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Yurei, jiangshi: la via

orientale alla non morte


Cristina Colet

Secondo la tradizione popolare asiatica, vergini, poiché, non avendo adempiuto


fantasmi e vampiri sono esseri diversamente al loro ruolo di madri, si tramuteranno
vivi che compaiono al calar della luce per in fantasmi astiosi e vendicativi), ecco
entrare in contatto con il regno dei vivi, che quel distacco per operare il quale i
ma viene spontaneo domandarsi fino a famigliari si sono tanto prodigati viene
che punto facciano parte della cultura rimesso in discussione dal ritorno dello
autoctona o quanto, piuttosto, non spirito, che compare all’improvviso per farsi
siano da intendere come un fenomeno giustizia. Questa la natura dei fantasmi
di acquisizione e di emulazione di altre asiatici, esseri talvolta rancorosi, altre
culture, in particolare quella occidentale, da volte semplicemente insaziabili di vita che
questa introdotti anche in letteratura e nel cercano di guadagnare l’attenzione dei vivi
cinema. per poter soddisfare un desiderio sopito o
Sia i racconti della letteratura kaidan, vendicarsi per un torto subito. Così, se da
il genere fantastico giapponese, sia quelli una parte in I racconti della luna pallida
di area cinese e coreana testimoniano d’agosto (Ugetsu Monogatari, di Mizoguchi
come in realtà le rappresentazioni dei non Kenji*, 1953) il personaggio di Miyagi,
morti abbiano in quei Paesi origini ben che in vita non aveva mai perso la speranza
diverse, da ricercare nella stessa concezione di poter un giorno riabbracciare il marito,
della morte in quanto tale e nel rapporto fa un’apparizione davanti a lui per dargli
con gli antenati, che in aree come Cina l’ultimo amorevole saluto, dall’altra la
e Giappone costituisce una forma di moglie del funzionario dell’episodio Capelli
* Secondo l’usanza
culto di derivazione confuciana. Nelle neri del film Kaidan (di Masaki Kobayashi, orientale il cognome
culture orientali il momento del trapasso 1964) coglie il momento dell’incontro, che precede sempre il nome.
è recepito come un processo instabile ha luogo dopo diversi anni di assenza del Nel caso particolare,
e delicato, ragione per cui la distanza marito, come un’occasione per vendicarsi, Mizoguchi, che nella
dal defunto serve a marcare la linea di trasformando i suoi capelli neri lucenti letteratura europea e
frontiera tra i due mondi, contribuendo in un demone persecutore che condurrà statunitense viene trattato
come un “cognome”,
così al distacco definitivo. Se, però, il il malcapitato alla morte. Passioni e sete
viene qui citato prima di
defunto ha lasciato un conto in sospeso, di vendetta sono i due fili che muovono Kenji. Nell’annotazione
o è ancora in balìa di passioni umane i corpi dei diversamente vivi, che spesso dei nomi di registi e
(assai temibili, a tal proposito, le donne assumono sembianze femminili. Secondo la artisti orientali si seguirà
che al momento della morte sono ancora tradizione coreana, infatti, sarebbe la donna questo ordine.

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Yurei, jiangshi: la via orientale alla non morte

A sinistra:
Tsukioka Yoshitoshi, Tamiya
Iemon e il fantasma della
moglie, xilografia su carta,
tecnica nishiki-e, formato
oban tate-e, 1865.
MAO - Museo d’Arte
Orientale, Torino

A destra:
Utagawa Toyokuni II
(Toyoshige), Spettro di una
dama di corte, xilografia
su carta, tecnica nishiki-e
formato oban tate-e,
1825-1830.
MAO - Museo d’Arte
Orientale, Torino

