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A) Inizio Guerra Fredda La guerra fredda rappresenta il fatto centrale nell'epoca successiva alla seconda guerra mondiale e ne stata

a la conseguenza diretta. Infatti non solo l'USA e l'URSS si trovano ad essere le uniche grandi potenze presenti sulla scena mondiale, ma proprio le vicende belliche della seconda guerra mondiale fecero s che si trovassero entrambi militarmente a contatto. Gli USA dovettero dividere le proprie forze su 2 teatri d'operazioni, quello europeo e quello del pacifico contro il Giappone, e il crollo quasi contemporaneo dell'impero del terzo Reich e nipponico rese inevitabile la permanenza della presenza americana alle frontiere dell'impero sovietico. Questa contiguit era particolarmente evidente in Europa, e la spartizione del vecchio continente costitu l'atto iniziale della guerra fredda. Sotto l'aspetto ideologico fin dall'inizio USA e URSS erano portati a considerarsi il centro motore di un sistema mondiale interamente nuovo. L'URSS voleva continuare nella realizzazione di una societ comunista, mentre gli USA volevano affermarsi come democrazia occidentale : il modello proposto dall'URSS pu essere definito come "revisionistico", improntato sull'iniziativa, mentre nel caso degli USA il modello di tipo "difensivistico" mirante alla stabilizzazione, cos che i due modelli finivano per giustificarsi a vicenda poich il fine era lo stesso, bench i mezzi fossero agli antipodi. Eppure ci furono delle grosse incomprensioni che spinsero entrambi le potenze verso la guerra fredda. L'URSS, infatti, era molto diffidente nei rapporti con l'America, vedendosi quasi accerchiata e con un possibile pericolo dietro l'angolo. Dall'altra parte gli USA vedevano l'Unione Sovietica diffidente e senza un atteggiamento conciliante e collaborativo nei loro confronti. Oltre tutto il monopolio della bomba atomica degli USA fu l'elemento catalitico nel determinare il ruolo dell'America all'indomani della guerra fredda ; il possesso della bomba, insomma, valse a fissare nella pratica la vocazione imperiale dell'America costituendo il perno per una frattura irreversibile nei rapporti tra USA e URSS nel dopoguerra. Il discorso del presidente americano Truman al Congresso l'11 marzo del 1947 segn l'inizio ufficiale della guerra fredda. Il discorso si dimostr un duro attacco verbale contro l'URSS teso mostrare all'opinione pubblica mondiale la negativit dell'impero sovietico e l'impegno degli USA a combatterlo "per difendere tutti i popoli liberi dal terrore e dall'aggressione di quell'oppressore". La propaganda usata per influenzare la massa veniva allora adottata da entrambe le potenze. Tra il 46 e il 47, mentre non si era ancora riusciti a raggiungere un accordo sulla questione tedesca, gli americani assisterono a due mosse dell'URSS piuttosto preoccupanti. Infatti sembrava che l'Unione Sovietica mirasse all'Egeo, e quindi al Mediterraneo : cos gli americani interpretano la

massiccia ripresa della guerriglia comunista in Grecia e l'apertura di canali diplomatici con la Turchia. La potenza marittima era allora uno dei fulcri dell'egemonia americana, perci gli USA preferirono mandare la loro corazzata Missouri nel porto di Istanbul come monito, mentre sul piano politico l'America stanziava 400 milioni di dollari per aiutare Grecia e Turchia, costringendo cos l'URSS a battere in ritirata. Per tutto il 47 la tensione internazionale non fa che crescere quando con il piano Marshall da un lato e la fondazione del COMINFORM dall'altro i due schieramenti si precisano e si solidificano. Ormai la "cortina di ferro" di cui Churchill aveva previsto l'avvento gi nel maggio del 46 si avvia a diventare realt. Nel cuore del vecchio continente, intanto, c' ancora una citt occupata in condominio dalle forze delle 4 nazioni alleate : Berlino. I russi vedono in essa un avamposto nemico dentro il proprio impero e decidono nel maggio del 48 di conquistarlo ; se infatti gli americani hanno il dominio del mare, i russi erano in quel momento i pi potenti per le forze di terra. L'Armata rossa inizia cos ad assediare Berlino, e l'America decide di sfondare il blocco sovietico senza per passare ad un conflitto diretto. Il generale Clay comanda il ponte aereo che rifornisce la citt tedesca di oltre 2 milioni di tonnellate di generi di prima necessit, la pi gigantesca operazione di aviotrasporto della storia. Alla fine i russi prendono atto del fallimento del loro piano e nel maggio del 49 revocano il blocco. A partire da questo punto iniziano ad affermarsi in entrambe le potenze le nuove strategie militari. B) Nuove strategie militari B.1) l'aviazione atomica come arma regina dell'Occidente La natura insulare dell'America e il possesso della bomba atomica furono i presupposti essenziali della politica militare di Washington. La necessit di tenere sotto controllo le frontiere di una sterminata massa continentale circondata da due oceani portarono gli USA a rendere una grande flotta e una ancor pi grande aviazione il fulcro dei propri armamenti, a netto scapito delle forze di terra. A spingere l'America su questa strada non furono solo ragioni militari, in quanto per loro era altrettanto fondamentale mantenere aperte e sotto il proprio dominio le vie di comunicazione mondiali. Mai nel corso della storia un paese democratico lo ha fatto : il suo alto costo, il sospetto di un potere autoritario che esso suscita, la disciplina ed il sacrificio personale che esso impone agli individui, i valori tradizionalistici sui quali esso inevitabilmente deve poggiare ed a cui deve appellarsi, ne fanno uno strumento sgradito ed inadatto. In tutto ci l'aviazione acquistava il massimo valore, poich la bomba atomica presupponeva l'aereo, e l'arma aerea veniva

