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L'AMERICA

Sotto il profilo geografico le Americhe sono tre: nord America , centro America, sud
America. L'America anglofona comprende gli stati uniti e il canada mentre ,verso
sud, prevale lo spagnolo e il portoghese.
Questa partizione riflesse le conseguenze delle azioni della gran bretagna e degli altri
imperi.
I movimenti indipendentisti verificatesi nell'ottocento avevano come protagonisti gli
americani di lingua e cultura spagnola. A costoro, gli spagnoli non riconoscevano
alcun ruolo dirigente se non in ambito strettamente locale,anch'esso limitato.
L'esclusione sembrò ancora più irrazionale quando un Borbone fu sostituito da
Giuseppe Bonaparte e quindi non spagnolo. Le cose non migliorarono con l'ascesa al
trono di Ferdinando 7 durante la restaurazione. Alla fine rivoluzioni e e guerre
segnarono la fine dell'impero ispanico.
Dalla sua dissoluzione nacquero una serie di stati indipendenti come Messico , Perù ,
Bolivia, Cile, Paraguay ecc.... Il frazionamento si accentuò.
La Grande Colombia si divise in Ecuador, Venezuela e Colombia. Ancora si
formarono Guatemala , El Salvador , Costa Rica.
Rimasero sotto la Spagna Portorico e sotto la Gran Bretagna la Giamaica.
Ogni stato intendeva adottare il carattere repubblicano.
Ma la Santa Alleanza non gradì. Fu la Gran Bretagna a sostenere l'indipendentismo
ammonendo le potenze europee di non intervenire nelle questioni tra la Spagna e le
sue colonie. Queste perchè le banche britanniche finanziavano il debito pubblico dei
nuovi stati ed essa eserciterà in futuro una grande influenza su questi paesi.
L'emancipazione dell'America ispanica può essere considerata una rivoluzione
nazionale? Si e no.
I latino-americani condividevano la stessa lingua e cultura , elementi utilizzati in
Europa proprio per distaccarsi creare la propria identità nazionale.
L'America latino, nonostante la comunanza di questi fattori , si divise. Il desiderio di
molti leader dell'indipendentismo ,a cominciare dal prestigioso Simon Bolivar ,
volevano invece un'America Latina unita.
Il concetto di identità nazionale è difficile da applicare all'America Latina sopratutto
per la presenza degli indios che rappresentavano la maggioranza ( 7 milioni e
mezzo) . Una vecchia legislazioni tutelava la proprietà collettiva delle terre ma nel 19
secolo le iniziative governative resero quelle terre private ed acquistabili. A tutelare
gli indios era la geografia , che rendeva alcuni territorio ,come la foresta
Amazzonica , inaccessibili ai bianchi.
Inoltre l'applicazione del carattere repubblicano rappresentava un sistema troppo
avanzato per una società così arretrata. Infatti non si fu mai in grado di regolare i
conflitti tra i diversi gruppi politici che ricorrevano sempre alle armi ,alla guerra e ai
colpi di stato ( al potere scendevano spesso capi militari chiamati caudillos.
MESSICO
IL Messico rappresenta il paese dove si verificarono meno conflitti. Fu caratterizzato
da una fase monarchica ma , quando quest'ultima venne rovesciata, divenne una
repubblica federale organizzata in 19 stati e con il cattolicesimo come religione
ufficiale. I partiti si sviluppavano all'interno della classe dirigente e a contrapporsi era
il dibattito sulla Chiesa cattolica. I liberali erano anticlericali poiché reputavano
l'influenza della Chiesa controproducente per la società mentre i conservatori
consideravano la Chiesa una sorgente di stabilità.
Una delle figure messicane più importanti è rappresentata da Antonio Lopez de
Santa Ana , conservatore che divenne presidente della Repubblica nel 1833
esercitando un potere personale grandissimo ma non stabile. Per circa 50 anni fu 11
volte presidente e , ogni volta che si verificava un'insurrezione , abbandonava per poi
ritornare.
