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Filologia musicale

Introduzione al corso
Definizione di filologia musicale
• La filologia musicale è lo studio di un testo musicale
valutandolo sia in rapporto al suo autore, sia in rapporto a
chi nel tempo lo ha utilizzato, tramandato e interpretato
• È un’attività critica finalizzata alla comprensione di un testo
Punti di osservazione
1. il testo: sede in cui un progetto è stato scritto in una forma
tendenzialmente stabile, allo scopo di conservarsi e trasmettersi nel
tempo
2. l’autore: analisi del processo creativo e delle correzioni d’autore
3. la tradizione: individuazione di errori e varianti
4. il fruitore: rapporto tra il testo musicale e i destinatari che via via,
nel corso della storia della cultura e della società, lo hanno
percepito, sono entrati in contatto con esso ecc. (la prospettiva più
recente in campo filologico)
Critica del testo
• Studio comparativo di tutta la tradizione manoscritta o a
stampa di un dato testo, al fine di ricostruire fin dove è
possibile la lezione originaria
• La filologia musicale pone l’accento sulla dinamica del testo
nel tempo e sui mutamenti che essa produce
Compiti della filologia
• interpretare le testimonianze scritte cercando di capirle
• spiegarne il rapporto con chi le ha prodotte
• comprendere perché chi le ha lette e tramandate a sua volta le ha
modificate in varia misura
Testo e esecuzione musicale
• un’opera musicale trasmessa per iscritto vive su due piani: 1. il testo e
la sua trasmissione nel tempo; 2. l’esecuzione musicale attraverso
l’interprete
• le scelte interpretative non ricadono solo sull’interprete ma anche sul
curatore dell’edizione e sull’edizione che l’interprete utilizza
• luogo comune: l’assoluta specificità della musica per cui il testo
musicale è destinato a realizzarsi solo nell’esecuzione
Esempio: Bach, Il clavicembalo ben temperato (I parte)

• Copie manoscritte: https://www.bach-digital.de/content/index.xed


• Edizione curata da Carl Czerny nel 1837
https://ks.imslp.net/files/imglnks/usimg/5/57/IMSLP598291-PMLP5948-bac
h_czerny_WTC_1.pdf
e
https://ks.imslp.net/files/imglnks/usimg/0/06/IMSLP335891-SIBLEY1802.26
606.a095-39087032500474score.pdf

• Sulla battuta ‘Schwencke’ vedi


https://www.henle.de/blog/en/2012/04/16/on-the-lookout-for-the-lost-me
asure-bach%E2%80%99s-c-major-prelude-from-the-well-tempered-clavier-i/

• La trasmissione dell’errore nel tempo (Charles Gounod, Ave Maria, 1859)


