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Grandi e Valerio IIIE 27 marzo 2017

Ricerca di Storia
Incoronazione di Napoleone, Louis David
Grandi e Valerio IIIE 27 marzo 2017

Introduzione

“L’incoronazione di Napoleone” è un dipinto di grandezza 610x970cm realizzato dall’artista Jacques-Louis


David tra il 1805 e il 1807 utilizzando la tecnica “Olio su tela”. Il dipinto originale si trova al Museo del
Louvre nella capitale francese, mentre altre due copie sono conservate nella Oldway Mansion di Paignton
nel Devon e nella Reggia di Versailles.

Personalmente abbiamo scelto quest’immagine perché ci ispirava la figura colta, autorevole e solenne di
Napoleone Bonaparte, figura che è riuscita inoltre nell’impresa di governare un impero conquistando altre
terre e portando gli ideali riguardanti la famosa Rivoluzione Francese. La sua incoronazione è sicuramente
uno dei momenti più importanti della sua vita, nonché momento degno di essere attentamente analizzato e
contestualizzato.

Lettura e decodificazione del dipinto

L’immagine rappresenta, come intuibile dal titolo, il momento dell’incoronazione di Napoleone Bonaparte e
della sua prima moglie, Giuseppina di Beauharnais. La scena si svolge il 2 dicembre 1804 all’interno della
cattedrale di Notre Dame a Parigi, distinguendosi da tutte le altre incoronazioni avvenute nella Cattedrale di
Reims (escludendo quella di Enrico IV, avvenuta a Chartres). Troviamo qui il primo riferimento simbolico
secondo il quale Napoleone ruppe la tradizione delle monarchie dell’Ancien Regime, svolgendo appunto la
sua incoronazione in questa cattedrale.

Per quanto riguarda i personaggi presenti, oltre ai due protagonisti, sono presenti 80 invitati, tutti
realmente esistiti che rappresentano la nuova aristocrazia. Per rappresentarli il pittore si è basato sulle
linee verticali che lanciano l’opera.
Di seguito l’elenco dei personaggi estrappolato direttamente dal web:

1. Napoleone (1769-1821) è in piedi in abito di incoronazione.


2. Giuseppina di Beauharnais (1763-1814): è in ginocchio. Ha ricevuto la corona dalle mani di suo
marito e non dal Papa. Il vestito è decorato con seta da disegni di Jean-François Bony.
3. Maria Letizia Ramolino (1750-1836), madre di Napoleone. In realtà ella non fu presente alla
cerimonia d'incoronazione come protesta personale verso il matrimonio del monarca con
Josephine. Fu Napoleone stesso che, visitando il laboratorio del pittore, gli impose di rappresentare
anche la madre assente, asserendo che i posteri non avrebbero compreso la sua assenza in un
momento così fondamentale per l'Impero.
4. Luigi Bonaparte, (1778-1846); all'inizio dell'Impero ricevette il titolo di Gran Connestabile. Re
d'Olanda nel 1806, sposò Ortensia di Beauharnais, figlia di Josephine.
5. Giuseppe Bonaparte (1768-1844): dopo l'incoronazione, egli ricevette il titolo di principe imperiale.
Fu poi re di Napoli nel 1806 e re di Spagna nel 1808.
6. Il giovane Napoleone Carlo (1802-1807), figlio di Luigi Bonaparte e di Ortensia de Beauharnais.
7. Le sorelle di Napoleone (Elisa, Paolina, Carolina) vestite in Stile Impero
8. Charles-François Lebrun (1739-1824): terzo console al fianco di Napoleone Bonaparte e
Cambacérès. Sotto il primo impero, occupò il posto di principe-arcitesoriere. Tiene tra le mani lo
scettro da recare all'Imperatore.
9. Jean-Jacques-Régis de Cambacérès (1753-1824): principe-arcicancelliere dell'Impero. Tiene tra le
mani lo scettro con la mano della giustizia da recare all'Imperatore.
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10. Louis-Alexandre Berthier (1753-1815): Ministro della guerra sotto il consolato e poi Maresciallo
dell'Impero nel 1805. Ha tra le mani il globo imperiale da recare all'Imperatore.
11. Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord (1754-1838): Gran Ciambellano dall'11 luglio 1804. Insieme
a Berthier, Lebrun e Cambacérès indossa abiti dei tempi di Enrico IV, previsti dal cerimoniale
dell'incoronazione.
12. Gioacchino Murat (1767-1815): Maresciallo dell'Impero, re di Napoli dopo il 1808, cognato di
Napoleone e marito di Carolina Bonaparte.
13. Papa Pio VII (1742-1823), semplicemente benedicente l'incoronazione. Egli è circondato da
numerosi dignitari ecclesiastici. È affiancato da Giovanni Battista Caprara, cardinale e arcivescovo
di Milano, una delle principali città dell'Impero.
14. Il pittore Jacques-Louis David in un autoritratto.

