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Il signor
Iacopo di anni 35, è un dipendente statale, sposato con due figli.
Viene ricoverato per dolori addominali associati a diarrea muco-ematica.
• Anamnesi familiare: un fratello soffre di episodi ripetuti di “colite” non meglio precisata
• Anamnesi patologica remota negativa
• Da circa tre anni manifesta episodi di diarrea spesso ematica, dolori addominali, astenia e
tenesmo
STATO PRESENTE
Tenesmo: sforzo inefficace e doloroso
alla defecazione
• Paziente sofferente
• Disidratazione
• Pallore marcato
• Febbre (38° C)
• Emissioni di feci diarroiche miste a muco, pus e sangue
Definizione colite ulcerosa: malattia infiammatoria cronica della mucosa e della sottomucosa del
colon e del retto con ulcerazioni.
DIARREA EMATICA-PUS-MUCO
Sintomi e crampi addominali
segni Nausea
Vomito
Diminuzione del peso corporeo
Febbre
ANEMIA
leucocitosi
tenesmo
Disidratazione
ipopotassiemia
Obiettivo: il pz riferirà una diminuzione del dolore di..(3)..punti della scala numerica del dolore (1
-10)
Interventi:
• Valutare l’intensità del dolore usando scala numerica del dolore (0-10)
• Somministrare terapia analgesica (antispastica) secondo prescrizione medica e rivalutare
dopo mezz’ora l’intensità del dolore
[L’azotemia e il peso specifico delle urine saranno elevati!! Urine più concentrate se c’è poca
acqua]
Interventi:
• Far assumere una dieta leggera, evitare latte, caffeina, bevande gassate
Interventi:
Interventi:
Il Sig. Claudio M. di anni 59, camionista, abituato ad alimentarsi in modo irregolare e disordinato,
viene ricoverato nel reparto di Chirurgia con diagnosi di “ Addominalgie di N.D.D.”.
Dopo gli esami di routine esegue T.A.C. che evidenzia un “….quadro riferibile a pancreatite
acuta….”.
• Da circa sei anni è stata fatta diagnosi di colelitiasi, monitorata a cadenza annuale attraverso
esami ecografici
• Due anni fa viene ricoverato in Chirurgia per episodio di colica addominale risoltasi
spontaneamente.
STATO PRESENTE
Definizione di pancreatite: infiammazione del pancreas, è l’autodigestione del pancreas da parte dei
suoi enzimi; un reflusso, uno spasmo duodenale o l’ostruzione dei dotti pancreatici (da edema o
calcoli biliari) possono portare ad un accumulo delle secrezioni pancreatiche danneggiando lo
stesso pancreas.
Complicanze : shock, alterazione del bilancio elettrolitico, necrosi del pancreas, sepsi.
Obiettivo: il pz riferirà una diminuzione del dolore di (….) punti. ( riferita a scala numerica del
dolore)
Interventi:
• Valutare l’intensità del dolore usando scala numerica del dolore (0-10)
• Invitare il pz a girarsi e cambiare posizione almeno ogni 2 h (si evita la pressione costante
su uno stesso punto)
Interventi:
Interventi :
interventi:
• quando potrà assumere gli alimenti per OS, fornire una dieta ricca di carboidrati e povera
di proteine e grassi
Interventi:
• Far eseguire frequenti cambi di posizione ogni 2 h (per prevenire atelattasie e stasi delle
secrezioni respiratorie)
Il Sig Mario ,anni 70, viene ricoverato in RSA per Morbo di Alzheimer .
ANAMNESI E PATOLOGIE PREGRESSE
• Il paziente è coniugato senza figli
• Ex fumatore
• Diabete tipo 2
• Episodi di etilismo acuto in gioventù
STATO PRESENTE
• Confusione mentale
• disorientamento
• incontinenza urinaria e fecale
• amnesia
• glicemia 230 mg/dl
• episodi di agitazione psico emotiva
• disturbi del linguaggio
STATO PRESENTE
• Paziente con emiplegia sinistra
• Obeso (Kg 98 - 1,68 di altezza)
• P.A. 190/100 mmHg
• Riferisce difficoltà a deglutire
• Il paziente riferisce difficoltà di svuotamento completo della vescica durante la minzione.
• Il paziente in terapia con antipertensivi, anticoagulanti, digitali
Interventi:
• Valutare parametri vitali (PA, FC, FR, SpO2%, TC)
Interventi:
• attuare un corretto posizionamento e allineamento per prevenire complicanze
muscolo-scheletriche (deformazioni articolari):
• posizionare un cuscino sotto l’ASCELLA colpita per evitare l’adduzione della
spalla
• posizionare un cuscino sotto il BRACCIO colpito leggermente flesso, con ogni
articolazione messa un poco più alto della precedente per evitare l’edema e la fibrosi
• posizionare le DITA appena flesse con la MANO lievemente supina, applicare
stecche o apparecchi di immobilizzazione per sostenere le estremità flaccide o per
ridurre la spasticità
• posizionare un rotolo trocanterico dalla CRESTA ILIACA a metà della coscia, per
evitare la rotazione esterna dell’anca.
• attuare cambiamenti di posizione ogni 2 h: prima di girare il pz, nella posizione laterale,
mettere un cuscino tra le gambe; far assumere al pz la posizione prona (se possibile) a
intervalli di 15-30 min più volte al giorno.
• Stabilire un programma di esercizi agli arti colpiti 4-5 volte al giorno (per riacquistare il
movimento motorio, evitare contratture negli arti, migliorare la circolazione e
conseguentemente evitare la stasi venosa trombosiembolia polmonare).
Obiettivo: il pz riferirà una migliore sensazione di svuotamento della vescica urinaria durante la
minzione
Interventi:
• Aiutare al pz a mettersi in piedi (per il maschio è una posizione comoda e naturale)
accompagnandolo in bagno o offrendoli il pappagallo
• Applicare compresse calde nell’area perineale, semicupi, far assumere the caldo (per
rilassare gli sfinteri)
Interventi:
• Usare un diario quotidiano per identificare situazioni ed eventi che portano a mangiare
troppo o cibi ipercalorici
Lorenzo di anni 24, viene ricoverato in medicina per febbricola persistente accompagnata da nausea
e vomito, anoressia e malessere generale ……
STATO PRESENTE
• Paziente defedato
• Febbrile (37.8° C)
• Subittero
• Urine color marsala
• Feci ipocoliche
Definizione colelitiasi: (patologia delle vie biliari) presenza di calcoli nella colecisti (fegato)
La bile fa uscire con feci la bilirubina, se c’è ostruzione al passaggio (calcolo biliare) la bilirubina
nel sangue AUMENTA.
In questo caso è asintomatica per dolore, se così non fosse: dolore acuto.
Interventi:
Interventi:
Interventi:
Interventi:
Interventi:
• monitorare i parametri vitali (PA, FC,FR, SpO2, TC) e GLICEMIA con stick glicemico
Interventi:
Interventi:
Interventi:
Interventi:
• Esaminare la cute ogni giorno per rilevare eventuali tagli, lesioni o stato di secchezza
• Lavare i piedi con acqua tiepida e sapone, asciugarli accuratamente e trattarli con
una lozione emolliente (rischio PIEDE DIABETICO!)
• Utilizzare un archetto alzacoperte (in modo che il peso delle coperte non gravi sui
piedi)