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01 Immunologia
01 Immunologia
1.1
1.2
Immunit umorale Limmunit umorale mediata da molecole presenti nel sangue e nelle secrezioni
dette anticorpi, prodotte da cellule dette linfociti B. Limmunit umorale la principale difesa contro
microbi extracellulari e le loro tossine in quanto gli anticorpi secreti possono legare e assistere nelleliminazione di queste molecole tossiche. Gli anticorpi di loro sono specializzati e differenti tipi di anticorpi
possono attivare diversi meccanismi.
Immunit cellulo-mediata Limmunit cellulo-mediata legata ai linfociti T. Microbi intracellulari
che sopravvivono e proliferano allinterno di fagociti o altre cellule sono inaccessibili per gli anticorpi:
per queste infezioni la difesa legata allimmunit cellulo mediata che ne promuove la distruzione.
Immunizzazione Limmunit protettiva nei confronti di un microbo pu essere indotta dalla risposta dellospite o dal trasferimento di anticorpi/linfociti specifici. Limmunit indotta dallesposizione
diretta allantigene detta immunit attiva in quanto lindividuo immunizzato gioca un ruolo attivo; linoculazione di anticorpi/linfociti specifici crea invece un tipo di immunit che non prevede
lesposizione dellimmunizzato allantigene: si parla di immunit passiva. Un esempio di immunit
passiva naturale il trasferimento di anticorpi materni al feto. In ambito clinico limmunit ad un
microbo viene sempre misurata in maniera indiretta, cercando la presenza dei prodotti dellimmunit
o amministrando derivati purificati del microbo e misurando la reazione indotta.
1.3
Specificit e diversit. Le risposte sono specifiche per i diversi antigeni; le parti degli antigeni
che vengono specificamente riconosciute dai singoli linfociti sono dette determinanti od epitopi.
I singoli linfociti esprimono sulle loro membrane recettori che sono in grado di riconoscere le sottili
differenze tra gli antigeni. Il numero totale di epitopi riconoscibili, detto repertorio linfocitario,
enorme: si stima tra 107 e 109 .
Memoria. Lesposizione ad un antigene migliora la capacit di risposta del sistema: le risposte alle
infezioni successive sono solitamente pi rapide, ampie e spesso qualitativamente diverse dalla
risposta primaria. La memoria immunologica in parte dovuta allespansione dei cloni linfocitari
specifici per quellantigene e in parte alla produzione delle cellule della memoria.
Espansione clonale. I linfociti proliferano molto dopo esposizione ad un antigene. Il termine espansione clonale indica che la crescita limitata alle cellule che esprimono recettori per lantigene.
Specializzazione. Immunit umorale e cellulo-mediata sono stimolate da classi microbiche diverse (o diverse fasi dellinfezione).
Contrazione ed omeostasi. Tutte le risposte immunitarie devono svanire nel tempo, facendo
ritornare il sistema immunitario allo stato basale, cio alla sua condizione di omeostasi. La
riduzione/contrazione della reazione dovuta soprattutto al fatto che le risposte innescate dagli
antigeni distruggono gli antigeni stessi, eliminando dunque lo stimolo.
Non reattivit al self. I linfociti non reagiscono a molecole self grazie alla propriet della tolleranza. La tolleranza viene mantenuta eliminando i linfociti autoreattivi: riduzioni di questa capacit
sono alla base delle malattie autoimmuni.
1.4
Le cellule principali del sistema immunitario sono i linfociti, le APC e le cellule effettrici.
I linfociti sono cellule che riconoscono gli antigeni estranei e mediano quindi limmunit innata e
quella umorale. Esistono diverse popolazioni linfocitarie che differiscono nel modo in cui riconoscono
il non-self:
Linfociti B. Questi linfociti sono gli unici in grado di produrre anticorpi. Riconoscono gli
antigeni extracellulari e si differenziano in plasmacellule secernenti gli anticorpi: mediano dunque
limmunit umorale.
2
1.5
Risposta precoce dellimmunit innata Limmunit innata blocca lingresso di microbi e ne limita
lespansione qualora riuscissero a passare. I principali tratti a rischio sono la cute, il tratto GI e
quello respiratorio: sono tutti ricoperti di epitelio continuo che fornisce una barriera efficace. Se il
microbo sfonda la barriera trova i macrofagi che esprimono sulle loro membrane recettori che legano e
fagocitano il microbo o attivano altre cellule. I macrofagi attivati producono ROS e enzimi lisosomiali
per distruggere il microbo, ma secernono anche citochine che promuovono il reclutamento di altri
leucociti. Le citochine sono responsabili di molti aspetti delle reazioni immunitarie e sono quindi
molecole messaggere. Laccumulo locale di leucociti e la loro attivazione per distruggere i microbi
parte di ci che causa linfiammazione. La risposta innata ad alcuni virus consiste nella produzione
di citochine antivirali dette interferoni e nellattivazione di cellule NK.