Il parere di Schumann sull’edizione Czerny nel 1839
• «Il contributo di Czerny consiste in una prefazione, nelle diteggiature, nelle indicazioni di tempo date secondo
il sistema di Mälzel e in alcuni cenni di carattere e interpretazione. La prefazione è stranamente breve e scritta
in modo un po’ superficiale; quest’opera per eccellenza dovrebbe sempre dar luogo a una grande ricchezza di
idee. Per quanto riguarda la diteggiatura, questa è la specialità di Czerny ed egli se ne intende certamente;
non siamo andati a controllare ogni dito. Sull’indicazioni di tempo e sulle annotazioni interpretative poste
all’inizio siamo perfettamente d’accordo; solo parzialmente per i coloriti nel corso del pezzo. In particolare ci
convincono le indicazioni espressive, in quanto pensiamo che niente sia più noioso e più contrario allo spirito
bachiano che eseguire passivamente le Fughe in modo monotono e limitare gli artifici interpretativi alla
semplice sottolineatura delle entrate dell’idea principale. Una regola [sifatta] va bene solo per gli scolaretti. Le
Fughe di Bach sono invece per la maggior parte dei pezzi di carattere del genere più alto, in parte opere
realmente poetiche ciascuna delle quali richiede una sua espressione specifica, le sue particolari luci ed
ombre. La semplice sottolineatura filistea delle entrate presto non basterà più».
• Nota: le indicazioni di tempo date secondo il sistema di Mälzel vedi
https://www.youtube.com/watch?v=crtHnsLlbuA da 5’ ca.
Il parere di Schumann sull’edizione Czerny
nel 1845
• «Penso che manchiamo di un’edizione realmente buona del
Clavicembalo ben temperato di J. S. Bach. L’edizione di
Czerny con le sue diteggiature non necessarie e con i suoi
segni d’esecuzione veramente stupidi, mi sembra una
caricatura».
La coscienza critica di Schumann
• In un articolo del 1841 Schumann aveva denunciato la presenza di
alcuni passi presumibilmente corrotti nelle opere di Bach, Mozart e
Beethoven, sottolineando che «in ogni caso il manoscritto originale
rimane pur sempre l’autorità che deve essere interrogata in prima
istanza»; e, a proposito di Bach, in particolare, «sarebbe un lavoro
meritorio (ma ovviamente esigerebbe molto tempo) se qualche
esperto, profondo conoscitore di Bach, intraprendesse l’opera di
correzione di tutto ciò che finora è stato stampato erroneamente».
Segue (le edizioni critiche)
• Edizione critica della Bach Gesellschaft, editor Franz Kroll, Leipzig,
Breitkopf & Härtel, 1866
https://ks.imslp.net/files/imglnks/usimg/2/2b/IMSLP173661-PMLP05
948-1.pdf
e l’appendice
https://ks.imslp.net/files/imglnks/usimg/6/6c/IMSLP02230-BGA14_A
nhang,_Book1_Nos1-12.pdf

• Neue Bach Ausgabe (NBA), editor Alfred Dürr, Kassel, Bärenreiter,


1989
https://imslp.hk/files/imglnks/euimg/4/43/IMSLP576048-PMLP5948-
Bach_-_WTC_1_(Du-rr,_Br_NBA_5-6.1)_all,_as_scanned.pdf
Segue (le edizioni scolastiche)
• Revisione di Alessandro Longo, Milano, Ricordi, 1944
https://ks4.imslp.net/files/imglnks/usimg/e/e1/IMSLP527308-PMLP5
948-Bach_Clavicembalo_ben_temperato.pdf
[n.b.: la battuta Schwenke!]
• Revisione di Pietro Montani, Milano, Ricordi, 1952
https://petruccimusiclibrary.ca/files/imglnks/caimg/e/e5/IMSLP58108
5-PMLP5948-BACH_Jacopo_Tore.pdf
Segue (edizione interpretativa)
• L’edizione curata da Ferruccio Busoni (1894)
https://ks4.imslp.net/files/imglnks/usimg/e/ec/IMSLP35042-PMLP05
948-BachBusoni-WTC1n1-12.pdf
Ambiti di competenza
• il testo richiede competenze filologiche
• la prassi esecutiva richiede competenze storico-stilistiche
• Non ha dunque senso parlare di «esecuzione filologica»
Comprendere il testo
• Nel testo si fissa il pensiero o progetto originario con tutti i limiti
derivati dai singoli casi. Il testo è il depositario della volontà
dell’autore o di quanto sia ad essa assimilabile, e come tale va
capito, restaurato, se possibile e necessario ricostruito.
Fondamentale è anche comprendere le ragioni di eventuali
alterazioni, revisioni, aggiunte ecc. apportate da chi lo ha trasmesso
(quando? perché? ecc.)
Quali sono gli ambiti della filologia?
• Immaginiamo un cerchio:
- al centro, come nucleo poniamo lo studio primario delle fonti e delle
notazioni
- il primo anello è la critica del testo
- il secondo è l’interpretazione del testo (ermeneutica)
- il terzo è lo studio della grammatica musicale storica, il ‘lessico’ del
linguaggio musicale del tempo, in senso stilistico e in senso teorico
- il quarto cerchio è la storia della vita musicale nei suoi diversi aspetti
(biografia dei musicisti, storia delle istituzioni musicali, storia locale della
musica, storia della recezione ecc.)

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