Napoleone in quanto protagonista è situato al centro del dipinto, in piedi e con un atteggiamento quasi
sacrale in quanto subordinato di Dio; porta una cappa rossa (vedi analisi colori) e una corona d’alloro,
simbolo (assieme ai vari decori) del suo fascino per le glorie dell’Impero Romano. In mano tiene la corona
destinata a posarsi sulla testa di sua moglie Giuseppina, infatti sarà proprio lui ad incoronarla. La corona,
simbolo di autorità e potere, è il centro su cui convergono le linee di sguardo delle persone presenti in
quanto rappresenta l’evento in corso, ovvero l’incoronazione sua e di sua moglie. Napoleone dà le spalle al
papa presente, cioè papa Pio VII, a causa dell’impotenza di quest’ultimo di fronte al gesto dell’imperatore,
che si sta autoincoronando sostituendosi al papa a cui in origine spettava questo compito; il potere
temporale fagocita, di fatto, quello spirituale, proclamando la propria supremazia e la rinascita della
monarchia proprio da colui che simboleggiava la vittoria del popolo sulla nobiltà.
David si è dipinto nel suo stesso quadro in quanto osservatore della scena, ed è intento a fare uno schizzo
della scena in atto, inoltre Napoleone ha voluto che fosse dipinta anche la madre, nonostante non fosse
presente quel giorno per protesta contro il matrimonio di suo figlio con Giuseppina.

L’ambiente del dipinto è caratterizzato da una forte presenza dei colori bianco, rosso (oltre al blu delle
tende) e oro; che indicano rispettivamente: il bianco purezza per le donne e la castità per gli uomini; oro e
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rosso simboli di potere, autorità, prestigio e protezione (sono infatti i colori dell’abito dell’imperatore) ;
mentre il blu sinonimo di luce e fede.

In rapporto alla luce del nel dipinto, David ha voluto mettere in risalto il centro della scena, in particolare
Napoleone con la corona e sua moglie, tramite un cono di luce proveniente dall’alto a sinistra che cala su di
loro, mentre tutti gli altri invitati restano in lieve penombra, come fossero in secondo piano. Questo cono
luminoso può essere interpretato come una sorte di luce divina che sottolinea la sua ascesa al potere e
superiorità rispetto al potere divino legittimo del papa, in pratica Napoleone di sostituisce a Dio.

I simboli presenti non sono moltissimi ma sono comunque importanti e caratteristici: oltre alla corona già
citata in precedenza, troviamo la corona d’alloro sul capo di Napoleone che lo identifica come figura di
maggiore imporanza e sovranità della scena; la croce che rappresenta la chiesa cristiana, mentre il Papa con
il pastorale e i vescovi rappresentano l’autorità religiosa, che in questo caso è stata sottomessa dall’autorità
regia di Napoleone; da ultimo il fatto che l’imperatrice Giuseppina, moglie di Napoleone, sia in ginocchio
davanti a lui indica che è anch’essa sottomessa a lui.

In sostanza l’immagine ha un altissimo significato simbolico: rappresenta il potere nato dalla rivoluzione,
anche se ormai lontano da quegli stessi ideali, che cerca di legittimarsi assumendo i rituali, le forme del
potere tradizionale (la presenza del papa, la cattedrale, persino la corona ferrea, ecc). Come se questo
potere profano rivoluzionario fondato sulla sovranità popolare avvertisse la sua fragilità e cercasse il
soccorso della storia per appoggiarcisi.