Si scontrò con gli spagnoli ,con i francesi nel porto di Vera Cruz e in due battaglie
(entrambe perse) contro gli Stati Uniti.
Fece seppellire la sua gamba persa nella guerra sotto un monumento ma i suoi
avversali liberali lo distrussero.
In poche parole gli scontri tra le fazioni non permetteva la stabilità del potere.
STATI UNITI
Abbiamo già descritto il sistema repubblicano, federalista e presidenzialista degli
Stati Uniti dopo l'indipendenza.
Rimase accesa una questione:”il potere primario appartiene al governo federale o
ai singoli Stati?”. I due principali partiti presero forma proprio a partire da questo
dilemma: quello repubblicano, secondo il quale il potere apparteneva ai Singolo stati
e quello federalista che appoggiava il governo federale.
Il primo presidente George Washington si schierò per la linea federalista ma con il
secondo ovvero il “padre della patria e dell'indipendenza Thomas Jefferson
acquisirono potere i repubblicani.
Le incertezze furono causate anche dalla lentezza della costruzione della capitale
collocata in un territorio neutro e con il nome di Washington.
Fu il governo federale a occuparsi dell'espansione del territorio acquisendo dalla
Francia la Louisiana (1803) e della Florida (1819) dalla Spagna.
Inoltre con la “dichiarazione Monroe” proclamata dal presidente James Monroe ,gli
Stati Uniti dichiararono opposizione a ogni intervento europeo nei territori americani.
Tuttavia gli Stati Uniti non avevano la forza per unire tutto il territorio americano ma
iniziarono l'espansione verso sud-ovest , reputando il Messico un nemico troppo
deboli per poterli fermare.
Gli Stati Uniti ;dopo due guerre contro il Messico, inglobarono il Texas e altri
territori messicani che oggi corrispondono ad Arizona , Utah , Nevada, Nuovo
Messico e California. Inoltre la Gran Bretagna cedette nel 1846 l' Oregon.
I nuovi Stati che si unirono alle 13 colonie originarie furono 16.
Con l'acquisizione dell'Oregon e della California aprirono i commerci degli Stati uniti
con l'Estremo Oriente. La Cina era stata costretta ai commerci con i britannici mentre
il Giappone non aveva mai avuto contatto con l'Occidente . Il lucchetto fu aperto
dagli Stati Uniti nel 1852-53. Infatti l'ammiraglio Perry (anche con una minaccia
militare) riuscì ad ottenere l'apertura di due porti alle navi statunitensi (trattato di
Kanagawa).
Gli Stati Uniti rappresentavano un paese molto ricco e avanzata avendo tra i salari più
alti del mondo. Ciò che poco influiva nell'economia statunitense era la rendita
fondiaria poichè il territorio era troppo grande per la popolazione di allora e quindi i
contadini se si sentivano oppressi potevano spostarsi verso il libero suolo dell'ovest.
Vanno rilevate le differenze tra le sue macro-regioni:
-Middle West, composto da terre appena messe a coltivare
-Far West (estremo ovest);
-Nord est , la parte industrialmente più avanzata;
-Sud , caratterizzato dalle piantagioni e dagli schiavi;
Nonostante il sistema schiavista cominciò a essere messo in discussione nelle altre
grandi potenze ( in primis la Gran Bretagna ) con l'eliminazione della tratta, nel Sud
non fu eliminato perchè gli schiavi sono una”merce” che si riproduce da sé. Infatti
negli Stati del sud gli schiavi aumentarono fini a 4 milioni nel 1860.
Il lavoro degli schiavi era massacrante poiché, come abbiamo detto, i contadini
potevano liberi di spostarsi e , in mancanza di schiavitù , i piantatori avrebbero avuto
difficoltà a trovare manodopera disponibile a lavorare in quelle condizioni.
