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COS’È LA MUSICA

 La musica è l’arte dei suoni.


 La musica è l’arte che si serve dei suoni per esprimere
sentimenti interiori e comunicarli a chi ascolta.
 La musica è un mezzo di espressione e quindi è linguaggio, ma è
anche un mezzo di cui l’uomo si serve per esprimere il suo
ingegno, per creare, per inventare e quindi è arte.
 La musica è anche una scienza.
Infatti, con l'ausilio della matematica e della fisica acustica, nel corso
dei secoli l' umanità ha potuto comprendere sempre meglio la
natura e le leggi che regolano quei fenomeni che chiamiamo suoni.
Grazie a queste preziose conoscenze, l'ingegno dell'uomo ha potuto:

 Realizzare strumenti musicali sempre più efficienti in grado di


produrre suoni sempre più gradevoli al nostro orecchio
 Creare brani musicali sempre più ricchi e complessi
 Ottimizzare la resa sonora degli ambienti destinati all'esecuzione dei
vari tipi di musica.
 Costruire attrezzature in grado di registrare e riprodurre musica,
prima meccaniche e poi elettroniche.

COS’ È IL SUONO
Il suono è una sensazione uditiva dovuta alle oscillazioni di un corpo
elastico in vibrazione.
Le vibrazioni giungono al nostro orecchio attraverso l’aria (mezzo di
trasmissione) ma possono essere trasmesse anche attraverso un corpo
solido e un corpo liquido.
LE CARATTERISTICHE DEL SUONO SONO:

ALTEZZA
I suoni sono come i gradini di una immaginaria scala e lunghissima
scala che sale dal basso verso l’alto

- Durata
- Intensità
- Timbro
GLI ELEMENTI ESSENZIALI DELLA MUSICA
Gli elementi essenziali della musica sono il ritmo, la melodia e l'armonia e
sono apparsi nel tempo nel seguente ordine:

 IL RITMO appare col nascere della natura e dell’uomo: i primi


strumenti ritmici ideati dall’uomo per soddisfare le sue facoltà di
ritmo sono ancora oggi in uso presso alcune popolazioni tribali.

 LA MELODIA appare presso i popoli antichi più civili (Cinesi, Egiziani,


Greci, Romani, ecc…) e progredisce di pari passo con le altre arti e
particolarmente con la poesia e la danza.

 L’ARMONIA nasce intorno all’undicesimo secolo e si afferma con


regole proprie intorno al XVII secolo.

IL RITMO
Il ritmo è una successione ordinata di accenti forti e deboli e
viceversa. La sequenza degli accenti di un brano musicale tende
normalmente a ripetersi a intervalli regolari ed è questa ripetizione che
viene chiamata ritmo del brano; la più breve sequenza viene anche
chiamata cellula ritmica.

LA MELODIA
Nella teoria musicale la melodia è una catena di suoni di differente
altezza e di differente durata .Costituisce, insieme a ritmo, armonia,
timbro, agogica e dinamica, una delle componenti fondamentali del
linguaggio musicale.
La proprietà di una melodia, affidata a una voce o a uno strumento, è
quella di essere facilmente individuabile all’interno di una composizione.

Ecco un esempio di melodia. Le note sono suonate una dopo l’altra:


L’ARMONIA
L’armonia è il ramo della teoria musicale che studia la sovrapposizione
dei suoni (accordi), la loro concatenazione e la loro funzione all’interno
della tonalità.
Nel seguente frammento di pentagramma possiamo vedere un esempio
di armonia in un accordo. Le note suonano simultaneamente
(a differenza della melodia dove le note suonano una dopo l’altra):

DURATA (VALORE MUSICALE)


La DURATA è uno dei quattro parametri del suono
(DURATA / ALTEZZA / INTENSITA ’/ TIMBRO) che ci indica quanto il
suono si propaga nel tempo, alternandosi con li silenzio.
SUONI E SILENZI (LE PAUSE ) DANNO VITA AL RITMO MUSICALE.
Possiamo infatti avere suoni lunghi e suoni brevi.
Suoni di uguale altezza e di uguale intensità possono avere durata
diversa.
La durata di un suono dipende dal periodo di tempo in cui l’oggetto
sonoro emette vibrazioni. La durata del suono detta “VALORE”, SI
RILEVA DALLA FORMA DELLA NOTA DETTA FIGURA
Le figure musicali sono segni che indicano il valore (la durata) di ogni
nota. Questi segni vengono posti sul pentagramma per indicare
l’altezza esatta del suono (la nota musicale) da eseguire.
Le figure musicali sono formate da tre elementi:
o La testa della nota.
o Il gambo.
o Le code, o cediglie.
Le parti di una nota: 1. La coda 2. Il corpo 3. La testa.

