per unapatrimonialevera AMosca va inpiazza il popolodel web Scala, Don Giovanni la prima della crisi Noi Fratelli musulmani nonsiamo padroni dEgitto Massimo DAntoni Luca Land Ruggero Paladini Parla MohammedBadie, suprema guida religiosa p DE GIOVANNANGELI PAGINE 34-35 LINTERVISTA Previdenza Tassapialtasugli scudati per nontagliarelepensioni Frequenze tv Nienteregali, subitolasta per recuperare3-4miliardi
Se c qualcosa da temere la paura stessa, il terrore immotivato e ingiustificato che
paralizza. Dobbiamo trasformare una ritirata in una avanzata. FranklinDelano Roosevelt, 1933 Il Pdl diviso: per evitare imboscate Berlusconi vuole il votodi fiducia Spread a 370, Piazza Affari +2,9% Sarkozy con Merkel: noEurobond MAI PISENZA LE DONNE Bersani: unagenda di riforme Inizia la battaglia in Parlamento CAMBIARE SI PU Cgil e Cisl-Uil: scioperi separati LE NOSTRE TRE PROPOSTE Manovra, si tratta sulle modifiche. Monti: lItalia non fallir p MASTROLUCA ALLE PAGINE 32-33 LACRISI DI PUTIN p ALLE PAGINE 2-3 E 6-23 p ALLE PAGINE 4-5 p PIVETTA ALLE PAGINE 38-39 MILANO LINTERVENTO Cristina Comencini P erch Se non ora quando? ha indetto una manifestazio- ne l11 dicembre? Proprio ora che il governoBerlusconi statososti- tuito da un altro governo?
p SEGUE A PAGINA 24 1,20 Marted 6 Dicembre 2011 Anno 88 n. 335 www.unita.it Fondata da Antonio Gramsci nel 1924 Decreto salva-Italia, anzi sal- va-Europa. A Palazzo Madama il premier ribattezza la manovra. Mai come in questo momento gli occhi dellEuropa e del Mondo so- no puntati sul nostro Parlamento aveva spiegato alla Camera, meno di due ore prima. Allarme massi- mo, quindi. Perch se nonsi inver- te la spirale della crescita del debi- to le conseguenze sarebbero dram- matiche per lEurozona. Monti a doppio binario, ieri. Prima con la Stampa estera, poi con deputati e senatori. Lo spettro dellabisso da un lato - senza questo pacchet- tolItalia crolla e va inuna situazio- ne simile alla Grecia -, la fiducia sullItalia che non fallir dallal- tro. Fiduciaconfermata, anche, dal- lareazione positivadei mercati alla manovra varata nel tardo pomerig- gio dellaltro ieri e illustrata alla stampa italiana nella stessa serata. Lospreadstadenotandounagran- de attenzione positiva per quello che ha deliberato il governo, ha ri- cordato Monti, ieri, alla Camera. La responsabilit che il premier carica sulle spalle del Parlamento - mettendoloinguardiadalleconse- guenzedrammatiche di unnaufra- gio del pacchetto anti-crisi che fa- rebbe affondare leuro - non va tradotta tuttavia nella previsione di un iter parlamentare in ogni ca- so blindato. Ieri, ad esempio, Pd ePdl hannolanciatosegnali conver- genti sulla rotta di possibili modifi- che al decreto, anticipando - in qualche modo - i temi del dibattito che si svolger alla Camera e al Se- nato: Ici, aliquotasui capitali scuda- ti, indicizzazione delle pensioni allinflazione, ecc. Significativi, tra laltro, gli inviti pio menoespliciti rivolti a Monti da Cicchitto e Fran- ceschini. Ausare la forzache i par- titi le danno - parole del capogrup- po Pd - per far sentire la voce dellItalia sul tavolo dellEuropa. Se approverete questo pacchetto - avevaanticipatoMonti, nellarelazio- ne - Io potr rappresentare in Euro- paconpivigoreecredibilitleposi- zioni che riteniamo migliori. PACCHETTOBLINDATO? A leggere le dichiarazioni del mini- stroGiarda - che nonesclude modifi- che al decreto - la strada della blin- datura non sembra pi obbligata. A patto, per, suquestoMonti tassati- vo, che saldi complessivi e tempi dapprovazione vengano rispettati. Dipender dai partiti, spiega signi- ficativamente il ministro per i Rap- porti con il Parlamento. Se le opera- zioni di raccordo tra Pd, Pdl e Terzo Polo (alle quali non sarebbe estra- neo nemmeno lIdv) dovessero sfo- ciare in unintesa su poche modifi- che significative il governo potrebbe farle proprie. Un maxiemendamen- to che contenga modifiche limitate e poi voto di fiducia sulla manovra? Per il premier - spiegano - tutto do- vr concludersi in pochi giorni, sbar- rando la porta alla cascata di emen- damenti che farebbe naufragare limpiantodellamanovraesenzarin- focolare prove di forza con i parti- ti. Sulle Province, daltra parte, si in- dividuano rischi di costituzionalit, mentreil premier stesso- ieri - hafat- to autocritica. Sul limite dei mille euro per i pagamenti in contanti - ha ammesso- avremmo potuto scende- redi pi. Il ricorsoal votodi fiducia, daltra parte, verrebbe giustificato dagli interventi immediati da adot- tare per evitare il rischio Grecia. Adottati, tra laltro, da un governo consapevole di aver ricevuto un mandatolimitatonel tempo dal Par- lamento e dal Capo dello Stato (che ha colto nei rappresentati del gover- no fatica e una tensione morale per cui esprimo rispetto. I TECNICI FUORI DALLASCENA Ieri mattina, davanti ai corrisponden- ti della stampa estera in Italia, Monti aveva risposto indirettamente alle polemiche - di segno Pdl - sul suo fu- turopolitico. Vogliamoaiutareasal- varelItalia- avevadetto- evogliamo farlodafiguretecnichechepoi scom- pariranno dalla scena. E ancora: Sono grato alle forze politiche per- chhannoconsentitoanoi, ultimi ar- rivati, di presentare un pacchetto di misure a nostro giudizio bilanciato e accettabile. Monti, interrotto pi volte dalle contestazioni della Lega, haalternatoallaCameraavvertimen- ti e fair play. Non ha minimizzato lentit della manovra, ma ha det- tochei forti sacrifici sarannotempo- ranei, circoscritti, distribuiti inmodo equo. e ha sollecitato, di fatto, lap- plauso per Berlusconi - presente in Aula, ma attorniato da molti scranni Pdl vistosamentevuoti - dichiarando- si lieto di salutare il suo predeces- sore. Poi ha lanciato un messaggio chiaro ai partiti. E se il Pd chiede che la manovra venga assolutamente migliorata, il Pdl punta alla revisio- ne delle proposte sullIci. Nessun gruppo o forza politica sar soddi- sfattaper il pacchettodi misure- spie- ga Monti - N potete esserlo, perch altrimenti deluderemmolevostre at- tese: infatti nella natura costitutiva del mandato che abbiamo ricevuto portareavanti queste misuredi sacri- fici per linteresse comune, anche perch la preoccupazione per i gio- vani centrale. Eper Monti nonc crescita n benessere senza una fi- nanza pubblica sana, senza equit, un comune sentire e partecipazione allo sforzo per uscire dalla crisi. Il ri- gore- spiega - il presuppostoessen- ziale per lequit ed il volano dello sviluppo. MarioMonti affiancato dai ministri Balduzzi e Cancellieri al Senato NINNI ANDRIOLO Il governoprontoalla fiducia pIl premier Monti avverte: Senza questopacchettolItalia rischia la fine della Grecia Primo Piano Undecretoper evitare il rischio Grecia e impedire allItalia di cadere nel baratro. Cos Mario Monti, alla Camera e al Senato. Per rispettare tempi e contenu- ti il premier pronto alla fidu- cia, ma non esclude modifiche. ROMA La manovra 2 MARTED 6DICEMBRE 2011 L eBorseavanzanoe, soprat- tutto, gli spread crollano. Il combinato disposto del- la manovra italiana e del summit Merkel-Sarkozy ha galvanizzato i mercati in un inizio di settimanaper unavoltanonproble- matico. Certo, anche in una giornata molto positiva occorre soppesare lac- cadutoenonandareafacili conclusio- ni, tanto meno illudersi che il "rischio Italia" sia scomparso grazie al sempli- ce avvento del nuovo premier. Prima di tutto, per, i numeri. Landamento dei titoli di Stato ha assunto di primo mattinounaprecisa direzionedi mar- cia, con il differenziale fra Btp decen- naleegli omologhi Bundtedeschi che dalliniziale livellodi 455punti base calato senza soluzione di continuit sino alla conclusiva quota 375. Que- sto ha significato unaltrettanto signi- ficativa diminuzione del tasso pagato dai nostri bond, conlinteresse del del Btp decennale sceso sotto il 6%, cosa che non accadeva da molti giorni. Quantoa Piazza Affari, stata di gran lunga la migliore fra le Borse europee con un progresso del 2,91%. Pi con- tenuti i rialzi registrati a Parigi (+1,15%), Francoforte (+0,42%) e Londra (+0,28%). A Milano in gran- de evidenza soprattutto i titoli banca- ri, con Banco Popolare e Banca Mon- tepaschi che hanno segnato progres- si addirittura superiori al 10%. Menotimori sullEuropaTornan- doallandamentodegli spread, vate- nuto conto che alla diminuzione del differenzialeitalo-tedescocorrispo- sto un analogo movimento da parte del Bonos spagnolo, mentre ai mini- mi delle ultime settimane anche il rapporto fra lOat francese ed il Bund, calato sotto i 100 punti. Que- sto per dire che la diminuzione del rischio avvertito dai mercati non uno specifico del nostro Paese ma ri- guarda lintera zona delleuro alla vi- gilia del cruciale Consiglio europeo in calendario gioved e venerd pros- simo. Certo, ad influire sulla tenuta finanziaria del continente c soprat- tutto la pi importante fra le nazioni ritenute a rischio del debito sovrano, appuntolItalia. Maper poter parlare di unaconcretadiminuzionedel peri- colopercepitosul nostroPaeseoccor- rer almeno attendere che lo spread dei Btp torni ad essere inferiore a quello dei Bonos spagnoli, laddove era allinizio dellestate, prima del lento implodere del governo Berlu- sconi. MARCO VENTIMIGLIA Lanalisi S a modifiche, ma tempi certi mventimiglia@unita.it MILANO Francesco Cundari Foto di Alessandro Di Meo/Ansa Apertura al confronto, purch non cambi limpianto e restino invariati saldi e scadenze Staino Crollano gli spread Tasso Btpsotto il 6% Buona giornata anche per le Borse con Milanoche sale del 2,91% Ma cala il rischiodellintera zona euro, nonquello specifico italiano La presentazione della manovra da parte del governo Monti ha colpito per seriet e rigore, non disgiunti, com noto, da un evidente coinvolgimento emotivo. Per entrambi gli aspetti - seriet e autenticit - il contrasto con il governo precedente non potrebbe essere pi stridente. Non per meno stridente il contrasto con le fanfare che fino a ieri hanno accompagnato questo governo su gran parte della stampa. Una marcia trionfale che troppo a lungo ha coperto la natura politica - dunque necessariamente problematica e controversa - delle scelte che lo attendevano. Non esiste una risposta esatta alla domanda chi deve pagare. N una superiore autorit, tecnica o morale, che possa decidere su questo al posto nostro, sollevandoci dalla responsabilit di scegliere e giudicare. Il governo Monti non comporta la sospensione della democrazia, che prevede il confronto politico, con le forze sociali e anche con la stampa. Un governo serio non merita i pregiudizi degli avversari, ma ancor meno gli eccessi di zelo dei sostenitori. Non ha bisogno di adulatori interessati pronti a negare levidenza, ma di interlocutori sinceri capaci di indicare per tempo i pericoli, e anche di denunciare gli errori. A cominciare dallincredibile scelta di colpire pensionati che prendono meno di mille euro al mese, tanto per dirne una. AL PREMIER NONSERVE LAFANFARA IL CORSIVO DAlema: medicina amara Una medicina amara ma necessaria visto il disastro in cui ci ha lasciato il governo Berlusconi. Cos MassimoDAlemaamarginedi unincontroaNapoli: Ci sonodellemisu- re che guardano allo sviluppo del Paese in termini di Irap, di agevolazione al credito, di nuoveassunzioni, bisognarafforzarequesti temi dandolorounimprontameridionalista. 3 MARTED 6DICEMBRE 2011 RUGGERO PALADINI M olti commentatori delle misure gover- nativehannosottoli- neato come vi siano carenze per quanto riguarda levasione, e che sia assen- te limposta patrimoniale. Lesperienza di molti paesi mo- stra come, nella lotta allevasione, un ruolo cruciale sia svolto dalla ri- duzione degli imponibili evasi da parte dei contribuenti (la cosiddet- ta compliance) non tanto per im- provvisi pentimenti, quanto perch si creano condizioni che fanno per- cepire come molto rischiosa leva- sione. La tracciabilit dei pagamen- ti (non sufficiente per quella a 1000 euro), lelenco clienti-fornito- ri, cio le misure introdotte da Vi- sco nel 2006, tolte da Tremonti nel 2008 e (molto parzialmente) rein- trodotte dallo stesso, svolgono que- sta funzione. Madaquestopuntodi vistalami- sura principale quella che stabili- sce un canale diretto tra lAgenzia delle entrate e il sistema bancario (in senso lato, compresi fondi din- vestimento e simili). La possibilit che lAgenzia possa, con controlli puramente campionari, conoscere leconsistenzefinanziariedel contri- buente, e i movimenti di entrata e uscita, crea una deterrenza molto forteallevasione. Attualmenteque- sta possibilit pu realizzarsi solo se in atto un procedimento di ac- certamento, ma deve essere estesa ai controlli casuali posti in atto dallamministrazione. Inquestomo- do lo stesso strumento del reddito- metro pu risultare pi efficace. Nonsi tratta di proporre ungran- de fratello. Inmolti paesi normale che il fisco abbia queste facolt, e non a caso si tratta di paesi dove levasione notevolmente ridotta. Il caso della Francia significativo; senza la possibilit, da parte del fi- scofrancese, di controllareledichia- razioni di colorocheversanolimpo- sta di solidariet sulla ricchezza, molto probabile che il livello di sot- todichiarazione sarebbe ben pi al- to. La possibilit di accedere ai dati finanziari quindi una condizione necessaria per poter introdurre una imposta sui patrimoni di maggiore consistenza. Vi sono altre condizio- ni: la prima riguarda i valori degli immobili. Si trattadi passaredai va- lori catastali a quelli di mercato, operazione non semplice ma possi- bile, soprattutto per quanto riguar- dala parte piconsistentedel patri- monio immobiliare, quello abitati- vo(si vedaaquestopropositolapro- posta su Nens del novembre 2011). La seconda che lunit di riferi- mento deve essere la famiglia; la normativa francese fornisce in pro- posito un ottimo riferimento, che, con qualche modifica (in particola- re per quanto riguarda le piccole spae le srl), puessere adottatoper lintroduzione dellimposta nel no- stro paese. In questo modo si potrebbero su- perare le varie misure (imposte di bollo, tasse di circolazione o stazio- namento) che il governo ha intro- dotto con il dichiarato scopo di far pagaredi piinalto. Si trattadi stru- menti imperfetti che colpiscono in modo un po casuale i ricchi. Con unimpostapatrimoniale, di caratte- re personale su base familiare, an- che lImu sulla casa dabitazione, e probabilmente sulle seconde case, potrebbe essere abbassata, lascian- do una maggiore facolt impositiva ai comuni. Foto Ansa La premessa Primo Piano Accesso ai dati finanziari per una patrimoniale che colpisca i soliti ignoti Eccotre proposte concrete Lotta allevasione Imbarcazioni a Porto Cervo La manovra predisposta dal governo Monti necessaria, ma nonimmodificabile. Incondizioni di emergenza, un esecutivo di emer- genza ha delineato misure eccezio- nali, inpartecondivisibili, inparteda rivedere profondamente. In queste settimane si ripetuto da ogni par- te, giustamente, che non esistono governi tecnici, chetutti i governi so- no politici, perch politiche sono le scelte che devono prendere. Ma se questovero, edavanti allelencodei colpiti e dei graziati dalle misure ve- diamo tutti chiaramente quanto lo sia, alloragiustoeutileatutti, anche al governo, checiascunofacciafinoin fondolapropriaparte, per migliorare quel checdamigliorareecorregge- requel checdacorreggere. Proprio il carattere necessariodella manovra impone che lintervento sia non solo economicamente, ma anche social- mente equilibrato. Sugli immobili si passi dai valori catastali a quelli di mercato La manovra 4 MARTED 6DICEMBRE 2011 MASSIMO DANTONI L a manovra finanziaria verr a lungo associata allimmagine commossa della ministra Fornero. Immagine che forse an- drebbe accostata, in particolare, allannuncio del blocco dellindiciz- zazionedellepensioni, datalaporta- ta del provvedimento. La rivalutazione delle pensioni al costodellavita, il fattoche larendita pensionistica sia cio assicurata nel suo valore reale rispetto al rischio di aumenti nel livello dei prezzi, in- grediente fondamentale dei sistemi previdenziali pubblici, cheeliminan- do una fonte di incertezza, e quindi di insicurezza, garantiscecontroil ri- schio che linflazione eroda il tenore di vita dei pensionati. Il bloccodellarivalutazionesareb- be solo temporaneo, per il biennio 2012-2013. Laragionedel provvedi- mento ovvia: da un lato ridurre la spesa per le pensioni inessere inter- mini reali, dallaltro impedire che allaumentodi duepunti di Ivaprevi- sto dal settembre 2012, con le sue ovvie conseguenze sullinflazione, corrisponda unaumento della spesa pensionistica. I due provvedimenti, aumento dellIva e blocco delle indi- cizzazioni delle pensioni, vanno cio letti congiuntamente. Achiusu- ra dei due anni, il reddito reale dei pensionati verrebbe ridotto di una percentuale pari allinflazione inter- venuta nello stesso periodo, che in- cluderlincrementodi prezzi indot- todalla manovra sullIva. Una vera e propria imposta sulle pensioni. La bozza della manovrache circo- lavaieri inversione nondefinitivari- porta ancora il provvedimento nella sua versione iniziale: la rivalutazio- ne integrale allinflazione era garan- tita solo per le pensioni pari al mini- mo (467 euro); alle pensioni com- presetratale minimoe il doppiodel- lo stesso (935) era garantita una ri- valutazione del 50% dellinflazione; gli importi mensili superiori a tale ci- fra, non rivalutati, avrebbero soffer- to integralmente della perdita di po- tere di acquisto. A quanto pare sta- to un intervento del Pd a ottenere che si estendesse la copertura al 100%dellinflazione fino al limite di 935 euro, mentre non ancora chia- ro se una qualche parziale copertura sia prevista per gli importi superiori. Non ci tragga in inganno il fatto che parliamo di pensioni superiori a due volte il minimo; infatti attorno a questo livello che si attesta buona partedei pensionati constoriacontri- butiva lunga; tanto per capirsi, non i famigerati pensionati baby, ma per- sone che la pensione se la sono suda- ta versandoper decenni i propri con- tributi. Per finanziarelincrementonel- la copertura fino al doppio del mini- mo, il governo ha accettato lindica- zione del Pd di rimettere mano ai ca- pitali scudati. Su questa possibilit c stato molto dibattito nei mesi scorsi. Il governo ha rotto gli indugi: tassare i capitali scudati si pu. E in effetti, sarebbe difficile sostenere cheil pattostato-cittadinosi puridi- scutere con i pensionati ma non con chi ha esportato i propri capitali in qualche paradiso fiscale. Ma se que- sto possibile, se il tab statorotto, perch limitarsi al 1,5% di imposta sui capitali? Perch non applicare unaliquota pi alta e con il gettito ottenutorenderemenopenalizzante la de-indicizzazione delle pensioni? Per esempio: limitandolade-indiciz- zazione alla sola parte di pensione che eccede i 935 euro. Crediamo che su questo punto bi- sogna insistere. Capiamola preoccu- pazione del presidente Monti rispet- toaduneccessivoricorso a soluzioni una tantum. Ma, per lappunto, ci che suggeriamo di compensare a parit di saldi due misure una tan- tum: quella sui capitali scudati e lin- tervento sulle pensioni. LUCA LAND Aumentare laliquota agli scudati per togliere la tassa sulle pensioni Previdenza E se annullassimo i regali? Non quelli di Natale, messi a dura prova da questo clima di austeri- ty, ma quelli che lo Stato intendeelargireallegrandi emitten- ti televisive. Gi piuttostosingola- re che in questi tempi di crisi si con- ceda un bene pubblico come letere - lo spettro elettromagnetico nel quale viaggiano i segnali radiotele- visivi - aprezzi stracciati: per lutiliz- zo delle frequenze viene chiesto al- le televisioni nazionali l1%del loro fatturato, pi un equo canone che un affitto a prezzi di mercato. Orapotrebbeaccaderedi pi, an- zi di peggio. Il passaggio dallanalo- gico al digitale ha liberato sei fre- quenze nazionali. Fin qui nulla di male. I guai cominciano quando si tratta di capire come e a chi verran- noassegnatequellenuoveautostra- de digitali. Il precedente governo ha infatti stabilito, con un decreto dellalloraministrodelleComunica- zioni Paolo Romani, che non si far una normale asta al rialzo ma quel- lo che i tecnici chiamano un beauty contest, un concorso di bellezza. Tradottosignificache avincerenon sar chi offre di pi ma chi pi bello. E in questo caso, stando ai criteri studiati dallex ministro Ro- mani, chi pi grande e ha pi di- pendenti. Il risultatounagarapub- blicadi cui personoginoti i vinci- tori: perch sappiamo gi fin dora che il primo della lista, quello che potr scegliere le frequenze miglio- ri (con minori disturbi) sar Media- set, seguita da Rai e La7. Con tanti saluti allaneutralitdelletelecomu- nicazioni e alla concorrenza richie- ste da tempo dallEuropa. A peggiorare le cose che i pi belli del reame non pagheranno nulla. Gi, perch sempre secondo il decreto Romani, il beauty contest gratuito: chi vince porta via il pre- mio e non paga nulla. E proprio questo, a dirla tutta, laspetto pi indigesto della vicen- da. Perchchiedereagli italiani sa- crifici pesanti propriomentre si re- gala lutilizzo di un bene pubblico fa a pugni, non solo col buon sen- so, ma anche con quel concetto di equitcheil premier Monti haripe- tuto con decisione fin dal primo giorno. Dicono gli esperti che se al posto del gratuito concorso di bel- lezza ci fosse una normalissima asta, lo Stato potrebbe incassare dai 3,5 ai 4,5 miliardi di euro. E proprio unasta, tra laltro, stata fatta di recente per assegnare le frequenze, sottratte a una serie di emittenti locali, ai gestori di telefo- niamobileper lacreazionedi cana- li a banda larga. Il risultato? Oltre quattro miliardi di euro finiti nelle casse dello Stato. Perch non fare lo stesso con le frequenze televisi- ve? Perch quellasta s e questa no? Comprendiamolospiritodifen- sivo che ha ispirato la penna dellex ministro Romani, ma sia- mo certi che non sia lo stesso dellattuale Presidente del Consi- glio. In ballo, per essere espliciti, nonci sonogli interessi di unazien- da ma quelli dellintero Paese. Ealloraperchil ministroPasse- ra non annulla il decreto del suo precedessore? Perch rinunciare a quel prezioso tesoretto? Solo per- ch troppo tardi? Non vero: nel 2001 il premier Giuliano Amato annull a sorpresa una gara ad in- viti per lassegnazione di alcune frequenzeagli operatori dellatele- fonia sostituendola con una vera e propria asta. Il risultato fu che al posto di 3000 miliardi (di lire) ne arrivarono oltre 26.000 (pari a 13 miliardi di euro). Natale sempre Natale, lo sap- piamo. Maci sonoregali che, avol- te, non pi elegante fare. Eccone uno. per correggere le iniquit Le frequenze tv nonsono unregalo: si mettano allasta Concessioni Applausi del vice ministro Il viceministro al Welfare, Michel Martone, il pi giovane componente del governo Monti, applaude a un passaggio dellintervento di Dario Franceschini, che ha parlato di salvarenonsololItaliamaanchelEuropa. Subitoil ministrodellaGiustizia, PaolaSeverino, loriprende e lui arrossisce visibilmente. 5 MARTED 6DICEMBRE 2011 Marceremo divisi e colpiremo uni- ti. Raffaele Bonanni ha sintetizza- tocos, conunespressionetrail bat- taglieroeil cinematografico, lastra- tegia dei sindacati confederali di fronte alla manovra appena varata dal governoMonti. Unamanovradi eccezionale durezza nei confronti di lavoratori e pensionati, secondo il giudizio unanime di Cgil, Cisl e Uil, ma di fronte alla quale le tre si- gle manifesteranno separatamen- te. Stesso giorno - luned prossimo 12 dicembre - ma orario diverso: la Cgil haindettounoscioperodi quat- tro ore nella mattinata, la Cisl e la Uil di due ore nel tardopomeriggio. APPELLI EDACCELERAZIONI La genesi delle due proteste distin- te si pu rintracciare nella serie di inviti non accolti e di anticipazioni amezzostampaseguitaallapprova- zione della finanziaria da parte dellesecutivo. Ma, probabilmente, si puspiegaresoloconunalunghis- sima stagione di divisioni e contra- sti che i sindacati nonsi sonolascia- ti alle spalle con la semplice caduta del governo Berlusconi-Sacconi. GidomenicapomeriggioSusan- na Camusso aveva lanciato un ap- pello alle altre due confederazioni per uniniziativa comune di contra- sto alle scelte dellesecutivo, ed an- coraieri mattinalasegreterianazio- naledi CorsoItaliatornavaasolleci- tarleadinsisteresui contenuti spe- cifici della manovra per ottenere cambiamenti rilevanti. Invitodecli- nato da Cisl e Uil, che in una confe- renzastampacongiuntahannogioca- todanticipoproclamandounamobi- litazione separata e chiedendo ai lo- roiscritti di attuareunosciopero-pro- testa di due ore e di recarsi davanti alleprefetturedi tuttaItaliaper chie- dere al governo la riapertura del ne- goziato. Pi che sui contenuti della mano- vra, Bonanni hainsistitosullemodali- t della sua approvazione, ovvero sullassenza di concertazione: Non ci faremocommissariarecomelapoli- tica. Rivolgendo a sua volta un invi- toalla Cgil: Se sono preliminarmen- te disponibili a una trattativa con il governo, allora possiamo benissimo collaborare, mabisognaaverelastes- sa strategia: quella di aprire unnego- ziato. Non ci stiamo invece a fare un po di protesta per poi rimanere da- vanti da soli. Altrimenti marceremo divisi. Sugli stessi toni il segretario gene- rale della Uil, Luigi Angeletti, che pu- renellamattinataavevaparlatoal te- lefonoconSusannaCamussoinmeri- toal da farsi: Siamodisposti a discu- tere con la Cgil sulle iniziative da at- tuare, ma il tema non andare dac- cordo per tre giorni per protestare e poi parlare lingue diverse. Noi non soffriamo di solitudine. INCONTROUNITARIO Inevitabile lirritazione di Corso Ita- lia che, incassato il rifiuto alla pro- pria proposta diniziativa comune, a sua volta ha deliberato ieri pomerig- gioquattrooredi astensionedal lavo- ro, con manifestazioni territoriali da tenersi in concomitanza allavvio del percorso in aula alla Camera della manovra, mentre gi da oggi pro- muoverpresidi davanti allePrefettu- re, con il coinvolgimento dei Comu- ni, delle Province e Regioni suquesto tema, pronta a favorire iniziative unitarie dove si determineranno le condizioni. Sciopero Cisl e Uil? Abbiamo sco- pertodachi aveva imparatoSacconi stata la prima reazione della Cgil tramite il web, come si leggeva sulla pagina nazionale del sindacato su Twitter. Abbiamo chiesto di decide- re insieme proposte ed iniziative per cambiare la manovra, ma la risposta ci arrivatatramiteconferenzastam- pa con relative autonome decisioni. In ogni caso il sindacato guidato da Camussoha assicurato che continue- ra chiederemodifiche allamanovra di Monti, presentandopropostepre- cisee suggerendoanchecomereperi- re le risorse. Ecco, dunque, la reale divisione strategica tra le confederazioni: la Cgil per pressioni con cui ottenere modifiche su punti ben individuati della finanziaria, Cisl e Uil per otten- re un tavolo formale di negoziazio- ne. Ancheper ricomporrequestafrat- tura, si terr domani unincontrouni- tario tra i leader delle tre confedera- zioni per fare il punto sulle valuta- zioni della manovra economica esul- la mobilitazione. IL COMMENTO Bruno Ugolini MILANO ORAPICHE MAI SERVE LUNIT Cisl e Uil non hanno accolto lappello di Susanna Camusso. E hanno deciso lo sciopero di due ore autonomamente. La Cgil ne fa uno di quattro ore lo stessogiorno, luned 12dicem- bre. Le diverse strategie. LUIGINA VENTURELLI Primo Piano Ecco i sindacati che ritrovano lunit, attorno alla manovra Salva Italia, anche se con posizioni diverse e con polemiche non trattenute. C una mobilitazione promossa sia dalla Cgil, sia da Cisl e Uil, in modi distinti, ma con finalit che appaiono non coincidenti. La Cgil fa leva sui risultati parziali ottenuti (su Irpef, indicizzazione delle pensioni, et di pensionamento delle donne) per poi auspicare unazione unitaria onde ottenere modifiche su altri contenuti giudicati non equi. La Cisl e la Uil, invece, battono il chiodo soprattutto sulla mancata concertazione. Sembrano cercare un rapporto, un riconoscimento istituzionale pi che organizzare una pressione sul Parlamento affinch provi a correggere alcuni aspetti della manovra. comprensibile il malumore di Bonanni per il rifiuto di Monti a concertare il welfare (le pensioni sono salario differito e quindi roba I sindacati scioperano lostessogiorno ma inorari diversi pCisl e Uil indicono unostopdi due ore per luned pomeriggio pLa Cgil si fermer quattro ore la mattina. Domani il chiarimento La manovra 6 MARTED 6DICEMBRE 2011 Foto di Ciro Fusco/Ansa Manovra iniqua Per cambiarla dividerci un errore La segretaria Spi-Cgil Sulle pensioni interventi vergognosi. Ora il Parlamentodeve assumersi la responsabilit di importanti modifiche Intervista a Carla Cantone Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti U n atto vergognoso e inaccettabile. Bloccare la rivalutazione annua- ledellepensioni unin- tervento che grida ven- detta. Stiamoparlandodellostopdellindiciz- zazione per gli assegni superiori ai 960euro mensili. Lordi. Aparteleminimeda467euro, esen- tate, e quelle di un livello doppio del minimo, 960 euro, stiamo parlando di pensioni che valgono al netto tra gli 800 e i 2mila euro, e di un blocco che significa la perdita di 30-40 euro al mese per tutta la vita. Incredibile insistere su questa fascia di persone, circa 7 milioni, che gi negli ultimi 15 anni hanno visto ridotto di oltre il 30%il