a essere più soggetta ad han, il rancore, a dai metodi poco ortodossi. Il fenomeno
causa del ruolo subalterno e scarsamente non è solo una risposta allo stesso filone
riconosciuto che ha assunto per secoli nella proposto dal cinema giapponese, ma è
società. Così, una volta divenuta spirito, soprattutto un’accesa critica nei confronti
torna per saldare i conti che ha lasciato in del sistema scolastico coreano, considerato
sospeso, trovando il proprio momento di eccessivamente rigido, soprattutto dal
rivalsa su padri e mariti o su coloro che pubblico adolescente, che è il principale
semplicemente rappresentano l’autorità. destinatario di questi film.
Non c’è da stupirsi, allora, se il fenomeno
targato K-horror, ambientato nelle scuole Nell’iconografia giapponese il fantasma
coreane, abbia riscosso grande successo. vendicatore assume i tratti di una donna
Le protagoniste di titoli quali Whispering dai lunghi capelli neri e le vesti bianche,
Corridors (Yeogo Goedam, di Park Ki- con diversi esempi sia in letteratura
hyeong, 1998), Memento Mori (Yeogo che nelle arti visive. Le immagini di
Goedam II, di Kim Tae-yong, Min Kyu- yurei, spiriti di defunti che hanno forti
dong, 1999), Whishing Stars (Yeogo Goedam motivazioni per rimanere legati al mondo
III: Yeowoo Gyedan, di Yun Jae-yeon, dei vivi, sono riprodotte nelle stampe
2003) e Voice (Yeogo Goedam IV, di Choi del mondo fluttuante da artisti quali
Ik-hwan, 2005) sono giovani studentesse Katsushida Hokusai nella raccolta One
alle prese con fantasmi che si impossessano Hundred Tales (Hyaku monogatari, 1830)
della scuola per vendicarsi di punizioni e o Tsukioka Yoshitoshi in New Forms of
umiliazioni subite in vita da insegnanti Thirty-Six Ghosts, raccontando sotto forma
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di disegno le leggende che ruotano attorno storia, anche per pura curiosità. Il film Dida dida Dida dida Dida dida
Dida dida Dida dida Dida dida
al soprannaturale. Immagini riproposte Ju-on: Rancore fornisce una spiegazione a Dida dida Dida dida
qualche secolo più tardi al cinema con riguardo: «La maledizione è formulata da
titoli come Ring (Ringu, di Hideo Nakata, chi è morto in preda a un forte rancore.
1997) o Ju-on: Rancore (Ju-on: The Grudge, Si accresce nei luoghi frequentati dal
di Takashi Shimitsu, 2000) che, dato il defunto quando era in vita divenendone il
successo non solo in patria, sono stati karma. Coloro che vi entrano in contatto
oggetto di sequel e remake hollywoodiani. perdono la vita. Nasce così una nuova
La yurei di Ring è un esempio di come nel maledizione». Si spiega, così, come basti
trapasso l’anima del defunto (reikon) sia entrare in contatto con i luoghi un tempo
rimasta intrappolata nella realtà a causa percorsi dal defunto per diventare vittime
della sete di vendetta e del bisogno di della sua vendetta. Una vendetta che per
rimediare a un torto subito, la violenza e estensione si trasforma in una sorta di
l’omicidio a opera del padre. La novità di virus che contagia tutto ciò con cui entra
questo genere consiste nell’estensione a in contatto. Il ritorno di questi esseri
macchia d’olio della vendetta, che colpisce mediante la tecnologia, la videocassetta
indistintamente chiunque si avvicini alla per Ring, il cellulare per Phone (Pon, di
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Ahn Byeong-ki, 2002) o Ju-on: Rancore, “la donna delle nevi”, con ogni probabilità
è il modo più rapido per diffondere il la personificazione dell’inverno, che
“contagio”. All’evocazione dei moderni appare nelle sue vesti bianche e i capelli
media spesso si ricollega l’immagine del neri lucenti mentre vaga per le distese
cerchio, non solo proposta dal passaparola immacolate delle notti di tormenta.
della leggenda della videocassetta che Nonostante il suo aspetto rassicurante
uccide, ancora il caso di Ring, ma anche è un demone malefico di cui Lafcadio
evocata nello stesso film dalla forma Hearn, autore di innumerevoli raccolte
circolare del pozzo in cui la ragazza era di racconti ispirati a leggende giapponesi,
stata gettata, costituendo il Leitmotiv fa menzione nella sua raccolta di racconti
dell’esperienza che collega il mondo dei sugli spettri, e a cui Kurosawa Akira rende
vivi e quello dei morti: con un’immagine omaggio nel film Sogni (Yume, 1990), in
incisiva su tutte in cui il fantasma esce dal cui lo spettro delle nevi, sotto sembianze
piccolo schermo per agguantare la vittima, femminili, durante una tormenta cerca
inducendo una riflessione sui media e sul invano di tentare un uomo, che riesce a
loro ruolo nella società odierna, che non resisterle, e dove la stessa tormenta di neve
può non richiamare alla mente le potenti simboleggia il turbamento dell’uomo e la
immagini di Videodrome (Id., di David difficoltà nell’ignorare il demone, episodio
Cronenberg, 1983). Queste presenze rievocato anche dal film Kaidan. La figura
evanescenti compaiono spesso all’ora del del demone che si cela dietro le sembianze
crepuscolo, in quella fase indistinta di di un’avvenente fanciulla è un altro dei
passaggio tra notte e giorno in cui tutto temi ricorrenti al quale il cinema attinge,
è incerto e instabile. Todorov descrive il si pensi al caso del rokurobi, una donna
fantastico proprio in termini di incertezza di bell’aspetto di giorno che al calare del
ed esitazione, che nella cultura giapponese sole si trasforma in un essere dal collo
trovano un corrispettivo nei concetti di chilometrico che può raggiungere qualsiasi
yūgen (oscuro, profondo, incerto e sottile) luogo, menzionata da Kimiyoshi Yasuda
e di mu (vuoto, indefinito), adottati, come in Cento racconti di mostri (Yōkai hyaku
sottolinea Giacomo Calorio, nel fantastico monogatari, 1968).
proprio per la loro incompiutezza e
capacità di stimolare l’immaginazione. È proprio sulla doppia sembianza di
Così, l’immagine del pozzo profondo o bella ragazza e di fantasma che troviamo
l’armadio scuro e ameno diventano gli una forte consonanza nell’area cinese, dove
habitat prediletti affinché il fantasma Nie Xiaochan, protagonista femminile
si rimetta in contatto con i viventi. Il del film Storie di fantasmi cinesi (Qiannü
bambino di Ju-on: Rancore, ad esempio, Youhun - A Chinese Ghost Story, di
compare d’improvviso all’interno di Ching Siu-tung, 1987) si presenta come
un armadio, preceduto dall’immagine uno spirito volpe (huli), vittima di un
del gatto nero, animale leggendario che demone che lo costringe a sedurre, sotto
appartiene alla tradizione del fantastico le sembianze di un’avvenente fanciulla,
giapponese. Accanto a queste figure giovani uomini dai quali succhiare
fantasmagoriche si affianca la yukionna, l’essenza vitale. Il vagare di questi spiriti
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in cerca di una preda è una forma di (Liao zhai yan tan, di Lam Ngai-kai,
compensazione volta a placare il senso di 1987), un remake orientale di Le streghe
insoddisfazione che aveva caratterizzato le di Eastwick (The Witches of Eastwick,
loro vite precedenti. In linea di principio George Miller, 1987), mette in gioco
gli spiriti volpe sono temuti per la loro le dinamiche di possessione del corpo,
capacità di mutare forma, riuscendo così motivo per cui questi fantasmi assumono
a ingannare coloro che vi si imbattono, le sembianze di giovani donne molto belle.
i quali restano soprattutto colpiti dalla La sequenza di Storie di fantasmi cinesi
bellezza della ragazza che hanno di fronte, in cui il fantasma e il giovane artista si
senza immaginare ciò che vi si cela dietro; incontrano una notte dopo essersi dati
così, ai demoni volpe si imputavano spesso appuntamento si apre con l’immagine di
le colpe di matrimoni fallimentari o di Nie Xiaochan intenta a suonare il qin,
carriere mai avviate, Leitmotiv che percorre strumento tipico cinese, rimandando a una
la letteratura chuanqi di epoca Tang (618- sequenza del celebre La fanciulla cavaliere
907 d.C.). L’immagine dello spirito a errante che, almeno nel caso dell’omonimo
caccia di giovani per riassaporare emozioni racconto di Pu Songling al quale il film
sopite si deve, invece, alla letteratura più è ispirato, è una storia di fantasmi – e,
tarda e in particolare all’autore Pu Songling infatti, per un fantasma viene scambiata
(1640-1715). Punto di riferimento per il la protagonista spadaccina. Anche in quel
cinema fantastico è senza dubbio la sua caso, la spadaccina e l’artista si danno
opera Racconti straordinari dello studio appuntamento nel cuore della notte e la
di Liao (Liaozhai zhiyi, 1766), da cui ha sequenza, che grazie a un gioco di luci
preso spunto il regista Huang Tang per e ombre assume toni spettrali, ha inizio
il film Fairy, Ghost, Vixen (1965) e King con la donna che suona il qin. L’essere
Hu per La fanciulla cavaliere errante (Xia scambiata per un fantasma accentuerà la
Nü - A Touch of Zen, 1970-1971). Nei sua condizione di emarginata, poiché, a
racconti di Pu Songling, il fantasma non parte lo studente e vicino di casa che se
appare per motivi di vendetta, come invece ne innamora, nessuno vorrà avvicinarla.
ricorre nella tradizione giapponese, ma Questo spiega come i fantasmi fossero
piuttosto per compensare un senso di temuti dalla gente e quanto la superstizione
insoddisfazione. Nel film Storie di fantasmi giocasse a vantaggio del mondo letterario
cinesi, Nie Xiaochan è uno spirito di fantastico. Quando ancora il cinema cinese
questo secondo tipo: la donna attira a sé era muto, i due generi che andavano per
giovani uomini perché vittima a sua volta la maggiore, il wuxia pian e lo shenguai
di un demone, ma il suo sentimento per pian, erano proprio quelli maggiormente
Ning Caichen, lo studente interpretato legati al mondo del fantastico e per questa
da Leslie Cheung, è sincero, e il suo senso ragione boicottati dal governo nazionalista,
di protezione per il ragazzo è un aspetto poiché contribuivano alla diffusione
del tutto assente nell’immaginario del della superstizione e distorcevano la
fantasma rancoroso. La componente realtà. Il fantasma spaventava per la
erotica di film come Storie di fantasmi sua mutevolezza: ne è un esempio Nie
cinesi, così come di Erotic Ghost Stories Xiaoqian, che assume sembianze femminili
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Yurei, jiangshi: la via orientale alla non morte