assunta quindi a regina della guerra. A sancire questo indirizzo, il 18 settembre 1947 l'aviazione americana veniva svincolata dall'esercito e nasceva come forza autonoma l'United States Air Force (USAF), mentre lo Strategic Air Command (SAC) ebbe l'incarico di gestire un possibile attacco atomico contro il nemico come difesa, vegliando cos sulla sicurezza americana. Il ruolo assolutamente preminente dell'aviazione lasci in ombra la marina, mentre l'esercito veniva in pratica del tutto smobilitato. L'adozione di una strategia fondata sull'impiego autonomo dell'arma aerea per sorvegliare e colpire un avversario lontanissimo obblig gli USA a dotarsi di un gran numero di basi all'estero, facendo inoltre pendere sull'URSS la minaccia di una molteplicit di assi d'attacco, e questo increment anche la politica estera dell'America con il conseguente ridimensionamento. B.2) la strategia terrestre sovietica Nell'immediato dopoguerra l'URSS si trovava in uno stato di inferiorit tecnico-scientifica rispetto all'Occidente. Il grande balzo realizzato dall'aviazione russa nel quinquennio 1945-50 dipese quasi interamente dall'apporto tedesco e britannico : nel complesso circa i due terzi dell'industria aeronautica tedesca caddero nel 45 nelle mani dei russi. L'Unione Sovietica concepiva un proprio impegno militare solo in funzione di un grande attacco terrestre da portare muovendo dalle soglie di casa propria, e proprio in vista di un tale impegno erano concepiti l'uso e le caratteristiche anche della sua flotta. Ulteriore testimonianza del ruolo assegnato dai russi alla loro marina in caso di guerra fu quello di colpire il flusso dei traffici piuttosto che di scontrarsi con il nerbo delle forze nemiche o di sostenere azioni di sbarco in acque lontane. Di pari passo con l'ascesa della flotta sovietica, gli anni Cinquanta assistettero all'inizio del declino della flotta inglese, che rappresentava l'ossatura dello schieramento militare britannico. Alla fine della seconda guerra mondiale l'Occidente europeo non americano solo attraverso l'Inghilterra era in grado, se mai ci fosse riuscito, di riavere un'immagine ed una funzione proprie. Sfortunatamente Londra fin per abbracciare la linea di una sempre maggiore identificazione con l'alleanza americana. Fatto evidente del predominio americano fu ad esempio la scelta di Norfolk, in Virginia, come sede del Comando Navale NATO preposto alla difesa dell'oceano Atlantico. Oltretutto, nel dopoguerra la Gran Bretagna si trov alle prese con una serie fittissima di problemi e di operazioni militari che non solo le richiesero un tipo di equipaggiamento in assoluto contrasto con quello nucleare verso cui si era avviata, ma consumarono interamente le risorse che avrebbero potuto essere impiegate in altre direzioni. In questo contesto Usa e URSS erano ormai giunti soli allo scontro diretto per l'egemonia sulla terra. C) Dal Containment al Roll-back