Non c'era riconoscimento legale delle famiglie e spesso i padroni vendevano gli
schiavi separando figli dai genitori oppure moglie e marito.
Strappati dalla loro cultura di origine , gli schiavi ne creavano una nuova ibridando
antiche credenze e cattolicesimo.
Gli apparati repressivi servivano per esorcizzare l'eventualità della rivolta, che
rappresentava l'incubo dei piantatori.
Il Sud era meno dinamico del nord-est ma tutt'altro che povero. Infatti la crescente
richiesta del cotone da parte dell'industria tessile inglese, arricchì l'economia del Sud ,
rivitalizzando il sistema schiavista che si espanse nel Deep South (profondo Sud).
Il valore degli schiavi si aggirava intorno ai tre miliardi di dollari , cifra che superava
di gran lunga il prezzo complessivo delle terre coltivabili dagli Stati del sud.
I padroni erano i grandi piantatori, che rappresentavano la classe dirigente , non solo
locale ma anche nazionale. Erano stati proprietari di schiavi gli stessi presidenti
Washington e Jefferson . Piantatori e sudisti guideranno il paese per ben 50 dei 62
anni dell'Unione.
Lo schiavismo non era l'unico elemento che opponeva Nord e Sud. Vi era anche
l'alternativa su quale sistema economico adottare: protezionismo o liberismo.
I governi optarono per il protezionismo ma il Sud vedeva danneggiate la sua
economia basta sull'esportazione di cotone. Uno dei paesi che si ribellarono fu la
Carolina del Sud nel 1832 anche successivamente si calmò dopo aver allentato le
scelte protezionistiche.
Il sud temeva che il nord , più popoloso , avrebbero votato un Congresso e un
presidente abrogazionisti. Volevano tenere equilibrata la proporzione tra Stati liberi e
Stati schiavisti. Fu così raggiunto il “compromesso di Missouri” in base al quale la
schiavitù era consentita a meridione del 16 parallelo e proibita a settentrione.
Questa strategia fu appoggiata da molti poiché anche il più umile può sentirsi
appartenente a una razza superiore.
La maggioranza del nord reputa i neri inferiori , nonostante l'opposizione alla
schiavitù , e detestava la sovra-rappresentazione dei piantatori nel governo federale.
La minoranza era abrogazionista, ovvero favorevole all'abrogazione della schiavitù.
(La capanna dello zio Tom di Stowe).
La situazione precipitò quando i partiti si delinearono su questa frattura. Il partito
repubblicano era prevalentemente nordista e anti-schiavista mentre il partito
democratico era sudista e schiavista. Con il Kansas-Nebraska Act, il Congresso rese
libero ogni Stato di scegliere di adottare la schiavitù o no.
Nelle zone di confine iniziarono gli scontri armati nei quali si distinse John Brown ,
un pastore protestante che finì impiccato dai sudisti per l'assalto a un deposito di armi
in Virginia.
GUERRA CIVILE
Protagonista della guerra civile fu Abraham Lincoln. Nel 1860 divenne presidente
degli Stati Uniti, che si dichiarava contro la schiavitù ma favorevole alle decisioni del
governo federale del K.N. Act . Lincoln voleva mantere l'unità nazionale ma ,alla sua
presidenza, il sud si mosse in una logica preventiva dichiarando la secessione.
Venne proclama la “Confederazione degli Stati del Sud” (Carolina del Sud, Alabama,
Georgia, Louisiana , Texas alle quali si aggiunsero dopo Calorina del Nord, Virginia;
Tennessee, Arkansas) il cui presidente fu Jefferson Davis.
Lincoln rimase moderato ma negò l'esistenza di un diritto alla secessione rifiutando di
dare agli stati del sud il forte Sumter presieduto da truppe federali. Ma nel momento
in cui i confederati bombardarono il forte, iniziò la guerra detta “di secessione”.
Altri Stati nei quali vi era la schiavitù come il Missouri aderirono all'Unione.
