laccusa al par-
tito del Cremlino di essere una
combriccola di ladri e truffato-
ri? Il primo ministro non ha
dubbi: E un luogo comune; lo
dicono dappertutto di chi al
potere.
Ma le cose non sembrano de-
stinate a continuare come pri-
ma, visto che gi ieri il presi-
dente Dmitrij Medvedev ha an-
nunciato che nei prossimi gior-
ni si incontrer non solo con
gli esponenti dei partiti entrati
in parlamento, ma anche con i
leader delle forze che sono ri-
maste fuori. Questo vuol dire,
probabilmente, i partiti che si
erano presentati e non hanno
superato lo sbarramento del
7%. Gli altri, per ora, puntano
sulla piazza, anche se i risultati
non sono granch. Trecento
manifestanti a San Pietroburgo
e forse duemila a Mosca, sulla
piazza Triumfalnaya dove ne
sono stati arrestati 300. Tra lo-
ro lex vicepremier (ai tempi di
Boris Eltsin) Boris Nemtsov, il
presidente di Yabloko Sergej
Mitrokhin e il vicepresidente
dellassociazione Memorial
Oleg Orlov. Intanto gli arrestati
di luned sono finiti davanti al
giudice: 15 giorni di prigione
per il blogger Aleksej Navalny
e per lesponente di Solidar-
nost Ilya Yashin. Accanto alla
polizia antisommossa, anche le
unit delle forze speciali, in par-
ticolare della divisione delite
Dzerzhinski, sono state mobili-
tate per garantire l'ordine pub-
blico a Mosca.
Per caso (?) ieri proprio a
piazza Triumfalnaya era stata
convocata una manifestazione
dei giovani putiniani che han-
no reso difficile la vita agli op-
positori: Non cederemo nean-
che un palmo di strada, era lo
slogan ripreso da quello della
guerra, neanche un palmo di
terra. Cerano Nashi e Stal (ac-
ciaio, la stessa radice da cui de-
riva Stalin). Gi in mattinata
avevano portato quindicimila
giovani in piazza Revolutsii.
A sostegno delle opposizioni
si espressa nuovamente Hil-
lary Clinton a Vilnius: Gli elet-
tori russi si meritano una in-
chiesta completa sulle frodi.
Medvedev ha risposto indi-
rettamente annunciando una
indagine che per sar svolta
dalla commissione elettorale
accusata a sua volta dagli osser-
vatori Osce di essere troppo vi-
cina al partito del potere. Ma
questa, secondo il presidente
russo, una questione di com-
petenza delle nostre forze poli-
tiche e non degli osservatori.
Altrimenti finiranno anche col
dettarci una nuova costituzio-
ne.
Intanto, fatti i conti, Russia
Unita conferma la sua maggio-
ranza assoluta dei seggi (238
su 450). Sar forse sempre un
caso, ma assieme al partito Rus-
sia Giusta (64 deputati) arriva
giusto al di sopra della maggio-
ranza costituzionale dei due ter-
zi. Durante la campagna eletto-
rale, Russia Giusta ha criticato
ferocemente Russia Unita (ma
mai Putin e Medvedev). Per
bene ricordare che il presiden-
te del partito Sergej Mironov,
ex speaker del Consiglio della
Federazione e uomo di fiducia
di Putin. E tutti hanno sempre
detto che Russia Giusta stata
creata nei corridoi del Cremli-
no come copertura a sini-
stra.
Fabrizio Dragosei
RIPRODUZIONE RISERVATA
Esteri
Tonnellate di CO2 lanno:
linquinamento medio di un
cinese
Clima, la Cina apre sulle emissioni
Smog Un furgone trasporta bottiglie di plastica usate sullautostrada di Pechino (Afp/Liu Jin)
Tonnellate di CO2 lanno:
inquinamento medio di un
americano
Sar la commissione
elettorale ad esaminare
le accuse di brogli. LOsce:
Troppo vicina al potere
Arrestato
Boris Nemtsov,
ex vicepremier (ai
tempi di Boris
Eltsin),
ora leader
dellopposizione,
circondato da
poliziotti: stato
arrestato ieri ad
una protesta non
autorizzata in
piazza
Triumfalnaya, a
Mosca. Almeno
300 i fermi di ieri,
mentre sono finiti
davanti al giudice
i manifestanti
arrestati luned,
tra cui il blogger
Aleksej Navalny,
condannato a
15 giorni di
prigione (Afp)
Le proteste Migliaia di dimostranti fronteggiano i giovani pro Cremlino
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S
e lindecifrabilit e limpertur-
babilit fossero una colpa, Al-
berto Stasi sarebbe stato con-
dannato in prima istanza. Passano
gli anni (quattro da quando diven-
tato, suo malgrado, un personaggio
pubblico), ma sempre uguale a se
stesso. Anche ieri. Unico scarto ri-
spetto al passato, una frase dellavvo-
cato Giarda: Alberto ha pianto con
me. A cui si aggiunge la dichiarazio-
ne dellimputato: giusto cos.
Di lacrime, per la verit, non se ne
sono viste. Stasi sempre lui, in
ogni circostanza: indecifrabile. Dopo
la sentenza di assoluzione, il massi-
mo della sua capacit espressiva
un sorrisino contento ma contenuto,
quasi una smorfia sul viso diafano e
spigoloso. Gli occhi di ghiaccio sono
gi diventati troppe volte un onere a
suo carico, ma dietro le lenti in real-
t sono quasi invisibili. Il taglio dei
capelli biondo cenere a sfumatura al-
ta quello di sempre, cos come i pul-
lover colorati sulla camicia e sui
jeans impeccabilmente portati. An-
che il gesto di sfiorarsi con le dita le
aste degli occhiali labbiamo visto
un sacco di volte. E pure labbraccio
rapido con gli avvocati, come un gio-
catore abbraccia i compagni in un fi-
ne partita scontato su un campo trop-
po facile. Niente di patetico, niente
di eccessivo. 110 senza lode, come il
voto di laurea ottenuto alla Bocconi
con una tesi sulle im-
poste delle compa-
gnie di assicurazio-
ne.
Dopo i l pr i mo
pianto, a dirotto, du-
rante i funerali del
18 agosto 2007, non
una lacrima visibile,
quasi avesse impara-
to prestissimo a do-
minare i propri senti-
menti davanti ai fo-
tografi. Il resto una
sequenza di profili identici tra loro,
pressoch inespressivi. Che esca dal
carcere o che entri in udienza, che
sia in attesa della sentenza o che ne
esca prosciolto. Persino nelle intervi-
ste, la voce non ha sbalzi o impenna-
te, cos come la sua sintassi pulita e
il lessico sempre adeguato al conte-
sto. Dopo la sentenza di primo gra-
do, intervistato a Matrix da Ales-
sio Vinci, la compostezza lombarda
medio-borghese non lha mai tradi-
to, e per pi di unora ha parlato co-
me un libro stampato evocando
metodiche, modalit, dichia-
razioni testimoniali, collegi peri-
tali. Una precisione senza cedimen-
ti, come quando telefon al 118 per
comunicare il ritrovamento di
Chiara: Credo che abbiano ucci-
so una persona ma non sono sicu-
ro, forse viva. Domanda dalla
centrale: Ma lei cosa vede?. Rispo-
sta: Adesso sono a casa mia. Do-
manda: Ma una sua parente?. Ri-
sposta: No, la mia fidanzata. Do-
manda: Quanti anni ha?. Rispo-
sta: Ventisei.
