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Il palazzo rinascimentale

• I palazzi rinascimentali sono una via di mezzo


tra una fortezza ed una casa signorile.
• La loro particolare struttura era conseguenza
delle continue lotte politiche, per cui non era
raro che i membri di un partito politico
dessero un assalto a un palazzo di una famiglia
rivale.
• Tali palazzi si presentavano come enormi cubi
di pietra ed avevano un aspetto esterno
semplice e massiccio. Tutta la fantasia
dell’architetto si sbizzarriva a creare un
sontuoso cortile, circondato da un portico e da
un colonnato.
• Da questi partivano degli scaloni che
conducevano ai loggiati superiori affacciati sul
cortile stesso.
• Al piano terra alloggiava la guarnigione del
palazzo. Poiché questa parte del palazzo era la
più esposta agli eventuali assalti nemici, le
finestre avevano delle dimensioni ridotte per
offrire un maggior riparo.
• Al primo piano si aprivano delle vaste sale,
dall’aspetto grandioso. I piccoli locali
accoglienti adatti alla vita familiare erano
pochi e trascurati e così erano anche i servizi
igienici. La facciata dell’edificio era
interamente bugnata, cioè ricoperta da lastre
di pietra non levigate; la bugnatura aveva il
vantaggio di animare la facciata di piccole
ombre.
• Man mano che si andava verso l’alto le lastre,
chiamate conci, si facevano meno sporgenti.
Unico ornamento della facciata erano le
cornici che separavano un piano dall’altro. I
conci, disposti a raggiera sopra le finestre,
davano l’effetto di far sembrare le aperture più
grandi.
• Le finestre generalmente erano bifore.
All’ultimo piano, di solito vi erano le abitazioni
della servitù. Vi si accedeva per mezzo di una
piccola scala a chiocciola.
• Nel secondo rinascimento le architetture si
fanno più leggiadre e più leggere. Sulle
facciate cominciano ad abbondare le nicchie,
le statue ed i portali; ovunque vengono create
delle sporgenze per ottenere effetti di
chiaroscuro .
Palazzo dei Medici Riccardi
• Commissionato nel 1444 da Cosimo il Vecchio.
La realizzazione viene affidato
all’architetto Michelozzo, a scapito del
progetto del collega Filippo Brunelleschi,
giudicato da Cosimo “troppo sontuoso e
magnifico”.

• Cosimo il vecchio
• Oltre a essere dimora privata della famiglia
Medici, tra i quali Lorenzo il Magnifico, il
palazzo assolve alla sua funzione pubblica e
accoglie personaggi politici di grande spicco
quali Galeazzo Maria Sforza, ritratto
nella Cappella dei Magi, con i membri della
famiglia Medici.
• Nel 1494 il palazzo viene confiscato con tutti i
beni di famiglia contenuti in esso, dal nuovo
governo, nato a seguito del movimento
insurrezionale capeggiato dal frate
domenicano, Girolamo Savonarola. 
•  I Medici vengono cacciati da Firenze e opere
quali il David e la Giuditta di Donatello
vengono trasferite in Palazzo della Signoria,
sede della Repubblica.
• Rientrati in città nel 1512, i Medici tornano a
risiedere nel palazzo di via Larga, ritornata la
residenza della famiglia dominante in città, e
tale rimane fino al 1540, quando il giovane
duca Cosimo I dei Medici decide di lasciare la
dimora di famiglia in favore del più strategico
Palazzo della Signoria.
• Ritenuto ormai troppo poco accogliente
rispetto alla sontuosità di un tempo,
nel 1659 il Palazzo viene venduto al marchese
Gabriello Riccardi , il quale lo fa ampliare verso
nord e ne ristruttura gli interni con interventi
di gusto barocco .
• A questo periodo appartiene la realizzazione
della cosiddetta “Galleria”, splendidamente
decorata nella volta dal massimo pittore
barocco del momento, Luca Giordano , con un
affresco rappresentante l’Apoteosi dei Medici.
• Il rapido declino economico della famiglia,
dovuto a un lussuoso stile di vita e sperpero di
denaro, porta i Riccardi a dover cedere il
palazzo nel 1814 allo stato, che lo rende sede
per gli uffici amministrativi.
Palazzo vecchio
• Nel 1299, nasce per ospitare i governanti della
Firenze medievale, ma che conosce un’età
d’oro solo nel momento in cui, dal 1540, la
famiglia Medici vi porta la propria residenza
trasformandolo in una vera Reggia medicea.
• Ha avuto molti nomi: in origine prese il nome
di "Palazzo dei Priori" o "Palagio Novo", poi
nel quindicesimo secolo divenne "Palazzo
della Signoria", dal nome dell'organismo
principale della Repubblica fiorentina; nel
1540 divenne Palazzo Ducale, quando il duca
Cosimo I de' Medici ne fece la sua residenza.
• Il nome Vecchio lo assunse nel 1565 quando la
corte del Duca Cosimo si spostò nel "nuovo"
Palazzo Pitti. La bellezza dell'edificio sta
soprattutto nel suo esterno, con la facciata
principale. Ciascun beccatello era decorato da
una testa scolpita, umana o animale. 
• Sotto gli archi del ballatoio nel 1353 vennero
dipinti una serie di stemmi che simboleggiano
alcuni particolari aspetti della Repubblica
fiorentina e ancora oggi dimostrano la
situazione politica trecentesca.
• C'è ad esempio la croce rossa in campo bianco
che rappresenta le insegne del popolo
fiorentino e simboleggia le cose pubbliche a
Firenze, o il giglio fiorentino rosso in campo
bianco, adottato dai guelfi ai tempi della
cacciata dei ghibellini nel 1266, ribaltando lo
stemma ghibellino, dipinto un po' più avanti,
che rappresenta un giglio bianco in campo
rosso e molti altri.
• C'è poi la torre detta La Torre di Arnolfo,
attribuita ad Arnolfo di Cambio, accompagnata
dal Camminamento di Ronda, è il compimento
del primo nucleo del palazzo di governo,
edificato tra il Duecento e il Trecento essa è
alta quasi 95 metri.
Grazie per l’ attenzione !!!

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