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VESCICA IPERATTIVA
E INCONTINENZA URINARIA
FEMMINILE 9
P. DI BENEDETTO, G. ETTORE, S. SIRACUSANO, C. DELNERI

❑ INTRODUZIONE fattori metabolici o di patologie a carico delle vie


urinarie che possano rendere ragione dei sintomi.
Disfunzioni della fase di riempimento vescicale si Dal punto di vista delle manifestazioni cliniche
possono estrinsecare clinicamente in sintomi di ur- la perdita involontaria di urina può essere classifi-
genza e di pollachiuria (vescica iperattiva), in una cata come segue:
instabilità detrusoriale con incontinenza urinaria – IU goccia a goccia (dribbling incontinence);
(IU) da urgenza o in una incompetenza sfinterica – IU da sforzo (genuine stress incontinence);
con IU da sforzo (IUS). – IU da urgenza (urge incontinence);
La continenza urinaria è la capacità di rinvia- – IU mista, da sforzo e da urgenza (mixed incon-
re a piacimento l’atto minzionale e di espletarlo in tinence);
condizioni di convenienza igienico-sociale: essa è il – IU funzionale (functional incontinence).
risultato dell’integrità anatomica e funzionale delle
vie urinarie inferiori. 1. L’IU goccia a goccia può essere espressione di
L’incontinenza urinaria (IU) è espressione del- cause diverse: una ritenzione cronica d’urina
la perdita o della mancata acquisizione di tale ca- con iscuria paradossa o incontinenza da ri-
pacità, ed è definibile come l’emissione involontaria gurgito; una perdita completa della funzione
di urina “per uretram” in luoghi e tempi inappro- di serbatoio della vescica per cause funzionali
priati. od organiche; un deficit sfinterico più o meno
Nella donna la continenza è assicurata fin importante con riduzione delle resistenze ure-
quando la pressione uretrale è maggiore della pres- trali.
sione vescicale sia a riposo che in corso di attività; 2. L’IU da sforzo o IUS è quella che insorge in oc-
inoltre il collo vescicale deve rimanere chiuso e la casione di aumenti della pressione addominale,
vescica urinaria deve essere sotto il controllo della ad esempio durante colpi di tosse, starnuti, sal-
volontà. telli, in occasione di ponzamenti o manovre di
Valsalva e similari. È tipica come patologia
spontanea del sesso femminile, possibile nella
❑ CLASSIFICAZIONE CLINICA nullipara, ma più frequente nella donna pluri-
para, accompagnata o meno da prolasso geni-
Il termine vescica iperattiva (VI) o sindrome della tale (Artibani, 1991).
vescica iperattiva (secondo la terminologia anglo- 3. L’IU da urgenza è quella che insorge in occa-
sassone “overactive bladder”, proposta da Abrams sione di sensazioni di urgenza o impellenza
e Wein nel 1997, e rivista dalla nuova proposta minzionale improcrastinabile. Può essere
della terminologia della International Continence espressione di instabilità detrusoriale ed è defi-
Society – ICS – suggerita da Abrams et al. nel nita in tal caso “motoria” in quanto conse-
2002) indica per definizione tutte quelle situazioni guenza di una anormale contrattilità o iperatti-
cliniche in cui sono presenti sintomi quali l’urgenza vità del detrusore. In altri casi la urge inconti-
minzionale improcrastinabile e l’aumento della fre- nence è “sensitiva” perché in rapporto ad un
quenza (diurna e/o notturna) degli episodi minzio- aumento della scarica afferente con sensazione
nali, in associazione o meno ad incontinenza urina- di minzione improcrastinabile già a bassi riem-
ria da urgenza. Trattasi di una condizione cronica pimenti vescicali in assenza di una simultanea
in cui, ovviamente, è stata esclusa la presenza di attività contrattile detrusoriale.
