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1. Generalità
r(s)
r(s)
r(s)
s
Passiamo ora allo studio della trave curva attraverso i nostri soliti mezzi,
cioè la cinematica (per scrivere le equazioni implicite di congruenza), la statica
(per scrivere le equazioni indefinite dell’equilibrio) ed il legame costitutivo che le
relaziona.
2. La cinematica
Gli spostamenti che una trave curva può subire sono tre:
u : spostamento lungo la tangente nel punto in esame;
v : spostamento lungo la normale al punto in esame;
ϕ : rotazione della sezione passante nel punto in esame.
Prendiamo in considerazione una trave curva ed isoliamo un concio
infinitesimo. Approssimeremo questo concio in un arco con ampiezza dϑ e
La trave curva pag. 2
P'
Q'
u v(Q)
v
P Q
u(Q)
(Q)
d
r
C'
P' Q'
u v(Q) u
Q
u(Q)
r
C
u (Q ) = u ⋅ cos dϑ
v(Q ) = u ⋅ sin dϑ
Q'
d
v(Q)
u(Q) Q
⎧ du ⎫
⎪ ds ds − ( −v ⋅ d ϑ ) ⎪
⎧du (Q ) ⎫ ⎪ ⎪
⎪ ⎪ ⎪ dv ⎪
⎨dv(Q ) ⎬ = ⎨ ds − ( u ⋅ d ϑ + ϕ ⋅ ds ) ⎬ (3)
⎪ ⎪ ⎪ ds ⎪
d ϕ
⎩ (Q ) ⎭ ⎪ dϕ ⎪
⎪ ds ⎪
⎩ ds ⎭
Esprimendo
ds
dϑ =
r
si ottengono le deformazioni generalizzate:
⎧ du v ⎫ ⎧ ′ v ⎫
⎪ ds + r ⎪ ⎪u + r ⎪
⎧du (Q ) ⎫ ⎪ ⎪ ⎧ε ⎫ ⎪ ⎪
⎪ ⎪ ⎪ dv u ⎪ ⎪ ⎪ ⎪ u ⎪
⎨dv(Q ) ⎬ = ⎨ − − ϕ ⎬ds ⇒ ⎨γ ⎬ = ⎨v − − ϕ ⎬
′ (4)
⎪ ⎪ ⎪ ds r ⎪ ⎪κ ⎪ ⎪ r ⎪
⎩ d ϕ ( Q ) ⎭ ⎪ dϕ ⎪ ⎩ ⎭ ⎪ϕ ′ ⎪
⎪ ds ⎪ ⎪ ⎪
⎩ ⎭ ⎩ ⎭
A questo punto cerchiamo di capire fisicamente il significato dei termini
aggiuntivi rispetto a quelli della trave rettilinea. Il termina v / r in ε rappresenta
la deformazione estensionale dell’arco. Infatti se applichiamo uno spostamento in
P e Q lungo la normale all’asse, come in Fig.6, si nota bene che la lunghezza
dell’arco è aumentata. Se la vogliamo quantizzare sarà proprio pari alla differenza
fra la lunghezza dell’arco deformato e quella dell’arco non deformato diviso la
lunghezza iniziale (non deformata):
P' Q'
v v(Q)
P Q
d
r
Fig.6: Deformazione ε
La trave curva pag. 6
ε=
(r + v ) ⋅ dϑ − r ⋅ dϑ = v
r ⋅ dϑ r
Si nota quindi che se non è presente spostamento tangente all’asse la
deformazione ε è dipendente solo da v e rappresenta proprio l’allungamento
dell’arco.
Il termina u / r in γ rappresenta la deformazione tagliante dell’arco.
Infatti se applichiamo uno spostamento in P e Q lungo l’asse , come in Fig.7, si
nota bene che la lunghezza dell’arco è costante, il tutto è ruotato di ϕ = u / r .
L’arco ha cioè subito una deformazione tagliante.
P'
u
P Q
u(Q) Q'
d
r
Fig.7: Deformazione γ
3. La statica
A questo punto passiamo allo studio della statica. Per far questo dobbiamo
dapprima individuare quali sono le grandezze statiche generalizzate, cioè quali
sforzi rendono il problema statico il duale di quello, appena descritto, cinematico.
Le grandezze statiche generalizzate sono mostrate nella Fig. 9.
M T+dT
T M+dM
N P Q
N+dN
d
r
N N+dN
Py
T y T+dT
T cos(d /2)
x (T+dT) cos(d /2)
N sin(d /2)
N N+dN
dϑ dϑ
∑F y =0 ⇒ − T + T + dT − N − ( N + dN ) + Py ds = 0
2 2
La trave curva pag. 8
N
T′− + Py = 0 (6)
r
y
T M m ds T+dT
x
G M+dM
r d /2 d /2
ds ds
∑M G =0 ⇒ − M + M + dM + T
2
+ (T + dT ) + m ds = 0
2
M′+T + m = 0 (7)
Abbiamo così ottenuto le equazioni indefinite dell’equilibrio. Per
verificare ora che il problema cinematica e statico sono duali dobbiamo scrivere le
equazioni implicite di congruenza e le equazioni indefinite dell’equilibrio in
forma matriciale e verificare che l’operatore statico sia l’aggiunto di quello
cinematico cioè che la matrice statica sia la trasposta di quella cinematica in cui
sono stati cambiati i segni ai termini che compaiono con ordine di derivata dispari.