Stessa identica voce dellintervi-
sta televisiva, neanche incrinata da
un minimo di emozione percepibile.
Colp la lucida prontezza con cui lex
studente, figlio di un venditore di
autoricambi molto fiero del suo Al-
berto, rispose a Vinci che gli doman-
dava che cosa prov durante i fune-
rali: Ci sono cose che non si posso-
no commentare, la vita che va con-
tro la vita e non te ne puoi fare una
ragione. Non si trovano pi nel suo
comportamento le sbavature e i bal-
bettii degli sms e delle mail che Ta-
to, Tatino, Tatissimo, Cuchi, Cuchis-
simo inviava da Londra alla sua fi-
danzata Tata, Tatina, Tatissima per
dirle che era andato a procurarsi ga-
dgettini erotici in attesa di incon-
trarla o che era passato dal quartiere
delle prosti. scomparso il ragaz-
zino incerto che si faceva correggere
la tesi dalla sua Cuchi, alla quale toc-
cava pure mettere gli spazi bianchi
tra una parola e laltra. Il Tato che ri-
spondeva con un tiepido 8 quando
la Tata gli chiedeva: Quanto mi
manchi da uno a 10. Per poi correg-
gersi goffamente: Ma solo perch
sono a londra... se gi fossi a milano
11... alla fine il tato vuole benisssss-
simo alla tata. O il Cuchissimo che
di fronte ai rimproveri di lei (Ti sei
comprato un sacco di cose e niente
per me) sembrava chinare il capi-
no biondiccio biascicando: Ma sei
sempre nervosa. E nellaccuratezza
perbene e lievemente narcisista del
suo abbigliamento e nei modi distin-
ti del bocconiano orgoglioso di es-
serlo, non c neanche traccia della
voracit con cui, dicono, consultava
giorno e notte siti pedo e porno
(156 mila file sono unossessione
pressoch maniacale).
Fatto sta che la doppia sentenza di
assoluzione dice, tra laltro, che ogni
tentativo di decifrare lindecifrabilit
e di interpretare limperturbabilit
pubblica di Alberto Stasi ai fini del-
linchiesta risulterebbe un esercizio
vano. Indecifrabile o no, impassibile
o no, freddo o emotivo, calmo o furio-
so, Alberto Stasi fino a prova contra-
ria non lassassino della sua fidanza-
ta Chiara Poggi. Punto.
Paolo Di Stefano
RIPRODUZIONE RISERVATA
Il difensore: ha pianto con me
Il giovane imputato in aula
E il bocconiano
strinse lavvocato
giusto cos
Il personaggio
MILANO Alle otto della sera di una giornata lunghissima
mamma Rita davanti ai fornelli. La voce stanca del marito Giu-
seppe risponde al telefonino che da due ore non ha ancora
smesso di suonare: Guardi, francamente vorremmo riprender-
ci la nostra vita..., corre il suo pensiero ad alta voce. E anche
mamma Rita, dopo tanto lottare in questi ultimi quattro anni,
dopo tanto credere, sperare e aspettare, oggi sembra una donna
diversa, svuotata. Di certo Rita Poggi una mamma delusa.
stata una giornata molto difficile confessa, . Ma, nonostan-
te tutto, io non mi arrendo. Credo nella giustizia, ci devo crede-
re, non ho altra scelta, perch solo attraverso la giustizia che
posso trovare chi ha ucciso mia figlia. Una frase che sembra
aprire lo scenario quasi naturale del ricorso in Cassazione per
opporsi alla sentenza di ieri. Un ricorso che, comunque, ai croni-
sti che li avevano fermati alluscita del Tribunale di Milano i
genitori di Chiara avevano prospettato come una possibilit,
da valutare dopo la lettura delle moti-
vazioni della sentenza. Come sempre
da quando, un paio di mesi dopo lomi-
cidio di Chiara la diffidenza si fece so-
spetto, mamma Rita non riserva una
parola per Alberto, quel ragazzo che
era quasi un altro figlio e che anche
ora, per questa mamma, come se re-
stasse un imputato, nonostante non lo
sia pi per la giustizia. In aula gli
sguardi di Rita, del marito Giuseppe e del figlio Marco non han-
no incrociato quello di Alberto. Occhi che non si sono guardati
per cinque udienze di fila e che sono rimasti lontani anche ieri,
persino quando la lettura del dispositivo emesso dai giudici ha
spinto Alberto ad abbracciare i suoi legali. Non ho guardato
nessuno ha spiegato ai giornalisti la mamma di Chiara .
Ho provato solo tanta emozione e basta. Non ho visto nessu-
no.... A casa Poggi, in via Pascoli a Garlasco, la cena quasi
pronta. A tavola, Rita, Giuseppe e Marco siedono accanto allas-
senza di Chiara. In qualche modo, da qualche parte, c anche
lei. C la Chiara che non ha ancora giustizia dopo quattro anni
di indagini, processi, perizie e controperizie.
Erika Camasso
RIPRODUZIONE RISERVATA
La signora Poggi
Le macchie di sangue
Una delle immagini presentate
al processo per lomicidio. Nella
casa la scientifica ha trovato
macchie di sangue concentrate
soprattutto nel corridoio e nella
scala che porta alla cantina
Mamma Rita delusa
Ma non mi arrendo
I funerali e larresto
Il 18 agosto si svolgono i
funerali di Chiara. Alberto
siede in prima fila con i parenti
pi stretti. Due giorni dopo
verr indagato per omicidio
volontario (sotto, larresto)
La telefonata al 118
Credo che abbiano ucciso una
persona ma non sono sicuro,
forse vivanon una parente,
la mia fidanzata...
La vittima
Chiara Poggi, stagista di 26
anni, abitava a Garlasco
(Pavia). Viene trovata morta
nella villetta di famiglia il 13
agosto 2007 dal suo ragazzo,
il 24enne Alberto Stasi (Ansa)
La reazione
MILANO Ieri come il 13
agosto del 2007. Chi ha ucci-
so Chiara Poggi? Siamo anco-
ra fermi a quel pomeriggio, al-
la villetta di Garlasco, alle
scie di sangue che portano in
cantina, a quella ragazza con
la testa sfondata. Chi lha mas-
sacrata?
Non stato Alberto Stasi,
questo ha stabilito la Corte
dassise dappello di Milano
confermando la decisione del
giudice delle indagini prelimi-
nari Stefano Vitelli che a di-
cembre di due anni fa decise
di assolverlo per la prima vol-
ta. Una seconda assoluzione,
un sospiro di sollievo che si
scioglie in un abbraccio per
gli avvocati, un sorriso che di-
venta pianto. Alberto arriva-
to davanti ai giudici con il ri-
schio di passare in carcere i
suoi prossimi 30 anni, usci-
to dallaula da uomo libero e
innocente. Sa bene che la par-
tita non ancora chiusa, la
possibilit di una nuova tappa
in Cassazione gi quasi una
certezza ma adesso tempo di
tornare nellombra, lontano
dai riflettori, come fece dopo
la sentenza di primo grado.