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44 PARTE II – DISFUNZIONI VESCICO-SFINTERO-PERINEALI: ASPETTI CLINICI E DIAGNOSTICI

L’enuresi definisce una minzione completa invo- quello di Holst e Wilson nel quale viene messo in
lontaria, tipicamente durante il sonno (enuresi evidenza che il 10% delle donne originariamente
notturna), talora durante le ore diurne, soprat- continenti all’età di 65 anni sviluppa un’inconti-
tutto nella giovane adolescente in occasione di ri- nenza nei successivi tre anni.
sate (incontinenza risoria o giggle incontinence). I risultati degli studi epidemiologici, finalizzati
4. L’IU mista ovviamente comporta caratteristi- a determinare la prevalenza e l’incidenza dell’IU,
che cliniche di IU da urgenza e da sforzo. utilizzano parecchi criteri per suddividere la popo-
5. L’IU funzionale è ampiamente conosciuta in am- lazione in esame, i più importanti dei quali sono:
bito geriatrico e definisce quelle situazioni di IU,
precipitate più da fattori extra-urologici che uro-
logici, intendendo per i primi la ridotta mobilità, Sesso
i deficit della destrezza manuale o la presenza di
barriere architettoniche (Benvenuti et al., 1998). Nella popolazione di età superiore ai 60 anni, il
sesso femminile ha una probabilità di essere incon-
tinente doppia rispetto al sesso maschile; per età
❑ EPIDEMIOLOGIA inferiori ai 60 anni tale differenza risulta ancora
più evidente con un rapporto femmine-maschi di 3
Uno dei risultati più evidenti delle ricerche epide- a 1 (Thom, 1998; Hampel, 1997).
miologiche è la difficoltà di ottenere dei dati atten-
dibili per vari motivi (errori di campionatura, defi-
nizione di VI e IU, diversa “soglia iatrotropica” va- Età
le a dire soglia del disturbo al di là del quale la pa-
ziente decide il ricorso al medico, ecc.). La maggior parte degli studi dimostra che la preva-
La prevalenza di vescica iperattiva (VI) è pro- lenza dell’IU aumenta con l’avanzare dell’età
babilmente sottostimata, in quanto la maggior par- (Thomas et al., 1980; Yarnell et al., 1981; Rutchik e
te degli studi epidemiologici è indirizzata a studia- Resnick, 1998). A tal riguardo, Hunskaar et al. nel
re l’IU. La stima mondiale di soggetti affetti da VI 1998, su un campione di 13 studi condotti negli ul-
si aggira sui 50-100 milioni e, sicuramente, negli timi 30 anni, hanno rilevato che la prevalenza
USA la VI è una delle condizioni croniche più co- dell’IU è direttamente correlata all’età raggiungendo
muni, al pari del diabete mellito e dell’ulcera pep- il 20-30% nelle giovani adulte, il 30-40% nell’età
tica (Abrams e Wein, 2000). Uno studio europeo, media ed il 30-50% nella popolazione più anziana.
interessante 6 nazioni, avrebbe evidenziato nel
17% della popolazione la presenza di uno o più
sintomi di VI ed una incidenza tendenzialmente Tipo di incontinenza
crescente con l’avanzare dell’età.
La prevalenza di IU aumenta con l’età, riscon- Nell’ambito del sesso femminile la prevalenza della
trandosi – a seconda delle statistiche – dal 10% al IUS è stata variamente riportata con percentuali che
58% (Vignoli, 2000). È stato stimato che l’IU pos- oscillano approssimativamente tra il 30 e il 50%. La
sa interessare almeno 3 milioni di persone in Gran IUS viene riferita più comunemente prima dei 65
Bretagna e circa 13 milioni di adulti negli Stati anni, mentre in età più avanzata diventano più co-
Uniti (Thomas et al., 1980; Fantl et al., 1996). muni le forme di urgenza e quelle di tipo misto
Nel 1997 è stato condotto in 6 città italiane (Thomas et al., 1980). Non tutti gli Autori sono d’al-
(Bari, Milano, Modena, Roma, Udine e Varese) uno tra parte concordi con tali conclusioni: a tal riguardo
studio epidemiologico pluricentrico sulla prevalen- Diokno et al., avvalendosi di un’indagine urodinami-
za e sui fattori di rischio dell’IU (Salvatore et al., ca, hanno dimostrato l’esistenza di instabilità detru-
1998; Bortolotti et al., 2000): tale indagine ha rile- soriale solo nel 12% della popolazione femminile in-
vato una prevalenza di IU del 4% negli uomini ol- continente, una IU mista nel 56% delle donne di età
tre i 50 anni e del 12% nelle donne oltre i 40. superiore ai 60 anni ed una IUS nel 27% dei casi.
