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Zygmunt Bauman (Pozna, 19 novembre 1925) un sociologo e filosofo polacco di origini ebraicopolacche. Possiede anche la cittadinanza inglese. Dal 1971 al 1990 stato professore di Sociologia all'Universit di Leeds. Sul finire degli anni ottanta, si guadagnato una certa fama grazie ai suoi studi riguardanti la connessione tra la cultura della modernit e il totalitarismo, in particolar modo sul nazionalsocialismo e l'Olocausto.
Ricerche [modifica]
Bauman ha focalizzato le sue ricerche sui temi della stratificazione sociale e del
movimento dei lavoratori, prima di elevarsi ad ambiti pi generali come la natura della modernit, ecc. Il periodo pi prolifico della sua carriera inizi dopo il ritiro dalla cattedra di Leeds, quando si guadagn una certa stima fuori dal circolo dei sociologi del lavoro con un libro sulla presunta connessione tra l'ideologia della modernit e l'Olocausto. Le sue pi recenti pubblicazioni si sono concentrate sul passaggio dalla modernit alla post-modernit, e le questioni etiche relative. Recentemente Bauman ha paragonato il concetto di modernit e postmodernit rispettivamente allo stato solido e liquido della societ.
individuale nella concreta pratica sociale? Bauman specifica che questa libert di donarsi sempre dentro a certi vincoli e costruzioni dati da una struttura che , appunto, la societ. Limpulso ad essere per laltro, a donarsi allaltro, indipendentemente da come laltro si atteggia nei suoi confronti (questo impulso stato formulato da Emmanuel Lvinas, filosofo ebreo francese contemporaneo) non razionale; per questo per Bauman la morale (originata da tale impulso) del tutto irrazionale. Lorigine della morale sempre un atto individuale, implica necessariamente un io ( la mia decisione), mai un noi (non un atto collettivo, n lesito di un accordo, perch sempre la scelta del singolo di atteggiarsi in un certo modo nei confronti dellaltro). Se non c lio latto morale non c. La morale quindi un atto del tutto individuale, ma crea la societ. La societ nasce da una scelta etica individuale, latto etico individuale va fatto da me e non da altri, e per crea un vincolo: viviamo in societ, siamo in societ, solo in virt del nostro essere morali. Per Bauman solitamente si incontra laltro "non come persona": Bauman usa il termine persona nel senso in cui viene usato dallinterazionismo simbolico, per cui il concetto di persona inteso nel senso di una maschera che ricopre un ruolo. Lidentit di ogni individuo la somma di tutti i ruoli che copre, per questo si parla solo di persone, cio di attori che ricoprono ruoli. Latto morale ci permette di incontrare laltro non come persona/maschera, ma come volto, cio nella sua vera identit e non nel ruolo. Con latto morale mi consegno a una debolezza assoluta (latto morale lantitesi del potere o della sua logica, che forza) perch riconosco allaltro la possibilit di comandarmi, accetto di consegnarmi a lui. Il paradosso della morale per Bauman che da un lato crea disordine, dall'altro necessario come atto fondante della societ (senza l'impulso di aprirsi all'altro non ci sarebbero le relazioni sociali). Tuttavia, essendo l'impulso della morale irrazionale e libero, in antitesi all'ordine sociale, e pertanto la morale rischia di non avere molto spazio in una societ sempre pi complessa che ha bisogno di regole sempre pi sofisticate. Bauman non risolve questo paradosso del ruolo della morale, pur essendo cruciale nella sua visione.
mentre la quantit, lo spessore e la qualit scientifica dei lavori specialistici sulla storia dell'Olocausto crescono a un livello impressionante, lo spazio e l'attenzione ad essa dedicati nelle opere di storia generale non fanno altrettanto ( Z. Baumann, Modernit ed Olocausto )
2. Il "processo di sterilizzazione dell'immagine dell'Olocausto sedimentata nella coscienza popolare". Le cerimonie commemorative e le solenni dichiarazioni non portano avanti nessuna analisi dell'esperienza dell'Olocausto, anche se sono di estrema importanza perch mantengono viva l'attenzione della gente comune, non specializzata sull'argomento, e cercano di sensibilizzare quanti non si sono mai posti il problema dell'importanza della memoria storica.