loropoteredacquisto. Incredi- bileeinperfettacontinuitconquan- to era gi riuscito a fare Tremonti. La Cgil da oggi organizza presidi in tutti i territori, per arrivare allo scio- pero con manifestazione di luned 12: protestecui lapartecipazionedei pensionati delloSpi Cgil sarmassic- cia. Per la segretaria Carla Cantone lobiettivo chiaro: spingere il Parla- mento a modifiche sostanziali, per ripristinare quellequit di cui il Pae- se ha bisogno. Dallinizio: sullanecessitdi unamano- vra la Cgil concorda. Macerto. Micasiamodegli irrespon- sabili. PerMonti avevapromessori- gore, equitegiustiziasociale, einve- ce qui il rigore a senso unico, non calcunsegnodi veraequitedi giu- stizia ce n ben poca. La manovra nonpu essere basata solo sui tagli e il risanamento, ci vogliono interven- ti per la crescita, lo sviluppo e loccu- pazione. Elerisorsedovesi dovrebberoprende- re? Da una patrimoniale sulle grandi rendite. Da un prelievo straordina- rio, anche. Da un rialzo ad almeno il 5-6% delle tasse sullo scudo fiscale. Da un intervento sulle aliquote oltre il 43%, che il governo stava per fare ma che la destra ha bloccato: che chi ha un reddito superiore agli 80mila euro lanno paghi un po di pi mi sembrerebbe giusto. E poi, ci aspet- tiamo interventi pi congrui rispetto agli sprechi della politica e azioni drastichesulle remunerazioni di ma- nager, dirigenti e parlamentari. Ba- sterebbe questo per tutelare una fa- scia pi ampia di pensionati, per mantenere la soglia dei 40 anni di contributi a persone che hanno ini- ziato a lavorare a 15, 16 anni. E an- che per finanziare un fondo per la crescita che aiuti loccupazione gio- vanile in tempi rapidi. Cheil governoavrebbetoccatolepen- sioni eradatoper scontato. Vi aspetta- vatelofacesseconmaggioregraduali- t? Una riforma era attesa. Il punto chesi sarebbepotutafareconil con- senso delle parti sociali, di certo con interventi graduali e non usan- do solo la mannaia. Per esempio speravamosi intervenissesulleriva- lutazioni per pensioni che valgono 5 volte il minimo. Qui la soglia troppo bassa. Nessuna trattativa conle parti socia- li, invece: lamanovraprendereola- sciare. Sbagliato non darci la possibilit di argomentare. Nonsiamodegli ir- responsabili, siamo consapevoli della necessit di una manovra, e in una trattativa vera la Cgil, insie- me ai dei no, avrebbe detto di sicu- ro anche dei s. Adesso aspettiamo di capire che succeder in Parla- mento, bisogna che si assuma la re- sponsabilitdi procedereadei cam- biamenti. Questo della mancata trattativa uno dei punti su cui ha pi insistito RaffaeleBonanni. I sindacati sonotut- ti contrari alla manovra, eppure Cisl eUil hannoproclamatoil loro scio- pero, senza consultare la Cgil. un grave errore, in questo mo- mento c bisogno della massima unitariet. Mi auguro davvero che nei prossimi giorni si possano ritro- vare i punti di condivisione (un in- contro Cgil, Cisl e Uil previsto per domani, ndr). Alla Cisl di Bonanni dico che per noi il problema non solo di metodo, ma di merito. E il merito per la Cgil quello di una manovra iniqua. Unamanovrachecontinuaaimpo- verire i ceti medio-bassi. Di questo passo rischiamo di uscire dalla crisi conpi povert e pidiseguaglian- za sociale. Invece, bisogna incidere sulloccupazione, dare prospettive ai giovani, alle migliaiadi lavorato- ri espulsi dalle aziende. Nontoglie- realtri soldi a chi prende mille euro di pensione. Se nonsi interviene su questi punti, rischiamo la recessio- ne e di ritrovarci punto e a capo tra quattro-cinque mesi. Se non anco- ra peggio. chiaro che per questo occorrono risorse, che vanno prese ldove ci sono. Invece qui succedo- nodue cose: paganoi soliti noti per proteggere i soliti noti. Sbagli Lo sciopero separato un grave errore C bisogno di unit LAURA MATTEUCCI Inaccettabile bloccare la rivalutazione per assegni da 800 euro dei lavoratori e dei loro rappresentanti), ma quel che conta ora portare a casa dei risultati. Che cosa insegna lesperienza di questi ultimi anni se non lobbligo dellunit per contare davvero qualcosa senza essere imbrigliati in rapporti pasticciati e magari sottobanco con governi pi o meno amici? Pensate come avrebbe potuto incidere, di fronte al gaudio incosciente del centrodestra, uno sciopero generale unitario, promosso da Cgil, Cisl e Uil, allinizio della crisi economica. Uno sciopero a sostegno di una piattaforma unitaria, alternativa alla stessa ricetta ora servita da Mario Monti. Oggi, per dirla con un amico ex sindacalista, i buoi sono scappati ed difficile ribaltare il men. Sarebbe per auspicabile che i sindacati si presentassero insieme al Paese senza apparire come organizzazioni puramente corporative che non hanno a cuore le sorti dellItalia e dellEuropa. Spiegando le ragioni del loro scontento e come tali ragioni non siano davvero incompatibili con la salvezza generale. Essa non riguarda soltanto le sorti dello spread ora in benefica picchiata, ma soprattutto la crescita. Ovverosia il ritorno a produrre ricchezza attraverso innanzitutto il riconoscimento e non lumiliazione del capitale umano, del lavoro. Chi paga MILANO Tremonti: non faccio politica LexministrodellEconomia, GiulioTremonti confermadi averinterrottoogni attivit politica. Unminutodopoledimissioni del Governohointerrottoogni tipodi attivitpoliti- catantoistituzionalequantopersonale. Nonunatto, nonunaparola. Riprenderaparlare edagire quando ne sar il tempo. Nonora. 7 MARTED 6DICEMBRE 2011 da cambiare. Il giorno dellinter- vento alla Camera di Mario Monti sulla manovra da 34 miliardi lordi comincia a profilarsi un fronte che puntaainiettare piequitnelle misurevaratedal governo. Aparti- redallinterventochehaportatoal- le lacrime Elsa Fornero: la manca- ta indicizzazione delle pensioni dai 900 euro in su. Per chi incassa milleeuroal mesesarebbeunaper- dita di circa 250 euro lanno. Dav- vero troppo chiedere uno sforzo cos, nonostante lemergenza. Non ancora chiaro, poi, se per la pensione anticipata (nuovo nome dellanzianit) con 42 anni pi un mese di contribuzione il periodo oltre i 40 sar valutato nellasse- gno. Insomma, si rischia di lavora- re per niente per due anni e un me- se. Nel nuovo sistema contributivo non un fatto da poco. Nel frattem- po continuano a piovere altri det- tagli sulla previdenza, che solo oggi verranno chiariti con il testo chiuso. Parlamentari e sindacalisti stan- noaffilandolearmi estudiandostra- tegie. Oggi il Pd vedr lIdv, domani si incontrerannoi treleader sindaca- li. I duetavoli potrebberoincrociar- si, con obiettivi comuni. Ancora presto per scoprire le carte: n testo ntabelle si sonoancora visti inPar- lamento fino a ieri sera. Le norme erano ancora al setaccio degli uffici del Quirinale. Oggi arriveranno sicuramente in commissione Bilancio alla Camera, che lavorer assieme alla Finanze e la Lavoro, visti i pilastri sucui si fon- da il testo Monti. Si sa che il partito di Di Pietro punta alla patrimoniale e a una maggiore lotta allevasione. Duepunti sucui potrebbeconverge- re con il Pd, che da sempre sostiene queste bandiere. Daltro canto n lIdv vuole restare isolata, n il Pd vuole essere scavalcato. Unintesa converrebbea tutti e due. Tra leipo- tesi checircolanopiinsistentemen- te c quella di aumentare laliquota sui capitali scudati (misura inserita dal Pd) almeno al 2%, che potrebbe coprireil ripristinodellindicizzazio- ne degli assegni pensionistici colpiti dalla manovra. Oltre a quella di ab- bassare la soglia della tracciabilit. Il tema vero la tutela del ceto me- dio e medio-basso, che si ritrova a dover pagare tutto in un solo colpo: nuova Ici anche sulla prima casa, mancati aumenti di reddito, addizio- nali Irpef per evitarei ticket sanitari, laccise sulla benzina per finanziare il trasporto pubblico locale. Per la Cgia di Mestre in media questa ma- novra peser per 635 euro annui su ogni cittadino. Ma si sa bene che le medie dicono poco: c sempre chi paga di pi. Unalleggerimento as- solutamente ineludibile, tanto pi che il ministro Piero Giarda ha mo- strato qualche apertura a eventuali modifiche da inserire in commissio- ne. Altro punto su cui si concentra lallarme di parlamentari e sindaca- ti il destinodi quei lavoratori giin mobilit, che puntavano al pensio- namenteeche conlariformaForne- ro si ritroverebbero nel vuoto. Il Pd punta a ottenere uneccezione per loro, senza nessun tetto numerico nel testo. SullIci sulla prima casa con gli estimi rivalutati gli occhi sono pun- tati sulleesenzioni per lefascedebo- li. Pd e Idv puntano ad alleggerire il prelievo, ma il problema in questo casotrovareunacoperturastruttu- rale. I due partiti insistono su una patrimoniale alla francese sui gran- di patrimoni, ma su quel punto c il veto Pdl che metterebbe a rischio liter del provvedimento. In ogni ca- soanche il partitodi Berlusconi in- teressato a intestarsi un risultato sullIci: alla fine potrebbe spuntare una soluzione di altro genere, che placherebbe anchei malumori degli ex An, poco disposti a ingoiare ro- spi. Suquestopuntopotrebbe crear- si un asse Pd-Pdl-Terzo polo. Man mano che il testo definitivo filtradalle stanze del Palazzo, spun- BIANCA DI GIOVANNI CINQUE ANNI DI LAVORO INPIPERI NATI NEL 1952 Primo Piano GINEL 2012 LE DONNE COSTRETTE AL RINVIO Alta dirigenza Comincianole grandi manovre per modificare il testoMonti. Il Pd chiede pi equit per gli as- segni pensionistici sopra i mil- le euro, e sgravi sulla prima ca- sa. Le parafarmacie protesta- no: ancora poco mercato. ROMA Ridare i soldi ai pensionati PENSIONI / 1 Le pensioni di anzianit sono state di fatto abolite, le quote (il mix tra et anagrafica e contributiva) non esiste pi. Dal 2012 per i dipendenti sar possibile uscire dal lavoro in anticipo solo con 41 anni di contributi per le donne e 42 per gli uomini. La classe pi penalizzata quella del 1952: per le donne avranno laumento dell'et di vecchiaia; gli uomini l'abolizione delle quote e della soglia dei 40 anni. Chi era pronto a uscire nel 2013 deve rinviare fino al 2018. Nei primi 10 mesi dell'anno sono andati in pensione di anzianit 136.000 lavoratori. probabile che un numero molto vicino a quello delle uscite del 2011 sar bloccato l'anno prossimo a causa dell'inasprimento delle regole. Nel 2012 comunque usciranno grazie alle finestre coloro che hanno maturato i requisiti nel 2011. pIl centrosinistra chieder di aumentare almeno al 2%la tassa sui capitali rientrati con lo scudo La manovra PENSIONI / 2 Per le donne che lavorano nel settore privato, let per andare in pensione di vecchiaia si allunga da 60 a 62 anni dal primo gennaio (nel 2011 ne bastavano 60 oltre ai 12 mesi di finestra mobile). Let salir a 64 anni nel 2014, a 65 nel 2016 e 66 nel 2018. Labolizione delle quote (cio delle pensioni di anzianit) unitamente allinnalzamento della vecchiaia porta a situazioni come queste: una donna nata nel 1951 va in pensione di vecchiaia nel 2012 una volta raggiunti 60 anni di et e decorsi i 12 mesi di finestra mobile. Se nata nello stesso anno ma lavora nel pubblico va in pensione a 66 anni (nel 2017) perch dal 2012 nel pubblico il requisito per la vecchiaia passa da 61 (pi 12 mesi di finestra) a 66. A meno che non abbia 41 anni di contributi. Una lavoratrice privata nata nel 1952, va in pensione nel 2015: 3 anni in pi rispetto a prima. Incarico prorogato al presidente Inps e gratifiche agli ex Inpdap 8 MARTED 6DICEMBRE 2011 tanodisposizioni indigeste. Come quella denunciata dallassociazione delle parafarmacie, che denuncia limposizione di troppi vincoli allapertura del mercato. Tra questi, pesa soprattutto quello che limita lallargamento ai farmaci di fascia C soloai Comuni oltrei 15milaabitan- ti. Peccato che proprio nei centri tra i 4mila e i 15mila abitanti il rappor- totra farmacie e residenti sia a tutto vantaggio dei primi. UNANORMAADHOC Laltroneoriguardaleprimefiledel- la dirigenza pubblica. Una norma ad hoc prolunga lincarico del presi- dente Inps Antonio Mastrapasqua di un anno e mezzo. Lincarico sca- de a met 2012: c necessit e ur- genza? Laltra pillola amara da in- goiare per chi si prepara ai sacrifici per salvarelItalia, il percorsodi- segnatoper alcuni membri del colle- gio dei sindaci dellInpdap. Stando a indiscrezioni, dopo laccorpamen- todellentedi previdenzadei pubbli- ci dipendenti con lInps, alcuni tor- nerannoalle loro sedi conunincari- codi direttoregenerale. Altregratifi- che. SE LAPENSIONE DI MILLE EURO SE NE PERDONO 248 LANNO PIIRPEF LOCALE PER FINANZIARE LASANIT Il bracciodi ferroalle Camere PENSIONI / 3 La Cgia di Mestre ha calcolato che le misure attuali costerannoin media 635 euro ad ogni cittadino Per tutto il 2012 e per il 2013 ci sar il congelamento della perequazione automatica delle pensioni. Si chiama cos ladeguamento degli assegni allinflazione: il blocco si applica alle pensioni superiori ai 935 euro (cio due volte il minimo). Considerato che il dato dellinflazione per ladeguamento per il 2012 al 2,7%, gli assegni da 1.000 euro perderanno circa 20 euro al mese: 248 euro allanno. il calcolo che fa la Cgia di Mestre sulla base del valore netto della pensioni, e dell'ipotesi che il blocco sia totale oltre i 935 euro e non solo sulla parte che eccede questa cifra. Una pensione annua di 13mila euro (1.000 al mese) diventa una volta detratte le tasse pari a 11.390. Una pensione di 26mila euro (20.490 netti) perde 476 euro in un anno. Sei milioni gli assegni che subiranno il blocco su 24 milioni TASSE Le aliquote Irpef non sono state ritoccate, neanche per gli scaglioni superiori ai 75mila euro. I contribuenti per pagheranno lo stesso (tutti, non solo i pi abbienti). Le Regioni possono infatti aumentare le addizionali Irpef dallo 0,9 all1,23%. unopportunit, di cui verosimilmente gli enti territoriali si avvarranno visto che il rincaro compensa un taglio di 2,5 miliardi al fondo sanitario. Per avere unidea del peso di questa misura basti pensare che per lEmilia Romagna vale circa 200 milioni (attualmente l'Irpef garantisce alle casse 600 mln). Si tratta un ulteriore stangata sulle famiglie dopo quella, appena digerita, arrivata prima dellestate quando sfruttando lopportunit fornita dai decreti sul fisco municipale e provinciale erano state aumentate le tasse locali a 11 milioni di italiani. Cia: comprare italiano LaConfederazioneitalianaagricoltori esprimesoddisfazioneperleparoledel presi- dentedel Consiglioesollecitai consumatori ascegliereitaliano, inmododarilanciareleco- nomiaelimpresanazionale. Unatendenzachedeveproseguirenel tempo. Per Natale- dice la Cia - comprate prodotti alimentari italiani. 9 MARTED 6DICEMBRE 2011 PARAFARMACIE CONIL LIMITE DEI 15MILA ABITANTI UNATANTUM DELL1,5 % DAI PARADISI FISCALI Primo Piano MINISTRI, ADDIO DOPPI STIPENDI PROVINCE, VIA LE GIUNTE CAPITALI SCUDATI EccolImu, la tassa sulla casa LIBERALIZZAZIONI TRACCIABILIT Scatta la liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi (fino ad ora esisteva soltanto nelle localit turistiche). Prevista anche una deregulation di professioni e farmacie (sar ampliato il numero). I farmaci di fascia C potranno essere venduti nelle parafarmacie: si tratta di medicinali acquistabili con ricetta medica ma non rimborsati dal Ssn. Ma la vendita sar vincolata ai soli esercizi presenti nei comuni sopra il 15mila. Una norma in contrasto con le liberalizzazioni - dicono dal forum delle Parafarmacie - Se il principio ispiratore la tutela delle farmacie rurali, si ricorda che queste sono localizzate nei comuni al di sotto dei 5000 abitanti e quelle al di sotto dei 3000 percepiscono gia un indennizzo parametrato al loro fatturato. pFocus sul decreto Buone notizie per le aziende che potranno dedurre lIrap sul costo del lavoro Entra in vigore dal primo gennaio prossimo la tassa una tantum sui capitali scudati. Si parla dei capitali fatti rientrare dai paradisi fiscali con lanonimato da Tremonti. Beni mobili e immobili detenuti o esportati illegalmente allestero e puliti finora con un prelievo di appena il 5 per centro. Complessivamente ammontano a 182 mld di euro. Nella manovra di Monti, lentit del prelievo dell1,5 per cento. Secondo i calcoli, dovrebbero entrare allerario 2,73 miliardi di euro. La tassazione dei capitali (gi) scudati uno dei punti centrali della vecchia proposta Pd, che per pensava ad un prelievo del 10 per cento. L1,5 ha consentito di alzare la soglia della indicizzazione delle pensioni da 467 a 960 euro. Dice Bersani: Allargando questo bacino di solidariet potremmo risolvere qualche altro problema. Le operazioni per contanti non potranno superare i mille euro. Lo scopo quello di incentivare luso dei pagamenti elettronici e la revisione delle commissioni, per il mondo bancario. la cosiddetta tracciabilit dei pagamenti (che dal primo gennaio scende dai 2.500 euro previsti dallultima manovra finanziaria) con la quale si intende colpire levasione fiscale, tracciabilit che il centrosinistra avrebbe voluto pi marcata. Anche gli stipendi, la pensione e i compensi oltre i cinquecento euro non dovranno essere corrisposti dalla pubblica amministrazione in contanti. Nellanagrafe tributaria approderanno tutte le informazioni dei conti correnti e i rapporti necessari per i controlli fiscali. Rischia il carcere chi fornir informazioni non rispondenti al vero. OPERAZIONI INCONTANTI SOLOSOTTO I MILLE EURO La manovra COSTI DELLAPOLITICA Eliminazione dei doppi stipendi per ministri e sottosegretari. E massima trasparenza nella dichiarazione di redditi e patrimoni del governo. Scompariranno poi le giunte provinciali, intese come organismi elettivi a suffragio popolare: i nuovi consigli saranno composti da 10 rappresentanti, contro i 12-18 attuali, eletti dagli amministratori locali con compiti di coordinamento. E cos si stima che saranno 500 i consiglieri che andranno a casa. A chi resta saranno affidate funzioni di organi di controllo. Il decreto taglia inoltre 500 milioni di trasferimenti statali. Questo significa che le Province dovranno finanziare autonomamente (con il bollo auto) strade e sicurezza scolastica a partire dal prossimo anno. Taglio drastico anche del numero di componenti delle varie Authority. 10 MARTED 6DICEMBRE 2011 NUOVAICI PERLAPRIMA ABITAZIONE SI CALCOLACOS INCENTIVI PERCHI INVESTE DEDUCIBILE LIRAP SEI MILIONI DI VILLETTE SI PAGHER IL 60%INPI SUPERBOLLO PERLE AUTO SOPRA I 228 CAVALLI LoStatointascher 11miliardi IMMOBILI / 1 Lotta allevasione: per il Pd possibile alzare fino al 10per cento il prelievosui capitali scudati LImu la tassa immobiliare. Che corre su tre binari paralleli: ripristino dellIci anticipato dal 2014 al 2012; rivalutazione delle rendite fiscali fino al 60%; introduzione del nuovo tributo su rifiuti e servizi (laddio alla Tarsu fissato per il 2013). Laliquota base si attesta al 7,6 per mille ma i sindaci possono aumentare o dimunire laliquota del 2 per mille. Per la prima casa la percentuale dovuta verr ridotta al 4 per mille e si potr anche beneficiare di una detrazione di 200 euro. invece aumenta del 60% la rendita catastale, ferma agli Novanta. Diciamo che per un trilocale a Roma (abitazione principale di 90 mq, rendita catastale 672 euro) ci sar un costo di 230 euro lanno. Sul sito dellAgenzia del Territorio un simulatore aiuta a calcolare limporto. In alternativa si deve moltiplicare per 160 la base imponibile. IMMOBILI / 2 Se la prima casa sar tassata dello 0,4%, per la seconda casa la percentuale sar dello 0,75%. Si tratta di un patrimonio di circa 6 milioni di immobili che gi pagavano lIci ma che si troveranno a sborsare fino al 60% per cento in pi. In totale per il comparto immobili lo Stato intascher 11 miliardi. Incrementi di imposte del 30% per gli studi professionali e gli uffici. Si salvano i negozi e le botteghe (categoria C1) che invece vedranno aumentare il coefficiente moltiplicatore della rendita del 5%. Aliquota ridotta del 4 per mille per le abitazioni date in locazione che finora, a meno di contratti a canone agevolato, non godevano di particolari sconti . Nei Comuni dove si decider di mantenersi al 4 per mille, il proprietario godr di uno sconto considerevole. Per agevolare il mercato degli affitti. BENI DI LUSSO Dal primo gennaio, per le auto superiori a 170 chilowatt (cio 228 Cv) immatricolate negli ultimi tre anni scatta il superbollo: la tassa sul lusso. Quindi colpite le Ferrari (tra 3.360 e 6.300 euro), mentre tra le Fiat supera la soglia solo la Lancia Thema a gasolio con il Multijet 3.0 V6 (120 euro di tassa in pi). La Jeep Grand Cherokee dovr pagare 1.780 euro in pi. La Porsche Cayenne turbo a benzina (368 kw) passa da 2.300 a 4.900 euro. LAlfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde a benzina (173 kw) passa da 446 a 506 euro. Barche: tassa per lo stazionamento nei porti per quelle superiori a 10 mt. Esempio: 5 euro al giorno per lerario (oltre la tariffa prevista dal porto) per le barche da 10 a 12 mt: per le imbarcazioni di 64 metri, gli euro diventano 703. Aerei: la tassa a peso: 1,5 euro in pi al chilo. IMPRESE La manovra Monti prevede la completa deducibilit dellIrap sul costo del lavoro ai fini di Ires e Irap. Per i soggetti passivi Ires ridotto lonere sulla remunerazione del capitale reinvestito. L'Irap alle imprese verr sgravata anche per chi prevede l'assunzione di donne e giovani. La misura in questione va a ridurre il gettito dell'Irap per le Regioni e sar perci compensata con un aumento dei trasferimenti statali. . L'abbassamento dell'Irap positivo per le aziende ad alta intensit di lavoro, per esempio banche, industria pesante (come Fiat), aziende editoriali, utilities (settore delle telecomunicazioni). Con il decreto appena approvato arriva anche lAce, riduzione dellonere tributario sul capitale che viene utilizzato dalle imprese per rafforzare lattivit che svolgono. Adusbef: 1100euro in pi Oltre 1.100euro lanno a famiglia. Atanto, secondo le stime di Federconsumatori e Adusbefammontalimpattodellamanovravaratadal governoMonti. Secondoledueasso- ciazioni, aregimelericadutesarannodi 1173euroannui afamiglia. Unaricadutachesi va adaggiungere a quella gi determinata dalle precedenti manovre: totale 3204 euro. 11 MARTED 6DICEMBRE 2011 Una manovra dura, di cui si perce- pisce la dolorosa necessit, come dice Pier Luigi Bersani, ma ce laspettavamopiequa. Per questo ora ci si aspetta correzioni, anche se ci sono tracce delle nostre propo- ste. Il segretario Pd commenta cos gli interventi da 30 miliardi di euro lordi tesi a salvare lItalia dal ri- schio fallimento. Si pu e si deve migliorare, lo di- ce il numero uno del Nazareno nel corso del coordinamento del parti- to, lodiconoi duecapigruppo di Ca- mera e Senato Dario Franceschini e Anna Finocchiaro, e lo dice la quasi totalit dei democratici, compresi i Modem, con sfumature pi morbi- de i lettiani. Ed per questo che da ieri pome- riggio, subito dopo il discorso del premier alla Camera, entrata in azione lalta diplomazia dei partiti con il governo alla ricerca di una sintesi che lo stesso esecutivo do- vrebbe trovare sulla base delle indi- cazioni arrivate ieri e sotto forma di un emendamento al dl. Troppo ri- schioso avventurarsi sul terreno sci- voloso degli emendamenti e poco, pochissimo, tempo per approvare la manovra. Ma cos come entra nel- la carne viva della fascia medio-bas- sa dei cittadini e i partiti sanno bene quale sia lumore dei propri elettori ai quali, comediconosiaFranceschi- ni sia Cicchitto, vanno dati dei se- gnali. IL CONFRONTOCONIL GOVERNO Durante il coordinamento di ieri il Pdsi trovato suuna posizione uni- taria circa i punti sui quali sar ne- cessarioaprireil confrontoconil go- verno per intervenire nel senso dellequit e sulla necessit, come ha detto Bersani, di proporre unagenda di riforme in Parlamen- to tra cui sicuramente la legge elet- torale e il superamento del bicame- ralismo perfetto. Quanto allemer- genza, ha detto il segretario, con- fermiamo che siamo pronti a pren- derci lenostreresponsabilitmaab- biamo detto anche con nettezza co- sa faremmo noi e cosa chiediamo che si faccia: dobbiamo assoluta- mente migliorare la manovra alleg- gerendola su alcuni punti. Sono Dario Franceschini e Anna Finocchiaro, dopo aver fatto il pun- to in una capigruppo con il segreta- rio, ad elencarli in Aula: Sia noi che la destra probabilmente avremmo ri- spettato gli impegni europei facendo manovre diverse - dice il primo - avremmo lavorato su una maggiore equit, uninterventopigradualesul- le pensioni, su chi si vede alzare let avendo gi perso il lavoro, e poi non bisogna dimenticarsi dei lavoratori precoci. Vorremmo una franchigia maggiore sulla prima casa, avremmo voluto di pi dai grandi patrimoni, avremmocercatorisorse dal patrimo- nio pubblico immobiliare e dallasta sulle frequenze. Alla base di tutto, dice Franceschi- ni tra gli applausi Pd, deve esserci un principio: Quello della giustizia so- ciale, il principio che il sacrificio va chiesto a ognuno in base ai propri mezzi e che nonsi tollerano pifurbi- zie e vigliaccherie. Oggi il Pd incontrer lIdv, Casini e cercher di sondare gli umori del Pdl per capire i margini di intervento. Per i democratici la tassa sui capitali scu- dati va alzata almeno al 2% (Sergio DAntoni la vorrebbe al 15), per poter lasciare lindicizzazione a chi prende 1500-2000 euro di pensione, mentre unaltrocorrettivo dovrebberiguar- darelepensioni di anzianitper i lavo- ratori precoci: no alla penale per chi lascia il lavoro prima dei 42 anni e 1 mese di contribuzione gli uomini e 41 e un mese le donne. Lo ribadisce la capogruppo al Senato: Vorremo pi coraggio sui grandi patrimoni per al- leggerire lintervento sulle pensioni per i lavoratori precoci e incrementa- re lesenzione dellIci sulla prima ca- sa. PreoccupataLiviaTurco: Lemo- difichesononecessarie, lefascesocia- li pi deboli non sono ancora suffi- cientementetutelate. Dallaminoran- za Pd Walter Veltroni e Valter Verini sono convinti che sia possibile appor- tare modifiche. Altro fronte caldo, di cui si discusso al coordinamento, lEuropa e la linea Merkel-Sarkosy. Rosy Bindi a chiedere che Monti apra inquella sede unconfronto sulle scel- te future, altrimenti i nostri sacrifici saranno vani. Foto di Ettore Ferrari/Ansa pFranceschini e Finocchiaro in aula: modifiche per tutelare i pi deboli pBersani al coordinamento: Subitoal lavoroper definire i correttivi MARIA ZEGARELLI Loffensiva del Pd: inParlamento bisogna cambiare Primo Piano Il capogruppo del PdDarioFranceschini durante linterventodi ieri alla Camera Il Pdlavoreraffinchlamano- vra venga modificata per alle- gerire le misure su pensioni e Ici. Ci aspettavamo misure pi eque. Bersani: Proporre- mo agenda di riforme in Parla- mento. mzegarelli@unita.it La manovra 12 MARTED 6DICEMBRE 2011 L a situazione grave, ma non seria, diceva Ennio Flaianodellapoliticaitalia- na. Mai abbiamo sentito vero questo aforisma come negli anni del governo Berlusconi. La mancanza di seriet, tanto piinaccettabile dinanzi a una cri- si di eccezionalegravit, eradiven- tata, agli occhi delle opinioni pub- bliche europee, la cifra fondamen- tale della politica italiana e dello stesso nostro Paese. Con evidenti, gravissime, conseguenze: acomin- ciare dal ripudio, da parte di quel- lestesseopinioni pubbliche, prima tra tutte quella tedesca, di qualun- quepoliticaispirataacriteri di soli- dariet e corresponsabilit euro- pea. LItalia stava cos diventando lepicentro di una crisi che ha ri- schiatoerischiatuttoradi travolge- re lintera costruzione europea, con rischi incalcolabili e perfino inimmaginabili per la tenuta del nostro sistema economico e socia- le. stata questa crisi di credibilit chehatravoltoil governoBerlusco- ni e, grazie alla accorta regia del presidente Napolitano, ha aperto la strada al governo Monti. Ora, per dirla ancora con Flaia- no, la situazione sempre grave, ma almeno la politica diventata seria. Con Monti a Palazzo Chigi, lItaliahasubitoriacquistatocredi- bilit in Europa. I famosi spread e gli indici di borsa hanno comincia- to a giovarsene, ma per disegnare una vera inversione di rotta i mer- cati aspettavano la prova dei fatti. Che arrivata domenica sera, con la presentazione di una manovra "Salva-Italia" complessaeambizio- sa, che ha offertouna prima tradu- zioneconcretadei tregrandi obiet- tivi sui quali Monti aveva chiesto e ottenuto la fiducia del Parlamen- to: rigore finanziario, crescita eco- nomica, equit sociale. Su tutti e tre i versanti, il nuovo governo non poteva completare lopera, masologettarefondamen- ta robuste per un lavoro che pur essendo a termine, ha comunque davanti a s tutto il tempo resi- duo della legislatura. Aver posto alla base della ma- novraduegrandi interventi strut- turali, come la chiusura anticipa- ta (e a lungo attesa) della transi- zione del nostro sistema pensio- nistico dal metodo di calcolo re- tributivo a quello contributivo (lunico che garantisce equit) e la razionalizzazione della tassa- zione sul patrimonio immobilia- re, dopolalungaemicidialesbor- nia populistica del berlusconi- smo, stata peraltro una scelta coraggiosa, chehaconferitoatut- ta la manovra un carattere di ro- bustezza e di seriet. I mercati hannoapprezzato, frantumando tutti i record in di- scesa: spread molto sotto i 400 punti, rendimentodei Btpsottoil 6 per cento, Borsa ai massimi. Il Partitodemocraticohalecar- te in regola per rivendicare una parte importante di questo pri- mo, assolutamente parziale e provvisorio, successo. E per motivare un rinnovato impegno per