In generale il tasso di prevalenza riportato ne-
gli studi si aggira in un range compreso tra il 10%
e il 50% (Thom, 1998; Payne, 1998; Thüroff, ❑ FATTORI DI RISCHIO
1999; Vignoli, 2000).
Per quanto riguarda l’incidenza non esistono Oltre al sesso e all’età, di cui abbiamo fatto menzio-
sufficienti studi in letteratura tali da fornirci una ne prima, vi sono altre variabili che rappresentano
stima dell’IU; a tal riguardo uno studio di rilievo è dei probabili o addirittura sicuri fattori di rischio.
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VESCICA IPERATTIVA E INCONTINENZA URINARIA FEMMINILE 45

Parità e gravidanza Razza


La gravidanza ed il parto vengono considerati tra i Riguardo alle differenze razziali esistono poche
fattori di rischio della IUS. informazioni epidemiologiche: prolasso genitale,
La prevalenza di IU varia durante la gravidan- enterocele e IUS sembrano rari nelle donne cinesi,
za dal 31 al 46% e talora fino al 60% (Wilson et eschimesi e nere. È stato dimostrato che nelle
al., 1997; Burgio et al., 1996) e sarebbe correlata donne cinesi i fasci del muscolo elevatore dell’ano
al numero dei parti. L’aumento della prevalenza di sono più spessi ed inseriti più lateralmente sul-
IU con la parità è dovuto soprattutto ad un incre- l’arco tendineo e la fascia del diaframma pelvico è
mento delle forme da sforzo e miste; scarsa o nes- più densa rispetto alle donne bianche (Zacharin,
suna associazione è stata riscontrata tra parità ed 1997).
urgenza. Il danno da parto è stato ritenuto il fatto-
re eziologico principale delle alterazioni del sup-
porto pelvico e dell’incontinenza da sforzo: alcuni Fumo, alcol e caffè
rilevano tale condizione come transitoria persisten-
Gli studi riguardanti tali fattori di rischio sono di-
do solo in una modesta percentuale nel lungo ter-
scordanti: alcuni ritengono che ci sia un’associazio-
mine (Cutner, 1997; Viktrup et al., 1992), altri ri-
ne tra queste abitudini e il rischio di IU (Hampel et
portano invece una correlazione significativa tra
al., 1997), altri non rilevano alcuna correlazione
parto e IUS permanente (Thomas et al., 1980).
(Bortolotti et al., 2000). In un vasto studio retro-
Studi sulla pressione uretrale hanno dimostrato
spettivo controllato su donne incontinenti Bump e
che il parto per via vaginale si associa ad una ridu-
Mc Clish (1992) hanno constatato un’associazione
zione della lunghezza funzionale, della pressione di significativa tra fumo di sigaretta e IU: il fumo era
chiusura e della pressione massima uretrale (Tapp associato ad un aumento da due a tre volte del ri-
e Cardozo, 1988; Toozs-Hobson et al., 1997). schio relativo di IU.

Menopausa Obesità
Numerosi studi hanno dimostrato che dopo la me- Nelle donne con IU, l’obesità è un reperto comune.
nopausa vengono frequentemente lamentati distur- In un vasto studio su donne incontinenti, Dwyer et
bi genito-urinari (secchezza vaginale, dispareunia, al. (1988) hanno riscontrato che l’obesità (>20%
pollachiuria, urgenza minzionale, disuria e inconti- del peso medio, per altezza ed età) era significati-
nenza urinaria). La pressione massima e la lun- vamente più comune nelle donne con IUS ed insta-
ghezza uretrale aumentano dall’infanzia ai 25 an- bilità detrusoriale rispetto alla popolazione norma-
ni, per poi decrescere con l’avanzare dell’età; le. L’obesità risultava inoltre correlata con l’età, la
un’ulteriore riduzione della lunghezza funzionale parità e precedenti interventi per IU.
