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Flussi irotazionali

Quando è giustificata l’ipotesi di flusso irrotazionale?

L  Non è possibile un flusso completamente irrotazionale in presenza di pareti


solide.

E Infatti, il problema matematico da risolvere per ottenere il campo di velocità


attorno a contorni solidi è il seguente:

#Δϕ = 0
%!
$V = ∇ϕ = 0 sulla parete
%V! = ∇ϕ = U
& all’infinito

E Questo problema non ha soluzione a meno che U=0 e, in questo caso, l’unica
soluzione è l’assenza di moto, cioè:
!
ϕ = cos t. V ≡0
L  Infatti, la condizione di aderenza alla parete introduce vorticità nel flusso.

1
Generazione della vorticità
E Per capire i meccanismi secondo cui viene generata la vorticità in un flusso
incomprimibile in presenza di pareti solide, partiamo da un esempio semplice.
E Consideriamo una lastra piana che si mette impulsivamente in moto
parallelamente a se stessa.
! !
E A t=0 V ≡0 ω ≡0
! !
E A t=0+ V =U
dappertutto tranne che alla parete, dove per
sistema di riferimento soddisfare la condizione di aderenza si ha:
solidale alla lastra !
V =0
E NOTA: in un moto bidimensionale (ad esempio, che avviene nel piano (x,y)) la
vorticità ha una sola componente diversa da zero, quella in direzione
perpendicolare al piano del moto (ωz=ω).
E Essa è quindi legata a una rotazione rigida di un volumetto elementare di
fluido attorno ad un asse perpendicolare al piano del moto.
2
Generazione della vorticità
E Se si considera un piccolo elemento di fluido (in 2D quadratino di lati δx e δy)
in contatto con la parete superiore della lastra la situazione sarà quella in
figura:

E Qualitativamente si può immediatamente


vedere che questa situazione corrisponde
a una rotazione in senso orario
dell’elemento di fluido à vorticità
negativa.

E Per fare una stima più quantitativa, possiamo usare il teorema di Stokes:
! ! ! ! ! !
Γ S "∫ V ⋅ dl = ∫ rotV ⋅ n ds = ∫ ω ⋅ n ds flusso di
Γ S S vorticità
circuitazione di velocità

E Se Γ è il contorno dell’elemento fluido in figura, il teorema di Stokes dà:

u −U δ x = ωδ xδ y dove ω è il valore medio della vorticità


contenuta nell’elemento di fluido
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Generazione della vorticità
E Quindi, all’inizio del moto, per soddisfare la condizione di aderenza, si forma
uno strato di vorticità negativa sulla parete superiore della lastra.
E Con il teorema di Stokes si ottiene che la quantità di vorticità contenuta ad
un generico punto di coordinate x in uno strato di spessore δy sulla parete
superiore è pari a:

ωδ y = −U
E Sulla parete inferiore la situazione è speculare à la quantità di vorticità
(positiva) contenuta ad un generico punto di coordinate x in uno strato di
spessore δy sulla parete inferiore è pari a:

ωδ y = U
E In definitiva, all’inizio del moto si forma uno strato di vorticità negativa sulla
parete superiore della piastra e uno di vorticità positiva sulla parete inferiore.
E La quantità globale di vorticità nello strato superiore è pari a –UL, mentre nello
strato inferiore è pari a UL à la quantità globale di vorticità presente nel
campo è zero come nelle condizioni iniziali (quiete).

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Generazione della vorticità
E Il meccanismo descritto precedentemente è valido qualitativamente anche
per un corpo di forma qualsiasi. Si consideri, ad esempio, un profilo alare
simmetrico messo impulsivamente in moto ad incidenza nulla (velocità della
vena fluida parallela all’asse di simmetria):

E La differenza con il caso precedente è che, all’istante iniziale del moto,
avendo il corpo uno spessore non nullo, il flusso deve “girare intorno al
corpo”à perturbazioni nella velocità della vena fluida intorno al corpo.
E Quindi, il volumetto elementare di fluido che viene a contatto con la parete
solida ha sempre, per la condizione d’aderenza, velocità nulla sulla sua faccia
inferiore, ma velocità sulla faccia superiore diversa da U e diversa a seconda
della posizione lungo la superficie del corpo (V(s)).
V(s)
δn
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δs
Generazione della vorticità
E Applicando il teorema di Stokes si ottiene:

V(s) ω (s ) δ n = −V (s ) sulla parete superiore


δn
δs ω ( s ) δ n = V (s ) sulla parete inferiore

E NOTA: la velocità sopra e sotto il corpo è la stessa a parità di coordinata s


per simmetria

E La quantità globale di vorticità contenuta nei due strati sulle pareti inferiore e
superiore è data da:
B B
− ∫ V (s )ds sulla parete superiore sulla parete inferiore
A
∫ V (s )ds
A

E NOTA: anche in questo caso, la quantità globale di vorticità presente nel


campo è zero come nelle condizioni iniziali.
E In questo caso, ciò è abbastanza ovvio per ragioni di simmetria, ma è un
risultato valido per ogni moto che parte dalla quiete. 6
Generazione della vorticità
E Infatti, esiste un teorema che dice che la quantità globale di vorticità
presente nel campo di moto si conserva:

d !
dt
∫ dΩ = 0
ω
Ω

! !
E Se si parte dalla quiete: ∫ (t = 0)dΩ = 0
ω ∫ (t)dΩ = 0 ∀t
ω
Ω Ω

E Riassumendo, qualunque sia la forma del corpo, all’istante iniziale subito dopo
la partenza impulsiva si forma uno strato di vorticità intorno al corpo per
soddisfare alla condizione di aderenza.

L  Non è possibile un flusso completamente irrotazionale in presenza di pareti


solide.

E Il prossimo passo è capire come evolve nel campo la vorticità che si è formata
intorno al corpo e che continua a formarsi ad ogni istante a causa della
condizione di aderenza.
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Equazione della vorticità (in flussi incomprimibili)
E Partiamo da questa forma dell’equazione di bilancio di quantità di moto
precedentemente ricavata per flussi incompressibili (eq. • dei lucidi sui
flussi incomprimibili):
!
∂V ! ! &p V2 ) !
+ ω ∧ V = −∇ (( + + Ω++ − νrotω v
∂t 'ρ 2 *
E Facendo il rotore di entrambi i membri si ha (termine per termine):

! !
! ) #p V2 &,
rot $ '=
( )
" ∂V % ∂rot V
=
∂ω rot +∇ %% + + Ω((. = 0
# ∂t & ∂t ∂t +* $ ρ 2 '.-
! ! ! ! ! ! ! ! ! !
( )
rot ω ∧ V = ω divV − Vdivω + V ⋅ ∇ω − ω ⋅ ∇V w
!
E Poiché il flusso è incomprimibile, si ha: divV = 0
! !
E Inoltre:
( ( )) = 0
divω = div rot V

! ! ! ! ! !
E Quindi la relazione w diventa: ( )
rot ω ∧ V = V ⋅ ∇ω − ω ⋅ ∇V 8
Equazione della vorticità (in flussi incomprimibili)
! !
E Infine, ricordandosi che il termine −νrotω è equivalente a νΔV si ha:
! ! !
( ( ))
rot(νΔV ) = νΔ rot V = νΔ ω ( )
E Mettendo tutto insieme si ottiene l’equazione seguente della dinamica della
vorticità:
!
∂ω ! ! ! ! 2!
+ V ⋅ ∇ω = ω ⋅ ∇V + ν∇ ω
∂t
derivata materiale della vorticità ? termine viscoso
non ha analogo
nell’equazione di
bil. q. moto

E Per capire il significato di questo termine, dobbiamo osservare che è l’unico


che fa variare la derivata materiale della vorticità quando si trascurano gli
effetti della viscosità.

E Ne studiamo il significato trascurando la viscosità (per flusso non viscoso).


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Equazione della vorticità (in flussi incomprimibili)
E Per flussi non viscosi incomprimibili valgono i seguenti teoremi dovuti a
Helmotz.

E Definizioni:
P  Linea di vorticità: linea tangente in ogni suo punto al vettore vorticità
ad un dato istante t (analogo della linea di corrente per la velocità).
P  Tubo di vorticità: insieme di linee di vorticità che passano per una linea
chiusa (analogo del tubo di flusso per la velocità).
P  Intensità del tubo di vorticità: circuitazione di velocità lungo il
contorno di ogni sua generica sezione.
! ! " !
!∫ V ⋅ dl =
∂S
∫ ⋅ n dS
S
ω Teorema di Stokes

E 1o teorema di Helmotz: l’intensità di un tubo di vorticità è indipendente dalla


sezione considerata.

