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IMPARA A SUONARE IL
PIANOFORTE DA AUTODIDATTA
METODO PER PRINCIPIANTI
Noemi Tranchina
Sommario
Prefazione
La nota musicale
Le chiavi musicali
Le figure musicali
L. V. Beethoven, Inno alla gioia
Segni di richiamo
Abbreviazioni
Arpeggi
Andature ed espressioni musicali
Eagles, Hotel California
Tono e semitono
Le 15 scale maggiori
Scala minore e Scala maggiore
Michael Bolton, When a man loves a woman
Gli intervalli
La triade
Gli accordi
L’estensione del piano
La diteggiatura
Regole da ricordare
Frà Martino campanaro
Chiave di Basso o Chiave di Fa
Prefazione
Noemi Tranchina
Teoria Musicale
La musica
I suoni
I suoni musicali fondamentali sono sette e si chiamano: DO, RE, MI, FA,
SOL, LA, SI
N.B.
La notazione letterale è tuttavia in uso anche nei paesi di lingua tedesca, con
un’unica differenza: la nota “SI” viene indicata con la lettera “H” mentre la
lettera “B” corrisponde al “Si bemolle”.
Scrittura musicale
Il pentagramma
Il tempo
È quella frazione numerica che posta all’inizio di ogni composizione
musicale indica: il numero di sopra, quanti movimenti deve contenere ogni
misura e, il numero di sotto, la durata di ciascun movimento.
Le figure
La pausa
Anch’essi sono dei segni che in questo caso indicano la precisa durata del
silenzio.
Le note musicali
semi = metà
in ordine:
La breve
La legatura di valore
È un piccolo arco posto fra due suoni unisoni (stesso nome e stessa altezza),
fa tacere il nome del secondo suono sommandone il valore di durata del primo.
La sincope
Il punto semplice
Prolunga il suono cui è posto di metà del suo valore di durata; (2+1=3
oppure 4+2=6 ecc..)
Il punto doppio
Si scrive dopo il punto semplice e prolunga il suono di metà del primo punto
(4+2+1=7).
Il punto triplo
Prolunga a sua volta di metà il valore di durata del secondo punto (secondo
lo stesso criterio di aumento dei punti precedenti).
Il punto coronato
Il punto di diminuzione
La legatura di espressione
Solfeggio
Melodia
IL METRONOMO
Il battito può essere regolato a diverse velocità: es. ( =80) a ogni battito
del metronomo corrisponde il valore di una semiminima; la velocità dei
battiti sarà tale da compiere ottanta battiti al minuto.
SEGNI DINAMICI
Osserva adesso, sulla tastiera del pianoforte, la disposizione dei toni e dei
semitoni nella Scala di Do.
Qualsiasi nota musicale, sia naturale che alterata (con diesis e bemolle)
può servire di base per la formazione di una scala maggiore.
Per fare in modo che vi sia l’esatta disposizione dei toni e dei semitoni,
tutte le scale maggiori, ad eccezione di quella di DO, devono contenere un
certo numero di diesis e di bemolli.
SOL 1 Fa
RE 2 Fa Do
LA 3 Fa Do Sol
MI 4 Fa Do Sol Re
SI 5 Fa Do Sol Re La
FA# 6 Fa Do Sol Re La Mi
DO# 7 Fa Do Sol Re La Mi Si
Essi vengono indicati all’inizio del brano e riportati ad ogni rigo, subito
dopo la chiave.
FA 1 Si
SIb 2 Si Mi
MIb 3 Si Mi La
LAb 4 Si Mi La Re
REb 5 Si Mi La Re Sol
SOLb 6 Si Mi La Re Sol Do
DOb 7 Si Mi La Re Sol Do Fa
Ad ogni scala maggiore corrisponde una relativa minore che inizia sul
sesto grado della scala maggiore.
Quando la triade è formata dal primo, terzo e quinto grado d’ una scala
maggiore (ad esempio DO - MI - SOL) si chiama Triade Maggiore o
Accordo Tonale
Gli accordi
Finora abbiamo visto due segni di alterazione: il diesis ed il bemolle.
Come abbiamo già detto, i diesis e i bemolli possono essere posti subito
dopo la chiave e si chiamano alterazioni costanti: in questo caso
mantengono il loro effetto per tutta la durata del brano musicale.
Per annullare l’effetto delle alterazioni sia costanti che transitorie si usa il
bequadro, un segno che viene posto a sinistra della nota che deve essere
riportata allo stato naturale.
Nel caso del doppio diesis o del doppio bemolle si può usare invece il
doppio bequadro.
L’estensione del piano
è generalmente a sette ottave.
È importante capire questo sistema, dato che quasi tutte le notazioni musicali
comprendono anche la diteggiatura per permettere di suonare con la massima
facilità un pezzo nuovo.
Suonare le prime cinque note della tastiera partendo dal DO posto un’ottava
sotto al DO centrale (mano sinistra), usando le seguenti diteggiature DO 5, RE
4, MI 3, FA 2, SOL 1.
Regole da ricordare
Sedetevi in posizione centrale rispetto alla tastiera.
appoggiate tutta la pianta del piede sul pavimento.
Rimanete rilassati; non incurvate le spalle.
Sedetevi alla giusta altezza: cosce e avambracci devono essere
pressoché orizzontali.
Non piegate il polso.
Curvate le dita.
Toccate il tasto con il polpastrello, con il lato del polpastrello nel
caso del pollice.
Le unghie lunghe fanno rumore sui tasti e possono alterare la
corretta posizione delle mani: tagliatele spesso.
Come detto poco sopra, le dita devono essere incurvate.
Per facilitare la corretta posizione delle mani, potrete aiutarvi con una
pallina da tennis.
Afferrando la pallina da tennis, le vostre mani assumeranno la posizione
corretta per suonare; mentre state afferrando la pallina, battete le vostre dita
per quattro volte, un dito per volta, sopra di essa per esercitarvi sia al suono
martellato che all’utilizzo autonomo delle vostre singole dita.
Il suono martellato
Indica che ciascun accordo, o chi per lui, deve avere un suono “duro”.
Esempio di pentagramma con diteggiatura
Frà Martino campanaro
Chiave di Basso o Chiave di Fa
La Chiave di Basso è chiamata anche Chiave di Fa perchè fissa sul
pentagramma la posizione della nota musicale Fa.