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ID CFA 4
21-28 novembre
ACCIAIO 1934
Genesi:
Venne scelto Gian Francesco Malipiero per ricoprire tale ruolo nel lm, il
quale accettò l’incarico.
Trama:
Personaggi:
Gina era Isa Pola
Malipiero arrivò a domandarsi chi fosse per lui il vero artista, forse per
la complessa relazione con Ruttmann, il compositore sostenne che non
è il regista l’artista bensì la musica, la vera protagonista.
19 Dicembre 2023
Trama:
sentirsi felice». Il glio, alla ne, rinunciando a tutti gli onori, decide
di rimanere presso la madre ritrovata.
Personaggi
16 gennaio
Il Canone
• Bona nox
• Caro bell’idol mio
• E nel tuo e nel mio bicchiero
• Nascosto è il mio sol
Anno accademico 2023-24 Fabiana Aruta II annualità
Bona nox
Canone vocale in La maggiore, K561, Vienna 1788
Questo testo fu scritto molto probabilmente da Mozart stesso, a
differenza del canone sopra riportato. Grazie a testimonianze di lettere
indirizzate alla madre ed al padre del compositore possiamo notare forti
somiglianze con il testo del canone.
Malipiero
Le Sette Canzoni
I vagabondi
O morte dispietata,
Tu m’hai fatto gran torto:
Tu m’hai tolto mia donna
Ch’era lo mio conforto
La notte con lo die
Fin all’alba del giorno.
Già mai non vidi donna
Di cotanto valore
Quanto era la Catrina
Che mi donò il suo amore.
La mi tenne la staffa,
Anno accademico 2023-24 Fabiana Aruta II annualità
Et io montai in arcione:
La mi porse la lancia
Et io imbracciai la targa:
La mi porse la spada,
La mi calzò la fronte,
La mi mise l’elmetto:
Io gli parlai d’amore.
Addio, la bella sora;
Ch’io me ne vo a Vignone
E da Vignone in Francia
Per acquistare onore.
S’io fo colpo di lancia,
Farò per vostro amore:
S’io moro alla battaglia,
Moro per vostr’onore.
Diran le maritate
– Morto è il nostro amadore – :
Diran le pulzellette
– Morto è per nostro amore – :
Diran le vedovelle
– Vuolsegli fare onore.
Dove il sotterreremo?
’N Santa Maria del ore.
Di che lo coprirremo?
Di rose e di vïole.
Il ritorno
O morte dispietata,
Tu m’hai fatto gran torto:
Tu m’hai tolto mia donna
Ch’era lo mio conforto
[...]
Già mai non vidi donna
Di cotanto valore
Quanto era la Catrina
Che mi donò il suo amore.
Questi sopra riportati sono versi appartenenti alla stessa poesia di Carducci
sopra citata, ma versi che Malipiero decise di modi care dal momento in cui
cambia il soggetto. “La mia donna” diventa per Malipiero “mio glio”, più
avanti nei versi il termine donna viene sostituito da giovane etc…
30 gennaio
viene fuori anche sulla base del movimento letterario e artistico che si
stava diffondendo, il verismo.
Vi sono momenti di contrapposizione melodica e tematica. La parte
iniziale in cui la donna è ancora lucida vede la madre intonare una
dolce ninna nanna, canto di ricordo. Il testo è preso dalla tradizione
toscana che risale al 1902.
che lei ama. Lucia concepita come la donna amante, come molto
spesso capita nella storia dell’opera.
Anche in Lucia, nella scena in cui ha gli abiti ancora colmi di sangue,
Lucia canta con i fantasmi.
monastero non ebbe più notizie del glio il quale le fu tolto subito dopo
la nascita.
Dietro l’assenza dei maschi c’è la peculiarità del ruolo della donna che
diventa nalmente la protagonista.
13 febbraio
L’anima che guarisce, S. Zweig. Egli scrisse quest’opera nel 1931, una
raccolta di saggi che Zweig incominciò a scrivere durante il suo
soggiorno in Italia.
27 febbraio - 5 marzo
Il Mottetto
- Aria Se di un Dio fui fatta madre, diversi studiosi la classi cano come
cavatina, in realtà è anacronistico chiamarla così prima di tutto per
l’epoca a cui risale la stesura del brano, verrà usata come
espediente musicale solo nell’Ottocento. (Cavatina è precisamente il
momento in cui il personaggio nell’opera esce dalle quinte e si
presenta, signi ca aria di presentazione del personaggio).
- Recitativo Ahimè ch’Egli già esclama ad alta voce parte in cui muore
Gesù
- Aria Pari all’amor immenso su due strofe di sei versi sempre tripartite
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Anno accademico 2023-24 Fabiana Aruta II annualità
Questa è una delle cantate più apprezzate del periodo romano, un mini
dramma, prefazione di grandi scene operistiche del periodo più maturo
del compositore.
Approfondimento
Le origini
È con le lavandaie del tempo che si avvia lo sviluppo e le prime
espressioni culturali napoletane. Con i loro canti popolari iniziano a
diffondere melodie tradizionali in lingua, nascendo così la cultura alta
che arriverà no all’università partenopea fondata nel XII da Federico II
di Svevia.
I canti venivano chiaramente tramandati oralmente, fu così per molte
generazioni, a partire dal 1200-1300, Jesce Sole, preghiera al sole è un
emblematico esempio di questi canti.
La Lingua Napoletana
Nel XV secolo, con l’ascesa al trono di Alfonso d’Aragona, la lingua
napoletana diventa la lingua uf ciale del regno. Questo periodo vede la
nascita di generi musicali come la villanella, un componimento rustico
basato sull’intonazione di tre voci a cappella che diventa rapidamente
popolare in Europa.
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Anno accademico 2023-24 Fabiana Aruta II annualità
questa da una di attirò l’attenzione della critica musicale del tempo che
apprezzò particolarmente il modo in cui Donizetti affrontò l’opera buffa
di cui era predecessore Pergolesi sopra citato.
Vi è una raccolta intitolata “Donizetti, Napoli l’Europa” a cura di Franco
Carmelo Greco e Renato di Benedetto che raccolsero studi del periodo
napoletano del maestro, tre lustri abbondanti (1822-1838) che coprono
quasi due terzi della sua vertiginosa attività. Vi sono due sezioni da
considerare, una parte approfondisce e sviluppa tematiche di ricerca
speci camente drammaturgico-musicali (questioni di genere, di forma,
di stile, di vocalità ), con particolare attenzione ai rapporti, ancora poco
studiati, dell'opera romantica italiana con il mondo teatrale francese (di
cui Napoli era in Italia, anche per le note vicende politiche, un
osservatorio privilegiato); dall'altra illumina aspetti, talvolta del tutto
inediti, del contesto culturale e sociale napoletano.
Curiosità: il brano Te voglio bene assaje citato all’inizio
dell’approfondimento come la più celebre ed una delle prime melodie
napoletane, pare essere connessa alla città di Bergamo, in particolare
modo a Donizetti, nulla di certo ma studiosi ipotizzano questo legame.