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05/08/13 17.00
Edmund Husserl
Edmund Gustav Albrecht Husserl (Prost!jov, 8 aprile 1859 Friburgo in Brisgovia, 26 aprile 1938) stato un filosofo e matematico austriaco naturalizzato tedesco, fondatore della fenomenologia e membro della Scuola di Brentano. La corrente filosofica della fenomenologia ha influenzato gran parte della cultura del Novecento europeo e non solo. Oltre a Max Scheler ebbe un profondo influsso sull'esistenzialismo e Martin Heidegger, ma indirettamente il suo pensiero ha influito anche sulle Scienze cognitive e sulla filosofia della mente odierne (secondo Hubert Dreyfus, Husserl da considerarsi il "padre delle ricerche contemporanee nella psicologia cognitiva e intelligenza artificiale".)
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esempi (centauri, cerchi quadrati, etc.) di "oggetti inesistenti". Grazie alla lettura di Twardowski, Husserl si avvicin di pi alle teorie di Bernard Bolzano, che appunto contemplava anche cosiddette "Gegenstandslose Vorstellungen", cio "rappresentazioni prive di oggetto". Cos si pu risolvere il paradosso, perch, come vuole Brentano, tutte le rappresentazioni hanno un oggetto (interno, ovvero un contenuto, un senso), mentre non a tutte le rappresentazioni corrisponde un oggetto (esterno, ovvero indipendentemente esistente). Continuando i suoi studi logici negli anni 1890, nel 1896 Husserl tenne un importante ciclo di lezioni sulla logica che effettivamente furono una prima stesura dei Prolegomeni per una Logica Pura, il primo volume delle Ricerche Logiche. Il 31 dicembre 1896 Husserl prese la nazionalit Prussiana.
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trascendentale, opposto all'ego empirico, concreto nel qui ed ora. Ora la fenomenologia trascendentale lo studio delle strutture essenziali che rimangono rivelate nella coscienza pura: in pratica questo lo studio dei noemata.
L'accentuazione del tema dell'ego puro conduce ad una riformulazione della fenomenologia come egologia e conseguentemente al problema del solipsismo:
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[La fenomenologia] conseguentemente inizia come una egologia pura e come una scienza che apparentemente ci condanna ad un solipsismo, anche se trascendentale. Rimane tuttora impossibile anticipare come, per me nell'attitudine della riduzione, altri eghi, non come meri fenomeni mondani, ma come altri eghi trascendentali, possano porsi come esistenti e quindi diventare parimenti temi legittimi di una egologia fenomenologica.
L'esistenza di un altro ego non solo come trascendente ma come trascendentale apparentemente sarebbe fuori dalla portata del metodo fenomenologico e quindi renderebbe impossibilie una trattazione dell'intersoggettivit. Un alter ego non potrebbe mai essere percepito come una oggettivit naturale. Di fatto, come risoluzione del problema, Husserl indica che un alter ego, mentre non pu mai essere percepito, viene appercepito. Mentre percepisco il corpo (Krper) dell'altro come un oggetto naturale, lo concepisco come corpo animato (Leib) e per accoppiamento (Paarung) analogico con la mia costituzione come organismo animato psicofisico, appercepisco il suo ego come alter ego. Questa appercezione una appercezione rappresentativa e non rappresentativa, perch non pu mai essere soddisfatta da una presentazione di un altro ego come oggetto. L'altro viene costituito in me e da me come altro ego trascendentale, il che porta alla concezione di una intersoggettivit trascendentale.