Storie di fantasmi cinesi ma non è una donna. Nell’epilogo del film, è a caccia non di sangue, bensì di essenza
(Sien nui yau wan),
di Siu-Tung Ching, Hong Kong, infatti, il giovane studente auspica che, vitale e respiro per poter riprendere vita.
1987. dopo la sconfitta del demone che la teneva Il cinema di Hong Kong ha attinto a più
Coll. MNC
prigioniera, Nie Xiaoqian possa rincarnarsi riprese da questa figura, spesso facendo
e tornare nel mondo dei vivi, ma non ci è della sana ironia sugli elementi estranei
dato sapere sotto quale forma si presenterà. alla cultura locale, come ad esempio il
fatto che in Mr. Vampire (Geungsi Singsang,
Anche il vampiro è presente di Ricky Lau, 1985) il vampiro compaia
nell’immaginario orientale, con alcune con una dentiera, un artificio che ironizza
varianti rispetto a quello occidentale. Nella sui caratteristici denti aguzzi tipici dei
cultura cinese il jiangshi è un vampiro vampiri, sottolineando al contrario una
dai lunghi capelli verdi, il viso pallido e peculiarità tutta cinese del jiangshi costretto
gli occhi rossi con lunghi artigli ricurvi e a saltellare, poiché gli arti inferiori sono
zanne. Pressoché cieco, individua la preda interessati dalla rigidità del rigor mortis.
percependone il respiro e ammazzandola Accanto al vampiro compare la figura del
con il proprio alito fetido. A differenza dei fatsi, un mediatore o sciamano capace di
“colleghi” occidentali, il vampiro cinese mettere in comunicazione i due mondi,
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Cristina Colet

