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03.03.

2022
LEZIONE 2
INTRODUZIONE ALL’Età D’ARGENTO
Simbolismo e modernismo e il contesto in cui nascono – acmeismo corrente letteraria che si concentrava
nello studio della parola in quanto unità – rappresentanti Achmatova, Mandel’stam ecc., una corrente
successiva al simbolismo. Periodo di transizione Ottocento inizio Novecento – importante apporto di
Cechov drammaturgo autore che riusciva a rappresentare questo periodo di tensioni futuro incerto nelle
sue opere. difatti dobbiamo ricordare le prime tensioni guerra russo giapponese e contrasti interni dovuti
alla gestione del governo, 1805 rivoluzione descrizione in opere simboliste come Pietroburgo.
Il simbolismo si divideva in prima e seconda generazione

 La prima traeva ispirazione dal movimento decadentista concentrato sull’aspetto poetico –


linguaggio della nuova tendenza e desiderio di sperimentazione linguistica
 Seconda generazione, più attenzione al contenuto e ai valori del simbolismo in sé.
Concentrazione sul misticismo come nella Krasnaja Dama Splendida Dama che doveva
rappresentare l’innalzamento spirituale avvenuto attraverso la figura femminile. I principali
rappresentanti sono Vjaceslav Ivanovic Ivanov, Belyj e Blok. Belyj conosciuto per Pietroburgo, il
Colombo d’argento e le sue riflessioni in merito al simbolismo, Ivanov è conosciuto per i saggi
sul simbolismo e riflessioni sulla corrente, Blok conosciuto per la poesia del 12 e per
drammaturgo con riflessioni critiche sul simbolismo provocando reazioni negative da Belyj con
cui nel corso del tempo ha sviluppato un rapporto di amore e odio. Жизнь и творчество, atto
creativo nella vita.
Il secolo d’argento: mir iskusstva – mondo dell’arte, titolo di una famosa rivista – sfera spirituale.
Simbolismo cerca di attuare quello che viene fatto in poesia anche in prosa. Attenzione alla parola, ai
significati nascosti della parola.
Viktor Sklovskij un leader del formalismo russo, “prosa ornamentale” saggio dedicato a Belyj. Questo
tipo di prosa è detto anche prosa poetica. Scuola formalista sperimentazioni di avanguardie e simbolisti,
Belyj simbolo del simbolismo russo ma anche considerabile come preformalista, il formalismo nasce in
quegli anni. Nabokov affonda le sue radici come altri nel simbolismo, periodo di grande fioritura da cui
deve prescindere anche tutto il lavoro del Novecento.
Nasce come reazione ad altre correnti presenti anche in Europa come il positivismo e il nazionalismo e
interesse per la parte sociale dell’arte. Differenze tra simbolismo russo e tedesco e francese di cui è da un
certo punto di vista frutto (lo sguardo all’ignoto con il misticismo) – solov’ev e apocalismo, Blok e la
figura di Gesù, concezioni come la filosofia e l’occultismo basilari nella seconda fase del simbolismo,
simbolo alfa e omega diventano una sintesi di quello che è parola creatrice, mito è arte e vita, Belyj: “tutto
parte dalla parola, la parola genera il mito, il mito genera la religione e la religione genera filosofia e la
filosofia giunge al termine”.
Жизнетворчество: biografia stessa dei lettorati che animano questo periodo diventa testo e creazione
artistica. Символизм. Primo Novecento altri movimenti come i poeti contadini ecc. starsye i mladshye
simvolisty. Simbolismo francese orientato verso estetica arte per arte. I Dodici, il più grande poema,
primo Novecento. Relazione per la verità, Dmitrij Merezkovskij – cause della decadenza e tendenze della
lett contemporanea. Mereskovskij uno dei leader della prima fase del simbolismo. La data di inizio –
pubblicazione di questo lavoro. Cronologia: il modernismo finisce nel 32 con la chiusura dei gruppi
artistici e l’introduzione del realismo socialista. Creazione dell’unione degli scrittori e introduzione
dell’unico canone ovvero realismo socialista. Per alcuni la fine del modernismo si colloca proprio nel 32.
Alcuni ritengono che il modernismo si possa collocare tra inizi del simbolismo e il 1932, un fatto ancora
molto discusso.
Che cos’è il modernismo: molti movimenti, anche rispetto a tradizioni letterarie di altri paesi si colloca in
altri periodi, successivo alle correnti occidentali. Il modernismo è – secondo Russell 1982? Nella fase di
dissoluzione dell’Unione Sovietica – insieme di tendenze antinaturalistiche nell’arte europea dalla fine
del XIX secolo. Il modernismo comprende tutti i movimenti come acmeismo, simbolismo e le
avanguardie e inizia dalla fine del XIX sec ma non dice quando finisce, include però le avanguardie. Altra
definizione conosciuto in russo come Serebrianyj vek, secolo d’argento o età d’argento definizione usata
da molti in maniera parallela con modernismo, primo utilizzo sulla rivista Cisla a Parigi, una delle più
importanti riviste dell’emigrazione, fondata nel 1930 e chiusa intorno al 1934 – 10 numeri pubblicati. Con
la rivoluzione emigrazione degli intellettuali verso l’Europa (prima ondata Berlino Parigi soprattutto poi
nelle ondate successive Cina USA… anche in Italia, non così tanti nomi importanti ma Vjaceslav Ivanov
teorico del simbolismo russo stabilitosi in Italia, archivio del centro Ivanov). Il fondatore di Cisla è
Nikolaj Ocup. Collaborano alcuni principali emigrati come Mereskovskij, la moglie di Mereskovskij,
Zinaida. Gajto Gazdanov e Jurij ? Irina Ado?? Anche pittori come Chagall, comunità russa emigrata.
Ocup era un poeta del tardo acmeismo quindi non simbolista, uno dei letterati che riflettono la Gilda dei
poeti. Usa per primo la definizione di età d’argento: la definisce come periodo in cui si osserva un’energia
creatrice che si sta affievolendo rispetto al passato, le opere di questo periodo sono di pallore ma non
meno pregevoli delle opere poetiche dell’età aurea della poesia Ottocentesca con Puskin. Lui parla di
epoche al plur argentee sono dei prodotti più poveri ma conquistati a caro prezzo, più sofferti rispetto al
passato, poesie prodotte dalla stihija, forza della natura, poetica irrazionale che consente di elevarsi ad
altezze incredibili, da una parte affievolirsi dell’energia… lo dice in una prima variante del suo articolo
nel 1933. La seconda variante dopo la morte, nel 1961, stesso articolo in cui modifica di poco la
concezione di età d’argento. Non da definizioni cronologiche nella prima versione, ma nella seconda
aggiusta il testo e dice che si possono individuare limiti cronologici – Puskin è l’emblema dell’età aurea
ma Baratynskij già argenteo perché non grande come Puskin nonostante la vicinanza cronologica, la
grandezza torna con Lermontov. Non si possono definire limiti cronologici da a precisi.
Ci sono poeti aurei seguiti da argentei ecc. fine 19° inizi 10° esempi che raggiungono i livelli aurei di
Puskin sono Blok e Tjutcev, esempi della più grande poesia. Contrappone la poesia Ottocentesca alla
Novecentesca, questa definizione, frattura tra aurea e argentea fine anni ’80 del Diciannovesimo secolo.
La grande epoca poetica russa: Pleiade Puskiniana, con quella si conclude la grandezza della poesia ed
emerge la grandezza della poesia russa (Tolstoj, Goncarov, Turgenev…). Rottura, grandezza che ritorna
con Blok. Sempre nello stesso saggio: conferenza di Mereskovskij 1892 come momento di risveglio della
fase di torpore. Accade nella letteratura contemporanea che ci sia nella letteratura russa una creazione
stupefacente che non ha eguali nella letteratura occidentale. L’artista ha soprattutto una maggiore
consapevolezza di sé, non si guarda più alla sfera sociale, denuncia sociale ecc, si guarda dentro di sé.
Maggiore consapevolezza dell’artista Ottocentesco. Ocup da buon acmeista dice che l’artigiano prende il
sopravvento sul poeta. Gli acmeisti si concentrano sulla parola (totale e lavorata dall’autore come con lo
scalpellino). Dentro l’età d’argento sono inclusi movimenti quali il decadentismo, il simbolismo e
l’acmeismo. Fa iniziare l’età d’argento con la conferenza di Mereskovskij e concludere 30 anni dopo con
la morte del leader dell’Acmeismo Gumilev e la morte del grande poeta Blok 1921. Definizione di età
d’argento non rigorosa, forse un po’ confusa ed emotiva. Prima occorrenza di questo termine. Il termine
entra subito nella critica occidentale.
04.03.2022
LEZIONE 3
L’Età D’ARGENTO
Terminologia: modernismo, decadentismo, simbolismo, Ocup, acmeismo, avanguardie.
19-20- Russia frattura, riflessione sulla propria cultura. Decadimento della cultura. La cultura torna alla
grandezza con Blok. Pubblicazioni all’interno dei Gulag, formazione artistica fioritura modernismo, le
pubblicazioni non uscivano, poi tutto cambia, tutto il corpus e lo spirito dell’arte letteraria modernista,
retaggio in forme diverse.
Riferimenti bibliografici per conoscenze non presenti.
Definizione determinismo: insieme di tendenze antinaturalistiche manifestatesi nella letteratura europea
fine 19mo secolo. Modernismo: reazione al retaggio della letteratura ottocentesca, fino alle avanguardie,
visione ampia, antinaturalismo. Discussione sul modernismo ancora aperta.
Secolo d’argento: spesso usato parallelamente a modernismo, termine nato in un articolo Ocup di Cisla
1933 riproposto postumo 1961, nella prima variante età d’argento non ha limiti precisi cronologici, si rifà
alla natura – movimenti come simbolismo, culla dell’immigrazione, il focus di questa definizione è sulla
natura come momento di rinascita spirituale e creatrice (arte e spirito). Importante osservare a cavallo del
19-20 sec in che clima culturale la Russia? Riflessione sulla propria cultura, l’idea della costruzione e
rinascita spirituale. Situazione insita nell’aspetto ideologico culturale della russia. Ocup? Decadimento
della cultura? Torna ad elevarsi ad altezze incredibili con Blok, argenteo per definire la cultura capace di
ritornare alle grandezze. Indicazioni nella seconda definizione dal punto di vista cronologico, età
d’argento come aspetto del contenuto proprio della letteratura e della cultura dell’età d’argento. Quando
ha luogo la frattura? Intorno agli ’80, indebolimento della poesia russa, risveglio della conferenza di
Mereskovskij. …
Si chiude con la scomparsa di Umiliov? E Blok una trentina d’anni dopo. Blok muore nel 1921 e la sua
morte segna la creazione di un mito, già amato poeta entra nella storia come un mito; quindi, la sua morte
segna la fine di questa età. Da quando la definizione di età d’argento viene diffusa dalle pagg di Cisla
entra nella critica letteraria occidentale. La prima riflessione quindi sull’età d’argento arriva da un ambito
di emigrazione – area occidentale. In Russia letteratura socialista.
La stessa definizione viene ripresa da altri studiosi – Vladimir Vejdle secondo tentativo di definire l’età
d’argento, anche lui critico letterario, saggio tri rossii su sovremennye zapiski, corrisponde alla fase
culturale che si sviluppa nei primi vent’anni precedenti la rivoluzione (scadenza quindi diversa) e fa
partire dalla fondazione di Mir Iskusstva – importantissima rivista da cui nasce il movimento del
modernismo, anche un cenacolo, gruppo che si riunisce di pittori, artisti, musicisti, scrittori, registi ecc.
che per la prima volta mettono a contatto la cultura europea occidentale e quella russa. Influenza sulla
creazione del simbolismo. E conclude con la rivoluzione quindi altri tempi. La rivoluzione è un fatto
epocale non ignorabile e molti critici lo usano come punto di riferimento per stabilire il periodo.
Periodo d’argento: orientamento verso il passato della cultura russa, riflessione alla cultura letteraria, non
si occupa solo di letteratura, ma anche altri campi della vita artistica, anche aspetti spirituali, sfumatura di
rinascimento spirituale (poi fondamentale per il simbolismo) – rivoluzione fatto storico che interrompe la
vita culturale artistica ma lascia intatta la vita spirituale. La percepivano come fenomeno di rivoluzione
spirituale – non politica. La rivoluzione spezza la storia russa ma lascia intatta la vita spirituale esaltata
nei 20 anni che l’hanno preceduta. Si riflette sull’età d’argento nel contesto dell’emigrazione, non si può
fare nell’Unione Sovietica. In tutta l’epoca sovietica non viene mai studiato Belyj (fino agli ’80) – si
comincia a studiarlo in Italia Università di Bergamo con legami della scuola semiotica di Lotman –
simbolismo e Belyj, prima su di lui non c’era quasi nulla, non materia dell’Unione Sovietica. In occidente
si parla di questo mentre scoppia la rivoluzione. …
Nel 1934 – sceglie di occuparsi di qualcosa di meno pericoloso, critica letteraria, utilizzando i metodi
della scuola formalista. Morte naturale nel 34, subito prima moglie arrestata….
Bergalev? La concezione di Dostoevskij….
Vissarion Belinskij e la sua scuola naturale – interpretazione della cultura e letteratura ottocentesca in
chiave sociale, guarda nelle opere di Gogol’ e Dostoevskij vede la critica – la miseria della società russa,
le condizioni terribili in cui versa. Lettera di Belinskij a Gogol’ – quando Gogol’ ha una crisi mistica e
prende una strada diversa rispetto alle opere più conosciute – crisi religiosa. Belinskij gli scrive che lui
che ha fatto conoscere la russia misera e ora dice che per salvarla devono pregare, vede aspetto sociale
nella letteratura 800esca.
Berdjaev dice che dobbiamo allontanarci da quella interpretazione della situazione drammatica della
Russia, la isione è lontana dall’idea di socità di Belisnkij ma più legata agli ideali del romanticismo primo
800. Dice che questi testi vanno interpretati in chiave spirituale, crescita spirituale. Introduce
parallelamente anche l’interpretazione viene data alla cultura occidentale – primi del 900 fiorire dello
spirito, dell’arte russa, dall’altra parte all’occidente si assiste al declino. Berdjaev sottolinea il declino
occidentale parallelo alla fioritura culturale russa. Contrasto con arte classica, sostanzialmente futurismo.
Diatriba tra futurismo russo e italiano. Conservatorismo culturale della rivoluzione, crede che la
rivoluzione abbia introdotto in Russia modelli di schemi che appartengono al passato – soffocato
movimenti precedenti. Non parla di realismo socialista (non ancora elaborato).
Epoca della rivoluzione: nell’immaginario collettivo ucciso libertà, ma in realtà ha aperto strada per un
certo numero di anni circa metà ’20 alla più totale libertà artistica – poi il comitato centrale comincia a
immaginare sia necessario controllare anche la libertà privata dell’artista e nasce il concetto di realismo
socialista nel ’34. Berdjaev quindi non parla di realismo socialista. L’aspetto essenziale che introduce è la
rinascita spirituale dell’epoca.
Un’altra occorrenza della definizione di età d’argento viene da Sergej Makovskij nella prefazione di uno
studio chiamato “Na Parnase serebrjanogo veka” 1962. Per lui l’età d’argento è compresa tra fondazione
di Mir iskusstva e rivoluzione. Continua però all’estero con la diaspora: un nutrito gruppo di letterati era
emigrato in occidente ex. Cvetaeva. Si crea una scissione tale per quasi tutto il Novecento sistema
metropolitano – correnti underground che si conclude con la perestrojka – fine unione sovietica.
Sdoppiamento della letteratura russa data dall’emigrazione. Sistema metropolitano (interno). Tutti gli
scrittori dell’emigrazione sistemi completamente diversi dalla Russia in cui canone realista socialista
(eccetto sistema samoizdat ecc.)
Bereva, Nabokov emigrato da bambino conosciuto in europa come scrittore (in russo) famoso, Brodskij,
Volin, Bunin, Dovlatov…
Il termine età d’argento non è solo un termine per la periodizzazione – infatti ci sono opinioni diverse.
Parallelamente al termine età d’argento sinonimo quasi modernismo (la critica li utilizza in maniera
abbastanza indistinta), altro studioso Boris Gasparov che dice che sono intercambiabili.
Oberju poesia dell’assurdo. Rivoluzione/primo congresso scrittori nel 32?
09.03.2022
LEZIONE 4
Di solito primo quarto del secolo – età d’argento.
Mir iskusstv. Prima pt…
ALEKSANDR BENOIS – traslitterato in russo Benua. Viveva nella parte di Mosca dove vivevano gli
stranieri, cosmopolita, realtà russa, origini francesi e italiane. Vive in un mondo mitologico – veneziano si
immagina come diretto erede dei dogi. Si costruisce un mito
Dmitrij Filosof – alto borghese
Konstantin Sokmov – mondo della pittura
Si aggiungono anche Leon Bakst e Sergej Djagilev balletti russi prima in Europa e poi negli Stati Uniti e
fa conoscere l’arte russa al mondo. Missione di far capire al mondo occidentale l’arte russa, in quel
momento trasformazione e grande patrimonio. Mecenati: Abramcevo culla del modernismo russo – Savva
Mamontov dipinto da Il’ja Repin Il’ja Repin. Abramcevo località della nuova arte – stile Stil’ Modern
(come arte liberty) la modella musa … compare la Russia imprenditoriale e Novye Russkie stile personale
di arredamento. …
Tradizione folclorica popolare specifica in Russia, la missione era anche di far conoscere quella parte che
il mondo occidentale non conosceva.
Benois illustrazione del cavaliere di bronzo – Puskin monumento di Pietro il grande accusato dal povero
Evgenij di aver costruito la città in un’area inospitale, inondazioni, in cui la sua fidanzata muore, lo
accusa di aver messo a rischio le vite dei suoi cittadini. La statua si anima e lo rincorre.
Il’ja Repin – pittore, molti di loro non erano giovani, avevano avuto rapporti importanti con gli
Ambulanti (Peredvizhniki). Utilizzavano le tecniche più vicine all’arte realista dell’Ottocento, molti di
questi pittori avevano quel background, ma si allontanano da quelle tecniche e iniziano ad esplorare
un’arte nuova. Si soffermano sull’aspetto formale, non hanno più l’obiettivo di ritrarre la società, il
mondo concreto, ma si concentrano sull’aspetto formale, nuova realtà. Interesse per mito, sogno…
visione soggettiva dell’arte. Forme d’arte popolari. Sono tutti interessi nuovi paralleli ai gruppi di letterati
che si stavano formando in quegli anni. Valerij Brjusov, Dmitrij Merezhkovskij e la moglie Zinaida
Gippius, Konstantin Bal’mont nuova generazione di poeti.
Marija Tenisheva – Mecenate 2 che consente la sopravvivenza di Mir Iskusstva. Lei in particolare
propone a Benois di curare la sua collezione d’arte, lui quindi si da da fare avendo collegamenti con il
mondo dell’arte parigino. Comincia ad organizzare mostre di artisti impressionisti in Russia, ricezione
vivace, c’è una parte di esperti d’arte ed appassionati che la recepiscono e arte proletaria già esistente che
crea attrito con l’arte occidentale. La stampa populista si scagliava contro queste proposte. Online si
trovano i numeri di Mir Iskusstva. Corrispondenti russi che raccontavano di quello con cui venivano in
contatto in Francia, Germania… poi anche dall’italia – Giovanni Papili. Ortografia prerivoluzione l’i col
punto e l’i russa stessa pronuncia – dopo la rivoluzione scompare l’i col punto. Alcune pubblicazioni la
conservano.
Volevano anche far conoscere l’arte classica russa e l’architettura.
Accanto all’esplosione dell’interesse per la pittura e le arti applicate, si sviluppa anche un interesse in
ambito letterario, Gipjus, Brjusov e Bal’mont. I miriskusstviniki cercano maestri che insegnino loro ad
orientarsi nel mondo della filosofia. Cercano tra i letterati chi poteva aiutarli a cercare l’idea della verità,
divinità e bellezza. Erano due: Merezhkovskij e la moglie Zinaida Gippius – lei predilezione per i salotti e
le discussioni sofisticate anche su temi mai presi in considerazione prima. Merezhkovskij nella ricerca
spirituale religiosa. Il curatore della rivista è Filosofov che si pone l’obiettivo di dare autonomia all’arte
da ogni possibile influenza esterna, conservatorismo e quindi l’arte del passato, vogliono un
rinnovamento totale anche del gusto estetico. La bellezza classica di Pietroburgo, dei palazzi, l’eleganza
dell’eredità del retaggio, eredità dei palazzi, meraviglie dell’arte medievale, le icone russe e la civiltà del
passato. Un mondo dedicato a Puskin. Puskin non aveva partecipato alla rivolta decabrista, attaccato dai
populisti e in Mir iskusstva gli restituiscono splendore…
Merezhkovskij, Lev Shestov, Vasilij Rozanov. Nuovo tentativo di apprezzamento del classico
Ottocentesco – grandi narratori. Merezhkovskij pubblica uno studio totalmente nuovo su Tolstoj e
Dostoevskij – critica fino ad allora incentrata sull’aspetto sociale – 1901/1902 reinterpreta i grandi
narratori da una nuova prospettiva, alla luce della categoria di ricerca spirituale. È lui che dà il via
all’azione di contrapposizione di Tolstoj e Dostoevskij (messi uno di fronte all’altro per la prima volta).
Scrive anche Gogol’ e il diavolo. Altro grande nome Shestov nato a Kiev (come Gogol’e Bulgakov autore
ucraino di lingua russa) – studio su Dostoevskij che lui avvicina a Nietzsche e Rosonov che contribuisce
alla rilettura dei grandi con studi su Lermontov e Gogol’ e Vladimir Solov’ev grandissimo filosofo che
esercita influenza fortissima sui simbolisti 2° generazione. Sia R che M puntano l’attenzione su Gogol’ –
fino a quel momento rapportato al contesto sociale. M (dice che Gogol’ distrugge il diavolo con il
sarcasmo) e R lo interpretano in un’altra maniera. Lo fanno alla luce del nuovo orientamento dell’arte.
Altri autori: Andrej Belyj – età diversa rispetto a Solov’ev, comincia a frequentare nei primissimi anni le
mostre d’arte organizzate intorno a Mir Iskusstva e si avvicina a quel mondo. Tutti questi scrittori
prendono strade diverse. Cominciano a guardare oltre, a diverse forme d’arte.
Merezhkovskij non giovane, zheznetvorcestvo – tra poco compare, vita dell’artista o letterato diventa essa
stessa un testo, non è solo la biografia ma la vita stessa. Merezhkovskij e Zinaida avevano incluso per
esempio nel loro matrimonio Filosofov, da qui anche nascevano le loro opere. Presenti numerosi rapporti
a tre, ex. Blok, Mendeleeva, Belyj… Belyj già si era innamorato (angelo di fuoco) della fidanzata di
Brjusov – vicende che generano opere d’arte come il caso dell’angelo di fuoco.
Merezhkovskij a confronto di Blok e Belyj era di una certa età ed aveva un background positivista dal
quale cercava di prendere le distanze. Guardare/riconsiderare la storia attraverso il filtro della ricerca di
Dio. Molto influenzato dall’opera di Nietzsche – appassionato di miti e letterature antiche, tutti questi
interessi alimentano la sua prosa. Trilogia Cristo e Anticristo che consente la riscoperta della cristianità,
nuovo orientamento della cultura russa, romanzi storici ma visti attraverso lo specchio della ricerca
spirituale. Aspetto interessante: M introduce una forma diversa, legami tra i tre romanzi non di causa
effetto o logici, sono invece legami incentrati su spunti dall’arte in quegli anni (pitture musica poesia…
costituiti da bellezza ponte verso la verità). La forma: immagini acustiche e visive, leitmotiv, documenti
di natura diversa, diari e lettere, flashback… puzzle. Narrativa di quel periodo forma completamente
diversa, non possibile trovare trama ben congegnata, M introduce quel nuovo aspetto. Attraverso quella
trilogia recupera tutti i suoi interessi. Mosca terza Roma, rinascimento italiano, Russia petrina… quindi
storico ma non in senso stretto. Prepara il terreno per altri romanzi – romanzi storici nuovi.
10.03.2022
LEZIONE 5
Merezhkovskij critica e parte produzione attiva di poesia e narrativa e romanzi storici con tematiche e
ispirazione da personaggi storici pur sempre però spirituale, riprende la tradizione del romanzo storico e
la rielabora per orientamento spirituale. Rimane da prendere in considerazione – innovatore che introduce
elementi formali, lavoro che costituisce possibile punto di partenza per modernismo ed età d’argento –
libro del 1892/3 – “Sulle cause del presente declino e sulle nuove correnti della letteratura russa
contemporanea” – о причинах упадка и о новых течениях современной русской летературы. Declino
– si può tradurre così, oppure caduta, decadenza (parola interessante perché si avvicina in italiano al
decadentismo, al di là dei confini russi, legata ai primi simbolisti).
La scelta di questa parola – upadok pone al centro dell’attenzione non il decadentismo ma la decadenza
(debole) che produce però buoni germogli nella cultura dell’epoca. Nella situazione contemporanea
decadenza. Libro suddiviso in capitoli ex.
1. La poesia russa e la cultura russa, ricezione del pubblico, il decadimento della lingua;
2. La stampa (che si occupa di critica letteraria), sistema economico relativo al sistema letterario
ovvero onorari, editori, redattori (studia anche il sistema letterario come sistema economico);
3. La critica letteraria russa;
4. L’inizio di un nuovo idealismo nelle opere di Turgenev, Dostoevskij, Tolstoj e Goncarov;
5. Ultimo capitolo studia i nuovi letterati.
Cosa stava succedendo? Cambiamento del sistema economico, elementi nuovi, fabbriche, mercato della
letteratura cambia, si definisce gradualmente la letteratura di massa, si soddisfano richieste del mercato
letterario, letteratura di consumo, opere come Tarzan, romanzi d’amore, gialli, scrittori prima sconosciuti
diventano famosi.
Lavoro considerato spesso come manifesto del simbolismo russo (studio approfondito ma non ha i toni
del manifesto) e considerato da alcuni come inizio dell’età d’argento.
Nel saggio dice che non ci sono più scrittori importanti, i contemporanei hanno perso la loro grandezza e
non si può neanche distinguere poesia e prosa. Eppure, ci sono figure singole autonome dal sistema di
grande rilevanza, manca secondo lui uno spirito nazionale ovvero unione che possa creare qualcosa come
il romanticismo in Germania. Presunta ignoranza degli editori e degli scrittori, si persegue successo
economico, che lui ritiene solo un gesto simbolico, non nel mercato si trova la grandezza dello scrittore,
debolezza di grandi critici (appartenuti al passato). L’arte deve essere simbolica – non nel senso di favore
al simbolismo, deve implicare o suggerire lo spirito dell’epoca o della nazione che lui vedeva mancare.
Non è un manifesto simbolista, non ci dice molto sull’arte simbolista, ma ci mostra lo stato delle cose, la
condizione del sistema letterario, tentativi di recuperare elemento nazionale e spirito dell’epoca. Modelli
francesi contemporanei (che non conosce bene) richiamo al decadentismo francese.
La storia del simbolismo russo (A History of Russian Symbolism) – non inserito tra simbolisti perché
maturo rispetto ai giovani, prepara il terreno, fa un passo avanti, definisce le cause della decadenza della
letteratura russa. Connubio con Zinaida Gippjus – collaborano strettamente, contributo sul piano della
poesia a Merezhkovskij, nutre gli stessi fermenti creativi. Sodalizio artistico – zhysnetvorcestvo – vita
opera d’arte. Zinaida Gippjus, emblema del periodo dei vecchi simbolisti – Starsye Simvolisty, primo
gruppo. Gippjus proiettata nella nuova prospettiva artistica, richiami al decadentismo francese, oscuro,
prima poesia fa riflettere le innovazioni anche sul piano del tono e delle atmosfere ma anche sulla forma.
In generale la sua prima poesia riflette la richiesta di modernità ancor più accentuata degli altri nomi (ex.
Brjusov e Belmont?). Salotti con rappresentanti della cultura russa ex. Makovskij – uno dei saggi meglio
riusciti su di lei. Tematiche inizio carriera tipiche del decadentismo: amore, Dio, amore di Cristo, amore
fedele e immaginato (ex. Rapporto matrimoniale con M), poesie sottilmente erotiche spesso scritte a
nome di un uomo che scrive a una donna, poesie che trattano argomenti arditi come la sensualità
demoniaca – immagini spaventose, diavolo presente nelle produzioni dell’epoca, G rappresenta un
diavolo gentile (angelo caduto) – tipica rappresentazione del Diavolo di Lermontov (secondo grande
poeta) che dedica parte della sua vita all’idea del demone.
Pittore Vrubel che dedica parte della sua carriera a dipingere il demone come descritto da Lermontov.
Demone gentile, tradito, deluso, caduto sulla terra, seduttore saggio, idea della morte. Anche la morte al
centro dell’attenzione di G (umana, metafisica…) tematiche vicine alle tematiche occidentali (ex.
Baudelaire), si sottolinea produzione e corpus poetico dei primi simbolisti – fortemente legato al
decadentismo francese, arte per arte, rappresentazione di un’altra realtà. Anche in Russia si estende questa
idea – tastiera di Skrjabin (compositore legato al modernismo) – alle tastiere corrispondono colori;
Kandinskij e sinestesia, elementi fondamentali dei vecchi simbolisti.
Rosonov – a parte come anche Sestov rispetto ai gruppi che si erano formati.
Pesnja di Gippjus – rappresentativa per contenuti e forma. Puskin non avrebbe mai scritto in quel modo –
regolarità, ripetizioni, rime e ritmo, è una novità – è una cantilena, ritmo serrato e non versi giambici ecc.
ci si basa sull’accento. Il sistema più classico della versificazione della poesia russa si basa su
distribuzione accenti e divisione in sillabe quindi verso sillabo-tonico, tutta la poesia russa anche quella
temporanea. Eccezioni e sperimentazioni arrivano (dopo Puskin che aveva usato in maniera grandiosa
proprio quel sistema poi indebolitasi nell’Ottocento) – rinasce nell’Età d’argento sperimentazione. Primo
livello di sperimentazione del periodo – forma. Presa di versi che non si usavano più, non più regolari,
Gippius riprende il verso tonico (solo distribuzione degli accenti). Questo verso si chiama Dol’nik
(esempio del verso tonico – distribuzione degli accenti – usato prima solo nella poesia folclorica più
vicina alla consuetudine della lingua russa che ha accento mobile). Non è lei che sperimenta in modo più
ardito (Brusov, Belmont…) ma introduce.
Aggettivi: serale (vecernyj), vuoto e pallido (pustoj e blednyj), cuore povero, tristezza folle, promessa
irreale. Ci sono anche delle metafore e personificazioni: cielo che non ha pietà del cuore, sostantivi
astratti che diventano più reali e concreti ex. Il cielo che promette, il desiderio che arriva… Dal punto di
vista stilistico: ripetizioni, inversioni… caratteristiche fonetiche: suoni d e n (bednyj e bednyj). Qual è
l’aspetto di novità? Epiteti e metafora – aspetto nuovo del contenuto – cielo nuovo, vuoto, incapace di
dare, arido, vuoto, non consolatorio, Gippjus percependo il cielo così chiede comunque un miracolo (il
quale non sa da dove viene o dove andrà) – il cielo non può fare niente, elemento nuovo di richiesta di
miracolo, vicinanza a Dio non chiara (non si sa da dove arrivi). Quartine, regolare, rime, Dol’nik ma è
l’atmosfera ad essere vuota – poetica nuova (del modernismo). 1893. Scritta parallelamente al libro di
Merezhkovskij. Arte della parola. Arte che guardava da atmosfere vuote. Simpatia per l’angelo caduto.
Mir iskusstva anche altre personalità. Tra cui Sologub – autore del Demone Meschino, condivide la
passione per temi diabolici e morte, interpretati a modo loro, Demone Meschino, demone che ne combina
di tutti i colori, idea molto diversa da quella di Gippjus, più audace. Brusov – angelo di fuoco atmosfera
diversa. Tematiche condivise ma approcci diversi.
Mir iskusstva non unico, appaiono case editrici e riviste orientate verso l’arte nuova – casa editrice che si
impone: Skorpion attiva 1900-1905 organizzatore Brusov – mette in azione il gruppo moscovita dei
simbolisti, l’impulso viene da Belmont, sodalizio stretto e lavorano molto spesso insieme. Riviste e libri
di simbolismo, almanacco Severnye Zvety (i fiori del nord, assonanza i Fiori del Male di Baudelaire),
Vesy (bilancia) chiusa qualche anno dopo nel 1909, rivista di stampo più mistico è Novyj Put’.
Jurgis Baltrusaitis lituano educato in Russia ambasciatore in Usa, produzione importante, traduce…
Skorpion stessa pubblica Nietzsche ecc. La Russia si cala nella culla culturale europea e comincia a farsi
conoscere in Europa occidentale.