Da sempre il biondino di
Garlasco, come fu battezzato
fin dai primi giorni, stato il
solo sospettato, indagato, im-
putato, di questa storia. Al-
lepoca del delitto era il fidan-
zato di Chiara, laureando alla
Bocconi. Aveva 24 anni, Chia-
ra ne aveva due pi di lui. La
verit che questo processo
si chiuso quattro anni fa con
la decisione della dottoressa
Pravon ha detto il professor
Angelo Giarda, uno dei suoi
avvocati. Il giudice delle inda-
gini preliminari di Vigevano,
Giulia Pravon, lo scarcer do-
po quattro giorni di prigione:
perch gli indizi sono insuffi-
cienti stabil. Fu la prima vit-
toria sul piano giudiziario.
Poi ludienza preliminare,
le nuove perizie, quella decisi-
va sul computer che confer-
m ci che lui aveva sempre
sostenuto: nella fascia oraria
che il pmRosa Muscio indica-
va come quella del delitto io
ero a casa mia, stavo lavoran-
do alla tesi di laurea. Dal-
lomicidio alla prima senten-
za passarono 857 giorni. Ne
sono passati quasi altrettanti
per la decisione dAppello e
ne serviranno altri novanta
prima che venga depositata
la sentenza e quindi le moti-
vazioni di questo secondo
verdetto.
Faremo quel che ci sar da
fare quando avremo letto le
motivazioni stato il solo
commento dellavvocato della
famiglia Poggi, Gian Luigi Tiz-
zoni, che aveva chiesto ai giu-
dici di approfondire alcuni
dettagli del caso con nuove pe-
rizie. In aula, assieme a lui e ai
genitori di Chiara, cera anche
Paolo Reale, consulente infor-
matico di parte civile ma an-
che cugino della ragazza ucci-
sa. Ce labbiamo messa dav-
vero tutta per cercare la verit
senza preconcetti, peccato che
non abbiano voluto guardare
pi a fondo.
Il professor Giarda torna col
pensiero al giorno in cui accet-
t di assistere Alberto: Ho cre-
duto allinnocenza di questo
ragazzo fin dal primo istante e
come ho sempre detto se aves-
si avuto un solo dubbio non
lavrei mai difeso. La ricerca
del colpevole passa attraverso
lassoluzione di Alberto.
Giusi Fasano
RIPRODUZIONE RISERVATA
Laccusa chiedeva 30 anni per lomicidio di Chiara
I legali della famiglia
Cronache
Dopo il delitto Alberto
Stasi fotografato
nel novembre 2007
nelle vie della movida
milanese in compagnia
di alcuni amici
Ce labbiamo messa
tutta per cercare la
verit, non hanno voluto
guardare pi a fondo
Credo nella
giustizia, voglio
sapere chi ha
ucciso mia figlia
Garlasco, non c il colpevole
Nuova assoluzione per Stasi
Labbraccio Alberto Stasi soddisfatto dopo la sentenza di assoluzione della Corte dappello (Olycom)
Tribunale
Rita Poggi,
la madre
di Chiara,
al Palazzo
di giustizia
di Milano
durante una
delle udienze
in Appello
(Fotogramma)
La storia
Milano Sentenza dAppello: la Corte non concede le ulteriori perizie
35
Corriere della Sera Mercoled 7 Dicembre 2011
#
italia: 515249535254
Codice cliente:
MILANO Otto inviti a
comparire in Procura, per
interrogatori fissati subito
la settimana prossima, so-
no stati notificati ieri sera
dalla Guardia di Finanza ad
altrettanti indagati di aggio-
taggio e insider trading nel-
linchiesta che il pm Euge-
nio Fusco sta svolgendo sul-
le asimmetrie informative
che avrebbero marcato la
cessione in marzo da parte
di tre fondi azionari esteri
ai francesi di Lactalis del
15,3%di azioni Parmalat de-
terminanti per il controllo
del gruppo di Collecchio
(poi perfezionato con lOpa
lanciata da Lactalis): blitz
che port i francesi al 29%
(gi sufficiente per la gover-
nance) e azzer le velleit
di Intesa di aggregare una
ventilata cordata italiana
per Parmalat.
Lipotesi di aggiotaggio
contestata a quattro nuovi
indagati, tutti rappresentan-
ti legali dei fondi esteri Ze-
nit, Skagen e Mackenzie; a
Massimo Rossi, candidato
dei fondi nella lista presen-
tata il 18 marzo per il rinno-
vo del Cda di Parmalat; e al
banchiere Carlo Salvatori
(ex presidente di Unicredit
e gi vicepresidente di Me-
diobanca) quale presidente
di Lazard Italia, advisor dei
tre fondi azionari.
Per laccusa i fondi, che
ufficialmente affermavano
al mercato di non avere al-
cuna intenzione di cedere
le proprie quote in Parma-
lat, quantomeno dal 15 feb-
braio avrebbero invece co-
municato a Intesa la dispo-
nibilit a vendere il proprio
pacchetto, il 22 marzo cedu-
to in blocco (15,33%) a
Lactalis.
Insider trading lipotesi
di reato per Fabio Can, re-
sponsabile dei progetti spe-
ci al i nel l i nvest ment
banking di Intesa San Paolo
(ad esempio tra i manager
pi impegnati nelloperazio-
ne Cai-Alitalia); e per Patri-
zia Micucci, responsabile
dellinvestment banking
per l I t al i a di Soci t
Gnrale, ladvisor di Lacta-
lis che struttur gli equity
swap usati dai francesi per
scalare il gruppo di Collec-
chio e poi cur la cessione a
Lactalis da parte dei tre fon-
di esteri del decisivo 15,3%.
Can e Micucci sono ma-
rito e moglie, e per un certo
periodo si sono dunque ri-
trovati su fronti opposti nel-
laffare, rappresentanti di
due cordate concorrenti da-
vanti al medesimo vendito-
re (i fondi). Ma se lipotesi
di reato la stessa, due e di-
stinte sarebbero state le con-
dotte a integrarlo.
Per ora si riesce ad afferra-
re quella di Can, che per il
pm tra il 18 e il 21 marzo
avrebbe passato alla moglie
informazioni sul prezzo al
quale Intesa era disposta ad
arrivare per rilevare il 15,3%
di Parmalat dai fondi esteri:
cos avrebbe permesso ai
francesi di Lactalis, in quel
momento coadiuvati appun-
to dalla SocGen per la quale
lavorava sua moglie, di for-
mulare unofferta a un prez-
zo appena superiore a quel-
lo ipotizzato da Intesa.
Rimaniamo convinti che
non ci siano stati comporta-
menti che hanno leso il no-
stro interesse, aveva com-
mentato in maggio lallora
amministratore delegato di
Intesa, Corrado Passera,
quando linchiesta era inizia-
ta con le perquisizioni nella
banca, in SocGen, al Crdit
Agricole, in Lazard, e nelle
societ Brunswick e Image
Building che si erano occu-
pate della comunicazione
dei fondi esteri e di Lactalis.