e con il governo Monti. Non mancano, nelle no- stre file, voci preoccupate sui ri- schi di un contraccolpo sul Pd di misure "impopolari". Si tratta di timori non infondati e di argo- menti non banali. Ai quali tutta- via, il Pd pu e deve rispondere rafforzando la sua capacit di propostaedi influenza sul gover- no e non derubricando il suo so- stegno a Monti come una scelta imposta da uno stato di necessi- t. Il bipolarismo nuovo, quello che sta nascendo dopo la fine del berlusconismo, sar fondato sul- lacompetizione traalternativedi governo e non pi, come stato finora, tra opposte opposizioni. Gli italiani ci daranno la loro fiducia per come sapremo gover- nare, qui edora, nel pienodi que- sta crisi senza precedenti. E non per come sapremo disegnare astratte geometrie future. Avviate scelte robuste Ora nonsfiliamoci Contraccolpi sociali? Il timore c, il Pdrisponda rafforzando la sua capacit di proposta sul governo Giorgio Tonini A llattodel suoinsediamen- to il Presidente del Consi- glio aveva promesso rigo- re, sviluppo ed equit. Adesso che la manovra stata pre- sentata, possiamo constatare che i temi dellequit e dello sviluppo so- no rimasti in ombra. Abbiamo apprezzato le modifi- che dellultima ora che sono state prodotte dal Consiglio dei Ministri di domenica scorsa e che hanno in- trodotto una tassazione dell1,5% sui capitali scudati e rientrati dallestero. Tassazione che ha con- sentito di cancellare il blocco delle indicizzazione delle pensioni fino a quelle di importo pari a 960 euro lordi mensili, cio due volte il mini- mo. Per tutto questo non suffi- ciente. Rintracciamo nella mano- vra un intervento eccessivo a scapi- todei soliti noti, soprattuttodei pen- sionati e di coloro che sono in pro- cinto di diventarlo. Questo intervento cos sbilancia- tosi basasuunaaffermazioneinfon- data: che il sistema pensionistico del nostroPaesesiastatico, nonsuf- ficientemente riformato nel corso di questi anni e che per questo non abbia consentito di far risparmiare sufficiente risorse. Non condividia- mo questa affermazione anche per- ch nella Nota di aggiornamento al Def approvata nel settembre scorso dal Consigliodei Ministri, che porta la firma d Berlusconi e Tremonti, si affermava che le modifiche al siste- ma pensionistico degli ultimi anni, ben4dal 2004al 2011, hannocom- portato una significativa riduzione dellincidenza della spesa pensioni- stica in rapporto al Pil. Tremonti, e immagino la Ragioneria dello Sta- to, hanno certificato in quel docu- mento un risparmio medio di 1,4 punti percentuali annui nellintero periodo 2015/2040. In termini cu- mulati al 2050 linsieme degli inter- venti dar luogo, secondolex Mini- stro dellEconomia, ad una riduzio- ne di circa 39 punti percentuali di incidenza della spesa previdenziale sul Pil. Propaganda del vecchio go- verno Berlusconi? Verit contabile della Ragioneria dello Stato, sempre molto attenta ai conti? Questadomandalabbiamo rivol- ta inutilmente, da parecchio tempo a questa parte, agli esponenti del vec- chio governo e allInps, ma sin qui nonabbiamo ricevuto nessuna rispo- sta concreta. La rivolgiamo adesso al nuovogoverno, nontanto perch vo- gliamoescludereinterventi sullepen- sioni, sulla base della parola dordine abbiamo gi dato, ma perch vor- remmo suggerire a Monti di ricavare analoghi risparmi dapatrimoni, capi- tali scudati, transazioni finanziarie e rendite per pareggiare i conti e man- tenere, di conseguenza, la mano leg- gera sul welfare. Abbiamo gi avuto modo di dire che non c da parte nostra una pre- giudiziale opposizione alladozione del sistema contributivo pro rata a partire dal 1 gennaio 2012. Vorrem- mo per sollevare alcuni problemi di equit sociale indifferibili che richie- dono degli aggiustamenti alla mano- vra, anche attraverso pochi e selezio- nati interventi. In primo luogo va chiarito che chi andr in pensione di anzianit dopo 41-42 anni di contri- buti non pu subire penalizzazioni anche se ha meno di 63 anni. Anzi, lintero periodo dovrebbe valere per il calcolo della pensione. In secondo luogononsufficiente lindicizzazio- ne delle pensioni al 100%solo per gli importi fino a 960 euro lordi mensili (circa 700 netti). In questo modo si escludono le pensioni medio basse di operai e impiegati. Va chiarito che tutti i lavoratori posti in mobilit po- trannoandareinpensioneeche colo- ro che avrebbero potuto andare in pensione con le quote 96 e 97 del 2012 e del 2013, non possono corre- re il rischio di aspettare il momento della pensione fino a un massimo di altri 6 anni. Sarebbe uningiustizia troppo forte. Va trovato un diverso equilibrio nella manovra e va fatto unulteriore passo avanti: la tassazio- ne dell1,5% dei capitali scudati pu essere ulteriormente innalzata. Il Paese ha bisogno di un segnale di equit incontrovertibile. Misure da cambiare Nonpossiamo tacere I temi dellequit e dello sviluppo restano in ombra Colpire transazioni e rendite, tutelare il Welfare Il dibattito Cesare Damiano Vendola: audaci con i poveri Non si pu essere audaci nel colpire i poveri e timidi nel colpire i ricchi. Questo insopportabile, hadettoil leader di Sel, Nichi Vendola, dopoil dibattitoinParlamentosulla manovra. Gli interventi sulla ricchezza - ha proseguito - mi sembrano molto fumosi. Si trattadi unamanovraquasi per interosullespalledel cetomedio-bassoedei pensionati. 13 MARTED 6DICEMBRE 2011 Per Monti lotta contro il tempo. Per Berlusconi anche. Devono mettere la fiducia - ha commenta- tosubitodopoaver ascoltatoil pre- mier a Montecitorio - Altrimenti non credo che ci sia la possibilit di approvare la manovra. Lex ca- podel governocontinuaadassicu- rare il sostegno al suo successore pur sperando che in Commissione il pacchetto si possa migliorare. Masachei margini di trattativaso- no molto stretti. CONFIDANDOINMINI-RITOCCHI La speranza di molti nel Pdl che ci siatempoe spazio, primadel vo- to in aula, per un mini-ritocco che corregga gli elementi pi indige- sti. Poi, cammino sprint per il de- creto tramutato in maxi-emenda- mento. Il pressingazzurrosuMon- ti, in queste ore, speculare ma si- nergico a quello del Pd. A via dellUmiltvorrebberounesenzio- ne che attenui il ritorno dellIci, al Nazareno chiedono lindicizzazio- ne delle pensioni fino a 2mila eu- ro. Il punto di caduta sui capitali scudati che dovrebbero fornire le risorse per questi interventi: i De- mocratici insistono un aumento dellaliquota al 2-3%, il Pdl pur uf- ficialmente contrario in realt sta valutando i pro e i contro. NeI ventilare voto di fiducia e corsia preferenziale per il decreto salva-Italia, il Cavaliere parla e pensa ai suoi. Ieri i banchi del Pdl durante la relazione di Monti erano desolatamente vuoti. Uncampanel- lo dallarme. Nonostante il successo (che alcu- ni considerano personale di Alfano) sul mancato incremento dellIrpef e nonostante lassenza di una patri- moniale tout court, le tensioni nel partito restano vicine al livello di guardia. LIci preoccupa gli ex An. Che stanno gi lavorando a un emendamento per lesenzione fino a100metri sullaprimacasa. LaRus- sa ha detto chiaro e tondo che loro non lavrebbero mai ripristinata: Mi auguro un ripensamento. Ga- sparri stato il pi oltranzista: So- sterremo i suoi contenuti in parte, mentreinpartevorremmomodifica- re, soprattutto sulla casa. Giorgia meloni e Matteoli, alla cena a Palaz- zo Grazioli, avevano gi espresso a Berlusconi vivaci rimostranze. Nel Pdl chi ha un aggancio sul territorio - e i postfascisti ne hanno certo pi degli azzurri, come si visto con il tesseramento - vive laumento delle imposte sulla prima casa come un incubo. Ieri, nel pranzo dellex premier coni capigruppo La Russa e Gaspar- ri sono tornati sullargomento. Sen- zaarrivareaminacciareapertamen- te unastensione, ma facendo pre- senti i rischi delloperazione in que- sti termini. Berlusconi, consapevole delle fibrillazioni, ha insistito sulla necessitdi porrelafiducia. Convie- ne anche a Pde TerzoPolo, stato il ragionamento, e si sterilizzano gli assalti di IdV e Lega. Stamattina alle 11 convocato lufficio di presidenza (doveva esse- re ieri ma slittato) che si annuncia tumultuoso. Ex ministri e big del partito hanno espresso a voce alta ognuno le proprie perplessit. Nes- suno strappo per ora, ma molti di- stinguo. Meloni esprime perplessi- t: Pococoerentebloccarepensio- ni damenodi milleeurosenzainter- venire su quelle doro. Discutibile la reintroduzione dellIci senza tocca- re i grandi patrimoni. La manovra va migliorata in Parlamento. Per Anna Maria Bernini la manovra pesante ma necessaria nelle condi- zioni date. Conalcune criticit: lIci, lamancataindicizzazionedellepen- sioni basse e linspiegabile assenza di valorizzazione e dismissione del patrimonio pubblico. E Guido Cro- setto, exavversariodi Tremonti, giu- dicasopportabile il pacchettosolo se accompagnato immediatamen- te da misure serie per lo sviluppo, da colpi di scure sulla burocrazia e sullorganizzazione dello Stato, dallintroduzionedi modalitdi pre- mio e di punizione nel pubblico im- piego, dallaggressione del debi- to. ffantozzi@unita.it Primo Piano I capitali scudati Paradossalelamossadei legali di Berlusconi cheieri, nel corsodelludien- za preliminare che vede imputato lex premier per rivelazione di segreto duffi- cioper lafugadi notiziesullintercettazioneFassino-Consorte, si sonorichiamati al principio del diritto allinformazione e alla sua prevalenza sul segreto delle indagini. Esattamenteincontrastoconlepropostedellexpremier chehafattodi tutto per ridurre la pubblicazione delle intercettazioni sui giornali... Unipol, la difesa del Cav: Diritto di cronaca Il Cavalieresacheservonotem- pi brevi e fiducia per sterilizza- rei malumori interni egli assal- ti di Lega, IdV e Sel. Lultimo pressing sul governo per otte- nere risultati sullIci: anche a scapito degli scudati? FEDERICA FANTOZZI Foto Ansa Berlusconi teme gli exAn: Monti metta la fiducia pNel Pdl pressingper unritocco inextremis del governo che alleggerisca lIci sulla prima casa pTensioni Gasparri e La Russa al lavoro per un emendamento. Oggi si annuncia vertice infuocato La manovra C chi accetterebbe laumento dellaliquota contro meno Ici 14 MARTED 6DICEMBRE 2011 Misure recessive dal passo corto Cera grande attesa ma intanti siamo rimasti delusi. Colpiti i soliti, cos si riduconoi consumi Alessandro Pagano (Pdl) la strada giusta segnata dal Cavaliere In futuro si punter sulla crescita e sui tagli ai manager. Se cade leuro, perde Merkel Renato Brunetta (Pdl) Q uandoil premier-mini- stro-professore Mario Monti termina la pre- sentazionedellamano- vra salva Italia dai banchi del Pdl, mezzi vuoti nonostan- te la presenza di Berlusconi, sale un applauso timido. Pi di circostanza che di convinzione. Inutilegirarci intorno: dal Profes- sore e dalla sua squadra di tecnici ci aspettavamo di pi e meglio. In que- sta fase della vita del Paese non serve solo decisionismo, serve soprattutto prospettiva, visionedinsieme, sguar- do e passo lungo. E in questo decreto non trovo n le une n le altre. Alessandro Pagano, commerciali- sta, docente universitario, deputa- to del pdl, membro della Commissio- ne Finanze e fedelissimo del segreta- rio Alfano. Onorevole, nel Pdl sono numerosi i contrari allaricettaMonti anchesefa- ticano a dare voce al disagio. Che pe- r si tocca con mano. Quellochehotoccatoconmano, og- gi, il gelo che ha accolto in aula il Professor Monti. Si tagliava a fette. A parte qualche applauso iniziale dai banchi delludc che per poi ha capi- tochenonerail casodi esaltarsi trop- poi. Cosa non le piace? Io ho fatto politica nel territorio, in Sicilia, tralepersone. Sonoabituato ad ascoltare. Tutti hanno capito che qualcosa andava fatto e in fretta. Cera attesa e fiducia, i concetti di equit e sviluppo hanno lavorato molto in queste settimane. E per tra ieri e oggi nonsi ha idea di quan- tepersonesonorimastedeluse, han- no criticato. Tutti dicono stringia- mo, facciamo sacrifici perch serve ed necessario. Ma non cos. Su 30 miliardi lordi, 17 sono aumenti dimposta, 13 riduzioni della spesa. E la crescita? Appunto. Ho dato la fiducia a Monti perchsonoconvintodellasuecapaci- t e anche della necessit del gover- nodi tecnici. Conaltrettantaconvin- zione dico che questa una mano- vra che deprime e non rilancia. In molti avevamo immaginato svilup- po invece quello che leggiamo un insiemedi penalizzazioni cheavran- no come conseguenza la contrazio- nedei consumi dapartedel cetome- dio-basso e la penalizzazione delle solite piccole-medie imprese. Ici sulla prima casa, favorevole o contrario? Contrario perch penalizza i soli- ti noti. E le pensioni, uguale, ridu- ce i consumi. Non cambia nulla mantenere l indicizzazione fino a mille euro. Che ci fai oggi con mil- leeuroal mese?Sonodaccordoin- vece su quelle di anzianit che so- no un unicum in Europa. Nel decreto c anche labolizione delle Province, sgravi per le impre- se, i cosiddetti interventi strutturali. Non bastano? Non sono questi quelli che servo- noora. Dicounacosasemplice che potevaesserefattasubito: spendia- mo 170 miliardi per i dipendenti pubblici. Colpiamo i manager che sommano due o tre stipendi. An- che questo unintervento struttu- rale che faceva cassa e colpiva una fascia finora intoccata. Ne riparle- remo in Commissione. P rofessor Brunetta, contra- rio alla manovra Monti? Neancheper idea. Lemi- sure presentate oggi so- no parte di un progetto pi ampio. Quindi, da Professore a Professore, conservo la fiducia. Lasuaricettaanticrisi hasemprepun- tato su sviluppo e crescita. Si comin- cia invece da tagli e tasse. Perch? Ho fiducia che in seguito verranno gli interventi per la crescita e lo svi- luppo. In questa fase primario ri- spondere alle linee di intervento in- dicate dalla Bce. Io probabilmente avrei cominciato dallaltra parte, da quelladellacrescita. Maorasonoso- lo Professore. Da Professore, Monti sulla giusta via? Se lo spread torna a 200, Monti ha vinto. A me piace usare limmagine del vasetto di olive, quello che tanti provano ad aprire ma inutilmente. Poi arriva uno che sfrutta le pressio- ni gifattedagli altri eriesceadapri- re. Monti riuscitoadaprireil vaset- to di olive. E merito suo o anche di chi ci ha provato prima di lui?. Lei che dice? Meritodi tutti. Il governoBerlusco- ni dal 2008al 2014hamessoincan- tiere una manovra per 265 miliardi. Quelladi Monti nevaletrenta. Tota- le: 295. Quindi, nove decimi della manovra di pareggio li ha predispo- sti il governo Berlusconi. Acui per i mercati hanno fatto capi- re in tutti i modi che doveva lasciare. Il colpo finale al vasetto di olive Monti lo ha dato grazie alla riforma sulle pensioni che la stessa che la lega ci ha impedito di fare a luglio. Nonsolo: nel nostrogovernosi sono scontrateduelinee, quelladel presi- dente Berlusconi che privilegiava lo sviluppoequellaTremonti cheprivi- legiava i tagli. stato lelemento di maggiore debolezza del nostro go- verno. Se avessimo dato ascolto alla linea sviluppista del presidente Ber- lusconi, moltoprobabilmente i mer- cati ci avrebbero premiati. 160miliardi di evasionefiscaleinIta- lia. Si poteva fare qualcosa di pi e subito in questo fronte? Sonosicuroche infuturosarfat- todi piper combattere levasione fiscale. Inquestomomentolasfida il pareggiodi bilancionel 2013. LIci sulla prima casa. Ancora una volta si va sul sicuro. Concorda? No, su questo no. Ok invece alla revisione degli estimi catastali. Il Pdl sta diventando euroscettico? LItaliasta dandorisposteconcre- te. Adesso le dia anche lEuropa con una nuova governance e so- prattutto con una vera banca cen- trale come la Fed, la Banca dIn- ghilterra o del Giappone. La Fed deve poter stampare moneta ed emettere i bund. Unmio studio di- mostra che se la Bce fosse come la Fed nulla sarebbe accaduto. Merkel e Germania non saranno mai daccordo. Non mi piace il duo Me- rkel-Sarkozy. E sia chiaro: se leu- ro dovesse morire, la prima a ri- metterci sarebbe la Germania. Monti potevaalmenorivederegli sti- pendi dei manager pubblici? Spero che il premier applicher presto i risultati della Commissio- ne Giovannini che parifica i costi dellalta burocrazia in Europa. Quello sar un bel taglio ai costi della politica. Fedelissimo di Alfano Lex ministro Speravo nel sostegno allo sviluppo, invece lo hanno penalizzato Se lo spread scende a 200 punti il Professore ha vinto CLAUDIA FUSANI Foto Ansa Alessandro Saro Alfonso Pagano C.FUS. Quel favore di Letta per Verdini Nuovocapitolonelleindagini sugli appalti di ricostruzione, dopoil terremotoaLAquila. Sottola lente dei pm, una lettera di raccomandazione, firmata dallex sottosegretariodel go- vernoBerlusconi, Gianni Letta, cheaGuidoBertolaso- allepocacapodellaProtezioneCivile- chiedeva di favorire un gruppo di imprenditori amici del coordinatore Pdl Denis Verdini. 15 MARTED 6DICEMBRE 2011 Botte da orbi alla manovra del go- vernoMonti, geloconBerlusconi, e diplomazia al lavoro con Roberto Formigoni per disegnare il futuro del centrodestra, con lobiettivo di siglare, prima del 2013, un nuovo asse del Nord. Il giorno dopo la ria- pertura del parlamento padano a Vicenza, la Lega si muove su un doppio binario. ARoma spara a ze- ro su una manovra depressiva e da buttare, come dice il Senatur a Montecitorio. Monti non in gra- dodi creare posti di lavoro, si nomi- nato eroe di salvezza di una guerra gipersadallItalia. Maroni promet- teunabattagliadurissima, Caldero- li ironizza sul dl ammazza-Italia che aiuta le banche, non tocca i ric- chi e i grandi capitali, mentre uccide ceti medi e meno abbienti. Bossi nemmenosalutail Cavaliere, sprez- zantesul Pdl: Vediamocomesi com- portano in aula.... Reguzzoni sfida Cicchitto in aula: Sugli emenda- menti che presenteremo dovrete di- redi s edi noassumendovi lerespon- sabilit di fronte al Paese. Scene da guerra fredda tra ex al- leati, coni leghisti nei panni dei mar- ziani che si rifanno una verginit in due settimane dopo aver governato gli ultimi tre anni e mezzo con il Pdl. E scaricano le dolorose misure anti crisi sugli expartner di coalizione, fa- cendoscattarelabattutadellexmini- stro Rotondi: Hanno vinto la lotte- riasenzaneppurecomprareil bigliet- to.... MARONI SCARICAANGELINO Accantoai proclami, lostatomaggio- re leghista sta gi studiando il dopo. La prova il vertice di ieri mattina in via Bellerio con il governatore lom- bardoFormigoni, chiamatodai leghi- sti per cercareunintesa. Ufficialmen- te lincontro stato solo con i colle- ghi Cota e Zaia, per discutere di tra- sporti e sanit. Ma hanno fatto capo- linoanche Bossi, Maroni e Calderoli, per discuteredi temi benpipesanti. Lobiettivo quello di un coordina- mento tra le regioni del Nord, per battere sui poteri previsti dal Titolo V della Costituzione per avere mag- giore autonomia. Sulla falsariga di quanto gi tentato da Formigoni nel 2006, quandoal governoceraProdi. Nessun via libera del Celeste allipotesi di una macroregione del Norddacollegare adAustriaeBavie- ra. Maunprimopasso, trai duenemi- ci-amici Bossi e Formigoni, stato fatto. Finita lepoca di Tremonti, che ormai orbita stabilmente nei dintor- ni del Carroccio e ha tagliato quasi tutti i ponti col Pdl, sar Formigoni lanello di collegamento con il parti- to di Berlusconi. Nelle nostre regio- ni, Lombardia, Veneto e Piemonte la collaborazione tra Pdl e Lega va avanti. unagrandealleanzasul ter- ritorio, vogliamo ricostituirla anche alivellonazionale invista delle pros- simeelezioni politiche, hadettoFor- migoni uscendo dalla sede leghista. Sul tavolo, una road map abbastan- za chiara, cui sta lavorando in primis Calderoli: Formigoni il nordista do- vrebbe essere sostenuto dal Carroc- cio nella sua corsa alle primarie del Pdl, e in cambio lascerebbe la guida del Pirellone a unleghista. Tutti con- tenti, dunque? Niente affatto. Per- ch, al di l delle reciproche utilit, c ancora parecchia diffidenza tra Bossi e il Celeste. La novit, che sta emergendo, la fine dellasse Maro- ni-Alfano, che ha segnato gli ultimi mesi del governo Berlusconi, quan- do i due sognavano un ticket per pa- lazzo Chigi. Il sostegno dellex Guar- dasigilli a Monti pesa come un maci- gno. E anche Bobo sta pensando di cambiare cavallo. Alla Lega modello bavarese, indubbiamente, ora fa pi comodo il Celeste. E Angelino? Glielabbiamo detto in tutte le lin- gue di prendere le distanze da Mon- ti, spiega unmaronianodoc. Ma se non ha coraggio siamo pronti a pun- tare su un altro.... Foto Ansa ANDREA CARUGATI Primo Piano La Lega spara su Monti e sulla manovra. Da buttare, il prof. si nominato eroe di una guer- ra gi persa. Formigoni in via Bellerio per studiare il futuro dellalleanza Pdl-Lega. Maroni pronto a scaricare Alfano. ROMA E cos sono serviti quanti chiacchieravano di una Lega Nord al fondo democratica, federalista con giudizio, con cui dialogare utilmente. Tornata partito di lotta, essa cerca di rifarsi una verginit dopo la sottomessa promiscuit governativa con Berlusconi rispolverando lindipendenza padana. Con la punta acuminata di Calderoli: A fargli el c a Monti ci sar Maroni. Bossi a forzare: Lo Stato italiano ha perso la partita delleconomia, cominciamo a farlo a pezzi dalle Regioni leghiste, per una secessione condivisa alla slovacca. Folklore? Non credo. La Lega vuole approfittare con ogni mezzo dei contraccolpi sociali della manovra Monti per rastrellare tutti i possibili voti contro lo Stato, contro lItalia unita. Vaneggiamenti? No. Fiutato il profumo di elezioni anticipate, il suo gioco si fa duro. Non importa che la crisi sia stata negata e quindi non contrastata dalla ditta Berlusconi & Bossi. Non importa che levasione fiscale pi clamorosa riguardi le regioni ricche del Paese, le sue. Zaia, governatore veneto, parla di una populistica difesa della povera gente che da questa manovra massacrata. La strategia del ragionevole Bobo Maroni? La Lega da sola pu vincere, senza strane alleanze. Alle nuove elezioni, evidentemente. Probabili fra qualche mese se Monti non corregger una manovra con troppi tagli alle autonomie, tasse ai gi tassati, pensioni per vegliardi. La Lega la user come detonatore per la rete di mine gi seminate al Nord? Cinicamente s. IL CINISMO DEL BOSSI SOLITARIO Vittorio Emiliani Roberto Formigoni lascia la sede della Lega Nord La Lega di lotta cerca di rifarsi una verginit Escarica Alfano pNuove bordate contro il governo, mentre aumenta il gelo conBerlusconi pFormigoni linterlocutore nuovo, accuse al segretarioPdl per il sostegnoa Monti La manovra IL COMMENTO 17 MARTED 6DICEMBRE 2011 Vogliamounnuovotrattato, affin- ch tutti capiscano che le cose non possono continuare cos come sono andate fino ad ora. Con queste pa- role il presidente francese Nicolas Sarkozy, insieme alla cancelliera Angela Merkel, ha lanciato ufficial- mentelasfidaper riformarei tratta- ti eimporreallEuropail rigoretede- scosui conti pubblici. Nientepide- biti incontrollati e spesa facile. San- zioni automatiche per chi sgarra, controllodellaCorte di giustiziaeu- ropeasullinserimentonellecostitu- zioni nazionali della regola doro del pareggio di bilancio e decisioni a maggioranza qualificata, anzich allunanimit, sul fondo salva-stati permanente, la cui istituzione do- vrebbe essere anticipata di un anno al 2012. Lemisureguardanoal futu- ro, ma chi si aspettava qualche solu- zione per tamponare lemergenza del presente rimastodeluso. Niente eurobondenessunamodificaallosta- tuto della Banca centrale europea. Dopo la colazione di lavoro allEliseo i due leader hanno tenuto una conferenza stampa congiunta per annunciare le riforme e uncalen- dario militarizzato: proposte da con- cordare al summit Ue di venerd a Bruxelles, testodel nuovotrattatoen- tro marzo e ratifiche nazionali a se- guire. Gi domani i due invieranno una lettera con i dettagli al presiden- te del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy. Noi preferiremmo un trat- tato a 27 in modo che nessuno si sen- ta escluso, ha detto il presidente francese, masiamopronti aprocede- re a 17, restando aperti agli Stati che si volessero unire. QUESTIONE DI CREDIBILIT Lavvertimento diretto al premier britannico David Cameron, che ve- nerd si era recato allEliseo per riba- dire la sua contrariet a concedere maggiori poteri a Bruxelles. Siamo fermamente determinati a varare le modifiche, ha ammonitolacancellie- ra tedesca, spronando lEuropa a ri- guadagnarelacredibilit. I due han- no assicurato di essere perfettamen- te daccordo su tutto, a partire dal ri- fiuto a mettere in comune i debiti pubblici europei attraversolacreazio- nedi eurobond. Nonsonolasoluzio- ne alla crisi, innessuncaso, ha scan- dito Sarkozy. In realt le obbligazio- ni europee non dispiacevano affatto a Parigi, ma il rilancio del contestato asse franco-tedesco ha avuto il suo prezzo. AnchesullaBcelaFranciahadovu- to fare concessioni: listituto di Fran- coforte non sar il prestatore di ulti- ma istanza per i debiti pubblici. Ai giornalisti Sarkozysi limitatoariba- dire la volont comune di rispettarne lindipendenza, anchesemolti vi han- no letto il segnale di un nulla osta te- desco ad eventuali iniziative future di MarioDraghi. Il presidente france- Foto di Ian Langsdon/Ansa-Epa Il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera Angela Merkel escono dallEliseo BRUXELLES Una grande economia come quella italiana non pu essere paragonata alla Grecia. Cos parlSarkozy. Per il restoil ver- tice parla tedesco: s a una nuova intesa di ferro per i Pae- si della moneta unica. MARCO MONGIELLO Primo Piano PattoMerkel-Sarkozy Nuovotrattatoa 17 per salvare leurozona pIl vertice Francia e Germania rinsaldano lasse: Andremo a tappe forzate pCompromessoNoeurobond, s a regole pidure per larea delleuro La crisi europea 18 MARTED 6DICEMBRE 2011 se ha comunque ottenutounammor- bidimento delle posizioni tedesche sui poteri delleistituzioni Ue. LaCor- te di giustizia europea non potr in alcun caso annullare i bilanci degli Stati membri, ha spiegato, ma si li- miter a verificare che ogni Stato ri- spetti laregola doroiscrittanella Co- stituzione, cio il pareggio di bilan- cio. LE MOSSE DELLACANCELLIERA LaMerkel inoltre ha fattouna parzia- le marcia indietro sul coinvolgimen- to dei privati in eventuali bancarotte della zona euro. La questione dovr essere definita con listituzione del fondo salva-stati permanente antici- pata allanno prossimo, invece del 2013. In passato la cancelliera aveva chiesto che i privati si accollassero le conseguenze delle proprie scelte. Se uno Stato non paga i debiti, insom- ma, sono affari di chi gli ha dato i sol- di. gi successo con la Grecia. A ot- tobre si deciso un taglio del debito del 50% e chi ha comprato i titoli di Stato di Atene ora riavr soltanto la met del valore. Ieri invece la Merkel ha precisato che la questione della solvibilit degli Stati deve essere di- sciplinata secondo le regole del Fon- domonetariointernazionaleper assi- curare che il debito pubblico di uno Stato della zona euro non sia meno sicuro di quello degli altri e che la Grecia stato un caso eccezionale. Un concetto ribadito anche dal presi- dentefrancese, secondocui nonpos- siamoparagonare unagrandeecono- miacomequellaitalianaoquellaspa- gnola a quanto successo in Grecia. Il nocciolodel problemalohaspie- gatoieri mattinaal Parlamentodi Ni- cosia il governatore della banca cen- trale cipriota e membrodel Consiglio dei governatori dellaBce, Athanasios Orphanides. Dimezzando il debito grecoabbiamoscatenatolapreoccu- pazione internazionale sututti i titoli di Stato della zona euro, ha detto, ed per questo tragico errore che nella zona euro gli interessi su cos tanti titoli sono cos alti. Paolo Soldini Un anno con: Enrico Brizzi / Rossana Campo / Cristiano Cavina / Piero Colaprico / Sandrone Dazieri / Elasti / Chiara Gamberale / Gino e Michele / Margherita Hack e Viviano Domenici / Jean Claude Izzo / Raul Montanari / Paolo Nori / Aldo Nove / Tiziano Scarpa ANCHE NEL 2012 SMEMO 12 MESI A EMISSIONI ZERO E REALIZZATA AL 100% IN ITALIA DISPONIBILE IN TUTTE LE LIBRERIE DA 11 A 14,50 EURO / www.gutdistribution.it www.smemoranda.it LAGENDA-LIBRO CON GLI AUTORI CONTEMPORANEI PI AMATI Merkel e Sarkozy cominciano a somigliare a Bonnie & Clyde. La strana coppia ha preso la fuga e non si ferma pi, mentre in Francia e in Germania cresce il numero di coloro che dnno la caccia alluno e allaltra. E cos ieri, con una capriola davvero penosa, luomo dellEliseo si perfino rimangiato il s convinto agli eurobond che aveva pronunciato prima del nein, bitte di Frau Merkel. Lei, la cancelliera, scappa da due schieramenti contrapposti: da un lato le autorit di Bruxelles e quelle di Washington, i governi amici, tutti gli esperti internazionali e gran parte di quelli tedeschi le spiegano che le sue rigidit contro una qualsiasi condivisione delle responsabilit in materia finanziaria rischiano davvero di mandare a fondo leuro, lUe e anche la Germania; dallaltro lato la destra della sua coalizione pronta a mandare il governo allaria se dovesse cedere anche di un millimetro su titoli europei e ruolo pi ampio della Bce. Come forse in cuor suo ormai sarebbe anche pronta a fare in cambio di drastiche garanzie sulla disciplina di bilancio dei partner. Solo queste premesse spiegano i motivi che hanno portato Merkozy a buttare l la peregrina idea di proporre alla Commissione Ue e ai partner dellEurozona una riforma dei Trattati da portare a termine entro marzo. In quattro mesi, secondo i due, Bruxelles e tutte e 17 le capitali delleuro dovrebbero mettersi daccordo su modifiche che prevedono lunione fiscale come la intendono a Berlino, ovvero misure draconiane sul controllo dei debiti e punizioni automatiche per chi sgarra, compresa la condanna della Corte di Giustizia (questo lo chiede la cancelliera, ma Sarkozy, comme dhabitude, abbozza). evidente che si tratterebbe di uno Stabilittsplan che parla solo tedesco, lespressione di quella aspirazione alla deutsche Dominanz che proprio laltro giorno il grande vecchio Helmut Schmidt ha denunciato come lerrore pi grave in cui rischiano di cadere gli attuali dirigenti della Repubblica federale. In realt il coro degli specialisti degli istituti, dei giornali economici, dellopposizione ma anche di settori sempre pi vasti della stessa Cdu canta unaltra musica: lidea che la Germania possa imporre i propri interessi come interessi generali non solo ingiusta e inaccettabile per gli altri paesi, proprio sbagliata. Un monito chiaro arrivato ieri da Peter Bofinger, dellorganismo di consultazione del governo federale, una voce che pi ufficiale non si pu: Se il governo tedesco rifiuta categoricamente lassunzione di responsabilit comune con i partner sul debito, mette implicitamente in conto la distruzione della moneta unica. Lidea di riformare i Trattati in quattro mesi la classica fuga in avanti. Se dovessero presentarsi solo con questa proposta agli altri capi di stato e di governo, un fallimento del Consiglio di gioved e venerd sarebbe dietro langolo. probabile che Bonnie & Clyde ne siano consapevoli e che abbiano parlato a Parigi anche di qualcosa di pi realistico. In conferenza stampa non ne hanno fatto cenno, ma diversi giornali ricamavano, ieri, su una indiscrezione della Welt su un piano franco-tedesco che prevederebbe la costituzione presso il Fmi, che attualmente ha una potenza di 390 miliardi di dollari, di un fondo comune speciale, alimentato dalle banche centrali di Eurolandia e magari anche dalla Federal Reserve e da altri istituti extraeuropei, sul modello di quello che fu creato, negli anni 70, per sostenere i paesi in difficolt per la crisi energetica. Il fondo avrebbe una dotazione a tre cifre, cio pi di un miliardo di euro, e si affiancherebbe allEsm (European Stability Mechanism). Lentrata in funzione dellEsm verrebbe anticipata a marzo, in coincidenza con la presuntissima riforma dei Trattati, perch ormai chiaro che lEfsf, il vecchio fondo salva-stati, ha deluso chi saspettava il miracolo della moltiplicazione con effetto volano dagli attuali 440 miliardi a pi di mille. Controverso, gi tra francesi e tedeschi, sarebbe per il tema della eventuale partecipazione ai fondi dei privati. Lidea di moltiplicare per quanti sono i paesi che beneficerebbero del sostegno le difficilissime trattative con le banche che hanno accompagnato la riduzione del debito greco dovrebbe comunque scoraggiare i capi di stato e di governo se effettivamente la proposta arriver sul loro tavolo. RETROSCENA E DIETROLE QUINTE SPUNTA IL SUPERFONDO Belgio, formato il governo La nascita del governo guidato dallitalo-belga e socialista Elio Di Rupo sempre pi vicina. Ieri i sei partiti che compongono la coalizione di governo hannotrovato un accordo sullaripartizionedegli incarichi - 13posti daministroesei dasottosegretarionel nuovoesecu- tivo. Lintesastataraggiuntadopo20oredi discussioni. Ieri lapresentazioneal reAlbertoII. 