Sei sulla pagina 1di 7

1) CHE COSA SONO LE CHIAVI E A COSA SERVONO?

Le chiavi sono segni grafici convenzionali che servono a fissare la posizione delle note e la relativa altezza dei
suoni. Si scrivono all’inizio del pentagramma e sono tre: chiave di DO, chiave di FA e chiave di SOL.

2) CHE COS’È LA TONALITÀ?

La tonalità è il diverso atteggiarsi dei suoni in relazione alla tonica, cioè il suono fondamentale che dà anche il nome
alla scala o brano musicale. Per esempio, tonalità di DO maggiore, significa che il pezzo inizia nell’ambito della scala
di Do maggiore e, dopo una serie di modulazioni, si conclude sulla nota di DO, cioè la tonica.
La tonalità può essere di due modi, maggiore e minore per la propria diversa maniera di formare la scala.

3) QUALI SONO I GRADI DELLA SCALA?


Essi rimangono inalterati per qualsiasi scala di modo maggiore o minore.

1° grado  tonica, dà il nome alla scala


2° sopratonica
3° modale, determina il carattere della scala, cioè se è maggiore o minore
4°  sottodominante
5°  dominante perché al centro della scala
6°  sopradominante
7°  sensibile, risolve sulla tonica
8°  tonica.
ATTENZIONE! Quando tra il 7° e 8° grado vi è un intervallo di UN TONO, il 7° grado non è più definito sensibile ma
SOTTOTONICA.

4) CHE COS’È IL MODO?


Il modo è dato dalla diversa successione dei gradi della scala, cioè dalla diversa disposizione dei toni e semitoni nella
scala minore rispetto alla scala maggiore, cioè:
 Intervallo tra 1° e 3° grado, cioè tra tonica e modale  nella scala maggiore vi è una distanza di due toni
(intervallo di terza maggiore); nella scala minore vi è un intervallo di un tono e mezzo (terza minore).
 Intervallo tra 7° e 8° grado  nella scala maggiore vi è un intervallo di un semitono; nella scala minore
naturale fra essi vi è un intervallo di un tono. In questa scala il 7° grado non è più sensibile ma sottotonica
perché perde quella naturale tensione a risolvere all’ottavo grado.

5) CHE COS’È LA SCALA MINORE NATURALE?


La scala minore naturale è formata da 5 toni e 2 semitoni. I semitoni si trovano tra il 2° e 3° grado e tra
5° e 6° grado. Il 7° grado prende il nome di sottotonica perché si trova alla distanza di un tono dall’8° grado.
Mantiene le stesse alterazioni della relativa scala maggiore
Esempio:
6) QUANDO GLI INTERVALLI SI DICONO CONSONANTI E QUANDO DISSONANTI?
Gli intervalli si dicono CONSONANTI quando all’orecchio producono una sensazione gradevole e sono quelli di
unisono, terza, quarta, quinta e ottava. Si dicono DISSONANTI quando producono una sensazione sgradevole ma
anche di “moto” perché tendono a risolvere su un intervallo consonante e sono quelli di seconda, di settima e tutti
gli intervalli aumentati e diminuiti.

7) QUANTI GRUPPI DI CHIAVE ABBIAMO?


Sono tre: chiave di DO, di FA e di SOL.

8) QUAL È L’UNITÀ DI MOVIMENTO DEL TEMPO 7/4?


¼

9) COME SI DEFINISCE LA SINCOPE?


La sincope è lo spostamento dell’accento ritmico dalla sua cadenza naturale e si ha quando il suono inizia dal
movimento debole della battuta e si prolunga sul tempo forte successivo.

10) QUANDO SI DICE CHE LA SINCOPE È REGOLARE?


La sincope è regolare quando si compone di due note di valore eguale

11) QUANDO LA SINCOPE È IRREGOLARE?


La sincope è irregolare quando si compone di due note di valore diverso.