Luigi Ferrarella
lferrarella@corriere.it
RIPRODUZIONE RISERVATA
La strage di Novi Ligure
Suicida a Lugano
il legale arrestato
Storie di chi paga
il pizzo a Milano
15,3%
Indagati
Inviti a comparire per aggiotaggio e insider trading
LUGANO (Svizzera) stato trovato
morto nella sua casa di Lugano
Daniele Borelli, lavvocato elvetico
coinvolto nellinchiesta della
Direzione Distrettuale Antimafia di
Reggio Calabria perch sospettato di
essere il tramite con il collega di
Como Vincenzo Minasi della cosca
Gallico per depositare nei paradisi
fiscali il denaro sporco della
ndrangheta. Luomo, 47 anni, si
sarebbe sparato un colpo di pistola
alla testa. La scorsa settimana, a
Borelli era stato notificato il fermo
della Dda di Reggio Calabria. (a.cam.)
Roberto Pecoraro
aveva un ristorante
vicino alla vecchia
Fiera di Milano. Non
andava male. Ma
vennero i debiti e la
banca disse no: fin
nelle mani della
ndrangheta.
Martino Codispoti
aveva aperto pi di
un negozio,
fatturava tanto, ma stato rovinato da
due aguzzini (ora in carcere). E adesso
si nasconde in una casa popolare. Storie
di uomini che pagano il pizzo. Le ha
raccolte Sette, in edicola domani (foto).
Il sindaco Giuliano Pisapia ha detto che
a Milano un commerciante su cinque
paga il pizzo.
Le azioni
cedute a
Lactalis da tre
fondi azionari
esteri per il
controllo di
Parmalat
sotto indagine
Linchiesta
Nellinchiesta sulle
asimmetrie informative
dietro la cessione di tre
fondi azionari esteri ai
francesi di Lactalis del
pacchetto di azioni
Parmalat sono accusate
di aggiotaggio sei persone,
tra le quali il manager
Massimo Rossi (foto a
sinistra). Insider trading
lipotesi di reato a carico di
Fabio Can (a destra) e della
moglie Patrizia Micucci
Ndrangheta
Domani su Sette
Erika De Nardo, la ragazza condannata a sedici anni per lomicidio della
madre e del fratellino nel 2001 a Novi Ligure, ha trascorso ieri le sue
prime ore di libert in compagnia del padre, lingegnere Francesco De
Nardo. Poi alle 18.30 ritornata nella comunit Exodus gestita da don
Mazzi, nel Bresciano.
Per la scalata a Parmalat
otto manager sotto accusa
Erika libera
dal pap
Milano Convocati agli interrogatori dirigenti di Intesa, SocGen e Lazard
KITON.IT
Qualit. Quando la trovo, linvolucro superuo.
Gerard Darmon, Parigi
36 Cronache
Mercoled 7 Dicembre 2011 Corriere della Sera italia: 515249535254
Codice cliente:
GENOVA Ha abbassato la sara-
cinesca del suo negozio, sotto linse-
gna stinta Commestibili e vino, la
stessa da sessantanni, e con il suo
borsone ben stretto in mano luned
mattina andato a prendere il treno
nella stazione di Alessandria. Nel
borsone, Giuseppe Mariani, aveva
stipato 750 milioni di lire in banco-
note sgualcite, umidicce come se
fossero state sepolte e alquanto
malridotte, come le descrivono i te-
stimoni, ma ben raccolte in mazzet-
te. sceso a Genova e in pochi mi-
nuti ha raggiunto la sede della Ban-
ca dItalia trovandola affollata da de-
cine di persone come lui, con i capel-
li grigi come lui, che di anni ne ha
67, molte donne con una borsa un
po pi grande del solito: tutti arri-
vati in banca con lo stesso scopo.
Cambiare urgentemente le lire che
ancora conservavano in casa, in eu-
ro, spinti dal decreto Monti che an-
nulla da subito la convertibilit
della vecchia moneta e la incamera
allErario. Giuseppe Mariani si se-
duto in attesa del suo turno (Cera
parecchia gente e cera coda agli
sportelli raccontano i presenti), si
avvicinato allimpiegata addetta al-
le informazioni, si tolto il pesante
giaccone e nel ripiegarlo gli cadu-
ta dalla tasca una pistola. Panico. Ha
cercato di spiegare che i soldi, lui,
in banca era andato a portarli e non
a prenderli, mentre la Beretta 765
giaceva l, sul pavimento decorato e
lucidato a piombo. Sono intervenu-
ti i carabinieri che sorvegliano la
Banca (priva di metal detector) e
Giuseppe Mariani finito in manet-
te accusato di porto illegale darma
da fuoco perch quella Beretta di
quarantanni fa non registrata.
Lho comprata a Rimini anni fa
ha detto ai carabinieri e lho por-
tata per difesa personale perch ho
viaggiato in treno con tutti quei mi-
lioni nel borsone... I soldi? Sono un
piccolo commerciante, sono i rispar-
mi di una vita. La Beretta era cari-
ca, con il colpo in canna, il cane ab-
bassato, pericolosissima: Non oso
pensare cosa poteva succedere se
qualcuno nella ressa della stazione
lavesse spinto e lui avesse pensato
male... confida un carabiniere.
Scontroso, solitario, scorbuti-
co, e anche atten-
to al centesimo, co-
s lo definiscono a
Borgo San Giulia-
no, il paese vicino
a Alessandria dove
Mariani vive e lavo-
ra, sempre solo in
casa (ma ha un fratello che abita nel-
la frazione vicina) e ancora solo die-
tro il banco del suo Commestibili e
vino, un negozio di campagna do-
ve si vende un po di tutto compresi
i quotidiani che oggi racconteranno
la storia del signor Giuseppe. In ca-
sa, nascosti, i carabinieri gli hanno
trovato 320 mila euro. Sequestrati
anche quelli come i milioni di lire
nel borsone e 3.500 euro che Maria-
ni aveva in tasca. Le indagini sulla
Beretta hanno gi portato allidenti-
ficazione dellarmaiolo di Rimini
che laveva avuta dalla casa di pro-
duzione ma adesso bisogna risalire
ai probabili diversi proprietari, Ma-
riani dice di averla acquistata una
decina di anni fa ma non lha denun-
ciata. Le banconote saranno sotto-
poste ad analisi e a comparazione
dei numeri di serie. Alla fine, luo-
mo che veniva da Alessandria con la
valigia e la pistola potrebbe aver det-
to la verit e tutto potrebbe essere
una banale storia di evasione fisca-
le. Nel suo piccolo emporio il signor
Giuseppe per quarantanni ha scor-
buticamente incassato in contanti e
messo sotto il mattone. La paura di
perdere il gruzzolo, con le disposi-
zioni del decreto Monti, lha spinto
allavventura. Finita male. Per lui.