19 MARTED 6DICEMBRE 2011 Manovra durissima, ma necessaria quella Salva Italia del premier Monti. Avrebbe, per, potuto essere piequa. La parola passa ora al Parla- mento che pu introdurre correttivi e migliorie. Questo, in estrema sintesi, il giudizio espresso con accenti diver- si dal variegato mondo cattolico che concorda su quanto sia stata positiva la rottura con lera Berlusconi. Non vi stata una presa di posizione ufficia- le formale da parte dei vescovi. Vi stata per una nota del Sir, lagenzia della Cei. arrivato un segnale forte e chiaro allEuropa e al Paese com- menta. C bisogno dellItalia per fa- re lEuropa, e lItalia deve essere in grado di giocare la sua partita ag- giunge lagenzia dei vescovi, che insi- ste sul momento difficile che vive il Paese e sul drammatico contesto in- ternazionaleconcui bisognamisurar- si. Il governo tecnico - conclude - ha saputo parlare alle tre maggiori gambe della sua maggioranza e alle parti sociali, dando cos corpo a quel- la fase politica intermedia che dovr portare a riarticolare lofferta con la prossima legislatura. Si invita anche i cittadini ad avere fiducia in se stessi e nei nuovi governanti. Ha accenti diversi e nettamente pi critici larci- vescovo di Campobasso, monsignor Bregantini, reponsabile della Com- missione Cei per i Problemi sociali e del Lavoro. LACRITICADEL VESCOVO Si poteva fare di pi - osserva - sui redditi alti con lIrpef. Lo preoccupa come si affrontatoil nododelle pen- sioni. Lemisureprese- insiste- anda- vano presentate in contemporanea con quelle per la ripresa. Richiama ROBERTO MONTEFORTE Primo Piano Cattolici: c discontinuit ma serve maggiore equit Lamanovradi Monti necessa- ria e segna una discontinuit con il passato. Prende posizio- ne lagenzia della Cei, il Sir. Chiede pi equit monsignor Bregantini. LeAcli: il Parlamen- to introduca la patrimoniale. ROMA rmonteforte@unita.it pCauta lagenzia dei vescovi Sir: manovra necessaria, un segnale forte al Paese e allEuropa pLe Acli: S aduna patrimoniale vera. Monsignor Bregantini: troppe ingiustizie La manovra 20 MARTED 6DICEMBRE 2011 Liberalizzazioni ok Ma va tutelato il potere dacquisto Il direttore generale Conad: I redditi pi bassi devonoessere sostenuti. Mi aspettoqualcosa di pinel taglio dei costi della politica Intervista a Francesco Pugliese L o dico per il ruolo che ri- vestoinunagrandestrut- turacommerciale, maan- che da semplice cittadi- no: dei tre elementi con cui Mario Monti vuole caratterizza- re il suo periodo di governoper ora, in questa manovra, ne vediamo so- prattuttouno: il rigore. Nelleprossi- me settimane, per, occorrer agi- re, e molto, sugli altri due fattori, crescita ed equit, che poi sono strettamente legati luno con lal- tro. Francesco Pugliese, direttore generale di Conad, di fronte al pri- mo sostanzioso blocco di provvedi- menti varato dal nuovo esecutivo opta per una costruttiva sospensio- ne del giudizio. Suche cosa si basa lo strettolegame fra crescita ed equit? Si tratta di uninterdipendenza ab- bastanza evidente. Se le misure del governo vanno a toccare le tasche dellamaggior partedei cittadini, al- lora diventa inevitabile una contra- zione dei consumi, conunaumento dellasofferenzadellefamiglieelin- gresso in una pesante recessione. un po quello che rischia di accade- re con questa manovra, se vero che composta per il 60% da mag- giori imposizioni e solo per il 40% da tagli nellambito della spesa. Mi rendo conto che era difficile fare al- trimenti, specie tenendo conto del poco tempo a disposizione di Mon- ti. Peradessooccorre riequilibrare la situazione. In che modo? fondamentale, appunto, la ricer- cadellequit, chepoi significaresti- tuirepoteredacquistoai redditi pi bassi. Per spostare risorse a favore di chi ha menoci sonomolti modi, e di sicuro allinterno del governo si hannobenpresenti lepossibili misu- re. Si gi parlato, ad esempio, del reperimento di risorse attraverso la vendita dei beni pubblici piuttosto che con lintroduzione di unimpo- sta patrimoniale. Spostiamoci nel suosettore. Quali so- no gli aspetti positivi della manovra per grandi realtdistributivecomela Conad? Il passoinavanti pisignificativo quello operato su un tema chiave, le liberalizzazioni. Con il via libe- ra alla vendita dei farmaci di fa- scia Cconricetta negli appositi re- parti creati allinterno delle aree commerciali, si pone fine ad un monopolio di fatto esercitato in questambito dalle farmacie tradi- zionali. E mi auguro che in mate- riadi costi si verifichi quantoacca- duto a suo tempo conla comparsa delle parafarmacie, che ha porta- to ad una diminuzione media del 20%sul prezzodei prodotti dispo- nili anche in questi spazi di vendi- ta. Inquali altri settori andrannoadinci- dere le liberalizzazioni? Unosututti, quello dei carburan- ti. Unasignificativaestensionedel- laconcorrenza, al di fuori dellatra- dizionale rete distributiva, com- porter sicuramente un calo dei prezzi di benzina e gasolio, il cui costo grava non poco sul portafo- gliodegli italiani. Elattualeesecu- tivopufare moltoanche nel libe- ralizzare il comparto assicurativo dove negli ultimi anni si assistito ad unautentico boom dei costi, con i maggiori tassi daumento in assoluto. ElaumentodellIvafissatoal secon- do semestre dellanno prossimo? Spero proprio che non ci sia. Vale a dire? Da quel che ho fin qui appreso della manovra, si tratta di una mi- sura che scatter se nel frattempo non verranno reperite delle risor- se sostitutive. Daqui il differimen- to del tempo. Gli effetti di unrincarodellIvasareb- bero molto gravi? Senzaltro, edanche inquestoca- so il ragionamento semplice. Mettere da parte laumento delle aliquote Irpef pielevate ha evita- to di incrementare limposizione sulle persone. Ma trasferire lau- mento sulle cose da un lato pi democratico, ma dallaltro va a colpire soprattutto i redditi pi bassi e qui torniamo a quanto det- to pocanzi, con linevitabile calo generalizzato dei consumi. Vorrei per aggiungere unaltra cosa. Prego. Un ambito nel quale mi aspetto molto di pi dal governo quello dei costi della politica. Gli inter- venti annunciati sulleProvinceso- nosicuramentepositivi, maoccor- redaresegnali maggiori. Loso, ta- gliare con forza i costi della politi- ca non risolverebbe certo i proble- mi finanziari dello Stato ma rap- presenterebbeunesempiodi gran- de portata. Una sorta di riconosci- mentodi comeil Paeseabbiavissu- toper decenni al di sopradelle sue possibilit, edi comesiafinalmen- te giunto il momento di dire ba- sta. Consumi lattenzione sulla seconda fase, quella della ripresa e sottolinea la preoccupazione espressa dal mondo sindacale. Chiede al premier Monti di dialogare con i sindacati e misu- re adeguate a favore della famiglia e dei giovani. Quello di Bregantini un giudizio molto probabilmente perso- nale, cheperdvoceapreoccupazio- ni diffuse nel mondo cattolico: ci si aspettava pi equit. MEDICINAAMARA Il quotidiano dei vescovi, Avvenire, giudica in modo positivo la manovra del governotecnico di Monti, medi- cina amara, ma necessaria vista lin- capacitdelleforze politicheedei sin- dacati di fare fronte alla crisi. Quello di Monti rappresenta un cambio di passo positivo anche per leconomi- sta Riccardo Moro che dai microfoni di RadioVaticanasottolinealacredi- bilit ritrovata dallItalia anche di fronte ai mercati. Pi problematico il giudizio del presidente del Movi- mento cristiano lavoratori, Carlo Co- stalli. Insiste sulla scarsa equit della manovra e denuncia - in piena sinto- nia con la Cisl - la mancanza di un confronto vero con le organizzazioni sindacali, che - osserva- sicuramen- te avrebbe portato maggiore equit soprattutto sulla previdenza. Non fa sconti a Monti il presidente del Coor- dinamento delle Comunit dacco- glienza, don Armando Zappolini. Aveva promesso una manovra dura, ma equa. Siamo molto delusi. Lim- pressione che si faccia pagare il con- tosempreagli stessi: lavoratori dipen- denti, pensionati, Regioni ed Enti lo- cali. A tutti gli altri, in un momento drammatico per il paese, viene chie- stobenpoco. Sorprende, inpartico- lare - aggiunge - quanto (non) deciso in materia di evasione fiscale. Non tutto dato per scontato dal presidente delle Acli e portavoce del Forumdel Terzo settore, Andrea Oli- vero che definisce la manovra duris- sima e necessaria, ma che pu e de- ve essere resa pi equa dallo sforzo delle forze politiche responsabili in Parlamento. Olivero apprezza la fi- losofia della manovra e la volont di suddividere i costi, ma sulla stra- da dellequit chiede di fare di pi. Lanciail suoappello. Sul pianofisca- le - afferma - appare irragionevole e inaccettabilelopposizionemanifesta- ta da alcuni verso lintroduzione di unarobustapatrimoniale, chepotreb- beinveceriequilibraresecondogiusti- zia il peso della manovra. NoallaumentodellIva Scatter solo se non verrannotrovate altre risorse. Da qui il differimento Archiviato Quanto fatto da Monti lascia alle spalle lera Berlusconi MARCO VENTIMIGLIA Il manager principale della rete di ipermercati MILANO mventimiglia@unita.it Francesco Pugliese entrato in Conadnel 2004conlacaricadi Diretto- reGenerale. Inquesti anni ha promos- soerafforzatolosviluppocommercia- ledi Conadfinoadottenereunaquota di mercato che oggi supera il 10%. FRANCESCOPUGLIESE 52 ANNI DIRETTOREGENERALECONAD Chi Iva: sar unaltra stangata Ci sono luci e ombre nella manovra economica varata dal governo e sulla famiglia tiposi abbatterunastangatada675euro. LoaffermainunanotaCasper- Comitatocontro lespeculazioni eper il risparmio. LaumentodellIva- spieganoAdoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori - porter una stangata a 675 euro. 21 MARTED 6DICEMBRE 2011 Provinces ono?Lamanovradel go- verno Monti riapre, con forza, un dossier a lungo dibattuto. E indivi- dua una soluzione draconiana, che sfiora dei profili di costituzionali- t, come spiega il professor Augu- sto Barbera. Dal 30 novembre 2012, infatti, le giunte e i consigli provinciali cadranno automatica- mente. Una scelta forte, che ha sca- tenato una durissima reazione dellUpi, lUnionedelleProvinceita- liane. Il presidente Giuseppe Casti- glione non ha usato mezzi termini: Un provvedimento palesemente anticostituzionale. Facciamoappel- lo al presidente della Repubblica, perch vigili attentamente prima di firmarlo. Uno dei cavalli di batta- gliadegli amministratori provincia- li, che ieri si sono riuniti a Roma, lesiguit dei risparmi. Solo 30 mi- lioni di euro, ha detto Castiglione. Una cifra che deriva dalla cura di- magranteimpostaalleProvincedal- le manovre estive del governo Ber- lusconi, cheavevanopichedimez- zato il numero degli eletti, portan- dolaspesaper assessori e consiglie- ri da 113 milioni a circa 35. Il decreto del governo prevede che, in attesa della abolizione tota- le conuna legge costituzionale (au- spicata dallo stesso premier), nuovi consigli provinciali non potranno avere pi di 10 componenti che eleggeranno il presidente. Gli eletti saranno scelti dai rappresentanti dei Comuni nel territorioeresteran- noincarica 5anni. Quantoalle fun- zioni, vengono dirottate a Comuni e Regioni quelle tradizionali relative a viabilit, scuole e rifiuti (entro aprile 2012) , mentre restano funzioni di indirizzopoliticoe di coordinamento delle attivit dei Comuni nelle mate- rieenei limiti indicati conleggestata- le o regionale. PROTESTE BIPARTISAN Il jaccuse di Castiglione ha ricevu- toconsensi bipartisan. Apartiredalla Lega, che ha sempre difeso le Provin- ce, passando per Pd e Pdl. Cancella- re gli eletti dal popolo senza che ab- bianoterminatoil propriomandato una scelta demagogica e grave, at- tacca il deputatoPd Enrico Gasbarra, gi presidente della Provincia di Ro- ma. Moltoduroancheil suosuccesso- re Nicola Zingaretti: Ha vinto la de- magogia e lantipolitica a tutti i costi, la voglia di dare qualcosa in pasto allopinione pubblica per distoglierla da altri provvedimenti. Chi oggi guida le Province lo fa perch stato votato da milioni di italiani e questo nonvamai sottovalutato, haaggiun- toZingaretti. Sulla stessa linea anche la governatrice del Lazio Renata Pol- verini. Ancheil professor Barbera, ordina- rio di Diritto costituzionale a Bolo- gna, edasemprealfieredel tagliodel- le Province, non convinto del meto- do seguito dal governo. Oggi dovrei essere contento, e invece sono per- plesso per un metodo obliquo e an- che umiliante per gli amministratori provinciali. Lo strumento del decreto legge decisamente improprio per una materia del genere. Si sarebbe potuto far decorrere la norma alla scadenza naturale di giunte e consi- gli incarica. Laviamaestrarestaquel- ladi unaleggecostituzionaledi aboli- zione. Se c la volont politicabasta- no 4-5 mesi. Critico anche lex presidente della Consulta Piero Alberto Capotosti. Si incide con un decreto suuna materia che gode di una copertura costituzio- nale, una manovra pesante, che la- scia dubbi di costituzionalit. Capo- tosti rivela al comma 11 dellarticolo 23 del decreto un altro aspetto dub- bio: Vengono previste per le Provin- ce funzioni di indirizzo politico, oltre che di coordinamento, dellattivit dei Comuni. Questo rischia di subor- dinare lattivit politica dei Comuni alle Province, toccando lautonomia dei municipi. Infine, labolizioneper decretodel- legiuntepresentaprofili di incostitu- zionalit perch incide sugli statuti provinciali e sullautonomia organiz- zativa degli enti che non pu essere modificata per decreto. possibile che nascano contenziosi davanti alla Corte, per questoprevedoche insede di conversione parlamentare del de- creto vi possa essere qualche corre- zione degli aspetti pi drastici. La contestazione Si altera lequilibrio fra enti locali e si rischiano ricorsi alla Consulta ANDREA CARUGATI Napolitano e Fornero tra i volontari: Voi, ricchezza per il Paese LA GIORNATA INTERNAZIONALE Piero Alberto Capotosti Le Province protestano Illegittimo abolire le giunte per decreto Il presidentedellUnioneprovin- ceitalianedenunciacomepale- semente incostituzionale la ri- forma contenuta nella manovra Monti. E la protesta raccoglie consensi bipartisan. Zingaretti: Ha prevalso la demagogia. pRabbia dellUpi controla manovra che far decadere tutti gli eletti pDubbi dai costituzionalisti. Cancellarle si pu ma cambiando la Carta Giornatainternazionaledel volon- tariato, ieri mattina, allAuditoriumdella Conciliazione. Una manifestazione che, questanno, coincideva anche con lan- no europeo del volontariato che pro- muove la cittadinanza attiva. Presenti il presidente della Repubblica e i ministri alla Cooperazione e al Welfare, Andrea Riccardi edElsaFornero. Il volontariato - ha detto Fornero, chiamata sul palco perunsaluto- importantenonsolodal punto di vista della persona, ma anche come condivisione e cura nei confronti di chi hamenodi noi. unaveraricchez- zasocialechedsensodi appartenenza La manovra Il jaccuse apprezzato da esponenti del Pdl, del Pd e della Lega ROMA Primo Piano 22 MARTED 6DICEMBRE 2011 Le primarie per i parlamentari sono entrate finalmente nel vivo del dibattito tecnico e politico e lUnit ha il merito di avere ospitato le prime prese di posizione sullargomento. una grande soddisfazione per chi insiste da tempo sullimportanza di promuoverle e organizzarle nel migliore dei modi in tutto il territorio nazionale. Vale la pena di ricordare che a febbraio approvammo in assemblea nazionale un ordine del giorno che chiedeva al Partito democratico di regolamentare le forme pi ampie di partecipazione e di consultazione per gli elettori in relazione alla scelta dei rappresentanti di Camera e Senato. E nei mesi successivi, in tutta Italia, iniziata una riflessione e unanalisi di grande qualit, che ha coinvolto i circoli e i livelli provinciali e regionali. Esattamente come le primarie sono partecipazione dal basso verso lalto, anche questo dibattito nato dalla base, divenendo popolare e diffuso, senza che per trovasse lattenzione dei vertici, almeno fino ad ora. Ne abbiamo discusso questestate ad Albinea e abbiamo ripreso la proposta a Bologna, in occasione de Il nostro tempo, la manifestazione promossa con Debora Serracchiani. Il tema quello di aprire alla partecipazione, di fare in modo che i candidati eletti a livello locale trovino posizione nelle liste del Pd, a partire da quelle di testa che consentono di raggiungere lelezione. Con un voto a livello provinciale, in collegi plurinominali, sulla base del peso di ciascun territorio e la garanzia che chi stato scelto sia poi eletto dal Pd. Proponiamo a tutti coloro che sono interessati di discuterne sabato 14 gennaio a Quarto (Ge), da dove partirono i Mille (che sono anche il numero dei parlamentari da eleggere, anche se giustamente si propone che diventino cinquecento) e dove alcuni giovanissimi democratici hanno elaborato una proposta di sicuro interesse, che sar importante confrontare con la proposta di Salvatore Vassallo e con chi ha gi elaborato soluzioni in questa direzione. Nel frattempo, prosegue la raccolta delle firme di Prossima Italia: sul sito www.prossimaitalia.it si pu firmare direttamente online o scaricare i moduli per raccogliere le firme. Tra gli altri hanno firmato, nelle scorse ore, Nicola Zingaretti e Giorgio Gori, insieme a migliaia di persone che hanno aderito in tutta Italia. Prima gli elettori lo slogan e il migliore commento possibile per uniniziativa che, soprattutto se si votasse ancora con il Porcellum, sarebbe a dir poco rivoluzionaria. Giuseppe Civati Foto Ansa Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma alla collettivit. E proprio da questo mondo - un soggetto strutturato che operaconquasi sei milioni di persone- partitolappelloasostenereil volontaria- to, per far ripartire il Paese, costruendo unnuovomodellodi svilupposociale. A Napolitano, i volontari hannoribaditola necessitdellimpegnoancheattraver- sonuovi stili di vita, percostruireunnuo- vomodellodi svilupposociale, culturale edeconomico, conlobiettivodi conti- nuare a dare risposte alle sempre pi pressanti richiestedi aiutochesi levano dachi ancora esclusodai diritti fonda- mentali. Centinaia le associazioni pre- senti alla manifestazione, voluta da Fo- rumTerzoSettore, Consultadel Volonta- riatopressoil Forum, ConVol (Conferen- zaPermanentedelleAssociazioni, Fede- razioni eReti del Volontariato) eCSVnet. LINTERVENTO FARE LE PRIMARIE PERI PARLAMENTARI LASTRADAGIUSTA Con Serracchiani La proposta lanciata a Bologna, in occasione de Il nostro tempo Sit-in contro i tagli in Rai Sonooltre600i dipendenti Rai daricollocareaseguitodellemisureanticrisi appro- vate dal Cda della tv pubblica la scorsa settimana, sostengono fonti sindacali. Per questo, RsueSnater hannoproclamatolostatodi agitazionedelladirezioneproduzionedi Roma Rai e convocatoun sit-in, domani a Saxa Rubra, per respingere il piano di dismissione. 23 MARTED 6DICEMBRE 2011 Fronte del video Quandola tv fa concorrenza a Internet LINTERVENTO p SEGUE DALLA PRIMA MAI PISENZA LE DONNE T utto quello che cera ieri sulleprimepaginedei quo- tidiani lo avevamo gi vi- sto in diretta tv, su Rainews 24, La7, Skytg24. E aggiungiamo pu- re il nuovo canale di notizie Tgcom24, sucui ci si pusintoniz- zare sul digitale terrestre, se si vuole correre il rischio di sentire lavocedel direttoreMarioGiorda- no. Per fortuna la tv ormai fa con- correnza anche ad Internet e, se vuole, ci immette nel circuito dei fatti mentre avvengono. Se non vuole, invece, come ha scritto be- nissimoNataliaLombardosuque- stogiornale, latvcontinuaapropi- narci quiz, canzoni, delitti aprofu- sione. Anche se, ieri, ad assistere allaconferenzastampasullemisu- re che Monti ha chiamato salva Italia cerano milioni di cittadini impauriti, in attesa di capire se si salveranno. E a quelli di loro che oggi hanno diritto di sentirsi tar- tassati, certononbastasapereche chi ci governacompetenteedeti- camentecoinvolto, comehadetto il presidenteNapolitano. Peraiu- ta sapere che, se dobbiamo soffri- re, stavolta almeno non sar per lavergognaplanetariadellebuffo- nate di Berlusconi. Maria Novella Oppo Cio da un governo di tecnici che sta lavorando per salvare lItalia dalla catastrofe di una insolven- za? Per dire che il movimento delle donne non smobilita, non ha ottenuto lo scopo, vuole uscire da questa crisi politica ed economica costruendo un Paese in cui le donne possano entrare alla pari nella societ e portarvi il segno della loro differen- za. Lodicevamogi il 13febbraio, la dignit calpe- stata dalla cronaca politica, dalle immagini delle donne nei media era il segno di un paese arcaico, di una condizione reale terribile della vita delle donne italiane. Ognuna di noi lo sapeva gi dalla propria esistenza. Saltando come funambole dai figli al lavoro precario e poi dai genitori sempre pianziani, rinunciando moltospesso alavorare o a fare bambini, non avendo il tempo per noi mai. Lafotografiadelledonneitalianedisegnatadal- le statistiche era chiara nella nostra mente, nei no- stri sentimenti e nei nostri corpi stanchi. Il 13 feb- braioabbiamoavutolaforzae il coraggiodi dirloa tutti, di trasformareunainiziativaper i nostri dirit- ti in una grande azione politica per fare dellItalia un Paese moderno. E dunque questo proprio il nostro momento. Le donne hanno sostenuto un Paese senza avere nulla in cambio. Eanche questo governo, arrivato tardi dopo lo sperpero umano e economicodi quelloprecedente, proponealledon- neanni di lavoroinpiemaggiori contributi neces- sari per uscire dalla propria occupazione ma non d nulla incambio, se nonla promessa di unutiliz- zodellaumentodellIvaper benefici nonnominati o labbassamento dellIrap per chi assume donne e giovani. Nonbasta. Le donne hanno studiato, lavo- rato, procreato, curato, allevato, si sono caricate sulle loro spalle giovani e anziane le vite di tutti. Tutta lItalia deve alle donne di non essere ca- duta in pezzi, di avere a lungo mascherato la mancanza di servizi per le persone e per la fami- glia, ma ora questo sistema antico e ingiustonon basta pi. Se si chiede alle donne di lavorare pi anni, si deve dare loro la possibilit di farlo, la possibilitdi conciliazionetravitaprivataelavo- ro che in questi anni stata scaricata interamen- te su di loro. La sfida di questi giorni duri que- sta: fare dellaccesso paritario delle donne nella societ il grande motore di sviluppo dellItalia. Uno sviluppo economico, perch laumento del tasso di occupazione delle donne, tra i pi bassi di Europa, farebbe crescere la ricchezza di tutti. Unosviluppoumanoecivileperchmetterebbei talenti delle donne, il loro modo di trovare solu- zioni, di decidere e dirigere a disposizione di tut- ti. Nessun governo italiano si mai posto come obbiettivo di fare dellItalia un Paese per donne. Ele ragioni ci sono chiare, lItalia non mai stata governata in modo paritario dalle donne. Mentrenoi sostenevamolefondamentadel- la casa, ai piani alti altri decidevano per noi. Non c bisogno di controllare le statistiche, basta guardareil tavoloelaplateadi unincontroistitu- zionaleoprofessionale, gli organi dirigenti di en- ti pubblici, le direzioni dei giornali, delle tv, i consigli di amministrazione delle aziende, delle banche, degli ospedali, i direttivi dei partiti, lau- la del Parlamento: una moltitudine di uomini e poche donne, le vincitrici della corsa a ostacoli. Anche tra i giovani c molto da cambiare, come harilevatoindignandosi laministraFornero, da- vanti a una delegazione di soli ragazzi. Ma nes- suna donna pu farcela da sola, anche se molte lo hanno pensato. Ogni cambiamento positivo, come le tre ministre tecniche di questo governo per esempio, viene immediatamente cancella- to, senza la forza in campo delle donne: tra 25 sottosegretari e 3 viceministri, una sola donna. Nonpossiamodistrarci. Lasfidadi questi gior- ni di crisi anche questa: rinnovare la politica, avvicinarla ai bisogni delle persone, svuotarla di retorica, di frasi fatte, cercare una trasparen- za per discutere, accordarsi o fronteggiarsi. Le donnepossonofarlo. Il 13febbraiosi sonoallea- te tra loro, hanno sancito che si pu e si deve discutere con chi non la pensa come te per un bene comune, per lidea di un Paese migliore per tutti. Lingresso a pieno titolo delle donne nelleistituzioni enei partiti puessereil motore di un cambiamento radicale nella politica. An- che per questo scendiamo in piazza l11 dicem- bre, per dire mai pi contro le donne ma anche mai pi senza di loro. E chiediamo agli uomini, anche questa volta, di essere con noi. D ai rischi di sospensione della democra- ziapaventati per laformazioneinEuro- pa di vari governi tecnici (tra cui in Ita- lia quello presieduto da Monti), allau- tonomizzazione delleconomia dalla politica, alle domande sociali di cambiamento che stentano a trovare unadeguata offerta politica, sono molti i processi che fanno parlare di crisi democratica. Sono posti in discussione i fondamenti stessi del vivereassociatoelequestioni chenederivanotra- scorrono dal diritto alleconomia, ma anche dalla filosofiasociale aquellapolitica. Si presenta, dun- que, di straordinaria attualit il programma che la scuola di democrazia della Fondazione Basso (www.fondazionebasso.it) prepara per il 2012 de- dicato proprio a I dilemmi della democrazia. Le tensioni individuo-societ e pubblico-pri- vato sonotipichedi questi dilemmi. Lasecolarizza- zionedella societe la costruzione dellamodernit sonostate attraversatedaunatensionecostantetra individuo e societ, a cui ha dato una forte spinta linnalzamentodelleconomico aunruoloprivile- giato, il quale sembrato fondarsi sul premio a tut- te le istanze individualistiche, egoistiche, acquisiti- ve. Sono state rimosse le idee da una parte che gli esseri umani sonocostitutivamentefragili, bisogno- si di cura e di relazioni, dallaltra che la loro razionalit complessa, intrisa di affettivit e di emozionalit, non solo puramente strumentale. Maanchelevoluzionedellarelazionetrapubbli- co e privato segna la storia della modernit, se verochelautoriflessivitmodernasi espressapri- marimantecome ragionamentoe dibattitoinpub- blico, rendendo