All'alba del 25 giugno 1950, 90.000 soldati dell'esercito nordcoreano, appoggiati da carri armati di fabbricazione sovietica, invasero la Corea del Sud e conquistando Seul nel giro di due giorni. Sfruttando l'incauto abbandono delle sedute del Consiglio di Sicurezza da parte del delegato sovietico gli Stati Uniti ottennero che le Nazioni Unite costituissero una forza bellica con il compito di respingere l'attacca della Corea del Nord. L'America in realt, pur desiderosa di presentarsi come il braccio armato al servizio del diritto internazionale, aveva gi autonomamente deciso di intervenire : fin dall'inizio un contingente di truppe americane fu inviato a dar man forte ai sudcoreani, ma si trattava di reparti privi di esperienza e di equipaggiamento adatto, incapaci di contrastare l'esercito nordcoreano. Essi dovettero ritirarsi e pagarono la propria sconfitta a caro prezzo, tant' che quell'evento fu chiamato dalla stampa senza mezzi termini la "Dunquerque americana". Fu allora che il generale Mac Arthur decise di ricorre alle grandi operazioni anfibie, stessa strategia utilizzata vittoriosamente dagli americani contro i giapponesi. Grazie all'arrivo di una grande flotta fortemente armata ad Inchon, dietro il fronte tenuto dai nordcoreani, e allo sbarco di una divisione di marines veterani permise alle forze americane di chiudere in una sacca buona parte dell'esercito nordcoreano, riducendolo in ginocchio mentre i superstiti si affrettavano a ripassare il confine. Gli americani in pochissimo tempo liberarono la Corea del Sud e conquistarono quella del Nord. A questo punto, poich le sue truppe non sarebbero riuscite a difendere cos in profondit i confini di quel territorio e il tempo giocava a favore di un maggior afflusso di forze cinesi, Mac Arthur decise di giocare il tutto per tutto avanzando ancora in Cina. Questa decisione valse la sconfitta delle truppe americane per mano dei cinesi, che li costrinsero ad una lunga ritirata. Nella Corea del Sud gli americani formarono gruppi di resistenza che portarono avanti una logorante guerra difensiva per altri tre anni, dopo i quali fu firmato l'armistizio che di fatto lasci le cose allo stesso punto in cui si trovavano all'inizio delle ostilit : gli americani avevano subito grosse perdite e, cosa pi importante, era la prima volta nella loro storia che avevano fatto una guerra senza vincerla. La questione coreana impose il riarmo e una nuova strategia per gli USA. La dottrina del containment mirava a frenare l'espansionismo dell'URSS, ma era concepita in vista della pace e della sicurezza, raggiungibili per l'appunto a patto che Mosca si fosse resa conto che la sua aggressivit non pagava. Secondo questa teoria il vero avversario dell'America non era il comunismo ma l'espansionismo tradizionale dello Stato russo di cui il comunismo era poco pi uno strumento. Ai sostenitori del roll-back un obbiettivo del genere appariva invece semplicemente illusorio, dal momento che a loro avviso il nemico da combattere era un nemico assoluto e irriconciliabile, e cio il comunismo, o meglio la cospirazione comunista internazionale ; bisognava rispondere con la stessa moneta : contrattaccando. La consacrazione del rollback avvenne con l'avvento del segretario del dipartimento di stato Foster

Dulles, durante la presidenza repubblicana di Eisenhower (1952-60), e la crescita a dimensioni imponenti ed inquietanti dei compiti e attivit della CIA e della sua "mano invisibile". C.2) dalla Rappresaglia Massiccia alla Risposta Flessibile L'Europa rifiut di pensare a difendersi anche perch sa che tanto gli Stati Uniti sono in qualche modo obbligati a farlo in vece sua. Per questo facile capire come sia nell'interesse politico degli Stati Uniti che l'alleato rimanga militarmente cos debole : un simile alleato infatti un alleato che alla fine, quale sia la sua forza economica, dovr per forza rassegnarsi a riconoscere all'America la leadership dello schieramento occidentale. All'indomani della Corea, la strategia di fondo adottata da Washington anche nel teatro europeo fu quella di affidarsi al deterrente nucleare nel quadro della cosiddetta Rappresaglia Massiccia. Secondo tale teoria elaborata dai sostenitori del role-back agli Stati Uniti non bastava disporre di un numero limitato di ordigni nucleari bens dovevano avere un arsenale atomico cos cospicuo da poter minacciare l'URSS di una rappresaglia assolutamente distruttiva solo nel caso in cui essa avesse manifestato propositi aggressivi. La teoria della Rappresaglia Massiccia port alla massima espressione possibile, vale a dire la rinuncia di qualsiasi principio di difesa e viceversa l'enfasi posta sul momento della dissuasione. Ma la Rappresaglia Massiccia risult una scelta poco felice, prima di tutto perch non aveva affatto impedito al comunismo di guadagnare punti nella gara dell'espansione internazionale, e poi l'URSS si dimostr all'avanguardia tecnologicamente e capace di ripagare con la stessa moneta se non di pi l'America. Infatti, il lancio dello Sputnik fu per gli americani una vera doccia fredda, poich dimostravano che l'URSS possedeva la tecnologia necessaria per minacciare paesi molto distanti tramite l'uso dei missili capaci di colpire obbiettivi addirittura dall'altra parte del globo. Gli americani riuscirono, dopo parecchi fallimenti, a sperimentare in modo positivo i prototipi dei missili balistici intercontinentali solo un anno dopo i russi, nel 1958. Dovettero prendere atto che per quel momento i loro avversari li avevano raggiunti e distanziati nella capacit d'inviare ordigni nucleari in territorio nemico. Erano i russi che ora praticavano la minaccia atomica per perseguire i propri obiettivi espansionistici di politica estera. Insomma, gli stati Uniti, che avevano puntato tutto sulla dissuasione atomica, si accorgevano ora che da un lato essa serviva a ben poco contro i movimenti di guerriglia e di liberazione del Terzo Mondo sviluppatisi dietro i quali era facile vedere l'azione dell'URSS. Nel libro apparso all'inizio del 1960 "Gli Stati Uniti nell'arena mondiale", l'autore Walt Rostow mostrava la debolezza della Rappresaglia Massiccia che consisteva nell'essere in sostanza una teoria del "secondo colpo", un'ipotesi di pura e semplice risposta in base alla quale anche momentanei vantaggi sovietici avevano finito per essere considerati inessenziali purch gli Stati Uniti avessero conservato la capacit di replicare