11.03.2022
LEZIONE 6
Merzhkovskij e Gibjus traggono riferimenti dal mondo letterario simbolista francese. Старшие
символисты si rifanno alla tradizione francese, sono la prima corrente e sono più vecchi. Merzhkovskij e
Gibjus meno trattati della seconda generazione. Brjusov e Balmov poetica alla fine del corso. Simbolismo
termine su cui insistono loro due. Sistema letterario che si viene a creare con case editrici, riviste, case
editrici con cui collaborano i rappresentanti più giovani, connota la fine del diciannovesimo secolo, arrivo
imminente del secolo nuovo fermento che anima i creativi russi, creazione di sistema economico nuovo,
classe sociale nuova, aspirazioni ed attese preparate in ambito culturale letterario dalla sensibilità anche di
Merzhkovskij e Gibjus con la loro ricerca spirituale. Si crea la nuova generazione tra Mosca e
Pietroburgo, tutti ispirati dalle correnti della letteratura contemporanea, predisposti per l’attesa di nuovi
orientamenti della cultura.
Qui nasce la seconda generazione di simbolisti, più lontana dall’arte europea, si manifestano gli aspetti di
originalità – i giovani simbolisti si chiamano младшие символисты, alla soglia del ventesimo secolo
l’atmosfera cambia, si apre una finestra sull’attesa e sull’istanza spirituale e l’interesse dei giovani artisti
si modifica, non più orientati verso il francese ma verso il romantico tedesco. Sguardo anche verso
l’estetica romantica russa. Il poeta romantico era staccato dalla società, si cullava nella nostalgia, ricerca
di se stesso, c’era stato un autoisolamento del poeta rispetto alla società, consolidato il tema
dell’alienazione poi entrato nella cultura russa, ex. L’uomo del sottosuolo di Dostoevskij pone le basi per
la concezione di Dostoevskij pone le basi per Delitto e Castigo.
C’era stata un’evoluzione dal romanticismo consolidata nel corso dei secoli. Ciò che anima i giovani
simbolisti non sono gli eventi sociali, si muovono nel loro campo ovvero quello della cultura, tutti in
maniera differenziata, tutti hanno una reazione diversa. Sono accomunati dalla loro provenienza culturale
(nuova incertezza nei confronti del nuovo secolo, forte attesa dell’apocalisse, premonizione di battaglie
che dovranno essere affrontate, non chiaro per cosa, cultura o animo umano? – colorito della spiritualità
ereditato dai vecchi simbolisti). Si collocano anche in un contesto di riflessione sul destino e sull’origine
della Russia. Identità contemporanea della Russia, tema fondamentale scontro o incontro tra oriente e
occidente, sin dall’origine si avvicina o a uno o all’altro, il punto d’incontro non si è mai trovato
veramente, con Pietro all’Occidente, coi tatari all’Oriente prima – tutto sentito molto nella cultura russa.
Gli artisti cercano di dare concretezza alle loro inquietudini rievocando miti antichi, tra cui Babilonia,
Roma, Grecia antica, Santa Sofia a Bisanzio e cercano un legame reale con il culto e la società. Lo
trovano nella divina saggezza, molto spesso da scienziati. Sono per lo più di formazione scientifica per es.
Belyj matematico, non è un caso che siano scienziati ad avvicinarsi ad aperture di cultura –
contrapposizione tra fisici – non intendevano usare le loro conoscenze in maniera bassa, triviale,
cercavano altre vie di uscita. Albe mistiche, l’alba è attesa, risposta spirituale. 1901-4/5 utopia che poi
non potrà più ignorare la realtà con la guerra con il Giappone e infine le rivoluzioni. Il simbolo non più
fine a se stesso, strumento che concede di arrivare a Dio. Funzione teurgica – l’arte può concretamente
intervenire sulla vita (utopia in cui credono i giovani simbolisti). Dio: in generale ispirazione alla divinità
senza orientamento religioso specifico, ciascuno da una risposta diversa.
Nomi importanti: Aleksandr Blok più grande poeta, Andrej Belyj narratore teorico e poeta del
simbolismo e Vjaceslav Ivanov teorico e poeta (emigrato in Italia e si avvicina alla Chiesa cristiana). Blok
dal 1906 comincia a distinguere misticismo e religione, Ivanov, poeta complesso, inizialmente Ivanov
immagina una concezione. Nei primi anni del secondo simbolismo Ivanov immagina il Sobornoe Dejstvo
e Sobornost’ – difficile da tradurre, concezione articolata di Ivanov e simbolisti, unione ecumenica. Non
da cattedrale in senso stretto, ma la comunità, se ne parla molto soprattutto nella prima fase. Utopia –
comune ecumenica unita dallo spirito, creata dallo spirito. Nel giro di pochi anni, viene calata nella realtà
più banale, Belyj al cinema vede una comunità di spettatori – cinematografo all’epoca un postaccio
ritrovo prostitute, niente misure di sicurezza spesso incendi, ma lui ci vede una comunità di rifiutati tra
attori e spettatori e ne fa un’esperienza mistica. Luogo di arte più bassa in assoluto, non ci andava chi
andava a teatro. Aspettativa anche di Ivanov che immagina la sobornost’ e capisce poi che non può che
essere un’utopia, la società non è pronta per realizzare la sobornost’- l’arte unica vera via d’uscita
dell’artista, strada previlegiata ma forse non compatibile con l’idea di salvezza del santo e della chiesa.
Non è detto che l’artista abbia la stessa funzione del santo.
Due miti concreti e diffusi nell’opera dei simbolisti – divina Sofia saggezza del mondo e l’apocalisse. Per
quanto riguarda la saggezza del mondo, si introduce un altro personaggio di rilievo: Vladimir Solov’ev –
grande filosofo già affermato, non della stessa età di questi poeti ma scrive molta poesia, influenza dagli
starsye simvolisty, come lo recepiscono? Lo considerano un padre (che li influenza molto) che deve
essere ucciso, allontanarsi dalla sua influenza, si era interessato di tematiche di cui la prima generazione
si era occupata ex. Povest’ Cristo e Anticristo. Attese che i primi simbolisti volevano cancellare e i
giovani vogliono realizzare. I giovani lo vedono come qualcuno a cui avvicinarsi, stessi obiettivi, pronti a
recepire i suoi insegnamenti, i primi simbolisti recepiscono le sue allucinazioni come metafore, per i
giovani sono invece vere e da concretizzare. Gipjus e M interessati al diavolo come angelo caduto,
interesse letterario, per Solov’ev invece incontro con il diavolo reale. Scrive racconti in cui dice di aver
incontrato il diavolo per tre volte, allucinazione e incontro reali. I giovani simbolisti creano un loro
immaginario, danno vita a un mito – per Solov’ev quelle visioni sono manifestazioni concrete di un
concetto antico. Concretezza alla divina Sofia, valore teologico ma anche valore culturale nel mondo
ebraico.
Colori oro bianco azzurro in cima alla gamma cromatica dei simbolisti che attribuiscono loro un
significato scaro spirituale, anche in altre tradizioni. 1903 i colori sacri di Belyj, parla del loro significato
sacro. Sofia descritta come la vergine nell’apocalisse, legame – donna vestita di sole, ipostasi della divina
sofia, spirituale. Tema della tentazione, concreto, g e m ne avevano parlato, immagini che richiamavano
interesse, attese, Solov’ev racconta le sue esperienze di come conosce da bambino la divina Sofia,
contenenti quelli che erano interpretati come simboli per lui fatti concreti.parla anche degli incontri
terribili nel deserto con il diavolo, maniera buffa, oggetto di sarcasmo per averlo raccontato così: in
deserto con cappotto e cappello, il diavolo in carne e ossa. Emblematico poema per la seconda
generazione. Altro tema che traspare qui ma che prende forma sui racconti sull’anticristo: incontro con
l’Oriente (senso ampio per la cultura russa, non solo lontano oriente ma anche il sud asiatico e Africa),
Solov’ev introduce il termine di scontro con l’oriente – si avvicina la guerra con il Giappone, nei racconti
sull’anticristo parla di invasione gialla, premonizione, sta per invadere la Russia. Il pericolo giallo:
durante la guerra col Giappone paura razzismo. In Pietroburgo si vede che il pericolo ha derivazione
dall’origine, personaggi pronipoti dei tatari. Zoloto v lazure – prima raccolta di poemi di Belyj, l’oro
nell’azzurro. Altra risposta al mito della divina Sofia – la bellissima dama di Blok. Rappresentazioni che
hanno un’incarnazione reale, non mito ma realtà, la realtà trovata in Ljubov’ Mendeleeva, moglie di Blok,
amata da Belyj, ma per tutti i giovani simbolisti era l’incarnazione della divina Sofia, per loro era tutto
realtà. Blok prekrasnaja dama: sempre utilizzo dei colori. Non solo simbolo ma realtà.
Iniziare a leggere l’angelo di fuoco e Brjusov.

16.03.2022
LEZIONE 7
Brjusov – uno dei più importanti vecchi simbolisti – gruppo di autori affascinati dal decadentismo
francese. Estremamente calato in quell’atmosfera, scienze occulte, spiritismo, frequentava sedute
spiritiche, magia nera, sguardo razionale sull’opera, attitudine verso il mondo scientifico che appare
nell’angelo di fuoco (sottolinea riferimenti documenti…), appassionate di lingue e culture vicino oriente,
esperto di versificazione, primo grande vero rivoluzionario del settore, appassionato della tradizione
letteraria Puskin, angelo di fuoco ricco di sottotesto ambito spirituale e magia nera, cultura molto estesa.
Emerge il tema (caro per questo periodo) della città.
Zhyznetvorcestvo – i prototipi dell’angelo di fuoco sono reali, personaggi più in vista dell’epoca,
protagonisti dell’angelo di fuoco sono tre – triangolo (Renata la strega, angelo descritto con riccioli
biondi, vestito di bianco riconoscibile come Andrej Belyj, il narratore Ruprecht forse antitesi dell’angelo
uomo concreto che cerca di salvare Renata, Brjusov stesso). Nina Petrovskaja – era la moglie di un
famoso editore, amante di Belyj. Lui la lascia per Ljubov’ Mendeleeva moglie di Blok, la dama musa…
Nina Petrovskaja reagisce in modo violento considerata isterica, ma salvata da Brjusov – tutti
conoscevano il triangolo. Quando si legge il romanzo si riconosce la vita reale.
Ci sono riferimenti reali – non semplicemente una qualità di romanzi di finzione, si tratta di
rappresentazioni concrete arte e vita che si intrecciano, realizzazione artistica e letteraria della realtà.
Sconvolgimenti storici – anche i poeti ne son sconvolti – 1905 Brjusov inizia a scrivere l’angelo di fuoco,
forma tradizionale, forma romanzo storico – vita tedesca del XVI secolo – spiccato interesse per le culture
alte (occidentali e antiche). Forma sia classica che non classica – contesto culturale della prima riv russa
influisce sulle scelte, sfondo sociale dalla realtà proiettato sull’opera. Soggetto di fantasia della
stregoneria. Previsione degli eventi successivi che hanno sconvolto il paese, avvicinarsi dei fatti
rivoluzionari – conferma di B che scrive in una lettera personale tutto si sta trasformando in un simbolo
morto – ci sono parole che lui usa in quello che è (Gerard Genette) epitesto privato – rivelano lo stato
d’animo condiviso anche dagli alti – vremja bur’ (tempo di tempeste), utilizza riferimenti a fenomeni
naturali – i letterati testimoni del 17 percepiscono la rivoluzione come riv spirituale, una delle metafore
utilizzate tempesta di neve (ex. I Dodici di Blok) – riferimenti alla Stichija – evento naturale, riferimenti
poi condivisi dagli intellettuali successivi.
STICHIJA DA RICORDARE – elemento naturale – essenziale, una forza invincibile.
Riv 1905 – traspare nell’opera di B, prima bozza dell’Angelo di fuoco sfondo rivolte contadine, Georgij
Culkov pensiero filosofico anarchismo mistico. B gli scrive quanto lo aiuta scrivere, quanto riesce a
scrivere bene nell’atmosfera rivoluzionaria della città. …
Molti intellettuali e scrittori scienze – brjusov si concentra sulla quotidianità, in qualche modo riprende
scene reali esp biografica legata al suo viaggio in Germania, forse primo viaggio a Bonn e Koln. Rendere
atmosfera della quotidianità – protagonisti reali, realmente resistiti come Agrippa von Nettesheim
astrologo filosofo del Cinquecento. Ved’ma, povest’ o ved’me – il racconto sulla strega o povest’ o
d’javole, pravdivaja povest’ (realistica).
Contesto storico molto preciso con storie pazzesche di streghe, sabati e diavolo. La santa inquisizione,
fatti legati alla realtà, descritti in maniera realistica, cittadini dell’epoca, eroi, rec’ tipo di stile
diversificato in base a chi parla (membri inquisizione o semplici cittadini). Realtà molto ben rappresentata
– in traduzione tedesca i critici non credono sia stato scritto da uno straniero. Ricezione molto
significativa – interventi che vengono pronunciati rispetto ad esso. Critici rispondono in maniera
diversificata – passione umana, si capisce di chi parla, sembra una stilizzazione di un romanzo storico con
forme della letteratura di quegli anni. Altri pensano sia un’opera morta senza spirito vitale, chi poteva
essere entusiasta?
Membri del gruppo a cui era vicino: Sergej Solov’ev nipote di Vladimir Solov’ev, ruolo importante nella
diffusione della filosofia del padre, la diffonde anche verso il suo amico Belyj. Lui e gli altri lo accolgono
con entusiasmo, perché usa una lingua Chuzhdyj – estranea ma applicata a qualcosa di familiare ovvero il
romanzo storico. Vede la prosecuzione del romantico. Simbolista psicologico – interesse per la ???
Ellis-Kobylinskij autore della prima importante monografia sui simbolisti russi, geniale romanzo
psicologico. Opinioni quindi diverse. Sottotesto sessuale, prorompente idea che veicolava il romanzo,
altri lettori considerano l’angelo di fuoco come pornografia. Al di là di tutto molto discusso alla
pubblicazione, importante, Prkof’ev poesia Angelo di fuoco. …
Donna seduttrice – nel tentativo di attrarre in una rete maligna la vittima, in antitesi con la prekrasnaja
dama (il destino della quale è proprio questo, trasformazione in base ai cambiamenti della società come in
Blok prostituta tentatrice). Ex. Al ristorante (poesia di Blok) dama sconosciuta che frequenta un locale, ha
i tratti nascosti, nascosta da una veletta, occhi della bellissima dama che si è trasformata in prostituta.
Eroine della cinematografia tedesca di quegli anni – proprio queste. La sceneggiatura di Pietroburgo –
Belyj rielabora la vicenda ma la protagonista femminile Sofija una dama buffa e antipatica, donnetta –
nella scen cinematografica diventa veramente una donnetta priva di consistenza che seduce tutti gli
uomini che le capitano a tiro. Idea della donna tentatrice. Ripresa anche da Majakovskij dopo. Donne
tentatrici.
1937 purghe staliniane, pubblicazione 2 vol di Literaturnoe Nasledstvo retaggio letterario, volumi per tutti
i principali scrittori, opere retaggio relativo all’autore, questi con sezione su Brjusov. Nel 40 piena unione
sov viene scritta la prima tesi di dottorato sulla poesia di B, giovane critico che diventa uno dei primi
grandi critici del simbolismo russo Maksimov. Negli 80-90 si rinnova l’interesse per B anche in
Occidente. …
Scuole staneriane? Filosofia dell’educazione staneriana nate in germ per figli di operai, steiner fonda in
svizzera e molti russi tra cui simbolisti contribuiscono alla creazione di quella comunità. Sdoppiamento
della realtà – dvoemirie – simbolisti simbolo che avvicina alla divinità, in questa fase non questo ma solo
sdoppiamento della realtà, realtà reale e realtà mistica altra, figure in cui si osserva il rinvio a realtà altra.
Vicenda lineare ma scrittura complessa dell’angelo di fuoco titolo: angelo di fuoco, sottotitolo: … in 16
capitoli, prefazione dell’editore russo, altra nota non firmata ma evidentemente non dell’autore che si
chiama l’angelo di fuoco narrazione veridica (ricompare pravdivoe), dedica in latino e altra prima parte –
premessa autore narrata vita fino al ritorno in Germ. Struttura complessa, paratesto (tutto ciò che fa parte
del testo che però non è parte del testo (Gerard Genette). Il paratesto costruito intorno a questo romanzo è
complesso, titoli significativi che indicano il contenuto. Prefazione dell’editore russo (firmata da vb –
presumiamo Brjusov). Si parla di manoscritto ritrovato (stratagemma del manoscritto ritrovato presente in
letteratura mondiale). Da info tecniche sul manoscritto.

