L A T U A P R I M A G I O R N ATA S A U T Ó N
STEP 00
Volume 0 - Una nuova visione del vegetarianismo
Può darsi che tu ci sia arrivato spinto dal desiderio di non intossicarti e di
poter vivere più leggero, con meno impatto sul mondo.
Impossibile poi trovare qualcuno che possa spiegarti con chiarezza a cosa vai
incontro e come farne esperienza in modo equilibrato, sano e consapevole.
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Il più delle volte libri ed esperti dedicano molto tempo ed energia a spiegarti
cosa NON devi mangiare (danni, pericoli e orrori delle proteine animali).
Ti mostrerà:
• quali proteine sono più adatte a un uso quotidiano e sono più bilanciate a
breve e lungo termine
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• come superare muco, sfoghi sulla pelle, candida, stitichezza, colite, dolori
articolari, invecchiamento della pelle, cali di memoria e carenza di volontà
e concentrazione
Quindi ho vissuto sulla mia pelle ogni aspetto di cui ti parlerò. Conosco il
tema davvero dall’interno.
Anche perché, per tutto il tempo che lo sono stata, ho studiato tanto e mi
sono documentata in modo approfondito, conoscendo e lavorando con tanti
approcci diversi in questo campo e con tanti vegetariani, contattandone
un’ampissima e variopinta moltitudine.
In quegli stessi anni mi sono laureata in Naturopatia con una tesi proprio
sull’alimentazione vegetariana del bambino, ho avuto un negozio di alimenti
biologici e ho approfondito a lungo anche la macrobiotica.
Poi a circa trentacinque anni (ormai venti anni fa!), quando già lavoravo
come consulente alimentare e naturopata e tenevo corsi di alimentazione
naturale, ebbi l’immeritata fortuna di incontrare la mia maestra di Medicina
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Tradizionale Cinese.
Fu allora che scoprii il miracolo della digestione: questo delicato processo che
ogni giorno ci consente di ricavare nutrimento dal nostro cibo quotidiano.
Stavo andando avanti grazie a una grandissima forza di volontà che mi aveva
sempre contraddistinto, ma…
• mi ammalavo spesso
Eppure cercavo di essere felice e non credevo affatto che ci fosse qualcosa da
correggere nella mia alimentazione quotidiana.
Dopotutto dedicavo alla cucina tanta della mia energia, cucinavo tutto fresco
e naturale e seguivo le indicazioni più in voga in quel momento.
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Dolci che preparavo ogni giorno per i miei bambini, abituati a colazioni e
merende “epiche” con almeno due o tre torte alla volta.
Tutte naturali, con zucchero di canna e farina integrale, senza burro o uova
ma ricche di farro, kamut, latte o budino di soia, con frutta, tanta frutta, olio
di mais e tanta margarina di soia che allora iniziava ad essere venduta e
sembrava una scoperta eccezionale.
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Cucinavo i legumi con l’alga, preparavo la zuppa di miso, usavo lo shoyu che
sembrava dare un buon sapore, poi burro di sesamo (anche se io non riuscivo
nemmeno a digerirlo, mi sembrava troppo pesante) e prugne umeboshi che
invece sentivo di grande aiuto, perché davano sollievo alla digestione e al
fegato.
Il mio piatto preferito era il riso tondo, cotto con cottura base e condito con
olio e gomasio.
Poi la sera cercavo di non mangiare, però mi bevevo sempre una bella
confezione di latte di soia alla fragola o alla vaniglia, ben 250 ml, con la
cannuccia direttamente dal tetrapak o una mela cruda.
Un cibo che piaceva a tutta la famiglia e che facevo spesso erano le friselle
di orzo (se non sei mai stato in Puglia, le “frise” sono una specialità pugliese
unica: delle fette di pane con farina d’orzo, seccate in forno e che si bagnano
per poterle consumare) con pomodorini a pezzi, olio e origano.
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Grazie alle pazienti spiegazioni della mia preziosa insegnante, compresi che
avevo sbagliato tutto per tanto tempo.
Per non parlare dei figli, che erano robusti ma bassini, più bassi della loro
età e perennemente affamati di zucchero e dolci in modo compulsivo, e
soffrivano di muco e allergie.
Che shock e che dispiacere comprendere che avevo sbagliato tante cose per
me e per loro.