Erika Dellacasa
RIPRODUZIONE RISERVATA
Banconote sepolte per anni, in banca con borsone e pistola
Luomo con la valigia che voleva cambiare 750 milioni di lire
DAL NOSTRO INVIATO
NAPOLI Se lui diventa sindaco, per entrare nel suo ufficio non
dobbiamo pi bussare. Aprimm a porta e facimm e padroni. Cos si
sent dire il camorrista latitante Emilio Di Caterino quando bisognava
appoggiare Cipriano Cristiano alle elezioni comunali di Casal Di
Principe. Cristiano fu eletto e rimase sindaco fino al 2010, ieri stato
arrestato con laccusa di concorso in associazione di stampo
camorristico. Quando divent primo cittadino, Gomorra di Roberto
Saviano era gi un successo, ma tutto continuava come prima. Anche
nei rapporti tra il clan dei Casalesi e la politica. Secondo il pentito
Luigi Diana Cipriano Cristiano stata una creatura di Nicola
Cosentino, e laltro collaboratore di giustizia Roberto Vargas
aggiunge che la sua candidatura proveniva da due diverse sponde;
una sponda era la famiglia Russo, una fazione del clan, laltra quella
costituita da Nicola Cosentino, il politico che comanda a Casal di
Principe. Lex camorrista lo dipinge cos: Nicola Cosentino
persona molto accorta, direi una volpe, e pur essendo il politico da
sempre portato dal clan dei Casalesi, non si mai incontrato, per
quanto mi risulti, con esponenti del clan, se non con Francesco
Schiavone "Sandokan", con cui aveva un rapporto speciale. Il giudice
che ha nuovamente chiesto larresto
dellex sottosegretario alleconomia nel
governo Berlusconi spiega che
lindagine ha messo in luce un
rapporto patologico tra
lorganizzazione criminale e la raccolta
del consenso politico, attraverso un
sistema elettorale intrinsecamente
corrotto. Che funziona prima con la
mobilitazione elettorale in favore dei
candidati organici al gruppo camorrista e poi al momento del
voto con i trucchi che arrivano fino alla cabina elettorale. Per
esempio il gioco della scheda ballerina. Basta ottenere, attraverso
la compiacenza di qualche di qualche presidente di seggio,
rappresentante di lista o scrutatore, una scheda elettorale bianca,
completa di timbri e firme. La si compila col voto a favore del
candidato sindaco e la si consegna a un elettore, che la infila nellurna
e porta fuori quella che gli hanno consegnato; i camorristi la
riempiono e la consegnano a un nuovo elettore che fa la stessa cosa, e
la catena va avanti con tutti i votanti comprati. Pagati fino a 100 euro,
o con i ticket delle mense scolastiche. Altri metodi: presentarsi al
seggio con documenti falsificati a nome di persone iscritte nelle liste
elettorali ma certamente non votanti, come i malati di mente, persone
che vivono allestero o i testimoni di Geova. Lacquisto dei voti,
accusa il giudice, governato in prima persona dal clan e in alcuni
casi gestito direttamente da politici camorristi; e non si trattato di
un fenomeno isolato a una tornata elettorale, ma di un dato costante
e reiterato rilevato dal 2007 al 2010, alle elezioni comunali come a
quelle provinciali. E il referente politico nazionale di chi ha
organizzato e gestito questo sistema di inquinamento della politica,
resta Nicola Cosentino, che il giudice vorrebbe in carcere in quanto
coi suoi comportamenti ha finito per rafforzare il potere criminale sul
territorio. E dunque socialmente pericoloso.
Giovanni Bianconi
RIPRODUZIONE RISERVATA
Il 67enne stato arrestato: ha perso larma davanti allo sportello. Serviva per difendermi. Il denaro? Anni di lavoro. In casa altri 320 mila euro La storia
Le preferenze
Cos ho denunciato il funzionario del Comune
Lindagine
NAPOLI Il nome di Nico-
la Cosentino ricompare in
uninchiesta della direzione
distrettuale antimafia di Na-
poli sulla camorra casalese, e
nei confronti del potente coor-
dinatore del Pdl campano
e a lungo sottosegretario al-
leconomia durante lultimo
governo Berlusconi il tribu-
nale emette per la seconda
volta unordinanza di custo-
dia cautelare in carcere, e toc-
cher ancora alla Camera deci-
dere se autorizzarne o meno
lapplicazione. Nella preceden-
te occasione, con il parlamen-
tare accusato di concorso
esterno in associazione mafio-
sa, reato per il quale attual-
mente sotto processo a Santa
Maria Capua Vetere, lautoriz-
zazione fu negata. Marted
prossimo comincer in giun-
ta lesame del nuovo provve-
dimento, poi, entro trenta
giorni, dovrebbe essere chia-
mata a votare laula di Monte-
citorio.
Cosentino accusato di
concorso in falso, violazione
della normativa bancaria e re-
impiego di capitali (chiede-
r di essere interrogato e chia-
rir tutto, dice lui), e per gli
stessi reati indagato un al-
tro parlamentare del Pdl: il
presidente della Provincia di
Napoli Luigi Cesaro, per il
quale, per, non stato emes-
so (n richiesto dalla Procu-
ra) alcun provvedimento cau-
telare.
I nomi dei due esponenti
del centrodestra compaiono
nellambito di una in-
dagine che ha portato
allemissione di 57 or-
dinanze di custodia
cautelare (55 quelle
eseguite laltra notte
dai carabinieri e dalla
Dia), quasi tutte nei con-
fronti di personaggi che
il procuratore aggiunto
Federico Cafiero de Raho ha
definito appartenenti alla
borghesia mafiosa. Non capi-
clan o killer ma politici locali,
come lex sindaco di Casal di
Principe Cipriano Cristiano o
il consigliere provinciale di
Caserta Sebastiano Ferraro, ol-
tre a un assessore e vari consi-
glieri di piccoli Comuni. E poi
imprenditori, un avvocato,
un ingegnere, un architetto,
tecnici comunali, funzionari
di banca. Cio quel vasto mon-
do che la camorra di France-
sco Schiavone e Francesco Bi-
dognetti ha saputo far cresce-
re intorno a s per potersi
espandere sempre di pi in
settori dove reinvestire in atti-
vit lecite gli enormi capitali
di cui pu disporre. Delle co-
sche casalesi Cosentino defi-
nito dal giudice delle indagini
preliminari Egle Pilla che
ha firmato le ordinanze su ri-
chiesta dei pubblici ministeri
Antonello Ardituro, France-
sco Curcio, Henry John Woo-
dcock, Giovanni Conzo, Catel-
lo Maresca e Cesare Sirignano
il referente nazionale.
E in questa veste sarebbe in-
tervenuto, quando era ancora
sottosegretario, per sbloccare
unapertura di credito per 5
milioni e mezzo di euro chie-
sta alla Unicredit, presentan-
do una falsa fidejussione, dal-
limprenditore Nicola Di Cate-
rino, cugino di due capi stori-
ci della camorra casalese co-
me i fratelli Giuseppe e Massi-
mo Russo. Il finanziamento
serviva per la realizzazione
grazie a una licenza edilizia ir-
regolare di un centro com-
merciale alla periferia di Casa-
le, e alloperazione i clan casa-
lesi tenevano particolarmente
perch aveva un duplice sco-
po: riciclare danaro sporco e
consentire di distribuire su-
bappalti e posti di lavoro che
significano allargamento del
consenso. Ma la pratica si era
arenata, sia per la documenta-
zione falsa, sia perch la socie-
t che faceva capo a Di Cateri-
no non offriva alcuna garan-
zia. Ecco allora il ricorso al
referente nazionale, che al-
lincontro con i funzionari del-
lUnicredit (il 7 febbraio del
2007) si fece anche accompa-
gnare da Cesaro. Ci sono im-
magini raccolte dagli investi-
gatori nelle quali i due parla-
mentari si vedono arrivare al-
lappuntamento a piedi e poi
andarsene via in taxi. Dopo
quellincontro il finanziamen-
to in favore di Di Caterino eb-
be il via libera.