17.03.2022
LEZIONE 8
Leteraturnyj pamjatnik
Monumento letterario non per la trama ma per la costruzione del romanzo. – fascino collocazione storica
ma non parte principale.
Quali sono le parti che lo costituiscono?
Prefazione firmata VB (Brjusov) e convenzionalmente si ritiene che l’editore sembrerebbe sia anche il
traduttore (non ce lo dice ma convenzionalmente si identifica l’editore con il traduttore). Più che
premessa alla traduzione introduce uno studio scientifico/commento del testo (ottica di Brjusov porre
accento sulle sue passioni che trascendevano la realtà).
Titolo: l’Angelo di Fuoco – narrazione in 16 capitoli – l’editore russo (come lui si cita) sceglie il titolo per
il manoscritto che lui dice di aver ottenuto in tedesco, sottolineando la qualità dell’invenzione di questo
testo. Editore che recupera il manoscritto sottolinea l’aspetto della narrazione, alla fine del suo testo dice
abbiamo tenuto ben presente l’aspetto artistico… trattamento di trattamento artistico letterale di finzione.
Il titolo è un elemento importante del paratesto definito da Gerard Genette. Titolo da pt di vista formale
tradizionale (titolo con sottotitolo con capitoli, rispecchia trad editoriale). Ipotetico editore russo rimane
nell’ambito della traduzione. Vuole come confondere il lettore, a tratti parla di finzione e a tratti di realtà.
Narrazione contorta, mistificazione, confonde le idee. In questo apparato para testuale due “autori”, due
entità che manipolano il testo, ovvero scrittore del manoscritto tedesco e l’editore (alla fine di pref dell’ed
russo firma VB e possiamo presumere che sia Valerij Brjusov).
Prefazione dell’editore russa è Russkogo izdatelja (editore russo) – variante in edizione separata ovvero
libro, romanzo uscito nel 1907 in più puntate in rivista simbolista (Vesy, Bilancia) e poi come libro
separato nel 1908. In rivista parte dell’editore russo era in realtà russkogo izdanija, ovvero dell’edizione
russa, non si identificava ancora una persona. Invece in volume dell’anno dopo diventa dell’editore russo
e si firma VB e si può supporre che sia l’editore russo. Quello che si suppone è che fosse Brjusov, una
sorta di riconoscimento, gioco di specchi, il lettore può supporre che sia lo stesso che ha firmato il
romanzo – elemento di mistificazione. Chiarire avrebbe significato riportare in realtà il romanzo che però
è un gioco letterario. Il possessore è il possessore del manoscritto in tedesco (anonimo). Non si attribuisce
quindi la stesura del romanzo ma la traduzione e il commento. L’editore sottolinea il fatto che si tratta di
Povest’. Dopo prefazione testo breve – angelo di fuoco ovvero narrazione veridica – testo non firmato,
inizia il testo del manoscritto. Inizia il corpus. Autore anonimo ci parla di narrazione veridica mentre
l’editore di fittizia, anch’esso intro al romanzo, intro che l’autore fa, abbiamo due prefazioni, una di ed e
una di aut. Autore conclude la pref dicendo che questo testo è stato scritto da un testimone oculare. Non
dice sono io.
Poi c’è una dedica – non intitolata così però. Interpretata anche come epitaffio. La dedica è in latino, l’aut
del man l’ha scritta in latino. In alcune edizioni (inizialmente) Brjusov l’aveva tradotta, non in tutte le ed.
è tradotta in russo ma lasciata in latino. Nella traduzione italiana non abbiamo la traduzione del latino,
solo in latino. Interessa dal pt di vista grafico. Anche il fatto che venga lasciata in latino. Dedica il testo a
una donna folle e radiosa, Renata (epitaffio, dedica a Renata, già morta). Il tuo servitore ubbidiente e
fedele amante. Si presume che fosse lui il testimone oculare.
Altro testo: premessa che si intitola amico lectori, la premessa dell’autore nella quale si narra la sua vita
fino al suo ritorno nelle terre tedesche. Non c’è firma ma il titolo ci dice di chi è – paternità. Prova del
fatto che il testimone è l’autore stesso. Ce lo dice non nel testo, ma a livello paratestuale. Se non
leggessimo l’introduzione ci perderemmo tutte queste info. Ultimo capitolo del romanzo, alla fine
conclude con fine della narrazione, come se concludesse tutta la sua lunga narrazione, capitolo che
potrebbe essere considerato spiegazione/commento dell’autore A che mette fine al racconto con questa
frase. Perché deve dire che lì finisce la storia? Se guardiamo l’indice – la premessa dell’autore in cui si
narra la vita… fino a quel momento, poi ci presenta tutti i capitoli, l’ultimo si intitola “come morì renata e
di tutto quello che avvenne di me dopo la sua morte”, come se prolungasse una vicenda (fino a, inizio e
un dopo che, come se fosse simmetrico) – tutto quello che successe a me è come un commento alla morte
di Renata.
Entriamo nel testo: ci sono due prefazioni (dell’editore e dell’autore), ci sono alcuni aspetti da
sottolineare, i due punti di vista sono diversi: l’autore sottolinea che si tratta di una storia vera, nella
prefazione dice narrazione veridica in cui si racconta del diavolo, delle pratiche contrarie a Dio che noi
consideriamo oggi poco veridiche ma metà Cinquecento erano considerate reali e scientifiche, questo
l’atteggiamento che voleva mostrare, la scientificità dell’uomo di quel secolo – una maschera, Brjusov si
faceva anche passare per esperto di magia nera, maschera usata in ambito artistico principalmente in molti
movimenti ma anche nella vita reale un elemento fondante. Credeva nella magia nera come osservatore
scientifico, voleva far credere che conoscesse le fonti scientifiche – studi principali dell’epoca su questi
argomenti. Questo tipo di trattamento di questa materia risponde perfettamente a una concezione
fondamentale del simbolismo russo (scontro tra cultura e civiltà teorizzato da Blok) – principio centrale
nella concezione del simb russo, alternanza civiltà e cultura.
In questa narrazione si racconta del diavolo, delle pratiche “veridiche” – percezione di esse nel 500 –
nomina i personaggi: arcivescovo di Treviri, cavaliere triplice dottore Agrippa di Nettesheim, dott. Faust,
non personaggi principali della narrazione (Ruprecht e Renata poi nominata nell’epitaffio) ma sceglie
pers secondari, tipico della tradizione di scrittura delle prefazioni a trattati antichi, modo che B utilizza
rievocando antiche tradizioni per far colpo sul lettore (che comincia a diventare un lettore di massa – ex.
Diffusione romanzi rosa…) un lettore che vede insieme di nomi esotici e riferimenti a magia nera, rimane
attratto, come accadeva nel 500 – pers realmente esistiti e di dubbia esistenza. Letteratura ancora alta e
narcisista (erano pochi quelli che avevano accesso veramente alla lettura di questo tipo – epoca narcisista
della letteratura russa – per pochi). Parallelamente però si stava sviluppando anche la letteratura di massa
(inizi, comincia a diffondersi).
Corrispondono un po’ i contenuti delle prefazioni ma non tanto nella forma perché parlano di generi
diversi. Questo tipo di intro molto tipico della trad letteraria (pref dell’autore) modo per accalappiare il
lettore. Si parla anche del dott. Faust – leggende famose Johann Schpiss – professione di teologia, medico
tedesco autore di una delle più famose leggende su dr. Faust Historia Von Johann Faust 1587 e altra
Johann Wietman? Alchimista 1599 biografia di Faust. Da Schpies deriva anche opera di Marlo e Goethe
punti di riferimento nella tradizione più autorevole, e Brjusov li cita esplicitamente. Entrambi usano intro
molto simile a quella usata qui da Brjusov rievocando i personaggi. Tipica della tradizione (non si va al di
là della trad letteraria europea). Rispetto alla prefazione dell’editore che fa riferimento anche a questioni
tecniche + aspetti formali, qui teniamo presente come gioca l’autore che fa riferimento alla veridicità e
nomina personaggi esistiti e leggendari in trad lett precisa.
EPITAFFIO: al di là del suo contenuto, aspetto più significativo: forma. Di fatto un po’ requiem, Renata
non c’è più. Testo in latino. Originariamente composto da 4 strofe ciascuna 3 versi, un verso polimetro
organizzazione ritmica ideofonica attenta – B attento, grande innovatore della poesia russa dell’epoca,
introduce novità nel trattamento della poesia. Si concentra sulla metrica. Dal pt di vista ritmico suddiviso
in due parti: si chiude e poi si chiude di nuovo come se le due parti fossero simmetriche. E soprattutto
aspetto del testo in latino (originale al di là del russo). Come se ci fosse una sorta di piramide – triangolo
lato della piramide (simbolo per i culti antichi: di per se valore simbolico sul piano dei numeri,
rappresentati dai numeri dei versi 4 strofe terzine che corrispondono ai 4 lati della base della piramide e
terzine i tre lati del triangolo parete della piramide, moltiplicazione dei lati della piramide e della forma
del triangolo 4x3 da origine al n dei mesi e B dice che la vicenda si svolge nel corso di 12 mesi, suddivisi
secondo i segni zodiacali, si rifà ancora a culti antichi, 12 mesi sono anche simbolo di eternità – B
interesse in popoli antichi, che lui conosce bene quindi). Balmont che ha lavorato strettamente con lui ha
osservato questa costruzione e definito come salmo in costruzione (pt di v fisico del testo). Richiamo alla
costruzione dantesca (triangolo rovesciato) ma anche lampada votiva rovesciata. Significato semiotico
eccezionale, al di là della sostanza lessicale, significato anche nella costruzione fisica. Definito
monumento letterario.
Cap alcuni suddivisi in due parti – si alternano ordinari (testo unico) e divisi. Tre capitoli unitari (pref +1
e 2) e poi 4 divisi in 2 dal 3° al 6°. Poi ancora 3 unitari fino al 9° e poi 7 divisi in due parti dal 10° al 16°.
Se contiamo sezioni, singole pt di unico capitolo in tutto 28 sez. la prima parte del Faust di Goethe è
costituita da 28 frammenti che sono dedica, prologo teatro, prologo nel cielo, e 25 scene. 25° scena del
Faust di G sottolineano anche nel F la veridicità. Forse questa struttura potrebbe essere una specie di
parafrasi delle 25 scene del F di G. rinvio al contenuto. Stretto legame soprattutto strutturale
architettonico. Anche G si rifaceva alla leggenda di Faust di Schpies?
Qualcuno ha definito i singoli elementi paratestuali come testi di servizio che contribuiscono nettamente
al significato dell’opera.

18.03.2022
LEZIONE 9
Autofiction – il primo a teorizzare questo termine è il francese Serge Dubrovsky, rivendicazione
diversificata del genere, riconduce ad autobiografia, gioco tra autore e personaggio che si può riconoscere
o meno nel personaggio. Quando teorizza questo genere ancora molto discusso ora abbastanza ma da
pochi anni in Russia – teorizza sulla base della letteratura contemporanea, Vincent Colonna monografia
“Autofiction et automanie littéraire” – dice che si incontra anche in opere antiche – passaggio tra utilizzo
del nome del personaggio a prima persona. Soprattutto in ambito francese si propongono anche altre
definizioni – autobiografia fittizia (passione francese per la definizione rigida e la tassonomia) –
riconoscere questo genere in opere-
ANGELO DI FUOCO
In che punti si fondono realtà e finzione. Fusione dei due piani. Definizione applicata a questo caso di
concetto di realismo mistico мистический реализм definito come metodo artistico in cui elemento
magico si fonde con il quadro realistico del libro, anche le leggi che regolano questo mondo sono miste. Il
primo – Roch critico tedesco 1931 in Russia utilizzato per descrivere opere di Gogol’, Dostoevskij della
prima fase come Notti Bianche e Sosia ma anche Brjusov (a livello del sottotesto) – giochi che
riconducono alla mistificazione nonostante le dichiarazioni dell’autore sulla veridicità dell’opera. In
quest’opera la magia è uno dei temi principali. Influenza di Gogol’ e in particolare i racconti dell’arte in
Ucraina. Questo aspetto studiato già dai contemporanei. Berdjaev – studio fondamentale su Dostoevskij,
osserva in Brjusov il realismo mistico, come studiare la realtà quando in essa compare l’elemento mistico.
È sbagliato confondere la mistificazione e il misticismo. Renata donna seduttrice, e gli altri due
accomunati dalla scissione interiore, sdoppiamento della vita reale e della vita della dimensione spirituale
che rimane sempre ancorata alla realtà.
DVOEMIRIE ДВОЕМИРИЕ la duplicità del mondo. Elemento fondante di tutto il simbolismo russo,
nella prima fase ancora legato alla realtà, nei giovani simbolisti molto piò profondo, studiato da
Vjacheslav Ivanov. Fonda la sua teoria sull’idea dello sdoppiamento del mondo, secondo lui la sua teoria
si basa su reale e più reale (alto mondo), diversa dalla concezione di Brjusov che vede la scissione tra
reale e mistico. Si toccano aspetti concretamente legati alla realtà storica, contesto st molto preciso.
Secondo elemento più difficile da tracciare riguarda l’organizzazione dello spazio (il romanzo si basa su
movimento – il protagonista si sposta in continuazione nel mondo reale e mistico. In Europa non riesce a
tornare a casa, diventa pellegrino, non può recuperare la sua casa – чужой applicato a spazio e altre
categorie, anche spazio altro, altra dimensione dello dvoemirie, spazio spirituale ma mistico. Come se
Ruprecht non fosse mai in uno spazio veramente suo, è il pellegrino che non si riesce a fermare. Lo spazio
che viene tracciato è molto organizzato, periodo di grandi scoperte geografiche non è quindi un caso che
si sposti tra vecchio e nuovo continente. Lo vediamo partire da Paesi Bassi verso Düsseldorf, destinazione
precisa, in realtà il suo viaggio prosegue fino a Grenoble e poi? America e lì si perde in uno spazio che
non esiste quasi, in America spazio infinito del nuovo continente che lo invita a percorrere lungo il fiume
Mississippi. Ritorno a Colonia, centro dei pellegrinaggi, torna verso la sua casa, castello, torna in Francia,
Spagna, America… quando torna in Germania si trova di fronte un altro fiume, il Reno che delinea i suoi
spostamenti contro corrente come con il Mississippi, va verso l’origine. Non riesce a raggiungere la casa
natale. Spazio chiuso nel quale lui non viene ammesso. I dintorni di Colonia, si ferma in un albergo e non
si muove, da quel momento non riuscirà a ritrovare uno spazio suo. Non riesce mai a ritrovare il suo
spazio. Lo spazio si trasforma completamente. Quando arriva in Eu lo spazio si trasforma e diventa
topografia, si sposta tra strade, palazzi, labirinto, Bol’saja Doroga. Si trasforma in labirinto mentre
condivide con Renata lo spazio urbano rappresentazione delle loro azioni: incontrano il mondo della
magia. Spazio della città come cerchio magico che difende chi compie l’atto magico dalle forze
demoniache. La costruzione dello spazio della città – parti ciascuna con un significato, ogni parte da
contributo allo svolgimento dell’azione, come se fosse suddivisa in cerchi concentrici, ciascuno dei quali
contiene una parte della città, i 4 cerchi formano 3 spazi, l’area di mezzo creata all’interno della città nove
parti uguali costituite da case nominate, ex demoni, una cronologia precisa, palazzi… lo spazio esterno
che protegge quello interno diviso in 4 parti a cui corrispondono case nominate, esposte verso i quattro
angoli del mondo, legame con gli astri celesti essenziale nel mondo della magia. Spazio interno in 4 parti
con case anch’esse e più vicino ai due protagonisti, non si nominano più diavoli, ma divinità, qui si
collocano Ruprecht e Renata. Spazio interno in 4 settori. Riferimento stella a 5 punte astri, spazio protetto
con divinità e non demoni (tutto ciò a Colonia). La struttura che riprende la divina commedia, riferimento
esplicito. Renata muore, il cerchio non ha funzionato – quello che lo fa fallire è la relazione con il
razionalismo della riforma – prevale il razionalismo sulla magia. Si parla di Colonia ma si può osservare
che la protezione si può replicare… struttura tripartita del mondo…
Sabba nella pianura sempre orizzontalità – lo spazio massimo che si raggiunge è il secondo piano.
Neanche nella scena del volo non si raggiunge l’altezza, al massimo sfera terrestre e sotterranea. Prevale
sempre la dimensione terrestre rafforza l’idea della concretezza narrazione veritiera. Continuo
ribaltamento. Chorovod tipica danza in cerchio slava, continuo parallelismo cerchio spazio diverso
rispetto alla proiezione orizzontale, e sotterraneo, costruzione di fusione realistico e sogno base di un
insegnamento antico contenuto nella tavola di smeraldo secondo la leggenda ritrovata in Egitto tradotta
nel 1250 da arabo a latino scritta? da Hermes Trismegistus. Chorovod nella sabba – altro aspetto
dell’organizzazione spaziale, Ruprecht non ha un suo luogo, pellegrino, spazio non spazio del pellegrino.
Nel caso di Ruprecht questa sorta di non spazio ampio pianeggiante delle pianure europee. Non c’è azione
in America, è tutta in Germania di fatto. Due casi isolati…
Cerchio magico – coscienza religiosa dell’uomo antico come descritta da Einstein 1923… valore
simbolico dei numeri…
Acmeismo – Mandel’shtam, Pasternak descrivono spazio della Germania – precisione topografica con
immagine precisa…

24.03.2022
LEZIONE 10
TEMPO STORICO definito in maniera molto dettagliata 1504 data di nascita di Ruprecht fino all’inverno
1535 quando stesa la narrazione. Il tempo storico periodo preciso dalla nascita di R fino al 1535 fine della
stesura. Inizio narrazione dopo la prefazione in cui ci sono date rese in maniera statica, non accadono
veramente degli eventi ma l’autore elenca delle fasi della sua vita in chiave statica, non eventi in maniera
dinamica, si conclude il piano temporale come inizio di narrazione dinamica. Evento che inizia la
narrazione è incontro con Renata, talmente importate che costituisce la chiave di accesso del fondamento
eventi precedenti – spartiacque inizio della narrazione dinamica.
Parallelamente altro piano temporale: tempo del racconto (vremja povesti) tempo privato di Ruprecht.
Si richiama anche il piano reale e non reale: byt’e e non byt’e (ciò che accade di reale – tempo reso
attraverso le leggi cronologiche con legami logici e ciò che va al di là della sfera della coscienza come
sogni incubi allucinazioni sabba che solitamente hanno luogo di notte. Ruprecht racconta la sua
quotidianità del byt’e nel tentativo di comprendere quello che succede nel non reale – analisi e
comprensione, ed è come se i due piani non fossero separati, sono intrecciati. Come se la non esistenza
che conduce all’eternità, come in Maestro e Margherita: i piani si intersecano, tempo altro e reale e
passato che diventa tempo esteso all’eternità. Il narratore negli eventi reali è un attivo protagonista,
prende parte all’azione. Il piano del narratore – tenta di interpretare gli eventi, rievoca gli eventi del
passato e li trasferisce nel reale, presente. È anche autore del manoscritto, rievoca i fatti e diventa
narratore del passato, trasferisce gli eventi vissuti da protagonista nel presente.
Tornando al piano storico: gli eventi avvengono al di fuori del piano storico, non viene rievocato perché
di quell’evento il protagonista e i personaggi hanno esperienze personali ma eventi storici narrati perché
presenti in documenti? Dimensione storica diventa extratemporale, si rispettano però le regole della
cronologia, ma neppure realmente vissuto. Reale e irreale un tutt’uno. Concezione realtà simbolisti russi,
fase non ancora da reale a più reale (dimensione altra di realtà/sovrannaturale ancora più naturale per
giovani simbolisti, qui non ancora).
Prefazione amico lectori: autore scrive testo documentato in maniera precisa, riferimenti a eventi e date
che corrispondono a fatti e personaggi reali (ex.Agrippa) come se fosse una specie di inventario, eventi
che scandiscono la sua vita nella prima fase fino ai 30 anni (dalla nascita) sotto forma di cronaca, elenco
di eventi della sua vita. A volte aggiunge dettagli ma narrazione abbastanza generica e superficiale, si
basa sulla numerazione degli anni (scansione in base agli anni) – nascita fino all’anno della stesura della
povest’. Seconda fase dai 31 anni, incontro con Renata. Cambia tono narrazione, non più scansione per
anni ma giorni e istanti, si cala in dimensione temporale si immerge nei dettagli.
Una delle prime bozze ancora più significativa da questo ptdv. Nella versione finale riconosciamo la
scansione per giorni (non così precisa ma si riconosce) ma in una delle prime bozze tutta l’opera basata su
scansione dei giorni. Nella prefazione amico lectori l’autore del manoscritto racconta la sua preistoria
(cosa ha fatto fino ad un certo punto della sua vita – quando vuole tornare a casa). Scanditi anni con
alcuni eventi descritti come se fosse una autobiografia come in un CV. La narrazione cambia dai 31 anni
in avanti – avventure raccontate non in maniera statica riferendosi ad anni ma ad eventi precisi, creando
dinamismo cambiamento modalità narrativa.
I fatti storici non vengono descritti: fattore strutturale e di senso dell’opera, se i sovietici cercavano il
contesto storico e non lo trovavano capivano che l’intenzione dell’autore era un’altra, non descrivere in
modo affidabile la storia, voleva fare altro, che emerge da un altro fatto che caratterizza il contesto storico
del romanzo (abbiamo i personaggi della storia, Agrippa, gente semplice…) Non voleva raccontare eventi
storici del romanzo: non abbiamo tanto di eventi dei personaggi storici. Non mostra eventi ma personaggi
storici: delineazione ed evoluzione dell’uomo del rinascimento, obiettivo della scelta autoriale di
rappresentare il tipo di pensiero dell’epoca e non ricostruzione storica. Sceglie personaggi storici i
pensatori, studiosi, scienziati, uomini di spirito (sfera spirituale), cavalieri, anche gente semplice. Dal
rapporto tra protagonista e personaggi: si definisce il pensiero dell’epoca, cosa che interessa a Brjusov.
Scelta compositiva assenza di riferimenti storici molto chiari. Non descrive in maniera esplicita come si
forma il pensiero dei personaggi, ma lo deduciamo dagli incontri ex. Ruprecht con inquisizione,
valutazione di Renata dell’inquisizione.
Siamo ora dentro la narrazione (anche la pref testo accluso al manoscritto) – manoscritto contenuta in
un’opera definita anche romanzo che si intitola Angleo di Fuoco. Anche ADF ha un suo tempo definito
dalle parole anche dell’editore russo prefazione che ha funzione strutturale nell’opera, contribuzione
all’architettura ma anche alla definizione cronologica. L’editore aggiunge osservazione a corredo di
quanto scritto dall’autore ed estrae il manoscritto dal contesto per riportare al presente. Deve rendere più
accessibile quanto scritto nel manoscritto al lettore contemporaneo. L’editore dell’Angelo di Fuoco stesso
(chi ha ritrovato il manoscritto) adatta il testo alla sua epoca, ad esempio sposta dal calendario gregoriano
al giuliano, Ruprecht dice di essere nato alla fine del 1504, secondo l’editore russo che usa il calendario
gregoriano la dati di nascita si sposta all’inizio del 1505. Nota: inizio del Sedicesimo secolo l’anno si
contava da Pasqua, osservazioni che modificano leggermente le narrazioni dell’autore dello scritto.
Fa tutto ciò per sforzo di discutere l’ipotizzata veridicità del manoscritto. Editore puntualizza e mette in
dubbio che sia veramente veridica, che invece viene affermata dall’autore. Ogni tempo corrisponde ad
ogni fase e strato dell’architettura complessa del romanzo. Nonostante tutti i tentativi di mistificazione
però il risultato aspirato unire tutti questi tempi. Piani reale e irreale sempre intrecciati ad ogni livello.
Fusione dei due piani anche sul piano linguistico, strumenti anche come lessico ex. Con metafore,
confronti, personificazioni, continui paragoni, confronto con realtà. Sul piano linguistico confronto
ottenuto con parole kak, kakbudto, slovno, in sintesi come. Confronto studiato in modo interessante e si
individuano tre tipi di confronto (ambiti in cui i confronti sono realizzati): disorientamento (Ruprecht
spesso disorientato, paragone perso ex strade come un labirinto, come follia, come ubriaco), stihija natura
come forza inarrestabile molto importante anche nella rappresentazione di cose come rivoluzione (ex.
Quando Ru spiega a Re come studieranno la magia le dice che la magia è come la forza del vento, come
movimento delle navi del mare, oppure negozio di Jakov pieno di libri di magia descritto come grotta di
Eolo, bufera…), e ultimo gruppo tematico quello della morte (Renata spesso paragonata a statua, a una
morta, oppure paragoni con la malattia, campo semantico di morte e malattia e anche carcere e condanna
rimandati a questo ambito). Struttura sempre sdoppiata in reale e irreale e ricollegata con metafora ecc.
Lingua del romanzo molto complessa. Confronti molto importanti. Esempi: come e similmente, aggettivo
fatale, punto in cui parla di strade in cui sembra perso ma poi dice in forma di cristo crocifisso come
aveva fatto l’angelo… paragone biblico, come se non si rivolgesse a me, tempesta uno degli effetti del
maleficio dei demoni sugli uomini, vestiti simili al volo, disorientamento pensieri…Molti aggettivi primo
capitolo si fa riferimento al fuoco, viaggio a Bonn.