12) PARLARE DELLA SCALA MINORE ARMONICA:


Ogni scala di modo maggiore ha una relativa minore che ha per base il 6° grado della scala maggiore e conserva le
alterazioni in chiave di tale scala maggiore. La relativa minore si individua anche scendendo di una terza minore sotto
la tonica, ovvero un tono e mezzo. La scala minore armonica si distingue da quella naturale perché mantiene la
sensibile. Per evitare l’inconveniente del 7° grado che si verifica nella scala minore naturale, nella scala armonica si
altera sia ascendendo che discendendo, proprio il 7° grado, innalzandolo di un semitono.

13) PARLARE DELLA SCALA MINORE MELODICA:


Nella scala minore melodica la disposizione dei toni e dei semitoni varia nel moto ascendente e in quello
discendente: nel moto ascendente il 6° e 7° grado sono alterati in senso ascendente e tornano, discendendo tornano
allo stato naturale. Rimangono le alterazioni in chiave della relativa scala maggiore.

14) QUAL È LA DIFFERENZA TRA SENSIBILE E SOTTOTONICA?


La sensibile dista un semitono dalla tonica e tende a risolvere sulla tonica. La sottotonica, propria della scala minore
naturale, dista un tono dalla tonica perciò viene meno la naturale tendenza del 7° grado a risolvere sulla tonica.
15) COSA SONO LE TRIADI?
È un accordo di tre suoni.

16) DA QUALI LETTERE DERIVANO LE CHIAVI?


- Chiave di DO  C
- Chiave di FA F
- Chiave di SOL G

17) COS’HANNO IN COMUNE I TEMPI SEMPLICI CON I RELATIVI TEMPI COMPOSTI?


Nei tempi semplici ogni movimento è divisibile per due. I tempi composti sono a suddivisione ternaria.
Dato un tempo semplice è possibile individuare il relativo tempo composto moltiplicando il numeratore per 3 e il
denominatore per 2. Ne consegue che i tempi semplici e i relativi composti hanno in comune il fatto che hanno gli
stessi accenti ritmici e lo stesso numero di tempi (2/4 e 6/8 hanno due movimenti, ¾ e 9/8 hanno 3 movimenti ecc.).
Si differenziano per la suddivisione ritmica che mei tempi semplici è binaria e nei composti è ternaria.

18) COS’È IL MODO?


Il MODO è il CARATTERE DELLA TONALITA’, ovvero se maggiore o minore e dipende dalla diversa combinazione di
toni e semitoni nella scala. Può essere maggiore o minore: se maggiore, il 3° grado dista due toni dalla tonica di 1°
grado. Quando è minore, il 3° grado dista un tono e mezzo (do – re- Mib)

19) COS’È L’INTERVALLO?


È la misura della distanza tra due note.

20) QUALI SONO LE MODULAZIONI AI TONI VICINI?


Si parla di modulazione ai toni vicini quando la modulazione si effettua non oltre una quinta giusta sopra e sotto,
con i relativi modi minori o maggiori.
Per esempio:
do - modula al sol e al fa, la-, mi- re-.

21) QUANTE TONALITÀ ABBIAMO?


Abbiamo 30 tonalità, 15 tonalità maggiori e 15 tonalità minori. Questo numero però è teorico perché le tonalità
sono 24, cioè 12 tonalità maggiori e 12 tonalità minori e 6 omofone:
- sì magg omologa di dob magg
- fa# magg omologa di solb magg
- do# magg omologa di reb maggio
- sol# min omologa di lab min naturale
- re#min omologa di mib minore naturale
- la# min omologa di sib minore naturale

22) CHE COS’È IL TEMPO?


Il tempo è un’indicazione metrica con la quale si definisce la successione degli accenti ritmici di un brano musicale.
Esso stabilisce la durata e il valore della battuta e della sua divisione in movimenti. Si indica con una frazione o con
altri segni (C e C barrata).

23) UNITA’ DI MOVIMENTO


È il valore che basta per un movimento principale ( per es. per il 4/4 è la minima)

24) UNITA’ DI MISURA O BATTUTA


è il valore bastante da solo a formare una battuta (nel 4/4 è la semibreve)

25) UNITA’ DI SUDDIVISIONE


Il valore che basta per un singolo movimento.
26) CHE COS’È LA SINCOPE?
La sincope è lo spostamento dell’accento ritmico dalla sua cadenza naturale e si ha quando il suono inizia dal
movimento debole della battuta e si prolunga sul tempo forte successivo.