inscindibili lo sviluppo della de- mocrazia e quello della sfera pubblica. Il trenten- nioneoliberistaconla privatizzazione delle funzio- ni pubbliche ha dato vita a una paradossale con- giunzionetra depotenziamentodellasferapubbli- ca edegradodellasferaprivata, questultimasotto- posta a un processo perverso di pubblicizzazione (per esempio, comemessainscenapubblica, infor- mealtamenteemotivizzate, di passioni esentimen- ti). La crisi economico-finanziaria ha riproposto la rilevanza del pubblico, dando vita, per, a un ulte- riore paradosso: lintervento pubblico stato risco- perto per il tempo di salvare dal collasso il sistema bancario e finanziario mondiale ma ora si torna, specie in Europa, alla fallace ortodossia neoliberi- sta e monetarista delle politiche restrittive e defla- zionistiche, drasticamente avverse alla spesa pub- blica. Come va letta oggi la relazione pubblico-pri- vato? Quali ricadute pu avere la problematica del comune? Quali possono essere le forme contem- poranee di quella complessa mediazione istituzio- nalepubblica incui si inveratalaragionepubbli- ca dellilluminismo e della modernit? Questogiornale stato chiuso in tipografia alle ore 22 CRISTINA COMENCINI www.unita.it LINIZIATIVA ASCUOLA DI DEMOCRAZIA Laura Pennacchi 24 MARTED 6DICEMBRE 2011 ACCADDE OGGI Maramotti U ntemadecisivoper il siste- ma universitario italiano rappresentatodallavaluta- zione di esso attraverso lentrata in funzione della Agenzia Nazionaleacipreposta(ANVUR). Il precedente governo ha presentato in Parlamento, per acquisirei pareri del- lecompetenti Commissioni, undecre- tochetrattadi valutazione edi accre- ditamento dei corsi universitari e di meccanismi di finanziamento basati sullaqualitdei lororisultati: obietti- vi eccellenti. Per conseguirli, il testo perproponestrumenti del tuttoina- deguati. Esso afferma anche che oc- correconformarsi agli standardeuro- pei; mai contenuti normativi smenti- scono laffermazione. Due sono i punti principali che ca- ratterizzano le procedure europee. Primo, la valutazione si attua attra- verso tre fasi successive strettamente correlate: lautovalutazione interna allAteneo, la valutazione esterna e laccreditamento come conclusione. Secondo, essasi fondasuelementi di- versi nella fase iniziale, quando si tratta di autorizzare il decollo di un nuovo corso di studio, ovvero a corso attivato, quandosi trattadi monitora- re la qualit del suo funzionamento. Entrambi i punti non trovano ri- spondenza nel decreto proposto. Es- soprevede infatti tre sistemi del tutto separati, incui accreditamento, valu- tazione esterna e autovalutazione procedono su percorsi non comuni- canti. Non si distingue inoltre tra ele- menti di valutazione in fase iniziale e indicatori per i giudizi sul concreto svolgimento delle attivit: la confer- ma periodica dellaccreditamento si basa esclusivamente sul manteni- mento nel tempo dei requisiti inizia- li, sicch la qualit dellinsegnamen- to risulta irrilevante. Negli ultimi anni le universit so- no state sottoposte dal Ministero, ol- tre che alla fortissima riduzione delle risorse disponibili, a un vessatorio si- stema di vincoli che ha ingabbiato linterosistemaconrequisiti burocra- tici: per colpire, spesso senza riuscir- ci, alcunepessimeiniziativedei vizio- si, ha paralizzato i virtuosi. Dallattuazione di un serio proces- so di valutazione ci si deve attendere unamodificaradicale: puntuale, ese- vera, attenzione ex post alle modali- t con le quali il lavoro viene svolto, in luogo dei requisiti meramente quantitativi ex ante. A tal fine, il decreto oggi in esame va sostanzialmente trasformato. Ci non contraddice lesigenza di dare pienaoperativitallANVUR, edan- zi necessario affinch il finanziamen- todelle universitsia finalmente fon- datosullaqualit dei lororisultati. Le necessarie modifiche al testo posso- no essere infatti introdotte in tempi brevissimi se si adotta davvero, come puntodi riferimento, lapiena adesio- nealleindicazioni fornitedal sistema di valutazione europeo. *Conferenza Nazionale dei Centri Universitari per la Ricerca Educativa e Didattica Scaffaledigitale Undelitto, unprocesso, uncon- flitto morale. Nel cuore della famiglia Karamazov ci sono dubbi, ombre, la lotta tra ragione e istinto, tra legge e libero arbitrio. Il padre Fedor Pavlo- vic, lavittima, vizioso, violento, arro- gante, cos assorbito da se da abban- donare i figli alla sorte, di uno, Smer- diakov, fa addirittura il suo servo. lui, in parte, la ragione degli odi e dei tormenti di questafamiglia, saril ne- glettoedisturbatoSmerdiakovaduc- ciderlo. Ma ad essere condannato ai lavori forzati avita, invece, sar Dimi- tri, il figlio maggiore che con il padre avevaunadisputaeconomica. Attor- no i dilemmi degli altri fratelli, la ri- voltaintellettualeerabbiosadi Ivan, lascesi di Alesa e la sua ricerca di onest, di limpidezza, la debolezza di Dimitri, la follia di Smerdiakov... Erano nelle mani dello Stato, e sonomorti. Da GiuseppePinelli a Ste- fanoCucchi: il librodi Luigi Manconi e ValentinaCalderone. Enonsoloincar- cere, dove i dati dei tentati suicidi so- no allarmanti, 10 al giorno, pari a 3.550lanno. Ma anche per resisten- zaattiva, cioperesserestati gonfia- ti di botte, e a volte i colpi arrivanosu punti vitali. Equesti sonoi casi eclatan- ti, chiss quanti finiscono in 5 righe incronaca... qui cherischialoStato di diritto. La democrazia devessere compiuta, trasparente, troppe anco- ralemanifestazioni autoritarieeanti- garantiste. Dice Manconi: Uno Sta- to pienamente legittimato chiede ubbidienza ma garantisce lincolu- mitdei cittadini. Masediventauna minaccia per i suoi membri, rischia di non essere pi riconosciuto. Delitti e pene (mortali) 2 ebook a 3 euro con lUnit I fratelli Karamazov di Fdor Dostoevskij La tiratura del 5 dicembre 2011 stata di 117.037 UNIVERSIT: VALUTARE COME NEL RESTODEUROPA lUnit, 6 dicembre 2005 Quando hanno aperto la cella di L. Manconi, V. Calderone Manconi e Calderone raccontanole vite interrotte di chi ha trovato la morte in carcere. Dostoevskij si confronta coni conflitti morali dellanimo umano Alla riunione in Umbria il centrosinistra raggiunge laccordo su importanti temi etici e di politica estera. Garantiti i diritti pubblici e privati delle coppie non sposate, anche se non si chiameranno Pacs. Il patto programmatico sar sottoscritto da tutti, forse davanti a un notaio. Iraq e unioni civili Il patto di Prodi RIFORMARE IL SAPERE Giunio Luzzatto PRESIDENTE DELLA CONCURED* 25 MARTED 6DICEMBRE 2011 MEMORIA MIGRAZIONI UN VIAGGIO PER MARE ALLA SCOPERTA DEL PASSATO PER COMPRENDERE IL PRESENTE. COMUNE DI GENOVA ISTITUZIONE MUSEI DEL MARE E DELLA NAVIGAZIONE GALATA MUSEO DEL MARE / GENOVA DAL 18 NOVEMBRE 2011 NUOVA SEZIONE PERMANENTE Orari Da Marzo a Ottobre Tutti i giorni 10.00-19.30 (ultimo ingresso 18.00) Da Novembre a Febbraio - Luned chiuso Da Marted a Venerd 10.00-18.00 (ultimo ingresso 16.30) Sabato, Domenica e festivi 10.00-19.30 (ultimo ingresso 18.00) Informazioni Tel. 010 2345655 www.galatamuseodelmare.it Servizio di prenotazione e vendita biglietti on-line sui siti www.galatamuseodelmare.it e www.incomingliguria.it CaraUnit RISPOSTA Le lacrime della Fornero che spiegava le decisioni del suo governo sulle pensioni dimostrano in modo che non potrebbe esse- re pichiaroladurezza delladiscussione che si sviluppata inConsiglio dei ministri. Direche quellechehannovinto, inquestafase, sonostatele ragioni di un Paese da salvare non per niente facile a chi guarda alle scelte di Monti con locchio del pensionato abituato a fare fatica per arrivare alla fine del mese. Inaccettabili restano, a quegli occhi, la deci- sione di aumentare solo dell1,5%il regalo scandaloso fatto, con lo scu- dofiscale, agli evasori e alle cosche criminali che avevanoportatoi soldi allesteroe lidea di ritirare, allultimomomento, laumentodi due punti delle aliquote massime per lIrpef. Quello di cui dobbiamo renderci con- to, tuttavia, che la manovra di Monti non soltanto tecnica, una manovra fortemente caratterizzata dal punto di vista politico come una scelta di destra. Una destra europea, pulita e capace di capire le difficol- t dei pi deboli e del tutto incapace, per, di dare un respiro di vero progresso, economico e sociale, alle decisioni che prende. Mi chiedo e ti chiedo: come pu non essere definita iniqua una mano- vra che obbliga un pensionato con circa mille euro al mese al blocco totaledellapensione eallaumentodel bollosul c/c mentreil costovita cresciuto del 4%, l'Iva passa dal 21% al 23%, le bollette energetiche sono tutte vistosamente aumentate mentre i redditi sopra i 75.000 euro sono passati indenni. Dialoghi Perbene ma di destra Luigi Cancrini UNARCHITETTOCHE HAPERSO LENTUSIASMOGIA30ANNI Una professione sempre pi illegale Sono un architetto di 30 anni. Gli studi di architetturadi 40-50perso- ne sono i piu grandi evasori fiscali legalizzati. Hanno4-5dipendenti inregolae40personeapartitaIVA costrettealavorare8oreal giorno, straordinari non pagati, sabati, do- menicheefestivitnonpagate, va- canze e malattie non pagate, il tut- toper cifrecheoscillanodai 700ai 1500eurolordi al mese. Secondoil mio umile parere questo lavoro dipendentecamuffatodaliberopro- fessionismo. Orari di lavorofissi ere- tribuzionenonproporzionaleal lavo- rorealmentesvoltoIOlochiamoco- si, poi il giornodi pagamentosi ricor- dano che sono un libero professio- nistaequindi pagano, sul miomise- rissimo stipendio, la ritenuta dac- contopari al 20%invece di pagarmi i contributi comequalsiasi dipenden- te. inaccettabile che uno studio di architetturapossaavereunapercen- tuale cosi bassa di dipendenti e una percentuale cosi alta di dipendenti camuffati daliberi professionisti che di liberononhannonulla(sehai biso- gnodi unorabisognachiedereil per- messoequasi mai telaconcedono). Chiamala legalit. In pi mi sento ri- petere da tutti che i giovani, soprat- tuttoinquestomomentodevonoes- serepiflessibili sul lavoro. Giustissi- mo, io sarei flessibilissimo, ma lin- gessatura legislativa dello Stato Ita- liano non me lo permette. Non so perqualeoscuraragioneunarchitet- toinItaliadebbacampareconil solo lavoro di architetto. In un momento storico drammatico per leconomia italiana, europea e mondiale con la presenzainItaliadi 140000architet- ti (un recordnegativo tuttoItaliano) pari a 3 volte il numero di architetti degli Stati Uniti, eccoinunmomento come questo un architetto non pu fare un secondo lavoro per arrivare a fine mese e la sua unica alternati- va, vistochenonesistenessunsinda- cato che ci difende, fare la fame. Faccio anche in questo caso un esempio per far capire meglio la si- tuazione. Architetto pago i purtroppopochicontributi allInar- cassa. Conlostipendioda architetto non arrivo a fine mese e penso di mettermi a cercare un lavoro serale perarrotondare. Trovounlavoroco- me cameriere in una pizzeria, ma con mio grande rammarico scopro chenonpossonomettermi inregola perch dovrebbero pagare i contri- buti allInps ed essendo iscritto ad Inarcassa non si pu. Dovrei conse- gnare il timbro allordine, togliermi daInarcassaefareil cameriere. Spe- rochedopotutteleriformenecessa- rie per rimettere in carreggiata que- sto disastrato bel Paese qualcuno trovi il tempo anche per dare rispo- steaquestepocheemal scritterifles- sioni. MASSIMOMARNETTO Caricare insieme I facchini chesollevanolagigante- scastatuadi SantaRosasannoche essenziale caricare tutti insieme. Perch se solo pochi sbagliano il momento, possono rompersi la schiena. Anche le misure di Monti sonogigantesche enonammetto- no un prima loro e un dopo noi, ma vanno caricate nello stesso provvedimento su tutti, per solle- vare insieme il Paese. Altrimenti lItalia non ce la far. E quel che peggio, i pideboli sarannoschiac- ciati. ALFIOSCIR I costi delle Pagine Gialle Contrariatodalloscoprirechelulti- ma bolletta Telecom, appena rice- vuta, mi hamessoincontobendo- dici europer unasolarichiestaalle Pagine Gialle, hotelefonato subito al 187. Io ricordo, oltretutto, di es- sermi intrattenuto con loperatore delle Pagine Gialle (il quale, se la memoria non mi inganna, non ha nemmenosoddisfattolamiarichie- sta) perpochissimi minuti, noncer- toi tredici chemi vengonoconteg- giati nellainformativa allegataalla bolletta. Vengocos a scoprire che il contatore delle Pagine gialle ini- zia a girare da subito, cio fin da quando inizia la musichetta e una voce registrata ripete il ritornello dei soliti comunicati commerciali, nellattesa di imbroccare il primo operatore libero. Alla mia vivace protesta, in quanto pensavo che il pagamento scattasse dal momen- to del contatto con loperatore, ogni responsabilitstatascarica- ta sullente gestore delle Pagine gialle. Doppia beffa. Ho intenzione di di- sdire il rapporto con la Telecom, ma mi chiedo se per tale presa in giro non esistano gli estremi per una denuncia. La satira de lUnit virus.unita.it VIAOSTIENSE, 131/L- 00154- ROMA MAILLETTERE@UNITA.IT La community dei lettori dellUnit DEANA BONZANO 27 MARTED 6DICEMBRE 2011 Foto di Dino Ferretti/Ansa Solo in Calabria, sono oltre 200 mi- lioni di euroogni anno, che contadi- ni e grandi proprietari disonesti sot- traggono alla collettivit, sotto for- madi fondi dellUnioneEuropea, de- stinati a tutta la produzione agrico- la italiana. Un dato che cresce se mettiamoinsiemequestacifraconsi- stente, con quanto frodato nelle al- tre 4regioni destinatarie di unaiuto europeo alle coltivazioni e attivit agricole: Campania, Puglia, Siciliae Sardegna. In tutto sono oltre 800 mi- lioni annui - questo dicono le statisti- che del ministero per il solo 2011 - che vengono dirottati da Bruxelles al nostro meridione. Lo dice con una punta di rammari- co il neo ministro per le attivit Agri- cole e forestali Mario Catania, facen- do il complimenti al Nucleo Antifrodi dei Carabinieri, che ieri nella Locride calabrese ha arrestato 12 persone (su 48indagati) esequestratobeni per ol- treunmilionedi euro. Tutti i protago- nisti sono di Africo e San Luca, il cen- tro dellex triangolo dei sequestri aspromontano, sopra Locri, e sonole- gati allecoschedei MorabitoeBruzza- niti. Hanno dichiarato fino al triplo di pecore rispetto alle greggi effettiva- mente possedute, per poter ottenere dal Servizio veterinario regionale il codice e le agevolazioni necessarie a poter, in seguito, mettersi in coda per ricevere i relativi rimborsi Ue. Il tutto, conuna corte di funzionari regionali edei consorzi agrari compia- centi, disposti a certificare queste pe- core che un sindacalista Cgil defini- sce di pezza. Siamo passati dalle arance di carta degli anni 80 e 90 - dice Antonino Calogero, ex responsa- bileFlai Cgil qui nellaprovinciareggi- na - a pecore e mucche con la testa di paglia. Cambiano gli stratagemmi, masi evolve solounvecchiobusiness, sostiene il sindacalista calabrese: a RosarnoeGioia, primachelacrimina- lit se ne disinteressasse, negli anni 90 ancora i coltivatori dei fondi, si mettevano in coda alla Agea, la agen- ziaregionaleper i sostegni allagricol- tura, grande dispensatrice di aiuti eu- ropei e romani, per ottenere le com- pensazioni per quantit di arance prodotte. Con un piccolo particolare: non esisteva nessuna forma di con- pNel 2011 Le frodi riguardano i contributi dellEuropa al sistema agricoltura in 5 regioni del Sud pQuestannonella sola Calabria sottratti 200milioni. Ieri lultima scoperta dei carabinieri Arance di carta, pecore di pezza Spariti 800milioni di fondi Ue Lagricoltura unodei pigrandi capitoli di spesa per la Comunit europea. In Italia spesso i fondi vengonorichiesti inmodoillegale e alimentanola criminalit GIANLUCA URSINI Lex amministratore delegato dellEnav Guido Pugliesi deve restare agli arresti domiciliari. Il gip del Tribunale di Roma ha infatti re- spinto listanza della difesa e confer- matolamisuracautelarenei confron- ti del manager indagatonellinchiesta suappalti efondi neri. Il giudicehare- spintounistanzadelladifesaacui an- che la procura aveva dato parere fa- vorevole. Per il procuratoreaggiunto AlbertoCapernaei pmPaoloIelo, Gio- vanni Bombardieri e Rodolfo Savelli non sussisterebbero pi i pericoli di fuga, di reiterazione del reato e di in- quinamentodelleprove. Oggi si terr udienza al Tribunale del riesame. www.unita.it Arrestati ieri nella Locride per truffa una famiglia legata alla ndragheta. Aveva richiesto fondi Ueper unmilione di euro falsificando i dati. Nel 2011 in Calabria le truffe ammontano a 200 milioni. REGGIOCALABRIA Anche i pmper la revoca ma Pugliesi resta ai domiciliari Enav Italia 28 MARTED 6DICEMBRE 2011 D a qualche anno Rai Radio- Tre dedica un giorno della sua programmazione a un eventospeciale. Nonsi trat- ta di una cerimonia di gala o della commemorazione di un avvenimento storico. RadioTre propone, come ha fatto il 5 dicembre, un diverso sguar- doe undiversopuntodi vistasuquan- to accade in Italia e nel mondo. E lo sguardo quello di chi si trova nel no- stro Paese, per motivi di studio o di lavoro, perch migrante o profugo, e che per una volta si trasforma in con- duttore radiofonico: Tutti stranieri (questo il titolo della giornata). Quello che il direttore di RadioTre, Marino Sinibaldi, vuole proporre agli ascoltatori nonil raccontodi chi deci- de di (o costretto a) abbandonare il proprio paese di origine n, tantome- no, offrire una visione pietistica dellimmigrazione. Nel corso della giornatasi avvicendanoallaconduzio- ne giornalisti, studiosi, insegnanti, musicisti, artisti, moltissimeprofessio- nalitdiverse che, per 24ore, hannoil compito di commentare le notizie, o di parlare di musica, o di trattare di- versi argomenti, facendoci uscire dal recinto delle nostre opinioni, tanto piangustoinmomenti incui dovrem- mo tutti provare a cercare, cambiare, oltrepassare, inventare. Limmigra- zione come opportunit di crescita e comevaloreaggiunto, nonsolorispet- toai benefici economici chenericavia- mo (innegabili e ormai ampiamente riconosciuti), ma anche dal punto di vista sociale, delle conoscenze e delle ricchezze immateriali di cui questi cit- tadini sono portatori. Ed per questo che il filo conduttore della giornata non poteva che essere quanto detto daNapolitanosul dirittodi cittadinan- za per i figli di stranieri nati in Italia. Perch non valorizzare queste espe- rienzeequestevitecosachenonpos- siamo pi permetterci di fare. Tutti stranieri, in radio un giorno per capire le ragioni degli immigrati LUIGI MANCONI VALENTINA CALDERONE VALENTINA BRINIS OSSERVATORIO info@italiarazzismo.it trollo o sanzione; le arance veniva- no conferite ai consorzi locali dai piccoli produttori ealla pesapubbli- ca tutti chiudevano un occhio se lo stesso camion di un padroncino, so- prattuttoseamicodegli amici pas- savaancheventi voltesopralabilan- cia pubblica. Oppure, ricorda Calo- gero ripensando agli anni di lotte in Cgil per opporsi apraticheautolesio- niste, il camion veniva riempito di pietreesoloincimaceranoagrumi. Questapraticavenneconosciutaco- mele arancedi carta checompari- vano solo nei compiacenti report dei funzionari dellAssessorato re- gionale allAgricoltura. PEGGIOPERNOI un peccato per la nostra Calabria - ammette sconsolato Antonino Ca- logero- quasi pensasoloadattrarre finanziamenti, conunalogicapreda- toria, enonsi pensatoamigliorare la qualit delle produzioni, o a am- modernare le tecniche di produzio- ne, o trovare migliori destinazioni duso. Il risultato? Un decennio do- po le frodi delle arance di carta (ora non si paga pi a quintale, e la pro- duzionemiracolosamentedecima- tada unanno allaltro), le arance da spremuta della Piana di Gioia, quel- le raccolte dagli africani della Rivol- tadi Rosarno, valgonomenodi quel- le brasiliane. Ora i brasiliani - va avanti Calogero - producono unter- zo degli agrumi da succo sulla pro- duzione mondiale. Oppure gli otti- mi cultivar calabresi sonoancorade- stinati alloliodataglioper prestigio- semiscele toscane, opeggioancora, viene solo usato come olio lampan- te mentre umbri e liguri da decenni hanno protetto loliva taggiasca con i consorzi e i marchi di qualit. Qui si attendono solo come manna dal cielo i contributi Ue. Si ha la sensazione di un grosso spreco di denaro pubblico; cos il procuratore aggiunto di Reggio Ca- labriaOttavioSferlazzachehacom- mentato il blitz dei carabinieri per truffa nel settore agricolo, parlan- dodi unsistemapredatorioeparas- sitario. Ma puntando anche il dito controlainfedeltdei pubblici uffi- ciali al proprio dovere di controllo e parlando di una legislazione con molte lacune, che agevola la distra- zioneindebitadei finanziamenti; se- condo il nostro ufficio Gip, a volte anche un blandissimo controllo avrebbe permesso di scoprire delle frodi evidenti. Come detto, lEuropa manca di poteri di sanzione e controllo - chio- sa Genco, segretario regionale della Cgil - chi vuolefareil furbo, nonpati- sce danno. I danni poi ricadranno sulla collettivit, perch dalla Unio- ne europea lanno seguente i fondi verranno decurtati. Italia-razzismo Di l dal mare, le autorit libiche pro- vanoadaresegnali di unanuovastret- ta sullemigrazione bloccando a largo di Tripoli 430profughi, stipati sullen- nesimo barcone dopo aver pagato fi- no a 1500 euro per un viaggio clandestino che non faranno mai. Di qua dal mare, per, la parola chia- ve ancora emergenza. E non tanto per i nuovi arrivi. Quantoperchi con- ti con i 60mila profughi approdati nei mesi scorsi dal Nord Africa ancora non tornano. I dati dellultimo Rapporto sul Sprar presentato ieri a Roma dicono che afronte di 60.656profughi giunti nei primi novemesi dellannosulleco- steitaliane(51.595solotraLampedu- saeLinosa), i posti di accoglienzaatti- vati nellambito del Sistema di prote- zione per richiedenti asilo e rifugiati sono solo 1.500 in pi rispetto ai 3.146 dellanno precedente. Posti in- sufficienti anche nellordinario. Tan- to che persino il 2010, definito lan- nonerodellasilo per la diminuzione drastica delle domande, si chiuso - secondoil rapporto- con6.855perso- neaccoltee2500personeinlistadat- tesa. Potenziare lo Sprar poteva essere una risposta al nuovo flusso migrato- riodeterminatodalle rivolte nel Nord Africa e dalla guerra in Libia. quello che chiedeva tra gli altri il Consiglio italiano per i rifugiati. Ma il governo Berlusconi-Maroni ha preferito ri- spondere con un piano demergenza, affidato alla Protezione civile. E a ot- tobre, pocoprima di cedere il passoal nuovo governo tecnico, arrivata an- che la proroga. Il vecchio esecutivo ha deciso che lemergenza continua, fino a tutto il 2012. E i finanziamenti erogati, altri 230 milioni di euro che vanno ad alimentare un sistema dac- coglienza parallelo, anche. Il risultato, cheai numerosi sfor- zi compiuti dalle Regioni e dagli en- ti locali corrispondonoservizi garan- titi in modo molto disomogeneo sul territorio nazionale, sintetizza Fla- vioZanonato, delegatoAnci per lim- migrazione. E il problema che nel frattempo ai profughi arrivati dalla Libia non stato riconosciuto alcuno status. Ac- colti perch tutti quanti in fuga da un paese in guerra, sono stati spinti a fa- re uno per uno domanda lasilo. Solo che molti di loro, emigrati inLibia per trovare lavoro, sonooriginari di paesi dove, in teoria, potrebbero tornare senza rischiare n persecuzioni n guerra, anche se inpratica, non aven- dol n casan famiglia, nonci torne- ranno. Risultato: lecommissioni terri- toriali chiamate ad esaminare le loro richieste dasilo, stanno rispondendo con una valanga di dinieghi. E leffet- to che migliaia di quei 60mila stra- nieri arrivati sulle coste italiane da profughi si stannotrasformandoinir- regolari. Lasoluzioneci sarebbe. Unpermes- so di soggiorno per motivi umanitari. Simile a quello rilasciato per i primi tunisini approdati a Lampedusa. quellochechiedeunappelloper il Di- ritto di scelta lanciato dalle associa- zioni chesi occupanodi rifugiati esot- toscrittogidatremilapersone. Oltre- tutto, in tempi di crisi, sarebbero dav- verounosprecose dopotutti quei sol- di spesi in emergenza per laccoglien- za si finisse per produrre solo nuova manovalanza in balia del lavoro nero e della criminalit organizzata. MARIAGRAZIA GERINA Lappello Diritto dasilo: pochi posti per laccoglienza, i soldi dirottati sullemergenza Afronte degli oltre 60mila arrivi dal Nord Africa, il Sistema di pro- tezione per richiedenti asilo e rifu- giati che nel 2010 contava 3.146 posti ne conta solo 1500 in pi. Il restodegli arrivi statotuttogesti- to in emergenza. ROMA Permesso umanitario per i profughi arrivati dalla Libia Strage Viareggio, Cgil si ferma in programma oggi uno sciopero di 4 ore a Viareggio contro il licenziamento di RiccardoAntonini, operaiodelleFerrovie, consulentedelle famigliedellevittimeesindacali- sta della Filt-Cgil, licenziato, spiega la Cgil, perch consulente dei familiari nellincidente probatoriosul disastroferroviariodel 2009. Lappuntamentoalle9,30allaCasinadei Ricordi. 29 MARTED 6DICEMBRE 2011 Ci sono tre cadaveri, morti ammaz- zati conunfucileapallettoni, masa- rebbero stati probabilmente quat- tro, se il destino non si fosse mezzo di mezzo e lui, Walter Saiu, non avesse cambiato idea allultimo mo- mento. Ha tutta laria di un aggua- to, se non proprio di unesecuzione, il raiddi ignoti inuncapannone del- lazonaindustrialedi Villacidro, Me- dioCampidano: laspedizione hala- sciato tre morti per terra. Due fratelli imprenditori, Roberto e Andrea Cuc- cu, 38e 35anni, oltre aunloroimpie- gato, RobertoParrella. I primi duegia- cevano riversi a poco distanza, al pia- no terra, laltro cadavere si trovava al primo piano delledificio. Potevano essere quattro, per, le vittime di un killer che deve aver agi- todi sorpresa e forse si ferito duran- te lazione, viste le tracce di sangue trovatedai Ris durante i rilievi, nel re- tro del capannone. Un sindacalista della solidissima Cgil locale, Saiu, stato chiamato per un problema ur- gente in unaltra azienda e cos ha cambiato programma. Doveva passa- re proprio da quelle parti dopo le no- ve di mattina, intorno allora stimata della mattanza (consumata tra le 8 e le 11), per discutere coi titolari della Logistica alimentare srl questioni occupazionali legateappuntoalladit- tachei duefratelli, originari di Orista- no, avevano creato nel Medio Campi- dano, aunacinquantinadi chilometri da Cagliari. Inuna zona cos tranquil- la e al di sopra di ogni sospetto che ieri sera, dopo una giornata trascorsa coi carabinieri che facevano i rilievi e gli abitanti del paese attoniti e sbigot- titi, il sindaco Maria Teresa Pani si fermata sul luogo del triplice omici- dio. unfattogravissimo, successa unacosainauditachedallenostrepar- ti non si era mai vista. Ed triste con- statarechesiamaturatainunambien- te di lavoro, proprio quando Villaci- dro sembrava uscita dalla grave crisi che ha colpito il territorio e si era riu- sciti a salvare numerosi posti di lavo- ro. Non vorrei, per, che queste tre morti venisserocollegate alla crisi del lavoro ha sintetizzato il primo citta- dino, anche se al momento abba- stanzacomplicatocapire cosa siasuc- cessoinquel capannone ieri mattina. Le forze dellordine hanno comin- ciato la caccia al killer, anche se non esclusouncommandodi pipersone, conlausiliodi unelicotteroesonosta- ti allertati gli ospedali della zona, nel casosi presentasse qualcuno con feri- testrane. Nonceranotestimoni quan- SALVATORE MARIA RIGHI pVillacidro I due titolari di una azienda alimentare e un dipendente freddati in un capannone pLe vittime colpite alla testa erano in ginocchio. Lassassino ha fattofuococonun fucile Indagini verso nord Foto LaPresse Sardegna, triplice omicidio Unlavoro da professionisti Giallo a Villacidro, nel Medio Campidano. I due titolari di unazienda e un dipendente freddati a fucilate. Forse un re- golamento di conti consumato in ambito lavorativo. Oscuro il movente. caccia al killer. srighi@unita.it Erika De Nardo, condannata a 16 anni per la morte di sua madre e del suo fratellino, a Novi Ligure (Alessandria) il 21 febbraio del 2001, da ieri libera. Erika, 27 anni, una laureaa pieni voti inFilosofia, era stata ospite negli ultimi tempi della comunit di Don Mazzi. Al quale ieri ha scritto una lettera chiedendo, tra lealtre cose, di dire alla stampa di noncontattare n me, n la mia famiglia che merita un po di serenit. Erika torna in libert. Adesso lasciatemi in pace I carabinieri indagano anche a Oristano, zona dorigine delle vittime Italia 30 MARTED 6DICEMBRE 2011 do qualcuno si introdotto nel ca- pannone, allinterno del quale in quel momento non cerano nessu- no, se noni fratelli Cuccu e Parrella. Solo le vittime hanno visto chi ha sparato con fucili a pallettoni, col- pendoli alla testa e al torace, proba- bilmente un colpo per ogni cadave- re. Ha scoperto la strage una donna che si era recata negli uffici per pre- levare dei documenti. Si trattadi unaexdipendentedel- la Sardegna sottozero che insie- me alla Angelo Scano srl erano le dueaziendedi cui eratitolarelostes- soScano, imprenditorelocale. Si oc- cupavanorispettivamentedi deposi- to e trasporto di derrate alimentari e sono finite in ginocchio nellotto- bre, sotto i colpi di una crisi che non harisparmiatonemmenoquellapro- vincia limitrofa a Cagliari. La Cgil riuscita a traghettare i trenta dipen- denti in cassa integrazione dal feb- braiodi questanno, manonaferma- relaprocedurafallimentarechepro- prio stamattina prevede ludienza decisiva, con singolare coincidenza (se una