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The Frege industry routinely informs us that the review quite transformed poor Husserl's philosophy; but elementary attention to chronology and sources (Hill 1991a, pt. 1) shows that this claim refers far more to the False than to the True. (Grattann-Guinness, "The Search for Mathematical Roots 1870-1948", p. 204)
Husserl, gi anni prima della pubblicazione della Filosofia dell'Aritmetica, formula chiaramente la sua posizione sulla distinzione dei numeri come entit ideali ed oggettive dalla rappresentazione mentale che noi ne possiamo avere tramite i simboli delle scienze formali. Husserl, gi fin dalla sua Habilitationsschrift (1887), inizia a muoversi oltre la posizione di Brentano e Stumpf, separando nettamente il contenuto logico e psicologico delle rappresentazioni. La critica di Frege manca per molti versi il segno, e dal 1894 Husserl verr influenzato molto pi fortemente dalla lettura dell'opera di Twardowski e Bolzano che non da Frege. Infatti Husserl dichiar di essere indebitato soprattutto a Leibniz, Bolzano, Hume e Lotze per lo sviluppo della sua posizione sulle scienze formali e sull'idealismo. Inoltre, per molti versi la critica di Frege si dirige alla posizione nella filosofia della matematica della scuola di Berlino di Karl Weierstrass e non propriamente a Husserl stesso. Negli stessi anni Frege polemizz abbastanza duramente anche con un altro prominente studente di Weierstrass, e amico e collega di Husserl a Halle: Georg Cantor. Anche se Cantor e Husserl non erano proprio tra i rappresentanti ortodossi della corrente di Weierstrass, gli attacchi di Frege sembrano trattarli come tali. Frege fu piuttosto influenzato dalla scuola di Bernhard Riemann, e le sue critiche a Husserl e Cantor sono da vedersi forse piuttosto come dirette genericamente al campo di Weierstrass.
Teoria [modifica]
Presentazioni e Rappresentazioni [modifica]
Da Brentano e Stumpf riprende la distinzione tra il modo proprio ed improprio di presentare (Vorstellen). Husserl spiega questa distinzione con un esempio: se uno si trova di fronte ad una casa, egli ha una presentazione propria e diretta di questa casa nell'intuizione (Anschauung), ma se uno la stesse cercando e avesse solo una descrizione (la casa all'angolo tra le strade tale e tale), allora questa descrizione sarebbe una presentazione indiretta ed impropria della casa. In altre parole, una presentazione propria possibile solo quando si ha accesso all'oggetto presentato in maniera diretta, quando attualmente presente. Una
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presentazione impropria si ha quando questo non possibile, e bisogna ricorrere a maniere indirette, come segni, simboli, descrizioni, etc., i quali costituiscono una presentazione indiretta ed impropria. Un ulteriore elemento importante che Husserl prese da Brentano quello dell'intenzionalit, l'idea che la coscienza sia sempre intenzionale, cio che sia diretta ad un oggetto, che abbia un contenuto. Brentano defin l'intenzionalit come la caratteristica principale dei fenomeni psichici (o mentali), tramite cui essi possono essere distinti dai fenomeni fisici. Ogni fenomeno mentale, ogni atto psicologico ha un contenuto, diretto a qualche cosa (l'oggetto intenzionale). Ogni credere, desiderare, ecc. ha un oggetto: il creduto, il desiderato. Brentano adopera l'espressione "inesistenza intenzionale" per indicare l'"esistenza" degli oggetti nella mente.
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psicologismo stato messo tra parentesi come conoscenza pregressa e pregiudicante) presi come assoluti in quanto trascendenti la realt esterna, cosa che ha fatto parlare i critici di un "platonismo husserliano". Ripulita dalla presunzione dell'esistenza di una realt esterna, la coscienza pu quindi accostarsi alla pura contemplazione dei suoi fenomeni interni, e in questo consiste in ultima analisi la Fenomenologia. La riduzione fenomenologica (o riduzione eidetica, dal greco eidos, cio idea) serve proprio a questo, ed il suo ruolo epistemologico viene indicato chiaramente anche dal fatto che all'inizio Husserl parlasse proprio di una "riduzione epistemologica" (Erkenntnistheoretische Reduktion).
