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Proposizione

Una proposizione può essere definita come combinazione di


almeno due componenti: soggetto e predicato; ad es.

%l,m,Þylia/ tm'Y"ïw:
‫דו ִמצ ְַ֫רי ִם אֶת־ ְּבנֵי יִׂש ְָראֵל ְּב ֫פָֽ ֶרְך‬
ּ ‫ַוּי ַ ֲע ִ֫ב‬
Gli Egiziani fecero lavorare i figli d'Israele trattandoli con durezza

‫דו‬
ּ ‫ ַוּי ַ ֲע ִ֫ב‬: the VERB expressing the predicate
‫ ִמצ ְַ֫רי ִם‬: the NOUN expressing the subject
‫ אֶת־ ְּבנֵי יִׂש ְָראֵל‬: DIRECT OBJECT
‫ ְּב ֫פָֽ ֶרְך‬: an adverbial prepositional phrase
Il Soggetto
Il Soggetto: di una proposizione può essere:
un sostantivo (Gn 3,1 «il serpente»):
un pronome (Gn 3,16 «egli»),
 un aggettivo (Pro 14,16 «il saggio»),
un participio (Zac 11,9 «il morente»),
un infinito assoluto (Pro 25,27 «mangiare troppo miele non va bene»),
un infinito costrutto (Gs 24,15 «il servire il Signore»),
un avverbio (2Sam 1,4 «molti»),
una frase non-verbale (di vario genere), cioè che non ha un predicato verbale.
Il Soggetto

Il Soggetto: di una proposizione può essere:


un sostantivo (Gn 3,1 «il serpente»):
un pronome (Gn 3,16 «egli»),
 un aggettivo (Pro 14,16 «il saggio»),
un participio (Zac 11,9 «il morente»),
un infinito assoluto (Pro 25,27 «mangiare troppo miele non va bene»),
un infinito costrutto (Gs 24,15 «il servire il Signore»),
un avverbio (2Sam 1,4 «molti»),
una frase non-verbale (di vario genere), cioè che non ha un predicato verbale.
Il Predicato

Il Predicato è quella componente di una proposizione che esprime commento riguardo


al soggetto.
Il ruolo di predicato può svolgere :
un verbo finito (Gn 3,1 «e Dio disse»),
un infinito assoluto (Agg 1,6 «raccolto poco»),
un infinito costrutto (Ez 13,22)
particelle indicanti esistenza (Rut 3,12).
Nelle proposizioni non-verbali (o nominali) non c’è un predicato verbale, ma, un
sostantivo (Gn 42,9),
aggettivo non definito (ger 12,1)
un pronome (Es 16,7)
un avverbio (1Sam 20,6)
una frase preposizionale avverbiale (Gn 26,20; 1Re 19,11).
Modificatore aggettivale è una costruzione che qualifica il
sostantivo o il suo equivalente.
Tali modificatori sono dunque «ad-nominali», cioè relativi al nome.

