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RITMO

Esiste un ritmo ogniqualvolta si presenta una sequenza di eventi tra


loro contrastanti come appunto suono- silenzio.
Il ritmo fa parte del nostro essere fin dal primo respiro. La parola ritmo
deriva dal verbo greco RHEO : SCORRERE
IL RITMO IN MUSICA è caratterizzato da battiti regolari chiamati
pulsazioni che vengono organizzate in gruppi grazie all’accento, che è
l’intensificazione di un suono rispetto ad un altro.
Dall’intervallo di tempo che intercorre tra una pulsazione e l’altra
dipende la VELOCITÀ della musica ; più è lungo l’intervallo più la musica
è lenta; più è corto più è veloce la musica.

Lo strumento che scandisce le pulsazioni si chiama metronomo


Il ritmo nel linguaggio parlato
• Le pulsazioni del metronomo, essendo tutte uguali, non producono un
ritmo
• Per ottenere un ritmo bisogna organizzare le pulsazioni in gruppi
• L’elemento utilizzato per raggruppare le pulsazioni è l’accento
• NEL LINGUAGGIO PARLATO le pulsazioni corrispondono alle sillabe
• Le pulsazioni sono evidenti soprattutto nella lettura dei versi di una
poesia
• L’accento si ottiene pronunciando una sillaba con maggiore intensità
• Le sillabe su cui cade l’accento sono dette TONICHE
• Le sillabe non accentate si chiamano ÀTONE
• A volte è solo l’accento a determinare il significato di una parola
Esempio:
• mèta – metà
• ancora – ancòra
• capitàno – càpitano

(ricordiamo che la sillaba è formata da una consonante e una vocale)


Quindi anche quando parliamo collochiamo degli accenti su alcune
parole e all’interno delle frasi.

COSTRUIAMO IL RITMO COI NOMI

MARCO - LUCA - ANGELO

SILLABIAMO

MAR - CO / LU - CA / AN - GE - LO / A-LES-SAN-DRO

METTIAMO L’ACCENTO

2 MAR - CO / LU - CA

3 AN - GE - LO……….

COSA CAMBIA?

IL RITMO È IL REGOLARE ALTERNARSI DI ACCENTI FORTI E


DEBOLI
QUANDO CONSIDERIAMO FILASTROCCHE, POESIE O TESTI DI CANZONI
GLI ACCENTI SI SUSSEGUONO IN MODO REGOLARE.

Pronunciamo di seguito tante parole che hanno lo stesso numero di


sillabe e l’accento sempre nella stessa posizione :
càsa - màre - lùna - sòle – rète- pàne- sàle
Facciamo corrispondere a ciascuna sillaba, sia quella FORTE (F) , sia
quella DEBOLE(d), ad un battito di mani, rafforzando la sillaba forte con
un battito più forte delle mani. Per scrivere le pulsazioni utilizziamo il

simbolo :

questo è un vero ritmo

Cà - sa mà - re lù - na sò - le
IL RITMO BINARIO
Si ottiene quando in una successione ritmica L’ACCENTO FORTE , CADE
OGNI DUE PULSAZIONI. Raggruppando gli accenti due a due ,possiamo
dire che “misuriamo” il ritmo ,ovvero che gli diamo un MISURA BINARIA

Solo, vado_a passeggiare


sulla sabbia, lungo_il mare
odo_il verso dei gabbiani
sfioro_il cielo con le mani
 In questi versi le sillabe toniche (forti) e àtone (deboli) si
alternano formando un ritmo binario.
 Nel ritmo binario l’accento forte cade ogni due pulsazioni
 La musica delle marce è costruita sul ritmo binario

IL RITMO TERNARIO
Si ha quando in una successione ritmica L’ACCENTO FORTE CADE OGNI
TRE PULSAZIONI
Angeli volano danzano cantano

Àn - ge - li vò - la - no dàn -za - no
• In questi versi troviamo l’alternanza tra una sillaba forte e due
sillabe deboli
• In questo caso abbiamo un ritmo ternario
• Nel ritmo ternario l’accento forte cade ogni tre pulsazioni
• Il valzer è una danza in ritmo ternario
IL RITMO QUATERNARIO
Si ha quando in una successione ritmica L’ACCENTO FORTE CADE OGNI
QUATTRO PULSAZIONI
Calendario – capitano –tagliatelle – Giuseppina

IL RITMO NEL LINGUAGGIO MUSICALE


MISURE O BATTUTE
Nel linguaggio musicale il raggruppamento di battiti ovvero di accenti si
chiama : MISURA o BATTUTA.
Raggruppando gli accenti a gruppi di due , di tre o di quattro, a seconda
della loro successione, possiamo dire che “misuriamo” il ritmo, ovvero gli
diamo una misura binaria , ternaria ,quaternaria
STANGHETTA DIVISORIA.
Per ottenere il raggruppamento dobbiamo inserire una linea verticale
prima di ogni accento forte. Questa linea verticale si chiama STANGHETTA
DIVISORIA o più semplicemente STANGHETTA.
Alla fine dell’ultima battuta si mette una STANGHETTA DOPPIA .
Quando vogliamo ripeter una sezione di battute , alla stanghetta doppia
aggiungiamo due puntini.
MEMORIZZA
• All’inizio di ogni battuta ci sarà sempre un accento forte
• Il numero di pulsazioni di ogni battuta determina il ritmo della musica:
o 2 pulsazioni = ritmo binario
o 3 pulsazioni = ritmo ternario
• Un ritmo molto usato in musica è il ritmo quaternario. Esso si ottiene
raddoppiando il ritmo binario e con la seguente successione di accenti:
forte – debole – mezzoforte – debole
 LA QUANTITA’ DI BATTITI CONTENUTA IN OGNI BATTUTA SI SCRIVE
ALL’INIZIO DELLA LINEA DEL TEMPO E SI CHIAMA APPUNTO TEMPO
IL 2 INDICA IIL NUMERO DI PULSAZIONI PER BATTUTA

Battute in ritmo binario

INDICA LA DURATA DI CIASCUNA PULSAZIONE

Battute in ritmo ternario

 TALVOLTA UN BRANO MUSICALE NON INIZIA IN BATTERE CIOE’


SUL PRIMO TEMPO ACCENTATO (DETTO FORTE) DELLA BATTUTA,
MA SU UNO DEI TEMPI NON ACCENTATI(DETTI DEBOLI); IN
QUESTO CASO SI DICE CHE COMINCIA IN LEVARE, E L’ULTIMA
BATTUTA DEL BRANO E’ PIU’ BREVE PER COMPENSARE LA PRIMA

INIZIO IN BATTERE
AN GE LI VO LA NO

SA RE MO CON TEN TI

INIZIO IN LEVARE

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