⎡d 1 ⎤
⎢ 0⎥
⎧ε ⎫ ⎢ ds r
⎥ ⎧u ⎫
⎪ ⎪ ⎪ ⎪
ε = D ⋅ u ⇒ ⎨γ ⎬ = ⎢ − −1 ⎥
1 d
⎢ ⎥ ⎨v ⎬ (8)
⎪κ ⎪ ⎢ r ds
⎥ ⎪ϕ ⎪
⎩ ⎭ d⎥ ⎩ ⎭
⎢ 0 0
⎢⎣ ds ⎥⎦
⎡ d 1 ⎤
⎢ − ds −
r
0 ⎥
⎢ ⎥ ⎧ N ⎫ ⎧ Py ⎫
⎪ ⎪ ⎪ ⎪
D ⋅σ = b ⇒ ⎢ 0 ⎥
1 d
*
− ⎨T ⎬ = ⎨ Px ⎬ (9)
⎢ r ds ⎥
⎢ ⎥ ⎪M ⎪ ⎪m ⎪
d ⎩ ⎭ ⎩ ⎭
⎢ 0 −1 − ⎥
⎢⎣ ds ⎥⎦
A questo punto abbiamo verificato la dualità fra i due problemi.
La trave curva pag. 9
4. Condizioni al contorno
4. Legame costitutivo
Il legame costitutivo, che viene espresso mediante la legge di Hooke, è il
seguente:
⎧ N ⎫ ⎡ EA 0 0⎤ ⎧ε ⎫
⎪ ⎪ ⎢ ⎪ ⎪
σ = E ⋅ ε ⇒ ⎨T ⎬ = ⎢ 0 GAT 0 ⎥⎥ ⎨γ ⎬ (11)
⎪M ⎪ ⎢ 0 EI ⎥⎦ ⎪k ⎪
⎩ ⎭ ⎣ 0 ⎩ ⎭
5. Indeformabilità a taglio
5.1 Cinematica
v
ε = u′ +
R
(13)
u′
k = ϕ ′ = v′′ −
R
dove la seconda e la terza delle Eq.(8) sono state condensate in una
semplicemente derivando l’Eq.(12). Se le scriviamo in forma operatoriale si
ottiene:
⎡ d 1 ⎤
⎧ε ⎫ ⎢ ds R ⎥ ⎧u ⎫
⎨ ⎬=⎢ 1 d d 2 ⎥⎥ ⎨ ⎬ (14)
⎩k ⎭ ⎢ − ⎩v ⎭
⎣ R ds ds 2 ⎦
5.2 Statica
Il fatto che la trave sia indeformabile a taglio non vuol dire che lo sforzo di
taglio sia nullo; per convincerci di questo basti pensare che perché la trave risulti
indeformabile deve esistere uno sforzo tale da annullare le eventuali deformazioni.
Inoltre anche analiticamente si ha dal legame costitutivo
T = GAT ⋅ γ (15)
dove la deformazione γ = 0 ma la rigidezza GAT = ∞ . A questo punto possiamo
condensare rispetto alla variabile T le equazioni indefinite dell’equilibrio. Dalla
terza delle Eq.(9) si ha:
T = − M ′ ⇒ T ′ = − M ′′ (16)
che sostituite nelle prime due delle Eq.(9):
T M′
− N′ − = Px −N′ + = Px
R R
⇒ (17)
N N
− T ′ = Py + M ′′ = Py
R R
che in forma operatoriale:
⎡ d 1 d⎤
⎢− ds R ds ⎥ ⎧ N ⎫ ⎧ Px ⎫
⎢ 1 d 2 ⎥⎥ ⎨ ⎬=⎨ ⎬ (18)
⎢ ⎩M ⎭ ⎩ Py ⎭
⎣ R ds 2 ⎦
⎧ N ⎫ ⎡ EA 0 ⎤ ⎧ε ⎫
⎨ ⎬=⎢ ⎥ ⎨ ⎬ (19)
⎩M ⎭ ⎣ 0 EI ⎦ ⎩κ ⎭
6. Inestensibilità
6.1 Cinematica
6.2 Statica
N
M ′′ + − Py = 0 (31)
R
dove sono presenti tre termini. Il termine Py è il carico agente normale all’asse
della trave; il termine N / R rappresenta la portanza funicolare, cioè la
“resistenza” offerta da un elemento flessibile (fune) sollecitato da un carico
normale in ogni suo punto ad esso; il termine M ′′ che è chiamato portanza
flessionale, cioè la capacità di un arco di opporsi a deformazioni flessionali.