25.03
LEZIONE 11
Andrej Belyj appartiene alla seconda generazione di simbolisti (diversa da Brjusov), giovani simbolisti, a
cui appartengono anche (principali) Blok, Ivanov, Maksimilian Voloshin, Sergej Solov’ev (nipote di
Vladimir Solov’ev). sguardo dei Giovani Simbolisti diverso soprattutto nella concezione di simbolo e arte
rispetto ai vecchi simbolisti.
Uno dei prototipi di Angelo di F Belyj alla base della creazione. Il vero nome di Belyj era Boris Bugaev
(nome scelto bianco perché Andrej patrono della Russia e bianco in cima dei colori sacri (Belyj ha anche
scritto un saggio sui colori), raccoglie ogni significato spirituale). Era il tipico rappresentante di
intellettuali dell’epoca, padre insegnante di matematica uni di Mosca, madre aristocratica (due mondi
diversi, contrapposizione delle due figure, non condivideva la sua natura con la moglie appassionata
dell’alta società di Mosca). Già da piccolo attratto dai due nelle due sfere, padre mondo della scienza e
madre mondo dell’arte e della musica, scissione costante e contrapposizione padre e figlio.
Contrapposizione continua. Contrapp. Padre figlio – centro narrazione. In Pietroburgo l’idea culmina con
l’idea del parricidio. Zhysnetvorcestvo: vita come creazione letteraria arte. Aspetti biografici che
prendono corpo e creano opera autonoma. Tanti aspetti biografici che diventano arte.
Ambiente intelligenzija moscovita, in particolare casa su Arbat – davanti alla casa di Puskin (casa museo
di P e altra di Belyj). Arbat via centro culturale di Mosca, centro vivacissimo della cultura. Moltro
frequentata da intellettuali dell’epoca, accanto si trovava fam Solov’ev. Vladimir Solov’ev che influenza i
simbolisti che però all’inizio non d’accordo, ma pone basi dell’idea dei nuovi simbolisti. Belyj entra in
contatto grazie all’amico di infanzia Sergej Solov’ev. apertura verso la nuova arte – si nutre anche di
cultura di cui si erano nutriti i decadenti (precedente movimento) legge Brjusov, Belmont… V Solov’ev
incredulo nella possibilità di evoluzione dei nuovi simbolisti – visione giovani simb. Belyj amico di
Sergej S, riesce a conoscere il padre del simbolismo. Sin dagli esordi… legge russi, ma anche Baudelaire,
Oscar Wilde, soprattutto Nietzsche ed appassionato dell’arte di cui si nutrivano i primi simbolisti (ex.
Ambulanti, impressionisti…). Conosce mondo occidentale.
Ricezione in Ru dell’arte occidentale: giovani attratti dalla novità ma anche chi accoglieva quel tipo di
arte con sospetto, clima culturale di grande innovazione e interesse ma anche rifiuto di intelligenzija.
Maksim Gor’kij scrive un saggio sui decadenti in cui esprime il suo rifiuto della nuova arte
dell’Occidente, decadenti antisociali. Grande interesse e sguardo ostile nei confronti di quell’arte. 1904
Belyj incontro fatale con Blok. Due gruppi all’interno dei giovani simbolisti (di Mosca e di San
Pietroburgo) due poli che si guardavano spesso con sospetto. Blok a SPT e Belyj a Mosca. Sodalizio
attraverso scambio epistolare. Entrambi condividono lo sguardo sulla nuova realtà e attesa di seconda
venuta, attesa di albe mistiche così definite nella loro poesia, intessuto in dimensione spirituale. A Mosca
Belyj crea il gruppo degli argonauti che fondano la loro visione del mondo e arte sullo sguardo dell’attesa
della divina Sofia e rinviano al mondo mitologico degli argonauti. Voloshin – aspetto a margine aveva
una casa in Crimea dove invitava intellettuali dell’epoca tra cui Belyj, V uno degli autori del testo di
Crimea – riferimenti semantici molto precisi. Teoria formulata da Vladimir Toporov teorico che ha
formulato ipotesi di interpretazione testuale e creato testo di Pietroburgo da cui si sono sviluppati altri tra
cui testo di Crimea. Il testo secondo l’ottica di Toporov insieme di opere che costituiscono un unicum su
base di elementi strutturali ex. Pietroburgo connotato da el climatici, incidono su struttura dell’opera,
primo testo fondante “inondazioni di Pietroburgo” cavaliere di Bronzo di Puskin. Elementi non di sfondo
ma costruiscono il testo costituito da più opere. Testo di Pietroburgo unico formulato in chiave così
precisa, nel corso del tempo si formano anche altri testi. Testo di Mosca con elementi costitutivi. Più
recente è il testo di Crimea.
Argonauti gruppo di Mosca. Si creano sodalizi con Blok, a Mosca gruppo degli argonauti, si amplia la
conoscenza con altri intellettuali dell’epoca. 1905 Belyj va a Pietroburgo (lui è di Mosca), fatto
interessante per il secondo romanzo Pietroburgo (il suo capolavoro). Lì ha un primo contatto con la città
perché incontra la famiglia Blok e soprattutto Ljubov’ Mendeleeva la moglie, riconosciuta da tutti i
simbolisti come l’incarnazione della divina Sofia, Prekrasnaja Dama, passione terrena che lui prova per
lei ma anche artistica spirituale, simbolo fatto persona, incentrato sull’idea della divina Sofia, fa sì che i
rapporti con Blok si guastino. Nello stesso anno Colombo d’argento, tenuta di Solov’ev di Dedovo che in
qualche modo vediamo rappresentata nel Colombo d’argento, contesto della campagna con riflesso
evidente in Colombo d’Argento, anche un po’ modo per sfuggire alla passione devastante per Ljubov’
Mendeleeva circostanza biografica. Nel 1906 comincia la stesura del Colombo d’Argento.
1907 emigra in Germania (breve esperienza) a Monaco e Parigi, contatto per la prima volta con Occidente
in cui torna nel 1911, Italia poi Nord Africa, grande influenza, Italia rimangono nelle opere luoghi di
Italia meridionale. Viaggio con una donna di cui si è innamorato, Asja Turgneva, pellegrinare in
Germania e Scandinavia a seguito di Rudolf Steiner, fondatore dell’antroposofia. Un paio d’anni a
Dornach (comunità in svizzera fondata da RS) e torna 1916 in Russia per mobilizzazione guerra.
Comincia susseguirsi di opere di diverso genere, prima molta poesia, prosa particolare, comincia saggi,
memorie anche romanzate (infinite, di tutti i tipi, romanzesche, fino ai ’30 – muore nel ’34 morte naturale
– per cercare di sopravvivere in una situazione diversa, quella dell’URSS, non poteva più scrivere opere
come Colombo d’Ar o Pietroburgo, si cimenta anche in romanzi industriali e memorie). Nel 17 aveva già
fondato gruppo antroposofico a Mosca, lo frequenta attivamente, anche con la moglie che viene poi
arrestata, anche i suoi amici più vicini (per affiliazione al gruppo antroposofico) ma lui riesce a scappare.
Morto, se non fosse morto non sarebbe riuscito a sfuggire all’arresto.
Boris Pasternak e Boris Pil’njak (secondo: erede diretto della prosa Bel’jana, delle caratteristiche della
prosa ornamentale – Belyniana) – autore di Golyj God (romanzo più importante sulla rivoluzione) anno
nudo stilemi della prosa ornamentale. Terzo: autore interessante Sannikov noto all’epoca come scrittore
ma anche noto terrorista. Questi tre scrivono il necrologio di Belyj, famoso perché paragonano Belyj a
Proust e Joyce (fama internazionale, Belyj terzo elemento sulla scena europea meno noto perché meno
tradotto, ma terzo elemento del triangolo, nel necrologio si dice che Joyce è un suo allievo – Zamjatin
invece dirà poi che B è il Joyce russo).
Prosa molto complessa. In italiano meno tradotto di altre lingue. Prima e unica traduzione di Pietroburgo
di Ripellino 1961. Pietroburgo non più ritradotto da allora solo ristampato, nel 64 traduzione del colombo
d’argento unica ritradotta solo pochi anni fa ma non bene. 1973 tradotto Kotik Letaev ’80 tradotti saggi di
Belyj e tempi recenti altre opere di B e la sinfonia opera d’esordio. Traduzioni ancora ridotte in Italia.
Asja Rimane da Steiner, cosa che crea un abisso di dolore per B, comincia a detestare il padre spirituale
che era stato Steiner, seconda moglie Klaudia Bugaeva, anche lei antroposofa, morto nel ’34 anno in cui
simbolista non voleva più dire nulla ma lui rimane fedele alla sua arte. 37.45
Prima raccolta poetica Zoloto v Lazuri – uso di colori sacri, prima fase del percorso: sinfonie, la prima si
chiama seconda: Vtaraja, dramaticeskaja, 1902, una sinfonia nella struttura musicale, opera
completamente nuova, tematiche medievali, personaggi, ambientazioni leggendarie, re figlio del cavaliere
nero, mondo delle tenebre che incontra la regina di luce – rispetto a Brjusov non appartiene al mondo
russo, …
Severnaja, prima sinfonia settentrionale eroica: si stacca, Mosca realtà della quotidianità, sole tema tra i
preferiti, tematiche che tornano nel 1905 terza sinfonia: Vosvrat il ritorno (eterno ritorno, vita incessante
infinita. Byt quotidianità, tema realtà del quotidiano parallelo all’onirico, aggiunge sempre più un
elemento satirico, sia lui che Blok sguardo satirico grottesco, Blok lo fa in maniera più forte da irritare
Belyj. Blok trasforma e fa diventare simulacro vuoto, visione grottesca di quelle che erano state le attese
che lo avevano accomunato a Belyj, percorso che culmina con l’opera Balagancik (Blok), baraccone dei
saltimbanchi, teatro itinerante, cik diminutivo tradotto come baracchetta dei saltimbanchi – personaggi
della commedia dell’arte italiana, i personaggi litigano ad un certo punto il sangue che sgorga che
dovrebbe sec l’interpretazione dei primi simbolisti dovrebbe essere sacro qui è succo di mirtillo, Belyj
non d’accordo strade si dividono. Blok si avvicina alla storia e rivoluzione e Belyj alle memorie,
significati degli incontri ecc. la donna di Blok prostituta, colori sacri che si trasformano in viola. Scrive
anche per teatro.
Quarta sinfonia Kubok Metelej, (calice delle tormente) contesto cambia, prima riv russa e non può che
riflettersi nella sua opera, fase creazione di un genere nuovo, della sinfonia, comincia a sentire il riflesso
di grandi tempeste sociali. Sinfonie poco studiate. Opera teatrale: L’avvenuta – Prishestvie, venuta
dell’anticristo. Moja zhysn’ epopea che doveva essere di 7 parti, come sempre i suoi progetti vengono
rivisti quindi solo prima parte Kotik Letaev, Gattino Volare + riprende per assonanza Bugaev il suo
cognome, Gattino Volante, soprannome di Belyj da bambino, la sua esperienza da prima che nascesse
fino ai 3 anni, molto vicino alle sinfonie ma con contenuto e trattamento nuovi, allucinazione del
bambino, visioni quotidianità visti attraverso gli occhi di un bambino e immagini fino ai 3 anni, malattia
scarlattina visioni di mondi ma riconducibili a piano reale di interpretazione, punto di vista linguistico: si
sviluppa Kosnojazycie (per esprimere l’inesprimibile) quella che già usava nelle sinfonie, movimento del
pensiero, resa quanto più precisa possibile delle sensazioni, lingua che si discosta dalla realistica. Belyj
opera anche più realistica primo romanzo Colombo d’argento – riferimento anche all’età d’argento, 1909,
rivista, 1910 in edizione separata libro per casa editrice Skorpion. Successivamente unica altra edizione
completa colombo d’argento 1922, data compare Berlino, centro importante di emigrazione russa, tessuto
sociale russo all’estero, case editrici russe, prima ondata dell’emigrazione, rimaneggiate da casa editrice
russa berlinese, Il Colombo d’Argento faceva parte di grandi progetti di B e doveva essere la prima parte
di una trilogia dal nome Vostok ili zapad, oriente o occidente. Tema costante in Russia. Esempio tradotto
come Est o Ovest, ma sono categorie culturali, non punti cardinali. Viene scritta la seconda parte secondo
romanzo di Belyj Pietroburgo.
1909 – guerra Giappone fallimentare per R, prima Rivoluzione, consapevolezza popolare sempre più
vicina a insurrezione, avvicinamento dell’inteligenzija al popolo (altro tema costante di separazione),
tentativo di ricerca delle radici religiose nell’elemento popolare, anche questa è stihija anche nella forza
del popolo come quella della tempesta.
Presenza del colore in Pietroburgo, come Gogol’ descrizioni del paese, notte di maggio, profondamente
Gogoliano. Campagna come g anime morte proprietari.
Dar’jal’skij protagonista, Dar’jal’skaja gola sul caucaso in Georgia, si muove tra tutti questi spazi e li
mette in comunicazione facendo riferimento a questa gola inospitale. Molto di autobiografico. I prototipi
spesso reali di questi personaggi (ex. Sergej Solov’ev come Dar’jalskij, Belyj ha trascorso un periodo
nella sua tenuta di campagna). Solov’ev offre alcuni tratti in Dar. Soprattutto la tenuta di Dedovo di
Solov’ev ricorda la campagna del Colombo d’Argento (dove Belyj travolto dai suoi sentimenti per la
donna – misticismo di quelle giornate rappresentate nel racconto). Misticismo del suo percorso biografico
come tema creazione di una nuova religione.
1905-6 periodo da Solov’ev rifugio da amore per Men’deleeva, tenuta di Dedovo, ambientazioni di
campagna del CDA Belyj travolto da emozioni dell’amore infelice vedeva albe e misticismi delle giornate
trascorse in campagna, tratto autobiografico, dal misticismo del percorso biografico, tema principale del
romanzo creazione del romanzo.