soprannaturale e terreno: spesso si tratta di Utagawa Kunisada (Toyokuni


III), Samurai e il “Mostro del
un monaco taoista con poteri in grado di Gatto di Pietra”, xilografia su
placare la furia del vampiro. In Giappone carta, tecnica nishiki-e
formato oban tate-e, 1855.
il vampiro (kyuketsuri) è uno di quegli MAO - Museo d’Arte Orientale,
Torino
esempi d’importazione di cui si ipotizzava
all’inizio, in questo caso dalla cultura
haitiana, mescolando i tratti dello zombi e
dei vampiri, di cui offre un esempio il film
Onna-kyuketsuri (di Nobuo Nakagawa,
1959). Con la proiezione di Dracula il
vampiro (Dracula, di Terence Fisher, 1958)
anche in Giappone è stato creato un
corrispettivo con sviluppi sia nei romanzi
e nei manga, sia al cinema con il recente
Blood, the Last Vampire (Last Vampire,
di Chris Nahon, 2009), in cui durante
l’occupazione americana una ragazza
va a caccia di vampiri per sterminarli,
trasposizione cinematografica di un manga
di successo.
Infine, spendiamo qualche parola per la renderne più facile il trasporto. Sammo
Corea, che di recente ha indagato la figura Hung ne fornisce un esempio in Spooky
del vampiro in Thirst (Bakjwi, di Park Encounters (Gui Da Gui - Encounter of
Chan-wook, 2009), con una rivisitazione the Spooky Kind, 1980). In conclusione,
molto personale e moderna del genere. Un mentre la figura del fantasma in quanto
prete, vittima di una malattia contagiosa, morto persecutore è propria di tutti
muore per rinascere vampiro a caccia di i Paesi dell’area, solo in Cina si può
sangue, che degusta da apposite sacche, riconoscere una figura in parte simile a
destinate a pazienti in cura in ospedale. quella del vampiro. Se è vero che diversi
Il vampiro in questo caso è una versione tipi di non morto sono presenti in tutto
moderna di quello occidentale: benché il il cinema dell’estremo Oriente, occorre
cinema coreano proponga alcuni titoli sulla analizzare caso per caso quanto la loro
figura del vampiro, si tratta sempre della rappresentazione sia frutto dell’incontro
rivisitazione di un cliché occidentale. con la cultura di massa occidentale e
quanto sia invece radicata nelle tradizioni
Sono del tutto assenti presenze quali locali.
gli zombi, ad eccezione del kyonsi, un
omaggio del cinema di Hong Kong, che
rivisita la figura del non morto proposta
da Romero, ma che in Oriente si limita a
essere una creatura rianimata per effetto
dei poteri di un monaco taoista al fine di
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