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Dreyfus collega certe proposte di Marvin Minsky, sull'uso di "frames" e "scripts" per formalizzare i possibili orizzonti di esperienza, alle ricerche Husserliane su questi temi; ovvero, su come gli oggetti appaiano in un orizzonte di esperienze possibili ed anticipate, e come questo influenzi la nostra percezione e interazione con il mondo. Secondo Dieter Mnch, il giovane Husserl gi anticipa il paradigma dell'Intelligenza artificiale "classica", come poi esposta da Alan Newell e Herbert Simon al celebre congresso sull IA a Dartmouth nel 1956, e quindi da loro pubblicata in "Computer Science as Empirical Inquiry: Symbols and Search".
Note [modifica]
1. ^ Husserl, Intentionality and Cognitive Science p. 2. 2. ^ Husserl-Chronik, p. 1 3. ^ Pubblicato interamente solo in una traduzione francese: Edmund Husserl. Contributions la Theorie du Calcul des Variations. No. 65 de Queen's Papers in Pure and Applied Mathematics, Queen's University, Kingston, Ontario, 1983. 4. ^ Husserl - Chronik, p. 30. 5. ^ Pubblicati parzialmente in Hua XII, Hua XXI e Hua XXII. 6. ^ Husserl - Chronik, p. 42. 7. ^ Karl Schuhmann, "Husserl's Abhandlung 'Intentionale Gegenstnde'. Edition der ursprnglichen Druckfassung", in Brentano Studien (1990/1991), 3:137176, 1992. 8. ^ Edmund Husserl. Logik Vorlesung 1896. Husserliana Materialienbnde I. Kluwer, Dordrecht, 2001. Per una estesa recensione critica, vedi Robin D. Rollinger. "Husserl's elementary logic" in Studia Phaenomenologica, III(1-2):195 213, 2003. 9. ^ Husserl-Chronik, p. 49 10. ^ Pubblicato in Elisabeth Schuhmann & Karl Schuhmann. "Husserls Manuskripte zu seinem Gttinger Doppelvortrag von 1901". in Husserl Studies, 17(2):87123, 2001. 11. ^ Edmund Husserl, 35, 50, 55 in Die Krisis der europischen Wissenschaften und die transzentale Phnomenologie: Eine Einleitung in die phnomenologische Philosophie, 1936. 12. ^ Edmund Husserl "Philosophie als strenge wissenschaft" in Logos, I, 1911. 13. ^ Edmund Husserl "Ideen zu einer reinen Phnomenologie und phnomenologischen Philosophie. Erstes Buch: Allgemeine Einfhrung in die
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reine Phnomenologie" in Jahrbuch fr Philosophie und phnomenologische Forschung Halle a. S.: Max Niemeyer 1913 ^ Rudolf Carnap The Logical Structure of the World and Pseudoproblems in Philosophy ed. Rolf A. George (Chicago and La Salle: Open Court Publishing, 2003), p. 102. Vedi anche Yehoshua Bar-Hillel, "Husserl's Conception of a Purely Logical Grammar", in Philosophy and Phenomenological Research 17 (1957): 362-369, in particolare p. 362. e Bas van Fraassen "Review of R. Carnap, The Logical Structure of the World", in Philosophy of Science 35 (1968), pp. 298-299) ^ Riferimenti a documenti originali riguardo alla questione possono essere trovati in Husserl Chronik, p. 428-429 e 433. Questi documenti sono conservati negli archivi dell'Universit di Friburgo. Copie di tali documenti possono essere visionati all'Archivio Husserl di Lovanio. ^ Gottlob Frege, Grundlagen der Arithmetik. Eine logisch mathematische Untersuchung ber den Begriff der Zahl (Breslau: Koebner, 1884) ^ Vedesi Jitendra Nath Mohanty "The Development of Husserl's Thought" in Barry Smith & David Woodruff Smith, ed. The Cambridge Companion to Husserl. Cambridge University