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DAL TERZOMONDISMO RIVOLUZIONARIO

ALLA STRATEGIA TRIANGOLARE

1965-1973
CRISI E GUERRE TRA ASIA E MEDIORIENTE

• Vietnam: si consolidano le due


entità nazionali.
• I problemi del Vietnam del Sud.
• La politica del successore di
Kennedy, Lyndon Johonson.
• L’appoggio degli USA
ricompattò su questo versante
URSS e Cina.
• L’escalation militare.
*

• Il Vietnam stava diventando una

trappola per gli USA.

• Si apre a Parigi (1968) la

conferenza di Pace.

• La “vietnamizzazione del

conflitto”.

• L’armistizio viene firmato nel

‘73.

• L’epilogo (aprile ‘75).


SI RIAPRE LA QUESTIONE PALESTINESE

• La risposta
israeliana ad un
clima sempre più
insicuro.
• La “guerra dei sei
giorni” (5-10
giugno 1967)
contro Egitto, Siria
e Giordania.
*

• Come Israele presentò la guerra.


• Israele annientò i suoi avversari,
occupando nuovi territori.
*
• “La questione palestinese, che
riguardava un piccolo lembo di
terra del Mediterraneo
orientale e che diventava
acutissima in rapporto alla
modesta estensione di
Gerusalemme est, aveva una
complessità storica e simbolica
di fronte alla quale la guerra
fredda era poco più che un
evento di cronaca” (p. 181).
• Le due superpotenze di
schierano.
*

• L’antiamericanismo
del mondo arabo.
• La risposta
palestinese fu il
terrorismo.
L’AMERICA LATINA FRA RIVOLUZIONI E
DITTATURE MILITARI

• L’America Latina ha una


doppia geopolitica.
• I paesi caraibici.
• Messico.
• Brasile e Argentina
(Vargas e Perón).
• Gli USA avevano
trascinato l’America
Latina nella II guerra
mondiale.
*
• L’OSA
(Organizzazio
ne degli stati
americani -
1948).
*
• Durante gli anni ‘60,
“l'irrigidimento del potere delle
oligarchie, il fallimento delle
riforme agrarie, la crisi
economica, l’esplodere della
pressione demografica stavano
conducendo l’intera area latino-
americana verso una fase di
accesa turbolenza sociale. A
questi dati di fatto si aggiunse
indubbiamente l’esempio
fornito da Cuba” (p. 184).
*
• Dittature di destra
(Argentina e Brasile)
e terzomondismo di
sinistra.
*
• Il Cile verso la
dittatura
(1973)
• L’Argentina
verso la
dittatura
(1976).
*
• “Si trattava in effetti di
puri regimi del terrore,
fondati sugli arresti
arbitrari e sulla tortura,
ben rappresentati dalle
migliaia di persone
assassinate o fatte
scomparire dagli
“squadroni della morte”
argentini” (186).
I MOVIMENTI DI PROTESTA NEGLI USA E IN
EUROPA

• Resta negli USA il


problema della
integrazione razziale.
• La contestazione
sempre crescente
contro la guerra in
Vietnam.
• Guerra imperialista?
Guerra per la
democrazia? Una
sporca guerra?
*

• “Il culmine della crisi


venne raggiunto nella
primavera e nell’estate del
1968; mentre le
occupazioni delle
università e le
manifestazioni per la pace
si moltiplicavano e gli
interventi repressivi della
polizia si facevano più
pesanti, il presidente
Johnson si riconobbe
sconfitto annunciando che
non si sarebbe ricandidato
per le elezioni di
novembre” (p. 258)
• Il ‘68 diventa un
fenomeno mondiale.
• Messico: i disordini
prima delle Olimpiadi...
• … poi Parigi …
• ... Berlino...
• … Roma …
*

• Chi venne coinvolto nel


‘68.
• Le critiche al mondo
della scuola.
• La più ampia
contestazione al
principio di autorità.
• Il “sessantottino”
sperava nella
rivoluzione mondiale.
• Ma il fenomeno si andò
esaurendo.
* • “Il pacifismo, la critica della
società dei consumi, la
passione per la democrazia
ugualitaria e diretta
(contrapposta a quella
rappresentativa), le
interminabili discussioni
nelle assemblee, la
rivoluzione sessuale, il
femminismo e un anarchismo
pre-ideologico si erano
variamente mescolati con il
maoismo, la teoria della
rivoluzione terzomondista,
gli aspetti più settari della
militanza leninista, il fascino
per la violenza e le armi.
Alla lunga la divisione fra
queste tendenze divenne
inevitabile” (p. 191).
• La variabile impazzita: il
terrorismo.
DAL BIPOLARISMO ALLA STRATEGIA TRIANGOLARE

• Come frenare la
corsa agli
armamenti.
• Il trattato di non
proliferazione
nucleare (1968).
• Chi lo firmò.
*

• Chi non lo
firmò.
• Il successivo
passo: i
colloqui
SALT.
*

• La nuova
politica estera
americana di
Nixon e
Kissinger.
*

• La diplomazia
della pazienza.
*

• Qualcosa si
muove nella
Germania
occidentale con la
vittoria di Willy
Brandt.
*

• “E’ molto importante notare che questa fase della “distensione” in


Europa, molto più solida di quelle tentate negli anni cinquanta e
sessanta, era avvenuta per iniziativa della Germania occidentale e
aveva visto il suo ritorno fra gli attori della politica internazionale,
creando una sorta di infrazione alla logica del bipolarismo” (p. 195).
* • Un altro passo
importante nella via
della distensione fu la
Conferenza per la
Sicurezza e la
Cooperazione in
Europa [CSCE oggi
OSCE](Helsinki, 1972-
1975).
• Tre impegni nella
CSCE:
• a) rispetto della sovranità
e uguaglianza di tutti gli
stati firmatari.
• b) cooperazione
economica, scientifica e
tecnica;
• c) apertura a rapporti
culturali e rispetto dei
diritti umani come libertà
di manifestazione del
pensiero.

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