Da quella svolta epocale, che per me significò la scoperta dell’acqua calda (io
che non bevevo affatto) e la preparazione del mio primo brodo di pollo (per
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Completati gli studi delle Medicine Antiche, è arrivata negli anni una nuova
scoperta: quella di un campo di indagine che stava coinvolgendo sempre più
ricercatori in ogni parte del mondo.
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Già, perché anche se quella di rinunciare alle proteine animali è una scelta
etica che ti fa onore e che rispetto profondamente, il regime vegetariano può
nascondere errori in cui è fin troppo facile cadere.
La salute, come hai visto sulla mia esperienza e su te stesso, invece che
beneficiarne ne subisce i vari effetti collaterali.
Scopriamo insieme come si arriva a questo punto e quali sono le insidie più
comuni. Sarà così molto più facile per te evitarle ed essere un vegetariano in
salute, in forma e felice!
Per ora lo facciamo in modo “teorico”. Poi tutta la prima parte del
Programma ti guiderà a farlo nella pratica, in modo da arrivare gradualmente
a vivere il SAUTÓN Approach su base quotidiana.
La carenza proteica
Oltre che spinto da una forte istanza etica, può darsi che tu abbia eliminato
la carne perché credi che con la sua acidità e la sua impurità sia la causa
primaria di malattia nel corpo.
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intossicazione acida.
Quindi l’acidità non viene dalle proteine: ci sono fonti ancora più insidiose
a cui possiamo essere esposti, soprattutto se siamo vegetariani, di cui
parleremo nei prossimi Step.
Ora, prima di darti una soluzione equilibrata e salutare, vediamo quali sono
i sintomi con cui si mostra, e le probabili carenze a cui vai incontro, se la tua
dieta esclude del tutto ogni forma di proteina e grasso animale.
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Se siamo a questo punto, anche comprendere che siamo a terra, che ci siamo
infilati in questo tunnel da soli e che dobbiamo fare qualcosa per uscirne è
una consapevolezza troppo impegnativa.
• carenza di collagene
• rughe precoci
• emorroidi
• anemia
La carenza di grassi
Se elimini dalla tua dieta quotidiana tutti i prodotti di derivazione animale,
succede che inevitabilmente privi il tuo corpo di tutti i benefici dei grassi
saturi sani e del colesterolo di cui sono ricchi soprattutto il burro e le uova.
Se li hai banditi del tutto, per paura che ti facciano male, rischi nel tempo di
imboccare una via caratterizzata da:
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Abuso di cioccolata. Spesso tra tutti i cibi dolci è quello che preferisci.
Può diventare un autentico cibo “rifugio” perché è in grado di soddisfare
fittiziamente i tuoi due bisogni principali: di proteine e di grassi. In realtà
la tua amata tavoletta di cioccolata, che sia fondente, che sia bio, ha tante
controindicazioni che vanno dal creare un eccesso di calore e infiammazione
nel corpo (afte, brufoli e sfoghi sulla pelle, mal di testa, acidità, nervosismo,
insonnia) al contenuto di zuccheri e grassi idrogenati estremamente tossici
per fegato e cuore.
I grassi saranno fondamentali nel tuo percorso. Ci sarà uno Step intero
dedicato a loro.
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Le difficoltà digestive
In una dieta vegetariana e soprattutto vegana, dove vige il mito della crudità,
pochi tengono conto che un abuso di cibi crudi (verdura, frutta, centrifugati,
estratti), protratto per lungo tempo, raffredda e rallenta in modo inesorabile
la digestione.
Visto che hai meno nutrienti a disposizione, è importante che quelli che
introduci tu li possa utilizzare tutti, senza sprechi.
Anche latticini, latte di cereali, soia e derivati contribuiscono con le crudité al:
L’eccesso di infiammazione
Questo è il secondo grande rischio della dieta vegetariana, dopo la carenza di
nutrienti.
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• dolori articolari
È quello che succedeva a me: pancia sempre gonfia e chili che non riuscivo
mai a smaltire del tutto. Eppure mangiavo solo prodotti biologici, cereali
integrali senza glutine, formaggi fatti in casa (con le nostre mani!), un po’ di
seitan e tofu a base di soia.
Con il Programma SAUTÓN inizieremo subito col capire come stai e poi
gradualmente compiremo i passi giusti per:
• riattivare la digestione
• ridurre l’infiammazione
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