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Burchiello
Biograa
2 Poesie alla burchia[1]
Il padre Giovanni era legnaiolo mentre la madre latrice. Esercit in via Calimala la professione di barbiere e
come tale risulta iscritto alla Corporazione dei Medici e
degli Speziali, la stessa cui era appartenuto anche Dante
Alighieri. Non ebbe, per sua stessa ammissione, una formazione scolastica e pass gli anni tra scherzi e burle.
La sua bottega era frequentata da un circolo di letterati e
artisti (tra i quali si ricordi almeno Leon Battista Alberti), nonch da politici che si opponevano allo strapotere
mediceo.
COLLEGAMENTI ESTERNI
uso della metonimia, della sostituzione, del paradosso e da scioltezza linguistica, attraente per il lettore soprattutdell'inversione, per creare un eetto ilare o denigratorio. to per la gradevolezza dei ritmi, dei suoni e delle cadenze
Il critico Giuseppe De Robertis parl di pop art al di l dei contenuti.
del tempo e i versi sono avvicinabili alle pitture di
Arcimboldo per la continua presenza di animali e vegetali, una seconda realt pienamente popolare e giocosa, burlesca. La sua inventiva e la predisposizione a
incredibili e divertenti giochi di parole, fanno pensare
all'eclettico Boris Vian della Parigi nel secondo dopo
guerra. Il guazzabuglio formato dagli ingredienti pi disparati, cose, eventi, persone, luoghi, ripescati da qualunque fonte, sia essa libresca o proveniente dalla natura, dalla cronaca o dallo stesso linguaggio popolaresco, si
rivel un tentativo di ricostruire il proprio mondo direttamente sugli oggetti, anteriormente a un linguaggio e a
una lirica. Grazie a questo meccanismo, la poesia si stacc dal trivio per accostarsi alla pittura e alla scultura. La
rivoluzione letteraria del Burchiello sfocer nella cultura volgare e il testimone sar raccolto da Pulci e dalla
scuola bernesca.[2]
La prima quartina di uno dei suoi sonetti pi celebri
chiarisce il senso di distruzione del linguaggio tipica del
Burchiello e dei suoi seguaci:
Nominativi fritti, e Mappamondi,
E l'Arca di No fra due colonne
Cantavan tutti Chirieleisonne
Per l'inuenza de' taglier mal tondi.
La sicura attribuzione al Burchiello dei sonetti che la tradizione ci ha consegnato come opera sua problematica
a causa della grande fortuna che l'autore incontr n dal
Quattrocento, fortuna di cui testimonianza la notevole quantit di incunaboli che raccolgono sue poesie: ben
undici, poco meno dei quattordici di Petrarca; altrettanto grande fu la fortuna manoscritta. Tale successo favor
l'attribuzione a lui di poesie di cui non era stato autore, come dimostra la stampa collettanea cosiddetta pseudolondinese (in realt lucchese o pisana) Sonetti del Burchiello,
del Bellincioni e d'altri poeti orentini alla burchiellesca.
Quest'importante edizione dei suoi lavori, che fu curata
da Anton Maria Biscioni nel 1757 stabiliva un testo pieno di errori e in cui si raccoglievano senza indicazione
poesie di autori disparati.
Ciononostante, in mancanza di un'edizione critica complessiva, tale stampa costitu no al recentissimo passato l'edizione di riferimento per Burchiello. La prima edizione lologicamente ponderata dell'intera opera di Burchiello stata pubblicata nel 2000[3] . Nel 2011 uscita
una edizione delle poesie autentiche curata da Antonio
Lanza[4] . In qualunque caso per poesia burchiellesca si intese quella burlesca caratterizzata da bizzarria inventiva e
4 Note
[1] La voce burchio nel Vocabolario degli Accademici della
Crusca sul sito dell'Universit di Firenze
[2] Le Muse, De Agostini, Novara, 1964, Vol. II, pag.489
[3] I sonetti del Burchiello, edizione critica della vulgata quattrocentesca a cura di Michelangelo Zaccarello, Bologna:
Commissione per i testi di lingua, 2000
[4] Le poesie autentiche di Domenico di Giovanni detto il Burchiello; a cura di Antonio Lanza, Roma: Aracne, 2010,
stampa 2011, ISBN 9788854832435
5 Bibliograa
Giuseppe Crimi, L'oscura lingua e il parlar sottile: tradizione e fortuna del Burchiello, Roma,
Vecchiarelli, 2005.
Michelangelo Zaccarello, a cura di, " I sonetti del
Burchiello, Torino, Einaudi, 2004.
Michelangelo Zaccarello, a cura di, La fantasia fuor
de' conni - Burchiello e dintorni a 550 anni dalla
morte, Ediz. di Storia e Letteratura, Roma, 2002.
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni
(PDF) Il testo delle Rime di Burchiello secondo
l'edizione critica di Michelangelo Zaccarello
Riproduzione digitale della stampa pseudolondinese del 1757 Sonetti del Burchiello, del Bellincioni e
d'altri poeti orentini alla burchiellesca
Scheda su Burchiello di Liberliber
Burchiello in Dizionario biograco degli italiani,
Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
8.1
Testo
Burchiello (poeta) Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Burchiello_(poeta)?oldid=73499147 Contributori: Cruccone, Malemar, Marco Bonavoglia, Semolo75, Accurimbono, Marko86, SunBot, Mikils, Eumolpo, Moloch981, Sailko, F.chiodo, AttoRenato, L.V., Deruyter, RolloBot, Rei-bot, Biobot, Gliu, Harlock81, Dark~itwiki, Larth Rasnal, Ripebot, Michielodb, AnjaQantina, LaaknorBot, Guidomac, Joe123,
Luckas-bot, Aedo89, MystBot, Lingtft, FrescoBot, Micione, AushulzBot, L.gabriel, Massimiliano Panu, Pietro it, IndyJrBot, ValterVBot,
Rotbot e Anonimo: 9
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