Press, Cambridge, 1995. Per ulteriori commentari alla recensione, vedesi Dallas Willard Logic and the Objectivity of Knowledge (Athens [Ohio]: Ohio University, 1984, p. 63; J. Philip Miller Numbers in Presence and Absence. Phaenomenologica 90 (Den Haag: Nijhoff, 1982), p. 19 ff. e Jitendra Nath Mohanty "Husserl, Frege and the Overcoming of Psychologism" in Philosophy and Science in phenomenological Perspective, Phaenomenologica 95, ed. Kay Kyung Cho (Dordrecht/Boston/Lancaster: Nijhoff, 1984), p. 145. ^ Husserl-Chronik, p.25-26 ^ Vedi Claire Ortiz Hill, "Frege's Attack on Husserl and Cantor", in The Monist 77:3 (1994). ^ Vedi Jamie Tappenden, "The Riemannian Background to Frege's Philosophy", in: J. Ferreiros and J. J. Gray, ed., The Architecture of Modern Mathematics (Oxford University Press, 2006), p. 136 f. ^ Vedi anche Husserliana XXIV, p. xxii ^ Husserliana II, p. 43 & 48. ^ Cf. Barry Smith, "On the Origins of Analytic Philosophy" (Review essay on Michael Dummett, Ursprnge der analytischen Philosophie, Frankfurt a. M.: Suhrkamp, 1988) in Grazer Philosophische Studien, 34 (1989), 153173 ^ Husserl, Intentionality and Cognitive Science, 4 ^ Come esposte ad esempio in "A Framework for Representing Knowledge",
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MIT-AI Laboratory Memo (june 1974) 26. ^ Dieter Mnch. Intention und Zeichen. Suhrkamp, Frankfurt a. M., 1993. In particolare il capitolo Der frhe Husserl aus der Perspektive der knstlichen Intelligenz. 27. ^ Communications of the Association for Computing Machinery 19 (1976).
Bibliografia [modifica]
Opere di Husserl [modifica]
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phnomenologischen Philosophie", in Jahrbuch fr Philosophie und phnomenologische Forschung 11 (1930) Mditations cartsiennes (1931) Die Krisis der europischen Wissenschaften und die transzendentale Phnomenologie: Eine Einleitung in die phnomenologische Philosophie (1936) "Die Frage nach dem Ursprung der Geometrie als intentional-historisches Problem", in Revue internationale de philosophie 1 (1939)
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Milano: Angeli, 2009 L'idea della fenomenologia: cinque lezioni a cura di Marino Rosso, tr. e introduzione di Andrea Vasa, Milano: Il Saggiatore, 1981 a cura di Elio Franzini, Milano: Bruno Mondadori, 1998. ISBN 88-424-52041 a cura di Carlo Sini, Palermo: Palumbo, 1966 tr. Andrea Vasa, Roma-Bari: Laterza, 1998 ISBN 88-421-0269-5 e ISBN 97888-421-0269-4 Lezioni sulla sintesi attiva: estratto dalle lezioni sulla logica trascendentale (1920-21), a cura di Luigi Pastore, presentazione di Dieter Lohmar, postfazione di Massimo Barale, Milano: Mimesis Edizioni, 2007. ISBN 978-88-8483-549-9 Lezioni sulla sintesi passiva, a cura di Paolo Spinicci, tr. Vincenzo Costa, Milano: Guerini, 1993. ISBN 88-7802-378-7 Fenomenologia: storia di un dissidio (1927), scritti di Edmund Husserl e Martin Heidegger, a cura di Renato Cristin, presentazione di Pier Aldo Rovatti, Milano: UNICOPLI, 1986. ISBN 88-400-0040-2 Glosse a Heidegger, a cura di Corrado Sinigaglia, Milano: Jaca Book, 1997. ISBN 88-16-40422-1 Semiotica, a cura di Carmine Di Martino, presentazione di Carlo Sini, Milano: Spirali, 1984. La teoria del significato, a cura di Ursula Panzer, prefazione di Fabio Minazzi, introduzione e tr. Anselmo Caputo, Milano: Bompiani, 2008. ISBN 978-88-4526123-7 L'idea di Europa: cinque saggi sul rinnovamento, a cura di Corrado Sinigaglia, Milano: Raffaello Cortina, 1999. ISBN 88-7078-563-7 Crisi e rinascita della cultura europea, a cura di Renato Cristin, Venezia: Marsilio, 1999. ISBN 88-317-7185-X La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale: introduzione alla filosofia fenomenologica, a cura di Walter Biemel, traduzione di Enrico Filippini, Milano: Il Saggiatore, 1961. ISBN 88-04-22822-9 poi con prefazione di Enzo Paci, ivi: 1997 ISBN 88-428-0695-1 L'obiettivismo moderno: riflessioni storico-critiche sul pensiero europeo dall'et di Galileo, a cura di Guido Davide Neri, Milano: Il Saggiatore, 1976 Fichte e l'ideale di umanit: tre lezioni, a cura di Francesca Rocci, Pisa: ETS, 2006. ISBN 88-467-1200-5
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Libro dello spazio, a cura di Vincenzo Costa, presentazione di Michele Lenoci, Milano: Guerini, 1996. ISBN 88-7802-633-6 La cosa e lo spazio: lineamenti fondamentali di fenomenologia e critica della ragione, introduzione e cura di Vincenzo Costa, tr. Michele Averchi e Anselmo Caputo, Soveria Mannelli: Rubbettino, 2009. ISBN 978-88-498-2080-5 Forma e materia dello spazio: dialogo con Paul Natorp, a cura di Niccol Argentieri, Napoli: Bibliopolis, 2008. ISBN 978-88-7088-545-3 Per la fenomenologia della coscienza interna del tempo (1893-1917), a cura di Rudolf Boehm, ed. it. a cura di Alfredo Marini, Milano: Franco Angeli, 1981. ISBN 88204-7604-5 La coscienza interiore del tempo: lezioni del 1905 con aggiunte successive, a cura di G. Ferraro, Napoli: Filema, 2002. ISBN 88-86358-50-4 Filosofia prima: Teoria della riduzione fenomenologica, introduzione e cura di Vincenzo Costa, Soveria Mannelli: Rubbettino, 2007. ISBN 978-88-498-1980-9 Filosofia prima (1923-1924). Seconda parte, Teoria della riduzione fenomenologica, a cura di Paolo Bucci, Pisa: ETS, 2008. ISBN 978-88-467-2058-0 Kant e l'idea della filosofia trascendentale, introduzione di Gerhart Funke, postfazione di Massimo Barale, tr. Claudio La Rocca, Milano: Il Saggiatore, 1990. ISBN 88-04-33033-3 I problemi fondamentali della fenomenologia. Lezioni sul concetto naturale di mondo (1910-1911), a cura di Vincenzo Costa, Quodlibet 2008. Fenomenologia e teoria della conoscenza, introduzione e tr. di Paolo Volonte, Milano: Bompiani, 2000. ISBN 88-452-9036-0 Introduzione all'etica: lezioni del semestre estivo 1920-1924, a cura di Francesco Saverio Trincia, tr. Nicola Zippel, Roma-Bari: Laterza, 2009. ISBN 978-88-4208238-5 Conferenze di Amsterdam: psicologia fenomenologica, a cura di Paolo Polizzi, Palermo: Vittorietti, 1979; come Introduzione alla psicologia fenomenologica, ivi, 1982; e ivi: Ila Palma, 1988. ISBN 88-7704-038-6. La storia della filosofia e la sua finalit a cura di Nicoletta Ghigi, Roma: Citt nuova, 2004 (contiene: La teleologia nella storia della filosofia). ISBN 88-311-1108-6 La fenomenologia trascendentale: antologia, scelta, introduzione e note di Alfredo Marini, Firenze: La Nuova Italia, 1974 Esperienze e giudizio: ricerche sulla genealogia della logica, pubblicate e redatte da Ludwig Landgrebe, tr. Filippo Costa, nota introduttiva di Enzo Paci, Milano: Silva, 1965