I microbi che resistono a questo primo intervento possono entrare nel sangue dove vengono riconosciuti dalle proteine circolanti dellimmunit innata: tra di esse le pi importanti sono quelle
facenti parte del sistema del complemento. Il complemento pu essere attivato direttamente dai
microbi (via alternativa) con il risultato dello stimolo infiammatorio e della fagocitosi del patogeno,
oppure pu essere attivato dagli anticorpi (via classica).
Risposta adattativa La risposta adattativa ruota intorno a tre strategie:
1. Anticorpi. Gli anticorpi secreti legano i microbi extracellulari, bloccandone la capacit infettiva e
promuovendone la distruzione.
2. Fagociti. I fagociti digeriscono e uccidono i microbi e le cellule T-Helper li favoriscono in questo.
3. Linfociti T-Citotossici. I linfociti T-Citotossici uccidono le cellule infette inaccessibili agli anticorpi.
Limmunit adattativa produce un grande numero di linfociti durante la maturazione e, a seguito
di stimolo antigenico, seleziona i pi utili per combattere il microbo: questo aumenta lefficacia del
sistema.
Il numero di linfociti naive per ogni antigene basso (uno per milione) e la quantit di antigene
spesso anchessa limitata: esistono meccanismi specializzati nel catturare e concentrare microbi nella giusta posizione per una stimolazione ottimale. Le cellule dendritiche sono le APC che portano gli
antigeni ai linfociti naive CD4+ e CD8+ e quindi fanno iniziare la risposta adattativa. Queste cellule catturano i microbi, ne digeriscono le proteine in peptidi e li esprimono sulla loro superficie in associazione
a molecole MHC: si dirigono poi ai linfonodi dove stazionano.
I linfociti specifici per un gran numero di antigeni esistono gi prima dellesposizione e, quando entra
lantigene, questo seleziona e attiva cellule specifiche: questa la base dellipotesi della selezione
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clonale. Lattivazione dei linfociti T-Naive richiede il riconoscimento del complesso antigene-MHC delle
cellule dendritiche: questo passaggio garantisce specificit allimmunit e non autoreattivit.
I linfociti CD4+ attivati proliferano e si differenziano i cellule effettrici le cui funzioni sono mediate
dalle citochine secrete. Una delle prime azioni la secrezione di interleuchina-2 (IL-2), un fattore
di crescita che agisce sui linfociti antigene-attivati e ne stimola lespansione clonale. Queste cellule effettrici lasciano lorgano linfoide dove sono state generate e migrano ai siti di infezione e
infiammazione. Ai siti di infiammazione le cellule effettrici compiono vari atti: alcune secernono
interferon-, un potente attivatore macrofagico. Altri CD4+ attivati secernono citochine che stimolano la produzione di IgE e attivano gli eosinofili, cio leucociti in grado di uccidere parassiti
troppo grandi per essere fagocitati.
I linfociti CD8+ attivati proliferano e differenziano in linfociti T-Citotossici che uccidono le cellule
infette nel citoplasma.
I linfociti B attivati proliferano e si differenziano in cellule che secernono diverse classi di anticorpi
con diverse funzioni. La risposta dei linfociti B agli antigeni proteici richiede segnali di attivazione
dai linfociti T CD4+ Helper. Parte della progenie dei cloni di cellule B si differenzia in plasmacellule
che producono anticorpi; gli antigeni polisaccaridici e lipidici stimolano soprattutto la produzione di
IgM, mentre quelli proteici, grazie allinterazione delle cellule helper, inducono la produzione di IgG,
IgA ed IgE. La risposta umorale agisce su vari fronti. Gli anticorpi si legano ai microbi impedendo loro
di infettare cellule sane. Le IgG avvolgono i microbi e li destinano alla fagocitosi, in quanto i fagociti
(neutrofili e macrofili) riconoscono le code delle IgG. IgG e IgM attivano il complemento lungo la via
classica, e il complemento promuove la fagocitosi e la distruzione dei microbi. Le IgG sono trasportate
attivamente attraverso la placenta e proteggono i neonati fino alla maturazione del sistema. La maggior
parte degli anticorpi ha emivita intorno alle tre settimane, anche se le cellule della memoria vivono per
anni.