Modificatore avverbiale è una costruzione che modifica il verbo o


il suo equivalente. Tali modificatori sono dunque «ad-verbiali», cioè
relativi al verbo.
Alcuni dei modificatori aggettivali (ad-nominali) sono:
aggettivo (Dt 8,19: altri dei)
participio (Dt 4,24: fuoco divorante)
suffisso pronominale (Gn 6,18: tuoi figli)
stato costrutto (Sal 23,2 pascoli di erba)
apposizione (Gn 4,8 Caino, suo fratello)
endiadi (2Sam 7,6 tenda e abitazione, cioè tenda come abitazione)
proposizione relativa (Gn 3,6 suo marito, che era con lei)
Alcuni dei modificatori avverbiali (ad-verbiali) sono:
sostantivo (quando un sostantivo modifica un verbo svolge la
funzione dell’accusativo), i due tipi principali dell’accusativo sono:
 l’acc. dell’oggetto diretto (Gn 1,27 Dio creò l’uomo)
l’acc. avverbiale di vario genere (Is 20,3 Isaia andò scalzo e nudo)
infinito costrutto (come l’ogg. diretto, complemento verbale)
infinito assoluto (come l’ogg. diretto, avverbio)
 avverbio (Gn 2,17 Non devi mangiare)
 particelle (es. gam: Gn 27,33 davvero sarà
benedetto)
 frasi preposizionali (Gn 3,14 camminerai sul tuo
ventre)
 frasi subordinate (Gb 9,15 non potevo rispondere,
nonostante fossi innocente
Narrazione: primo piano e sfondo
La narrazione che presenta azioni principali («primo
piano») si sviluppa attraverso una serie di wayyiqtol (in
certi casi da qatal).
Quando questa catena viene interrotta (cioè quando viene
usata una forma verbale diversa dal wayyiqtol), è segno
che lo scrittore vuole dare un’informazione che non è sulla
stessa linea dei fatti narrati ma è piuttosto un commento
sui fatti stessi («sfondo» o «secondo piano»).
I costrutti che interrompono la catena dei
WAYYIQTOL narrativi sono i seguenti:
WAW-X-QATAL per esprimere anteriorità,
simultaneità, contrasto, enfasi o anche una
circostanza del seguente wayyiqtol.
WAW-PROPOSIZIONE NOMINALE per
esprimere una circostanza contemporanea.
WEQATAL oppure (WAW-) X-YIQTOL per
esprimere un’azione ripetuta (aspetto frequentativo
o iterativo dell’azione).
Cfr. Gn 4,3

‫ֶת־הבֶל‬
֑ ָ ‫ֶת־ָאחיו א‬
ִ֖ ‫ו ַּ֣ת ֹסֶף ָל ֶ֔לדֶ ת א‬
‫וַ ֽיְהִי־ ֙ ֶה ֶבל֙ ֣ר ֹעֵה ֔צ ֹאן‬
‫ְו ַ֕קי ִן ָה ָי֖ה ע ֹבֵ ֥ ד אֲדָ מָ ֽה‬
Poi partorì ancora Abele, suo fratello.
Ora Abele era pastore di greggi,
mentre Caino era lavoratore del suolo.

L’autore interrompe la catena dei wayyiqtol con WAW-X-


QATAL per sottolineare la differenza tra Caino e Abele,
cfr. anche vv. 4-5.
‫‪Rut 1,1-6‬‬