Fulvio Bufi
RIPRODUZIONE RISERVATA
La Beretta
MILANO La Blumarine non paga
mazzette. Punto e basta. Appena ho saputo
della richiesta da parte del funzionario del
Comune di Milano ho deciso di rivolgermi
allArma dei carabinieri e alla
magistratura, in cui ripongo grande
fiducia. Gianluca Tarabini, figlio di Anna
Molinari, lamministratore della griffe di
moda famosa in tutto il mondo che ha
denunciato la richiesta di tangente da
parte del geometra dellufficio edilizia del
Comune di Milano arrestato luned scorso
dai carabinieri. Della prima richiesta di
denaro, il 24 novembre scorso, giorno in
cui il nostro geometra, spaventato, ha
fatto il giro dei bancomat di Milano per
racimolare la somma e pagare, non ne
sapevo nulla. Il resto chiaro. Ora mi
interrogheranno. La corruzione un
tumore che si divora lItalia, ognuno deve
fare la sua parte. A noi imprenditori spetta
denunciare. (bi. mars.)
Tangenti a Milano
Blumarine
Gianluca Tarabini
650
Il sistema
Chiesto di nuovo larresto del parlamentare del Pdl. Lui: chiarir tutto
Mila Gli euro che
allincirca luomo dice
di aver accumulato
Il metodo
Ognuna era pagata
fino a 100 euro o
con i ticket delle
mense scolastiche
Il trucco della scheda
per votare gli amici
Cosentino referente dei Casalesi
Colpo in canna e cane
abbassato caduta sul
pavimento scatenando il
panico. Luomo ha dovuto
spiegare che non era un
rapinatore: i soldi li aveva lui
Il metodo
Emesse 57 ordinanze di
custodia cautelare:
politici locali, imprenditori,
avvocati e ingegneri
Napoli Il gip: sblocc un credito di 5,5 milioni per un centro commerciale. Indagato il presidente della Provincia Luigi Cesaro
Accusati
Sopra,
il deputato
pdl Nicola
Cosentino
(Insidefoto).
A fianco
Luigi
Cesaro
(Contrasto)
La pellicola
Nel 1993 Gabriele
Salvatores gira il film
Sud con Claudio Bisio e
Silvio Orlando
La ballerina
Come nellinchiesta anche
nel film si parla della
scheda ballerina: i
sostenitori di un
candidato portano fuori
una scheda bianca dove
viene segnata la
preferenza. Il foglio va a
un altro elettore che la
inserisce nellurna, ma
porta fuori la sua scheda
bianca che verr poi
segnata con la stessa
preferenza. Il sistema si
ripete fino a quando serve
37 Cronache
Corriere della Sera Mercoled 7 Dicembre 2011 italia: 515249535254
Codice cliente:
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38
Mercoled 7 Dicembre 2011 Corriere della Sera italia: 515249535254
Codice cliente:
Fa caldo in questo pazzo ini-
zio dinverno, ma in montagna
si scia lo stesso.
Anzi proprio le bizzarrie del-
la colonnina di mercurio fini-
scono per offrire opportunit
in pi ai turisti che si appresta-
no a vivere, con il classico pon-
te invernale di inizio dicembre,
la prima sciata di stagione.
Intanto gli sciatori possono
tirare un respiro di sollievo. Se
i fiocchi caduti sono stati po-
chi, le piste aperte sono per for-
tuna molte: 210 km e 124 im-
pianti nelle nove valli del Dolo-
miti Superski; oltre 100 km a
Cervinia pari all85% degli im-
pianti con neve naturale dai
2.500 m di Plateau Rosa ai
3.800 del Piccolo Cervino; sulla
Via Lattea sono accessibili 42
km su un totale di 320; disco
verde per dieci piste del com-
plesso Adamelloski e per una
parte dei comprensori di Made-
simo, della Val Malenco e di
Bormio; si scia a Livigno, dove
nella ski-area di Mottolino so-
no stati aperti cinque impianti,
che sommati a quelli della
sponda opposta, garantisco-
no unottima sciabilit in un pa-
norama innevato; anche a Ma-
donna di Campiglio le aree del
Grost e dello Spinale sono tut-
te aperte con ottima neve.
Uno sforzo economico im-
menso spiega Gerhard Vanzi
di Dolomiti Superski che ab-
biamo voluto compiere per
non deludere i turisti. Gli fa
eco da Livigno Marco Rocca di
Mottolino: Per innevare il
comprensorio dobbiamo pro-
durre un milione di metri cubi
di neve, che costa 2,5 euro al
metro cubo. Hanno lavorato
ininterrottamente una settanti-
na di cannoni, impegnando un
centinaio di persone. La gente
viene in montagna per sciare e,
costi quel che costi, le piste de-
vono essere aperte, indipenden-
temente dalle bizze del meteo.
Ma dove le basse quote o le
alte temperature non hanno
consentito di sparare? Nes-
sun timore: la vacanza inverna-
le sar ugualmente piacevole. A
Courmayeur le funivie mettono
a disposizione salite gratuite fi-
no a Plan Chcrouit, per ammi-
rare il Monte Bianco, compien-
do escursioni nei boschi e sui
pascoli, a piedi o con la moun-
tain bike.
Anche nel comprensorio
Monte Rosa Ski a Gressoney ri-
salite gratuite nei giorni del
ponte per effettuare escursioni
verso i magnifici abitati Walser:
da non perdere quello di Masco-
gnaz, n il trekking lungo il pa-
noramico Ru Curtot, un canale
di irrigazione che si snoda in
piano fra i pascoli in vista dei
ghiacciai del Monte Rosa.
Passeggiate in quota fino a ol-
tre duemila metri a Cogne nel
cuore del Parco nazionale del
Gran Paradiso, per ammirare
stambecchi e camosci, che si so-
no abbassati verso valle in vista
dellinverno.
Sulle Alpi Centrali gli impian-
ti di Tem e di Pontedilegno sa-
ranno in funzione solo per i pe-
doni: si potranno raggiungere i
tre rifugi in quota per degusta-
re qualche piatto tipico. A Ma-
donna di Campiglio aperta in-
vece la telecabina dello Spinale
per consentire di ammirare
uno dei pi famosi panorami
delle Dolomiti di Brenta, anche
l con linevitabile risvolto ga-
stronomico in rifugio. A San
Martino di Castrozza del tutto
sgombra di neve la Val Canali,
dove a piedi o in carrozza si
pu compiere una passeggiata
addentrandosi fra le cime pi
famose delle Pale di San Marti-
no care a Dino Buzzati.