dell’uretra si verifica dopo la menopausa, probabil-
mente a causa della carenza di estrogeni che com-
porta modificazioni citologiche dell’uretra distale ❑ FISIOPATOLOGIA DELLA VESCICA
simili a quelle della vagina. La ridotta vascolariz- IPERATTIVA
zazione uretrale e la scarsa efficienza della musco-
latura liscia e scheletrica comportano una bassa Essendo la vescica iperattiva (VI) una condizione
pressione uretrale a riposo ed un’insufficiente ri- cronica, essa necessariamente rappresenta la con-
sposta allo sforzo. seguenza di tutto un processo fisiopatologico la cui
origine può essere molteplice: disturbi del riflesso
minzionale e/o della neurotrasmissione possono ac-
Isterectomia compagnarsi o meno a disturbi miogeni, comporta-
mentali o psicogeni (Bosch, 1990; Artibani, 1997;
Gli studi relativi alla correlazione tra isterectomia e Vignoli, 2002).
rischio di IU sono contradditori. Milson in un’ana- Molto probabilmente il controllo dell’attività
lisi di 3896 pazienti, tuttavia, ha rilevato che la detrusoriale è inficiato in vari modi e, a questo
frequenza delle perdite urinarie è significativamen- proposito, non si può non sottolineare la possibile
te più alta nelle donne sottoposte ad isterectomia. presenza, singolarmente o in associazione, di:
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46 PARTE II – DISFUNZIONI VESCICO-SFINTERO-PERINEALI: ASPETTI CLINICI E DIAGNOSTICI

– una ridotta inibizione detrusoriale proveniente zione di pressione vescicale, tra volume zero e ca-
dai centri sovrapontini; pacità vescicale, è modesta (intorno ai 10 cm
– una aumentata scarica efferenziale della via H2O). Una vescica che ha perso la sua distensibilità
parasimpatica sacrale, quale effetto sia di un non è più in grado di fungere da serbatoio ed è
aumentato input afferenziale sacrale (per effet- causa di IU (Artibani, 1991; Olivo, 2000).
to di una patologia locale o generale, in caso di Un altro fattore inerente la muscolatura liscia
mialgia tensiva del pavimento pelvico) che di vescicale è la stabilità detrusoriale. Si definisce sta-
un diminuito input afferenziale sacrale (secon- bile un detrusore che, pur normalmente capace di
dario a un deficit sfintero-perineale). contrazione al momento della minzione, non si
contrae mai involontariamente durante la fase di
Non si può inoltre non sottolineare le modifica- riempimento vescicale, bensì rimane rilasciato no-
zioni detrusoriali, in virtù della neuroplasticità, in nostante l’impiego di test di provocazione quali la
corso di ostruzione uretrale ed è indubbio che i fat- tosse, il riempimento vescicale molto rapido, le va-
tori di rischio per vescica iperattiva siano moltepli- riazioni di postura. La stabilità detrusoriale è una
ci (ipertensione, depressione ed ansia in particola- proprietà mediata dalla sua innervazione ed è il
re) (Steers, 2000). frutto di una costante inibizione della reflettività
DeLancey et al. hanno riassunto quattro possi- detrusoriale, che normalmente è rimossa solo al
bili meccanismi alla base della iperattività detruso- momento della minzione. La presenza durante la
riale non neurogena: ostruzione uretrale, età, defi- fase di riempimento vescicale di contrazioni detru-
cit sfinterico, disturbi da ipersensibilità. Ma proba- soriali involontarie, spontanee o provocate, spesso
bilmente c’è una caratteristica comune in tutti i ca- percepite come urgenza minzionale improcrastina-
si di VI, l’attivazione dei neuroni postgangliari e, bile, per lo più accompagnate da fughe di urina, è
probabilmente, sia meccanismi neurogeni che mio- definita iperattività detrusoriale.
geni sono coinvolti nella sua patogenesi (Brading e Tra i fattori uretrali (meccanismi coinvolti nel-
Turner, 1994; Brading, 1997). la competenza uretrale) segnaliamo:
– il collo vescicale con i suoi elementi intrinseci
ed estrinseci;
❑ FISIOPATOLOGIA DELL’INCONTINENZA – la muscolatura liscia uretrale;
– lo sfintere uretrale esterno (rabdosfintere);
URINARIA – il fattore uretrale interno;
– la trasmissione delle pressione addomino-peri-
La conoscenza dei meccanismi di continenza uri- neale;
naria è propedeutica alla comprensione di eziopa- – la muscolatura striata perineale;
togenesi e fisiopatologia della IU. I fattori di conti- – i fattori ormonali;
nenza urinaria (vescicali e uretrali) sono molteplici – il tessuto connettivo;
e tutti concorrono, isolatamente o in associazione – i fattori neurologici (DeLancey et al., 1998).
tra loro, alla funzione di serbatoio della vescica.