30.03
LEZIONE 12
Sfondo autobiografico che rafforza impressione di realismo, realismo nell’aspetto autobiografico e
contestualizzazione CDA protagonista del filone del settarismo, i personaggi destino nel contesto di una
setta (dei destini), setta che è fedele alla realtà russa, già nei secoli precedenti si formano sette essenziali
nel contesto religioso, settarismo orientale, setta dei colombi che si incontra nel romanzo aderisce
realisticamente all’idea della setta. CDA figlio che la setta deve concepire utilizzando il protagonista Petr
Dar’jalskij, nome parlante che indica la gola Dar’jalskaja nel caucaso che rappresenta la scissione in lui
tra vita concreta reale famigliare dei signori intellighenzia che guarda all’Occidente e la vita di setta che
conosce in campagna. Per quanto fantasioso il mondo possa sembrare in realtà risponde alla realtà precisa
della Russia.
I LUOGHI
Contesto realistico su cui si dipingono personaggi che si staccano dal quadro realistico, i luoghi sono
TRE: danno anche titoli ad alcuni capitoli.
1. Villaggio di SEREBEEVO
2. TENUTA DI GUGOLEVO (ricorda Gogol’ ombra che si estende su tutti questi luoghi)
3. Città di LIHOV (male, liho radice con contenuto semantico male)
Tre luoghi separati ma uniti da una strada.
Tenuta di Gugolevo proprietà di aristocrazia, baronessa con nipote Katia fidanzata di Dar. Baronessa
Todrabe-Graaben (tedesco: morte corvo), nomi che descrivono i personaggi. Zio di Katia, servo Ersejic
(contrazione), mondo aristocrazia di campagna, che più si avvicina all’idea di Occidente, signori di
campagna. Petr Darjalskij, fidanzato di Katia, tipico Barin, signore, poeta intellettuale. Tutti questi
personaggi si orientano verso occidente, mondo della tenuta.
Lihov, città unita alla tenuta dalla strada. A Lihov casa del mercante Irapekin, mercante per sua
professione rivolto a una tradizione più occidentale, classe che si sta rafforzando in questo momento. In
quella casa, a sua insaputa avvengono i riti della setta dei colombi, moglie un membro della setta
coinvolta da Anna Golubjatnja (colombaia). Il mercante non sa, ma lì avvengono i riti più coinvolgenti e
anche l’omicidio di Petr Darjalskij, città aspetti inquietanti, male, morte e caos (antitesi del mondo
ordinato occidentale di Gugolevo, quindi Lihov incarna l’oriente, contrapposizione, quindi il tema
centrale dell’opera Or vs Occ).
In mezzo ai due luoghi si trova il villaggio di Selebeevo, a metà. Come se fosse il punto di incontro dei
due conflitti. Chi ci vive: il personaggio più inquietante, falegname Kudiljarov, capo della setta dei
colombi. Contadina Matrena, tipico nome della contadina russa, Pope Bukov con la moglie, amico di
Darjalskij Schmitt (nome tedesco, natura rivelata, sta dove sono i principali rappresentanti della setta
(Kudiljarov e Matrena e anche il clero che in realtà si è indebolito tanto che non ha più influenza
spirituale se non compito di rinnovare riti che diventano sterili, personaggi rappresentativi di mondi
diversi). Diacono Ivan Stepanic e figlio Stepka (trilogia solo progettata da Belyj, anche il nome del
romanzo successivo ci fa capire che ci stiamo trasferendo in un luogo completamente diverso,
Pietroburgo. I due romanzi accomunati dal tema e da vicende che si dovevano evolvere e personaggi che
si rincorrevano, ma unico personaggio che rimane in entrambi è Stepka).
Primo capitolo intitolato “Il villaggio di Serebeevo”: luogo in cui si incontrano le due realtà. Il nostro
villaggio: primo sottocapitolo, sinij tradotto come azzurro ma è blu, un abisso blu. Profumi (ancora di più
in Sologub). Cespuglio personificato spesso (Belyj gli dà il significato di figura oscura dietro alla quale si
nascondono personaggi come il diavolo). Calura, atmosfera opprimente, stagno a Tselebeevo. Celeste
quiete dei deserti. Non idea di campagna rassicurante. Primo tentativo romanzesco di Belyj. Sinfonie con
leitmotiv che ha scritto nelle poesie, presente anche nel suo romanzo prosa ornamentale o ritmica con
leitmotiv che crea vicinanza alla poesia. + apre il romanzo con la costruzione di un’immagine che si basa
su tutti i sensi, sinestesia tipica. Galletti: soprattutto rossi, punti legati all’inquietudine del caos, tovaglia
di Kudijarov decorata con galli rossi, richiamo verso il pericolo (il gallo ha questo significato solo in
questa opera, zoomorfismo usato in tutte le opere). Qui, senza farcelo notare visto che è la prima volta, ci
dà tutti gli elementi per farci capire che siamo in un luogo non rassicurante, sta per succedere qualcosa di
orribile. Dall’altra parte fiori e angioletti dipinti, dvoemirije. Stornelli, rondoni, scope protese verso l’alba
(Belyj all’inizio dell’amicizia con Blok, attendeva l’arrivo dell’alba mistica. Il romanzo quindi si apre
con un’alba). In mezzo al villaggio prato grande grande bello verde, spazio per darsi alla baldoria. Ballo
in tondo (Horovod). Non sai cosa c’è di tanto strano in questo paesaggio che sembra tipico ma c’è
qualcosa di strano (ricorda Gogol’ – racconti Ucraini, per esempio). Masterstvo Gugolevo (studio
importante del lessico e stile, le strutture di Gogol’). Le onde corrono si infrangono con sciabordio
volubile, cielo e acqua contrapposizione. Il cielo solitamente non viene paragonato allo sciabordio.
Polvere, cespuglio singhiozza, luna gialla. Tanti colori e tanti suoni, svukopis’ tessuto fonetico di Belyj.
SECONDO CAPITOLO “LA CITTà DI LIHOV”: della città non sappiamo tanto, ma sappiamo che qui si
trova il luogo più inquietante, casa del falegname. Là dove la strada verso il crinale morto… falegname
Kudiljarov, la brina volteggiava intorno allo spazio, pareva danzasse intorno al vento lacrimoso.
Leitmotiv.
LA STRADA: c’è sempre la polvere. Strada bianca, polverosa… io non avrei niente in contrario… la
strada passa di qui e nessuno la tocca (Strada tra occ e or), tagliava boschetti, pianure… sorgente fonte
d’argento. Crinale morto. Gli uomini e le donne erano diversi qui. La strada per Lihov passava senza
toccare il villaggio. Funzione della strada non unire ma separare, e ci sono luoghi non toccati, non si sa se
si torna, spesso la strada porta al nulla, ex. Darjalskij non riesce a fuggirne quando capisce di essere in
pericolo.
GUGOLEVO: mondo dell’ordine contrapposto a caos dell’oriente. Capitolo tre sottotitolo si è ricordato
di Gugolevo?? I sottotitoli 2 Katia (chi ci vive), Ersejic (sta costruendo il capitolo elencando i personaggi
che ci abitano), il te (rito tipico, caepitie, cosa bevono i russi? Soprattutto il te, rito tradizionale). Un rito
tipico della società. Due: due personaggi che non hanno fino ad ora nessuna relazione con il villaggio,
Kudiljarov e Matrena. Ci allontaniamo dall’idea di Gugolevo, tipici rappresentanti del mondo occidentale
(baronessa, servo, te tipici elementi di aristocrazia russa). Dopo la descrizione dell’aristocrazia
occidentalizzata – switch al passaggio in un altro luogo, inciso: “non è forse così, vecchia Russia… i riti
dell’antichità…” dopo che ha descritto la quotidianità dell’aristocrazia, in tutto il resto della Russia
(luoghi più occidentalizzati e burocraticizzati della Russia, sta morendo la Russia antica, caparbia, e non
se ne rende neppure conto. Ex. Giardino dei ciliegi, Trafimov studente che anticipa il proletariato, dice
alla figlia di Lubov’, guarda cos’hai sotto i piedi, servi della gleba, dramma della genealogia dei
proprietari dei servi della gleba), Russia aristocratica, sta per aprirsi un abisso e ci precipiterai. Tutto ciò a
Gugolevo, ordine del mondo Occidentalizzato, Belyj anticipa la sciagura che sta per arrivare. Quest’idea
di contrapposizione Oriente e Occidente è molto importante per capire la realtà Russa contemporanea.
Arriva lo zio di Katia, barone Todrabe-Graaben viene solo nominato nel primo capitolo per poi tornare
più avanti. Dar’jalskij aveva deciso di abbandonare la tenuta della fidanzata e andarsene perché coinvolto
con la setta dei colombi, Skandal litigio con Darjalskij e furto di gioielli. Lo zio torna alla tenuta per
cercare di risolvere la situa dialoga con lui e dice questo: “I Russi stanno morendo, solo i mongoli e i neri
aumentano, i mongoli prenderanno il paese…” lo dice a uno dei rappresentanti dell’intelligentsia
occidentalizzata, l’Oriente sta per conquistare la Russia, tema dell’Oriente, pericolo giallo profetizzato da
Vladimir Solov’ev, quello che in S Pietroburgo (pericolo giallo) diventa tema centrale viene accennato
qui. Molte parti in cui contrapposizione luoghi ha uno spazio molto importante. Concetto fondamentale
contrapposizione posta sullo scontro tra Or e Occ. Disordine dell’Oriente poi penetra a Gugolevo, ordine
precostituito occidentale. Gugolevo, forme di questo caos: rivolta dei contadini che si riassume in una
frase tipica pronunciata da uno dei servi, perché toglierci i cappelli, tanto saranno nostri anche i cappelli.
Domenica di sangue (zar che fa sparare a chi chiede pane e costituzione). Elemento di stampo diverso
rappresentante di caos, generale Cizhikov, nome simile al protagonista delle anime morte Cicikov, non
sappiamo di preciso chi sia, non si capisce se il suo vero nome è generale Skabileev, o bandito Curkev,
come l’ispettore generale di Gogol’ che si fa passare per qualcun altro, o se è un conte, o agente di polizia
segreta quindi provocatore che arriva nelle campagne. Cerca di rubare i gioielli della baronessa e le
chiede di pagare un debito che lei non è in grado di pagare. Arriva dall’esterno, visite dall’esterno che
creano caos. Setta dei colombi. Presenza di una setta al di là del significato spirituale è legato anche
all’attività rivoluzionaria, in particolare questa setta che rispecchia l’attività della setta dei Chlysty
(frustati), ricorda secondo alcuni studiosi le rivolte dei contadini, attività quasi massonica che si
organizzava all’insaputa dell’autorità.
La strada: chi la attraversa (solitamente Darjalskij) accompagnato da un’oscura figura, ora cespuglio, ora
fattezze del diavolo, sicuramente un riferimento al caos che arriva, simbolo della minaccia, orlo
dell’abisso, sempre ci ricordano che sta per accadere la tragedia. Darjalskij ci era già stato con l’amico
Schmitt (nome che ci suggerisce la dicotomia), D rappresentante di quella società. Darjalskij vede per la
prima volte Matrena donna di Kederjalov, ne rimane affascinato, anche se è l’antitesi di Katia, la descrive
come donna butterata, baba (dispregiativo), contadina, non ha qualità che possono attrarre uno come D,
ma lui ne è irresistibilmente attratto, soprattutto agli occhi blu come l’oceano, legame con l’acqua,
addirittura oceano, neanche stagno, non riesce a staccarsi dall’idea di lei. Non hanno rapporto d’amore, il
falegname decide e lo svela a un membro, che è troppo vecchio per avere relazione con donna e avere
figlio, il loro rapporto è spirituale nella setta, non può avere il suo figlio, il figlio che lei genererà sarà il
figlio della setta colombo d’argento e Kudeljarov cerca di trovarle un uomo e individua Darjalskij come
potenziale padre del colombo d’argento, l’attrazione che lui prova è manovrata dal falegname. D se ne
accorge perchè immagina un ragno che tesse la tela e fa cadere le vittime, immagine che appare anche in
Pietroburgo. Quindi se ne accorge man mano nella ripetizione di queste immagini, lui vittima del ragno,
sa che l’attrazione è quella di Kudeljarov, che però alla fine è geloso di Darjalskij, vede che matrona ne è
coinvolta e teme che D lo tradisca e in più il figlio non è generato, quindi il rapporto con D non è
abbastanza spirituale e solo corporeo, tutte cose che portano all’omicidio di D. questa attrazione spinge D
a lasciare G per una realtà non sua. D non è del tutto una marionetta, osservando le immagini che si
creano capiamo che D è predestinato a questa fine, le immagini non sono casuali, ci fa conoscere un
personaggio che sempre più consapevolmente va verso un destino di cui è sempre più cosciente. Tratto
d’unione con il mondo orientale, D va incontro a tutto ciò perché cerca una nuova religione che unisca il
principio della percezione di Oriente e Occidente, quindi esponente del mondo della ragione che vuole
l’unione con il mondo della percezione, base della teoria anche del simbolismo di Belyj, altro elemento
autobiografico. D è poeta quindi creatore, in questo senso ideatore di una nuova religione, celebra l’antica
Grecia come se la Russia fosse Grecia antica e mondo ideale. Attesa mistica simbolista. D lascia
Gugolevo e Katia per la campagna e Matrena, abbandona la poesia per cercare la vita, simbolo della
spiritualità. Capisce che la vitalità che lui ha creaduto di trovare nei riti dei colombi non proviene
dall’elemento russo viene da Kudeljarov, D predisposto, ne diventa consapevole. La prima pag di
Pietroburgo, nelle vene di … scorre il sangue giallo (coas, abisso, Oriente). Quindi D non è il tipico
rappresentante dell’Occidente ma un anello che unisce i due mondi, si smarrisce su quella strada.

31.03
LEZIONE 13 – Colombo d’argento.
Aspetto mistico del romanzo, settarismo.
Scissione contenuta anche nel nome di Darjalskij. Rappresentante dell’Occidente incarnato dalla tenuta di
Gugolevo, fidanzato con Katia erede della famiglia proprietaria della tenuta, però intravediamo (non detto
esplicitamente ma con delle immagini che si creano intorno a lui) che in realtà oltre all’occidente
apparentemente unica realtà sua, non è escluso dal caos dell’oriente. Predisposto, dentro di lui c’è il
germe del caos. Tentativo di molti giovani intellettuali dell’epoca di cercare nuova spiritualità nelle
campagne, contadini, andata al popolo. Ricerca fallimentare perché soccombe. Abbandona la sua natura
occidentale sia abbandonando i luoghi che la professione (poeta, in quanto tale spinto da forza creatrice
che lo porta a cercare nuova religione) per andare verso oriente realtà che comunque gli appartiene. Tutto
il mondo descritto in relazione a Gugolevo e occidente è reso con strumenti consueti della letteratura,
narratore che racconta eventi, narrazione realistica del romanzo, ma parallelamente secondo narratore
parallelo al primo, che si interessa alla sfera mistica del romanzo, sdoppiamento del narratore, due parti
proiettate verso due realtà diverse.
Azioni di Darjalskij rese attraverso la narrazione, il punto di vista del narratore, che genera la trama, da
senso alle sue azioni. Cercato di dare spiegazione: perché apprendiamo il suo stato d’animo attraverso
narrazione? Perché è solo tra tutti i personaggi perché condivide entrambe le realtà. Non ha nessuno che
possa fungere da interlocutore a suo pari, realtà unica irripetibile, anche le due donne, tra cui si divide
sono completamente diverse (Katia letteratura occidentale…), due anime separate che si fondono in
Darjalskij – attraverso il narratore diamo senso alle azioni. Le azioni di tutti i personaggi e i ragionamenti
vengono resi soprattutto attraverso immagini, tipico per Belyj, immagini cariche di simboli, strategia
letteraria usata anche nelle sinfonie, fino ai ’30, gesti attraverso immagini (ex. Gallo, ragno… anche in
Pietroburgo, rana…)
Prima parte di CdA: ragione di Darjalskij alterata e confusa, primo segnale di scissione, la felicità che
aveva provato a G con K non gli sembra reale, non lo è perché non è il mondo a cui aspira, nelle fasi
successive scissione resa con immagini di strada per es. immagini della sfera delle decisioni, ex. Decide
di lasciare G dopo il litigio con la baronessa, dopo l’arrivo dello studente di chimica che provoca
l’abbandono di G di Darjalskij, la baronessa lo schiaffeggia, D non si riconosce nel mondo
occidentalizzato. Contrapposizione tra aria, cielo, e acqua. Immagini di uccelli: abbandonato G va nel
bosco, vede dall’alto rondini che volano via, simbolico dell’abbandono di D del mondo Occidentale.
Attraversa la strada che unisce e separa i luoghi. Quando torna verso la tenuta si perde, disorientato
psicologicamente, allontana il demonio Katia mia, cosciente del fatto che attraversa confusione
rappresentata anche da disorientamento geografico.
Prima di abbandonare Gugolevo va in chiesa dove incontra Matrena. Due momenti di preghiera essenziali
della setta una dei quali è l’estasi. 1650 in Russia la setta dei Roskol (opposto alla Riforma, dove non si
vuole cambiamento, Vulgata rito modificato, non tanto rito che anticristo che alcuni lo vedevano nello
zar, altri doveva ancora venire, staroveri divisi in popovci ovvero presbiteri, e bezpopovci). Nelle
campagne sette che si allontanavano anche da staroveri, non tanto lettura critica delle sacre scritture ma
lettura individuale della propria coscienza. Khlysty? E i castrati. Espressione di malessere sociale, tante
sette diverse. Khlisty: frustati, Khlistovschena. Sono i predecessori della setta dei colombi. Fondati
seconda metà XVII secolo, secolo precedente apparsi gli skabcy castrati. In realtà già verso XVI sec
appaiono ma secondo gli atti degli apostoli ci sarebbero loro tracce anche ai primi tempi del
cristianesimo. Movimenti settari poi allontanati dai fedeli più ortodossi, ma alcuni in particolare castrati
rimangono nel clero, in particolare a quelli che hanno subito violenze e persecuzione concesso di
occupare posizioni nel clero. Gradualmente scompaiono e rimangono solo i frustati. XVIII sec si forma il
gruppo del cristianesimo spirituale Khristoverie (fede in Cristo) da cui hanno origine i duhobory e i
molokani, panorama di settarismo frastagliato. Movimenti con risonanza già in epoca medievale con altri
movimenti contrapposti al potere, ex. Strigol’niki (si rasavano), Novgorod, negavano autorità della
Chiesa e la sua gerarchia e tutti i sacramenti tranne Battesimo, chiedevano di tornare all’epoca degli
apostoli. Persecuzioni violente XV. Compaiono nuove forme eretiche.
Perché nascono: si diffondono fino a metà XVIII soprattutto nelle zone più arretrate economicamente,
inizialmente zone centrali intorno al Volga e poi scendono progressivamente fino metà XIX sec verso il
Caucaso, Don seguono evoluzione campagne, espressione malcontento dei contadini. Khlisty fine 17 sec,
tendenza mistica delle due filoni di sette Russe (Occidentali e Orientali, tra quelle orientali Khristover’e,
Colombi, Khlisty. Occidentali, adventisti, pentecostali…). Khlysty termine introdotto da clero ortodosso,
per rappresentare i settaristi che praticavano autoflagellazione per estasi mistica. Ma in realtà i membri
non si definivano così, ma Kristy (gente di Dio) e credevano nella continua reincarnazione di Cristo
accessibile solo a fedeli particolarmente rigorosi. Tradizionalmente primo fondatore Danilo Chlipovic,
contadino che sembra aver fondato la setta 1645, lui stesso individua i 12 principi su cui si basano vita
morale e sociale della setta, il credo. Ex. Vietato frequentare feste nozze e battesimi, riunioni di ubriaconi,
alcool, peccati carnali, non sposarsi, divorziare se sposato e vivere con moglie come con sorella, unione
spirituale, tutti precetti segreti e non rivelati, non nomi o struttura gerarchica, da non rivelare neanche
sotto tortura, si doveva creare amore, andare uno dall’altra, portare pane e sale simbolo dell’affinità slava.
Consuetudini: no precetti di alimentazione, ma nel corso del tempo abitudini ex. Non si ammetteva uso di
patate, i membri della setta che vivevano di nascosto dovevano fingersi ortodossi, modo anche per
avvicinare futuri membri, frequentavano chiesa, conservavano in casa icone, krasnyj ugolok.
Khlistovshena oggetto poi di persecuzioni, ristabilimento rigore cristiano, torture contro i membri delle
sette, nonostante ciò, ancora 1742 a Mosca si organizzano i Radenija, riunioni delle sette, attività ancora
vivace, poi iniziano a realizzarsi scissioni interne. Molti di questi aspetti si riconoscono nel romanzo.
Setta dei colombi, setta mistica ricca di fanatismo, sadismo in certi momenti. Kudeljarov e Matrena
frequentano la Chiesa. Erudito nelle scritture, fedele convinto e va a discutere scritture con pope. Eppure
il popolo parla di Kudeljarov, chiude le imposte dell’isba, o prega a parole proprie o fa affari non puliti.
Nessuno ne parla apertamente. Kudeljarov ruolo come Cristo. Ruolo donne di Madonne, Matrena è una
madonna. La casa di K isba è inaccessibile, lì avrà luogo compimento spirito, concepimento CdA. Oltre a
K e M ci sono altri membri: Abram mendicante che cammina intorno al paese con bastone con colombo
di latta, annuncia notizie ai fratelli (altri membri), dalle sue azioni capiamo come si rispettano ruolo e
autorevolezza dei membri. Ex. Abram bacia tre volte K, posizione che ha di autorevolezza, stesso ruolo
del Cristo vivente nella setta dei Khlisty.
Attività dei Radenja come in isba di K, sempre notte di solito notte tra ven e sab, realistico e corrisponde
a Khl. Due riti: primo nella casa della moglie del mercante, giorno dello spirito santo, secondo momento
nell’isba di K e con obbiettivo compimento dello spirito santo. Come avviene avvicinamento nella casa
della moglie del mercante. K e A camminano, percorso verso casa di Fekla spirituale come momento di
preghiera, K dice che sulla strada non vede nulla, come se fosse immersa nel nulla, ma parla di
resurrezione e morte, futura rinascita del bambino, spirito che porterà alla liberazione del popolo
contadino, non puro misticismo. Proseguono due pellegrini, rifugio segreto, casa Erapegin e Fekla,
fortezza a difesa della setta (inaccessibile come l’isba), membri pronti a recidere ed eliminare ciò che si
oppone all’idea (ex. Mercante viene avvelenato da Anushka, Dar’jalskij ucciso, sadismo uccidere pur di
conservarsi). Ideale spirituale, però anche sfera di interesse economico, K dice ammazziamo Er mercante
e ci costruiamo i velieri, anche interesse economico con risorse di Erapegin per espandere potere della
setta. Momento più centrale nel terzo cap. snodo importante della narrazione con Radenje di cui nessuno
parla ma tutto il paese si congiunge? Rasputin – corte di Alessandra, pareva avesse grandi doti, proveniva
dai Khlisty, santo folle tipico del settarismo orientale. Si torna poi in qualche modo anche ad
autoflagellazione. La vita dei membri doveva essere comune, si fingevano del tutto normali. Radenje –
nella banja, nascosto, colori molto diversi dal paesaggio, colori sempre simbolici, misticismo, tovaglia
berjuzovaja. Sdoppiamento realtà e mondo altro, atmosfera fisica molto forte. Occhi. Rito sette che girano
seguendo movimento sole intorno alla Chiesa, qui intorno al tavolo. Suhorukov si scaglia contro D, unico
animato anche da spirito maligno. Colori, sempre sfumature in continuo cambiamento. Soffitto immagine
sacra. Tutti verdognoli, trasformati dal rito, ma tornano alle loro vite. Belyj appassionato di occultismo,
filosofia. Schmitt: bibliografia teosofica.

01.04.2022
LEZIONE 14
Questioni linguistiche – artistiche
Aspetto artistico: Belyj – immagini simili al colombo d’argento, analogie tra sinfonie e colombo
d’argento (definito prima povest’ e poi roman) – immagini usate come nel cda per rivelare il livello
subcosciente, il mondo alto, paesaggio descritto apparentemente della campagna tradizionalmente
rassicura ma percepiamo la minaccia, strategia letteraria che aveva già usato nelle sinfonie. Sempre
simbolista nella sua vita. Struttura che ricorda le sinfonie, si divide in capitoli ciascuno dei quali contiene
ulteriore suddivisione in sezioni, comunque limiti nei singoli capitoli che non interrompono la narrazione
e non ne bloccano il fluire, stratagemmi per unire una sezione all’altra, narrazione che fluisce senza limiti.
Belyj utilizza artifici che legano una sezione all’altra, questa narrazione frammentaria tipica delle sinfonie
ripresa soprattutto in Pietroburgo.
Elemento centrale: torna anche in Pietroburgo, utilizzo del leitmotif che torna a punteggiare la narrazione
in continuazione, non ornamentale, significato preciso, da ritmo alla narrazione. Prosa
ritmica/ornamentale. Immagini che ritornano ex. Gallo che torna in alcune sezioni, il ragno, l’utilizzo
degli uccelli… immagini che ritornano frequentemente, diversificate a seconda del personaggio (uccelli
diversi per pers diversi). Prosa frammentaria, tipico di prosa ornamentale – frasi sconnesse ma con
leitmotif, per permettere di riannodare i fili della trama. Utilizzo della luce ex scene di preghiera e
incontri della setta, elemento essenziale nella resa del tema. Cvetopis’ – scrittura con colori, come
Ikonopis’ pittura delle icone, Zvukopis’ tessuto sonoro, Svetopis’ parole che indicano luce e oscurità,
simboli che in cda si intrecciano. La luce non è usata in maniera casuale, ex. Prima di conoscere
Kudialov? È tutto buio, e K sembra quasi emergere dal buio, uso della luce illuminazione che proviene
dalla setta, il fatto che provenga dall’oscurità è come se fosse genesi, creazione del mondo, narrato negli
stessi termini attraverso la luce… ad un certo punto nel momento dell’estasi K sembra quasi emettere luce
– accade quanto impone le mani su Matrena e Darjalski sembra intrappolato nella rete di un ragno. Uso
della luce contrapposta a oscurità, significativo, numero frequenze parole luce ed oscurità numero molto
alto, contenuto in parole, gamma lessicale molto ampia. Utilizzo del paesaggio e alcuni elementi, ex.
Foglie, quando l’autore fa riferimento al fogliame, reame di versi, realia… fuoco legato a personaggi
diversi, minaccia, allarme di incendi che scoppiano= tragedia che sta arrivando; ragno K – parole
ricondotte alla sfera semantica del ragno (pauk, pautina, nit’, set’), c’è sempre qualcuno che cade nella
rete. Immagine del ragno spesso significato esplicito diretto altre volte funzione secondaria. Disegni di
Belyj – ritrae il ragno, ex. I due Apollonovic protagonisti di Pietroburgo (Apollon con la testa di ragno
sulla sua tela). Sceneggiatura particolarmente moderna.
Vicinanza alla maniera narrativa di Gogol’, come artifici, ad esempio l’intromissione del narratore nel
discorso dei personaggi (avviene all’improvviso, il narratore si intromette per esprimere il suo punto di
vista), punto di vista dei personaggi espresso attraverso voci (ex. Corre voce che… ex. 4 capitolo narrato
quasi completamente con lo stratagemma delle voci – si parla di una setta di cui nessuno sa nulla, quindi
nessuno potrebbe parlarne, atmosfera di segreti sussurrati, le voci si adattano a questo, a Pietroburgo
ritorna con l’attività dei terroristi, sospetti, tutti sanno chi è chi, artificio delle voci diffuso in tutte le altre
opere di Belyj), riferimenti frequenti alla Russia e alla missione della Russia (Gogoliano, come nelle
anime morte la Trojka), riferimenti, sembra di leggere racconti su Ucraina di Gogol’ – ha anche scritto un
saggio su Gogol’ per il suo centenario e “Masterstvo Gogolja” in cui in un capitolo si confrontano Gogol’
e Belyj. Gogol’ ha frantumato la prosa e trasformata in poesia. Ornamentalismo di Gogol’, skaz, lingua,
in traduzione non si coglie, sintassi apparentemente semplice della lingua parlata ma ordine delle parole
sovvertito. Ritmo – elemento fondante utilizzo delle canzoni popolari, che Belyj riprende e inserisce nella
narrazione, sono ripetizioni in versi spesso rimate con diminutivi, vezzeggiativi, forme lessicali tipiche
della lingua parlata, per definire questo tipo di costruzione si usa la parola frasimetria, utilizzo di canzoni
popolari, altro elemento che crea il ritmo: utilizzo della razrjadka (suddivisione della parola) che ha un
valore grafico, disposizione della pagina particolare, in traduzione si perde, disposizione grafica non
completa con parole sillabate, artificio in cui la pagina prende la forma di quello che viene descritto.
Attira l’attenzione sulla parola e scandisce il testo, suddivide frammento e pagina stessa, parola scandita
spesso come razrjadka è golubi, parole con significato particolare o che violano norme grammaticali o
fonetiche, come se ponesse l’accento logico sulla parola scritta in quel modo. Vizual’nost, il modo in cui
la parola è scritta.
Versificazione: contraddistinto dall’accento mobile del russo, non c’è una regola precisa, problema
centrale nella scelta del problema della versificazione da usare, ex sistema tonico, basato sugli accenti,
caratteristica principale della lingua russa. Contatto con cultura occidentale attraverso mediazione
polacca, si è venuti a contatto con la suddivisione in sillabe non naturale per la lingua russa che si basa
sulla distribuzione dell’accento, due sistemi che si sono uniti e hanno creato il sistema più usato: sillabo-
tonico, distribuzione di sillabe e accenti, e invece il verso tonico più naturale solo nella poesia folclorica,
più naturale per la l russa. Le parole russe hanno un accento ma alcune parole tanto lunghe ne hanno due,
di cui uno è pronunciato e l’altro indebolito, il poeta sceglie quale realizzare. Si trasferisce anche nella
prosa poetica.
Prosa ritmica che rientra nell’orientalismo di Belyj, prosa basata sul significato dei singoli elementi.
Acquistano un significato, non solo ornamentali. Altro elemento uso di ossimori, sia personaggi che
luoghi, che eventi, duplice significato del romanzo, piano reale e piano altro. Cristo della setta che non
può dire di esserlo con fisicità di falegname ma con doppia faccia, impallidito, indebolito, caratteristiche
duplici per i personaggi e gli eventi, ex. Moglie di ? che crede di curare il marito ma in realtà lo
avvelena, ? ucciso da Anushka che invece crede? Ritenuta da lui cara sorella. Gioco di elementi duplici.
Ossimoro tipico di cda. Sladkij diffusissimo nel romanzo contrapposto a qualcosa di opposto. Utilizzo di
dettagli, come in Pietroburgo metonimia, elemento della morte.
Altro elemento essenziale che Belyj osserva in Gogol’ e ricrea utilizzo del narratore, molto spesso
narratore che si intromette, spesso perché D non ha nessuno con cui interagire, due realtà e quindi
sdoppiamento del narratore, creazione di una lingua del narratore che si appropria della lingua
diversificata dei personaggi (contadini, mercanti… lingue diverse, lingua popolare, lingua degli
aristocratici…) secondo il procedimento dello Skaz.
Skaz: procedimento narrativo della lr 30 diciannovesimo secolo con radici nel folclore, non c’è una
definizione unica, elemento su cui si accordano: procedimento che riproduce il discorso orale attraverso
sintassi, intonazione, lessico. Il concetto di Skaz tra i formalisti indagato, associato alla riproduzione del
linguaggio orale, ma capire le basi. Eichenbaum: è una struttura che dipende dal linguaggio orale
elemento costruttivo del romanzo. Eichenbaum sosteneva che lo skaz si divideva in due principali
tipologie: skaz narrante e skaz che riproduce (prozhevajushij). In alcuni versi la visione di Eichenbaum
ingenua perché si concentra su skaz basato sui giochi linguistici etimologici. Gogol’ nel saggio di
Eichenbaum – sottolinea l’uso di elementi fonetici: è soprattutto elemento fonetico.
Fisiologia della parola, utilizzo dello skaz nelle diverse produzioni, a differenza di E, Tin’janov
riconosceva l’esistenza di due tipologie di skaz, umoristico (principale rappresentante Derezkov?) e lirico
(Brjusov).
Svolta nella concezione dello skaz: Eichenbaum primo a inaugurare lo studio, inizia con l’illusione (del
discorso orale ma in forma scritta), con il procedere degli studi, Vinogradov ha sottolineato l’aspetto
fonetico della parola ma collegato con la scrittura, elemento costitutivo dell’opera, considera forme non
solo dell’oralità, ma anche il monologo che era stato lasciato in parte, si iniziano a considerare forme
scritte come diari, memorie, in cui emerge il discorso orale, espressione personale della narrazione.
Come si interpreta lo skaz (termine che non si traduce) del colombo d’argento – tipo di lingua usato (si
coglie meno in traduzione): utilizzo lingua popolare, ma illusione di lingua popolare, Belyj se ne
appropria, riproduzione dell’oralità in maniera stilizzata, non del tutto concreta, attraverso canzoni
popolari, versi, rime che non necessariamente appartengono estensivamente alla lingua popolare (lingua
popolare stilizzata), incursioni del narratore nella lingua. Ugoleva baronessa, barone e baronessa,
Schmidt, Katja… come se incontrassimo varie tipologie di lingua, diversamente dai racconti ucraini di
Gogol’.
Maschere linguistiche: narratore e ogni personaggio con la sua maschera + molti personaggi visti
attraverso il punto di vista di un altro personaggio. Maggior parte della narrazione da narratore che
conosce i punti di vista di tutti i personaggi. Come si pone Belyj rispetto alla tradizione dello Skaz? –
prime formulazioni con discorso orale, derezkov? cerca di superare il carattere convenzionale, cerca di
ricreare il disc orale concretamente. Discorso artistico dello skaz su Gogol’ – che mescola strato
linguistico popolare anche con quello aulico. Belyj fonde tutti i punti ma da una prospettiva non del tutto
realistica, con mondo dell’occulto, si sdoppia l’autore, va contro la tradizione dello Skaz, recupera il
carattere indefinito privo di concretezza antecedente a Bereskov; uso di artifici, strumenti che modificano
il discorso popolare, frammentazione della lingua, ritorna a una tradizione antica di resa linguistica anche
risponde all’elaborazione impreziosita dei simbolisti.
Lavrov – uno dei più importanti studiosi del simbolismo – maschere dell’autore nel romanzo, come se
Belyj attraverso i narratori si assumesse la resp di raccontare il mondo attraverso gli occhi del
personaggio. Maschera elemento essenziale del simbolismo russo.
Narrazione sempre guidata dal narratore. Lavrov (e Bogomolov studiosi importanti del simbolismo) parla
di maschere del narratore. Verde colore spesso usato in connessione con il diavolo, ex occhi streghe verdi.
Belyj simbolo che rimanda in altra dimensione.