coincidenza) col triplice delitto del capannone. Dallo scorso lugliolarrivoaVillacidrodei fratelli Cuccu, originari di Ardauli, nellori- stanese, dove da una ventina porta- vano avanti unattivit di trasporto alimentare con celle frigorifere. Hannostrettounaccordoper ces- sione di ramo dazienda con Scano che gli ha affittato parte delle strut- ture, rimanendotitolareeproprieta- rio degli immobili e dei mezzi, in at- tesa appunto dellesito della pratica fallimentare e della trattativa con la Logistica alimentare srl che era al biviose rilevare lattivit e riassorbi- re parte dei dipendenti ancora a spasso, oppure se abbassare la sara- cinesca a tornare nella loro zona dorigine. Dove per, non certo per caso, si sono estese subito le indagi- ni dei carabinieri perch il triplice delittodi ieri mattina e chi lha com- piutopotrebbeveniredalontano, di- ciamo una sessantina di chilometri a nord, verso Oristano. Unaverit fatale, forse nota a Marcel- lo DellUtri, che stato ascoltato ieri mattina dai procuratori di Palermo. La verit sullincidente aereoche por- t alla morte del Presidente dellEni Enrico Mattei. La stessa verit a cui sarebbero arrivati Mauro de Mauro e Pierpaolo Pasolini, morti luno dopo laltro . In questo contesto dindagine stato ascoltato il senatore del Pdl. A convocarlo il procuratore aggiunto Antonino Ingroia e il sostituto Sergio Demontis. DellUtri stato chiamato dalla Procura palermitana per avere nel marzodel 2010affermatonel cor- sodi unintervistadi aver trovatoil ca- pitoloscomparsodel librodi Pasolini, Petrolio, pubblicato dopo la morte dellautore. Nel libro Pasolini ricostruiva con nomi fittizi la storia del presidente dellEni e del suo vice Eugenio Cefis. Enel cosiddettoappunto21, il capi- tolo scomparso poi ritrovato dal bi- bliofiloDellUtri, Pasolini farebberife- rimento al vero responsabile della fi- ne di Enrico Mattei. La ricostruzione fittizia sarebbe poi costata la vita allo scrittore. Sarebbe stata cos una cate- na di morte che ebbe inizio con linci- dente aereo che era costato la vita nel 1962 al presidente dellEni, Enrico Mattei. Sarebbe stato ucciso, invece, il 16 settembre del 70 il giornalista Mauro De Mauro che indagava per conto del Regista Francesco Rosi sullincidentedi Mattei. Lipotesi di In- groia e Demontis - che avevano rap- presentato laccusa al processo De Mauro concluso con lassoluzione dellunico imputato, il boss Tot Rii- na - che ci fosse uncollegamentotra i duedelitti echePasolini avesseintui- to questo collegamento. Poi raccontato in Petrolio, che scrisse intorno al 72, prima di essere ucciso il 2 novembre del 1975. Ora DellUtri, noto per la passione per le ricerche letterarie, aveva raccontato di avere trovato tracce dellultimo ca- pitolo, circa 79 pagine, di Petrolio. Sostenendotuttavia- cosachehariba- ditoanche ieri - di nonavere letto tut- to il capitolo ma solo una parte. Que- sta perci, secondo laccusa un delle possibili piste sullomicidio De Mau- ro. La Procura di Palermo ha seguito anche unaltra tesi, secondo cui De Mauro sarebbe stato eliminato per- ch aveva intercettato il progetto di colpo di Stato ideato dal principe Ju- nio Valerio Borghese, dintesa con la mafia e pezzi dei Servizi segreti. Foto di Guido Montani/Ansa Novantagiorni per farechiarez- za. Novanta giorni per avere la veri- t. Arriveranno non prima di quella data, infatti, le risposte dei consulen- ti chiamati a chiarire le cause della morte di Simonetta Cesaroni, uccisa con 29 coltellate il 7 agosto del 1990 in uno stabile di via Poma a Roma. Oggi lacortedAssise dAppellohaaf- fidatolamaxiperiziachedovraccer- tare lorario della morte, la natura delle lesioni riportate dalla Cesaroni ela modalit di conservazione dei re- perti utilizzati per le analisi geneti- che. Risposteanche sullimprontadel morso sul seno sinistro della vittima esulletracceematichetrovatesuuna porta interna dellappartamento do- ve fu uccisa Simonetta. Per questo omicidio in primo grado stato con- dannato a 24 anni di reclusione, Ra- nieroBusco, exfidanzatodi Simonet- ta. La perizia verr effettuata da un collegiodi esperti formatodadue ge- netisti e unmedico legale. Si tratta di Corrado Cipolla DAbruzzo, docente di medicinalegalepressolUniversit di Chieti, Carlo Previder ricercatore presso listituto di medicina legale delluniversit di Pavia e PaoloFatto- rini, direttore della scuola di specia- lizzazione di medicina legale presso luniversit di Trieste. Oltreal collegiodi super esperti no- minato dalla Corte dAssise dAppel- lo, anche la difesa, le parti civili, la procura generale sceglieranno i loro consulenti. I lavori degli esperti ini- zieranno il 20 dicembre allistituto di medicina legale delluniversit di Pa- via. Lesito di tali accertamenti sar esaminatonellaprossimaudienzafis- sataper il 27marzo. Tecnicamentela corte chiede ai periti risposte e valu- tazioni inmeritoallecontrastanti pro- spettazioni dei consulenti del pubbli- co ministero e delle parti private. Il senatore Pdl sentito dai pm di Palermocome persona informa- ta: avrebbelettounsuntodel ca- pitolo scomparso di Petrolio, romanzo-inchiesta sulla morte del fondatore dellEni scritto da Pasolini. MANUELA MODICA Marcello DellUtri Madre e figlio assassinati De Mauro, Mattei e Pasolini Il senatore DellUtri interrogato a Palermo PALERMO Cesaroni, la verit fra 90 giorni dopo le nuove super perizie Unadonnadi 37anni eil figliodi 13, entrambi di originesudamericana, sonostati trovati senza vita ieri sera in unappartamento di via Balbi Piovera, nel quartiere genovese di Sam- pierdarena. Secondo le prime informazioni, i corpi della donna e del ragazzino sarebbero stati rinvenuti dal padre in unlagodi sangue, con ferite da arma da taglio. 31 MARTED 6DICEMBRE 2011 I Nashi, i giovani putiniani, presi- diano piazza del Maneggio e si al- ternano sul palco, raccontando quante belle cose Putin ha portato nelle loro vite. Una spolverata di giovent ad un sistema politico che il voto di domenica scorsa ha mostrato sfibrato. Non fosse per un complicato criterio di ripartizione dei seggi, Russia Unita non avrebbe nemmeno la maggioranza assoluta alla Duma, altro che quella costitu- zionaleedinvecei conteggi leregala- no 238 deputati su 450. Ma qua non si tratta di aritmetica elettorale. Il dato incontrovertibile scritto sul volto impietrito di Putin, quando appare in conferenza stam- pa per commentare i risultati che le innumerevoli irregolarit e i brogli denunciati con foto e video sul web non sono riusciti ad alterare del tut- to. Lattodi fede che esigevadal Pae- se, paventando il rischio di un salto nel caos del passato, non c stato. Per questo Russia Unita, e lo stesso Medvedev, parlanodi allargareleal- leanzeinparlamento- per altroi par- titi che hanno superato la soglia del 7%, fatta eccezione per i comunisti, ruotano nellorbita putiniana. Come i liberaldemocratici di Zhirinovsky chepotrebberoavere56seggi eRus- sia Giusta, 64. Non successa nes- sunatragedia, diceil presidenterus- so, visibilmente pi rilassato del suo compagno di tandem, suggerendo che una dinamica parlamentare po- trebbe essere positiva: il contrario di quanto teorizzato finora da Putin. Il premier incaricaeprossimopre- sidente della Russia si limita a con- statare cheil votolascia al governoil margine per garantire stabilit. Il quotidiano economico finanziario Vedomosti titola per senza pudori: Partito di minoranza. Ed davve- ro cos in molte citt importanti del Paese. ASanPietroburgo, cittnata- le di Putin, Russia Unita scende al 36%, a Vladivostock al 33, ad Arkangelsk al 31. A Mosca galleg- gia sul 46%, ma unemorragia in tutte le regioni russofone. Non fosse stato per le repubbliche musulma- ne, dove laffluenza ha superato il 90%- controil 60dellamedianazio- nale - con una quasi unanimit per Russia Unita, la batosta sarebbe sta- ta ben peggiore: ma come credere che davvero il 99% dei ceceni abbia Russia, il dayafter di Putin Inpiazza il popolodel web Denunce di brogli e proteste di piazza. Il giornodopoil votoPu- tin parla di un esito che garanti- sce stabilit. Ma anche nella sua S. Pietroburgo scivola al 36%. E il partitodi internet ora si pre- para a sfidare le presidenziali. Foto di Sergei Chirikov/Ansa-Epa MARINA MASTROLUCA mmastroluca@unita.it www.unita.it Frode elettorale Proteste a Mosca controi brogli pIl premier perde nelle grandi citt, tracolla nella sua S. Pietroburgo. InCecenia ottiene il 99% pMedvedev apre adalleanze conaltri partiti della Duma. LOsce accusa: un vototruccato Mondo 32 MARTED 6DICEMBRE 2011 voluto premiare il partito di Putin? La luna di miele finita, com- menta Boris Nemtsov da Radio Echo di Mosca. Il suo partito di opposizio- ne liberale non stato ammesso alle elezioni ed oggi con quanti prote- stano in piazza. non solo per le urne infarcitedi schedepre-votate, lepro- cedure violate, le manipolazioni, il web imbavagliato, ma per la gara truccata in partenza dalla scelta dei partiti che potevano partecipare o meno. Giudizio condiviso dagli os- servatori Oscecheparlanodi compe- tizione politica alterata afavore del partitodi governo dallaconvergen- za tra Stato e partito, ma anche di scarsa trasparenza durante lo spo- gliodelleschede. Per HillaryClinton i russi meritano uninchiesta sui brogli, FranciaeGermaniasi augura- no chiarimenti. Eppure, riconosce lOsce, malgradotuttocigli eletto- ri ce lhannofatta afar sentire la loro voce. ZJUGANOVSI CANDIDA Il dissenso ha aperto una breccia. E secondo il partito comunista avreb- be potuto essere pi larga, se il voto non fosse stato truccato. Zjuganov, che pure ha visto raddoppiare i con- sensi e potrebbe avere 92 seggi alla Duma, haannunciatounricorsoalla Corte Suprema contro i brogli, men- tre il partitoha lanciatola sua candi- daturaallapresidenzainvitandotut- ti i partiti dopposizione a sostener- lo. Per Sergiei Mitrokhin, leader di Iabloko, il partitoriformatorecheso- lonellegrandi citteallesterohasu- perato la soglia del 7% ma non su scala nazionale, ci sarebbero gli ele- menti per lannullamento del voto. Ieri a Mosca stato un fiorire di proteste: in piazza Pushkin lopposi- zione parlamentare, inChistie Prudi quella partita dal web e promossa dal blogger Aleksei Navalny contro la frode elettorale. Convocata con untamtamsuinternet, si fattastra- da nonostante gli attacchi hacker a tutti i siti che lapubblicizzavano. Ar- mate di fischietti arancioni, divenuti un simbolo delle proteste anti-regi- me da quando Putin statofischiato sul ring dello stadio Olimpisky, tre- milapersone - controunnumero tri- plo di agenti - hanno scandito slo- ganinvocandounaRussiasenzaPu- tin. Il partito di internet ha consi- deratosua la vittoria per i risultati di domenica scorsa. E adesso punta a scardinare le presidenziali di mar- zo. Per evitare che i progressi degli ulti- mi dieci anni vadanoperduti, prolun- gate il vostro aiutopolitico e militare per un altro decennio, e quello eco- nomico per due. Questa, in estrema sintesi, la richiesta rivolta dal presi- dente Hamid Karzai ai Paesi amici nel discorsotenutoieri aBonndavan- ti a mille delegati della Conferenza internazionale sullAfghanistan. Lappello stato accolto, seppure con scadenze meno prolungate nel tempo. Ladichiarazionefinalepreve- de un sostegno generoso alla sicu- rezza e allo sviluppo economico dellAfghanistan sino al 2024 e non sino al 2030. Ma per sapere quanto valga questa generosit, gli afghani dovrannoattendere luglio, quandoa Tokyo sar convocata la conferenza dei Paesi donatori. CORRUZIONE IMPUNITA Progettata mesi fa con tante speran- ze, la mega-riunione di Bonn ha par- torito risultati modesti. Salvo che ai margini dellufficialitnonsianoma- turati clamorose decisioni che non potevano essere subito annunciate pubblicamente (lapertura di una rappresentanza talebana nel Qatar, come referente di eventuali negozia- ti di pace), gli impegni presi dai mini- stri degli Esteri dei 60 paesi presenti a Bonn appaiono generici. Gli Usa e gli altri Paesi coinvolti nellassistenza al governo di Kabul sono consapevoli della necessit che non si replichi lo scenario del 1989, quando lArmata rossa sgomber e lAfghanistan rimase in balia di san- guinose lotte tra fazioni. Per questo proseguir da qui al 2014 e forse ol- tre, laddestramento delle forze di si- curezza locali, che da 300mila devo- no salire a 400mila, e progressiva- mente stanno prendendo in mano il controllo di sempre pi vaste aree del Paese. Quanto ai finanziamenti, Karzai ha calcolato in 10 miliardi di dollari la cifra necessaria nel 2015 per evitareuntracolloeconomico, te- nendocontocheil solomantenimen- todi soldati e poliziotti coster sinoa 6 miliardi lanno. Qualcosa nellimmediato sar fat- to. Dagli Stati Uniti e dal Fondo mo- netario internazionale. Washinton, ha assicurato Hillary Clinton nel suo intervento, sbloccher centinaia di milioni di dollari in aiuti allo svilup- po, che erano stati congelati sei mesi fa quando esplose lo scandalo della Kabul Bank. Lo stesso ha gi fatto due settimane fa lFmi elargendo un prestito di 133 milioni al Fondo di ricostruzione per lAfghanistan, che finanzia progetti di rilancio infra- strutturale, in particolare pozzi, ca- nali e strade. Evidentemente Usa e Fmi confidano che i responsabili del tracollo del principale istituto di cre- ditonazionale siano puniti. Nonsi sa quantosiafondataquestaconvinzio- ne, visto che sinora nessuno stato arrestato. Proprio per questo due giorni fa lagenzia internazionale di monitoraggioanti-corruzione ha an- zi aspramente criticato le autorit di Kabul. A parole sostengono il no- stro lavoro-ha lamentatoil diretto- re dellagenzia Drago Kos- ma poi non seguono i fatti. Sullandamento dei lavori aleg- giava la consapevolezza di una sca- denza ormai vicina, il 2014, entro cui il grosso delle truppe straniere sar evacuato. La scommessa -a questo punto si pu davvero chia- marlacos- chenel paesesiatorna- talapaceoalmenounlivellodi con- flittualit sostenibile. Pochi conti- nuano a credere che lobiettivo sia perseguibile solo militarmente. I pi, compresi Karzai eObama, pun- tano a coinvolgire il nemico nel ne- goziato. I tentativi di dialogo per sinorasonofalliti. Pesantissimalas- senza a Bonn del Pakistan, sogget- to determinante per la soluzione del conflitto, visti gli stretti oltre che ambigui rapporti con le milizie talebane, a volte combattute, a vol- te segretamente appoggiate. I con- tatti ufficiosi con presunti emissari talebani non sono sfociati in vere trattative. Dieci anni fa i talebani non furono invitati alla conferenza cheproprioaBonnavvilaricostru- zione dello Stato afghano dopo il rovesciamento del regime teocrati- co. Stavolta sono loro ad avere ri- nunciato, bench richiesti. GABRIEL BERTINETTO Plebiscito Afghanistan, aiuti fino al 2024 Ma la pace resta unmiraggio pABonn la mega-conferenza internazionale sul futurodel Paese pAttese deluse Nessun annuncio ufficiale di negoziati coni talebani Maggioranze bulgare per Russia Unita nelle repubbliche musulmane Fondi sbloccati dagli Stati Uniti. Garanzie di aiuti internazionali per altri dieci anni. Ma salvo eventuali inteseai margini dei la- vori, la Conferenza non centra lobiettivoprincipale: avviarene- goziati di pace con i talebani. gbertinetto@unita.it REPUBBLCA TALANA N NOME DEL POPOLO TALANO La dott.ssa Anna Mauro, in funzione di Giudice Unico di primo grado, Sezione Civile del Tribunale di Roma ha pronunciato la seguente SENTENZA nella causa iscritta al n. 38460/2008 Ruolo Generale Contenzioso TRA GASPARR MAURZO elettivamente domiciliato in Roma, via Duilio 13 presso lo studio dell'Avv.to Renato Manzini che lo rappresenta e difende con mandato in calce all'atto di citazione ATTORE E S.P.A. NUOVA NZATVA EDTORALE in persona del legale rappresentante pro-tempore, Antonio Padellaro n.q. di direttore responsabile pro-tempore del quotidiano L'Unit e Oppo Maria Novella elettivamente domicliati in Roma, via Rodi 32 presso lo studio degli avv.ti Oreste Flamminii Minuto e Martino U. Chiocci che li rappresen- tano e difendono con mandato a margine della comparsa di costituzione e risposta CONVENUT OGGETTO: risarcimento del danno da diffamazione a mezzo stampa P.Q.M. l Giudice unico, definitivamente pronunciando, cos decide: dichiara che gli articoli pubblicati sul quotidiano L'Unit rispettivamente il 6 dicembre 2007 dal titolo "L'NVULNERABLE, il 10 gennaio 2008 dal titolo "LA TV (PRVATA) E LA TORTA (PUBBLCA); il 30 gennaio 2008 dal titolo R... VEN AVANT e il 7 febbraio 2008 dal titolo "NON C CREDE NEANCHE GASPARR, tutti a firma della giornalista Maria Novella Oppo, hanno carattere diffamatorio e lesivo dell'onore e reputazione dell'attore; condanna parte convenuta in solido al pagamento nei confronti dell'attore, a titolo di risarcimento del danno morale, della somma di Euro 15.000,00 oltre interessi dalla pubblicazione della sentenza al saldo; ordina la pubblicazione della presente sentenza, con le modalit di cui alla motivazione, a cura e spese delle parti convenute; condanna Oppo Maria Novella, al pagamento in favore di Gasparri Maurizio della somma di euro 5.000,00 a titolo di riparazione pecuniaria oltre interessi dalla pubblicazione della sentenza al saldo; condanna parte convenuta in solido al pagamento nei confronti dell'attore, delle spese di lite che si liquidano in Euro 1.781,00 per competenze ed Euro 4.800,00 per onorari oltre spese generali, va e Cpa. Roma, 10.4,2011 l giudice unico Damasco vieta gli I-phone Strettadel regimeallaprotestaviawebancheattraversoil bandodegli smartphone. Secondoil sitointernet libaneseElNashra.com, Damascohadecisodi vietarelimportazio- ne - e implicitamente luso - degli iPhone, usati dagli attivisti per denunciare lincessante e sanguinosa repressione inattoda quasi nove mesi e invocare la caduta del regime. 33 MARTED 6DICEMBRE 2011 S iamoi vincitori di unaele- zione ma nonci sentiamo i nuovi padroni dellEgit- to. E ancora: Solo chi non conosce a fondo lEgitto, chi nonhavisitatoi quartie- ri pipoveri enonhaprestatoascol- to alla sofferenza dei pi deboli, pu meravigliarsi del successo otte- nuto dalla Fratellanza. A parlare MohammedBadie, ottavaGuidage- nerale dei Fratelli Musulmani. A quanti consideranolavittoriaeletto- rale dei Fratelli Musulmani come la sconfitta della Rivoluzione dei Lo- to, il leader dei Fratelli Musulmani ribatte: I nostri ragazzi sono stati parte attiva della rivolta che ha por- tato alla caduta di Mubarak, ma la nostra opposizione non nasce in quei giorni, le carceri del regime hannoospitato per decenni militan- ti dellaFratellanza. Le nostre filaso- no piene di Shahid (martiri, ndr). Sconfitto, semmai, chi riteneva che la rivoluzione fosse contro lIslam e non contro un regime cor- rotto. LintervistaaMohammedBa- dieavvieneil giornodel secondotur- nodelle elezioni per il rinnovo della Camera bassa del parlamento, in cui gli islamici moderati cercheran- no di confermare la supremazia sui salafiti registrata nella prima torna- ta elettorale del 28 e 29 novembre. Al primo turno il partito di Giustizia e Libert dei Fratelli Musulmani ha ottenuto il 36.6% delle preferenze contro il 24.3% fatto registrare da al-Nour, partitodispirazionemusul- mana radicale. Il nuovo governo - avverte Badie scaturir dalla mag- gioranza del Parlamento e a pesare saranno i consensi che ogni partito avrconquistato. Lavolontdel popo- lo non pu essere svilita. Da nessu- no. La Guida generale della Fratel- lanza concorda conquantoaffermato nei giorni scorsi da Mohamed Albeta- gy, leader del Cairo di Giustizia e Li- berta: Se il popolo egiziano dovesse scegliere come presidente della Re- pubblica una donna o un copto, gli islamici non avrebbero problemi ad appoggiarlo. cos - dice Badie - ma il discorso deve valere anche se il popolo sceglier come Presidente un islamico. Chi non vuole preclusioni non deve neanche proporle. Il primoturnodelleprimeelezioni del dopo-Mubarakhavistoi partiti islami- ci come vincitori. C chi teme che quel votoapralastradaadunaditta- tura della sharia (la legge islamica). La Sharia un riferimento costitu- zionale, non lo strumento di una dittatura. Daltro canto, coloro che hannovotatole liste della Fratellan- za, i suoi candidati, lo hanno fatto sapendo perfettamente quale era il programma, lidentit culturale, lIslama cui ci ispiriamo. Non ci sia- mo mai mascherati. La Fratellan- za parte fondamentale della socie- t egiziana e il voto ne la confer- ma. Per quanto ci riguarda, credia- monelleriformegraduali cheavven- gono in modo pacifico e nel rispetto delle istituzioni. Rigettiamo la vio- lenzaeladenunciamointuttelesue manifestazioni. C chi sostiene che la vittoria della Fratellanza la sconfitta di Piazza Tahrir Non cos. Di quella Piazza come della rivolta contro il regime di Ho- sni Mubarak, i nostri ragazzi, i no- Foto di Amel Pain/Ansa-Epa Intervista a Mohammed Badie Siamoi vincitori ma noni nuovi padroni dellEgitto La guida suprema dei Fratelli musulmani La nostra vittoria non la sconfitta di Piazza Tahrir. La sharia? Un riferimentocostituzionale, non uno strumento di dittatura. Israele preoccupato? Un punto donore Wanted inun graffito per il cecchinodi piazza Tahrir chiamato cacciatore di occhi UMBERTO DE GIOVANNANGELI Dai trascorsi in carcere al vertice della Fratellanza udegiovannangeli@unita.it Frale500figurepiinfluenti del mondoislamico, laGuidasupremadei Fratelli musulmani negli anni 60hatra- scorso9anni in cella. Arrestatoanche nel 1974, nel 1998, nel 1999, statono- minato anche uno dei 100 scienziati pi influenti del mondo arabo. MOHAMMEDBADIE NATOAEL-MAHALLAEL-KUBRANEL 1943 POLITICOEGIZIANO Chi Mondo 34 MARTED 6DICEMBRE 2011 stri shahid (martiri, ndr) sono stati parteattiva, pagandounaltis- simo tributo di sangue. Per anni le carceri del regime si sono riempite di militanti dellaFratellanza, lare- pressionenei nostri confronti sta- ta brutale. E il popolo egiziano nonlhadimenticatonel momento del voto. Sconfitto, semmai, chi ha interpretato la rivolta come un rigetto dellIslam e non di un regi- me corrotto. La nostra, semmai, la vittoria della solidariet islami- ca, a pagare il lavoro di assisten- za verso i pi deboli che abbiamo portato avanti per anni, spesso da soli (inunPaese incui il 40%della popolazione vive con meno di due dollari al giorno, i Fratelli musul- mani, offrono scuole gratuite, sus- sidi ai pi bisognosi e addirittura una dote matrimoniale alle ragaz- ze pi povere, ndr). Traquanti hannoespressopreoccu- pazione per il successo della Fratel- lanza ci sono i governanti israeliani. La loro preoccupazione per noi un punto donore. Lonore di chi si sempre schierato con i fra- telli palestinesi che lottano contro loccupazione sionista della Pale- stina. La pace nonpufondarsi sui crimini perpetrati a Gaza o sullapartheid imposto in Cisgior- dania col Muro della vergogna. Per questo riteniamo doveroso ri- vedere gli accordi di Camp David (sottoscritti nel settembre 78 dal presidente egiziano Sadat e dal premier di Israele Begin, ndr). Molti analisti sostengonocheil futu- ro dellEgitto nasce sotto il segno di unpattodi poteretrai militari ei Fra- telli Musulmani. Riconoscere il ruolo che lEserci- to ha avuto nella fine del passato regimecomeinquestafasedi tran- sizione non significa per noi aver stipulato patti di potere. Il nuovo Egitto non nasce sotto tutela. Nella campagna elettorale, i candi- dati dellaFratellanzahannocercato di accreditare limmagine di un Islammoderato. solo tattica? Non so cosa significhi moderato. LIslam non ha bisogno di aggetti- vi n di giustificazioni, tanto meno di visioni caricaturali, demoniz- zanti. Di certo, non sinonimo di oscurantismoodi ritornoal Medio Evo. Politica e religione Il blitz scattato prima dellalba, in- torno alle 6. Militanti di Greenpeace sonoriusciti aintrodursi nellacentra- le nucleare di Nogent-sur-Seine, 95 kmasudest di Parigi. Conuncomuni- cato lassociazione ambientalista ha rivendicato lazione: Alcuni nostri militanti sonoriusciti asaliresullacu- pola di uno dei reattori e hanno di- spiegato uno striscione con la scritta Il nucleare sicuro non esiste, ha detto il portavoce di Greenpeace Axel Renaudin. Il nostro obbiettivo - haaggiuntoSophia Majnoni, respon- sabile nucleare dellassociazione - dimostrareladebolezzadegli impian- ti nucleari francesi, dimostrata dalla facilit con cui possibile entrare al loro interno. Le autorit di governo, ha proseguito preannunciando il va- ro di una campagna di Greenpeace sul tema sicurezza, hanno sottovalu- to i rischi gi individuati e non han- no tratto alcuna lezione dai fatti di Fukushina. La scelta della centrale di Nogent-sur-Seine come obbiettivo non casuale. Quella di Nogent la centrale pi vicina a Parigi. La Fran- cia ottiene dal nucleare il 75% della sua produzione di energia elettrica e ha un parco di 58 reattori. Altri tentativi di intrusione da par- te dei militanti di Greenpeace sono stati registrati in nottata in altre due centrali francesi. Gli ambientalisti, ar- mati di scale e striscioni, sono stati fermati nei pressi della centrale di Blaye, nel sudovest, edel centroricer- che nucleari di Cadarache, nel sud-est del paese. LE POLEMICHE Lazionedellassociazionehascatena- tounafortepolemicainFrancia. Il go- vernofrancese ha ammessoche ci so- no state falle nellapparato di sicu- rezza. chiaro che il blitz ha evi- denziato lacune nel nostro sistema, ha commentato il ministro dellInter- no Claude Gueant. Dobbiamo ap- prendere tutte le lezioni in modo da rendere il sistema migliore, ha ag- giunto. Edf, che gestisce gli impianti nucleari francesi, aveva cercato di ri- dimensionare lepisodio sostenendo che gli attivisti erano stati immedia- tamente avvistati dai sistemi di sicu- rezzae sonostati sempreseguiti, sen- za che si decidesse di usare la forza. Dopo il loro gesto dimostrativo sono stati fermati con calma dai gendar- mi che proteggono limpianto. Un consigliere del presidente Nicolas Sarkozy, Henri Guaino, ha definito irresponsabile lirruzione, ma ha anche sottolineatoche se ne devono trarre conclusioni sulla sicurezza per gli accessi agli impianti nucleari. Il ministro dellIndustria francese Eric Besson si detto sorpreso e ha par- lato di una possibile disfunzione nellapparato di sicurezza che richie- der misure per garantire che nonsi ripeta. Nel mirinodi Greenpeacelavaluta- zione dei pericoli data dal governo francese che non tiene conto dei ri- schi gi individuati in passato e e non impara dalle lezioni di Fukushima. Lorganizzazione ambientalista ave- vagiavutosei attivisti fermati aDur- ban per aver tentato di srotolare uno striscione a un evento collegato alla conferenza sul clima in svolgimento nella citt sudafricana. EMIDIO RUSSO Nonso cosa voglia dire moderati: lIslamnon ha bisognodi aggettivi ma di sicuro non sinonimodi oscurantismo Ieri allalba i miltanti dellasso- ciazione ambientalista sono en- trati nellimpianto di No- gent-sur-Seine. Sulla cupola di uno dei reattori lo striscione: Il nucleare sicurononesiste. Lira di Sarkozy: Irresponsabili. esteri@unita.it DIARIO DA DURBAN Questione di picco. Su questo c un consensounanime, la data fissata per il picco di emissioni deve essere il 2015. Selannosuccessivoinvecechediminui- reaumenterannononpotremotornare indietro. LafebbredellaTerrasalirebbe di oltre2gradi centigradi, il famosolimi- tefissatodatutti nelleprecedenti Copa Copenaghen ed a Cancun. I meccani- smi di adattamento, mitigazioneecom- pensazione non basterebbero a conte- nerela catastrofe. Econquestascomo- daveritdovrannofarei conti da oggi i 17 capi di Stato ed i 130 ministri attesi. Peril momentotrai capi di governopre- senti a Durban nessuno europeo. Pi cheunsegnale, sembraundisimpegno completosullaminacciapigraveper lumanit. La percezione anche allin- ternodellestessedelegazioni governa- tivecheil businesselageopoliticasia- no ormai il vero ostacolo per cambiare la rotta. Non c altra spiegazione che possagiustificarelassenzadei principa- li capi di Stato, visto che la minaccia in questi dueanni nonstatasconfittaan- zi, diventata molto pi reale e miete oltre350milavittimeallanno, senzapar- lare dei danni economici senza prece- denti (ne sappiamoqualcosa ormai an- chenoi italiani). Aquestopuntodiventa fondamentalesalvareKyoto, inscaden- zanel 2012, cercandodi prorogareluni- coaccordochefissaunlimitevincolan- te alle emissioni di gas climalteranti. La Cinasi dettadisponibileapattochelo faccianoanchegli Usa, ancheseappare quasi impossibilechequesti ultimi deci- danodi farlo. Per ora lunicacosa decisaqui a Dur- ban il luogodella prossima Cop18: sa- ril Qatar, unodei paesi conlemissione procapite pi alta al mondo e sicura- mente tra quelli meno intenzionati ad abbandonare lera del petrolio. Aparla- reinvecedelletdel solesonoarriva- te le delegazioni di Via Campesina da tuttoil mondoperpartecipareal people space, lospaziodei popoli edellasocie- t civile. Alberto Gomez, coordinatore internazione dellorganizzazione che raggruppa oltre600milioni di contadi- ni, denuncia come lagricoltura indu- striale, le monoculture e laccaparra- mento delle terre siano tra le principali causedellinquinamentoplanetario, de- gli sfollamenti e della perdita di decine di milioni di posti di lavoro. Noi contadi- ni del mondovogliamochelagricoltura nonsiaoggettodei tavoli di negoziazio- ne. Abbiamo bisogno di agroecologia persalvareil pianetaenondi agrobussi- ness. Picco permettendo. La Cina dice s a vincoli sul clima Ma con gli Usa Greenpeace manda intilt