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IL PASTO DIFFICILE

Il cibo non è solo un’esigenza


fisica, coinvolge anche la sfera
sociale, affettiva e del piacere
LA DEGLUTIZIONE

E’ una sequenza motoria complessa che


coinvolge il cavo orale, la faringe, la
laringe e l’esofago, volta a trasferire il
cibo dalla bocca allo stomaco
proteggendo le vie aeree.
LA DISFAGIA

Anormalità nel meccanismo della deglutizione

difficoltà o impossibilità di attuare l’alimentazione


per via naturale
LA DISFAGIA: SINTOMI
• DEGLUTIZIONI RIPETUTE

• COLPI DI TOSSE FREQUENTI DURANTE IL PASTO

• TOSSE INVOLONTARIA ENTRO 2-3 MINUTI DALLA


DEGLUTIZIONE DI UN BOCCONE

• VOCE INSOLITAMENTE ROCA

• RICORRENTE BISOGNO DI SCHIARIRSI LA GOLA

• PRESENZA DI CATARRO
LA DISFAGIA: SINTOMI
• PERDITA DI SALIVA E DI CIBO DALLA BOCCA

• TENDENZA A MANGIARE LENTAMENTE E A MANTENERE IL


CIBO IN BOCCA

• CALO PONDERALE

• SENSO DI SOFFOCAMENTO

• PRESENZA DI RIALZO TERMICO SENZA CAUSE EVIDENTI

IN CASO DI SINTOMI SEGNALARE AL MEDICO E ALLA


LOGOPEDISTA
L’ALIMENTAZIONE

NEL PAZIENTE

DISFAGICO
PRINCIPI GENERALI

• Verificare lo stato di vigilanza

• Incoraggiare l’autonomia

• Ambiente tranquillo e senza distrazioni

• Garantire il tempo necessario

• Posizionare correttamente
• Applicare adeguatamente le protesi
dentarie, gli occhiali ed eventuali protesi
acustiche

• Togliere la protesi dentaria se incongrua

• Cucchiai di grandezza adeguata

• Evitare quantità eccessiva di cibo nel piatto


e sul cucchiaio

• Preferire gusti colori e temperature decisi


- posata adeguata

- cibo e bevande opportunamente


modificate

- farmaci tritati o addensati

- spegnere tv o radio
POSTURA CORRETTA
DURANTE IL PASTO
- sedersi quasi di fronte al residente
- rispettare i tempi
- non fare domande finche’ il cavo orale non
e’ pulito
- mantenere la vigilanza
- ogni tanto far eseguire un colpo di tosse
-no liquidi per deglutire
DOPO IL PASTO

controllare cavità orale

attendere prima di coricarsi

igiene orale
COME INTERVENIRE SUGLI ALIMENTI

Le caratteristiche da considerare sono:

•Omogeneità
•Consistenza
•Coesione
•Viscosità e scivolosità
•Temperatura
•Volume del bolo
•Appetibilità (profumo, colore, sapore)
ALIMENTI DA EVITARE

 alimenti a doppia consistenza


 alimenti composti da piccoli pezzi fibrosi o
filamentosi
 alimenti che si sbriciolano
 alimenti duri
E SE QUALCOSA DOVESSE
ANDARE STORTO?
OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE DA
CORPO ESTRANEO
OSTRUZIONE PARZIALE
•Dispnea, tosse, possibili sibili inspiratori
OSTRUZIONE COMPLETA
•Impossibilità a parlare, respirare, tossire
•Segnale universale di soffocamento: mani alla
gola
•Rapida cianosi
•Possibile perdita di coscienza
SOGGETTO COSCIENTE

Se l’ostruzione è parziale incoraggia la


persona tossire

NON FARE ALTRO


SOGGETTO COSCIENTE
Se la persona diventa debole
Smette di tossire o di respirare

Dai fino a 5 colpi dorsali fra le scapole

Se i colpi non hanno effetto esegui la manovra di


Heimlich (compressioni addominali) in piedi

Continua alternando 5 colpi dorsali e 5


compressioni addominali
MANOVRE DI DISOSTRUZIONE DELLE
VIE AEREE NEL SOGGETTO COSCIENTE
COMPRESSIONI ADDOMINALI POSIZIONAMENTO
DELLE MANI DEL SOCCORRITORE

Ripetere sino all’espulsione del corpo


estraneo o perdita di coscienza
SOGGETTO CHE HA PERSO
COSCIENZA
• Accompagna con cautela la persona fino a terra

• Chiama o fa chiamare il 118, fai portare DAE

• Allinea il corpo

• Controlla cavo orale poi metti il capo in iperestensione

• Inizia 30 CTE alternate a 2 ventilazioni (per


disostruire)

• Controlla il cavo orale prima delle ventilazioni e


rimuovi corpi estranei solo se visibili

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