Fra i fattori vescicali vanno segnalate l’inte- Il collo vescicale (attraverso i suoi fattori in-
grità e l’impermeabilità delle vie urinarie: ogni so- trinseci ed estrinseci) costituisce da solo un mecca-
luzione di continuo tra la cavità vescicale o l’uretra nismo capace di assicurare la continenza sia a ripo-
soprasfinteriale e l’esterno provocherà infatti una so sia sotto sforzo, purché simultaneamente il de-
perdita involontaria d’urina, come nelle fistole ve- trusore sia stabile e cioè adeguatamente rilasciato.
scico-cutanee, vescico-vaginali e uretro-vaginali. Si Il collo vescicale costituisce il normale livello di
parla tuttavia di IU solo nei casi in cui la perdita di continenza radiologica. Un collo vescicale normale
urina avvenga attraverso l’uretra. rimane chiuso a riposo e sotto sforzo. Il collo vesci-
La capacità vescicale è intuitivamente necessa- cale non è uno sfintere anatomico, ma funziona co-
ria alla funzione di serbatoio e, nell’adulto, essa è me uno sfintere grazie alla tensione contrapposta
uguale a o maggiore di 300 ml. di due anse muscolari lisce, l’ansa trigonale e l’an-
La compliance (distensibilità) vescicale è es- sa detrusoriale. Alla chiusura costante del collo ve-
pressione del fenomeno fisiologico, prevalentemen- scicale contribuiscono gli elementi di supporto
te miogeno, dell’accomodazione vescicale, in virtù esterno, i legamenti pubo-uretrali e la fionda mu-
della quale nel corso del riempimento vescicale la scolare pubo-coccigea.
pressione endovescicale rimane bassa, grazie alle Esistono alcune situazioni cliniche che attesta-
caratteristiche viscoelastiche e neuromuscolari del- no inconfutabilmente come, in presenza di un de-
la parete e grazie alla legge di Laplace. La varia- trusore stabile, il collo vescicale sia in grado da so-
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lo di assicurare la continenza a riposo e sotto sfor- Nella donna infine è particolarmente importante
zo: ne sono esempio la vulvectomia con uretrecto- il fenomeno della trasmissione della pressione addo-
mia subtotale lasciando mezzo centimetro di uretra minale all’uretra, dovuto alla sede intra-addominale
sotto il collo vescicale, oppure la marsupializzazio- dell’uretra prossimale e critico nella fisiopatologia
ne vaginale di un diverticolo uretrale a sede imme- della IUS. La normale posizione di vescica ed uretra
diatamente sottocervicale (Artibani, 1991). è assicurata da elementi di supporto e di sospensione
La funzione della muscolatura liscia nella conti- coinvolti nei più ampi fenomeni di statica pelvica.
nenza urinaria è dibattuta, anche se ci sono evidenze L’adeguato supporto anatomico è frutto di molteplici
cliniche che confermerebbero il ruolo importante strutture muscolari e fasciali: i muscoli pubococcigei;
della muscolatura liscia nella chiusura uretrale: il piatto degli elevatori dell’ano che funge da amaca
Donker et al. hanno riferito una riduzione della di appoggio; i muscoli bulbocavernosi, ischiocaver-
massima pressione uretrale del 65% dopo iniezione nosi e superficiale del perineo che convergono nel
endovenosa di fentolamina. Il dato è stato conferma- nuclo fibroso centrale del perineo; i legamenti pu-
to da Nordling (1978), Mattiasson et al. (1984), Di bouretrali, la fascia pubocervicale e rettovaginale; i
Benedetto et al. (1986) e Fossaluzza et al. (1991). legamenti cardinali ed i legamenti uterosacrali.