la sicurezza della centrale atomica L'Alta corte britannica ha accolto il ricorso presentato da Julian Assange, controla sua estradizione inSvezia, do- vericercatoper unavicendadi violen- za e molestie sessuali. Il fondatore di Wikileaks potr presentarsi davanti alla Corte Suprema perch la vicenda sta- ta ritenuta di interesse pubblico gene- rale. Assangehaduesettimaneperpre- sentare una richiesta alla Corte Supre- ma. Il dossier saresaminatodatregiu- dici che decideranno sulla validit del mandato d'arresto europeo spiccato da un procuratore svedese. un caso di scuola, hadettodavanti all'AltaCorte Mark Summers, uno dei difensori di As- sange. Il fattodi sapereseunprocurato- re pu chiedere un mandato di arresto europeo unpuntodi dirittodi interes- segenerale, hasottolineatol'avvocato. Caso Wikileaks, accolto il ricorso di Julian Assange LONDRA GIUSEPPE DE MARZO Fukushima, uscita acqua radioattiva LaTepco, gestoredellacentraledi Fukushima, harilevatolaperditadi 45tonnellatedi acquaradioattiva, partedellaqualepotrebbeesserefiltratafuori dallimpianto. Lafuoriuscita dacqua contaminata avrebbe gi raggiunto lOceano Pacifico. Lo stronzio radioattivo pre- sente nelle 45 tonnellate di acqua supererebbe i 130mila becquerels per centimetro cubo. 35 MARTED 6DICEMBRE 2011 La Fiat sta per ottenere quanto ha voluto e cercato con una strategia di contrastoe di divisione sindaca- le inaugurata due anni fa a Pomi- gliano: lestensione del contratto dello stabilimento campano a tut- to il gruppo. Ieri si formalizzata la rottura con la Fiom - data co- munqueper scontata, senonsolle- citata, dalle altre parti presenti al tavolo - e gi da oggi Fim, Uilm, Fismic, Ugl si preparano a firmare il testo voluto dallazienda. LAROTTURAANNUNCIATA Lacronacadellincontrosvoltosi ie- ri a Torino - ufficialmente per di- scutere di un contratto di gruppo da applicare dopo la disdetta da partedel Lingottodi tutti gli accor- di nazionali e aziendali preceden- temente siglati - ben illustra il gio- co delle parti. E non a caso i me- talmeccanici della Cgil si rifiutano di parlare di trattativa: Non cera nessuna trattativa, nessun accor- dodi gruppodi cui parlare ha sot- tolineatoil responsabile autodella Fiom, Giorgio Airaudo. Cera solo limposizionedellaziendaper otte- nere lestensione di Pomigliano allintera galassia Fiat, un accordo accettato da 7mila dipendenti che sar cos imposto a 86.200 perso- ne, non solo metalmeccanici. Una grande ipocrisia che i lavoratori non meritano di certo. Davanti allUnione Industriale di Torino dove si svolgeva lincon- tro, si fronteggiavanofindallamat- tina due presidi, conbandiere e stri- scioni, divisi dalle transenne e con- trollati dalle forze dellordine: uno dei Cobas edei sindacati di base, lal- tro delle sigle a favore dellaccordo: insulti, lanci di uova, nessun inci- dente, ma la tensione era palpabile. Allinterno, laFiat chiedevaunimpe- gnoacondividerei contenuti dellac- cordo per la sede campana: qualcu- no parlava di firma, qualcuno dim- pegnoverbale, finchlesiglefavore- voli hannoscioltogli indugi, scriven- do una lettera per mettere nero su biancolapropriadisponibilit. Con- traria, ovviamente, la Fiom, che chiedeva invece una trattativa reale per emendarequel testodallecritici- t da sempre rilevate. Il segretario nazionale Maurizio Landini si rifiutatodi lasciarelasa- la, cos laziendaelealtreorganizza- zioni sindacali hanno deciso di tra- sferirsi inunaltra stanza per andare avanti senzaulteriori indugi sul per- corso ormai gi deciso. Siamo di fronte ad un attentato alle libert sindacali che non ha precedenti. singolare che i sindacati firmatari del contratto nazionale chiedano un accordo per cancellarlo. Altre organizzazioni sindacali hanno chiesto di proseguire il negoziato che esclude la Fiom per estendere laccordo di Pomigliano a tutto il gruppo. Un fatto gravissimo che deve riguardare anche le forze po- litiche e il governo ha commenta- to il leader delle tute blu Cgil. LALINEAFIME UILM Su ben altri toni le considerazioni di Fime Uilme delle altre sigle fir- matarie, che oggi si siederanno di nuovoal tavoloconlazienda, pro- babilmente per arrivare alla stret- ta finale. Trattare era fondamen- tale - ha commentato il numero uno della Fim, Giuseppe Farina - perch bisogna assicurare a tutti i lavoratori un contratto dal primo gennaio2012. LasceltadellaFiom solosua. Leorganizzazioni sinda- cali devono sapere che devono fa- re i conti con la realt, che c una legge300, cheFiat vuolelesigibili- tederaovviochesi ripresentasse- ro questi temi. Se la Fiom non si rende conto che servono passi in pi per il negoziato, allora si va avanti senza. L.V. EURO/DOLLARO1.3464 Il tavolo per il nuovo contratto del gruppo Fiat va avanti: gi oggi sinizier a lavorare alla stesura dei testi. Esce di scena la Fiom, contraria allestensio- ne del modello Pomigliano a tutte le fabbriche del gruppo. lventurelli@unita.it In breve www.unita.it CREDEM Al via prestiti Cinquemilanuovi clienti, oltre300milio- ni di eurodi montantedi prestiti, uncen- tinaio di corner allinterno delle filiali Credeme oltre 100agenti entro tre an- ni. Il progetto prestiti con cessione del quintodello stipendio odella pensione. Fiat, Fiomsola Sul contrattoverso accordoseparato MILANO ALL SHARE 16659 + 2,74% FTSE MIB 15926.47 + 2,91% pLazienda punta a firmare subitoper estendere a tutto il gruppo il modelloPomigliano pLandini attacca le altre due componenti: la trattativa finta, noi non ci stiamo Economia TIMBRASIL Wi-fi nella favela di Rio 25antenne. ARocinha- 150milapersone in95ettari e38milaabitazioni - TimBra- sil hainauguratoil nuovoprogettoaban- dalargaconunavelocitdi oltre54mgb econtadi installarecirca10milapostazio- ni di Wi-Fi entro il 2012 in tutto il Paese. 37 MARTED 6DICEMBRE 2011 Il bilancio Chiuder in attivo per il setti- moannoconsecutivo, ma per evitare il rosso nel 2011 sono dovuti intervenire i privati: conTelefonicacheharaddop- piato il suo contributo (passa- to da 1,3 a 2,6 milioni) e Tods che ha anticipato a questan- no 1,3 milioni). La Cgil denuncia Il sindacatodice che gli accor- di prevedono151 addetti di sa- la, cio 101 maschere fisse e presenti tutti gli spettacoli e un 50% di organico aggiunti- vo per la copertura delle eventuali assenze. Invece le mascheresono75. Per questo hannoscrittounaletteraal so- vrintendente, Stephane Lis- sner, chiedendo provvedi- menti prima che la situazione diventi irrimediabile. Carabinieri a Cavallo di fronte al Teatro La Scala di Milano inuno scattodelloscorso anno PRIMA DELLA PRIMA NELLA MILANO DELLA CRISI www.unita.it Diamo i numeri La citt alla vigilia del Don Giovanni direttoda Barenboimsi presenta afflitta dai debiti e dal ritornodegli echi di Tangentopoli, unlavoroimmane perPisapia. Sembraquasi di viverenel raccontodi Buzzati PauraallaScala INVITO ALLOPERA Culture 38 MARTED 6DICEMBRE 2011 I due splendidi frisoni, Aldert e Liefke, intenutadaltaordinan- za, cavalcati dai vigili urbani (duevigilesse), sarannoaguar- dia della prima della Scala in prestito, generosamenteaffida- ti da due allevatori pavesi al nucleo a cavallodellaPolizia urbana, appieda- to dallo scorso agosto. Mancanza dei soldi indispensabili per onorare la convenzione con un centro ippico: non si paga, via i cavalli. Anche que- sta Milano, che si presenta alla sua festa di S. Ambrogio se non in lutto, almeno afflitta dai debiti nazionali e dai debiti propri, quelli ereditati dalla giuntaMoratti, secondogli ultimi con- ti un buco che savvicina ai duecento milioni, in attesa che cali la botta dei tagli previsti dallafinanziaria(novan- tamilioni inmenodi trasferimenti sta- tali con lultima manovra, quanti con la prossima nonsi sa). Le giunte pre- cedenti si sonocomportatecomelefa- miglienobili indecadenza chesi sono vendute i terreni, pezzo dopo pezzo, e sono finite al Pio Albergo Trivul- zio, disseBrunoTabacci, Udc, conte- statissimodalla sinistra, ma severissi- mo assessore al bilancio con Pisapia sindaco. Il Pio Albergo Trivulzio era lalbergodei vecchi, lospiziodei pove- ri, primadi diventarefamosonel mon- do come la casa-madre di tutte le tan- genti. Milanopiange e viene inmente Paura alla Scala, il racconto di Dino Buzzati, solochei rossi temuti dalla prospera borghesia milanese (il rac- conto venne scritto dopo lattentato a Togliatti) sono diventati oscuri stru- menti finanziari nelle mani di oscuri e voraci finanzieri di mezzo mondo. PURE 2000EUROPERUNBIGLIETTO Che sar dei nostri btp, dei nostri bot, dei nostri fondi, si chiederannoi privi- legiati frequentatori della prima (meno attenti alla questione pensio- ni), che sfileranno tra il foyer e i pal- chi (pagandoanchepidi duemilaeu- roper unbiglietto). Eccounabellaoc- casione per mettere alla prova le pro- messe di equit e di rigore fiscale del nuovo governo: passare in rassegna ledichiarazioni dei redditi di unapar- te almeno dei convenuti, tagliare gli ingiustificati omaggi (ma il comu- ne ha messo in vendita i biglietti che gli spettano gratuitamente: il ricava- to sar devoluto a scopi di utilit so- ciale), segnalare i numeri delle tar- ghe automobilistiche, controllare se gli abiti sono quelli dellanno scorso (laScala invita alla sobriet: meglio il neroancheper le signore). Il DonGio- vanni mozartiano, che apre la stagio- ne scaligera, ha un titolo ben pi lun- go e ammonitore: Il dissoluto punito ossia il DonGiovanni. Con il professor Monti nella parte del convitato di pietra, a impartire, secondo il caso, assoluzioni o condanne: per la crona- ca Don Giovanni, bellimbusto sciupa femmine di due secoli fa, nemmeno allultimosi pentirefinirtralefiam- me dellinferno. Il pentimento non di moda nep- pureoggi. Nonparliamosolodi assas- sini tagliagole, maanchedi pibanali truffatori. Tangentopoli talvolta sac- quieta per risvegliarsi al momento buono pi forte di prima: centomila euro tra i libri di un vicepresidente del consiglio regionale, il pdl Franco Nicoli Cristiani, sono una botta che in tempi di moralit ammazzerebbe chiunque. Adesso anche questultimo furto (ai nostri danni, ovviamente) passa come acqua fresca, in attesa cheleindagini dellamagistraturafac- ciano il loro corso. Il presidente da sedici anni della Regione, Roberto Formigoni, ha dimesso la sua faccia dabravoragazzodi Comunioneelibe- razione per farsi quella di bronzo, che gli consentir di presentarsi alla sera- ta di S.Ambrogio senza pena e senza imbarazzo, malgradodonVerz, mal- gradoil PieroDacc, il faccendierear- restatoinrelazione al tracollodel San Raffaele, sul cui panfilo il governato- reandavaariposarsi, malgradolaMi- netti, malgrado lultimo arrivato, Franco Nicoli Cristiani. Anche questa aria di Milano, vec- chia aria, difficile da smuovere per il coraggioso Pisapia, sindaco da sette mesi, con quella marea di debiti da riparare, conlinquinamentodaridur- re, con lorizzonte carico di Expo e di relativi contrasti, senza un soldo dal governo Berlusconi, con il rischio che il governo Monti si ripeta. Ha ragione Pisapia a rivendicare che, in un paese in crisi, lesposizione universale do- vrebbe valere come una opportunit di rilancio nazionale. Ma nessuno sembra dargli retta (Formigoni fa le somme delle volumetrie da costrui- re) e il sindaco deve anche chetare il critico assessore Boeri, larchistar, che qualche motivo per protestare lavrebbe, dal momento che si visto ridimensionare un progetto ecologi- co, quello dellorto botanico, che era anche suo e che metteva davvero un segnooriginaleallafieradel 2015. Pi- sapiasi ritrovaallespalle, per quei po- chi mesi di amministrazione, pure le ombredel casoPenati (siamoallatan- gentopoli sestese sulle aree che furo- no della Falck, di cui peraltro non sode pi nulla) per le relazioni tra lex presidente della provincia e uno dei suoi assessori, il giovanissimo PierfrancescoMaran, trentenneasses- sore alla mobilit, cio in uno dei po- sti chiaveper lavitadi unacittperen- nemente sotto assedio automobilisti- co. Nientecheriguardi lalegge. Intan- to le polemiche si sono levate, infet- tando laria, spargendo sfiducia. Pisapia bravo, tra i cittadini pre- sente, meritosuoseloslancioeletto- rale nonsi spento, ma il suolavoro immane, sattendono segni forti (per- ch tanta timidezza di fronte a indi- spensabili, vitali, misure che fermino il trafficoprivato?timori di impopola- rit?). La gente sattende molto da lui. Ma il bilancio economico dellam- ministrazione non lascia spazio ai grandi progetti, in una citt in calo doccupazione, dove - come si legge nella relazione previsionale per il 2012 della Camera di Commercio - il sentiment delle aziende milanesi fortemente negativo, conseguenza dellincombere del debito pubblico, del calo della domanda estera, del blocco dei consumi interni, della possibilitdi spirali inflazionistiche. La Lombardia e Milano (il 21 e il 10 per cento rispettivamente del valo- re aggiunto nazionale) respirano aria pessima, che non sa ancora di recessione, ma intanto, tra gennaio e ottobre, cinquantamila persone hanno perso il lavoro in regione (al- trettante lanno scorso nello stesso periodo), mentre cresce la precariz- zazione: lenuoveassunzioni nei pri- mi dieci mesi sono avvenute per il 70 per cento a tempo determinato e per laprimavoltasi assistitoalluti- lizzo forzato del part time anche per le figure maschili, colpa della ri- duzione delle commesse. Secondo istituti di ricerca e enti assistenziali (come la Croce Rossa) i poveri au- mentano a migliaia. In una citt ca- rissima, in difficolt si trovano non solo giovani senza lavoro o pensio- nati conla minima o donne sole con figli a carico, ma persino chi ha una occupazione fissa, impiegati, tran- vieri, insegnanti, postini. LE CONTESTAZIONI Non mancheranno le contestazioni in piazza della Scala. Non sono mai mancate, dal Sessantottodelle uova controle pelliccedi MarioCapanna. Non toccheranno il presidente Na- politano, lamatissimo King George, ormai, ledovrascoltareil professo- re bocconiano a capo del governo. Berlusconi non ha mai gradito le prime milanesi. Lo ricordiamo di- stratto e assonnato (lultima volta si present alla Scala il 25 aprile di un anno fa, per il 65 anniversario del- la Liberazione con il presidente del- la Repubblica). Preferiva il Manzo- ni, il teatrodi propriet(doveconob- be Veronica Lario). Monti, da com- missario Ue o da presidente della Bocconi, non mai mancato. Chiss seinsistersui tagli dei finanziamen- ti anche per il teatro lirico, in grave affanno (preventivo in rosso di cin- que milioni, lanno prossimo di di- ciassette), malgrado la bravura di un sovrintendente, il francese Ste- phane Lissner, manager e intellet- tuale, lontano dai giri clientelari e politici. Laltroieri Lissner ha rivolto unappelloal professor Monti: sevo- gliamo difendere la missione di un teatro pubblico, lo Stato deve inter- venire, non possiamo affidarci solo ai privati (che contribuiscono gi per il 60%alla vita della Scala). Co- munque, musicalmente, sar una grande prima con Daniel Ba- renboim sul podio e con interpreti importanti, come Peter Mattei, An- na Netrebko, Barbara Frittoli. Per il resto si vedr. ORESTE PIVETTA Foto di Stefano De Grandis/LaPresse Il sovrintendente MILANO Lissner: intervenga lo Stato per difendere il teatro pubblico Camilleri laureato a Dublino Si rafforzail consolidatorapportoculturaletralItalia, elaSiciliainparticolare, elIrlan- da: ieri la University College Dublin ha conferito la laurea honoris causa, in letteratura, ad AndreaCamilleri. Cos loscrittoresicilianohaattraversatoquellestesseauledoveunseco- lofa, annopi annomeno, studie si laure, in italiano, James Joyce. 39 MARTED 6DICEMBRE 2011 Zona critica LE PAROLE RIGENERATE DI BALESTRINI Nel suonuovoLiberamilanosullavittoriadel centrosinistra, loscrittore riesce a scrostare il linguaggiodallenfasi delle scorie emotivo-ideologiche realizzandounmontaggiochedvitaaduncantocompostamenteepico... I due problemi che oggi i nar- ratori italiani denunciano confondendo luno con lal- tro sono: uno, il ritorno alla realt, proposito insensato giacch non c alcuno scrit- tore di ieri e di sempre che abbia potuto e possa evitare il riferimen- to alla realt; due, il racconto dellattualit che, questa volta con buoni motivi, unaambizioneirri- nunciabile ma difficile da pratica- re. Difficile per i motivi pi volte detti: in povera sintesi consistenti nel fatto che i contenuti dellattua- lit, bersaglio dellincontrollabile aggressione dei mezzi di comuni- cazione di massa, sono gi consu- mati nel momento in cui si forma- no. cos cheogni voltacheunnar- ratore decide di raccontare il pre- sente (come oggi un po comica- mente si dice) dice bugie. NonfallisceNanni Balestrini - lo scrittore pi antinaturalista oggi incampo- chedasempre(ricorda- te Vogliamo tutto?) si fa un dovere di raccontare il presente (lattuali- t) sfuggendo alle insidie che na- sconde. Che cosa lattualit se non il discorso dellattualit? Ma abbia- mo visto che quel discorso nasce giinquinatonel sensocheleparo- leincui si manifestanonapparten- gono per intero a chi le pronuncia maaunaltro, ai tanti altri (i condi- zionamenti inevitabili) che segre- tamente si sono inseriti in chi sta parlando sviando e falsificando le sue parole. Il problema allora per un narratore sarebbe di lavare se mai possibilequelleparolestrap- pando tutto ci che di estraneo posseggono che ahim quasi tut- to. Alla fine non rimarrebbe nulla. Balestrini prende atto della diffi- colt e appronta la possibile solu- zione. Il 15 maggio scorso Pisapia eletto sindaco di Milano vincendo una competizione allinizio data per perduta e restituisce la citt, da oltre quindici anni nelle mani di Berlusconi Bossi La Russa, alla democrazia. Quindici anni di intri- ghi e malaffare finiscono e Milano e lItalia tornano a rincuorarsi. Levento cos straordinarioche Ba- lestrini, come gi fece conlautunno caldo, non esita a raccontarlo col suo ultimo romanzo. Quel giorno leventostatoseguitofindallamat- tina e minuto per minuto da Radio Popolare che ha i microfoni aperti in ogni angolo della citt testimo- niando la crescita dellesultanza dei milanesi viaviachei dati provenien- ti dai seggi elettorali confermano la netta distanza di Pisapia dalla sua rivale fino allesplosione in Piazza Duomodoveapartiredalleottodel- la sera mezzo milione di cittadini si radunano a festeggiare la vittoria Balestrini chiede la trascrizione della colonna sonora di quella lun- gadiretta radiofonicaaccumulando migliaia e migliaia di cartelle strari- panti di interviste, di discorsi, di ur- la, di evviva, di canti, di pianti e di applausi con cui la citt ha dato vo- ce allevento, conferendogli carne e respiro... Sbatte quel gigantesco cu- mulodi parole, disordinatoe minac- ciosamente trasbordante, sul tavolo e lo frantuma riducendolo a fram- menti come grano uscito dalla spi- Di Potere operaio (realizzato nel 1972), Nanni Balestrini ha realizzato una litografia 70100 in ti- ratura limitata, ciascuna delle quali numerataeautografata, chehadona- to a DeriveApprodi, in sostegno alleditoreindipendente. Lecopiever- ranodonate ai primi 100abbonati al- le novit 2012. www.deriveapprodi.it Nanni Balestrini, Potere Operaio (1972) ANGELO GUGLIELMI Liberamilano Seguitoda Una mattina ci siamo svegliati Nanni Balestrini pagine 236 euro16.00 Derive Approdi www.unita.it Una litografia in dono per chi si abbona a DeriveApprodi Lopera Culture 40 MARTED 6DICEMBRE 2011 S embra incredibile che stasera il Teatro Quirinetta di via Minghetti, a Roma, riapra al pubblico. Incredibile perch unsottile strato di polvere bianca ieri mattina ricopriva i listoni di parquet della storica Sala attigua al pi noto Teatro Quirino-Vittorio Gassman (tranquilli, sartuttoprontoper il de- buttodi ElioGermano). Maincredi- bile soprattutto perch tutto stato fatto in pochi mesi: acquisto, lavori di restauro e dunque riapertura al pubblico. Un piccolo miracolo, co- me ci tengono a sottolineare Geppy Gleijeses (direttore del Quirino) e Willer Bordon (autore a suo tempo con Giorgio Strehler di un disegno di legge sul teatro), che insieme hanno rilevato la ex Quirinetta, poi Nuovo CinemaQuirinettaeoggi TeatroQui- rinetta (tre milioni e mezzo per lac- quisto dellimmobile che vincolato allattivit di spettacolo e almeno un altro milione per la ristrutturazione, niente soldi pubblici per ora). Sono loro a guidarci in questa visi- ta tra foyer, platea, palco, Scala degli specchi, fregi, formelledi AlfredoBia- gini, stanzeecorridoi di questopicco- lo gioiello. Un rosso antico - quello del velluto che ricopre le poltroncine originali, circa 250 - il colore preva- lente. Di fronte alla platea il palco (7 x 12 metri) pronto gi da oggi ad accogliere la nuova stagione. Ma la verasorpresa negli spazi retrostanti il palcoscenico: 1200 metri quadrati ospiteranno i 58allievi dellAiad (Ac- cademia internazionale darte dram- matica del Teatro Quirino-Vittorio Gassmn) che qui seguiranno le lezio- ni tenute da tanti artisti. A fine gen- naio - ci preannuncia Gleijeses - Nekrosius terr unlaboratoriodi due settimane. Alle pareti una galleria fotografica ci mostra in che stato era la Sala fino a pochi mesi fa, completamente ab- bandonata a se stessa. Facendo i lavori ci siamoaccorti chealcunesa- leeranostatemurate ci spiegaGio- vanna Marinella, gi direttrice del Teatro di Roma, che ha avuto un ruolo non secondario nella rinasci- ta di questo Teatro (in programma anche concerti, incontri, teatro so- ciale). Cos scopriamoche dietroun murosi nascondevalaSaladellom- brello, dalla volta affrescata, e che altri muri potrebbero celare altret- tante bellezze. LA STORIA Levicendedi questasalasononarra- te e illustrate in un libro curato dal- la stessa Marinelli e da Amelia Rea- liano(TeatroQuirinetta). Lasuasto- ria inizia tra il 1923 e il 926 quando il Teatro fu ricavato dai sotterranei di Palazzo Sciarra dallarchitetto Marcello Piacentini e inaugurato il 2 febbraio 1927 con unoperina di Mascagni, Zanella. Negli anni Tren- ta ospit proiezioni di filminlingua originale e durante la guerra fu lunica sala romana a proiettare filmstranieri presentati alla Mostra di Venezia. Nel 1946 fu ristruttura- to dallarchitetto Clemente Busiri Vici e divent definitivamente cine- matografo fino alla chiusura nel 2002. Oggi prontoaripartire. Tocche- r a Elio Germano, con il suo Thom Pain di Will Eno, dare il via alla sta- gione (repliche fino al 18). ga. Inizia lopera di ripulitura intan- to affondando nelle parole per met- tere in chiaro il punto di evidenza delloralit quando le parole non hanno ancora indossato lenfasi di chi le pronuncia. Scrosta, come un restauratore alle prese con un qua- droantico, quellenfasi gonfiadi sco- rie emotivo- ideologiche e di conve- nienze del momento che oscurano la limpidezza dellascolto funzio- nando come i derivati nelle gran- di offerte finanziarie che distribui- scono in prestito soldi che non han- no. Quindi mette mano a unopera di montaggio dove i vari frammenti vengono riorganizzati e raccolti in una sorta di pentagramma in cui si susseguono come note di un canto compostamente epico. Il risultato che ne viene per il lettore da una parte limpressione di assistere alla nascita del linguaggio prima della sua corruzione sociale (indotta dal- la societ); dallaltra di partecipare allatrasformazionedi uneventosto- rico dal suo destino di semplice ri- cordo (esposto alla oblivione) a espressione di un atto di realt defi- nitivo e incancellabile. IL 25 APRILE 94 Il titolo del romanzo di cui stiamo parlando ovviamente Liberamila- no, seguito nello stesso volume da unsecondotitoloUnamattinaci sia- mo svegliati, costruito con la stessa tecnicadel primoquestavoltariferi- to alla grande manifestazione mila- nese del 25 aprile 1994quando era- no confluiti a Milano citt simbolo dellaResistenzamanifestanti datut- ta Italia a dichiarare la loro forza a fronte della vittoria elettorale che Berlusconi aveva appena consegui- to. AnchequestavoltaRadiopopola- re segue con i suoi microfoni accesi a migliaia intutta la citt anzi intut- ta Italia la manifestazione e anche questa volta Balestrini non si lascia sfuggireloccasione. Emontaunrac- conto governando toni e intensit con il talento di un tecnico del suo- no e la creativit di uno scrittore dopera. E cos il lettore lo percepi- sce come seduto su una poltrona a teatro quando per salvare la tenuta della commozione chiude gli occhi non preoccupandosi della perdita di qualche immagine. Fino a oggi la letteratura stata vicino alla Storia per via ideologica (e i danni erano evidenti) a Balestrini il merito di avere garantitoquella vicinanza per via linguistico-stilistica... U n appello pubblico di 101 intellettuali e unespostoin procura di Italia Nostra contro la ricerca della Bat- taglia di Anghiari, il capolavoro per- dutodi LeonardodaVinci chepotreb- be essere celato dietro una parete af- frescata da Vasari nel salone d Cin- quecento di Palazzo Vecchio a Firen- ze. Il lavoro di ricerca eseguito da uno staff di esperti dellUniversit di SanDiego e del National Geographic, con personale dellOpificio delle Pie- tre Dure, che sta mappando con una sonda endoscopica la parete. Lappel- lo firmato, tra gli altri, dallaccade- mico dei Lincei, Salvatore Settis, dal- lo scrittore Carlo Ginzburg e da Keith Christiansen, curatore capo della pit- tura europea al Metropolitan di New York. LA BATTAGLIA DI ANGHIARI Lesposto alla procura di Firenze ipo- tizza il reato di danneggiamento di opera darte e chiede un sequestro preventivo dei ponteggi. Grande preoccupazioneper lasortedell'affre- scodi GiorgioVasari - esprimono i fir- matari - che in questi giorni viene bu- cato a pi riprese nel tentativo di rin- tracciare quel che potrebbe rimanere dellaBattagliadi Anghiari. del tut- to improbabile - prosegue lappello - che Vasari abbia sigillato qualcosa di ancora leggibile dietro un muro, ac- cusano gli intellettuali che si schiera- nocontrolostudiocondottodallinge- gnere fiorentino Maurizio Seracini e che in questa fase viene svolto con sondeendoscopichemillimetrichein- serite in microfessure della parete, che hanno evidenziato un'intercape- dine. Seracini si dice amareggiato edosserva: Mi sembra solo untenta- tivo pretestuoso degli esclusi di bloc- care una ricerca straordinaria. Un at- tacco demagogico che rischia di farci deridere nel mondo. A difesa della ricerca si schiera il sindaco Matteo Renzi: Non stiamo vandalizzando Vasari dice. Quantoagli esiti dellari- cerca, emersocheoltrelintercapedi- nelasondaendoscopicaharilevatola presenza di un intonaco che sar sot- toposto ad analisi, cos come si atten- dono i risultati sulla sostanza biologi- ca, forse uovo, rintracciata nei giorni scorsi. Intanto il procuratore capo di Firenze Giuseppe Quattrocchi ha in- caricato i carabinieri del Nucleo tute- la patrimonio culturale di compiere le necessarie verifiche e valutare se sussistono gli estremi di reato. Il materiale Il restauro FRANCESCA DE SANCTIS La diretta di Radio Popolare rielaborata: interviste, discorsi, urla Ha portato alla luce perfino piccole sale nascoste da muri fdesanctis@unita.it Lappello: salvate Vasari da Leonardo Lattore ElioGermano Rinasce il Quirinetta pronto a debuttare con Elio Germano Lo storico teatro romano, chiuso dal 2002, apre stasera al pubblico. Tutto nuovo, ospiter anche gli allievi dellAiad Jane Austen Un ritratto Il dettagliodel naso ha fatto subitopensare che il ritrattoineditoritrovato da una scrittricebritannica, appartengaproprioaJaneAusten, unatralepiamatescrittrici ingle- si. Paula Byrne, che sta preparando una biografia sulla autrice di Orgoglio e pregiudizio (1813), ha ricevutoil quadro di donna dal marito, che loaveva compratoallasta. 41 MARTED 6DICEMBRE 2011 L a pellicola cinemato- grafica pu essere di 8 (super), 16, 35 e 70 millimetri, e scorre nel proiettore alla velocit di 24 fotogrammi al se- condo. Una bella cinquina, che si pugiocareal lotto. Il cinemanato ufficialmente il 28-12-1895, con la prima proiezione pubblica dei film dei fratelli Lumire (che erano 2, Louis e Auguste), per una data convenzionale perch altri speri- mentatori dellepoca erano gi arri- vati a riprodurre limmagine in mo- vimento. Per cui il 95 - inteso come anno- unnumero discutibile, e in- fatti non si pu giocare al lotto. Giochetti, che a un vero matema- tico non interessano. Chiss quante volte Michele Emmer se li sentiti ripetere, in contesti poco scientifici. Essendounmatematicoserio- loco- nosciamobene, anchecollaborato- re storico di questo giornale - il rap- porto cinema/matematica , per lui, unaltra cosa. E poi Emmer non solo un matematico. anche un cineasta, e non solo perch ha esor- ditocome attore bambino inunfilm di suopadreLucianoEmmer, Camil- la. Hadirettonumerosi filmtutti de- dicati al rapporto fra numeri e im- magini: Flatlandia, Escher, Le bolle di sapone. E da anni, in numerosi li- bri, indaga questi due mondi met- tendoli in relazione fra loro. Numeri immaginari (Bollati Boo- ringhieri, pp.246, euro18), haunti- tolo e un sottotitolo ingannevoli. Uno legge numeri immaginari e pensa che sia un arcano trattato sui numeri impossibili - che so, un pi greco capace di fermarsi e di non andare avanti allinfinito. Invece Emmer parla dei numeri allinterno di un immaginario ben definito, quellocinematografico. Infatti il sot- totitolodel libroCinemae matema- tica, ma neanche questo del tutto vero: a un certo punto Emmer si de- dicaaunalunga digressionesui ma- tematici raccontati dalla letteratu- ra, in particolare quella gialla. Per- ch un luogo comune sostiene che i matematici possano essere ottimi detectiveechesianospessosul pun- to di trasformarsi in spietati se- rial-killer. Le due cose giungono a un punto dincontro in un romanzo che ha popolato gli incubi della no- stra adolescenza, non provocando per - almeno in chi scrive - alcuna vocazione alla matematica: Lenigma dellalfiere, di S.S. Van Dine, il creato- redellinvestigatoredandyPhiloVan- ce. Vistoche anche le lingue si presta- no a giochi combinatori e ad enigmi, e che secondo Mario Vargas Llosa la predisposizione per le lingue e quella per la matematica sono affini, ci ha sempre colpito il fatto che il romanzo di Van Dine abbia un titolo originale intraducibileinitaliano. Si chiamain- fatti The Bishop Murder Case, e forse a Emmer far piacere se sottolineiamo - lui nel libro non lo fa - che tutti i ro- manzi di Van Dine hanno un titolo si- miledovesololasecondaparolacam- bia, ed sempre una parola di 6 lette- re: The Benson Murder Case (La stra- namorte del signor Benson), The Gree- ne Murder Case (La fine dei Greene), The Canary Murder Case (La canarina assassinata) e cos via. Nel caso di bishop Van Dine gioca sul doppio significato di questa parola, che in in- glese significa vescovo ma indica anche un pezzo degli scacchi, appun- tolalfiere. lastoriadi unkiller psi- copatico e coltissimo che accanto alle sue vittime lascia sempre un alfiere e unafilastroccainfantile(chissseDa- rio Argento lha tenuto presente per Profondorosso) allaqualei delitti sem- brano ispirarsi. Naturalmente lassas- sinononha fattoi conti conla cultura infinita (come il 3,14) di Vance, ALBERTO CRESPI Un libro di Michele Emmer, che anche uncineasta, analizza tutte le pellicole incui teoremi oequazioni sono presenti nella trama e nella composizione della storia. Con un occhiospeciale ai gialli classici alcrespi57@gmail.com E IL MATEMATICO SCRIVE: IL CINEMA D I NUMERI www.unita.it Le esperienze da regista Culture Ha diretto opere dedicate al rapporto fra cifre e immagini 42 MARTED 6DICEMBRE 2011 che colleziona Czanne ma sa anche tuttosul tensoredi Riemann-Christof- fel, una formula matematica che gio- cherunruolodecisivonellindagine. Van Dine un campionissimo del giallo deduttivo, alla Sherlock Hol- mes o alla Agatha Christie: romanzi che danno il piacere della sciarada, o delle parole crociate ad anelli - di granlunga il gioco pibello della Set- timana Enigmistica, altro mondo do- vei numeri sonofondamentali. Il cine- ma, come la musica, ha la matemati- cadentrodi s. Unraccontocinemato- grafico deve avere una propria armo- nia interna (anche dissonante, come no?) e le leggi dellarmonia sono ma- tematiche. Emmer nel suo libro ana- lizza tutti i filmin cui la matematica presente nella trama e nella composi- zione della storia, partendo e finendo conil nastrodi Moebius, unodei para- dossi pi affascinanti della scienza - e dellimmaginazione! Ad essoLuciano Emmer dedic, con la consulenza di Michele, un filmin cui appariva Rug- gero Orlando, il leggendario corri- spondente della Rai da NewYork che eralaureatoinmatematica. Maavreb- bepotutoparlaredi tutti i filmesisten- ti, che tanto per cominciare sono tutti composti da unnumero finito di foto- grammi e costruiti su un numero fini- to di tagli di montaggio. TAGLI DI MONTAGGIO Naturalmentetali numeri nondicono tutto di un film, ma qualcosa s. Ad esempio, sapere che un filmdi durata media- trai 100e120minuti - contie- ne mediamente 6-700 tagli di mon- taggio, e che Il mucchio selvaggio di Peckinpah ne contiene addirittura 3.643 dice molte cose sullo stile del vecchio Sam e sul funambolismo del suo montatore Lou Lombardo; men- tre ricordare che Arcarussa nonne ha nemmeno uno ( un unico piano se- quenza) dice qualcosa sul virtuosi- smo tecnico e narrativo di Aleksandr Sokurov. Se interessa - a Emmer e a voi - recentemente abbiamo contato concertosinapazienza, ascopodi stu- dio, i tagli di montaggiodellaFinestra sul cortile di Hitchcock: sono799. Spe- ravamo fosse un numero primo, per chiudere con un parallelo fra Hi- tchcock e La solitudine dei numeri pri- mi di Saverio Costanzo, ma non lo . Pazienza.