Il fronte occidentale vide prevalere gli unionisti mentre il fronte orientale gli eserciti
confederati. Nulla poterono i sudisti contro la flotta dei nordisti che conquistò New
Orleans, il loro più grande porto.
Tuttavia i diversi gruppi ( conservatore , abrogazionista ) rallentarono le decisioni del
governo federale. Dopo due anni di guerra, Lincoln riuscì ad emanare un “Proclama
di emancipazione degli schiavi” guadagnandosi la fiducia dell'opinione pubblica e
quello internazionale sopratutto della Gran Bretagna, che visti gli interessi del cotone,
si pensava potesse intervenire a favore dei sudisti.
I nordisti volevano quindi ora rovesciare l'aristocrazia dei piantatori ed un segnale fu
la diffusione tra le truppe del Brown's Body .
Nel 1863 i confederati persero una buona parte dell'esercito nella battaglia di
Gettysburg . Nel frattempo era diventato comandante dell'esercito William Sherman
che sfondò in Georgia e risalendo voleva prendere alle spalle la Virginia.
Gli eserciti formati da gente da colore e Sherman iniziarono a sfaldare
l'organizzazione confederata. Mentre si facevano strada i soldati nordisti erano seguiti
da enormi cortei di neri , di cui non sapevano bene cosa farsene. Alcuni comandanti
adottarono le gerarchie razziali mentre altri emanarono Special Field Orders con i
quali gli schiavi potevano rivendicare diritto di possesso sulle piantagioni occupate.
Quando nel 1864 fu rieletto presidente, Lincoln incoraggiò il progresso a dichiarare
fuori legge lo schiavismo. I confederati persero e la guerra fin' nel 1865.
Tuttavia Lincoln fu assassinato lo stesso anno durante una rappresentazione teatrale
e ,al suo posto, fu eletto presidente Andrew Johnson che si mostrò indulgente verso
gli sconfitti concedendo agli ex successionisti di amministrare gli Stati del Sud e di
promulgare i black code con i quali sli schiavi erano costretti a ritornare alle
piantagioni. Il Congresso non permise che tutto tornasse come prima : rafforzò il
Freeman's Boreau e varò il Civil Right Act.
Johnson pose il veto e il Congresso lo minacciò di impeachmeint.
Per risolvere la questione si dovette aspettare l'elezione del nuovo presidente Grant ,
che fu il comandante dell'esercito prima di Sherman.
NASCITA DI UNA NAZIONE
L'Unione ottene l'Alaska nel 1867 dalla Russia e i nativi americani che occupavano
ancora le zone centrali ,furono sterminati nella battaglia di Little Big Horn (1876) da
malattie , deportazioni e sterminio.
Il paese fu unificato grazie alla guerra civile che aveva sconfitto gli aristocratici
piantatori e aveva avviamo gli Stati Uniti verso il grande futuro di super potenza
planetaria.
Tuttavia i presidenti furono quasi tutti repubblicani e veterani di guerra mentre i
sudisti decisero di subordinarsi politicamente ed economicamente al Nord , pur di
avere mano libero sul potere locale.
Furono emanate una serie di leggi che riducevano a zero i diritti politici e civili dei
neri e il miscuglio delle razze dichiarato reato passibile di morte.
Dilagava il terrorismo svolto dall'organizzazione che dichiarava la “supremazia
bianca”, il Ku Klux Klan(Legge di Lynch).
Il nord lasciò che tutto avvenisse per non rompere la riconciliazione tra bianchi.
Il sud, nonostante la sconfitta, conservò il suo carattere anti-multirazziale come
vediamo prendendo in esame film come “ Nascita di una nazione” di David Griffith
e “Via col vento” tratto dal romanzo di Margaret Mitchell.
Gli americani credevano che la supremazia degli Stati Uniti sarebbe derivata dalla
supremazia dei bianchi.

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