Sulle Dolomiti attendono un
po dovunque i mercatini di Na-
tale, ma Cortina ha in serbo un
programma pi mondano con
il Long fashion weekend, che
dall8 all11 dicembre mette a
disposizione un centinaio di
proposte fra happening, aperiti-
vi, cene ed eventi legati alla mo-
da. Fra le pi singolari lasta di
33 alberi di Natale disegnati dai
big della moda italiana, il cui ri-
cavato verr devoluto a unasso-
ciazione che si occupa dei bam-
bini in difficolt. Linverno con-
tinua a farsi desiderare, ma la
grande giostra della vacanza in-
vernale ripartita. Con o senza
la neve.
Franco Brevini
RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA Era stata una del-
le tante decisioni del ministro
Mariastella Gelmini che ave-
vano mandato su tutte le fu-
rie gli insegnanti. Uno stipen-
dio in pi ai professori giudi-
cati migliori dai loro colleghi,
una sperimentazione partita a
fatica viste le tantissime scuo-
le che avevano detto no. Ma
adesso viene fuori che l dove
il meccanismo stato prova-
to i risultati sono stati buoni,
tutto sommato condivisi.
Ogni 10 insegnanti premia-
ti 7 sono stati votati allunani-
mit dalla commissione, com-
posta dal preside pi due do-
centi eletti. E la lista dei vinci-
tori stata promossa anche al-
lesterno: nella maggioranza
delle scuole le persone che
hanno giudicato corretti quei
nomi sono state pi numero-
se di chi invece li ha conside-
rati sbagliati. Un ok arrivato
nell87% delle scuole per i ge-
nitori, nel 75% per gli studen-
ti, nel 61% per i docenti. Non
era scontato, perch uno sti-
pendio in pi non poco per
le magre buste paga degli in-
segnanti italiani, per di pi in
tempo di crisi. E perch un
meccanismo del genere, la co-
siddetta reputazione profes-
sionale, alimenterebbe invi-
die, sospetti e feroci vendette
in ogni luogo di lavoro.
I risultati della sperimenta-
zione sono stati analizzati dal-
la Fondazione per la scuola
della Compagnia di San Paolo
insieme al l associazione
TreLLLe che da anni si occupa-
no di educazione. E il corposo
rapporto sar presentato oggi
a Roma al nuovo ministro del-
lIstruzione Francesco Profu-
mo, che dovr decidere se ar-
chiviare il progetto oppure ri-
peterlo ed eventualmente am-
pliarlo, visto che lanno scor-
so ha riguardato solo 33 scuo-
le. Ma se il giudizio complessi-
vo buono, alcune cose non
hanno funzionato.
frequente lopinione
che esistano altri insegnanti
meritevoli tra i non premia-
ti si legge ad esempio nel
rapporto. Per questo Fonda-
zione per la scuola e TreLLLe
propongono di ripetere la spe-
ri ment azi one
nellanno scola-
stico in corso
ma con alcune
modi fi che. I l
premio dovreb-
be di vent are
pi corposo:
non una sempli-
ce una tantum ma almeno
due stipendi da ripetere per
tre anni di seguito. Lasciando
per le scuole libere di parte-
cipare oppure no, magari in-
formandole di pi e speran-
do di raccogliere un maggior
numero di adesioni.
Lorenzo Salvia
lsalvia@corriere.it
RIPRODUZIONE RISERVATA
Donazione di organi
campagna a Roma
Uno scuolabus
per i bimbi di Aulla
Pi pagati
Piste aperte con la neve artificiale, passeggiate e mercatini
Alla moda
Scuola Test promosso. Oggi si valuta la proroga
In carrozza
A Cortina da domani
all11 c il Long
fashion weekend con
un centinaio di iniziative
Solidariet Alluvione
Pagelle ai prof migliori,
quasi tutti scelti allunanimit
Ai vincitori uno stipendio in pi.
Lassociazione TreLLLe e Fondazione
per la scuola vogliono replicare
Nella Val Canali si pu
fare una passeggiata
in carrozza fra le cime
pi famose
Sugli sci nonostante il caldo
Gal al Teatro Capranica di Roma, per
lassociazione Amici del trapianto di fegato a
sostegno della donazione di organi, dedicata
al 17enne Luca Paolillo. Premiati Giampaolo
Letta, ad di Medusa, Emmanuele Emanuele
(Fondazione Roma), Federico Finozzi,
vincitore dei Giochi mondiali dei trapiantati.
Tra gli ospiti Luca di Montezemolo e Andrea
Zappia, ad di Sky Italia.
Uno scuolabus per gli studenti delle
elementari di Aulla. Michele Manzarri,
governatore del Distretto 108 Toscana dei
Lions, lha consegnato al sindaco Roberto
Simoncini. Alla cerimonia cerano
anche il presidente del Lions Club
Pontremoli Lunigiana, Mauro Zavani,
e il coordinatore distrettuale Gmt
Gianluca Rocchi.
Il ponte in montagna Il Dolomiti Superski garantisce 210 chilometri di impianti, il Cervinia oltre 100
39 Cronache
Corriere della Sera Mercoled 7 Dicembre 2011
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italia: 515249535254
Codice cliente:
40
Mercoled 7 Dicembre 2011 Corriere della Sera italia: 515249535254
Codice cliente:
APPROFONDIMENTI
Testi e immagini
su www.corriere.it
Il pianeta
gemello
della Terra
di Giovanni
Caprara
Pirelli mette a nudo la natura
Gessato e moquette
The Cal 2012 ambientato in Corsica
Per la prima volta lautore italiano
DAL NOSTRO INVIATO
MARANELLO (Modena)
Lavorazioni a taglio vivo, velluti,
cachemire, persino denim, ma
giapponese, cio il migliore. Il
su-misura, pallino fisso dei si-
gnori pi eleganti, stavolta non
si indossa, ma si guida. Si
chi ama Ferrari tai -
lor-made ed la nuova
dimensione del lusso na-
ta a Maranello, sulla scia
vintage degli anni 60,
quando i clienti comincia-
rono a farsi ritagliare tessu-
ti, pelli e ebanisterie per
personalizzare la propria
Rossa.
Il rosso non manca nep-
pure stavolta, ma c anche
molto di pi: tinte Ingrid tri-
plo strato (un innesto tra gri-
gio e nocciola, omaggio a In-
grid Bergman, alla quale Ros-
sellini regal una Ferrari in
quel colore ideato proprio per
lei), Blu Scozia (ma opaco), ac-
costamenti inconsueti come il
rosso-racing e il blu Nart de-
gli interni della 458 Spider, ispi-
rata alla 250 Testa Rossa vendu-
ta allasta di Pebble Beach per la
cifra record di 16,4 milioni di dol-
lari. Nellazienda dove i dipen-
denti ricevono gratuitamente i li-
bri scolastici per i figli, premiata
nel 2007 dal Financial Times con
il riconoscimento del Best place
where to work (e che questan-
no chiuder con un bilancio di
7.300 auto prodotte), ieri il presi-
dente Luca Cordero di Monteze-
molo ha presentato il nuovo fio-
re allocchiello. Oramai il 100%
delle nostre automobili perso-
nalizzato dal cliente e da oggi,
chi lo desidera, avr a disposizio-
ne un personal designer per assi-
curarsi quellunicit che cerca,
ha precisato Montezemolo, af-
fiancato da Andrea Perrone ex
a.d. di Brioni ora nella scuderia
Ferrari, Flavio Manzoni, respon-
sabile del design, e Lapo Elkann,
consulente deccezione. Lobiet-
tivo era dare il meglio, e per que-
sto siamo andati a vedere da vici-
no il mondo del "su misura", sfo-
gliato gli archivi e osato con il
jeans pi prezioso, ha spiegato
Lapo. Il tailor-made, un misto
tra lusso, moda, design e herita-
ge, secondo la definizione di
Montezemolo, declinato in tre
diverse collezioni. Nella gamma
Scuderia, ispirata al mondo
delle corse, si pu scegliere tra fi-
bre di carbonio, tessuti sportivi,
pelli scamosciate o gommate al-
lalcantara, mentre chi punta sul-
lInedita si avventura nel cam-
po della sperimentazione: pelli
di arredamento sgargianti, tessu-
ti dabito, tecnici e, appunto, il
denim, trattato in maniera tecno-
logica e dunque a prova di sicu-
rezza. Negli anni Novanta i fra-
telli Marciano, creatori del mar-
chio Guess, mi chiesero una Fer-
rari con gli interni in jeans, e al-
lepoca non fu possibile accon-
tentarli, ha raccontato Monteze-
molo.