Contestualizzazione

Il periodo di cui stiamo parlando, trattandosi di Napoleone, fa riferimento all’ultima fase della Rivoluzione
Francese ovvero l’età Napoleonica dal 1796 al 1815. Napoleone, politico e militare francese nato a Ajaccio
nel 15 agosto 1769 e morto in esilio sull’ isola di Sant’Elena il 5 maggio 1821, ottenne successi incredibili
nelle guerre dell’offensiva contro Austria (Europa centrale e Italia) del 1796 rientrando trionfante a Milano
il 15 maggio 1796 e recuperando delle terre per la Francia tramite il trattato di Campoformio. Su questi
territori nacquero delle repubbliche, fra cui quella Elvetica, con principi e ideali rivoluzionari simili a quelli
della Francia. Grazie alle sue innumerevoli vittorie e i suoi meriti Napoleone divenne padrone della vita
politica francese, e sfruttando il colpo di stato organizzato dal direttorio in Francia Napoleone il 9 Novembre
1799 assunse il titolo di primo console, rientrato e accolto come trionfatore dall’Egitto. Ricominciò
immediatamente la conquista dei territori vicini, riprendendo possesso dell’Italia contro gli Austriaci; qui i
francesi fondarono la Repubblica Italiana della quale Bonaparte fu scelto come presidente. Concluse
qualche patto di pace a vantaggio della Francia tra il 1801 e il 1802 con austriaci e inglesi e sull’onda delle
sue vittorie rafforzò il suo potere riuscendo a farsi nominare console a vita nel 1802 e poi imperatore il 2
dicembre 1804, scena rappresentata da David nel quadro sopra analizzato.
Così il primo Impero Francese venne alla luce.

David ha sempre avuto una grande stima per Napoleone sin dai suoi primi successi in battaglia; i due si
incontrarono in diverse occasioni e lui viene nominato consigliere artistico. Viene coinvolto
accidentalmente nel tentativo di assassinio di Napoleone ed è in seguito, il 18 dicembre 1803, nominato
cavaliere della legione d’onore e l’anno dopo decorato. Nel 1804 gli viene commissionato il quadro di
cerimonia che stiamo trattando, l’incoronazione di Napoleone, assieme ad altri 3 dipinti ed è nominato
ufficialmente primo pittore. Egli si sistema quindi a Notre-Dame dove ha lo spazio per dipingere e può
seguire con attenzioni ogni dettaglio della cerimonia. Come anticipato la rappresentazione ha subito delle
modifiche secondo i desideri di Napoleone stesso (l’inserimento della madre e il gesto di benedizione del
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papa) ed ha cambiato soggetto principale, passando dall’incoronazione di Napoleone stesso a quella di sua
moglie Giuseppina per sua mano, sotto consiglio di un altro pittore (François Pascal Simon Gérard).

Influenza dell’immagine oggi

Lo scopo del quadro al tempo era palesemente quello di tramandare ai posteri questo momento storico. La
scena ha la staticità che ci si attende da un momento così solenne, dove tutto è concepito per dare risalto
alla potenza di Napoleone.
Per quanto riguarda i giorni nostri questa immagine non ha alcun influsso pratico se non quello di ricordare
o citare questo grande avvenimento, infatti è un avvenimento puramente storico che ai giorni nostri perde
il suo significato primario.

Fonti e sitografia

 http://www.raistoria.rai.it/articoli/napoleone-si-autoprocalama-imperatore/11173/default.aspx

[documentario sul dipinto]

 https://it.m.wikipedia.org/wiki/Napoleone_Bonaparte

[Descrizione di Napoleone]

 https://it.m.wikipedia.org/wiki/L%27incoronazione_di_Napoleone

[descrizione del dipinto]

 http://www.arteworld.it/incoronazione-di-napoleone-jacques-louis-david-analisi/

[informazioni riguardanti il quadro]

 http://www.edu.lascuola.it/edizioni-digitali/StoriaSS1/STUDENTI/ImparareMetodo/vol_2/
riconoscere_i_simboli_di_un_immagine.pdf

[informazioni sui simboli dell’immagine in questione]

 La rivoluzione Francese, Lefevre (fonte dataci dal docente come spunto)

Allegati: presentazione PowerPoint

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