A valle del collo vescicale esiste lo sfintere ure- Questo complesso muscolo-aponeurotico assicura
trale, classicamente distinto in sfintere interno ed una normale statica pelvica a riposo e sotto sforzo.
esterno. Con meccanismo uretrale intrinseco si in- A questo proposito DeLancey ha ribadito la
dica il complesso di muscolatura liscia e striata stretta correlazione fra sistema di supporto musco-
(“slow twitch”) e di tessuto connettivo elastico e lare e sistema fascio-legamentoso, affermando l’im-
collagene che costituiscono la parete dell’uretra po- portante ruolo della buona funzionalità muscolare
steriore. Con meccanismo uretrale estrinseco si in- nel prevenire la patologia fascio-legamentosa. Nor-
dica la muscolatura striata del pavimento urogeni- ton ha utilizzato il termine di “boat in dry dock”
tale (i muscoli del diaframma urogenitale e la fion- (nave ancorata nel porto secco) per riferirsi alle
da muscolare pubo-coccigea, elemento mediale condizioni in cui un venir meno della funzionalità
dell’elevatore dell’ano). del supporto muscolare perineale (alias acqua) pone
Il meccanismo uretrale intrinseco è in grado da le premesse per una lesione fascio-legamentosa
solo di assicurare la continenza a riposo e sotto sfor- (alias ormeggi) e per un conseguente prolasso geni-
zo: le varie componenti tissutali della parete uretra- tale (DeLancey, 1994; Norton, 1993) (Fig. 9-1).
le producono, sotto modulazone neurologica, una La normale posizione dell’uretra e della giun-
tensione parietale costante che si traduce in com- zione uretro-vescicale assicura una normale tra-
pressione del lume con collabimento della mucosa. smissione della pressione addominale dell’uretra.
Al contrario il meccanismo uretrale estrinseco è Questo fenomeno, tuttora ipotetico ma per lo più
precipuamente finalizzato alla continenza attiva, correntemente accettato, fa sì che l’aumento di
cioè alla interruzione volontaria del getto urinario pressione addominale, acuto o prolungato, conse-
durante la minzione (il pavimento perineale si guente rispettivamente ad un colpo di tosse o ad
chiude come una ghigliottina intorno all’uretra). una manovra di Valsalva, incida simultaneamente
La contrazione volontaria non può essere mante- con pari valore a livello della vescica e a livello del-
nuta indefinitamente per fenomeni di fatica mu- l’uretra prossimale. In tal modo per un principio
scolare e perciò il meccanismo ha scarso significato puramente fisico i due vettori pressori si elidono e
nella continenza passiva. D’altro canto ogni colpo la pressione di chiusura uretrale non cambia. Un
di tosse provoca una contrazione riflessa del pavi- secondo meccanismo di incremento della pressione
mento pelvico (riflesso addomino-perineale), im- uretrale registrabile, separato da un punto di vista
portante ai fini della continenza sotto sforzo. spaziale (a livello dell’uretra media) e temporale
La sofficità uretrale è elemento fondamentale (ritardato), è dovuto all’attivazione riflessa della
affinché la tensione parietale dell’uretra possa svi- muscolatura striata peri e para-uretrale.
luppare una pressione endoluminale adeguata a far Complessivamente quindi, ai fini della conti-
collabire la mucosa uretrale ed assicurare una per- nenza urinaria, sono necessari l’integrità anatomi-
fetta tenuta idraulica. La sottomucosa uretrale, ca (di struttura parietale e di statica pelvica) e fun-
nella donna fertile, è turgida, con una ricca compo- zionale (innervazione centrale e periferica) del si-
nente vascolare sotto controllo estrogenico (Arti- stema vescico-uretrale.
bani, 1991). Turgore e vascolarizzazione diminui- La patogenesi dell’incontinenza urinaria può
scono notevolmente dopo la menopausa (il fattore essere detrusoriale, sfinteriale o mista.
sofficità uretrale interna contribuirebbe fino al L’incontinenza detrusoriale trova la sua causa nel-
30% della pressione di chiusura uretrale). l’insorgere di contrazioni del detrusore, involontarie e
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48 PARTE II – DISFUNZIONI VESCICO-SFINTERO-PERINEALI: ASPETTI CLINICI E DIAGNOSTICI

Fig. 9-1.– Teoria del “boat in dry clock”. Il


venir meno del supporto muscolare pone
le premesse per una lesione fascio-lega-
mentosa.

