È complicato come filosofo, in quanto nasce come matematico e cerca di unire la logica alla
filosofia. Le correnti filosofiche che si sviluppano tra 800 e 900 sono: circolo di Vienna,
fenomenologia di Husserl. Egli fonda questa nuova corrente filosofica, condizionato da ciò che
accade tra la fine dell’800 e gli inizi della seconda guerra mondiale: di fronte all’ottimismo del
positivismo, l’uomo va in crisi e Husserl mette in evidenza la crisi dell’atteggiamento scientifico che
non dà risposte autentiche al problema dell’essere umano, Husserl vive negli anni in cui si solidifica
il totalitarismo tedesco. “la crisi delle conoscenze europee e la fenomenologia trascendentale” è
stata scritta a cavallo tra il 1936 e 1937 (anno prima di morire, ma viene pubblicata nel ’50 da Enzo
Paci); è considerata opera conclusiva del pensiero del filosofo.
La bomba atomica non è stata ancora prodotta, ma già mette in evidenza il rapporto tra scienza ed
etica sulla base dell’andamento della storia di quel periodo: non parla di crisi della scienza, ma
parla di crisi DELLE scienze, cioè mette in evidenza che la suddivisione delle scienze in tante
branche probabilmente fa perdere di vista l’dea che l’uomo debba essere approcciato non solo nel
particolare, ma anchea livello generale e ciò che connota l’uomo a livello generale è il problema
della sua esistenza “le scienze hanno parcellizzato l’uomo, lo hanno diviso, ma chi si occupa di
parlare dell’uomo in maniera generale? La filosofia”.
1- Husserl ci dice che la crisi delle scienze parte dal rivolgimento delle scienze, il quale non
investe la scientificità di ogni sapere, ma ciò che esse hanno significato per l’esistenza
umana (non mette in discussione ogni scienza, ma capire l’effetto che le scienze hanno
sulla comprensione dell’esistenza umana).
2- Nella seconda metà del 19esimo secolo l’uomo accettò di avere una visione esclusivamente
scientifica della propria vita. La filosofia ha smesso di analizzare l’uomo moderno per
ridurlo alla scientificità.
3- dopo la Grande Guerra è iniziata una sorta di ostilità nel progresso della scienza, poiché
prima si dava fiducia al progresso, però dopo ha prodotto armi per distruggere. La scienza
dopo la prima guerra mondiale non dava più risposte all’uomo, esclude i problemi più
importanti per l’uomo come il dopo guerra.
4- Secondo husserl, la filosofia deve occuparsi del senso dell’esistenza: egli mette alla base
dell’essenza umana la relazione “parrug” (coppia) perché nasciamo all’interno di una
relazione il bambino che si forma nel corpo di una donna, è legato alla madre. Il vissuto
che ci portiamo dietro, lo possiamo descrivere come una successione di fatti? Il filosofo
introduce quindi il termine Empatia, che è la capacità di attraversare il vissuto dell’altro, di
entrare nella vita dell’altro pur non avendo vissuto i suoi attimi e la scienza tutto questo
non lo considera.
LA SCIENZA CHE RISPOSTE Dà AI PROBLEMI DELL’UOMO?= FENOMENOLOGIA DI HUSSERL.
EPOCHE’ la filosofia ha iniziato a preoccuparsi dell’etica a fine dell’età ellenistica. Lo scetticismo
iniziò a predicare il dubbio, cioè il fatto di non poter assumere ogni cosa per vero, ma solo ciò che
si prestasse all’attenzione dell’essere umano. Questo problema del dubbio è stato preso in
considerazione da Hegel, Cartesio “cogito, ergo sum”, dubitare: mettere in discussione ciò che non
si presenta chiaro ed evidente, il dubbio per Cartesio è un metodo di indagine, che però mmi
porterà a scoprire qualcosa di vero. Husserl riprende il concetto di dubbio, però lo definisce
sospensione del giudizio: non sto invitando le scienze a mettere in dubbio la veridicità dei loro
risultati, ma il rapporto delle scienze col mondo della vita e nel momento in cui si avvicinano, la
scienza dovrebbe mettere in pratica l’epochè fenomenologica: sospensione temporanea del
giudizio affinchè io possa confrontarmi con l’oggetto della conoscenza per coglierne l’essenza.
Husserl distingue questo atteggiamento sia dall’aspetto naturale, sia dall’atteggiamento scientifico
che è riduzionistico, nel senso che riduce la vita dell’uomo all’approccio matematico-quantitativo.
(un docente che entra in una classe può mettere in pratica l’epochè fenomenologica?) Husserl dice
di sospendere la capacità di giudizio per entrare in empatia con l’altro: non dice che non esistono
conoscenze assolute o conoscenze scientifiche, ma esistono cose stesse e per tornare da loro
bisogna entrare in empatia con l’interlocutore. Secondo il filosofo, noi entriamo in relazione con
altri sulla base dell’intenzionalità, senso che dò alla relazione con l’altro.
Il senso nasce dalla relazione la scienza non mette in conto il senso.
Epochè= mettere momentaneamente in sospensione la realtà basata sul pregiudizio e la verità
scientifica
Intenzionalità= caratteristica della coscienza, nel senso che ogni manifestazione della coscienza si
riferisce a qualcosa di diverso da sé. Modo di essere della coscienza.
MAPPA
BERGSON
1859-1941
Spiritualismo: contrasto tra Scienze della natura (positivismo), scienze dello spirito (dimensione
umana)
L’idea del tempo che assume valore in funzione della nostra coscienza. Antipositivista il tempo
ha una concezione lineare dove i fatti si susseguono, senza emozioni, ma per via quantitativa,
“collana di perle” una affianco all’altra, perla1 non comunica con perla 15 perché sno elementi che
si susseguono in ordine temporale, la scienza studia i fatti in successione. “gomitolo di lana/ rete”
metafora che indica la durata (il filo si avvolge sugli altri, tutti i vissuti sono raffigurati come
qualcosa che ingloba a sua volta gli altri). Il tempo della scienza è fatto da fatti che si susseguono
tra di loro, il tempo della mia esperienza è fatto di emozioni, “il mondo della vita” per Husserl.
Tempo scienza: tempo quantitativo
Tempo della vita: tempo qualitativo. Concreto e interiore, si identifica con la durata e trova la
manifestazione in una valanga che muta arrotolandosi. Non ci si può sbarazzare del passato.
Memoria e ricordo:
-memoria= Coscienza; è la parte di noi che vive e registra i vissuti ed è capace di riviverli ogni volta
che riaffiora alla mente, capacità di vivere il tempo inteso come durata
-ricordo= materializzazione di qualcosa. Riportare all’attenzione un evento passato.