Opere [modifica]
1959: British Socialism: Sources, Philosophy, Political Doctrine. 1960: Class, Movement, Elite: a Sociologial Study on the History of the British Labour Movement. 1961: Questions of Modern American Sociology. 1962: The Party Systems of Modern Capitalism. 1962: The Society We Live In. 1962: Outline of Sociology. Questions and Concepts. 1964: Outline of the Marxist Theory of Society. 1964: Sociology for Everyday Life. 1965: Visions of a Human World: Studies on the social genesis and the function of sociology. 1966: Culture and Society, Preliminares. 1972: Between Class and Elite. The Evolution of the British Labour Movement. A Sociological Study. 1973: Culture as Praxis trad. it: Cultura come prassi, Bologna 1976 1976: Socialism: the Active Utopia. 1976: Towards a Critical Sociology: an Essay on Common-Sense and Emancipation. 1978: Hermeneutics and Social Science: Approaches to Understanding. 1982: Memories of Class: the Pre-history and After-life of Class. 1985: Stalin and the peasant revolution: a case study in the dialetics of master and slave. 1987: Legislators and interpreters - On Modernity, Post-modernity, Intellectuals.
trad. it.: La decadenza degli intellettuali. Da legislatori a interpreti, Bollati Boringhieri, Torino 1992 1988: Freedom. 1989: Modernity and the Holocaust trad. it.: Modernit e olocausto, Bologna 1992 1990: Paradoxes of Assimilation. 1990: Thinking Sociologically. An introduction for Everyone trad. it.: Pensare sociologicamente, Napoli 2003 1991: Modernity and Ambivalence. 1992: Intimations of Postmodernity. 1992: Mortality, Immortality and Other Life Strategies. 1993: Postmodern Ethics. 1995: Life in Fragments. Essays in Postmodern Morality. 1996: Alone Again - Ethics After Certainty trad. it.: Le sfide dell'etica, Milano 1996 1997: Postmodernity and its discontents. 1998: Work, consumerism and the new poor. 1998: Globalization: The Human Consequences trad. it.: Dentro la globalizzazione - le conseguenze sulle persone, Ed. Laterza, Roma - Bari 1999 ISBN 978-88-420-6258-5 1999: In Search of Politics trad. it.: La solitudine del cittadino globale, Ed. Feltrinelli - 2000 ISBN 978-88-07-72053-6 2000: Liquid Modernity trad. it.: Modernit liquida, Ed. Laterza, Roma-Bari 2002 2001: Community. Seeking Safety in an Insecure World trad. it.: Voglia di comunit, Ed. Laterza, Roma - Bari 2001 2001: The Individualized Society. 2001: Conversations with Zygmunt Bauman. 2002: Society Under Siege trad. it.: La societ sotto assedio, Ed. Laterza, Roma-Bari 2003 2003: Liquid Love: On the Frailty of Human Bonds trad. it.: Amore liquido. Sulla fragilit dei legami affettivi, traduzione di S. Minicucci, Ed. Laterza, Roma-Bari 2006 ISBN 9788842079644 2003: City of fears, city of hopes. 2003: Identity: Conversations with Benedetto Vecchi. 2004: Wasted Lives. Modernity and its Outcasts trad. it.: Vite di scarto, Ed. Laterza, Roma-Bari 2005 2004: Europe: An Unfinished Adventure. 2005: Liquid Life trad. it.: Vita liquida, Ed. Laterza, Roma-Bari 2006 2007: Homo consumens. Lo sciame inquieto dei consumatori e la miseria degli esclusi, Trento, 2007 2007: Modus Vivendi. Inferno e utopia del mondo liquido , I Robinson/Letture, edizione del 2007. Altra ed: Ed. Laterza, Roma - Bari 2008 ISBN 978-88-420-8746-5
2007: Arte, lquido?. (in spagnolo), Ediciones Sequitur, Madrid 2008: Paura liquida 2008: Consumo, dunque sono, Ed. Laterza, Roma - Bari 2009: Vite di corsa. Come salvarsi dalla tirannia dell'effimero, traduzione di D. Francesconi, Il Mulino, Bologna ISBN 978-88-15-13160-7 2009: Capitalismo parassitario, Ed. Laterza, Roma-Bari ISBN 978-88-420-9098-4 2009: Modernit e globalizzazione (intervista di Giuliano Battiston), Edizioni dell'Asino, Roma 2009, ISBN 978-88-6537-020-5 2009: L'arte della vita, Ed. Laterza, Roma - Bari 2009, ISBN 978-88-420-8891-2 2009: Living on Borrowed Time: Conversations with Citlali Rovirosa-Madrazo trad. it.: collana I Robinson Vite che non possiamo permetterci. Ed. Laterza, Roma Bari 2011 ISBN 8842095826
Note [modifica]
1. ^ Baumann Z., Modernit e Olocausto, il Mulino, Bologna 1992, p. 11