E 2o teorema di Helmotz: le linee di vorticità sono linee materiali, cioè l’insieme
di particelle fluide che forma una linea di vorticità ad un certo istante t
continuerà a formare la stessa linea di vorticità (spostata e deformata) agli
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istanti successivi.
Equazione della vorticità (in flussi incomprimibili)
E 3o teorema di Helmotz: l’intensità di un tubo di vorticità rimane costante
mentre questo si muove con il flusso.

E Consideriamo quindi un volume materiale coincidente con una parte di un tubo


di vorticità di sezione molto piccola (filamento vorticoso).
E Sia ωS l’intensità di questo tubo vorticoso, dove ω è la vorticità media
contenuta nella generica sezione di superficie S.
E In generale, il vettore velocità non è né parallelo né ortogonale al vettore
vorticità à consideriamo il tubo di vorticità ad asse rettilineo e scomponiamo
il vettore velocità in una velocità parallela all’asse del tubo vorticoso (e
quindi alla vorticità) e in un’altra ortogonale (vedi figura).

E La componente lungo la direzione del vettore


vorticità (asse del tubo) del termine:
! !
ω ⋅ ∇V è data da:

! ! ! ! ! ! !
( ) ( ) ( ( ))
ω ⋅ ∇V ⋅ vers ω = ω ⋅ ∇ V ⋅ vers ω = ω ⋅ ∇u

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Equazione della vorticità (in flussi incomprimibili)
E Quindi, la componente lungo l’asse del tubo vorticoso del termine che stiamo
analizzando è non nulla se è presente un gradiente della velocità parallela all’
asse del tubo, ∇u

E A causa di questo gradiente, lo spostamento delle


due sezioni di estremità del flusso vorticoso si
sposteranno, in un intervallo di tempo dt, sarà
diverso.
E Se la situazione è quella in figura, esse tenderanno
ad allontanarsi, nel caso contrario ad avvicinarsi.
E Poiché il flusso è incomprimibile:
!
divV = 0 il volume del tubo di vorticità non
cambia nel tempo (essendo questo un
volume materiale).

E Quindi, nel caso in figura, poiché nell’intervallo di tempo dt il tubo si


allunga, l’area sua sezione dovrà diminuire, in modo da mantenere costante il
volume. Viceversa, nel caso contrario in cui si accorcia, l’area della sezione
dovrà aumentare.
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Equazione della vorticità (in flussi incomprimibili)
E Poiché per il terzo teorema di Helmotz l’intensità del tubo vorticoso (ωS)
deve rimanere costante nel tempo, l’intensità della vorticità varierà in modo
opposto alla variazione della superficie della sua sezione.

E In particolare, per il caso in figura, l’intensità della


vorticità aumenterà nell’intervallo di tempo dt
(poiché la sua sezione diminuisce)à ω2>ω1
E Nel caso opposto, invece, l’intensità della vorticità
diminuisce nell’intervallo di tempo dt à ω2<ω1

! !
E A questa componente del termine: ω ⋅ ∇V

si dà il nome di vortex stretching ed è importante per


capire l’esistenza di regioni ad altissima vorticità in
alcuni flussi (ad esempio, i cicloni).

E Consideriamo invece ora la componente lungo la direzione normale al vettore


vorticità del termine:
! ! ! ! ! !
ω ⋅ ∇V data da: ( )
ω ⋅ ∇V ⋅ n = ω ⋅ ∇v 13
Equazione della vorticità (in flussi incomprimibili)
E Questa componente, quindi, sarà diversa da zero se esiste un gradiente della
velocità normale all’asse del tubo vorticoso, ∇v

E Questo gradiente provoca, nell’intervallo di tempo


dt, un diverso spostamento laterale delle due sezioni
di estremità del tubo (vedi figura).

E Si ha quindi una rotazione dell’asse del tubo


vorticoso e quindi del vettore vorticità (vortex
tilting).

E Questi meccanismi, in generale, agiscono insieme (insieme anche alla


viscosità) e danno un contributo importante alla dinamica della vorticità in
flussi tridimensionali (ad esempio, flussi turbolenti).
E NOTA, tuttavia, che questo termine è nullo per flussi 2D. Infatti, se il moto
avviene per esempio sul piano (x,y) si ha:
! !
( ) ( )
∇V = ∇V =0 i = 1,3 mentre ω1 = ω2 = 0
3i i3

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