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Linguaggio e conoscenza scientifica, a cura di Giovanni Piana, Padova: RADAR, 1967 Fenomenologia e psicologia, a cura di Anna Donise, Napoli: Filema, 2007 Lineamenti di etica formale: lezioni sull'etica e la teoria dei valori del 1914, a cura di Paola Basso e Paolo Spinicci, Firenze: Le lettere, 2002. ISBN 88-7166-662-3 La filosofia come scienza rigorosa, tr. e introduzione di Filippo Costa, Torino: G.B. Paravia, 1958, poi tr. Corrado Sinigaglia, prefazione di Giuseppe Semerari, Roma-Bari: Laterza, 2001 ISBN 88-420-4483-0 Storia critica delle idee, a cura di Giovanni Piana, Milano: Guerini, 1989. ISBN 887802-078-8 Logica, psicologia e fenomenologia: Gli oggetti intenzionali e altri scritti, a cura di Stefano Besoli e Vittorio De Palma, Genova: Il melangolo, 1999. ISBN 88-7018391-2 La filosofia dell'aritmetica, tr. e cura di Giovanni Leghissa, Milano: Bompiani, 2001 ISBN 88-452-4975-1 Metodo fenomenologico statico e genetico, a cura di Mario Vergani, prefazione di Carlo Sini, Milano: Il Saggiatore, 2003. ISBN 88-428-0895-4
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Phaenomenologica 80. Nijhoff, Den Haag/Boston/London, 1981. ISBN 90-2472392-2 Hubert Dreyfus, ed. Husserl, Intentionality and Cognitive Science. MIT press, Cambridge (Mass.), 1982. Herbert Spiegelberg. The Phenomenological Movement. Phaenomenologica 5/6. Nijhoff, The Hague/Boston/London, 3 ed., 1982. ISBN 90-247-2577-1 Xavier Tilliette, Breve introduzione alla fenomenologia husserliana, Itinerari, Lanciano 1983 Dallas Willard. Logic and the Objectivity of Knowledge. Ohio University Press, Athens (Ohio), 1984. Hans Rainer Sepp, ed. Edmund Husserl und die Phnomenologische Bewegung (Zeugnisse in Text und Bild). Alber, Freiburg/Mnchen, 1988. Malvine Husserl. Skizze eines Lebensbildes von Edmund Husserl. ed. Karl Schuhmann, in Husserl Studies, 5:105125, 1988. Karl Schuhmann. "Husserls idee der philosophie" in Husserl Studies, 5:235 256, 1988. Rudolf Bernet, Iso Kern, and Eduard Marbach. Edmund Husserl: Darstellung seines Denkens. Meiner, Hamburg, 1989. Samuel IJsseling, ed., Husserl-Ausgabe und Husserl-Forschung. Phaenomenologica 115. Kluwer, Dordrecht, 1990. ISBN 0-7923-0372-5 Hans-Martin Gerlach & Hans Rainer Sepp, ed., Husserl in Halle. Daedalus (Europisches Denken in Deutscher Philosophie) 5. Peter Lang GmbH, Frankfurt a. M., 1994. Barry Smith & David Woodruff Smith, ed., The Cambridge Companion to Husserl. Cambridge University Press, Cambridge, 1995. ISBN 0-521-43616-8 Robin D. Rollinger. Husserl's Position in the School of Brentano. Phaenomenologica 150. Kluwer, Dordrecht, 1999. ISBN 0-7923-5684-5 Robert Sokolowski Introduction to Phenomenology. Cambridge University Press, Cambridge, 2000 Dan Zahavi and Frederik Stjernfelt, ed. One Hundred Years of Phenomenology (Husserl's Logical Investigations Revisited). Phaenomenologica 164. Kluwer, Dordrecht, 2002. ISBN 1-4020-0700-0 Vincenzo Costa, Elio Franzini & Paolo Spinicci, La Fenomenologia, Torino, Einaudi 2002. Angle Kremer-Marietti Cours sur la premire Recherche logique de Husserl, L'Harmattan, Paris, 2003.
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disponibile in italiano e in tedesco. La Fenomenologia: Husserl - Biblio-net (EN) Voce in: Edward N. Zalta (cur.), Stanford Encyclopedia of Philosophy Controllo di autorit VIAF: 44300322 LCCN: n79106092
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