La testa della nota è costituita da un cerchietto vuoto o pieno (bianco


o nero) che, posizionato sul pentagramma indica l’altezza del suono
(nota musicale). A volte al cerchietto si aggiunge una linea chiamata
gambo. Al gambo possono essere aggiunte una o più code, dette
cediglie.
La durata delle note viene invece rappresentata:
o Dal diverso colore della testa (bianco o nero)
o Dalla presenza o meno del gambo
o Dal numero delle cediglie
Per facilità di lettura, il gambo si pone a destra se la nota si trova più in basso
del rigo centrale, oppure a sinistra se si trova più in alto. Il loro
valore, comunque, non cambia.
Quando due o più note che posseggono delle code si trovano in successione,
vengono collegate tra loro da tante linee diritte quante sono le code.
Ad esempio, due crome, quattro semicrome, oppure una croma e una biscroma,
e una successione di croma, semicroma, biscroma e semibiscroma:
E' di grandissima utilità conoscere il rapporto tra i diversi valori musicali, e
la tavola seguente vi sarà molto più utile di qualsiasi altra spiegazione:
LA BATTUTA O MISURA
Una composizione musicale si divide in MISURE o BATTUTE. Queste sono
porzioni di pentagramma delimitate da due linee perpendicolari
attraversanti il rigo, chiamate STANGHETTE.
Così la MISURA è lo spazio esistente fra due Stanghette. Alla fine di
qualsiasi brano musicale o parte di esso, l'ultima misura è sempre chiusa
da una doppia stanghetta, con una delle due linee più marcata.

L’INDICAZIONE DI TEMPO

Il Tempo è una FRAZIONE NUMERICA (TEMPO) posta all’inizio di ogni


composizione, immediatamente dopo la chiave, che indica esattamente
la somma di valori che ogni misura deve contenere .

 ESEMPIO se il tempo indicato è di 4/4 , dentro la battuta si possono


inserire figurazioni diverse che però sommate devono corrispondere sempre
ad una durata complessiva di 4/4.
NELL’ESE
MPIO, IL TEMPO INDICATO IN CHIAVE È 4/4 SE CONTI BENE IL VALORE
DI OGNI FIGURA (SIA DELLE NOTE CHE DELLE PAUSE) LA SOMMA SARÀ
PROPRIO 4/4

 ALTRO ESEMPIO

2
Nel 2 il numero 2 si chiama NUMERATORE indica quanti movimenti
sono contenuti in una battuta

Il numero 2 inferiore si chiama DENOMINATORE determina la durata di


ogni movimento.
Nell'esempio, la frazione 2/4 (Tempo ) posta subito dopo la Chiave indica
che la Misura dovrà contenere 2 Movimenti principali ( Il 2 al
numeratore) del valore di 1 Quarto ciascuno ( Il 4 al denominatore) .

Vi sono diverse specie di misure fra cui le più importanti sono le:
· MISURE a 2 MOVIMENTI dette anche MISURE BINARIE
· MISURE a 3 MOVIMENTI dette anche MISURE TERNARIE
· MISURE a 4 MOVIMENTI dette anche MISURE QUATERNARIE

I MOVIMENTI MUSICALI
Ogni battuta è divisibile in movimenti o tempi indicati dal numero
superiore, quindi se il brano musicale è in 4/4 i movimenti saranno
quattro. Il valore di ogni movimento è, come abbiamo detto,
determinato dal numero inferiore. La figurazione musicale
corrispondente a questo valore prende il nome di unità di movimento.

I MOVIMENTI POSSONO ESSERE IN BATTERE O IN LEVARE:

Il primo movimento di ogni battuta è sempre chiamato “battere” (che sia


4/4, 3/4 ecc.), tutti gli altri, invece, vengono chiamati “levare”.
Il movimento più importante è sempre il primo movimento ovvero il
battere che per questo motivo viene definito un tempo forte.
4
Nel caso in cui ci trovassimo ad esempio in 4 :
– Il primo movimento sarà forte
– Il secondo debole
– Il terzo mezzo forte
– Il quarto debole.
3
Nel 4 :
– Il primo movimento è forte
– Il secondo è debole
– il terzo è debole

2
nel 4
– Il primo movimento è forte
– il secondo è debole
Il linea generale bisogna sapere che i tempi deboli non si accentano mai,
è che buona prassi “accentare” leggermente il tempo forte,(l’appoggio
marcato del suono sopra una determinata nota ) in modo da far
comprendere la metrica del brano.

LE SUDDIVISIONI MUSICALI
Ogni movimento è divisibile in parti più piccole che vengono chiamate
“suddivisioni”. Il valore della suddivisione è sempre la metà del valore
dell’unità di movimento.
4
Facciamo di nuovo un esempio in 4 : abbiamo visto che un movimento è composto
1
da 4 ovvero da una semiminima, quindi la sua SUDDIVISIONE sarà una croma.
Vi sono diverse specie di misure fra cui le più importanti sono le:
· MISURE a 2 MOVIMENTI dette anche MISURE BINARIE
· MISURE a 3 MOVIMENTI dette anche MISURE TERNARIE
· MISURE a 4 MOVIMENTI dette anche MISURE QUATERNARIE

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