un album che puoi permet-
terti quando hai cin- quantanni una dichiara- zione che puoi permetterti se ti chiami Sarah Jane Morris e sei capace di spaziare senza alcuna dif- ficolt, con la voce che ti ritrovi, da TomWaits aDebussy, daEnnioMor- ricone a Tracy Chapman. Cello Son- gs un caleidoscopio musicale per voce ed orchestra di violoncelli, la Cinik Cello Orchestra diretta da En- rico Melozzi, che anche produtto- re e arrangiatore: Sono canzoni molto diverse tra loro, frutto di una selezione eterogenea ma solo appa- rentemente discontinua, perch gli arrangiamenti tengono tutto insie- me. E poi c la particolarit del vio- loncello, che come la voce umana ed un ottimo accompagnamento per una voce come la mia. E c an- che la sua interpretazione: Per for- za: fare una cover significa dare alla canzone qualcosa di personale, riu- scire in qualche modo a farla pro- pria. LItalia presente con Love Is Pain, il tema di Cera una volta in America (composto da Morricone), a cui la Morris ha aggiunto il testo, e con una sorprendente Alleria: Me- lozzi ed io abbiamo avuto da subito lidea di un tributo al Pino Daniele delle origini. Ci sembrato che Alle- riaavesse, pidi altri brani, lecarat- teristiche giuste e la melodia adatta per sposarsi con la mia voce. TRE VOLTE A SANREMO Della musica italiana Sarah Jane Morris haconosciutotuttelesfaccet- tature, anche le pi discutibili, con quelle tre partecipazioni a Sanre- mo: Mainparticolarenelledizione del 1991, che vinsi cantando Se stia- mo insieme, mi fu data la possibilit di esibirmi con una grande orche- stradal vivoe di contribuire allaste- sura del brano. Per me fu unespe- rienza importante. Anche a Sanre- mo, per quantobasso possa essere il livello medio, si pu trovare della buonamusica: bastaaverelapazien- za di cercarla, senza pregiudizi, ed un atteggiamento che bisogna avere sempre, a qualsiasi latitudi- ne e in ogni circostanza. Epoi lItalialapatriadellame- lodia, una peculiarit che la di- stingue dallInghilterra: pensi alla ricchezza della musica napoleta- na. Amepiacegiocareconlemelo- die, magari provandoalegarvi, co- me ho fatto in occasione di questo album, dei testi che abbiano un si- gnificato. Senza contare che agli inizi della mia carriera ho condivi- so il palco con Gianna Nannini. Questo per dire che c vita persi- noa Sanremo, masoprattuttoal di fuori di Sanremo. E c vita anche al Teatro Valle, della cui occupazione Melozzi uno dei principali sostenitori: Io ci sono stata, ho visto lenergia che c, lo spirito che si creato. Quel- lo che fanno giusto. una situa- zione che ho gi vissuto negli anni Ottanta in Inghilterra, quando gli artisti si univano per questioni im- portanti, anche se allepoca cera pi partecipazione rispetto ad og- gi. In casi del genere, va detto, ci sono sempre artisti che ci credono ed altri che si espongono per un tornaconto economico, ma larte hasempreil doveredi dareunmes- saggio positivo. VALERIO ROSA A colloquio con la cantante inglese. Dellultimo album dice: Un lusso che ci si pu permettere a cinquantanni Sarah Jane Morris, cantante inglese DVDPERLALEGALIT Sarah Jane Morris: Canto da Morricone a Tracy Chapman ROMA Gli studenti della media reggina Gebbione-Bevacqua, con il dvd Tempo rubato alla ndranghe- ta, hanno vinto laquilone doro del Ragazzi SpotFestival, organiz- zatodal Museodellandrangheta. Il nastro di Moebius in una celebre opera di Escher Madonna regina del Super Bowl Madonnasi esibiril 5febbraiodurantelapausadel SuperBowl, finaledel campiona- todi football americano, cheogni annoregistraascolti record. LohaannunciatolaNational Football Leaguericordandochetragli artisti chesi sonoesibiti inpassatoduranteil consue- toconcerto di met partita si contanoSpringsteen, Prince, i RollingStone e gli U2. 43 MARTED 6DICEMBRE 2011 www.unita.it Zapping TUTTI PAZZI PER AMORE 3 BALLAR IL DELITTO DI VIA POMA CAMBIA LA TUA VITA CON UN CLICK RAIUNO - ORE:21:10 - SERIE TV CON EMILIO SOLFRIZZI CON GIOVANNI FLORIS CON SILVIO ORLANDO CON ADAMSANDLER RAITRE - ORE:21:05 - ATTUALITA CANALE 5 - ORE:21:10 - FILM ITALIA 1 - ORE:21:10 - FILM Rai 1 Rai 2 Rai 3 RAI 1 Canale 5 Rete 4 Italia 1 La 7 Sky Cinema 1 HD Sky Cinema family Sky Cinema Passion Cartoon Network Discovery Channel Deejay TV MTV 21.00 SkyCineNews- Il comandanteela cicogna. Rubrica 21.10 Cinemaverite. Film Drammatico. (2011) Regia di S. Berman, R. Pulcini. ConD. Lane T. Robbins. 22.50 Lalistadei clienti. Film Drammatico. (2010) Regia di E. Laneuville. Con J. Hewitt 21.00 Lultimodominatore dellaria. Film Avventura. (2010) Regia di M. Shyamalan. Con N. Ringer N. Peltz. 22.50 Labandadei coccodrilli indaga. Film Avventura. (2010) Regia di C. Ditter. Con M. Steitz D. Hurten. 21.00 LetterstoJuliet. Film Commedia. (2010) Regia di G. Winick. Con A. Seyfried G. Garcia Bernal. 22.50 MenInTheCity. Film Commedia. (2009) Regia di S. Verhoeven. Con T. Schweiger C. Ulmen. 18.20 AdventureTime. 18.50 Leoneil canefifone. 19.15 BatmantheBrave andtheBold. 19.40 BakuganInvasori Gundalian. 20.00TakeshisCastle. 20.35 AdventureTime. 21.00 LoStraordinario Mondodi Gumball. 21.30 Generator Rex. 21.55 TheRegular Show. 18.00 Miti dasfatare. Documentario 19.00 FactoryMade. Documentario 19.30 FactoryMade. 20.00TopGear. Documentario 21.00 Dual Survival. Documentario 22.00 River Monsters. Documentario 23.00 AmericanChopper. Documentario 18.35 Platinissima presentaGood Evening. Show. 20.00LoremIpsum. Attualita 20.20 ViaMassena. Sit Com 21.00 Iconoclasts. Rubrica 22.00 Deejaychiama Italia- Edizione Serale. Rubrica 18.00 Disaster Date. Show. 19.00 MTVNews. Informazione 19.05 Ginnaste: Vite parallele. Show. 20.00I soliti Idioti. Serie TV 21.00 FlashPrank. Serie TV 22.00 Pranked. Serie TV 21.10 Tutti pazzi per amore3. Serie TV Con Emilio Solfrizzi, Antonia Liskova, Carlotta Natoli. 22.00 Tutti pazzi per amore3. Serie TV Con Emilio Solfrizzi, Antonia Liskova, Carlotta Natoli. 23.15 PortaaPorta. Talk Show. Conduce Bruno Vespa. 21.05 Ballar. Attualita 23.10 Boris. Serie TV Con Francesco Pannofino, Caterina Guzzanti, Pietro Sermonti. 00.00TG3Lineanotte. Informazione 00.10 TGRegione. Informazione 01.00 Meteo3. Informazione 21.05 Castle- Detective tralerighe. Serie TV ConNathanFillion, Stana Katic 22.40 Rai Sport 90 MinutoChampions. Serie TV 23.30 Tg2. Informazione 23.31 TG2Puntodi vista. Rubrica 23.45 Out of Reach. Film Azione. (2004) Regia di L. Po-Chih. ConSteven Seagal 21.10 Il delitto di ViaPoma. Film Drammatico. (2011) Regia di Roberto Faenza. ConSilvioOrlando, Giulia Bevilacqua 23.30 Matrix. Attualita 01.30 Tg5- Notte. Informazione 01.59 Meteo5. Informazione 02.00Striscialanotizia. Show. 21.10 Law&Order: unitspeciale. Serie TV 23.07 Attaccoal potere. Film Azione. (1998) Regia di E. Zwick. Con Denzel Washington, Bruce Willis. 01.30 Tg4night news. Informazione 01.55 Rag. ArturoDeFanti bancario-precario. Film Commedia. Regia di L. Salce. Con Paolo Villaggio 21.10 CambialatuaVita conunclick. Film Commedia. (2006) Regia di Frank Coraci. Con Adam Sandler, Kate Beckinsale, Christopher Walken. 23.20 Coldplay: Itunes Festival. Evento 01.00 Poker1mania. Rubrica 01.50 Studioaperto- Lagiornata. Informazione 21.10 S.O.S. Tata. Reality Show. 22.30 S.O.S. Tata. Reality Show. 23.00 S.O.S. Tata. Reality Show. 00.10 TgLa7. Informazione 00.20(ah)iPiroso. Talk Show. 01.15 Prossimafermata. Rubrica 01.30 MovieFlash. Rubrica 06.45 Unomattina. Show. 11.00 TG1. Informazione 11.05 Occhioallaspesa. Rubrica 12.00 Laprovadel cuoco. Show. Conduce Antonella Clerici. 13.30 TELEGIORNALE. Informazione 14.00 TG1 Economia. Informazione 14.01 Tg1 Focus. Rubrica 14.10 VerdettoFinale. Show. Conduce Veronica Maya. 15.15 Lavitaindiretta. Show. Conduce Marco Liorni, Mara Venier. 16.50 TgParlamento. Informazione 17.00 TG1. Informazione 17.10 Chetempofa. Informazione 18.50 LEredit. Gioco a quiz 20.00TELEGIORNALE. Informazione 20.30 PortaaPorta- Acolloquio conil Presidente del Consiglio. Attualita 06.30CartoonFlakes. Cartoni Animati 10.00 Tg2punto.it. Rubrica 11.00 I Fatti Vostri. Show. 13.00 Tg2. Informazione 13.30 TG2Costumee Societ. Rubrica 13.50 Medicina33. Rubrica 14.00 Italiasul Due. Talk Show. 16.10 Ghost Whisperer. Serie TV 16.50 Hawaii Five-0. Serie TV 17.45 TG2FlashL.I.S.. Informazione 17.47 Meteo2. Informazione 17.50 Rai TGSport. Informazione 18.15 Tg2. Informazione 18.45 Numb3rs. Serie TV Con D. Krumholtz 19.30 SquadraSpeciale Cobra11. Serie TV 20.25 Estrazioni del lotto. 20.30 TG2- 20.30. Informazione 08.00Agor. Talk Show 09.50 Dieci minuti di... Rubrica 10.00 LaStoriasiamonoi. Documentario 11.00 Apprescindere. Talk Show. 11.10 Tg3Minuti. Informazione 12.00 Tg3. Informazione 12.01 Rai Sport Notizie. Informazione 12.25 Tg3Fuori Tg. Rubrica 12.45 Lestorie Talk Show. 13.10 Lastradaper la felicit. Serie TV 14.00 TgRegione. Informazione 14.20 Tg3. Informazione 15.05 Lassie. Serie TV 15.55 CosedellaltroGeo. Rubrica 17.40 Geo&Geo. Documentario 19.00 Tg3. Informazione 19.30 TgRegione. Informazione 20.00Lacrisi. In1/2h. Attualita 20.20 Blob. Rubrica 20.35 Unpostoal sole. Serie TV 07.55 Trafico. Informazione 07.58 Borseemonete. Informazione 08.00Tg5- Mattina. Informazione 08.40Latelefonatadi Belpietro. Rubrica 08.50MattinoCinque. Show. 09.55 GrandeFratello. Reality Show. 10.00 Tg5- Ore10. Attualita 10.05 MattinoCinque. Attualita 11.00 Forum. Show. 13.00 Tg5. Informazione 13.41 Beautiful. SoapOpera 14.10 Centovetrine. SoapOpera 14.45 Uomini edonne. Talk Show. 16.15 Amici. Talent Show 16.55 PomeriggioCinque. Talk Show. 18.50 Avanti unaltro!. Gioco a quiz 20.00Tg5. Informazione 20.31 Striscialanotizia. Show. 06.40Mediashopping. Shopping Tv 06.55 Zorro. Serie TV 07.25 StarskyeHutch. Serie TV 08.20Hunter. Serie TV 09.40R.I.S. Delitti imperfetti. Serie TV 10.50 Ricettedi famiglia. Rubrica 11.30 Tg4- Telegiornale. Informazione 12.02 Detectiveincorsia. Serie TV 13.00 Lasignoraingiallo. Serie TV 13.50 Il tribunaledi forum Rubrica 15.10 Hamburgdistretto 21. Serie TV 16.15 Sentieri. SoapOpera 16.50 Unnapoletanonel Far West. Film Western. (1955) Regia di Roy Rowland. Con Robert Taylor, Eleanor Parker, Victor Mc Laglen. 18.55 Tg4- Telegiornale. Informazione 19.35 Tempestadamore. SoapOpera 20.30 Walker Texas ranger. Serie TV 06.50Cartoni animati 08.30Unamammaper amica. Serie TV 09.02 Tgcom24all news. Informazione 09.29 Unamammaper amica. Serie TV 10.35 Greysanatomy. Serie TV 12.25 Studioaperto. Informazione 13.00 Studiosport. Informazione 13.40 I Simpson. Serie TV 14.35 Dragonball. Cartoni Animati 15.00 Bigbangtheory. Serie TV 15.35 Noordinaryfamily. Serie TV 16.25 LaVitasecondoJim. Serie TV 16.50 Giovani campionesse. Serie TV 17.45 Dragonball. Cartoni Animati 18.30 Studioaperto. Informazione 19.00 Studiosport. Informazione 19.25 Dr House- Medical division. Serie TV 20.20 C.S.I. - Scenadel crimine. Serie TV 06.55 MovieFlash. Rubrica 07.00 Omnibus. Informazione 07.30 TGLa7. Informazione 09.40Cofee Break. Talk Show. 10.35 Lariachetira. Talk Show. 11.25 S.O.S. Tata. Reality Show. 12.25 I mendi Benedetta. Rubrica 13.30 TgLa7. Informazione 14.05 I complessi. Film Commedia. (1965) Regia di Dino Risi, Franco Rossi, Luigi Filippo DAmico. Con Alberto Sordi, Ugo Tognazzi. 16.15 Atlantide- Storiedi uomini emondi. Documentario 17.25 MovieFlash. Rubrica 17.30 TheDistrict. Serie TV 19.20 G Day. Attualita 20.00TGLa7. Informazione 20.30 Ottoemezzo. Rubrica SERA SERA SERA SERA SERA SERA SERA 44 MARTED 6DICEMBRE 2011 Foto Ansa NUVOLADI FUKSAS APRE NEL 2013 Il nuovo Centro Congressi dellEur di Roma aprir a gennaio 2013: di questo siamo convinti sia ioche il sindacoAlemanno. Loha dettolarchistar MassimilianoFuk- sas poco prima di iniziare un so- pralluogo al Centro Congressi, la Nuvola da lui progettata, prefe- rendo mettere a tacere le polemi- che sui ritardi della realizzazione. P erplessi, sulla riva del fiu- me. Le forze politiche si danno da fare dopo le cifre di Monti. E, in genere, questa ri- cerca ondeggia tra la affermazio- ne di alcuni tratti politici che si ri- tengono costitutivi della propria fi- sionomiaelurgenzadi unadecisio- ne alla quale sembra appesa la sor- te del Paese. Tutti, tranne uno, un partito, un partito Stato, la Lega, che danza e brinda sulla presunta fine dellIta- lia mentre pensa di recuperare tempo e voti perduti stracciando numeri, urgenzenazionali, coeren- ze. Hanno dichiarato la strategia, senza doppi messaggi, aprendo un tavolo istituzionale altro: lindi- pendenza di tutto ci che a loro pare di loro propriet. Li senti parlare di interessi dei popoli e par che siano nati ieri, al- la sinistra di Karl Marx. Ma hanno governato per tantissimi anni, fi- noaieri, ehannotoltolIci ai gran- di patrimoni immobiliari gettan- doleautonomiesul lastrico. Oltre- ch sulla depressione economica contano sul nostro Alzheimer. Domani UNADONNASOLA Debuttadomani al Teatrodei Sa- tiri di Roma Una donna sola con Rosalia Porcaro che sar in sce- na fino al 18 dicembre. La regia di Enrico Maria Lamanna. Uno spettacoloironicosullacondizio- nefemminiledi oggi incui laPor- caro interpreter il famoso mo- nologo di Dario Fo e Franca Ra- me. NORD Inizialmente discreto sui mari connuvolositinnuovoau- mento. CENTRO Ancora nuvolosit ir- regolare sulle Tirreniche e Sarde- gna, soleggiato altrove. SUD Instabile tra Campania e Calabria; pi soleggiato altrove. Dopodomani arrivatolannuncioufficiale: Sabina Guzzanti torna in tv e La7 le d il benvenuto in squadra annun- ciando che da marzo 2012 andr in onda il mercoled inprime time con unsuonuovoprogrammadi attuali- t e satira. Sabina Guzzanti torna dunque dopo ben 8 anni in tv e lei stessaloha annunciatoattraversoil suo blog su www.sabinaguzzanti. it. La Guzzanti, impegnata dalla scorsa primavera nel tour teatrale con lo spettacolo Si, Si, Sioh Si!, ha annunciato anche che per la preparazione del programma tv ledatedel tour teatralesarannorin- viate a maggio 2012 ( rinviata an- che quella di Roma l8 dicembre). Lattrice ha spiegato: la bella notizia che stavo annunciando sen- za darla mai, intoppi, ritardi... Ma ora ufficiale. Reggetevi forte - ha scritto - esiste un quarto fratello Sono molto contento che sul fronte della satira La7 acquisti un vero talento come quello di Sabina Guzzanti, dice il direttore di rete, Paolo Ruffini, confermando che il programma che riporter lattrice intvmetterinsiemesatiraeattua- lit, con i suoi personaggi classici e altri nuovi. NORD BensoleggiatosuLigu- ria e pianure occidentali; variabilit altrove. CENTRO Variabilit sulle Adriatiche. Prevale il bel tempo al- trove. SUD Rovesci frequenti tra Ci- lento, Calabria tirrenica e Sicilia. Va- riabilit altrove. ZOOM Pillole NORD Cielo molto nuvoloso su tutte le regioni. CENTRO Cielo sereno o poco nuvoloso su tutte le regioni. SUD Cielo nuvoloso su Cam- pania e Calabria, poco nuvoloso al- trove. Il Tempo Culture ARRESTI PERFILMANTI CRISTIANO Lapoliziaindianahaarrestatoil re- gista Ejaz Ahmed, il produttore Washim Sheikh e lagente della pubblicit KA Jauhar, del film in hindi Whs there il cui poster mo- stra un Cristo sulla croce pugnala- todaunuomo. Leimputazioni par- lanodi lesionedei sentimenti reli- giosi e intenzione malvagia di in- sultare il credo religioso. Oggi NANEROTTOLI Il brindisi leghista Toni Jop Sabina Guzzanti torna intv Da marzo suLa7 45 MARTED 6DICEMBRE 2011 FRANCESCO CAREMANI Foto di Ivan Franco/Ansa Epa ROMA T raiettorie impossibi- li sucui adagiarei so- gni dei tifosi, unafac- cia da cartone ani- mato e un amore sbocciatotroppopre- sto per diventare storia. Alvaro Recoba da Montevideo, in arte El Chino, ha vinto il titolo con il Nacional, la squadra che lha fatto conoscere al mondo, il club pi amato dellUruguay, di cui porta anche il soprannome Oriental. Quando tutti, a 35 anni, lo consideravano ormai un ex gio- catore, Alvaro tornatoasudare e a condurre i suoi compagni verso la conquista dellApertura 2011 con cinque reti, di cui quattro pesanti e decisive per staccare Penarol e Da- nubio in classifica. Domenica con- tro il Liverpool ha segnato a undici minuti dalla fine il gol che vale la stagione e, forse, una carriera. Laveva promesso: Tornoal Nacio- nal per diventare campione; fir- mando in bianco: Non importa quanto mi vogliate pagare. Stabili- te la cifra e io firmo. Quanto lontano quel 31 agosto 1997, Inter-Brescia. I nerazzurri ar- rembano ma vanno sotto, Ganz e Ronaldo non trovano la porta, cos Simoni mettedentroil diciannoven- ne uruguaiano che con due tiri da fermo, uno su punizione, ridicoliz- za Cervone e mette il sigillo sulla partita, mandandoindelirioSanSi- ro. Era nata una stella, qualcuno pens a una cometa, capace di por- tare la Beneamata alla conquista del mondo, inveceerasolounaCop- pa Uefa. Una stagione a singhiozzo dietro i titolari e alla fine i gol saranno 5, conlafinaledi Parigi vistadallapan- china. Poi quello scudetto incom- piuto e lesonero (feroce, nei modi e nei tempi) di Simoni. El Chino si perde nella confusione nerazzurra e gioca solo cinque match prima di traslocare sulla laguna, nonostante lamore incondizionato di Moratti. Venezia anche un sogno, di quelli che puoi comperare, ma con la data di scadenza. Alla fine sar la sua migliore stagione italiana con 11 reti in 19 partite di campionato, arancioneroverdi salvi e un allena- tore(Novellino) capace comepochi altri di tirare fuori il talento da quel piede sinistro. A Montevideo c il mare, a Venezia la laguna, umori, situazioni, confini spostati oltre lorizzonte del possibile, proprio l, dove c lhumus di Recoba. LONTANO DAL CUORE Milano il destino, Milano Morat- ti, MilanolInter chedovraspetta- re Mancini per tornare grande e Mourinho per essere immortale, ma per Alvaro il primo sar solo pe- riferia e il secondo un sogno svani- to. Venezia un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalit e le 10 reti nerazzurre non aiutano a capire: manca la squadra o la lea- dership? Lidea che El Chino si di- verta a giocare, a fare gol da cinete- ca, anche decisivi, ma alla lunga non unleader, nonunoZanetti e nemmenoBaggio, soloungiocato- re di calcio e, a volte, che calcio. Re- ster unopera darte incompiuta, un po come lInter di quegli anni chehadovutolottarecontrosestes- sa e anche (o soprattutto) contro il lato oscuro della forza, ma questo Recoba non poteva immaginarlo. Alla fine sono arrivate anche due coppe Italia, due supercoppe e due scudetti, ma luruguaiano era solo uno stato dellanima, unidea della qualesi eranoinnamorati unpo tut- ti, in costante e decrescente vena realizzativa. Dopo lInter sono arrivate tre pa- rentesi, Torino, Panionios e Danu- bio. Tanto ha dovuto aspettare per ritrovare il calcio vero, quello che ti pompaadrenalinanel sangue, quel- lo che ti chiede di scendere in cam- po per vincere e non per disegnare sogni (anche se a volte coincido- no). Il rigore realizzato contro il Pe- narol gli costato lira del piccolo Jeremia, tifoso Aurinegros, ma la voglia di chiudere col football da vincente travolgente per chi per troppe volte s sentito fuori posto. Il prossimo anno la famiglia tor- ner definitivamente in Italia, chiu- dendo cos lultima parentesi. Co- menel 2007hafattoconlaNaziona- le con la quale non ha vinto niente, ciccandolunicoMondialedaprota- gonista che la storia gli ha concesso (quello del 2002), come lanno pri- maera accadutoconla Coppa Ame- rica, vintadaCordobaconlaColom- bia. Dimenticando, forse, che a Est del Riode La Platavivonogli Orien- tal, sonogentefiera, capacedi soffri- re e di rialzarsi senza alcun lamen- to, sono orgogliosi e quando se lo ricordano giocano magnificamente a calcio. Sport Alvaro Recoba festeggiato dai suoi compagni dopola vittoria contro il Liverpool che ha datoal National il titolodi campione EROE IN PATRIA LA SECONDA VITA DEL CHINO RECOBA Atrentacinque anni lex incompiuto dellInter vince il titoloin Uruguay conil National, la squadra che lo aveva lanciato. Sua la rete decisiva Calcio 46 MARTED 6DICEMBRE 2011 SIMONE DI STEFANO Foto di Claudio Onorati/Ansa ROMA V ittoria scaccia incubi e ombre. La Lazio su- pera agevolmente il Novara 3-0, e nella giornata del grande ex in comune, Silvio Piola, si distingue un altro numero 9: Tommaso Rocchi, doppietta, 102 gol in biancoceleste, insomma un altro pezzodi storia, unaconferma. Secon- daconsecutiva da titolare, ma adiffe- renza della sfida con la Juve, stavolta Rocchi preferito a Ciss per difetto, nel sensochesembrapiunapunizio- neal francesedopoi messaggi galeot- ti su twitter, e il gol che gli manca da un'eternit. Ma al capitano certi di- scorsi scivolano addosso. C e ne ap- profitta: raddoppia al gol del vantag- gio siglato da Biava, e nella ripresa chiude il match che proietta la Lazio al quarto posto in classifica, a -2 dallUdinese e dalla zona Cham- pions. Tesser deve fare di necessit virt, senza troppi titolari (Morimoto e Pi- nardi, ma soprattutto i difensori Paci e Lisuzzo), inventa una squadra trop- po leggera dietro e facile da perfora- re. E questa Lazio non squadra che perde quandoc' da vincere. Epensa- re che non era nata sotto buona stel- la, con il volo dellaquila concluso sul tettodellOlimpicochenonaugu- rava nulla di promettente. Il rapace si guster lintero match dallalto, mentre la Lazio vola sulla povera squadra crociata, una medicina, questo Novara, con Reja che aveva chiesto gol anche dai difensori e puntuale arrivato il vantaggio con Giuseppe Biava, che al 16 svetta so- litario in area di rigore dimenticato da tutti e anche da Ujkani che va a vuoto in uscita. Lungi dal chiudersi, il Novara fa la sua partita, conripar- tenze strette che per non trovano mai il guizzo degli attaccanti. Me- glio Rigoni tra le linee, ma le sue in- tuizioni finiscono spesso per infran- gersi contro l'attenta difesa di casa. Pochi minuti e la Lazio raddoppia: Rocchi caparbio a conquistarsi un calcio di punizione che batte Lede- sma, un cioccolatino che lo stesso Rocchi scarta e manda in rete. Deci- siva ancora un'incertezza dei difen- sori, anzi, degli attaccanti: per la se- conda volta Granoche ad andare a marcare, e perdere, il capitano da pallainattiva. Sottodi duereti, i pie- montesi sembrano scrollarsi di dos- so l'ansia da prestazione e iniziano adabbaiare dalle parti di Marchetti, un tiro fiacco di Porcari ben servito da Mazzarani al 30', poi nient'altro. Nella ripresa la Lazio dilaga: prima una punizione insidiosa di Herna- nes, poi Klose che dopo aver scarta- toancheil portieresbagliail pifaci- le dei gol della sua carriera calcian- do fuori a porta sguarnita. In breve diventauntiroal bersaglio, una cor- sa a farne di pi, che Tesser non rie- sce ad attenuare nemmeno con i cambi. ancora Rocchi a metterci il sigillo, poi entrano Cana e Ciss, con il francese che torna a sgroppa- re in cerca del gol ma trova solo un altro palo (dopo quello del derby). Almeno, ieri, uscito conil sorriso e ha fatto pace con i tifosi. Certamenteil momentononfa- cile e non pensavo di dover arrivare in una situazione cos. Questo momento a Leccemi ricordaundici anni fa: il miode- butto in A alla guida del Perugia. Anche allora la situazione era molto delicata e allafine riuscii a salvare la squadra. Ser- se Cosmi si presenta cos al Lecce ed ai tifosi del clubsalentino. Il clubgiallorosso dopol'esonerodi Di Francescohadeciso di affidare all'ex tecnico del Palermo la guida della squadra nella rincorsa verso lasalvezza. Di Francescostatounodei miei allievi al Perugiaemi dispiacemolto averlo dovuto sostituire. Il Lecce ha per- so non per formula tattica sbagliata ma non era disperato in campo. Non faccio affidamento n su vecchi n su giovani calciatori: tutti dovranno essere all'altez- zadellasituazione. Arrivoconlaqualifica di sergente di ferro? Non sono cos, solo etichette che spesso non rispondono a verit. Il modulo?Bisognasemprepartire da quello che ti lasciano i predecessori. Stradafacendocercherdi far giocarela squadra con le mie soluzioni tattiche. La salvezza un'impresa difficile ma alla fi- nedovremmofarcelaconl'aiutoelacol- laborazionedi tutti. Hobisognodi un'im- presapersonaleper far ricordarechean- cora Cosmi sa compiere imprese. LECCE LA LAZIO C ANCORA E ROCCHI NON FINISCE MAI Tommaso Rocchi esulta dopoil gol del 2-0al Novara Ripartelasquadradi RejaDominatoil Novara Apre Biava, arrotonda la doppietta del capitano Enel finaleil riscatto di Cisssi fermasul palo... LAZIO: Marchetti, Konko (36 st Scaloni), Biava, Stankevicius, Radu, Gonzalez, Ledesma, Lulic, Hernanes(19 st Cana), Rocchi (32 st Cisse), Klose. NOVARA: Ujkani, Morganella, Ludi, Centurioni, Garcia, Porcari, Radovanovic (10 st Pesce), Rigo- ni, Mazzarani (30 st Giorgi), Rubino, Granoche (18 st Jeda). ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto. RETI: nel pt 16 Biava, 23 Rocchi; nel st 27 Rocchi. NOTE: ammoniti Porcari, Ludi e Biava. Angoli: 10-5 per la Lazio. Recupero: 1 e 3. Spettatori: 20.000. LAZIO 3 NOVARA 0 Per Serse Cosmi missione impossibile Ma ci salveremo Champions in campo il Milan Coni verdetti gidefiniti (Barcellonamatematicamenteprimoerossoneri qualificati comesecondi) il Milangiocastaseraintrasfertalultimagaradel gironeHcontroil Victoria Plzen. I cechi sonoancoraacacciadei punti necessari per il terzopostochevaleil passag- gioallEuropaLeague. Allegri mandainpanchinaIbraeschieraPatoeRobinhoinattacco. 47 MARTED 6DICEMBRE 2011