06.04.2022
LEZIONE 15
Contrapposizione essenziale Occidente e oriente, tema del colombo d’argento e della trilogia che doveva
scrivere, anche elementi comuni con altre opere ex. Ciclo anni metà 20/30 Mosca.
Questione Oriente – Occidente Russia: il posto che la Russia occupa sia agli occhi del popolo che estero,
dibattito origini e destino della Russia, quale modello seguire, slavofili che mirano alla conservazione
della cultura russa identità orientale opposta all’occidente e gli occidentalisti che vogliono il modello
occidentale – Cadaev, Belinskij, x occidente. Scelta religione, Mosca considerata per tempo come una
seconda Roma (occidente), Pietro il Grande apertura verso Occidente, scombina la definizione
dell’identità Russa, riforme petrine, giogo tartaro dall’altro lato.
Rapporto Or/Occ pesa il retaggio che Or e Occ hanno sulla soc russa, quando si forma il concetto di Asia
per la Russia come mondo diverso da noi (gerarchia ecc. completamente diversi)? Dopo giogo tartaro,
inizio 18° secolo, si percepisce l’oriente come qualcosa di completamente diverso, già prima contatti con
popoli nomadi asiatici, economia e commercio, rapporti non sempre pacifici, contrapposizione religiosa,
pagani nomadi vs cristiani, successivamente anche isolamento rispetto alla chiesa orientale rispetto a
quella occidentale. Popolazioni nomadi con cui la Rus’ di Kiev ha rapporti: Cumani, Pecenegi, Sciiti,
Chazari, Kumani, Cenigi, Sciiti prima, … popolazioni dalle steppe orientali. XIII secolo i mongoli, giogo
tartaro sulle terre slave 200 anni, impero mongolo di Gengis Khan arriva alla Polonia, Persia,
Kirghizistan, Corea. Novgorod unica a rimanere libera dal giogo, cultura simile a città asiatiche, cultura
autonoma, prima testimonianza di lingua e cultura russa. Prime testimonianze della scrittura russa –
cultura delle gramata, si usavano tavole di betulla, prime iscrizioni della lingua con contesti anche
diversi come private, ex. Scrittura di un bambino, civiltà diversa dal resto delle terre dell’antica Rus’ sotto
ai mongoli. Influenza frattura dello sviluppo della cultura russa ma anche contributo importante per
creazione di sistema statale proveniente dall’est, nuovo per la Russia. Pagamento di dazi ai tatari,
pacifico, lingua Ru influenzata anche dalla vicinanza con le lingue orientali, ex. Selle, cavalli e armi
termini che derivano dalle lingue orientali, tatari.
Domskoj prima vittoria dopo la caduta. 1241: conquistata definitivamente la Rus’, Kiev cade, sistema di
tasse ai mongoli da parte degli slavi. Ci si rende conto con la vittoria che i tatari si stanno indebolendo,
uno dei principati di Mosca si rifiuta di pagare dazi. 1480 terre riprese da Ivan III e giogo tataro trova la
sua fine. Aspetto dell’oscillazione OR Occ trova spiegazione ora, la Rus’ di Kiev vedeva giogo tartaro in
termini escapologici, castigo imposto volontà divina per peccati commessi. Non ancora percezione di
quelle popolazioni come popolazioni asiatiche. Poi contrapposizione netta solo in secoli più recenti. Per
alcuni, fonte della creazione dello stato Russo. Fino a quel momento quelle popolazioni non erano
percepite come asiatiche/diverse. Come se i 200 anni di giogo fossero stati un interruzione del flusso della
cultura, nessuna influenza positiva (opinione) rottura rapporti con oriente, dall’altra parte osservato
contributo dei tatari sull’organizzazione statale. Gerarchia dello stato Russo trova origine qui, spiegazione
dell’autocrazia anche oggi, come si spiega il potere del despota. Vasilij Kljucevskij storico russo sostiene
nel corso dell’800 che l’impero russo sia uno stato orientale con solo un aspetto occidentale ma con
origini di stato di stampo orientale, anche in epoca sovietica concetto per spiegare potere dell’autocrazia.
Struttura derivante dall’oriente che nella Rus’ kieviana non c’era, impianto diverso che ha cambiato la
storia, i Tatari hanno influenzato. Ruolo creativo delle popolazioni orientale. Per la prima volta hanno
dato a terre un’unità politica, riunite ora politicamente e poi moscovia completa prog di Genghis Khan.
Epansione per: Terre ricche, estese foreste, quindi motivazioni commerciali, questioni di sicurezza
conquista terre che potevano porre rischi a moscovia e poi a impero russo. Progetto metà 16 sec da Ivan
IV campagne verso khanato di Kazan’, Astrachan e Crimea per completare idea di stato prog si conclude
metà 19° sec, pieno Ottocento. Terre che si estendono fino Corea, Manciuria, Mongolia, Persia, Turchia,
Siberia con Khanato di Tjumen’ e fino al Pacifico. Sud: Kazan’, Astrahan e Crimea. Crimea tentativi di
conquista – tentativi reiterati da Ivan il Terribile, due volte, non riesce, era sotto la protezione sultano
tataro, Crimea conquistata con Caterina, conquista recente, prima era tatara. Poi Caucaso 1801 con
Georgia, Armenia 1824, 1860 ultime conquiste delle terre dell’odierno Uzbekistan: Samarcanda,
Tashkent, Hiva. Classico: Le prigioni del Caucaso.
Svolta della percezione oriente con le riforme petrine. Pietro nuova veste occidentale a impero ricezione
anche ostile da parte dei russi. Confine in Asia stabilito da Tatischev geografo e storico sostenitore
riforme petrine 1730 Russia europea e Russia asiatica con catena Urali, da qual momento fisicamente
terre orientali percepite come mondo diverso, contrapposto alla R europea, prima non così separati, non
c’erano nozioni di Russia asiatica e Eu. Occidentalizzazione Ru Europea e orientalizzazione Ru as.
Immagine russa nasce attraverso autorità imperiale occidentale, Asia ora considerata Nepodvizhnost’
stagnante contrapposta alla moderna europea. Genti che devono essere convertite illuminate dalla gente
russa civiltà occidentale, vera missione che la R si assume come attribuita da dio, popolazioni retrograde
non illuminate dalla luce dell’occidente. Si sentono diversi dai colonizzatori americani che distruggono
civiltà ma fanno assimilare la cultura gradualmente alle popolazioni. Superiorità verso oriente e
diffidenza dell’occidente per la Russia, isolamento si consolida nei secoli. Va notato che molti hanno
osservato il fatto che la Ru mostra superiorità solo nei confronti delle terre orientali, ma non è detto che
debba legarsi a identità europea, aveva già un profilo ben chiaro non da trovare necessariamente in
Europa, contrapposizione sempre più forte per la Russia convenzioni del popolo… missione imperiale 19
sec da dio a Russia per modernizzare salvare popoli d’oriente. Influenza nazionalisti ancora una volta
rapp con asia in chiave diversa, al posto di aspirare condivisione destini con Europa, superiorità Russa in
oriente, si fonda sull’idea di superiorità sulle culture orientali. Tournée di artisti russi in Europa che
cercano di far conoscere la cultura russa in Occidente. Differenza da Europa e superiorità rispetto a paesi
orientali – procede con espansione fino alla guerra di Crimea 1850 (vista dai Russi come belligeranza di
altri paesi nei confronti della Russia, schierati popoli occidentali anche).
Aleksej Chomjakov – slavofilo dice risposta a questo argomento che interesse per occidente distratto la
Russia dai suoi “istinti naturali”, ovvero sguardo a oriente da dove la Russia avrebbe tratto il suo vero
vantaggio, anzi necessario sollecitare interesse verso oriente. Sempre su quest’onda altro importante
discorso di storico nazionalista Michail Pogodin, lasciamo l’Europa in pace in attesa di circostanze
migliori, noi dobbiamo guardare verso l’Asia che ci appartiene. Se vogliamo poi passeremo all’Asia
intera, all’Europa, al mondo intero. Idea condivisa in parte da Dostoevskij (anche lui nazionalista), saggio
1881 presa di fortezza Turkmenistan in cui definisce l’Asia come campo in cui la Russia mette in campo
il proprio destino. Quello che è successo in America può succedere a noi in Asia, missione di
civilizzazione che ci darà spirito nuovo e costituisce un’alternativa all’Europa. Sdoppiamento di
psicologia Russa.

07.04.2022
LEZIONE 16
IL PRATO VERDE
Dimensione nuova della contrapposizione occidente-oriente, prima in chiave mistica ma poi influenza di
eventi come la rivoluzione 1905 e poi quella d’ottobre. Non solo Colombo d’argento ma anche
Pietroburgo. Tema della Russia in CdA, contesto storico nazionale, anche in chiave cosmica, altro piano
dell’occulto, assume in CdA intonazione da interesse di B in filosofia, tema che aveva già trattato in
sinfonie, chiave int diversa rispetto al CdA (1904 delle sinfonie, chiave eterno ritorno e Russia in chiave
biblica + stesso gruppo di oro in azzurro?), opera parallela al colombo d’argento è l’opera poetica pepel
cenere, due gruppi separati di opere. Saggio con stessa chiave di lettura di sinfonie e l’altro: Prato verde.
Idea che la contrapposizione di questi due mondi cambia in Belyj nel corso del tempo ma per la prima
volta la considera su piano storico nazionale e su piano cosmico per la tradizione messianica della Russia
nei confronti di altri popoli, trae origine primi 900, popolo Russo come popolo prescelto da Dio,
oscillazione particolare tra i due mondi e centro di rinascita e rinnovamenti religiosi, tratta anche in
saggistica come il “parto verde” 1903, viene poi modificata dalla rivoluzione che sta per arrivare. Russia
come una bella addormentata, deve risvegliarsi e portare la luce, è una società viva, vita da portare in
oriente, non corrotta come l’occidente. Continuo riferimento anche alla cultura antica. Vita della morte
cosciente dell’occidente, principio vitale appartiene alla Russia, si coniuga anche all’idea di spiritualità.
Idea di sobornost’ conciliarità, ideale che traspare in tutte le opere di Belyj. Ideale espresso molto bene da
Blok. Ancora di recente la Russia dormiva, assomigliava a immagine simbolica della vendetta terribile,
come in Cda. Strashnaja smert’ - ?Kterina deve scegliere a chi cedere anima. Prato verde: Russia. Gogol’
ispirazione ideale della bella addormentata. Principio vitale della Russia che a differenza del corrotto
occidente che è destinato a perire, è vivace e contiene un principio creativo che salverà se stessa e il
mondo. La Russia come prato verde, esortazione. Credo nella Russia… leggere il saggio. Rondini con
ruolo diverso rispetto a quelli del cda. Occidente morente. Aspettative mistiche, ma eventi irrompono, e
per modernisti prende corpo ideale e riflesso artistico, svolta che Blok da a sue opere in chiave storica
(ex. I dodici).
Belyj invece rielabora la storia nel romanzo, contesto sociale influenza narrazione, Belyj stato a
Pietroburgo nella domenica di sangue. Giorni di Gennaio orrore degli eventi della domenica di sangue.
Ideale di Russia trasformato, ideale che troviamo in cda, influenzato da Vladimir Solov’ev pericolo giallo,
lo incarna in Cda in Kudejarov principio oscuro del caos, collocato nella geografia del romanzo a oriente.
L’uomo viene tentato a oriente, tentato dal diavolo, ricerca del principio vitale. Altra realtà al disotto della
superficie, immagine di luoghi di completezza di campagne con al di sotto il caos. Quindi qui irrompe la
dimensione sociale, diventa urgente da eventi storici, prima non c’era. Obiettivo della trilogia: unire corpo
(occ) e spirito (oriente) ma l’unione è fallimentare (non si genera il colombo d’argento) + occulto come
concretizzazione della tentazione.
Cda più aspetti realistici che in Pietroburgo, + comunque costante lo sdoppiamento tra realtà e altro.
Piano di lettura che crea inquietudine. Ex. P: ululato costante della rivoluzione inquietudine. No tentativi
escapologici in Brjusov. Obiettivo solo artistico rispetto a Belyj. Non solo opposizione oriente e occidente
ma anche più superficiale che si rifà a evoluzione storica precisa. Unire all’ideale destinato a perire a
quello spirituale russo, ma non ci riesce, Darjalskij perisce.
PIETROBURGO
CdA 1909/10, nel 1913 inizia a pubblicare in rivista Pietroburgo, 1916 prima volta in volume, poi riscritto
1922 pubblicato a Berlino (emigrato per periodo limitato), comunità russa (uno dei centri intellettuali
insieme a Parigi più importanti), riviste, case editrici… unica traduzione italiana proprio su questa
edizione, prima non completa. Ambientazione: eventi guerra russo-giapponese… contesti dei personaggi
di Pietroburgo.
Temi: terrorismo, scioperi delle fabbriche e delle ferrovie, comizi, sfondo su cui si svolge il tutto. Opera
completamente nuova, resa con lingua diversa da quella usata fino a quel momento. Tematiche principali:
tema essenziale (fatto biografico rapporto difficile con padre professore di matematica che cercava di
coinvolgerlo con la scienza, rispetto alla madre più artista) parricidio. Protagonisti padre e figlio: Apollon
Apollonovic Ableuchov e Nikolaj Apollonovic Ableuchov, Nikolaj incontra terroristi senza rendersene
inizialmente conto, missione di attentato contro il padre (parricidio). Provocazione terroristica e
poliziesca, doppio gioco (Pietroburgo disseminata di spie) tema ritrovato anche opere del ciclo Mosca
anni 20. Panmongolismo. Maschera (fondamentale in tutti i romanzi)
PERSONAGGI
Apollon Apollonovic Ableuchov senator dell’impero russo e Nikolaj Apollonovic Ableuchov giovane
studente lettore di Kant. Donna di cui N è innamorato Sofija Petrovna Lichutina, marito della donna,
Sergej Lichutin, madre di N conosciuta solo alla fine perché ha abbandonato figlio e marito, scappata con
artista italiano Anna Petrovna (come Anna Karenina che ha lasciato marito e figlio) forse legame con
Nina Petrovskaja donna amata di Belyj. Dudkin il terrorista, quello che da la bomba a N. Липпанченко il
doppiogiochista misterioso. Ci sono dei personaggi che non hanno fisicità, Pep Pepovic ? irreale basato
sul ticchettio della bomba, personaggio misterioso demonico Shishnashne o contrario Enshashish (nomi
onomatopeici) generato da suono, suona ideale semplice. Personaggi concreti realistici legati alla realtà
anche di quei giorni e personaggi che non hanno una fisicità propria. Personaggi allucinazione (come
quello della carta da parati), segue linea di Gogol’ capacità di deformazione dei personaggi, visioni
alterate della realtà come nel Cappotto di G, Dostoevskij parricidio e interrogatorio, luoghi sordidi,
periferia e bassifondi, luoghi isole frequentati da terroristi. SP formata da 105 isole, intorno al Nevskij
prospekt si era sviluppata. Bettole, sporco… tutto che ricorda Dostoevskij e palazzi che ricordano la P
Pushkiniana.
Testo anche autobiografico con amore e rapporto col padre. Romanzo per eccellenza del simbolismo
russo e influenza i futuri. I personaggi sono tutti simbolici.
Tipo di strati qui rappresentati: strato politico (senatore), la trama si svolge nella capitale dell’impero
russo, rivoluzione del 1905, domenica di sangue, malcontento della popolazione nei primi 900,
manifestazioni, scioperi, sommosse contadine, disordini studenteschi, malcontento basato su condizioni
economiche e metodi polizieschi che si erano instaurati ancora da prima di Nicola I, soprattutto con
Alessando III, manovre di inganno della società come Pogrom che avevano sconvolto la società ebrea,
uccisione ministro? Sovvertimento interno violento. Domenica di sangue zar che fa sparare ai
manifestanti raccolti intorno al palazzo che chiedevano la costituzione. Traccia vivace con allusioni e
scelte lessicali per descrivere scene e luoghi. Ex. Domino rosso maschera rossa (rosso color sangue,
rinvio a un’idea precisa), il senatore viene rappresentato su copertine di riviste sempre in colori sangue
(riferimento al terrorismo), personaggio ucraino (straniero, diverso) ricorda noto provocatore di quegli
anni, Azef. Riferimento a sistema politico: ballo degli Zukatov, ci fa vedere parodia dei Cenovniki,
burocrati amministrativi, sistema politico chiave parodistica, anima della società stessa, come la Russia
conservatrice di cui viene fatta la parodia. Pietroburgo come capitale e centro politico, differentza tra
centro (imperiale, potere), rispetto alle zone periferiche dove vivono operai ecc. e da cui iniziano le
manifestazioni che ogni tanto arrivano al centro. Ruolo di Pietroburgo come capitale. Diritto ereditario –
terza Roma – Costantinopoli appartiene alla Russia. Leitmotiv che si nota nel corso dell’intera narrazione.
Nevskij Prospekt, Pietroburgo città più di stile occidentale (pianta però non come quella occidentale, la
città non si sviluppa intorno a una piazza ma intorno alla strada, Nevskij Prospekt, centro vitale della
città).
Seconda chiave di lettura oltre alla politica: Pietroburgo geometrica (prospettiva Nevskij, case numerate
ecc…) geometria molto precisa, rettilineo della PN lungo la quale si costruiscono edifici secondo una
logica precisa, uno dei capitoli intitolato quadrati… strade numerate come a New York, si chiamano
linea, sulle isole (Vasilij, ecc.) tutto molto geometrico e Pietro Il Grande voleva creare una città
occidentale, costruita a tavolino in un luogo inospitale, si può entrare in cortili di edifici (non altissimi) il
cielo si vede sempre quadrato. Ordine espresso anche in maniera concreta nel personaggio di Apollon,
riflesso dell’ordine geometrico della città, circondato da geometria, piano della politica che si integra con
quello della geometria. Russia perde guerra con Giappone (pericolo giallo).