27) SINCOPE IRREGOLARE


E’irregolare quando si compone di note di valore diverso

28) QUANTE COMBINAZIONI POSSONO AVERE LE TRIADI?


Triade maggiore, minore, aumentata e diminuita.

29) CHE TRIADE FORMANO DUE TERZE MAGGIORI SOVRAPPOSTE?


Una triade maggiore

30) A QUALI NOTE CORRISPONDONO A –C- F?


La, do, fa

31) COS’È L’ACCENTO METRICO?


Il primo accento di ogni battuta

32) AVENDO UN TEMPO SEMPLICE COME SI TROVA UN TEMPO COMPOSTO?


Moltiplicando il numeratore per 3 e il denominatore per 2
33) Quali sono le modulazioni vicine di una scala?
Si parla di modulazione ai toni vicini quando la modulazione si effettua non oltre una quinta giusta sopra e sotto,
con i relativi modi minori o maggiori.
Per esempio:
do - modula al sol e al fa, la-, mi- re-.

34) COME SI CHIAMANO I GRADI DELLA SCALA?


(vedi prima)

35) COSA SI INTENDE PER ANDAMENTO? (o agogiche)


Le indicazioni di andamento o movimento sono segni convenzionali
che ci indicano quanto lentamente o velocemente deve essere suonato un brano.
Sono posti all’inizio della composizione.

36) COS’È L’UNITÀ DI BATTUTA?


E’ il valore bastante da solo a formare una battuta (nel 4/4 è la semibreve)

37) COS’ e’ L’UNITÀ DI MISURA?


E’ detta anche unità di battuta ed è il valore bastante da solo a formare una battuta (nel 4/4 è la semibreve)

38) CHE COS’È L’UNITÀ DI MOVIMENTO?


E’ il valore che basta per un movimento principale ( per es. per il 4/4 è la semiminima)

39) COME SI RICAVA UN TEMPO SEMPLICE DA UN TEMPO COMPOSTO?


Dividendo per 3 e per 2 numeratore e denominatore

40) NELLA SCALA DIATONICA DOVE SI TROVANO GLI INTERVALLI GIUSTI?


4°,5°,8°. Sono giusti perché sono uguali sia nel modo maggiore che in quello minore.

41) COSA VUOL DIRE SCALA DIATONICA?


La scala diatonica è formata da una successione di toni e semitoni, 5 tono e due semitoni tra 3° e 4° e 7° e 8° grado.
42) SCALA CROMATICA COSA VUOL DIRE?
La scala cromatica è formata da una successione di 12 semitoni

43) DOVE SI TROVANO GLI INTERVALLI GIUSTI?


Tra 4,5 e 8

44) COS’È IL TONO?


Il tono è il punto base su cui trova posizione il modo, può essere rappresentato da qualsiasi nota che sarà il punto di
partenza, cioè il primo grado della scala.

45) COME PUÒ ESSERE L’INTERVALLO?


Melodico e armonico. Melodico quando le note sono eseguite in successione, armonico quando sono eseguite
simultaneamente.

46) A COSA SERVE LA CORRISPONDENZA DELLE CHIAVI?


A leggere le note scritte in chiavi diverse , alla stessa altezza

47) PER QUALI VOCI VIENE USATA LA CHIAVE DI DO?


Soprano, mezzo soprano, contralto, tenore

48) QUANDO LA SINCOPE È IRREGOLARE?


Quando intercorre tra note di diverso valore

49) QUANTE E QUALI SONO LE TONALITÀ OMOFONE E OMOLOGHE?


Le tonalità omofone e omologhe sono 6

50) COME AVVIENE IL RIVOLTO DEGLI INTERVALLI?


Se al basso vi è la tonica, la triade è allo stato fondamentale, se la tonica diventa la terza si ha il primo rivolto, se
diventa la quinta, si ha il secondo rivolto.

