Diego Velázquez, è stato il più grande pittore spagnolo dell’età barocca.
Egli nacque a Siviglia il 6 giugno 1599, all’età di diciotto anni divenne un pittore indipendente, mentre a Madrid ricoprì la carica di pittore ufficiale di corte sotto Filippo IV, ad appena ventiquattro anni. Il suo stile già legato alla rappresentazione realistica e minuziosa della figura umana si accentuò ancora di più dopo il suo viaggio in Italia avvenuto, su consiglio dell’artista Rubens e finanziato dallo stesso sovrano, tra il 1629 ed il 1631, dove ebbe modo di conoscere in modo diretto la luminosità del tonalismo veneto di Tiziano, e altri suoi contemporanei, ed il naturalismo di Caravaggio. In seguito al suo secondo soggiorno in Italia, Velázquez aderì ancora di più al vero, a quel realismo tipico della pittura di genere, con una cura estrema dei particolari che richiama la tipica tendenza degli artisti d’Oltralpe, ma anche di un’accurata indagine psicologica ed emozionale dei personaggi ritratti. Già ai suoi contemporanei le sue opere apparivano straordinarie, soprattutto per la qualità dei colori e l’inventiva nella composizione. Tale successo lo accompagnò fino alla morte, avvenuta a Madrid nel 1660 a causa di un’attacco di febbre. LAS MENINAS ‘’Las Meninas’’ è una delle opere più belle di Velázquez. Si tratta di un ritratto di gruppo realizzato alla corte di Filippo IV, tra i dodici personaggi (uno dei quali è un cane e due sono le figure misteriose sullo sfondo) è infatti visibile la famiglia reale. Al centro è collocata la principessa Margarita tra due damigelle che le offrono dell’acqua in una coppa e le offrono un inchino, la luce è studiata proprio in modo da esaltarne la figura. Sul lato destro vediamo i due nani di corte, uno dei quali stuzzica con il piede il cane in primo piano, mentre sul lato sinistro è visibile lo stesso pittore nell’atto di ritrarre la scena. In secondo piano scorgiamo l’addetta al servizio delle dame della regina e un funzionario di corte. Sul fondo del dipinto, nel vano della porta, si delinea la sagoma del maresciallo di palazzo, responsabile della sicurezza. Lo sguardo di tutti è rivolto verso l’osservatore come se qualcosa avesse attirato la loro attenzione. Nello specchio in fondo vediamo le immagini riflesse della regina Marianna d’Austria e del re di Spagna Filippo IV che dallo stesso punto di vista dell’osservatore, sembrano rendere omaggio all’artista e alla figlia. La realizzazione del cosiddetto ‘’quadro nel quadro’’ in un’espediente già precedentemente utilizzato da Van Eyck nell’opera ‘’I coniugi Arnolfini’’, al quale probabilmente lo stesso Velázquez si è ispirato. Ciò che colpisce di più di quest’opera è la complessità spaziale e il gioco di specchi messo in scena da Velázquez. Il pittore nel dipinto sembra guardare noi, ma in realtà fissa la coppia reale collocata al di fuori del quadro e riflessa nello specchio. Noi spettatori ci troviamo quindi nella stessa posizione occupata dal re e dalla regina. Un altro aspetto straordinario di questa grande tela è la tecnica pittorica resa con poche pennellate veloci e uniformi. MARESCIALLO RE E REGINA