08.04.2022
LEZIONE 17
Linija Zhyzni: Belyj argomenti che erano stati letterari rappresenta con pittura con approccio
antroposofico – ne suddivide le fasi della sua vita.
Aspetto politico della città primo riferimento e filtro attraverso il quale viene presentata la capitale
dell’impero che in quanto quale ha prerogative che la distinguono dalle altre città russe, realia politici,
riferimenti a senatore, personaggi storici, secondo filtro della topografia, idea precisa di geometria che
corrisponde alla realtà che ritroviamo nel romanzo; contrapposizione Oriente e Occidente, altra immagine
della città, tutti strati calati nella cornice del romanzo simbolista (questo è il r simbolista per eccellenza).
Brjusov rispetto a Belyj legato ancora alla tradizione e Belyj la stravolge ancor di più con Pietroburgo.
Romanzo politico, mito di Pietroburgo, romanzo mistico contrapposizione Oriente Occidente, riconduce
alla dimensione altra dell’arte di Belyj. Quadro complesso che può essere ricondotto a un nuovo metodo
artistico per Belyj.
Rapporto Oriente e Occidente: tema centrale dalla prima pagina (presenta Apollon e ricostruisce la sua
genealogia), i personaggi di CdA erano separati bene tra quelli caos oriente e ordine occidente con unico
in mezzo Darjalskij, in Pietroburgo la contrapposizione non c’è, le due nature spesso si fondono. Il
senatore, anima stessa, rappresentazione dell’occidente più chiara in teoria, ma subito presentato con
primo capitoletto del primo capitolo (insigne personaggio, giochi mentali e precarietà dell’essere).
Progenitore semitico, risale ai popoli semitici lontani da occidente, più vicini antenati mongoli, e trae
cognome da origine orientale. Nelle vene del senatore scorre sangue giallo, il pericolo giallo ha già
coinvolto l’occidente. Il figlio non rappresentato così. Spesso entrambi con abbigliamento
orientaleggiante ex. Caftano, copricapo mongolo. Altro elemento orientaleggiante Sofija in realtà
rappresentata in maniera sarcastica, è una sciocca, come una bambola giapponese, nella sua casa stampe
giapponesi, e rappresentazione orientaleggiante. Fusione elemento orientale con Occidente. A volte i
terroristi con pelle gialla, copricapi mongoli… Quindi tutto ciò che è apparentemente occidentale a
Pietroburgo è fallace, al di sotto c’è sempre Oriente. Non c’è limite chiaro.
MITO DI PIETROBURGO: costruita per volontà di Pietro, luogo preciso con sbocco sul mare e
sull’occidente, ma molto inospitale, a causa di questa decisione molte persone hanno perso la vita, ha
portato molte persone a vivere lì, percorso che mette in luce decisioni di zar navigatore che aveva
viaggiato in occidente, costruiva lui stesso navi ecc. P molto diversa dalle altre città, in pietra (Mosca era
in legno), diventa mito di se stessa in origine anche. Mito di Pietroburgo definito da Ettore lo Gatto,
insigne slavista italiano. Il mito trae origine dalle origini stesse della città. Molta sofferenza provocata da
quella città, pericoli nel corso della storia, acqua fondamenta e inondazioni, il cavaliere di bronzo di
Puskin 1833 aspetto triste della città, sciagure dai fenomeni naturali, inondazione che uccide l’amata.
Cavaliere di bronzo rappresenta Pietro, posa con mano in su come anche molti personaggi ritratti in
Pietroburgo, si immedesimano nell’idea di Pietro il Grande, Evgenij sfida la statua (hai costruito qui la
città e la mia amata è morta, il cavaliere si anima e lo rincorre), in Belyj anche prende vita e rincorre. Dal
mito di Pietroburgo nasce il testo di Pietroburgo (tradizione letteraria) ripresa poi da Vladimir Toporov
uno dei giovani e più noti studiosi della scuola di semiotica elabora il Testo di Pietroburgo (letteratura di
P che fa da sfondo e protagonista con diverse cose in comune che ci permettono di creare un vero e
proprio testo di P). non semplice sfondo, ma ruolo costruttivo della trama, se non fosse Pietroburgo il
cavaliere di bronzo per es. non esisterebbe. Elementi essenziali delle opere pietroburghesi, macrotesto a
cui partecipano opere di Puskin, Gogol’, Dostoevskij, e Belyj.
Analogie anche con Venezia, Venezia del Nord. Venezia con ruolo molto diverso, anche letteratura in
Russia molto diversa. Compleanno data precisa di fondazione di San Pietroburgo. Condizioni
metereologiche, certo tipo di ambientazione, processo semiotico e schemi per individuare il testo
Pietroburghese. Tentativi secondo stessi schemi anche di creare il Testo di Crimea e di Mosca.
Essenza eterea con nebbia che produce la trama, personaggi eterei, Toporov individua i testi, Cavaliere di
Bronzo, Gogol’ (parte di opere ambientata a P) città allucinata ma anche prodotto dell’allucinante
Pietroburgo, spazi vuoti della città fantastica, immagine illusoria; città monumentale invece di Puskin
come in Belyj. Dostoevskij né monumentale né allucinante: degradata. Povera gente, tutte parti della
natura di Pietroburgo, culmina in Pietroburgo di Belyj, in questo senso si completa il testo di Pietroburgo.
Ci sono anche opere 900esche anche che riprendono il testo pietroburghese, per esempio, le passeggiate
pietroburghesi (Veiler). Ci sono molte altre opere anche citate da Toporov. Ironia di Belyj ex. Prekrasnaja
dama qui una donnetta (Sofija) immagine molto ironica, come fa anche Blok. Ironia di elementi che
decostruiscono la sacralità.
Non è più il simbolista delle albe mistiche, ha conosciuto antroposofia, cerca religione altrove, eventi che
fanno rivolgere attenzione ad altro. Sempre però simbolista, ogni cosa sta per qualcos’altro. Antroposofo
comunque convinto. Litiga con Steiner e lo descrive come gorilla, ma continua ad essere fedele ad
antroposofia, quando torna fonda la società antroposofa di Mosca.

13.04.2022
LEZIONE 18
SAGGIO TOPOROV
Toporov: scuola di semiotica di Tartu-Mosca, creata da Jurij Lotman rifugiatosi in Estonia e ha creato un
gruppo di studiosi con i quali ha collaborato per la definizione della scienza nuova della semiotica (dei
segni) con rivista propria Studi sui sistemi segnici. Lotman ha avviato studi sul testo di Pietroburgo, ma
Toporov l’ha sviluppato in diversi saggi (nomina numerose opere che definiscono il testo di Pietroburgo)
ma non primo lavoro di T per questo argomento ex. Dostoevskij e Pietroburgo in Delitto e castigo per
esempio. Il taglio che Toporov dalla teoria è diverso da quelli di Lotman. Vladimir Prop studi sulla fiaba:
distingue i ruoli e personaggi della fiaba Russa che si ricreano in tutte le fiabe, tenta di ricondurre la
questione generale a una tassonomia, una serie di funzioni, sintesi di un quadro generale. Toporov fa il
contrario, non cerca di sintetizzare la questione generale ma un sistema basato su legami (cose comuni nei
testi) Prop isola elementi. Al centro della teoria di Toporov: puntualizza il mito di P. lo specifica nel
primo paragrafo, si fonda sulla fondazione, idea che si concretizza con idea di mito, mito allegorizzato del
fondatore, fa riferimento a Lo Gatto. Risale a Mednyj Sadnik come punto di inizio del testo. Fa notare
citazioni e rimandi a testi russi e non russi, non solo cavaliere di bronzo ma anche nel resto del testo di
Pietroburgo, utilizzo delle citazioni caratterizzante anche in Pietroburgo di Belyj (implicite ed esplicite,
come rete di citazioni che fanno riferimento a Gogol’, Puskin…) sottotesto pietroburghese con molti
riferimenti a studi sull’origine della città, non solo alla letteratura artistica ma anche scientifica, ipertesto
che coinvolge testi di diverso tipo. In Cavaliere di Bronzo compare per la prima volta l’idea del piccolo
uomo malen’kij celovek, impiegatuccio di Gogol’ e altri. Ripercorre il mito di Pietroburgo, nomina le
opere (Puskin: anche Pikavaja Dama, Piccola casa solitaria…, Gogol’, Lermontov: principessa di Geroj
nasevo vremeni, Dostoevskij, Apollon Grigorjev: poesia Gorod, Goncarov, Atoljevskij, Birinskij,
simbolisti e modernisti, Kuz’min?) e apice Belyj come evoluzione del mito di Pietroburgo e poi cala,
seguono Anna Ahmatova, Osip Mandel'štam e Michail Kuzmin tre nomi dell’acmeismo russo,
movimento che nasce dalle ceneri del simbolismo e si contrappone esplicitamente ad esso (rifiutano la
ricerca raffinata sulla parola, si concentrano sulla parola come tale, concreta) 1910 (acmeismo fondato nel
1911), fino ad anni ’20 con avanguardisti e poesia dell’assurdo (ex. Vadinov, Zamjatin con “noi” primo
romanzo distopico russo, altri autori di anno nudo, Zosenko con racconti umoristici), autori (numero
molto ampio) costituiscono il mito e contengono elementi che caratterizzano in maniera specifica le loro
opere, elementi costanti non solo ambientazione, producono la semantica del testo, creano la trama, fanno
sì che le azioni dei personaggi abbiano luogo, Toporov non esplicita quali sono questi elementi, elenco
creato da studiosi che seguono il saggio di Toporov.
Ugo Persi: traduttore e professore, dedicatosi anche al lavoro del testo di Pietroburgo. Cita: condizioni
atmosferiche, ex. Delitto e Castigo (afa della città), in generale cielo grigio, nebbia, neve, pioggia, vento
(anche in opere oltre i ’20 ex. Bitov che scrisse la casa di Pushkin come pushkinskij dom nome della sede
dell’accademia delle scienze che si occupa di letteratura sede di Pietroburgo, nel romanzo il vento ha
funzione costruttiva), fango.
Topografia: geometria, prospettive, canali, Neva, fiumi, isole, non solo eventi ma producono azioni
(storie che si deformano – il cappotto di Gogol’ allucinazione) struttura della città. Architettura: luoghi
elevati rispetto al suolo e spesso anche brillanti ex. Guglie e cupole dorate immediatamente riconoscibili
come ammiragliato, colonna di Alessandro, chiese soprattutto di S. Isacco, Basilica di Kazan’, Fortezza di
Pietro e Paolo che si staglia contro il cielo, ponti, monumento a Pietro. Il tentativo di suicidio di Nikolaj
Apollonovic che vuole uccidersi buttandosi da un ponte, luoghi di eventi rilevanti di questi romanzi.
Tessitura anche delle vicende dei personaggi e stati d’animo: noia, il contrario sognatore, personaggi
solitari, il sogno di notti bianche anche a volte allucinazione, stati d’animo della dimensione onirica
allucinata, essere estranei al proprio contesto… Evgenij del Cavaliere di Bronzo, estraneo alla città,
angosciato, tutti elementi ritrovati nell’apice, Pietroburgo di Belyj. Cardine del mito di Pietroburgo: in
quel momento si crea la contrapposizione Oriente e Occidente base di tutte queste opere. Idea fine della
crisi che porta a morte come fase di passaggio alla resurrezione. Ultimo elemento che fa notare Toporov
la condizione degli autori, per lo più non nati a Pietroburgo (Belyj e Dostoevskij di Mosca, Gogol’
ucraino). Tutto elencato da studiosi e interpreti dello studio di Toporov.
p. 435 Parte poco chiara in traduzione. Puskin incarna origine ma non identifica il testo Pietroburghese.
Tutti elementi architettonici analisi testuale, non sufficienti tutti questi elementi ma necessaria anche la
presa di coscienza, funzione costruttiva, funzione da attribuire a tutti questi elementi, sacri ai fini della
costituzione del testo di Pietroburgo. Correlazione semantica tra tutti questi elementi, pregni di
significato, in questo modo si può creare il sovra testo / ipertesto nel quale rientrano tutti questi testi.
Comune vocabolario pietroburghese: tutti elementi hanno un lessico corrispondente che crea un campo
semantico a parte per il testo pietroburghese. Crea la trama. Apice in Pietroburgo: ogni opera contiene
alcuni degli elementi e in Pietroburgo di Belyj moltissimi come tanti strati per un testo complesso (idea di
citazione primo elemento di complessità), citazione anche nel modernismo come strumento essenziale per
la costruzione del romanzo, studiato da Zara Grigor'evna Minc (1927-1990), studiosa delle opere di Blok
e del simbolismo russo, in chiave semiotica, idea della citazione. Resa della difficoltà del romanzo con
continui rinvii. Idea alla base del concetto di testo di Pietroburgo.
Impiegatuccio: rappresenta la struttura fortemente burocratizzata russa, figura più bassa del contesto
sociale, lo subisce, non ha grosse risorse economiche, non può fare carriera… il più significativo esempio
di malen’kij celovek è il protagonista del cappotto (Akakij Akakievič mette da parte soldi per il cappotto
per entrare a far parte della società e poi gli viene rubato, muore e perseguita i cittadini di P) ma non
necessariamente una figura intrinseca di Pietroburgo, ma essendo P la capitale è il centro della burocrazia.
Tipica figura 800esca ma anche in letteratura sovietica. Mosaico di opere, citarnost’ tessuto di
complessità. Romanzo molto noto in Russia, molti scrittori hanno tratto ispirazione, anche spettacolo
teatrale con Belyj stesso che ci lavorava, più varianti. (Belyj si riferisce al lettore dando del tu)
PERSONAGGI E RAPPRESENTAZIONE
Apollon Apollonovic – senatore, ritratto come occidentalista, risultato di impero che guarda a occidente
ma in realtà di origini orientali, unisce in sé i due principi (principio vitale e di società morente), nel corso
del romanzo ci fa notare che questo senatore è in realtà frutto di un gioco cerebrale. Attore famosissimo
molto legato a Belyj lui stesso antroposofo Mihail Cechov e la sua compagnia interpreta Apollon, un
incubo di marito per la moglie che nota in lui alcuni dettagli fisici come le orecchie cartilaginose.
Personaggio irreale prodotto della nebbia. Caratterizzato da stranezze. Personaggio reale ma la
concretezza si perde nella sua natura irreale, come se i personaggi non avessero fisicità. Riflesso di veri
senatori e ministri dell’impero ma allo stesso tempo non del tutto reale. Alla fine, si riunisce con la
moglie anche se Nikolaj si allontana. Non perisce a causa dell’attentato (bomba in scatola di sardine
ticchettante avvolta in carta, la bomba esplode anche), Pep Pepovic Pep personaggio onomatopeico della
bomba. In alcune varianti del testo muore, in alcune si salva, in alcune incubi, finali molto diversi,
immagini oniriche nel film perché non possibile rendere cinematograficamente. Molte varianti.
Nikolaj Apollonovic: antitesi del padre, studioso Kant, diverso anche per aspetto fisico, si muove
impetuosamente a differenza del vecchio padre, non alto, sguardi irrequieti viso sorridente, ma qualità che
si trasferiscono da un personaggio all’altro: sguardo di pietra, profilo di marmo (leitmotiv del cavaliere di
bronzo simboli entrambi del potere, gesto anche nel romanzo con la mano), proprio come il padre,
trasferimento anche per genealogia dell’aspetto orientale. Vestito con copricapo mongolo come figura di
oriente, ma in realtà anche occidente (profilo di marmo sguardo di pietra). Rappresentante della giovane
generazione aristocratica, si reca dai terroristi involontariamente, rifiutato da Sofija e decide di uccidersi,
scrive che visto che vuole morire vuole farlo almeno con un motivo e quindi si rende disponibile al
comitato, quel che succede dopo non lo sa chiaramente, non capace di gesti autonomi, terrorista per caso.
Indossa la maschera del domino rosso, abito che Belyj possedeva veramente, quando prende il ruolo di
terrorista. Ciò causa uno skandal – figlio di un personaggio pubblico.

14.04.2022
LEZIONE 19
Inizio: tutti i russi sono mongoli, elemento orientale in tutta la Russia. Proprietà di transizione di qualità
da personaggio a personaggio o ad ambiente. Ex. Oblomov di Goncarov, incapacità di agire che si riflette
nei vestiti (vestaglia) e ambiente (polvere, inchiostro secco). Natura del personaggio che si riflette su tutto
l’ambiente. Ex. Ambiente in cui vive AA, anche dove non sembra emerge la natura di un altro
personaggio, qualità nascosta che traspare all’improvviso da gesti e sguradi.
Sofija Petrovna: di cui è innamorato Nikolaj, sposata con Serfej Lechutin, la Sofia dama dei simbolisti
(riprende il nome ma qui deformata), donna sciocca, bambola giapponese, isterica, peluria come Natasha
in guerra e pace, capelli lunghi e neri, volto perlaceo, conserva qualità anche della bellissima dama,
occhioni sinii, colore a volte turchino cupo (qualcosa di diverso dalla bellissima dama), trasformata con
ironia. Tragedia in arrivo che si riflette nei suoi occhi, risata infantile della donna sciocca. Casa con colori
chiassosi, rosso fuoco, merletti, ciondoli, fiocchi, kimono, paesaggi giapponese, oriente che emerge.
Sergej Lichutin amico d’infanzia di Nikolaj (che fa anche da testimone e autista al matrimonio) ma nutre
attrazione per lei e lei non disdegna. Una volta tenta un approccio maldestro e lei lo schiaffeggia, lo
insulta, pagliaccio rosso! Riferimento alla maschera, Sofija lo sa. Questo rifiuto fa considerare a N il
suicidio e quindi offre la propria morte al comitato (gli attribuisce il compito di uccidere il padre) e
quando capisce cosa deve fare si rifiuta ma inavvertitamente fa partire il meccanismo. (Blok fa della dama
una prostituta e cambia completamente i parametri. In Blok anche trasformazione dei colori in viola…
chiave di ironia).
Sergej: figura particolarmente grottesca, non tanto ossessionato dall’idea dell’amico che cerca di
corteggiare la moglie, quanto dalla necessità di fermare l’attentato, trova la lettera del comitato e scopre
della commissione di attentato, cerca di fermarlo con violenza, lo picchia. Tenta il suicidio a causa del
corteggiamento della moglie. Maschera tema essenziale: S cerca di impiccarsi al lampadario, la corda tira
giù soffitto con stucchi e decorazioni. Quando si mette il cappio gli da fastidio la barba e cerca di rasarsi,
ma si rasa solo a metà nella fretta. Caduto con stucchi e non suicidato e in più mal rasato, grottesco. Poi si
prende N lo porta a casa e lo picchia, tragiche scene.
S vieta alla moglie di andare al ballo in maschera (lei vuole vestirsi come madame Pompadour). Lì N
arriva vestito da domino rosso e la gente lo riconosce scandalo, appare una maschera che appare come
Sergej ovvero contraltare del domino rosso, il domino bianco ovvero Cristo. La figura del domino bianco
che si contrappone al rosso che fa pensare alla seconda venuta di Cristo e all’attesa dei simbolisti, fa
pensare ai 12 di Blok che ad un certo punto guida i 12 soldati rivoluzionari. Non ci viene detto
chiaramente che sia Cristo, in altre edizioni riferimento molto più evidente. Nella sceneggiatura
cinematografica si fa riferimento a the light of the world come Cristo con lume per proteggere Sofija.
Altro mondo rispetto al senatore: terroristi, doppiogiochisti e provocatori
Lipacenko: desinenza ucraina (altro, straniero) uomo che cerca di sedurre Sofija, aspetto di mongolo,
orientale, doppiogioco, viscido, brutale, doppiogiochista, manovra fili dei burattini, riesce ad ammaliare il
terrorista che consegna la bomba a N (Dudkin)
Dudkin: personaggio stravagante, terrorista poco convinto, porta la bomba in casa di AA, ma spaventato,
ossessionato dalla sua solitudine, non del tutto convinto, nessuno è esente dalla lente grottesca.
Romanzo fortemente cinematografico e risente dell’espressionismo tedesco come cinema espressionista,
vicino a quella poetica. 1907-1921 stato in De, amante del cinema quindi conosce quelle realtà, ma
l’espressionismo in Russia si sviluppa in maniera molto minore rispetto al mondo germanico. Unico
autore letterale importante in Ru dell’espressionismo Andreev.
Vicinanza della poetica di Pietroburgo al cubismo/futurismo (colori e forme). Vicinanza anche a musica
(per i secondi simbolisti l’arte per eccellenza, nota simbolo perfetto che si fonde con colori ecc).
STILE
Utilizzo di dettagli ancor più che in CdA (colori, ex. Acqua di P come quella della laguna di Ve, ma più
verde, non segno di vitalità per Belyj, non si muove e non ha vita, città lei stessa priva di vita, carta da
parati gialla da cui esce il personaggio, volti gialli…), creazione lessicale anche nell’invenzione di colori
nuovi con strumenti morfologici russi, tutta la gamma dei colori abbinati anche con oggetti. Dettagli fisici
come verruche, bombette dei passanti (Gogol’ il naso). Quell’orecchio lo aveva già visto – la madre che
ricorda la prima notte di nozze processo metonimico. Non troviamo passanti ma bombette che
camminano. Paragoni con pietre e gemme, luce, crea un fondale pittorico, illustrazioni del mondo
dell’arte mir iskustva. Zoomorfismo (con tutti gli animali possibili) usato spesso da Belyj (AA come
ragno o pipistrello che allarga l’ala e sottopone tutti al suo potere), (scena drammatica Dudkin che
incespica sul tappeto con la bomba, N sente uno squittio topo nella trappola, Dudkin impaurito, N afferra
la trappola e rischia di farla cadere proprio come la bomba). Usa anche descrizioni rivoltanti, immagini
non molto eleganti, lo fa utilizzando una lingua particolare, inventa neologismi: aggettivi composti (in
Russo due parole che possono essere unite o unite con trattino, avverbio+ aggettivo, sostantivo+ aggettivo
o con avverbio o sostantivo…).
Effetto di disintegrare la frase che in questo romanzo è spesso sconnessa, interrotta da trattini di
sospensione, frasi brevi e staccate, con le innovazioni lessicali rendono arduo il compito del lettore,
lettore modernista che compare in scena, deve avere forte conoscenza enciclopedica. Belyj da strumenti
per recuperare il senso: leitmotiv, flashback che consentono di ricostruire organizzazione, salti tematici,
tipologie testuali diverse (diversi artifici usati da Belyj) ad esempio canzoni popolari, edizione 1916 saggi
filosofici, biglietti, crea un collage testuale. Il ruolo del lettore è particolarmente rilevante. Molti elementi
non sono stati conservati nelle edizioni successive ex. Spesso nella ed. 1916 il narratore interrompeva la
narrazione e si rivolgeva direttamente al lettore (obrashenije), cosa che scopare nella vers. 1918. 1916 si
rivolge spesso al lettore. Sparite nella traduzione digressioni liriche (tipiche in P tradizione, ma unita
all’innovazione).
Tradotta la versione del 18 – per volontà di Epocha di Berlino (casa ed.) e Belyj rivedeva le sue opere in
continuazione, e un po’ le perdeva, ex. Prima opera, perduta, poi un’opera dimenticata sul tram. Poneva
domande retoriche al lettore, si fa sentire il narratore con esclamazioni, valutazioni. Elementi assenti nella
versione più recente (si rivolgeva al lettore come lettore o interlocutore indefinito in seconda persona
singolare, oppure a personaggi fittizi ex. Osservatore attento). Un aspetto frequente e consueto –
personaggi di Pietroburgo vengono resi attraverso uno specchio e noi li vediamo attraverso lo specchio.
Altro aspetto rimasto in traduzione solo in parte: espressioni come pochemuto (per qualche motivo, chissà
perché…), si trovano anche in traduzione - rendono tutto incerto come se la narrazione fosse fittizia, crea
un’immagine ideale. Forse ogni edizione si avvicina di più alla rappresentazione teatrale. Pioggia di
dettagli, colori, immagini, si trasforma quasi in Gogol’. Colori come nelle ultime opere di Gogol’, si
rafforza elemento visivo e non dialogo.