non volontariamente sopprimibili, per patologia neu- dalle modificazioni peri e post-menopausali. La di-
rogena (si parla in tal caso di iperattività detrusoriale slocazione della giunzione vescico-uretrale e dell’u-
neurogena) o non-neurogena (si parla in tal caso di in- retra può conseguire a problemi di supporto anato-
stabilità o iperattività detrusoriale non neurogena). mico e di statica pelvica settoriali (solo anteriori)
L’iperattività detrusoriale non neurogena può oppure generalizzati (anteriori, medi e posteriori).
essere idiopatica, comportamentale, psicosomatica, La fuoriuscita dell’uretra prossimale dall’atmosfera
ostruttiva (cioè secondaria ad ostruzione cervico- pressoria endo-addominale comporta l’inefficacia
uretrale, evenienza frequente nel sesso maschile, del meccanismo di trasmissione della pressione ad-
possibile ma rara nel sesso femminile). dominale all’uretra (Artibani, 1991).
Va sottolineato che affinché l’iperattività de- La perdita di sofficità di mucosa e sottomucosa
trusoriale provochi fuga d’urina, è necessaria an- uretrale e la perdita di elasticità della parete ure-
che una componente sfinteriale. Infatti un mecca- trale producono la grave evenienza della insuffi-
nismo uretrale distale intrinseco ed estrinseco vali- cienza sfinterica. L’uretra è trasformata in un tubo
do dovrebbe essere in grado di opporsi a qualsiasi rigido che ha perso la capacità di comprimere e di
contrazione detrusoriale instabile. In pratica, la fu- collabire (un tubo rigido non può contenere).
ga di urina si attua perché la contrazione instabile L’incontinenza sfinteriale è quindi multifatto-
apre il collo vescicale ed il meccanismo uretrale di- riale: una delle variabili, l’incompetenza del collo
stale è incapace di mantenere una pressione di vescicale, è comunque necessaria; le altre (deficit
chiusura uretrale positiva. della trasmissione, qualità del meccanismo uretrale
L’incontinenza sfinteriale consegue al deficit del distale, sofficità uretrale, instabilità uretrale) pos-
collo vescicale e del meccanismo uretrale distale. sono variamente entrare in gioco.
In generale, “conditio sine qua non” è l’incom- L’incontinenza mista occorre allorquando ipe-
petenza del collo vescicale, quindi un collo vescica- rattività detrusoriale e deficit sfinteriale di vario ti-
le che si infundibolizza durante sforzo oppure è co- po coesistono.
stantemente beante già a riposo. La incompetenza
del collo vescicale è condizione necessaria ma non
sufficiente, poiché ad essa deve coesistere un deficit ❑ CONCLUSIONI
dei meccanismi sfinterici distali.
Nel sesso femminile il meccanismo uretrale di- Il termine incontinenza urinaria (IU) può essere
stale intrinseco è già fisiologicamente poco efficien- utilizzato per descrivere un sintomo, un segno o
te e viene ulteriormente compromesso dal parto e una condizione.
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VESCICA IPERATTIVA E INCONTINENZA URINARIA FEMMINILE 49

Il sintomo è riferito dalla paziente, mentre il se- Pathophysiology. In: Abrams P, Khoury S, Wein A
gno indica l’oggettiva dimostrazione della perdita di (eds). Incontinence. 1st International Consultation
urina da un osservatore indipendente. Lo studio uro- on Incontinence, 1998.
dinamico è effettuato al fine di confermare la diagno- Di Benedetto P, Madonia S, Pavone C, Lamartina M,
Ingargiola GB. Il ruolo del test alla fentolamina nel-
si di IU che, comunque, spesso non è un disturbo iso-
l’approccio clinico alle disfunzioni cervico-uretrali.
lato delle basse vie urinarie, ma una condizione com-
Urologia; LIII:741-6, 1986.
plessa multifattoriale ad eziopatologia multipla. È Di Benedetto P, Delneri C. Aspetti epidemiologici dell’in-
utile inoltre tenere conto delle possibili cause reversi- continenza urinaria. In: Giambanco V, Romanini C
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