‫מִּבית ֶ ֣לחֶם י ְהּודָ֗ ה לָגּו ֙ר ִּבׂש ֵ ְ֣די מֹו ָ֔אב‬


‫‪ַ 1 1‬וי ְ ִ֗הי ּבִימֵ ֙י ׁש ְ֣פ ֹט הַּׁש ֹ ְפ ִ֔טים ַוי ִ ְ֥הי ָר ָ ֖עב ּב ָ ָ֑א ֶרץ ַו ֵּ֨ילְֶך ִ֜איׁש ֵ ֧‬
‫֥הּוא ְו ִאׁש ְּ֖תֹו ּוׁשְנֵ ֥י בָנָ ֽיו׃‬
‫ְׁשם ׁשְנֵ ֽי־ב ָָנ֣יו׀ מַ ח ְ֤לֹון ְו ִכלְיֹו ֙ן ֶאפ ְָרתִ֔ ים מִּבֵ ֥ ית‬
‫‪     2‬ו ֵ ְׁ֣שם ה ִ ָ֣איׁש אֽ‍ֱלִימֶ֡ לְֶך ְוׁשֵם֩ ִאׁש ְּ֨תֹו נָ ֳע ִ֜מי ו ֵ ֥‬
‫ּ־ׁשֽם׃‬
‫י־מֹואב ַו ִּיֽהְיו ָ‬
‫ָ֖‬ ‫ְהּודה ַוּי ָ֥ב ֹאוּ ׂשְדֵ‬
‫ֶ ֖לחֶם י ָ ֑‬
‫ִימלְֶך ִ ֣איׁש נָע ִ ֳ֑מי וַּתִ ּׁשָאֵ ֥ ר ִ ֖היא ּוׁשְנֵ ֥י בָנֶ ֽיהָ׃‬
‫‪ַ      3‬ו ָּי֥מָת ֱאל ֶ ֖‬
‫ׁש ִנ ֽים׃‬
‫ּׁש ִ ֖נית ֑רּות ַו ֵּיׁ֥שְבּו ָ ׁ֖שם ּכ ֶ ְ֥עׂשֶר ָ‬
‫ְׁשם ַה ֵ‬
‫‪     4‬וַּיִׂש ְ֣אוּ ָל ֶ֗הם נָׁשִים֙ ֽמ ֹ ֲאבִּי֔ ֹות ֵ ׁ֤שם הָ ַֽא ַח ֙ת ע ְָר ָּ֔פה ו ֵ ֥‬
‫ִיׁשּֽה׃‬
‫ּׁשה ִמּׁשְנֵ ֥י יְל ֶ ָ֖די ָה ּומֵ א ָ‬
‫ּׁש ֵא ֙ר הָ ֽ ִא ֔ ָ‬
‫ֵיהם מַ ח ְ֣לֹון ְו ִכל ְ֑יֹון וַּתִ ָ‬
‫ׁשנ ֶ ֖‬
‫‪ַ      5‬וּי ָ֥מּותּו גַם־ ְ‬
‫מֹואב ִּכ֤י ָׁשֽמְ עָה֙ ִּבׂש ֵ ְ֣דה מֹו ָ֔אב ּכִ ֽי־פ ַ ָ֤קד י ְהוָה֙ אֶת־ע ַּ֔מֹו‬
‫‪     6‬ו ָ ַּ֤תקָם הִי ֙א ְוכַֹּלתֶ֔ י ָה ו ָ ַּ֖תׁשָב ִמּׂש ֵ ְ֣די ָ ֑‬
‫ל ֵ ָ֥תת ל ֶ ָ֖הם לָ ֽחֶם׃‬
Rut 1,1-2
‫‪Rut 1,1‬‬

‫ָָארץ‬
‫ַויְהִי‪ּ ,‬בִימֵי ׁשְפ ֹט הַּׁש ֹ ְפטִים‪ַ ,‬ויְהִי ָרעָב ּב ֶ‬
‫‪ַ ,‬וּיֵלְֶך אִיׁש ִמּבֵית ֶלחֶם י ְהּודָ ה‬
‫‪,‬לָגּור ִּבׂשְדֵ י מֹוָאב‬
‫ׁשנֵי ָבנָיו׃‬
‫הּוא ְו ִאׁשְּתֹו ּו ְ‬
 ‫ ּבִימֵי ׁשְפ ֹט הַּׁש ֹ ְפטִים‬,‫ ַויְהִי‬Avvenne che nei giorni in cui giudicavano i
Giudici

‫ ַויְהִי‬: con una proposizione temporale con l’inf. costr. (‫ ;)ׁשְפ ֹט‬colloca
la narrazione nelle coordinate spaziotemporali
 ‫ָָארץ‬
ֶ ‫ ַויְהִי ָרעָב ּב‬: due possibili interpretazioni: 1. un’ulteriore
specificazione della proposizione temporale precedente; il primo
verbo dell’azione sarebbe 2 .2 ‫ ַוּיֵלֶך‬. l’inizio della narrazione
principale (wayyiqtol).
‫ הַּׁש ֹ ְפטִים‬: ptc. attivo nella funzione del sostantivo; il ruolo
governativo dei “giudici”
 ‫מִ ּבֵית ֶלחֶם‬
riguarda ‫ אִיׁש‬o ‫ ַוּיֵלֶך‬: ? modifica il verbo (“un uomo
andò da Betlemme”) o il soggetto (“un uomo di
Betlemme andò”)?
 ‫ ִמּבֵית ֶלחֶם י ְהּודָ ה‬: costruzione rara di due nomi
propri: la regione specifica il nome della città (x
risolvere l’ambiguità geografica)
‫לָגּור ִּבׂשְדֵ י מֹוָאב‬,
proposizione finale (l con Inf. Costr.) in relazione a %l,YE“w: ;
vocalizzazione l'
‫ׁשנֵי ָבנָיו‬
ְ ‫הּוא ְו ִאׁשְּתֹו ּו‬

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