A soddisfare lintransigente
dna ferrarista, ci sar la linea
Classica, con colori pastello
del passato, interni in lana, cache-
mire, velluto, certi dettagli di cu-
citura e la rinascita di unicona in
chiave moderna: la FF ispirata al-
la 250 Europa, in colore Ingrid,
con i sedili rivestiti in gessato e
baule ricoperto in teak, realizza-
to dagli stessi artigiani delle bar-
che Riva.
Michela Proietti
RIPRODUZIONE RISERVATA
Dodici mesi
con la Polizia
Ritorno alle origini
Pu ospitare la vita
Tecnologie
Maranello Tre collezioni di sartoria per le auto su misura. Montezemolo: un mix tra lusso e design. La versione di Lapo Elkann
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
NEW YORK Linglese Kate
Moss, sopra una roccia al sole e lita-
liana Margareth Mad (Tamara Mac-
carrone allanagrafe) appoggiata a
un rigoglioso albero. E ancora: la
russa Natasha Poly in piedi davanti
a una grotta, lolandese Saskia de
Brauwrannicchiata in posizione fe-
tale in riva al mare e la lituana Edita
Vilkeviciute distesa su un fianco, i
piedi a mollo nellacqua.
Sono alcune delle nove modelle e
tre attrici (molte 30enni, cinque
mamme) immortalate dal veterano
del nudo nella moda Mario Sorrenti
nel Calendario Pirelli 2012: 18 scatti
in bianco e nero e 7 a colori presen-
tati ieri a Manhattan nella severa
cornice di The Armory, unex caser-
ma sulla Park Avenue da tempo tra-
sformata in nuovo tempio newyor-
chese della moda.
Napol et ano di nasci t a ma
newyorchese di adozione, il 40en-
ne Sorrenti (primo italiano nella sto-
ria di un calendario nato per mecca-
nici e camionisti e poi diventato un
esclusivo oggetto cult, a tiratura li-
mitata e non in vendita) ha scelto la
Corsica e i suoi aspri paesaggi per
dare corpo a ci che la bibbia della
moda Usa Womens Wear Daily de-
finisce la fantasia di ogni maschio
eterosessuale e unesclusiva colle-
zione delle pi belle donne del mon-
do trasformate in pin-up nude.
Nonostante Sorrenti sostenga il
contrario puntualizza il New
York Magazine le sue sono foto
estremamente sexy.
Sorrenti ripercorre il sentiero
inaugurato nel 1964 da Robert Free-
man, fotografo ufficiale dei Beatles
e poi segnato da luminari come Ri-
chard Avedon, Bruce Weber, Herb
Ritts, Patrick Demarchelier e Mario
Testino che, sullo sfondo di scenari
esotici, dallAfrica alla Cina, hanno
immortalato leggendarie bellezze
quali lallora 72enne Sophia Loren
(nel 2007) e Naomi Campbell (nel
1987, aveva 16 anni).
Sorrenti ha voluto imprimere
una svolta naturista alla 39sima edi-
zione di The Cal, in sintonia con
la nuova era di recessione e indigen-
za. Le sue muse tra cui Isabeli
Fontana, Milla Jovovich, Rinko
Kikuchi, Malgosia, Joan Smalls, La-
ra Stone, Guinevere Van Seenus
non hanno bisogno di abiti costosi
(Demarchelier nel 2008), trucchi
scenici (Karl Lagerfeld lanno scor-
so) o umilianti decapitazioni (An-
nie Leibovitz nel 2000).
Ho posto i corpi a diretto contat-
to con la natura che li accoglie co-
me fossero un suo prolungamento
teorizza Sorrenti volevo ribel-
larmi contro il materialismo esteti-
co e la venalit che hanno corrotto
moda, musica e cinema. Tornare al-
lera di Edward Weston e Bill Bran-
dt, quando cerano solo il fotografo,
la modella e la natura.
La scelta delle modelle? Solo
mia. Sono ragazze che conosco da
dieci, alcune venti anni ribatte il
fotografo, ex di giovent di Kate
Moss, che non ha esitato a usare
Photoshop per cancellare cicatrici,
brufoli e smagliature (Nessuno sa
quanto insicure, persino brutte,
possiamo sentirci noi modelle e at-
trici che il mondo considera bellissi-
me, ha confessato la Mad) e non
si dispera per il no di Angelina Jo-
lie (Non voleva spogliarsi e preten-
deva tutto il calendario per s,
scherza).
A difendere The Cal dalle pun-
tuali accuse delle femministe la
scrittrice femminista Rebecca
Walker, secondo cui un esempio
molto interessante di arte pop che
col tempo si evoluta per riflettere
le sensibilit delle varie epoche.
Alessandra Farkas
RIPRODUZIONE RISERVATA
Non ci sono pi dubbi. Il
pianeta Kepler-22b il
primo finora a mostrare le
condizioni ideali per ospitare
la vita. La temperatura in
superficie gradevole (circa
22 gradi) consentendo lo
scorrere dellacqua, lanno
un po pi breve del nostro
(290 giorni terrestri) e la
distanza dalla stella-madre
Kepler-22 della stessa specie
del Sole, leggermente
inferiore (del 15 per cento)
di quella che ci separa dal
Sole. Insomma proprio nel
mezzo di quella fascia
abitabile dove un gemello
del nostro pianeta azzurro
pu spuntare. Distante 600
anni luce si trova nella
direzione della costellazione
del Cigno sulla quale
puntato il telescopio orbitale
Keplero della Nasa che lha
scoperto. Per il momento si
sa che 2,4 volte pi grande
della Terra ma si ignora se la
sua natura sia del tutto
rocciosa. Kepler-22b non ,
per, il solo candidato ad
ospitare la vita. Ben 54
pianeti sono scandagliati per
trovare conferme fra i quasi
duemila ormai individuati
intorno ad altre stelle. A
passi rapidi, dunque, ci
avviciniamo al ricercato
gemello celeste.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Scienza
Denim e carbonio
Sedili anche in jeans, arriva la Ferrari personalizzata
Roma