51) A COSA SERVE IL TRASPORTO?


Il trasporto serve a trasportare un brano musicale da una tolità originaria ad un’altra tonalità più acuta o più grave. Il
modo non cambia mai.

52) COME SI STABILISCE SE IL TEMPO È BINARIO, TERNARIO, QUATERNARIO?


Dalla frazione posta all’inizio del rigo musicale che definisce il numero di movimenti o pulsazioni

53) COSA SONO LE ALTERAZIONI?


Sono segni grafici che posti davanti ad una nota servono a modificare verso l’alto o verso il basso l’intonazione di
essa. Sono cinque.

54) QUAL È LA CARATTERISTICHA DELLA SCALA MINORE ARMONICA?


Mantiene le alterazioni in chiave della relativa maggiore ma, per evitare che il 7° grado diventi una sottotonica come
nella scala minore naturale, si altera verso l’alto in modo che si mantenga il semitono tra sensibile e tonica.

55) COME SI CLASSIFICANO GLI INTERVALLI?


giusti, maggiori, minori, aumentati e diminuiti.
56) COS’È IL SETTICLAVIO?
Si definisce setticlavio il complesso delle posizioni occupate sul pentagramma dai segni
detti chiavi, al fine di indicare, nella moderna notazione occidentale, l’altezza delle note.
57) PER QUALI VOCI VENGONO USATE LE CHIAVI DI FA?
Per quella di basso e baritono.

58) DIFFERENZA TRA SEMITONO CROMATICO E SEMITONO DIATONICO


-SEMITONO DIATONICO  formato dalla successione di due note di nome diverso DO-REb
- SEMITONO CROMATICO  formato dalla successione di due note aventi lo stesso nome delle quali una alterata im
senso ascendente o discendente. DO-DO#

58) PARLARE DELLA SCALA


la scala musicale è una successione di suoni (toni e semitoni) che parte da una nota
data e procede per gradi congiunti, fino al raggiungimento del suono iniziale
all'ottava superiore. I toni e semitoni, a seconda del tipo di scala cambiano posizione tra i
gradi. E' bene chiarire che queste scale sono tutte scale diatoniche poiché i semitoni che vi
si trovano all'interno sono semitoni diatonici.
La scala può essere diatonica o cromatica. La scala cromatica si serve di tutti i gradi musicali
per cui l’ottava risulta composta da 12 semitoni. La scala diatonica non si serve di tutti i gradi
musicali e risulta composta da 5 toni e due semitoni (3/4 grado – 7/8 grado)

59) QUANDO UN INTERVALLO È SEMPLICE E QUANDO È COMPOSTO?


L’intervallo è semplice quando è compreso nel limite dell’ottava, è composto quando oltrepassa l’ottava, fa
eccezione l’intervallo di nona che è considerato semplice.

60) CHE CO’È IL CONTRATTEMPO?


Il contrattempo è una figurazione ritmica che si verifica quando al posto degli accenti forti di una misura si
trovano le pause e al posto degli accenti deboli, i suoni.

61) COME PUÒ ESSERE LA SCALA?


Cromatica e diatonica.

62) SINCOPE SEMPLICE


Si sposta un solo accento

63) SINCOPE COMPOSTA


Spostamento di più accenti

ATTENZIONE:

Se l’intervallo di partenza è:

Maggiore, il suo rivolto è minore

Minore, il suo rivolto è maggiore

Aumentato, il suo rivolto è diminuito

Diminuito, il suo rivolto è aumentato

Giusto, il suo rivolto è giusto

L’unisono rivoltato diventa una 8°

La 2° rivoltata diventa una 7°


La 3° rivoltata diventa una 6°

La 4° rivoltata diventa una 5°

La 5° rivoltata diventa una 4°

La 6° rivoltata diventa una 3°

La 7° rivoltata diventa una 2°

La 8° rivoltata diventa unisono


RE – SOL#: Quarta Aumentata

Il suo rivolto SOL# - RE: Quinta Diminuita

Potrebbero piacerti anche