adeguatamente. Il frutto di questa impostazione era stato l'handicap missilistico americano. Inoltre Rostow critic il rifiuto della politica di Eisenhower di equipaggiare unit speciali di pronto impiego capaci di combattere guerre limitate. Poco tempo dopo, Maxwell Taylor, futuro capo di Stato Maggiore sotto Kennedy, aveva enunciato la teoria della Risposta Flessibile in alternativa alla Rappresaglia Massiccia, e ci comportava anche l'impiego delle sempre pi perfezionate armi atomiche tattiche. Addirittura nel dicembre del 1959 fu varato il George Washington, il primo sottomarino atomico abilitato al lancio dei missili balistici Polaris a testata nucleare (mentre il primo sottomarino atomico fu il Nautilus). Il guaio era che, secondo i kennediani, in molte zone del Terzo Mondo il comunismo, adoperando tecniche di sovversione e di sabotaggio, cercava di rendere la democrazia impossibile per potersi accreditare come l'unica soluzione al problema della povert. Ma evidentemente servivano anche altri strumenti. Fu cos che Kennedy da un lato sollecit la formazione di forze speciali, i berretti verdi, truppe addestrate alla controguerriglia. La strategia della Rappresaglia Massiccia fu sostituita da McNamara con quella della controforza, la quale mirava a distruggere le armi strategiche del nemico anzich a colpire obbiettivi indiscriminati, e che proprio per questo venne presentata come pi umana. Le spese militare furono accresciute di 17 miliardi di dollari : 40 sottomarini armati di missili Polaris, sostituiti alla fine degli anni sessanta prima dai Poseidon e poi dai Trident, di sempre pi difficile intercettazione. Questa overkill capacity ricevette la sua consacrazione nel missile a testata multipla (il MIRV, Multiple Indipendent Targeted Re-entry Vehicle) che ebbe l'effetto di decuplicare in pratica la forza missilistica americana, e nel missile antimissile (l'ABM, Anti Balistic Missile). Naturalmente la decisione di dare grande incremento alla missilistica per prendere la testa in questo settore ebbe l'ovvio effetto di rilanciare la corsa agli armamenti anche da parte dei russi. McNamara, che proveniva dal mondo dell'industria, tent d'introdurre al Pentagono criteri di management scientifico. E' a prima vista sorprendente che proprio sotto Kennedy e McNamara gli Stati Uniti si siano impegnati nel Vietnam, che cio gli innamorati della missilistica si siano fatti trascinare in una sporca guerra di fanterie. Il fatto che, nel caso del Vietnam, Kennedy si trov sottoposto alle pressioni da un lato dell'ala repubblicana di destra e dall'altro gli alti gradi della marina e dell'aviazione. A questi ultimi interessava recuperare il terreno ed il prestigio che stavano perdendo con la gestione McNamara, dimostrare l'inutilit di tutti i suoi sofisticatissimi metodi e teorie, alla destra invece premeva ribadire la vecchia idea di role-back anticomunista. Gli esiti della guerra del Vietnam sono oggi famosi : l'America si dimostr un'altra volta incapace, nonostante l'imponente dispiegamento delle proprie forze d'attacco aeree e marine, di contrastare la guerriglia ; il primo esperimento di containment era stato ad un passo dal trasformarsi in un'autentica azione di roll-back.

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