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PALAZZO DUCALE DI URBINO

• Dimora che divenne esempio straordinario di architettura rinascimentale. Definito come una CITTA’ IN FORMA
DI PALAZZO (cit. Baldassarre Castiglione)
• Dimora dove vive Federico da Montefeltro e i suoi successori fino ai Della Rovere (governano fino al 1631)
• Ancora oggi questo palazzo è l’opera identitaria della città
• Il palazzo è inusuale ed eccezionale in particolare se paragonato alle dimensioni della città
• Attraverso questo palazzo Federico ha fatto di Urbino una città a misura del principe, ma allo stesso tempo il
palazzo ha mutato la storia urbana della città
• L’aspetto esterno è in semplice laterizio con del marmo bianco per sottolineare finestre e logge

Lato in foto= lato dei torricini.


2 torri civili che terminano con una
copertura conica.
• Urbino è una città arroccata su 2 colli contigui
• Una cinta muraria delimitava il perimetro della città
• Quando il palazzo è stato realizzato è stato privilegiato l’asse
Rimini-Roma
• Chi arriva ad urbano è costretto a parcheggiare nel mercatale
(parte bassa), luogo in cui si svolgeva il mercato
• Questo palazzo è costruito su quote diverse di terreno
• Non ha una struttura regolare, si adatta al terreno su cui sorge
• Dopo l’uccisione del fratello Federico si trovò a governare da solo
• 1463-1464= iniziano i lavori.

Federico fece congiungere degli edifici già esistenti e chiamò a lavorare ad Urbino una serie di architetti tra cui:
- Luciano Laurana, di origine Dalmata. Rimase ad Urbino fino al 1472. egli progettò il piano nobile dove
risiedeva la famiglia, il cortile d’onore, la biblioteca, la facciata dei torricini e anche lo studiolo di Federico

- Quando se ne andò arrivo ad Urbino un architetto senese, Francesco Di Giorgio Martini. Si occupo di mettere
in pratica i progetti di Luciano (è difficile distinguere chi ha progettato cosa)
• Non è un palazzo in senso tradizionale
• Ha una varietà di punti di vista a seconda di come lo si osserva
• L’edificio che si vede di fianco è il duomo di Urbino (edifici contigui)
• Il progetto si ampliò rispetto a degli edifici preesistenti
• La dimora del signore rappresenta un luogo di residenza ideale
• Presenta sotterranei ampi e complessi con dei sistemi per l’acqua calda e posti per conservare il cibo
• Si vedono dei magnifici paesaggi dalle logge riservate dei due torricini
CORTILE D’ONORE
Francesco di Giorgio Martini seguì le varie fasi dei lavori
• Cortile porticato che rappresenta il biglietto da visita dell’edificio
• Piano terra= successione di arcate a tutto sesto (richiami all’architettura romana)
• Ordine superiore= lesene sormontate da capitelli che inquadrano delle ampie finestre contornate da degli
inserti in marmo
• Tra i due ordini corre una trabeazione che ricorda il signore di Urbino
• Il resto è in mattone a vista (laterizio)
ALTRI ELEMENTI:
Interno= dipinti e collezione di arazzi (oggi)
Ampi camini per il riscaldamento
Decorazioni che inquadrano le porte fatte con tarsie lignee
STUDIOLO DEL DUCA
• Piccolo ambiente
• Opera del lavoro congiunto di diversi artisti
• Studiolo privato
• Ambiente dove Federico si ritirava per dedicarsi alla lettura e ai
suo interessi culturali
• Interamente decorato su tutti e 4 i lati da un paramento ligneo
(tarsie lignee) imitano in modo illusionistico delle panche di legno
con sopra strumenti musicali, armadi…
Parte superiore:
dipinti su due registri 28 uomini illustri (la maggior parte sono solo
foto perché sono conservati in parte a Louvre) son stati realizzati da
Giusto di Gand e Pedro Berruguete (artisti non italiani)
• Sapienti laici nella parte inferiore
• Ecclesiastici nella parte superiore

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