20.04.2022
LEZIONE 20
La lingua di Andrej Belyj (saggio sulla lingua e struttura compositiva dell’opera di Belyj), aspetto tipico
della letteratura di quegli anni: Prosa del poeta, poeti che scrivono in prosa, aspetto tipico di quegli anni,
studi anche convegni (convegno di Trento, alla prosa poeta). Occasionalismi, neologismi, nomi propri
(vicinanza a Gogol’), tessuto fonetico del testo (Zvukopis’ molto rilevante per opera di Belyj).
Inizialmente simbolismo e modernismo studiati in emigrazione, in particolare Belyj non studiato per
molti anni, poi anni 80 dal gruppo di Bergamo e negli USA, newsletter della Belyj society con studi
americani sull’opera di Belyj. Capitolo sulla lingua di Belyj. N.6 1987.
1. Poesia e prosa: contesto particolare di B. ripetizione proverbi, leitmotiv, elementi organizzazione
di struttura interna, carattere ciclico, ripetizione di motivi di determinati temi… Leitmotiv subito,
dalle sinfonie, ciclico tutti il lavoro. Alternanza di generi letterali nelle opere (viaggio, biografia,
elementi di trattati filosofici, frammenti poetici, canzoni), tutte opere in chiave biografica, anche
Brjusov usa frammenti, caratteristica narrativa anche nel postmodernismo. Zoomorfismo,
personaggi associati a immagini specifiche, ripetizione di immagini come ragno di Darjalskij.
2. Casi concreti di ripetizioni sintagmi, frasi, verbi, stesse radici parole di una sfera semantica, prosa
poetica, resa poetica attraverso elementi costitutivi, citazioni anche all’interno della stessa opera,
molti esempi concreti.
3. Ritmo e sintassi nella prosa di Belyj, mescolanza prosa e poesia, non solo interesse per poesia ma
anche influenza di musica arte per eccellenza e essenza di vita, influenza prosa lirico-filosofica di
Nietzsche. In Sinfonie: anafore, ripetizioni, struttura con molto ritmo. In Pietroburgo prosa
metrica ancora più evidente. Paragrafi molto lunghi (come Gogol’) molti punti e virgole.
Rivoluzione della prosa. Aspetti contenuti in piccola parte anche in Brjusov. Irofeev.
4. Occasionalismi: CdA riferimenti allo Skaz Gogoliano, dialettismi soprattutto in CdA, neologismi
spesso da combinazione di parole usuali in contesto inusuale, onomatopee, colori nuovi, CdA
molto grigio argento, Pietroburgo in lilovyj (viola scuro ish), nomi dei personaggi con riferimenti
a idee (Baronessa con nome che riferisce la morte) tradizione classica dei nomi parlanti.
5. Nomi: nomi parlanti, con caratteristiche dei personaggi, riflesso che condiziona anche ambiente
in cui sono rappresentati, spesso insito nei nomi contrasto oriente e occidente (Ableuchov), nomi
propri e appellativi e nomi con cui vengono chiamati anche a seconda delle maschere (Nikolaj
domino rosso, Sofija chiamata anche Madame Pompadour) nomi che evolvono nel corso
dell’opera, Pep Pepovic Pep, solo onomatopea inizialmente e poi nome proprio, Doplevé che
riprende un personaggio reale ministro degli interni (cattivo, controllo della vita privata delle
persone dalla terza sezione che ha creato), anche con colorito politico.
6. Oriente e Occidente: nonsense e umorismo (ex. Pietroburgo con aspetti fisici grotteschi),
sinestesia come mezzo principale per interesse apocalittico, sogno sul giudizio universale in
Pietroburgo. Rapporto con filosofi. Occhi di N che da azzurri diventano abisso nero. Kant,
studente Kantiano.
Aspetti tradizionali della narrazione con elementi rivoluzionari, ex. Brjusov e uso del paratesto, anche in
Pietroburgo con epigrafe dal Cavaliere di Bronzo all’inizio di ogni capitolo. 1913/16 P, CdA e AdF di
qualche anno prima.
Cronologicamente il primo, 1905 Sologub. Alcuni aspetti tipici del modernismo, con anche tematiche nel
demone meschino tipiche di Sologub. Più tradizionale dei testi trattati, rappresenta malen’kij celovek, ma
opere contemporanee.
21.04.2022
LEZIONE 21
FEDOR SOLOGUB: IL DEMONE MESCHINO
SOLOGUB Pseudonimo stabilito dalla sua casa editrice, anni 90, casa simbolista severnyj vestnik. Rivista
simbolista, collabora ancora da inizio 900, scelgono nome che ricorda Sollogub famiglia aristocratica
narratore famoso Vladimir Sollogub. Non era aristocratico (raro) figlio di sarto stato servo della gleba,
vicissitudini di carattere economico, dopo la morte del padre la madre va in servizio a famiglia
pietroburghese grazie alla quale S ha la possibilità di studiare, si iscrive a istituto per insegnanti, lavora
per anni come insegnante, conosce anche ambiente della periferia anche da insegnante, traccia anche nei
romanzi. Passione letteratura, da giovane pubblica recensioni, racconti, poesie, traduzioni (ex. Kleist…) –
96 pubblica prime raccolte poetiche (3) poi primo romanzo Tjazholye sny (sogni pesanti) e serie di
racconti. Prima trad del demone meschino di molti anni fa. Scrittura ricca. 1897 rompe con casa editrice,
e collabora con altra rivista simbolista Zolotoe Runo.
Mano a mano matura se non vero simbolismo forte avvicinamento a simbolismo e decadentismo,
comincia più vicino al naturalismo e si evolve. Acquisisce prospettiva dei simbolisti e simbologia,
avvicina a Brjusov, interesse spiccato per il diavolo come Brjusov. Satana non negazione di dio,
contrapposizione solenne alla sfera umana, il male è necessario come contrapposizione per nutrire il bene.
Importante saggio 1906 “Ja kniga sovershennogo samoutverzhdenija” io, libro di completa
autoaffermazione. Pubblicato su Zalotoe Rulo rivista simbolista, 1906 quindi evoluzione simbolista
compiuta. Egofuturismo uno dei gruppi che contribuisce alla prospettiva futurista Russa (cubofuturisti i
più famosi, egofuturismo, mezzanino della poesia, centrifuga), fenomeno più composito di quello italiano.
Seberjanin capo dell’egofuturismo, fonda filosofia sul culto dell’io. Egofuturismo si avvicina a lingua
simbolista e degli occidentali, molti francesismi. Sologub avvicinato a egofuturismo, ha anche rapporti
con Seberjanin e sposa una poeta e organizza con lei salotti letterari, domeniche letterarie frequentate da
simbolisti e Seberjanin, Ahmatova dell’acmeismo, Osenin dell’immaginismo, Kornej Cukovskij potente
critico letterario che scrive molto anche sull’opera di Sologub.
Anni della prima rivoluzione russa, S che fino ad ora si era interessato solo a tematiche artistiche inizia a
interessarsi di questioni sociali, skazocki politiche di ispirazione rivoluzionaria che inizia a scrivere,
poesie in prosa. Turgenev dei classici che inizia a preparare la strada per il decadentismo e il simbolismo,
stehotvorenija in prosa, poesie in prosa, forma che avvicina la letteratura tradizionale a questa forma.
Secondo, Cekhov (non forma, ma forma della parola), Sologub altro esempio di passaggio da realismo a
Simbolismo con le skazoski come esempio della metamorfosi. 1907 inizia a scrivere il demone meschino,
complessa genesi, scrive molte bozze e materiale preparatorio, alcune delle quali vanno a finire in
Tjazholye sny, alla pubblicazione del demone meschino porte chiuse.
Peredonov: inetto, malen’kij celovek, ottuso, cattivo, negativo, definito antieroe, cerca di freagare
persone, anche paranoico, perseguitato da manie, non si fida del cibo che mangia, vicenda di un paranoico
quindi difficile da pubblicare per censura. Riesce infine a pubblicare dalla stesura di 10 anni 1892-1902,
fino a quando non si rivolge a due frequentatori del suo salotto Mereskovkij e Gipjus moglie con cui
aveva fondato rivista Voprosy zhyzni. 1905 inizia a pubblicare, 1907 esce in volume per Sypovnik. Ha un
enorme successo. Tiratura più alta per tutte le opere simboliste, subito tradotto in tante lingue. Lascia
lavoro di insegnante e si dedica alla letteratura e al teatro. Subito dopo produzione teatrale di Demone
meschino e inizia a scrivere anche per il cinema. Un po’ tutti gli autori di questo gruppo avevano trovato
interessanti gli eventi non come eventi politici, quanto per il rinnovamento spirituale, ma un po’ tutti
erano delusi, si era creata una società molto burocratizzata, senza rinnovamento spirituale, Sologub inizia
ad essere fortemente anti-bolscevico rispetto anche a Belyj. Anche per contatti famigliari (anche la
moglie) posizione ferma anti-bolscevica. La delusione lo porta a chiedere di emigrare a Lenin, richiesta
respinta costantemente, solo dopo 10 anni concesso, ma a quel punto moglie impazzita nell’attesa e si
suicida, lui scioccato e rimane in Russia, continua a pubblicare (francesi…), nuova politica economica
(Lenin in attesa di arrivare a rivoluzione socialista necessario passare per fase borghese e introduce la
npeconomica fondata su capitalismo, reintrodotte imprese private tra cui anche case editrice che
permettono di pubblicare anche all’estero).
Il demone meschino grandissimo successo, molto diverso da altri, percepiamo legame con naturalismo ma
si delinea lo sfondo di decadentismo. Evoluzione da più trad a nuovo e chiave di interpretazione della
paranoia in saggio non pubblicato 1888 “teoria del romanzo”. Espressione di idee ancora tradizionali,
dichiarazioni importanti per comprensione. Precoce. Posizioni contrarie a quelle che matura dopo ed
esporrà in saggio “teatro di una sola volontà” dove dedica attenzione al dramma contemporaneo, poetica
modernista (posizione profondamente cambiata). Veceslav Ivanov: studiato struttura e architettura del
dramma e la presenza del coro, interpretando anche il dramma classico, come espressione di più voci,
Sologub ritiene che il dramma sia invece espressione di una voce in teatro di una sola volontà, contrario
di Ivanov, fine ottocento inizia con posizioni legate a tradizione, ma poi contesto cambia e anche la sua
visione e se prima si contrapponeva ai simbolisti ora aderisce all’idea dei modernisti. Matura posizioni
nuove. Studia dramma in chiave opposta rispetto a Veceslav Ivanov che considerava nella struttura del
dramma il coro, molte voci, anche nel dramma classico. Spiegazione della paranoia di Peredonov.
Volontà e voce di un unico individuo che anche se circondato da altri personaggi estende la propria voce
a tutti quelli che sono vicini a lui. Volontà dell’autore, nel dramma l’unica volontà e voce è dell’autore
che decide tutto, anche insensata la lotta con il destino (unico come autore) non ci sono personalità
autonome perché tutte seguono la volontà dell’autore. Peredonov: continua lotta per ottenere qualcosa.
Non c’è trama o intrigo perché tutto prestabilito profeticamente dall’autore e tutti i personaggi sono
uomini ridicoli, nessuna individuale. Polifonia di Bachtin su Dostoevskij è opposta (personaggi tutti con
le loro caratteristiche). Se la vediamo così uno come Peredonov non può che impazzire. Il solo fatto di
nascere determina mancanza di libertà, esistenza verso oscurità e omicidio (P alla fine uccide, pazzia
dettata dalla poshlost’, bassezza e volgarità dalla bassezza umana, noia), nessuna possibilità di
autoaffermazione e io corrotto dalla banalità della vita, non puro. Peredonov protagonista ma compare
anche in Tvorimaja Legenda (è un personaggio modellato intorno a un concetto molto preciso).
Insegnante come Sologub, i colleghi di S sono il prototipo per il personaggio, aspira a fare carriera, una
principessa pietroburghese gli promette di far carriera indirettamente attraverso la coinquilina che lui
vuole sposare, lui crede, nel romanzo non otterrà il posto, speranza vana, anche questa lo porta ad
impazzire, in Tvorimaja legenda esce dal manicomio e davvero fa carriera nel governato di cui fa parte.
IL DEMONE MESCHINO: demonio (differenza demon demone e bes demonio) piccolo, espressione che
Sologub riprende da altri ex. Puskin e Gogol’, espressione che loro usano rassypatsja melkim besom
(sbriciolarsi in un piccolo demone – sgretolamento dell’identità nel piccolo demone), anche Lermontov
(ricerca della perfetta immagine del demone) cita il melkij bes uno dei poeti favoriti da Sologub. Scene in
Besy di Dostoevskij riprese da Sologub (le riscrive), ex. Demoni: ballo in maschera e poi incendio
(presente anche in demone meschino) e altri elementi come protagonisti con elementi comuni.
Nedotykomka (inafferrabile) piccolo demonietto che compare nel 12° capitolo, lo vede solo Peredonov,
figura diabolica senza grande forza sul romanzo, come piccolo demonio (può essere lui), ma chi è il
demone meschino? Peredonov? O il demonietto? Nella 2° edizione Sologub antepone una prefazione: No,
miei contemporanei (i critici) io ho scritto questo romanzo su di voi… sul demone meschino e tutti i
personaggi e su di voi (elenca tutti i personaggi), melkij bes non è nessuno di questi, neanche
nedotykomka. Individuato come creatura amorfa che compare qua e là nei capitoli soprattutto finali
dominata dalla volontà di Peredonov. Complesso aspetto del paratesto di Brjusov e i suoi commenti,
ulteriore parte di significato.
Subito romanzo attira attenzione e Blok in recensione nota: creatura piccola e strana che si chiama
Nedotykomka, regionalismo e nel tolkovyj slovar’ simile a intoccabile ma in Sologub completamente
diverso, una creatura che corre sotto alle sedie, ridacchia, appare in chiesa, S aveva anche usato questo
nome prima in poesia di 1899 – definiva la Nedotykomka come grigia, con un sorriso e amico misterioso
o segreto. Tratteggiato in maniera incerta, grigio, fumoso, bluastro, cattivo odore, sibila, occhi
fiammeggianti, emette scintille e verso la fine corpo ardente, legato all’idea di serpente di fuoco della
demonologia slava. Agile e inafferrabile, P deve usare astuzia per farlo star fermo.

22.04.2022
LEZIONE 22
Sologub: Melkij Bes casa editrice Nauka casa editrice a cui si appoggia Puskinskij Dom su Moodle.
Edizioni monumentali. Aveva cominciato a pubblicare su voprosy zhyzi ma la rivista era stata chiusa e
non erano usciti gli ultimi capitoli. Lik: volto termine aulico (non lico ma lik)
Seconda prefazione (seconda edizione): risposta, alcuni hanno detto che l’autore è cattivo e rappresenta
sé, ma voleva far vedere che al mondo ci sono persone cattive e come sono cattive. Nella prima edizione
non fa vedere le sue intenzioni però, secondo il patto con il lettore dovremmo accettare le info che ci da.
Neanche voi non vi ricnonoscete nel romanzo perché non siete persone cattive. Non dice IO vi ritengo al
sicuro da questa descrizione, ma voi vi ritenete sicuri. Come Brjusov che modella il paratesto per creare
qualcos’altro e la funzionalità (spesso succede nelle autobiografie). Altri invece ritengono che questo
fenomeno della cattiveria di P sia un fatto comune. Tocca argomento Nedotykomka e elkij bes,
personaggio estremamente negativo. Si temeva la pubblicazione, censura.
Demone meschino. Peredonovshina – Peredonov: nome di personaggio e (come Oblomovshina) quando
carattere del personaggio diventa generalizzato e mito in cultura russa viene creato il neologismo con
shina. Non di per sé connotazione negativa ma i personaggi hanno qualità negative. Come per esempio
Kafkaesque, in traduzione si lascia così. Oblomovismo tradotto così in saggio.
Questo romanzo è uno specchio creato abilmente, l’ho livellato a lungo, la superficie è liscia e la
composizione è pura. Nessuna curvatura, riflette in maniera perfetta il meraviglioso e il mostruoso, in
maniera precisa. Dimensione simbolica ancora non osservata qui.
Peredonov è molto cattivo anche con gli studenti, li punisce, denuncia ai genitori, meschino, intero
romanzo P non cambia mai, sempre cattivo, ma armonia della trama che si fonda sulla contrapposizione
di elementi, forse non regge, se intero romanzo si fosse basato su negatività del personaggio la trama non
sarebbe stata armoniosa. Elemento contrapposto che porta armonia: storia d’amore tra signorina Ljudmila
Rutilova e adolescente Sasha Pyl’nikov allievo di Peredonov, inizialmente al centro di uno scandal,
ragazzo dai tratti perfetti, si comincia a raccontare in giro che sia una ragazza che si veste da maschio
(identità di genere affrontata anche nella letteratura russa ma meno studiata rispetto alla letteratura
occidentale, Kuz’min si distingue per la tematica dell’omosessualità). Peredonov insegnante gretto e
meschino fomenta queste voci, il ragazzo viene sottoposto a un controllo per vedere che è un ragazzo.
Ljudmila R una delle tre sorelle (uno dei gruppi dei personaggi) è incuriosita dal ragazzo ma se ne
innamora (Pyl’ – cenere polvere). Amore puro misto con peccato, ma non maligno perché nutrito da
amore. Paranoia Il loro rapporto è delicato, sentimento puro anche se lei è più grande, il mondo brutto e
cattivo di Peredonov si contrappone alla seconda linea narrativa del rapporto tra i due, amore candido e
ingenuo, entrambi inconsapevoli iniziano a nutrire passione, lei ad un certo punto lo spoglia e lo bacia.
Amore che da alcuni visto colpevole, che in realtà Sologub ritiene espressione di amore, Sologub passa
per erotomane – una delle malattie trattate nel romanzo. In un saggio “Krasota” Sologub dichiara
apertamente la sua posizione, celebra la bellezza fisica anche in modo pagano, conferma quello che scrive
nel romanzo, la bellezza fisica di Sasha è una bellezza pura non peccaminosa.
Armonia – non abbiamo solo la negatività di Peredonov, contrapposizione della linea narrativa che
esprime bellezza, sdoppiamento con il riflesso nello specchio. Indicazione di lettura data dopo la
pubblicazione del romanzo in prefazione della seconda edizione, parti di significato perse, non tradotte.
Decadentismo, anche lui rinvia al mondo simbolico ma non c’è una realtà spirituale come in Belyj, anche
lui uno della prima generazione dei simbolisti. Posizioni diverse, non ci sono spaccature e voci diverse
ma come si giustifica lo sdoppiamento?
Realtà bieca di Peredonov meschinità e fantasia dei due giovani, sogno e peccato (sogno puro ma
desiderio peccaminoso, due cose separate della stessa realtà per questo non peccaminose per S)
sdoppiamento già contenuto nel titolo, secondo alcuni: Bes non può essere melkij, è Satana, il demonio
non può essere piccolo, è un ossimoro. Il demonietto compare per la prima volta dove non deve trovarsi
(chiesa) e Peredonov lo seda con formule magiche non religiose: contenuto pagano in chiesa. Continui
risvolti di questo genere in tutta la narrazione. Sdoppiamento della realtà simbolico: vicinanza al
simbolismo. Questo sdoppiamento rimane armonioso in virtù della fusione di questi aspetti.
Nedatykomka si sottomette alla volontà di P (creatura informe che a un certo punto assume la forma di
Peredonov, il fatto che appare in un certo momento della narrazione è sintomo di una certa natura,
emanazione dell’anima di Peredonov e per questo poi si fonde nuovamente con lui). Sorta di nuova
diffusione di due principi – si fonda con P. per alcuni non sarebbe che l’emanazione dell’anima di P.
Osservare quanto si specchiano i personaggi anche in Piterburg, non ha lo stesso significato che per S
però. Dissoluzione dell’identità sia in Belyj che in Sologub: dietro all’ideantità c’è sangue giallo, pericolo
ecc e non c’è soluzione, in Peredonov la soluzione alla dissoluzione, che ricompone la sua identità è
omicidio, Nikolaj non vuole commetterlo invece, tormentato dall’idea, posizioni diverse, identità di
Peredonov tormentata in chiave patologica rispetto a Nikolaj, casi di paranoia patologica tema comune
nella letteratura moderna, argomento chiave della storia, P sembrava un pazzo e anche per questo non
volevano a pubblicare. Per Belyj non così, interpretazione psicoanalitica. Aspetti che fanno pensare alla
patologia di Peredonov: tormentato da una serie di manie: non si fida di mangiare per paura veleno, paura
di condomini in cui sono morte persone – morte che perseguita, ha paura che la morte lo porti via, manie
di persecuzione, nasconde coltelli, cerca di uccidere chi lo perseguita, paura dell’amico Pavlushka che
vuole impossessarsi della sua vita, vuole sposare la sua fidanzata, prendere il posto a cui P ambisce…
Idea di Schopenhauer della stupidità come mancanza di raziocinio, scarsa abilità di applicazione delle
leggi, incapacità di creare legami tra causa e effetto, P non riesce a riconoscere le relazioni tra persone
come relazioni di causa effetto. Facile per altri ingannarlo, lui non riconosce queste relazioni, lento e
ottuso, altro segnale della sua patologia, non solo caratteristica, Bachtin ha notato qualità di idea
ipertrofica di se stesso, super narcisista. Non capisce l’idea del riflesso, come si compone la realtà, il
riflesso nello specchio che ricompone bene e male, per questo la sua personalità si frantuma e impazzisce
quando non ottiene il posto di governatore, e poi omicidio. Mereshkovskij interpreta Gogol’ parla di
Chlestokov (ispettore generale) in questi termini, come possiamo rappresentare Peredonov. Uno degli
aspetti interpretati patologia di P è il malenkij celovek, impiegatuccio, non riesce a stare a galla nella
società, sopraffatto, personaggio presente nella letteratura russa. Akakjevic di Cappotto.
In Sologub idea del Malinkij celovek si rafforza con altra prospettiva, non solo in questo romanzo, ma
anche altre opere, due racconti – Malen’kij celovek e stal malen’kim. In più, ad un certo punto, nel cap 6
ci dice Sologub stesso quale orientamento prendere, fa dire a una delle signorine per bene della città –
avete letto l’uomo nell’astuccio di Cechov? Vero che è acuto? – si era rivolta a Volodin, racconto… si
sofferma sulla pubblicazione concreta e reale, cita esplicitamente il racconto con tema centrale del
Malenkij celovek e in più scrive i due altri racconti – nel primo il protagonista cerca di rimpicciolire la
moglie, ma rimpicciolisce sé stesso fino a scomparire. Tema fantastico non solo sociale che si inserisce in
una prospettiva universale, per un processo universale, per magia sparisce. Diverso dal MC di Gogol’,
Dostoevskij ecc. Peredonov sparisce dal luogo e dal tempo, ci sono prototipi reali (luoghi, colleghi di
Sologub), ma anche nel cronotopo reale si inserisce l’universale, ex. Sposta le lancette dell’orologio, si
colora le gote per sembrare giovane, come se il tempo non esistesse promette di vivere 100 anni, come se
facesse esplodere la dimensione del tempo. Trattamento di MC molto diverso – non solo dal punto di
vista sociale ma anche dissoluzione dell’identità.
1920 il comitato centrale stabilisce che tutti gli artisti si devono attenere a dei principi, scrivere, dipingere
secondo un certo ordine. Con il realismo socialista il partito si intromette anche nella vita private.
Emigrazione – realtà simbolisti raccolta da Nabokov che riprende arte simbolista per molti aspetti,
caratterizzate da grande malinconia per la patria, molti vengono messi in campi, o uccisi, opere bandite,
arte che rimane cristallizzata (sia in quelli rimasti che non possono scrivere, sia a quelli emigrati che
continuano a seguire quello stile). Nabokov emigrato riprende molti aspetti dell’arte simbolizzata,
cristallizzata finché non viene riproposta dopo liberamento. Samoizdat 60-70: opere di scrittori
contemporanei censurati – si copiava tra amici passandosela (scrittori contemporanei che venivano
censurati, non quelli precedenti).

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